martedì 14 gennaio 2025

AR.MA Teatro Presenta Norma Jeane Baker Mortenson ovvero Marilyn Monroe ideazione e regia di Francesca Stajano Sasson con Francesca Stajano Sasson, Roberta Bobbi e il mimo Nino Mallia.

 

                                                   Sabato 25 e domenica 26 gennaio 2025 

La grande diva americana viene riproposta in una veste insolita, capace di scandagliare nel profondo della sua anima e rivelare agli spettatori lati nascosti della sua personalità. Norma Jeane in preda ad una crisi depressiva non si muove dalla sua camera da letto che diventa il suo ufficio, la sua sala prove, il luogo dove incontrare fotografi e giornalisti e la casa dei suoi incubi. La realtà si mescola ai sogni e all' immaginazione fino a quando... 

NOTE DI REGIA Cosa c' è veramente dietro il successo di Marilyn Monroe? Possibile fosse superficiale come in molti l'hanno creduta? Marilyn nasce a Los Angeles il primo Giugno del 1926, sotto il segno dei Gemelli, nasce in una America bigotta dove il ruolo della donna onesta era quello di mettere su famiglia e passare il resto della propria vita tra pentole e Feste del Ringraziamento, sicuramente però non si fece influenzare da questo modo di pensare, ebbe il coraggio di inseguire il suo sogno di diventare attrice ad Hollywood, tra millantatori, gangster e produttori senza scrupoli.

Nonostante una infanzia non certo serena e normale in cui fu vittima di abusi di ogni tipo, questa donna, la cui sorte ha voluto fosse bella, buona ed intelligente, riesce ad affermarsi esclusivamente lottando con le proprie forze ed usando l' unica cosa che possedeva, la bellezza del suo corpo usato sapientemente. Certamente problemi di alcolismo e dipendenza da psicofarmaci sono stati i compagni più fedeli del suo breve viaggio terreno ma non le hanno impedito di dimostrare il suo incredibile talento artistico, anzi forse proprio questi suoi problemi ce la fanno vedere più umana, fragile, vicina ed amabile. Amata da tutti ma capita da nessuno Marilyn, che aveva una grande intelligenza non visibile ma presente in ogni suo pensiero, l'ho voluta far rivivere ed interpretare per rendere giustizia a questa incredibile donna, resiliente, forte ed amante della vita e dell'amore nonostante tutto, una donna libera quasi una femminista ante litteram, la cui immagine è stata strumentalizzata senza mai restituirci la sua vera essenza. Per questo, dopo un intenso studio su di lei, ho scelto il modo di rappresentarla, preda di tutti i suoi incubi e le sue paure, ma in fondo libera di accettare la propria immagine iconica di diva senza tempo, da lei costruita a tavolino, e finalmente in pace con il suo alter ego Zelda Zonk.

Mi sono chiesta e chiedo al pubblico diventerà libera finalmente di amarsi ed amare Norma Jeane? In fondo siamo tutti un po’ Marilyn, ci costruiamo una immagine, ci innamoriamo delle persone sbagliate e veniamo usati da persone senza scrupoli, ma lei non si è mai arresa e possiamo, anzi dobbiamo, considerarla un esempio. Come tutti i miei spettacoli, di cui amo curare regia, scenografia e costumi, non esiste un vero e proprio testo scritto, questo per dare modo a tutti noi in scena e al nostro pubblico, di toccare quanto più possibile la verità del personaggio seguendo la mia ideazione dello spettacolo, nulla è improvvisato, perché tutto è già costruito in prova, ma nulla è sempre uguale, questo perché nei miei spettacoli cerco di trovare sempre in scena un presente teatrale che , a mio avviso, non può essere conosciuto prima, un pò come è la vita, dove non possiamo mai fare dei programmi perché in grado di sorprenderci sempre.Francesca Stajano Sasson 

Info e Prenotazioni: Norma Jeane Baker Mortenson ovvero Marilyn Monroe Di e con Francesca Stajano Sasson Orari: Sabato 25 ore 21 e domenica 26 gennaio ore 18,30 Prezzi: € 15,00 AR.MA 

Teatro Via Ruggero di Lauria, 22 – 00192 Roma Tel. 06 3974 4093 infoarmateatro@gmail.com Andrea Cavazzini Giornalista e Ufficio Stampa cell. 329.41.31.346 press@quartapareteroma.it

lunedì 13 gennaio 2025

Dal 21 al 26 gennaio Ile Flottante e Comitato Disabilità Municipio X LA LIBERTÀ È FIGLIA UNICA di Lara Panizzi

 

con Paola De Crescenzo, Margherita Dongu, Lara Panizzi, Alice Venditti assistente Federica Gogosi, Serena Caon sarta di scena Bianca Migliaccio supporto artistico Barbara Alesse, Manuela Montanaro e Francesca Satta Flores si ringraziano Pamela Pompei, Teatro Trastevere, Eka Yoga House, Artisti 7607 

In una società improntata su stereotipi di bellezza assurdi e prestazioni personali sempre più elevate, la condizione di disabilità in famiglia presenta sfide senza uguali. “La libertà è figlia unica” esplora questa realtà senza pietismo e paura, offrendo uno sguardo autentico su un mondo troppo spesso sommerso. In una società fortemente abile, improntata su stereotipi di bellezza assurdi e che richiede prestazioni personali sempre più elevate, non c'è niente di scontato o semplice quando la condizione di disabilità entra a far parte di una famiglia. Aprire uno spaccato su questo mondo, senza pietismo e senza paura, è ciò che abbiamo fatto. Ad aiutarci nella comprensione di questa complessa dimensione ci sono anche testimonianze reali di fratelli e sorelle di persone con disabilità, raccolte da Pamela Pompei nel docufilm “Attraverso Te, storie di Siblings”. 

Chi è un o una Sibling? Perché esiste una parola per definirle? Che cos'è, un'altra etichetta? L'ennesimo stigma affibbiato alla disabilità? A volte le etichette non sono poi così dannose, in alcuni casi ci aiutano ad evitare di bere la candeggina, ad esempio. In questo caso portano alla luce una realtà. Altra. Troppo spesso sommersa, che con gran coraggio resiste e soprattutto esiste. Note di Regia Ho scelto di mettere in scena anche ciò che sarebbe potuto passare attraverso la proiezione, ossia una parte delle interviste, per non confondere, per prendere per mano lo spettatore, per non dargli la possibilità di distogliere lo sguardo da corpi vivi che quotidianamente vivono la condizione di disabilità. 

La regia sposa in pieno la linea drammaturgica, evidenziandola e mettendola a fuoco. Il testo è semplice, diretto, comprensibile anche da chi non ha confidenza con il linguaggio teatrale. La recitazione è nuda e realistica. Così come è reale e tangibile ciò che raccontiamo. Lara Panizzi 

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee Via Jacopa de’ Settesoli 3, 00153 Roma 

Feriali ore 21, festivi ore 17:30 INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA Prevista tessera associativa. Intero 13,00 – ridotto 10,00 

Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ 

Ufficio stampa: 
Vania Lai vanialai1975@gmail.com

Giò Di Giorgio

martedì 7 gennaio 2025

AmoR-Pop. NeonPopArt Icons La Neon Pop Art di Carla Campea in mostra alla Vaccheria di Roma. Dal 24 gennaio al 24 febbraio 2025, la Casa romana della Pop Art diventa laboratorio di luce e colori, tra icone, immagini, materia Dal 24 gennaio al 24 febbraio 2025 La Vaccheria, Via Giovanni l'Eltore, 35. Roma Opening: 24 gennaio h. 18.00

 

Dopo "Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose” - con opere di Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Marco Lodola, Mark Kostabi e molti altri - la Vaccheria di Roma continua a indagare la scena contemporanea trasformando i suoi spazi in un laboratorio di luce e colori con la mostra "AmoR-Pop. NeonPopArt Icons", personale di Carla Campea: dal 24 gennaio al 24 febbraio 2025, un dialogo tra gli spazi restituiti dell’ex casale e la neon pop art italiana. Esponente della nuova scena neon contemporanea, Carla Campea presenta un corpus di lavori che esplorano le intersezioni tra materiali tradizionali e installazioni luminose, attraverso un percorso articolato tra creazioni e racconti visivi che attingono all'immaginario collettivo trasformandolo in esperienze multisensoriali, 

portando - letteralmente - il quotidiano sotto una “nuova luce”. La scelta della Vaccheria come sede espositiva non è casuale: emblematico ex casale dell'agro romano e oggi Casa romana della Pop Art, lo spazio nel cuore dell’EUR diventa un contenitore ideale per le opere di Campea, che reinterpretano simboli e oggetti di consumo in chiave luminosa e pop, in un percorso espositivo che abbraccia la poetica della luce come strumento narrativo. Con "AmoR-Pop. NeonPopArt Icons", realizzata con l’iconico medium del neon, 

Carla Campea riflette sui temi del consumo, della memoria e della percezione, portando il visitatore a interrogarsi sul ruolo dell’arte nella vita di tutti i giorni attraverso una mostra che dialoga con lo spazio, trasformando la Vaccheria in un teatro di emozioni visive, con uno stile che attinge al "solaio" della memoria collettiva, recuperando ed elaborando, con metodo anche scientifico artigianale, personaggi iconici. Alessandro Borghese, Gué Pequeno (anche suoi collezionisti) e ancora Mickey Mouse, Marilyn Monroe, Elvis Presley, Charlie Chaplin, Al Pacino: con una firma categoricamente pop, che attinge ai maestri del genere, sono soprattutto personaggi pop i protagonisti delle opere di Carla Campea, 
un "mix media"che sperimenta diverse tecniche - pittura, neon e plexiglas - con una prospettiva tridimensionale, artistica e d'arredo calata nel suo tempo, attraverso l’uso di colori a smalto, vernici fluorescenti, resine e, ovviamente, neon. “Il discorso linguistico di Carla Campea, tra immagine e materia” spiega Massimo Padovani, curatore della mostra “si radica nelle varie esperienze di un passato anche lontano, ma porta l'opera, mediante una ricerca innovativa, verso una segnaletica vistosa, pronta a stupire, a far immaginare, anche ad arredare, avvalendosi di uno spirito curioso e dadaista. Le tracce di pittura si uniscono a immagini, cose, oggetti, plastiche ed il tutto è condito da colorazioni spesso sfacciate, quasi volutamente ingombranti, raccolte in uno spazio asettico ed isolato sapientemente dal box in plexiglas, che, sembra rubare l'aria alla nostra esistenza per proteggere l'opera stessa.Per Carla devono essere rappresentati i segni ironici della nostra società consumistica, sempre più infantile e globale come la bandiera Americana a stelle e strisce, o le star iconiche dal Novecento a oggi. Personaggi sdoganati, senza patria e senza tempo del nostro mondo sempre più Popolare". Designer romana, Carla Campea nel 2008 apre la sua galleria-atelier, nel cuore del centro storico di Roma, in via dei Cappellari dove sono nati i primi progetti creativi e lavori con una ricerca costante, sempre a cavallo tra pittura, scultura, oggetti di designer e creazione di gioielli. 

Eclettica e poliedrica, spazia dalla realizzazione di opere di vario genere e dimensioni, come le piccole creazioni di gioielli in microscultura figurativa del corpo umano - tra realtà, fantasia e mitologia - e opere di oreficeria di grandi dimensioni, come la collezione SacraMysteria. Vincitrice del "Premio alle Arti" 2020 nella sezione designer, realizza l'anello al Papa Benedetto XVI. Suoi lavori sono presenti in collezioni private di Alessandro Borghese, Fire Art & Spirits, Alessio Sakara, Gué Pequeno, Fendi. Vincitrice del "Premio alle Arti" 2020 nella sezione designer, realizza l'anello al Papa Benedetto XVI. Suoi lavorisonopresenti in collezioni private di Alessandro Borghese, Fire Art & Spirits, Alessio Sakara, Gué Pequeno, Fendi. NeonPopArt Icons di Carla Campea sarà dal 24 gennaio al 24 febbraio 2025 presso La Vaccheria, Via Giovanni l'Eltore, 35 - Roma. Ingresso gratuito, orari d’apertura: da martedì a giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e il venerdì 9.00 - 19.00. 

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it press@hf4.it 

Marta Volterra marta.volterra@hf4.it Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74 

                                Giò Di Giorgio