sabato 26 marzo 2011
CORRADO TEDESCHI E DEBORAH CAPRIOGLIO, cena a base di “Anatra all’arancia”
Quasi 300 repliche in poco più di due anni per lo spettacolo “L’Anatra all’arancia” con protagonisti Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio ora a Roma alla Sala Umberto fino al 10 Aprile. E’ la storia di due coniugi, sposati da quindici anni,che conducono apparentemente una vita tranquilla, ma il tradimento è in agguato. E’ una commedia di W.D. Home e M.G. Sauvajon che riscuote,da oltre un trentennio, continui successi grazie alla presenza d’ironia ma anche di riflessioni su certe dinamiche di coppia. Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, che fino a febbraio lavoravano nello spettacolo“Spirito allegro”, che riprenderanno, si sono ritrovati insieme al cast composto da Mino Manni, Samantha Fantauzzi e Gioietta Gentile al ristorante “Le Cru” del Gilda per festeggiare con una cena a base di anatra all’arancia. Accolti dalla sociologa televisiva Deborah Bettega e dal filosofo Angelo Ciccio Nizzo tutto lo staff dello spettacolo ha poi brindato alla discoteca “Gilda”. La compagnia sarà in tournée fino alla fine di Aprile, poi la Caprioglio la vedremo a teatro conil “Decamerone”, mentre Corrado Tedeschi in “Relazioni pericolose”.
Deborah Bettega
mercoledì 23 marzo 2011
Sbocciano nuovi amori…Pato e Barbara Berlusconi.
Una nuova storia d'amore è iniziata nella citta dell'amaro...ricordate la pubblicità degli anni 80? Barbara Berlusconi ha 26 anni, Pato ne ha 21 ed è stato sposato dal 2009 al 2010 con l'attrice brasiliana Sthefany Brito. La figlia del Premier è invece mamma di due figli avuti da Giorgio Valaguzza, suo ex compagno. Come si suo dire..ma come mai questi personaggi famosi non si innamorano mai di una operaia ho di un impiegato? Morale il povero resta sempre povero e il ricco sempre ricco. Giodi
lunedì 21 marzo 2011
“ La Storia dell’arte non siete voi” di Piergiorgio Colautti
Le istituzioni pubbliche a volte organizzano i premi all’ arte e alla cultura, anche per l’arte contemporanea; come, ad esempio, il premio Michelangelo e Raffaello o Giovanni da Udine, tanto per citarne qualcuno. Mai si non vedono premiati pittori e scultori. Solo i calciatori, i teatranti ed i fotografi; categorie che nulla hanno a che fare con l’arte contemporanea e la cultura. Gli artisti non si lamentano, non organizzano cortei di protesta , non rompono le vetrine ne’ bruciano le macchine, escluso l’episodio di Cecchini, il futurista che ha colorato di rosso le acque della fontana di Trevi, e le palline colorate di Trinità di Monti a Roma.
Soffrono in silenzio, come a suo tempo, gli impressionisti francesi, i macchiaioli toscani o i futuristi del ventennio, che subirono esclusioni e ingiustizie.
Inoltre la Rai ignora tuttora, metodicamente, l’arte contemporanea e gli artisti, a favore dei quali non vengono erogati aiuti economici, come per altre categorie.
Le copertine delle riviste dei giornali vengono dedicate , da sempre , a persone che, passati pochi anni, nessuno sa più chi siano ne’ si ricorderà di loro. Mentre per l’arte, da sempre, vengono turisti da tutto il mondo per ammirare un patrimonio che tutti ci invidiano e del quale l’arte contemporanea è parte integrante.
Si parla, qualche volta, di pittori e scultori, ma solo di coloro che spendono molti soldi in pubblicità , per essere visibili, in qualche modo, sui giornali, cataloghi e riviste specializzate , presso un pubblico di addetti ai lavori, che hanno interessi particolari per questa particolare categoria di paganti.
Si pubblica qualsiasi cosa, anche opere di basso livello o mediocri : il visto e rivisto, il fatto e rifatto, basta pagare. E’ chiaro, ormai, che coloro che pagano le inserzioni pubblicitarie lo fanno per farsi vedere, ma nessuno sa che la maggioranza degli inserzionisti sono pensionati con possibilità economiche o doppiolavoristi , con velleità artistiche represse. Possibilità che un vero artista, un ricercatore , uno sperimentatore di arti visive , colui che vive di sola arte, no si può permettere di pagare. Dopo questi fatti, sembra che il meglio dell’arte contemporanea sia quella pubblicizzata, mentre l’arte del futuro rimane nascosta e sconosciuta a molti.
Attualmente perfino gli spazi espositivi pubblici , cioè pagati da noi, da sempre gratuiti per gli artisti, ora si pagano a caro prezzo, senza alcuna selezione.
E’ sempre la stessa storia , la storia dell’arte, dove i Van Gogh e i Modigliani del ventunesimo secolo aspettano ancora di essere riconosciuti.
Piergiorgio Colautti
Pittore e scultore in roma