tag:blogger.com,1999:blog-71634067141274768102024-03-19T01:45:27.123-07:00Gossip e Spettacolo - www.inciucio.itInciucio online presente in rete dal 1996, è il più autorevole portale in Italia specializzato in notizie di CRONACA ROSA, GOSSIP E COSTUME.giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comBlogger3593125tag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-27851471992523227362024-03-19T01:42:00.000-07:002024-03-19T01:44:52.340-07:00A Villa La Mimosa di Formello “Aperitivo di Primavera con l’Arte”<p> </p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAbuQKWZbx48_CzcyvpO90tHMx7pr1r1ifgJ8_ZRNJUV0b0E4-294QqrqNXQF09LaZ-voNcTDwJc71-V36uioXdLgZ4yXCCZEpx-fsmfy9ldkSUzQgzmEUlyw908yJe_c6ZRV-pqHet-Z7_-Jol5OrWis7LnqenvAtoXzlzLUi8zxwd7Fn4cc5z9NlZak/s474/podcast%20ok.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="474" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAbuQKWZbx48_CzcyvpO90tHMx7pr1r1ifgJ8_ZRNJUV0b0E4-294QqrqNXQF09LaZ-voNcTDwJc71-V36uioXdLgZ4yXCCZEpx-fsmfy9ldkSUzQgzmEUlyw908yJe_c6ZRV-pqHet-Z7_-Jol5OrWis7LnqenvAtoXzlzLUi8zxwd7Fn4cc5z9NlZak/w400-h266/podcast%20ok.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span face="Arial, Helvetica, sans-serif" style="background-color: white; color: #222222; font-size: small; text-align: start;"><b>Foto delle precedenti edizioni.Andrea Roncato e Alex Partexano insieme con le rispettive mogli.</b></span></td></tr></tbody></table><p></p><b><br /></b><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b>SABATO 23 MARZO 2024, VIII edizione
Le creazioni di Faccincani, Sgaravatti, Paradisi, Benaglia e Codognotto
Madrina la storica della moda e del bon-ton Contessa Silvana Pascale Augero
in una kermesse tra “opere“ d’autore dell’arte pittorica e di quella culinaria</b>
<b>I selezionati vini di Casale del Giglio accompagnano dal Casertano, grazie a Luana Cavazzuti, giornalista eno-gastronoma e creatrice di eventi, le mozzarelle al tartufo di Vincenzo Tammaro, le eccellenze dolciarie di Alfonso Caputo, le specialità del forno di Pandiseta (pane, croissant, biscotti).
E da Napoli, le ricercatezze dell’Antica Forneria Molattieri, con i suoi leggendari rustici</b><div><br /></div><div>
Divenuto luogo d’elezione per dibattiti sull’arte, la cultura e i temi di attualità giornalistica, la Residenza “Villa La Mimosa” ospiterà a Formello sabato 23 Marzo l’VIII edizione di “Aperitivo di Primavera con l’Arte”, manifestazione nata con l’intento di coniugare alcune eccellenze eno-gastronomiche del nostro Paese col mondo artistico: “saperi e sapori” al cospetto della Primavera 2024. A fare da cornice all’evento personaggi della nobiltà quali - in veste di madrina della manifestazione - la storica della moda e del bon ton Contessa Silvana Pascale Augero; poi, il principe Guglielmo Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il noto penalista avv. Nino Marazzita, lo storico team manager della Lazio Maurizio Manzini, gli artisti Athos Faccincani, Eugenio Sgaravatti, Ferdinando Codognotto, Enrico Benaglia, Vittorio Paradisi. Ospiti, l’autrice di best sellers Gwendolyn Simpson Chabrier, la p.r. Sara Iannone, il vivaista dei vip Germano de Vittori e molti altri personaggi della Capitale a cominciare dal famoso urologo, prof. Giancarlo Fischetti, in compagnia della moglie, la dott.ssa Eleonora Stillitani, apprezzata ginecologa e tra le maggiori ricercatrici italiane delle menopausa, L’editore della rivista online dal1996 www.inciucio.it Giò Di Giorgio. New entry dell’edizione 2024 di Aperitivo di Primavera con l’arte, “Lady Ghost”, al secolo Anna Maria Ghedina, la più grande esperta italiana di fantasmi, autrice di libri e trattati di grande successo che l’hanno resa popolare anche all’estero.
A fare da “contorno” (è proprio il caso di dirlo) eccellenze dell’enogastronomia italiana con i selezionati vini dell’Azienda Agricola Casale del Giglio della Famiglia Santarelli, presentati e serviti da sommelier di rango della Casa vinicola. Poi, grazie all’ideatrice di grandi eventi Luana Cavazzuti, alcune eccellenze del Casertano: dalle esclusive mozzarelle al tartufo di Vincenzo Tammaro (La Botteghella) alle ricercatezze dolciarie dell’Antica Pasticceria Caputo Alfonso di Casagiove e alle specialità del forno di Pandiseta (pane,croissant e biscotti). E, da Napoli, la graditissima partecipazione dell’Antica Forneria Molattieri, con i suoi leggendari rustici e altre specialità che l’hanno resa famosa in Italia e all’estero, al pari degli altri supporters enogastronomici appena ricordati.
Insomma, un qualificato drappello di eccellenze di un Paese che produce e afferma i sapori del made in Italy a confronto con la nostra tradizione delle arti pittoriche e scultoree. Al centro della tavola rotonda e di quella imbandita i nuovi obiettivi dell’enogastronomia visti, descritti e assaggiati da personaggi che nei loro àmbiti sono ambasciatori di uno stile inimitabile nel fare cultura che contraddistingue l’Italia nel mondo e che il mondo ci invidia. </div><div><br /></div><div>
<b>Ufficio Stampa: Marino Collacciani, m.collacciani@gmail.com (338.7146750)</b> </div><div><br /></div><div> <b>Daniela Dal lago</b>
</div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-55479522118804952672024-03-16T02:13:00.000-07:002024-03-16T02:13:05.796-07:00FUORI IL BRANO HAVA NAGILA CANTATO DA ALMA MANERA E GIOVANNA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5l6Izz-JLbW4mQi948EIntmcsP-AM23GE_rD_2rM8cdY1tMt7HLvB89dsnRZoxNEcaDed2EsmRPJmxdzif7ruu0wPGkNU1kBqdg2xrUvNucH-6HyrNBR34VdQ6aGrIOfRZy6H31i8LQohWLCmcn16guLodQlJa06dh55PGLzBe-eBbQIH37GwLz8bKrU/s3000/copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5l6Izz-JLbW4mQi948EIntmcsP-AM23GE_rD_2rM8cdY1tMt7HLvB89dsnRZoxNEcaDed2EsmRPJmxdzif7ruu0wPGkNU1kBqdg2xrUvNucH-6HyrNBR34VdQ6aGrIOfRZy6H31i8LQohWLCmcn16guLodQlJa06dh55PGLzBe-eBbQIH37GwLz8bKrU/s320/copertina.jpg" width="320" /></a></div><p></p>E’uscito su tutti i digitalstore il brano <b>HavaNagila</b> interpretato dalle grandi voci Di <b>Alma Manera e Giovanna Nocetti </b>in arte Giovanna…<b>
HavaNaghila</b> è una canzone di tradizione popolare con testo ebraico che si ispira alla melodia popolare ucraina della Bucovina.<div>Il brano è stato composto dal musicologo <b>Abraham Zevi Idelsohn</b>.
E’un invito a trovare sempre la giusta chiave della felicità, ed avere il cuore allegro: <b>“Svegliatevi fratelli con il cuore felice” </b>dice il testo.</div><div> A cantare questo inno alla gioia sono<b> Alma Manera e Giovanna Nocetti</b>, due grandi voci che si incontrano per dare vita ad un brano carico di energia, che sia di buon auspicio per la fine dei conflitti che stanno agitando il mondo.</div><div>Il brano è stato Prodotto da <b>Joseba Label </b>e Regina Produzioni e Comunicazione con la distribuzione di <b>Ingrooves music group.</b><div><br /></div><div>
<b>Ufficio Stampa: Ennio Salomone – Cell. 346.6142314
E-Mail: salomone.ennio@gmail</b>
</div><div><b><br /></b></div><div><b> Giò Di Giorgio</b></div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-16450994847106742042024-03-14T11:20:00.000-07:002024-03-14T11:20:03.576-07:00A Villa Calini Menu a 4 mani degli chef Alessandro Cappotto e Giovanni Guarneri “Siracusa – Roma - Franciacorta” Domenica 17 marzo dalle ore 12,30 Villa Calini, via Ingussano, 19, Coccaglio, BS <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl0a2EacW-yLxURO8PP7NkM3jIzg2uM1JOvggtn97JmxD_rzvwfxdvprKjgV7KADxaRzn4werCfLIHMoxTZn-PCp5xAhOMLORuhxrt-vSx3GqnaIUXO14GY3PYxN87TCMwUrxezTK3SOrfsznHtvjx0961VSd8knqAYJFiOeXkEPRcD-3H56_nfS-XDqM/s768/Chef%20Alessandro%20Cappotto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="576" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl0a2EacW-yLxURO8PP7NkM3jIzg2uM1JOvggtn97JmxD_rzvwfxdvprKjgV7KADxaRzn4werCfLIHMoxTZn-PCp5xAhOMLORuhxrt-vSx3GqnaIUXO14GY3PYxN87TCMwUrxezTK3SOrfsznHtvjx0961VSd8knqAYJFiOeXkEPRcD-3H56_nfS-XDqM/w480-h640/Chef%20Alessandro%20Cappotto.jpg" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Chef Alessandro Cappotto</b></td></tr></tbody></table></div><p></p>Nella splendida e verdeggiante cornice dell’antica dimora di caccia seicentesca dei Conti Calini, a Coccaglio (Br), l’omonimo ristorante partecipa all’annuale ‘Festival di primavera - Cibo e cultura in Franciacorta’ che celebra l'arrivo della nuova stagione con pranzi e cene a quattro mani, realizzati insieme dai migliori ristoratori locali e di tutta Italia.
Domenica 17 marzo, dalle ore 12, lo chef Alessandro Cappotto, ‘padrone di casa’ famoso per le ricette ‘dall’orto alla tavola’ (il suo orto, nel giardino della Villa), e lo chef ospite Giovanni Guarneri, siciliano, titolare del celeberrimo ‘Don Camillo’ nel centro storico di Ortigia, a Siracusa, si esibiranno nell’esclusivo menu “Siracusa-Roma-Franciacorta” (€ 75).
Entrambi pluripremiati e sommelier, 54 anni Cappotto e 61 Guarneri, faranno squadra per offrire un menu tra terra e mare, ricco di sapori nuovi e sorprendenti.
Guarneri si presenta così: “Già nel 1989 la prestigiosa guida Michelin segnalava la cucina del Don Camillo ed a seguire tutte le più importanti guide L'Espresso, Gambero Rosso, Veronelli, Slow Food,Touring Club, Panorama, Accademia italiana della Cucina (premio Buona Cucina 1997 e Piatto d’argento). Oggi tutte le guide che parlano di Siracusa citano il Don Camillo e la sua cucina. Nel 1999 la neonata televisione tematica Gambero Rosso Channel mi ha dedicato una puntata del programma profili dei Grandi Chef e da allora gli inviti delle grandi televisioni Nazionali ed internazionali sono costanti. Trasmissioni come Linea blu su Rai 1 ,Linea Verde Rai 1,Pianeta Mare Rete 4, In Famiglia Rai 2, La vita in Diretta Rai 1, le cucine d'Italia Gambero Rosso ,Tutto in un week end Discovery Channel, e trasmissioni di televisioni Giapponesi, Francesi, Tedesche, Canadesi, Ceche.
Con regolarità mi invitano anche a grandi manifestazioni gastronomiche, come cheese, salone del gusto, terra madre, gusto balsamico, coquina, etc. per laboratori gastronomici, discussioni a tema, cene, premi o come ambasciatore dei prodotti del territorio come il limone di Siracusa di cui sono il primo ambasciatore .
Nel 2002 con un gruppo di colleghi sono stato tra i fondatori de “Le Soste di Ulisse”, oggi punto di riferimento della cucina siciliana. Nel 2002 vinco il primo premio al concorso sul migliore carrello dei formaggi d'Italia (CASEUS), presentando solo formaggi siciliani da latte crudo allora quasi tutti semisconosciuti, con abbinamenti personali creati per ogni singolo formaggio. Inoltre come sommelier professionista AIS dal 2002, nel 2006 al concorso sulla migliore carta dei vini per ristoranti FIPE al MiWine ottengo il secondo premio dopo lo spareggio con il primo classificato per un solo punto. Numerose le docenze in Italia e all’estero”.
Nel 2015, nel trentennale del ristorante fondato dal Guarneri senior, il libro “Cu mancia fa Muddichi”, ha raccontato i trent’anni di professione del figlio Giovanni.
Cappotto, romano di origine e bresciano di adozione, è lo ‘chef filosofo’ con alle spalle ben 40 anni di studio, docenze (anche in Cast Alimenti) ed esperienze importanti in Italia e internazionali, fino a dare vita al ristorante gourmet Villa Calini, tra i più attrattivi del bresciano, anche per eventi come matrimoni, cerimonie e ricorrenze. Il 31 marzo il locale sarà fra i protagonisti del programma di Edoardo Raspelli “O Anche No” alle ore 10.15 su RAI 3.
Medaglia d’oro al concorso nazionale per la migliore pasticceria da ristorazione nel ‘97 e Medaglia d’argento nel concorso regionale per piatti da buffet nel ‘98, Cappotto ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche per la sua competenza del mondo vitivinicolo e per l’Olio Extra Vergine d’Oliva e delle materie prime in genere, alla cui selezione dedica un’attenzione totale alla ricerca della genuinità, e per la sua straordinaria capacità di creare abbinamenti enogastronomici di pregio. Il risultato è una cucina unica, di ispirazione vegetariana o macrobiotica, ma con una “riconsiderazione dell’essenziale“ impiegando prodotti dal pescato all’allevamento, dall’agricoltura alla coltura selvatica; le ricette sono tipicamente mediterranee, nuove, semplici, ma non minimaliste, per il piacere del palato e il benessere del corpo, con la massima cura dei dettagli e della mise en place, in un ambiente elegante e rilassante.
Dal pane ai grissini, dalle confetture alle declinazioni della pasticceria, a Villa Calini tutto è ‘fatto in casa’. Germogli, erbe aromatiche e fiori, colti direttamente dai verzieri ‘segreti’ della Villa, sono il segreto che rende unici i piatti e anche certi preziosi dolci e liquori dello Chef Cappotto.
Cappotto e Guarneri, fedeli dunque all’identità italiana, entrambi impegnati con piena consapevolezza del proprio ruolo per il turismo del territorio, partecipano al Festival di Franciacorta con lo stesso entusiasmo.
Ecco il Menu:
Finger food per iniziare poi Carpaccetto di vitello, tonno e capperi, fritto di baccala mantecato, Puntarelle e acciughe, zuppetta di legumi con erbette dell’orto di Villa Calini. A seguire: Rotolino Nero con Scampi in Salsa di Ricci,
Risotto mantecato con formaggella bresciana, loertis e pestoem.
Dal 1986 Spaghetti delle Sirene con Gamberi e Ricci
Petto di fagiano morbido ma croccante con crema di sedano rapa e mela verde
Predessert di frutta e verdura con sorbetto gin e pepe, “Oltre la Don Camillo” Pistacchi, Cioccolato e Arance
In abbinamento:
Franciacorta satèn brut
Franciacorta rosé brut
Franciacorta dosaggio zero
Per prenotazioni: tel 0307243574
Villa Calini accoglie la clientela nelle raffinate stanze e nei curati giardini esterni dedicati al ristorante.
Raccolte e ‘familiari’ quelle per brunch, pranzi e cene, grigliate nell’orto, con tavoli da 4, massimo 8 persone per sala; ampie, ariose ed elegantemente funzionali quelle al chiuso e all’aperto, per incontri d’affari, meeting, vernissage, colazioni di lavoro, matrimoni e momenti di convivialità in genere (con capienza fino a 270 persone) per un totale di 5mila metri quadri disponibili. Il cinematografico berseaux di vite perenne canadese si presta a feste nuziali di fascino con tanto di rito (civile) nella Cappella (consacrata) che fa parte del complesso. <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExOcqNgN85hu7j-Vei3NbdZyoPNv3RyivHam3VcBvx1RjSt2bP0KJnFf318MmPLmVNE0MIDkdpt-KfEAPhOieKTNTDkri3SGIDxVUcO6hl94kORatDdte8KHAkIm0gJ796qgD0WQ-iwX0UniVGv__B7EWPO4gf_7DUFN0jX8BIgXa2AoJ8iA489bv14E/s1024/Chef%20Giovanni%20Guarneri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="682" data-original-width="1024" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgExOcqNgN85hu7j-Vei3NbdZyoPNv3RyivHam3VcBvx1RjSt2bP0KJnFf318MmPLmVNE0MIDkdpt-KfEAPhOieKTNTDkri3SGIDxVUcO6hl94kORatDdte8KHAkIm0gJ796qgD0WQ-iwX0UniVGv__B7EWPO4gf_7DUFN0jX8BIgXa2AoJ8iA489bv14E/w400-h266/Chef%20Giovanni%20Guarneri.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Chef Giovanni Guarneri</b></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div> <b>IL DECALOGO DI ALESSANDRO CAPPOTTO UN CUCINA</b> Approcciarsi alla cucina con rispetto per le materie prime considerando il valore nutritivo e le caratteristiche organolettiche degli alimenti
2 No alle complicazioni inutili e si alla riscoperta della bellezza nella semplicità
2 Cucinare solo quello che di meglio offre il mercato in quel dato momento
3 Cucinare secondo le stagioni
4 Ridurre drasticamente dei tempi di cottura, preferire le cotture a bassa temperatura
5 Ritornare alla cucina del territorio con prodotti del territorio
6 Ispirarsi però con curiosità anche alle tecniche d’avanguardia e alle cucine straniere
7 Si a una cucina povera di grassi
8 Coltivare l’arte e il gusto di introdurre nuovi ingredienti sperimentando nuovi accostamenti
9 Cucinare facendo tesoro della tradizione e delle esperienze dei grandi cuochi del passato con umiltà
10 Innovare sempre le presentazioni curando in particolare colori ed estetica</div><div><br /></div><div>SCHEDA TECNICA DEI SERVIZI
Spazio adibito a ristorante
Interno, tavoli da 4, massimo 10 persone per sala su 500 mq
All’aperto capienza fino a 270 persone su 2000 mq
Collaboratori
12 professionisti
Orto
200 mq, coltivazioni: stagionali, varietà nuove innestate e non
Cappella
Cappella consacrata di famiglia dedicata a San Girolamo, circa 50 posti
Parcheggio
100 posti auto
</div><div><br /></div><div><b>Daniela Dal Lago</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-38199777811068930592024-03-13T05:41:00.000-07:002024-03-13T05:41:51.110-07:00I MONDI DI MARCO POLO Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento Venezia, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge 6 aprile - 29 settembre 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjv8zGBrV-6yFaMAnW1_XxhpDurXYP3b9G0-TEKUBmntswv5w1LFqblMALdlz4n4LLnmgoBsipyGmnClrqH9qdbxZTXwhhYFsITbi_U4y5PL1RtL9yX6C25KP7lGhevOPEtwsZiaS-G_Rjl9L6Anwp7EcJiGRl_JlSgxCDqIReTNfvNfCTqJxlCAUsEKuA" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="512" data-original-width="502" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjv8zGBrV-6yFaMAnW1_XxhpDurXYP3b9G0-TEKUBmntswv5w1LFqblMALdlz4n4LLnmgoBsipyGmnClrqH9qdbxZTXwhhYFsITbi_U4y5PL1RtL9yX6C25KP7lGhevOPEtwsZiaS-G_Rjl9L6Anwp7EcJiGRl_JlSgxCDqIReTNfvNfCTqJxlCAUsEKuA=w391-h400" width="391" /></a></div><p></p><b>SAVE THE DATE</b><div><br /></div><div>
V<b>enezia, Palazzo Ducale (Appartamento del Doge)
venerdì 5 aprile 2024
Anteprima stampa 10.00-14.00
Conferenza stampa 12.00 (Sala dello Scrutinio)</b></div><div>
A cura di Chiara Squarcina, Giovanni Curatola
Dal 6 aprile al 29 settembre 2024 a Palazzo Ducale, nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla sua morte, i Musei Civici di Venezia dedicano una grande esposizione ai mondi di Marco Polo: al racconto della geografia storica, culturale, politica e umana dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Asia del Duecento, agli usi e costumi che circolavano nella Venezia del XIII secolo. Sarà un'occasione per il pubblico di apprezzare oltre 300 opere provenienti dalle collezioni civiche, dalle maggiori e più importanti istituzioni italiane ed europee fino a prestiti dei musei dell’Armenia, Cina, Qatar e di ammirare nuovamente le preziose decorazioni della Sala dello Scudo degli Appartamenti del Doge, con carte geografiche che riproducono le regioni lontane esplorate da veneziani e dalla stessa famiglia Polo.</div><div><br /></div><div>Palazzo Ducale
San Marco 1,
30124 Venezia
Tel 041 2715911
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Fondazione Musei Civici di Venezia
Email: press@fmcvenezia.it
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Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
Tel. 049663499 </b></div><div><b>Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net</b></div><div><b><br /></b></div><div>
<b> Giò Di Giorgio</b>
</div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-31937685660812109372024-03-12T07:46:00.000-07:002024-03-12T07:46:54.745-07:00UZBEKISTAN: l’Avanguardia nel deserto. la Forma e il Simbolo Venezia, Ca’ Foscari Esposizioni 17 aprile - 29 settembre 2024<p> </p>
<b>PRESS PREVIEW
Preview per la stampa lunedì 15 e martedì 16 aprile 2024, dalle 10 alle 18
Inaugurazione martedì 16 aprile, 16.30</b><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiKF9KarKd8SM3SbCq_Yvv7YlRa2N5oOIDhlF4-YVyRCZJiJzEb04B00TiKcO58aWkm9hKX5SwIz_RU5IvgbLuKyWmh1rcQrvNtV1sAsVGHjKu_ohoImIsen73ts6XwPlF58dGiTRIVKTlMt1BWLL2PFh7x7YNhWqS-VtTdxxLk7CNw_dVtCiccAYtR-FQ" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="395" data-original-width="443" height="357" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiKF9KarKd8SM3SbCq_Yvv7YlRa2N5oOIDhlF4-YVyRCZJiJzEb04B00TiKcO58aWkm9hKX5SwIz_RU5IvgbLuKyWmh1rcQrvNtV1sAsVGHjKu_ohoImIsen73ts6XwPlF58dGiTRIVKTlMt1BWLL2PFh7x7YNhWqS-VtTdxxLk7CNw_dVtCiccAYtR-FQ=w400-h357" width="400" /></a></div></div><div><b>ORARI E APERTURE STRAORDINARIE </b></div><div>Martedì-Domenica: 10.00 -18.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Apertura straordinaria serale sabato 22 giugno in occasione di Art Night
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L’Avanguardia nel deserto: una storia mai raccontata
La mostra “Uzbekistan. L’Avanguardia nel deserto” presenta per la prima volta al pubblico italiano e del mondo occidentale una pagina straordinaria e ancora poco nota dell’arte della prima metà del XX sec. Il progetto espositivo, che si dispone nella sede prestigiosa di Ca’ Foscari Esposizioni a Venezia, è promosso e sostenuto dalla Fondazione Uzbekistan Cultura ed è curato da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa dell’Università Ca’ Foscari Venezia, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico internazionale; mette insieme, in un arco cronologico dalla fine dell’Ottocento al 1945, circa 100 opere (soprattutto dipinti su tela e su carta, cui si aggiungono emblematici reperti della tradizione tessile uzbeka) provenienti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savitsky di Nukus, quello che la stampa internazionale indica da qualche anno, non impropriamente, come “il Louvre del deserto”.
È la prima esposizione nella storia a stabilire delle precise relazioni tra le due più importanti raccolte d’arte del Novecento presenti in Uzbekistan: si tratta di un elemento fondamentale per comprendere la profondità di una vicenda artistica come questa, ma non è l’unica novità della mostra. Finora si era pensato infatti alle opere e agli artisti anche più innovativi che lavorano in Centro Asia nel terzo e quarto decennio del Novecento come a una declinazione periferica e marginale della grande svolta operata nelle capitali russe dal 1898 al 1922 da una straordinaria generazione di artisti (Fal’k, Kandinskij, Ekster, Lentulov, Rodčenko ecc.). Ciò che invece si potrà osservare è la genesi e il successivo sviluppo di una autentica scuola nazionale, di una “Avanguardia Orientalis” affascinante e unica. Un risultato straordinario, che è stato possibile ottenere solo affiancando la raccolta del Museo Nazionale di Tashkent (dove già all’inizio degli anni ’20 erano presenti importanti capolavori dell’Avanguardia russa, tra cui 4 opere di Kandinskij) con quella di Nukus: da una parte l’anticipata ricezione di una matrice di grande modernità, che riprende e diffonde anche tutte le esperienze dell’Europa occidentale, dall’altra la sua trasformazione in un linguaggio totalmente originale, multietnico e interdisciplinare.
La mostra presenta come sottotitolo “La forma e il simbolo”. Il primo termine rinvia all’influenza esercitata sulla pittura del Centro Asia dall’Avanguardia storica russa mediante le opere in parte inviate a Tashkent, in altra parte raccolte da Savickij a Nukus: una selezione di segni di straordinaria qualità, mai in precedenza inviati fuori dei confini dell’Uzbekistan, tra cui 4 opere di Kandinskij (due olii e due disegni su carta): Lentulov, Maškov, Popova, Rodčenko, Rozanova sono solo alcuni dei protagonisti di uno scenario, quello della nascita dell’astrattismo, da tempo riconosciuto come uno dei fondamenti dell’arte mondiale del Novecento.
A queste si aggiunge un’ampia selezione di opere dell’Avanguardia Orientalis. Sono l’esito di un dialogo culturale e artistico profondissimo: da una parte le secolari tradizioni delle sete sfavillanti e la raffinata palette delle decorazioni architettoniche che riprendono i colori del cielo e degli scenari naturali, l’incedere degli animali e i suoni di una lunga vicenda musicale; dall’altra l’esigenza non più rinviabile di un codice pittorico nuovo, mai in precedenza sperimentato nell’Oriente islamico. È proprio questo rapporto a conferire uno spessore simbolico alle opere su tela e su carta che sono esposte.
Si tratta inoltre di un dialogo interculturale, che mette insieme artisti uzbeki, kazaki, armeni, russi d’Oriente, siberiani, quasi tutti formatisi a Mosca e a Pietrogrado, ma tutti radicati in una terra che scoprono e in cui scelgono di vivere e lavorare. L’Avanguardia Orientalis è pertanto un’Avanguardia inclusiva, di confronto e collaborazioni, di incontri e di comuni ascendenze.
È una storia spesso avventurosa, che la mostra di Venezia ha scelto di declinare ponendo su un piano di pari dignità i segni pittorici e grafici e quelli delle arti applicate, con una selezione di manufatti tessili che da una parte rivelano insospettabili consonanze con le moderne frontiere dell’arte, e insieme trasmettono, dall’altra, un patrimonio culturale profondamente simbolico, legato ad antichi culti e a pratiche millenarie.
La rassegna di Ca’ Foscari è anche l’occasione per richiamare l’attenzione internazionale sulla figura e l’opera di Igor Savickij.
La leggendaria figura di Savickij è la base del percorso, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di far conoscere a un pubblico di non solo addetti ai lavori una personalità essenziale per preservare e tramandare molti aspetti, non solo dell’arte del XX sec., ma del complessivo Cultural Heritage dell’Uzbekistan. A lui si deve, nel bel mezzo del deserto nel Karakalpakstan, nella parte nord-occidentale dell'Uzbekistan, la costituzione di una delle più grandi collezioni di arte d'Avanguardia russa nel mondo, seconda in termini di quantità solo a quella del Museo Russo di San Pietroburgo, e pressoché unica testimonianza di uno dei più importanti movimenti artistici della storia russa del XX sec.
Archeologo di formazione, pittore per diletto e talento, collezionista per felice ossessione, dalla fine degli anni ’50 e fino agli anni ’70 del ‘900 Savickij ha raccolto a Nukus migliaia di reperti archeologici e manufatti di artigianato e arte popolare della regione, affiancandoli col tempo ad altre molte migliaia di dipinti e di fogli di grafica provenienti dall’Uzbekistan e dall’Unione Sovietica, in una concezione attualissima di “museo sintetico”, che la mostra riprende e ragiona nell’ampio catalogo Electa, come pure nella disposizione delle opere e nell’originale allestimento multimediale veneziano.
Savickij ha viaggiato senza sosta per raccogliere migliaia di opere d’arte che nel frattempo erano ormai scomparse anche dall’orizzonte e dalla memoria degli studi: le ha rintracciate negli atelier degli artisti o le ha acquistate da vedove ed eredi, nei “deserti” del rifiuto staliniano e post staliniano per la modernità dell’Avanguardia di inizio Novecento. Ha mantenuto al centro dei suoi interessi le opere degli artisti che avevano vissuto a lavorato nel Turkestan, dove lui stesso era stato evacuato negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Ha fatto rivivere nel deserto di Nukus le radici dell’arte moderna in Uzbekistan.
A Savickij si deve anche la comprensione e la raccolta di un importante, e pressoché inedito, gruppo di opere, pittoriche e grafiche, del Gruppo Amaravella (il termine, sanscrito, di etimologia incerta, probabilmente relativo a “spazio in espansione”), impegnato, in un breve volgere di anni, tra 1923 e 1928, a tradurre visivamente, nel solco della lezione di Nikolaj Roerich, i nodi cruciali delle teorie cosmiste all’epoca diffuse nel mondo russo. Il Museo di Nukus è il principale contenitore (e tra i pochissimi al mondo) di opere del Gruppo, che saranno esposte per la prima volta a Ca’ Foscari. </div><div><br /></div><div><b>Ufficio Stampa
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</b>Aiuto regia Achiropita Dalila Bosco
Cast attori in ordine alfabetico:
<b>Joele Attianese, Achiropita Dalila Bosco, Marco Antonio Fiore, Irene Losi, Martina Nuzzi </b><div><b><br /></b><div><b>“Ma tutta sta’ fatic’</b>… <b>serve veramente a qualcosa?” </b>Le storie di cinque ragazzi, alcuni un po’ più scapestrati di altri, si intrecciano in piccoli momenti buffi della vita, fatti di risate, litigi e caffè d’obbligo la mattina per iniziare la giornata, senza rendersi conto che in realtà il motore che li fa andare avanti è proprio accanto a loro.
Basta un niente per lasciarsi trascinare dalle preoccupazioni, dallo stress, dai ritmi frenetici del lavoro che scandiscono le nostre giornate. Quello che mi ha sempre emozionato nella vita sono i piccoli gesti, a volte buffi, a volte goffi, di chi prova suo malgrado a farti una carezza al cuore. C’è della tenerezza e un’umanità nel preparare con cura il caffè ad una persona la mattina per farle iniziare bene la giornata… o a prepararsi delle cose buone da soli anche se si è un disastro in cucina. L’essere umano è buffo ma nasconde tanta ricchezza nei suoi piccoli gesti, nei suoi tentativi. Suo malgrado, senza risorse se non l’affetto vorrebbe aiutarti con quei pochi spicci che ha, con quella parola “un po' più” vicina alla tua sofferenza. O quando è solo prova ad aiutarsi con delle cose “belle”, ripetendosi frasi motivazionali con tanto di soddisfacente autopacca sulla spalla. <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsOpRPHItk70boc2nC2T01ybay5GNq0u-DaPXFyQDgK2fAtcNy75iUnQ3jw7067_jB8mYzeZIkvoobkIIE9zOiBkcDDe8VQQOZKX3YvlufmdEWDHtO18AfxdCXgpx6F0h7H3NO5MSYHYkLIsSSHvXNlk4e7TVLoTame_vGoB1cDcyRWN7HoQlWRCt2LS8/s3247/AnnaCalifano_PP.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3247" data-original-width="2525" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsOpRPHItk70boc2nC2T01ybay5GNq0u-DaPXFyQDgK2fAtcNy75iUnQ3jw7067_jB8mYzeZIkvoobkIIE9zOiBkcDDe8VQQOZKX3YvlufmdEWDHtO18AfxdCXgpx6F0h7H3NO5MSYHYkLIsSSHvXNlk4e7TVLoTame_vGoB1cDcyRWN7HoQlWRCt2LS8/s320/AnnaCalifano_PP.jpg" width="249" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Anna Califano</b></td></tr></tbody></table><br /><div><br /></div><div>La vita ha già tutto in sé per essere raccontata e noi abbiamo voluto portare sul palco delle sue “fotografie”. Un pomeriggio in cucina qua, una mattina in stanza là, una sera a telefono qui. E tentativi. Di quando si parla con gl* amic*, o compagn*, quella luce negli occhi, quei sorrisi, quello sdrammatizzare, fare bordello e apprezzare il positivo. I problemi, le ansie, non scompaiono mica… la pucundria…
però nel titolo mi sembra non ci sia solo questa parola. <div><br /></div><div><b>Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
-Consigliata Prenotazione-
Via Jacopa de Settesoli 3
Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)
Contatti: 3283546847
info@teatrotrastevere.it<i></i></b> </div><div><br /></div><div>
<b>Ufficio Stampa: Vania Lai
vanialai1975@gmail.com</b></div><div><b><br /></b></div><div>
<b> Giò Di Giorgio</b>
</div></div></div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-44585665393659763102024-03-11T02:12:00.000-07:002024-03-11T02:12:23.375-07:00La prima opera musicale Steampunk con musiche tratte dal film “The Greatest Showman” e musiche originali di Francesco Ciccotti, Emanuele Sessa, Luca Lamari e Gabriele Boschi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIW29F1uRftkflu3JOYmWlmEA5TrJGBWtQEHDMHpyy7j6Gg0tDMC43D0TVDlGHVnWoHOw2PSrGOa63vBTS8ctCcZd2q54H5c85GuiQnpKJUp83JqxUKSwJzaCag-Kbkom2SsiGzrvnIREvqo5PgyL4kbPWT1QHRiKtJtKmr8DhrckFnLncksLXTSEgfOg/s1433/Locandina-Freak.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1433" data-original-width="1000" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIW29F1uRftkflu3JOYmWlmEA5TrJGBWtQEHDMHpyy7j6Gg0tDMC43D0TVDlGHVnWoHOw2PSrGOa63vBTS8ctCcZd2q54H5c85GuiQnpKJUp83JqxUKSwJzaCag-Kbkom2SsiGzrvnIREvqo5PgyL4kbPWT1QHRiKtJtKmr8DhrckFnLncksLXTSEgfOg/w279-h400/Locandina-Freak.jpg" width="279" /></a></div><p></p><b>10 e 11 Maggio 2024 (ore 20.45)
Teatro Nazionale, Milano</b><div><b><br /></b></div><div><b> “COSÌ STRANI, COSÌ STRAORDINARI”</b> <div><br /></div><div>Sceneggiatura, Regia e Actor Coach: Teresa Vatavuk
Direzione Artistica e Vocal Coach: Maya Forgione
Coreografie: Matteo Addino
Disegno coreografico: Ilaria Marano
Musiche Originali dal film "The Greatest Showman": Benj Pasek e Justin Paul
Musiche Originali Inedite:Francesco Ciccotti, Emanuele Sessa, Luca Lamari, Gabriele Boschi, Matteo Minchillo e Maya Forgione
Management e Project Manager: Giampaolo Morabito e Pierpaolo Morabito
Consulente alla Produzione Esecutiva: Fabrizio Carbon
Produzione Associata: MayVoice - Canto Moderno Studio | Naima Academy
Ufficio Stampa: Silvia Arosio
Aiuto Regia: Claudia Grasso, Gabriele Papi
Scenografie: Laura Pontiggia, Lorenzo Rostagno, Lucrezia Corsa
Costumi: Lorenzo Rostagno, Marco Bottino
Sound Design: Simone Carbone | Light Design: Lorenzo Zenone
Photos: Serena Lastrico
ShowTime A.P.S., in collaborazione con MayVoice - Canto Moderno Studio e con Naima Academy di Matteo Addino, è orgogliosa di presentare “Freak! Il Musical”: un'esplosione di musica, emozioni e colori, per una storia originale ambientata in un'epoca vittoriana di ispirazione Steampunk.
Uno spettacolo importante, composto da 3 atti per un totale di 150 minuti, 29 performer, 4 addetti alla regia, 4 scenografi, 1 costumista, 2 responsabili di fonica, 1 assistente musicale, 2 aiuto fonici, 2 light designer, 4 macchinisti di palco, 1 responsabile di palco.
“Freak! il Musical” è la prima opera musicale in stile Steampunk, uno spettacolo intenso che, attraverso la voce e gli occhi dei protagonisti, coinvolge totalmente lo spettatore offrendogli momenti di amore, di gioia, di puro divertimento e di voglia di rivincita. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKbO52Z6m2mgeS62wP2G2LVrc4dOxE0G4DIAUOfdmhB8t5pL4cVQ0difgUgGP16BOn0JFIcIoyFmpj4vfSyDGfAD-KbZU_PNQO4aNzMPC1011euQ6lQ5-Q2qwmLKT6rE3Szy9_AIEzFVcDgfX2xMsGQRLMje5qYipqPEazOpmCSBMggsQbz5mvh7RpIQA/s4898/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20185.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4898" data-original-width="3265" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKbO52Z6m2mgeS62wP2G2LVrc4dOxE0G4DIAUOfdmhB8t5pL4cVQ0difgUgGP16BOn0JFIcIoyFmpj4vfSyDGfAD-KbZU_PNQO4aNzMPC1011euQ6lQ5-Q2qwmLKT6rE3Szy9_AIEzFVcDgfX2xMsGQRLMje5qYipqPEazOpmCSBMggsQbz5mvh7RpIQA/s320/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20185.jpg" width="213" /></a></div><br /><div> La storia, originale, nata da un’idea di Maya Forgione e scritta da Teresa Vatavuk, propone una nuova prospettiva da cui guardare agli “strani”, ai “diversi”, ai “freak”, che hanno in sé risorse uniche per superare l’emarginazione.
La colonna sonora è composta da brani inediti creati appositamente per “Freak! Il Musical” dall’autore Francesco Ciccotti, autore di Irama, Nek, Fornaciari, e magistralmente orchestrati dal maestro Luca Lamari, arrangiatore per la RAI e di colonne sonore teatrali e cinematografiche, entrambi artisti genovesi di fama nazionale, insieme ad Emanuele Sessa, autore di testi inediti per musical e musica leggera, oltre agli acclamati brani del film “The Greatest Showman” di Benj Pasek e Justin Paul.
La sceneggiatura è stata depositata dalla regista Teresa Vatavuk come “Opera teatrale con musiche di scena".
“Freak! Il musical” sottolinea il tema del diverso attraverso personaggi che rappresentano un’iperbole della diversità stessa. La difformità è una caratteristica genetica e ambientale appartenente ad ogni essere umano, spesso rifuggita a livello concettuale perché obbliga ad affrontare ciò che è sconosciuto.
Questi personaggi, detti “Freak” per le loro diversità fisiche e abilità inusuali e spettacolari, venivano considerati non conformi ai canoni sociali e quindi emarginati.
Le storie steampunk, come questa di Freak, descrivono un mondo senza tempo, a tratti quasi privo di collocazione storica, in cui tecnologia e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore (steam in inglese) e l'energia elettrica torna a essere, come nella fantascienza ottocentesca, un elemento narrativo capace di ogni progresso e meraviglia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3hBdeozr3ZFrP7LybVJZh21uI8_U3SNeU5aUTGO7DmTLlNo0w6F_2jXCzMy3ntIVeB8i9OUOwpWCoy0aQYFrNtGEkz1EFx1NfyOfMMUNlvqzZJDKw3z9j7cvC7bld0u047bY6VFlfaBj2Htb2SGzfzuGCco3xiYQ4GsGP-KOnfrEQ8SAb0CAvVrxnEks/s4898/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20168.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3265" data-original-width="4898" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3hBdeozr3ZFrP7LybVJZh21uI8_U3SNeU5aUTGO7DmTLlNo0w6F_2jXCzMy3ntIVeB8i9OUOwpWCoy0aQYFrNtGEkz1EFx1NfyOfMMUNlvqzZJDKw3z9j7cvC7bld0u047bY6VFlfaBj2Htb2SGzfzuGCco3xiYQ4GsGP-KOnfrEQ8SAb0CAvVrxnEks/s320/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20168.jpg" width="320" /></a></div><br /><div>Il fascino dell’ambientazione vittoriana riveste di un'aura magica tutta la storia incantando il pubblico mentre vengono affrontati temi attualissimi, come l’accettazione della diversità propria e altrui, la voglia di riscatto e la contrapposizione tra lotta pacifica e atto di forza, invogliando il pubblico ad aprire i propri punti di vista.
Scopo comunicativo dello show è offrire una panoramica ad ampio spettro della spettacolarità della varietà umana ed il percorso di accettazione e riscatto che, chi si sente un “Freak”, uno strano, un diverso, deve affrontare nella propria vita.
Orgoglio e diffidenza non riescono a soffocare una irrinunciabile gioia di vivere, per la quale è necessario investire tutto il coraggio che si ha.
Ma il riscatto è possibile, quando il coraggio dei singoli diviene il coraggio del gruppo, una forza trainante verso la libertà di essere se stessi. </div><div><br /></div><div><b>IL TEAM ARTISTICO</b>
Matteo Addino, diplomato IDA, è uno dei coreografi e ballerini più ambiziosi e geniali nel panorama della danza nazionale. Come ballerino ha preso parte a videoclip, spot, programmi tv Rai e Mediaset e spettacoli teatrali di successo, ed ha anche curato alcuni eventi per Disney Channel; Direttore artistico presso la Naima Academy di Genova dal 2009;
Direttore artistico presso Experience Dance Company dal 2016; Coreografo Rai per il programma "II cantante mascherato" di Milly Carlucci su Rai 1; Maestro di danza della IDA International Dance Association.
CURA LE COREOGRAFIE DI FREAK E FORNISCE I BALLERINI DEL CORPO DI BALLO ATTINGENDO ALLA SUA NAIMA ACCADEMY
Maya Forgione, allieva e collaboratrice di Cheryl Porter; fondatrice e titolare di MayVoice - Canto Moderno Studio; Direttrice dell'ensemble vocale pop “Cromosuoni” (primi nella categoria Argento al Concorso Internazionale di Canto Corale di Verona 2019); Vocal coach e performer della compagnia genovese di Musical “Gente Matta, in scena con il musical “La vie Bohème” ispirato al musical di Broadway “Rent”; Direttrice e insegnante di canto moderno presso “MayVoice – Canto Moderno Studio”; Responsabile musicale del concorso canoro regionale dedicato ai Licei Liguri “GenVision”.</div><div><br /></div><div><b>DIRETTRICE ARTISTICA, VOCAL COACH, PERFORMER DI FREAK
Teresa Vatavuk </b>dal 1997 studia arte drammatica, iniziando col teatro pedagogico con Francesco Firpo e La Compagnia del Banco Volante; si diploma agli stage dell'Actor Studio di Anna D'Abbraccio passando per progetti formativi del Teatro della Tosse di Genova; Lavora come attrice in cortometraggi, pubblicità, voice over di spot, e, soprattutto, in svariate produzioni teatrali di vario genere. Attrice, regista, sceneggiatrice teatrale, Actor Coach. Fondatrice di diverse associazioni culturali e compagnie teatrali attive sul territorio Ligure e nel nord Italia; insegnante di arte drammatica presso diverse scuole d'arte e spettacolo di Genova; Partecipa ad eventi ed attività del settore sul territorio genovese (Festival Incantastorie, GenVision talent show, La Notte Bianca dei Bambini, Digital Fiction Festival ecc) come performer o formatrice; Regista per diverse compagnie teatrali di Genova;
REGIA, SCENEGGIATURA, ACTOR COACH, PERFORMER DI FREAK
Ilaria Marano, Ballerina di hip-hop e insegnante presso la scuola di arte e spettacolo Arti’s di Genova e MAD - Musica Arte Danza di Genova; Performer presso la Compagnia teatrale “Outsider
Company”.
DISEGNO COREOGRAFICO, PERFORMER DI FREAK</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp-Pj3TSs6MBldzY1fUBcv1iSG2ifxmV9gJIcD45kYtqkLF1CEANgHzbDbVJmi-ICuJ0JpkkA2eqVi0yQJkwo90eHEbM-ZtQEpDMLCHP2sdGqe-RV6Uy0ZC-tKgNsu6-tvKAVPtQqVCrZvrl1KISkQFslS8sTPt3QFYoZ8MWpSlAdyWVM2h8HjTnsmd5o/s4898/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20183.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3265" data-original-width="4898" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp-Pj3TSs6MBldzY1fUBcv1iSG2ifxmV9gJIcD45kYtqkLF1CEANgHzbDbVJmi-ICuJ0JpkkA2eqVi0yQJkwo90eHEbM-ZtQEpDMLCHP2sdGqe-RV6Uy0ZC-tKgNsu6-tvKAVPtQqVCrZvrl1KISkQFslS8sTPt3QFYoZ8MWpSlAdyWVM2h8HjTnsmd5o/s320/FREAKS%20IL%20MUSICAL%20183.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div><b>SINOSSI</b>
Maxwell Butler è un sognatore, un uomo dalla mente brillante e dalla fervida immaginazione che, insieme alla sua famiglia, si esibisce come artista di strada. La sua più grande aspirazione è quella di riuscire a creare uno spettacolo che riesca a stupire e a incantare il grande pubblico, ma a causa delle sue umili origini e delle limitate capacità economiche, questa è ancora una chimera.
La sua vita viene stravolta dall'incontro con una comunità di personaggi davvero particolare: i cosiddetti “Freak”, un gruppo di persone rifuggito dalla società a causa delle proprie particolarità fisiche e speciali abilità, considerate mostruose e certamente pericolose.
Da qui l'idea: un'idea folle, ma sicuramente innovativa.
Perché non creare uno spettacolo, uno show in cui le caratteristiche straordinarie di questi personaggi non vengano mostrate apertamente, anzi, addirittura esaltate?
Quale sarà il destino di Butler di questo sensazionale gruppo di "strani"?
Riusciranno i “Freak” a trovare la loro collocazione all'interno di una società che ne è incuriosita ma nello stesso tempo spaventata? Troveranno la forza di mostrarsi al mondo per quello che sono, di accettarsi e riscattarsi agli occhi di tutti nonostante la loro deformità?
E soprattutto saranno in grado di cambiare davvero, insieme, gli occhi di un mondo forse troppo arretrato, per renderlo migliore?
“Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima?” </div><div><br /></div><div><b>PERSONAGGI E INTERPRETI</b>
Maxwell Butler - Giorgio Ratto
Gwen Blackwood Butler - Sara Sabatini
Maxwell ragazzo e Santiago - Francesco Saias
Gwen ragazza e Chloe - Rita Longordo
Matthew MacKinley - Emanuele Sessa
Elias - Mattia Baldacci
Evee - Maya Forgione
Adella - Giada Battistini
Gerd - Teresa Vatavuk
Jen - Giulia Battolla
May - Ilaria Marano
Javier - Federico Rossi
Josy - Despoina Kossyvaki
Nell - Nicolò Merini
Jona - Filippo Fornaro
Luceel Butler - Melissa Riminucci
Cyrus - Iacopo Cioni
Levi - Lorenzo Donnini
Egle - Margherita Nocetti
Diamonique - Sara Valdisserra
Kathy - Agnese Malerba
Sharon - Francesca Valente
Daemon - Salvatore Amato
Corpo di Ballo
Naima Academy di Matteo Addino
SHOWTIME A.P.S. – PRODUTTORE
ShowTime è un'Associazione di Promozione Sociale nata nel settembre del 2022.
Ha fra le proprie finalità: “l'organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale” e “sviluppare in forma artistica temi educativi mirati a evidenziare, promuovere, incentivare, tutelare e diffondere principi etici, oltre a sensibilizzare al rispetto dei diritti individuali, sociali, ambientali nonché dei diritti delle attività di interesse generale, le pari opportunità, la cultura della diversità e dell’integrazione e l’aiuto reciproco”.
ShowTime rappresenta la scelta evolutiva della Compagnia di Musical Janua Musical Project, nata a Genova nel 2018 con lo scopo di offrire, a giovani talenti che si formano nelle diverse scuole artistiche, opportunità di esperienze di esibizione di livello professionale, per le quali vengono preparati con l’attenzione alla ricerca del massimo livello artistico, recitativo, coreutico, musicale, espressivo del corpo.
I progetti artistici sui quali si lavora sono prevalentemente inediti e sempre dedicati a temi di interesse sociale: il rapporto con la diversità (di genere, di provenienza, di cultura, ...); la fatica del vivere adolescenziale (la diffidenza, la rabbia, l’isolamento, ...); le dinamiche sentimentali e i relativi riflessi sul personale (l’amicizia, l’amore, i legami famigliari, ...); ecc.
I giovani artisti devono cimentarsi in storie che li calano profondamente in realtà emotivamente coinvolgenti e, nel percorso di preparazione, vengono condotti ad effettuare sia analisi di contesto, sia introspettive, per poter essere credibili strumenti di comunicazione emozionale.
ShowTime si propone come palestra, anche per chi sta svolgendo percorsi formativi nel mondo delle maestranze dello spettacolo (aiuto regia, scenografia, coreografia).
Offre infatti a giovani artigiani “del palcoscenico” l’opportunità di sperimentare le proprie capacità sia nell’elaborazione di progetti, sia nella gestione di tutte le fasi operative per la loro realizzazione.
WWW.FREAKILMUSICAL.IT</div><div><br /></div><div><b>PREVENDITA:
1. https://teatronazionale.it/produzione/freak-il-musical/
2. https://www.ticketone.it/artist/freak-musical/
3. Box Office Teatro Nazionale e Teatro
PREZZI spettacolo: da € 28 a € 57,5 euro
ORARIO spettacolo: venerdì e sabato ore 20.45
ORARIO BIGLIETTERIA TEATRO: DA MARTEDI’ A DOMENICA 14.00 -19.00
INFOLINE BIGLIETTERIA: Da martedì a sabato dalle ore 14.00 alle ore 19.00 Chiama 02 0064 081
SCONTISTICHE e CONVENZIONI:
● 30% gruppi da 10 persone in su,
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</b>
</div></div><div><b><br /></b></div><div><b> Giò Di Giorgio</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-52066753504491730092024-03-10T08:13:00.000-07:002024-03-10T08:18:46.309-07:00VERNISSAGE di artisti vari all'Art Gallery di Laura Scribano e Peter Mancchia in Roma<p> </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKdS1BTdK_P1i7ojwBRDWlF9fS67BW7SLVTiqlnrFL-sgvxtns9aeiUt5awQ8OzNCMqisf6jtadvVBLF2b35mwt0dPupnYRGZuytaxpG7tDJV5fnx-LvemKrRE7JSiEJIbXS8faI9oor0Njpwpep4ccz2T3s3ei5wzfvt77QPLlKNBumtDW-lWW9FWJF4/s1600/4116abc9-ca90-41a4-aaa3-30765fb28542.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKdS1BTdK_P1i7ojwBRDWlF9fS67BW7SLVTiqlnrFL-sgvxtns9aeiUt5awQ8OzNCMqisf6jtadvVBLF2b35mwt0dPupnYRGZuytaxpG7tDJV5fnx-LvemKrRE7JSiEJIbXS8faI9oor0Njpwpep4ccz2T3s3ei5wzfvt77QPLlKNBumtDW-lWW9FWJF4/w300-h400/4116abc9-ca90-41a4-aaa3-30765fb28542.jpg" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>I galleristi Peter Manchia e Laura Scribano con il Pittore Mauro Russo</b></td></tr></tbody></table><p></p>Art Gallery Gregorio VII dei galleristi <b>LAURA SCRIBANO e PETER MANCHIA </b> in Roma si e' inaugurata una mostra collettiva d'arte internazionale. <b>L'ARTE DELLA NATURA</b>, questo e' il titolo dell'esposizione che vede presenti numerosi artisti provenienti da diverse località italiane ed estere.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNp8vT4xEv5PNSyXqF1446HtaAIFAOzd7V0KSdl_UwOndfNaw8Q_dNKGhypckfizflM8exnI8b1zk3wzgJlxnqdcJ3nH4rX_tSBt2x3UKaSmJlMoMej8bokk5JmQFVOI7Y_FyaAcqZeaKiWoNFfSPK5VhTxoQyb4beYwQFmbcYlDiu1SaAb1zjDUd9clk/s2048/68b8cdc7-00f8-4018-ba00-aa002b0bb197.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1537" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNp8vT4xEv5PNSyXqF1446HtaAIFAOzd7V0KSdl_UwOndfNaw8Q_dNKGhypckfizflM8exnI8b1zk3wzgJlxnqdcJ3nH4rX_tSBt2x3UKaSmJlMoMej8bokk5JmQFVOI7Y_FyaAcqZeaKiWoNFfSPK5VhTxoQyb4beYwQFmbcYlDiu1SaAb1zjDUd9clk/w200-h150/68b8cdc7-00f8-4018-ba00-aa002b0bb197.jpg" width="200" /></a></div><div>L'evento mira ad esaltare la natura nei suoi aspetti piu' profondi e il mondo animale per evidenziare e mettere a risalto la valenza di certe specie importanti per i processi rigenerativi nel nostro pianeta.
Opere di Paesaggio di diversa fattura, di fauna e flora sfavillante si incontrano nelle sale della galleria. Dipinti e sculture, hanno accolto il numeroso pubblico in visita in un solo abbraccio.
Durante il vernissage, l'intervento sulla grande fauna del Prof. <b>FRANCO TASSI</b> e di tutti gli artisti presenti in sala, che hanno considerato le loro opere in relazione ai loro intenti compositivi ed alla loro tematica.
Tra i ventiquattro artisti partecipanti con le loro opere vi e' anche il pittore<b> MAURO RUSSO</b> reduce poco prima dell'inaugurazione dalla sua rubrica d'arte TV "PITTORI A CONFRONTO" con la presentatrice e cantante <b>GIO DI SARNO.</b> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK70BNFR4-3ynbESBCWgUAtD-eXXU2OZVjeBTFAsEqeSjDNKFZJT-JqayLqv6UErgdkOV37qsB-Aor3Kl5uyrOfOkn_18p1Myrgt17OeltEIMgIZTe6b1RJIfhzBSNnh05S6D2decQJwaV81EhnqnHwaXXASsgiQLFI9R-4G1s6Ib1GGbf0zF6OJFqmpE/s2048/d593a6b3-2bc9-4b2a-9a9f-c2d537d5ec46.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1537" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK70BNFR4-3ynbESBCWgUAtD-eXXU2OZVjeBTFAsEqeSjDNKFZJT-JqayLqv6UErgdkOV37qsB-Aor3Kl5uyrOfOkn_18p1Myrgt17OeltEIMgIZTe6b1RJIfhzBSNnh05S6D2decQJwaV81EhnqnHwaXXASsgiQLFI9R-4G1s6Ib1GGbf0zF6OJFqmpE/w150-h200/d593a6b3-2bc9-4b2a-9a9f-c2d537d5ec46.jpg" width="150" /></a></div><div><br /></div><div>Il pittore e designer della maison Versace <b>ILIAN RACHOV</b>, la pittrice di livello internazionale<b> KAREN THOMAS ed ENRICA CAPONE</b> di ritorno dalla sua esposizione
al Grand Palais Ephèmèrè di Parigi.
Tra i numerosi ospiti presenti in galleria: la Pierre di moda <b>RAFFAELLA NADDEO </b>ed il famoso
Hair Stylist ed organizzatore di eventi per l'alta moda<b> MICHELE SPANÒ.</b></div><div>
<b>La mostra rimarrà aperta fino a mercoledì 20 marzo con i seguenti orari di apertura:
da lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle 19:00.
Sabato dalle 10:00 alle 12:30.</b></div><div><b><br /></b></div><div>
<b> Giò Di Giorgio</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-28752084331198653022024-03-08T10:59:00.000-08:002024-03-08T10:59:58.192-08:00Il Libro “POETANDO TRA I FORNELLI” scritto di Fabio Clerici con le ricette di Maria Antonella Calopresti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEippV5AoZFVaoHNVgLoh9IhQf7DWQ9Hx9OuFez99rBTLIgvcMRA5bhbYRLfvpbvsVn6BA_rMENwfpPjye-_lRqSJ4goYpV7_jfTbx7VXW08xtB1IvkhvCOfNI97gh3cq-LKR_DZ1My-mXMIySG7e72_Ct-sVpXeCLiNoer1ovMHRWuJoU3c9cuAb9BYjVQ/s1417/326%20Poetando%20fra%20i%20fornelli%20170x240%20INDACO%20POESIA%20def%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1417" data-original-width="1007" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEippV5AoZFVaoHNVgLoh9IhQf7DWQ9Hx9OuFez99rBTLIgvcMRA5bhbYRLfvpbvsVn6BA_rMENwfpPjye-_lRqSJ4goYpV7_jfTbx7VXW08xtB1IvkhvCOfNI97gh3cq-LKR_DZ1My-mXMIySG7e72_Ct-sVpXeCLiNoer1ovMHRWuJoU3c9cuAb9BYjVQ/w284-h400/326%20Poetando%20fra%20i%20fornelli%20170x240%20INDACO%20POESIA%20def%20(1).jpg" width="284" /></a></div><p></p>Il giorno 23 Marzo 2024 alle ore 11 nel contesto dell'evento <b>"aperitivo con l'autore"</b> verrà proposto al pubblico la prima presentazione dell'opera, presso il locale <b>"Il cortiletto"</b> <b>Via Cavour Busto Arsizio (VA)</b>, con lettura dei brani, preparazione di piatti relativi alle ricette contenute nel libro e firma copie. <div><br /></div><div>Un connubio equilibrato e ben costruito tra poesia, ricette e immagini, caratterizza questo libro scritto da <b>Fabio Clerici</b> con ricette di <b>Maria Antonella Calopresti.</b> Per poter entrare nel cuore del legame tra i versi e le ricette dobbiamo partire dalla sorgente da cui scaturisce questo progetto.
L’incipit è l’amicizia fra due persone creative ed eclettiche che hanno imparato a elaborare le loro esperienze di vita utilizzando i canali comunicativi dell’espressione artistica nelle sue diverse forme. Tutti, almeno una volta, abbiamo esclamato “questo piatto è poesia” a esprimere un apprezzamento per un gusto equilibrato nei sapori e nelle note olfattive e che spesso, come le madeleine di Proust rimandano a un ricordo. Per <b>Fabio Clerici</b> la sua identità di uomo-poeta attraversa la memoria, luogo in cui nel tempo ha scritto la sua storia di vita, ha imparato a osservare, intessere relazioni con gli altri con atteggiamento sempre più maturo e che si carica via via di nostalgia per il giovane che era ieri e di commozione profonda per l’uomo che è diventato oggi con tutti i pregi e i difetti, le paure e le delusioni, le assenze e i desideri, i progetti realizzati e quelli interrotti.
Da qui la necessità di riflettere, di fare bilanci. Le liriche all’interno dell’opera non sono un mero accompagnamento alle ricette di <b>Maria Antonella Calopresti</b>, ma costituiscono invero l’ossatura dell’opera, ne stabiliscono il baricentro dell’equilibrio formale e strutturale, le danno i contenuti che vengono elaborati in nuove immagini in cui si creano legami tra idee e sapori.
L’io narrante intende cantare tutti gli accordi in versi che hanno la struttura di canzoni , alternate, interne e con il ricorso a numerose figure retoriche che attestano conoscenze tecniche che ben supportano la scrittura. Tutti i lettori possono immedesimarsi nei versi perché l’uomo-poeta riesce a trasformare le emozioni in parole e le parole in immagini, parlando di sentimenti comuni a tutti e che costituiscono la nostra humanitas.
Canzoni dell’anima, velate di malinconia, pungolo che alimenta una riflessione-dialogo e che non è mai un punto di arrivo, ma una continua ripartenza per giungere a nuove vette in cui assaporare tutta la corposità della vita, questo viaggio unico e irripetibile che ognuno di noi scrive ogni giorno con scelte e azioni.
<b>Maria Antonella Calopresti</b>, cuoca e food blogger , elaborando le poesie del libro, rapita dalla spinta emotiva della parole e dell’ingrediente regalato ai versi, ha creato altrettante ricette che trasformano il verso in materia e la materia il pretesto per esplicitare il verbo.
</div><div><br /></div><div><b> Daniela Dal Lago</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-76912814261202292012024-03-08T05:33:00.000-08:002024-03-08T05:33:25.944-08:00Martina Fontana La natura della difesa Teglio (So), Palazzo Besta 8 marzo - 18 maggio 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimsleLbX6TyDUpkEPQJc8C594J6mpYMc84PgjtgkU554JCee_t0t2czZ74PT5k2GPJwE9ZbrnusDDFnlh3HBpeYod2PHP7P31eEBx81ZtgQe5G5cj0bw86ZGDNsk-WaMUcemkOx915TnPHsbWRZ6kr8d2Steh38sGIjtNib7rG4fcEWqe8_WRW-oe_5RE" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="443" data-original-width="443" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimsleLbX6TyDUpkEPQJc8C594J6mpYMc84PgjtgkU554JCee_t0t2czZ74PT5k2GPJwE9ZbrnusDDFnlh3HBpeYod2PHP7P31eEBx81ZtgQe5G5cj0bw86ZGDNsk-WaMUcemkOx915TnPHsbWRZ6kr8d2Steh38sGIjtNib7rG4fcEWqe8_WRW-oe_5RE=w400-h400" width="400" /></a></div><p></p><b>Mostra organizzata da Direzione regionale Musei Lombardia, direttore Emanuela Daffra </b><div>Progetto a cura di Giuseppina Di Gangi e Giovanna Brambilla
Mostra organizzata da Direzione regionale Musei Lombardia, direttore Emanuela Daffra
Progetto a cura di Giuseppina Di Gangi e Giovanna Brambilla
Martina Fontana, con “La natura della difesa” in mostra a Palazzo Besta a Teglio, in Valtellina, dall’8 marzo al 18 maggio 2024. La mostra, “site specific”, è organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura ed è curata dalla direttrice dello stesso museo, Giuseppina Di Gangi, insieme a Giovanna Brambilla, storica dell’arte e responsabile progetti territoriali
“Un palazzo che nasce come luogo di protezione e difesa, teatro di conflitti ma anche ricca corte abitata da donne colte e illuminate, trova inevitabili affinità con il lavoro di Martina Fontana e la sua ricerca artistica, che avvicina il corpo umano – soprattutto femminile – agli elementi della natura. Opere che rappresentano nuove metamorfosi, quasi un’eco del testo di Ovidio raffigurato in uno dei cicli affrescati nel palazzo” evidenzia Emanuela Daffra, direttore dei musei statali della Lombardia.
“La storia di Palazzo Besta è, anche, una storia di donne. Una presenza femminile, quella delle committenti e delle protagoniste delle raffigurazioni, che si intreccia con il tema del coraggio, dell’amore e del conflitto. È in questo arazzo di storie che va a inserirsi, come un ricamo che evidenzia le scene dipinte del palazzo, il lavoro di Martina Fontana, che della guerra, dell’identità femminile e della natura ha fatto gli elementi fondanti della propria poetica” sottolinea la curatrice Giuseppina Di Gangi.
Martina Fontana (1984), che vive e lavora a Prato, nella sua ricerca artistica si concentra sull’esplorazione della materia, traendo ispirazione dalla natura e dalla sua fenomenologia. Il suo lavoro si muove tra tecniche e materiali di origine naturale, con un approccio improntato all’indagine e alla sperimentazione, che si confronta con l’ambiente circostante ed entra in relazione con gli spazi e con i visitatori. Da questo approccio nasce la mostra di Palazzo Besta, che si pone in un dialogo serrato con il Palazzo, i suoi cicli pittorici ed il contesto naturale circostante: alcuni dei lavori in mostra, progettati e pensati proprio per la dimora tellina, sono stati creati dall’artista sulla base di calchi da lei tratti da alberi del territorio.
L’interazione tra le opere di Martina Fontana e il palazzo si articolerà su tre stanze: la Sala di Ariosto, la Sala Settecentesca e la Sala delle Metamorfosi. In questi tre spazi è previsto l’allestimento di alcune sculture che intendono restituire forme di evoluzione e percezione corporea dove il femmineo diventa il paradigma in cui lo spettatore attento potrà cogliere, tra i dettagli e le suggestioni proposte, alcuni aspetti della propria personalità.
I lavori esposti fanno parte della serie Dispositivi di Protezione Individuale (2019-2023), in resina epossidica, cera, pelle, cinghie.
Il nucleo di opere si presenta come un’armeria medievale: una serie di busti e armature che lo spettatore decodifica come elementi della natura di forma antropomorfa. Strumenti di difesa proposti come specchio su cui individuare il ricordo delle proprie cicatrici, armature che si mostrano nella loro concreta brutalità di strumenti di costrizione esibite come trofei.
“Ciascuna di esse è frutto di una lenta campionatura dei segni di recisione e accrescimento di tante tipologie di piante: alcune più nette, altre più cicatrizzate, come tante ferite che si accostano e si sovrappongono. Attraverso un processo di simbiosi e di contatto con il corpo, questi elementi diventano esoscheletri da indossare. Le ferite aperte, rimarginate o cicatrizzate raccontano il passaggio del tempo: mostrano senza pudore la vulnerabilità di chi le veste, dando testimonianza della forza acquisita in questa stratificazione fisica e interiore di esperienze vissute”, afferma l’artista.
Attraverso questi lavori lo spettatore è invitato a leggere sulla propria pelle e quella altrui un vissuto comune, come se fossero uno specchio universale.
“Il lavoro dell’artista guarda alla natura e ai suoi fenomeni e sollecita uno scambio che evoca tutte le donne presenti nell’immaginario dell’epoca, dai miti di Ovidio agli exempla virtutis dell’antichità, sino alle protagoniste dell’Orlando Furioso, così come le donne reali e tenaci vissute nel Palazzo. Allo stesso modo quel paesaggio che, ininterrotto, ospita le vicende ariostesche, prende forma nel legame stretto tra le opere e il territorio tellino” ribadisce Giovanna Brambilla.
Alla mostra si affianca un programma di attività, incontri e laboratori realizzato con la collaborazione di associazioni e imprese del territorio. <div><br /></div><div><b>Direzione regionale Musei Lombardia
Ufficio comunicazione
drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it</b> </div><div><b><br /></b></div><div><b>Ufficio Stampa:
STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499;
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro</b>
<b>Sede e informazioni: Palazzo Besta, Via F. Besta, 23036 Teglio (SO)
Tel: +39 0342 781208, mail: drm-lom.palazzobesta@cultura.gov.it
Orari: martedì – domenica, 10.15 – 12.45, 14.15 – 16.45 </b></div><div><b>Il giorno 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutte le donne.</b> </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-29082940181272872142024-03-07T04:06:00.000-08:002024-03-07T04:06:54.117-08:00Il Sindacato Militare Italiano Carabinieri adotta il saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico…” che si può leggere e scaricare gratuitamente dai siti webdel SIM Carabinieri<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjVtA-G2g8fpIkSrMt2HEsdt1Xn8m3KDnGpf6Z1XftVRMFwF-Ceqfh9qH36fc-z1LYpuvDAsINvMgC8WWfvqyWxDwGdA7nROPnMjf1iKFBbCdApBt3zFsc1BjD0iWXsN82fcVuGWwuxH109kLeVKMg2EuEyaGPcRbY3ahMUxpWnTzn1ZG7DDcNrh-puvo/s750/copertinaSAGGIOgiostra_fronte_Imburgia_17-01-2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="494" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjVtA-G2g8fpIkSrMt2HEsdt1Xn8m3KDnGpf6Z1XftVRMFwF-Ceqfh9qH36fc-z1LYpuvDAsINvMgC8WWfvqyWxDwGdA7nROPnMjf1iKFBbCdApBt3zFsc1BjD0iWXsN82fcVuGWwuxH109kLeVKMg2EuEyaGPcRbY3ahMUxpWnTzn1ZG7DDcNrh-puvo/w264-h400/copertinaSAGGIOgiostra_fronte_Imburgia_17-01-2024.jpg" width="264" /></a></div><p></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Il </span><b style="text-align: left;">Sindacato Militare Italiano Carabinieri </b><span style="text-align: left;">ha adottato il saggio </span><b style="text-align: left;">“Femminicidio e Narcisismo Patologico:</b><span style="text-align: left;"> quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”che si può leggere e scaricare gratuitamente dal sito del SIM Carabinieri Magazine:
</span><b style="text-align: left;">https://wp.me/paz4br-4g9 </b></div><p></p><div><b><br /></b></div><div>
<b>Antonio Serpi</b>, Segretario Generale del SIM Carabinieri, dichiara a tal proposito: «Questo saggio rappresenta una grande opportunità per tutti i nostri iscritti al SIM Carabinieri, che avranno la possibilità di leggere gratuitamente un dettagliato approfondimento sulla figura del narcisista patologico e le relazioni drammatiche. Il lavoro è arricchito dal contributo di professionisti esemplari, che hanno dato vita ad un saggio interessante ed alla portata di tutti.Il SIM Carabinieri, da sempre consapevole dell’importanza che l’aspetto psicologico rappresenta quale fulcro dell’azione sindacale, non può e non deve esimersi dal cercare le rispostesu una materia che ancora oggi è vitale per una culturadelrispetto, anche in ambito militare».<div>Il Maggiore <b>Laura Seragusa</b>, segretario Nazionale e responsabile del Dipartimento Salute e benessere del SIM Carabinieri, che ha visionato il Testo per verificare la qualità del contenuto e l’utilità del Saggio, aggiunge: «In qualità di responsabile del dipartimento salute e benessere del SIM Carabinieri dopo aver avuto il piacere di leggere il saggio del Dott. Andrea Giostra ho voluto sostenere la visibilità di questo lavoro ospitandolo all’interno della pagina web del nostro dipartimento. Il saggio infatti rappresenta una brillante analisi delle relazioni disfunzionali che ruotano attorno al NarcisismoPatologico».</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5D_WGFODGXALy4oBXDPFKuVkP1pTkzvHWyOKcguOnrmxU6kETabMS9r25qsGZfA4gMp1_hgLORKi1vu-VGkFZGz0KUy1xY_RaCHkt4aOBko0PBNgLY3Zrb6HiZPUTzxeVm7ksdhI0JejXO6q23jEZ8nc1wg8xZ8-dT6lFNftkwvb4kAdOi2SJFW6-lvQ/s806/LOGO1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="516" data-original-width="806" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5D_WGFODGXALy4oBXDPFKuVkP1pTkzvHWyOKcguOnrmxU6kETabMS9r25qsGZfA4gMp1_hgLORKi1vu-VGkFZGz0KUy1xY_RaCHkt4aOBko0PBNgLY3Zrb6HiZPUTzxeVm7ksdhI0JejXO6q23jEZ8nc1wg8xZ8-dT6lFNftkwvb4kAdOi2SJFW6-lvQ/s320/LOGO1.jpg" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div> <b>Il Saggio</b></div><div><b>“Femminicidio e Narcisismo Patologico</b>: <b>quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”</b>, curato dallo psicologo e criminologo palermitano <b>Andrea Giostra</b>, vede i contributi di 20 coautori, professionisti del settore e di varie discipline, tra questi 12 Donne che raccontano le loro esperienze, vissute direttamente o che le hanno viste testimoni, di relazioni pericolose e drammatiche con soggetti Narcisisti Patologici dalle quali sono miracolosamente riuscite a liberarsi in tempo.
«È un grande onore per tutti noi autori che il Saggio sia stato adottato dal SIM Carabinieri perché possano leggerlo gratuitamente gli associati ma anche le persone comuni che volessero conoscere questo gravissimo fenomeno sociale italiano. </div><div>Il Saggio non è destinato ai tecnici che professionalmente si occupano di questo problema– afferma <b>Andrea Giostra </b>- bensì a tutti coloro che non hanno una cultura scientifica specifica e vogliono acquisire degli strumenti base per riconoscere questo problema, per affrontarlo adeguatamente e soprattutto per difendersi e svincolarsi il prima possibile da una relazione che certamente li porterà al disastro e a conseguenze spesso drammatiche mantenendo in vita una relazione con un soggetto Narcisista Patologico.» </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicUCt-0dRSDPVb4Z4xbIgBmAf3p1a2VkOLpPxsX832jEEMaAnTkxX5f5f0hSwszlvIWU58fGpKEh6j3ZKnub3bBbtko_XuWPkJdogNLmxMquBiMzmv4qA2mtBd2F8NUme1mHkvAv7NnOL-0fK2lnOBZA1LCmAF88QsGDq4yCfpafiQnTE8EXNmebkJWMY/s1028/copertinaSAGGIOgiostra_concodice%20a%20barre_Imburgia_17-01-2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1028" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicUCt-0dRSDPVb4Z4xbIgBmAf3p1a2VkOLpPxsX832jEEMaAnTkxX5f5f0hSwszlvIWU58fGpKEh6j3ZKnub3bBbtko_XuWPkJdogNLmxMquBiMzmv4qA2mtBd2F8NUme1mHkvAv7NnOL-0fK2lnOBZA1LCmAF88QsGDq4yCfpafiQnTE8EXNmebkJWMY/s320/copertinaSAGGIOgiostra_concodice%20a%20barre_Imburgia_17-01-2024.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div> La Prefazione e la revisione scientifica del testo è del<b> Prof. Girolamo Lo Verso</b>, noto psicoterapeuta, full professor f.r. di psicoterapia presso Unipa, cofondatore della Scuola di Psicoterapia di Gruppo analisi riconosciuta in tutto il mondo e autore di oltre 400 tra saggi e testi universitari, che a proposito del saggio dichiara: «Questo libro curato attentamente da <b>Andrea Giostra</b> approfondisce un particolare e diverso tipo di narcisismo: quello dell’uomo che lavora a lungo e “scientificamente” per impossessarsi di una donna, renderla propria e schiava … si tratta di una specie di talebano che usa mezzi psichici per dominare e schiavizzare le donne, un vero oscurantista reazionario all’antica, un malato grave che può distruggere vite femminili (e non solo, ovviamente, c’è par condicio, anche qui).» </div><div><br /></div><div><b>Il Saggio</b> vede il prezioso contributo giuridico di 4 avvocati penalisti palermitani del Foro di Termini Imerese: <b>Avv. Federica Colletta, Avv. Andrea Giovanni Cartella, Avv. Luigi Spinosa, Avv. Rosa Maria Sciortino;</b> Un capitolo è dedicato alla Case Rifugio, a cura di <b>Viviana Cannova</b>, educatore professionale e responsabile di 3strutture siciliane per donne vittime di violenza; Un interessante approfondimento è a cura dall’<b>Avv. Francesca Romana Fragale</b>, giurista, noto avvocato penalista romano, presidente dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura. </div><div>Le 12 storie sono raccontate da Donne professioniste e affermate, di varie regioni italiane: <b><i>Anna Camilleri, Gabriella Canfarotta, Daniela Cavallini, Ilaria Cerioli, Bia Cusumano, Aurora d’Errico, Anna Maria Esposito, Emanuela Marra, Francesca Viola Mazzoni, Erica Muraca, Mariteresa Rotola, Valeria Tufariello. </i></b></div><div><br /></div><div><b> SCHEDA DEL SAGGIO:</b>
<b>Andrea Giostra</b> e AA.VV.
© Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose
Codice ISBN: 9798871147672
Casa editrice: Independently published
Genere: Saggio
Pagine: 244
prima edizione dicembre 2023
seconda edizione gennaio 2024
terza edizione febbraio 2024 </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-78243208400109142332024-03-05T09:46:00.000-08:002024-03-05T09:46:30.362-08:00Un romanzo al femminile in uscita l'8 marzo per Paesi Edizioni "È sempre Venere" di Chiara Dotta<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4pogTrAQC57ZytUzb1jLJ_0UA1Oxxk21u6sFMQLzk350Xx4ud6KtzRedxCx1vLm8-ntCBqhuLlbmH8xTHspZ6-qpgcBvRthvWQrXHsBo0NWkQ3uqyZHw40_nC8f7C76vfh8yKF9VpVxGlKMl6Lba4O5-lJ7Yxe0rzlUKbCfOTNZy7Ik39L9dYGt6OoQ/s2480/%C3%88%20sempre%20Venere_web.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="1591" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4pogTrAQC57ZytUzb1jLJ_0UA1Oxxk21u6sFMQLzk350Xx4ud6KtzRedxCx1vLm8-ntCBqhuLlbmH8xTHspZ6-qpgcBvRthvWQrXHsBo0NWkQ3uqyZHw40_nC8f7C76vfh8yKF9VpVxGlKMl6Lba4O5-lJ7Yxe0rzlUKbCfOTNZy7Ik39L9dYGt6OoQ/w256-h400/%C3%88%20sempre%20Venere_web.jpg" width="256" /></a></div><p></p><b>«La luna sorge ancora dietro casa sua a illuminare il cortile e forse anche lei sorveglia i miei disastri dietro le tende nere. Attraversa il cortile come il vento che fa muovere le foglie. </b><div><b>Mentre mi guarda, sorride».</b> <div><br /></div><div>Non solo geopolitica e attualità. Paesi Edizioni in occasione della Giornata internazionale della donna, propone ai suoi lettori un nuovo romanzo in uscita l'8 marzo, dal titolo <b>"È sempre Venere" </b>dell'autrice <b>Chiara Dotta. </b></div><div>È il racconto di Daria, una donna in cerca della sua amata gatta Stella, sparita dal cortile di un palazzo in un quartiere di Torino. Una ricerca estenuante di sei notti e sette giorni, durante i quali emerge potente il vissuto di una donna tra precarietà, separazioni, difficoltà economiche e l'amore per altre donne e uomini, che l'hanno usata lasciandola senza amore. Come è accaduto a Cécile, ballerina dell'Operà di Parigi dell'Ottocento, la cui biografia affiora dalle pagine di un diario che Daria sta leggendo, e con la quale si immedesima: tra privazioni, delusioni, amori tormentati, il sentirsi solo un oggetto del desiderio, schiava dei soldi e dei potenti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn7pbm_tdtLVjrGNRQDWKBytQSY80cw6ckjPMz_9Yq3h7PrBSdwSLBQJ6A6rISm8lamkPVvBI5H56kUuKvMFR0FL-onAITZOmpVCl_UuYf0o43-DUBZxnfG2p6Q7GHDUEa0X2xaAcL7jcZQ40s9YIh8JY8ZQJFdNbY9WG9jIqcdjTvdmW1s9K4MdIwdTk/s4032/Chiara_Dotta_DEF.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn7pbm_tdtLVjrGNRQDWKBytQSY80cw6ckjPMz_9Yq3h7PrBSdwSLBQJ6A6rISm8lamkPVvBI5H56kUuKvMFR0FL-onAITZOmpVCl_UuYf0o43-DUBZxnfG2p6Q7GHDUEa0X2xaAcL7jcZQ40s9YIh8JY8ZQJFdNbY9WG9jIqcdjTvdmW1s9K4MdIwdTk/s320/Chiara_Dotta_DEF.jpg" width="240" /></a></div><br /><div><br /></div><div>Una storia di donne che si confessano e si fanno eco, alla ricerca di qualcosa che non trovano, come Stella, che fa da filo conduttore e le rispecchia simbolicamente. La ricerca della gatta scomparsa è la ricerca di sé e del proprio posto nel mondo.
Le date di presentazione del libro sono: l'8 marzo a Torino, presso la libreria "Il Ponte sulla Dora" (via Pisa n. 46), con la partecipazione di Natalia Ceravolo e Sara Terzano (arpista); 16 marzo, all'Okra Concept Store, in provincia di Cuneo (Via Sant'Agostino n. 2, Mondovì), con letture delle attrici Elena Vacchetta e Valeria Bruno. Modera l'incontro la giornalista Debora Sattamino; il 22 marzo, a Cuneo, ore 21, presso il Club la Contrada.
Biografia
Chiara Dotta. Nata a Cuneo nel 1976 e cresciuta a Mondovì, laurea franco-italiana in lingue e letterature, vive a Torino con le sue figlie. Autrice di due romanzi, racconti apparsi in raccolta e su alcune riviste letterarie, contributi a testi universitari, è professoressa di francese in un liceo linguistico. </div><div><b><br /></b></div><div><b>COLLANA SARTORIA EDITORIALE
GENERE ROMANZO
PAGINE 208
PREZZO 15
FORMATO 13,5 x 21 cm
ISBN 979-12-5541-066-9 </b></div><div><br /></div><div>
Elena Matteucci
Ufficio Stampa Paesi Edizioni
Cell. 3332945411
www.elenamatteucci.com </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-61086598782813337202024-03-05T03:40:00.000-08:002024-03-05T03:40:53.604-08:00Palermo, 8 marzo, h. 17,30, una panchina per Marisa Leo in via L. Ariosto. Ospite Sara Favarò<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9_u9eIXm3lexWvhDCytwluvXo_hM_0wBY8uqcNomtIMncDYRQJ3CMCLqL_D96unzTpJ1TzTBdaDNxY3t6Oz73WSQruH2BlKenDdMo1KzD5u-_-rk3kdZpekLtGYjc9-856RpBJM9PIh19Sy_e3ebOZ2oDQSU87pSOSMMiv2LlvKwfWkVTe5V68A_-jqE/s2296/locandina-8-marzo-.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2296" data-original-width="1640" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9_u9eIXm3lexWvhDCytwluvXo_hM_0wBY8uqcNomtIMncDYRQJ3CMCLqL_D96unzTpJ1TzTBdaDNxY3t6Oz73WSQruH2BlKenDdMo1KzD5u-_-rk3kdZpekLtGYjc9-856RpBJM9PIh19Sy_e3ebOZ2oDQSU87pSOSMMiv2LlvKwfWkVTe5V68A_-jqE/w286-h400/locandina-8-marzo-.jpeg" width="286" /></a></div><p></p><b>8 marzo 2024 </b>- <b>In occasione della Giornata Internazionale della Donna, una panchina verrà inaugurata alle ore 17:30 in Via Ludovico Ariosto, n. 16 C, a Palermo.</b> <div><br /></div><div>L’iniziativa è dedicata, a Marisa Leo, giovane manager del vino originaria di Salemi. Una donna molto sensibile al tema della violenza di genere, tra le tante iniziative intraprese si ricorda il video del 2019, al quale lei aveva partecipato, promosso dall’Associazione di cui faceva parte, Le Donne del Vino Sicilia, per il progetto <b>"Tu non sei sola"</b>. </div><div>Madre di una bambina di tre anni avuta dal suo ex compagno Angelo Reina, purtroppo era sola quando lui le ha tolto la vita per poi suicidarsi.
L’evento è stato ideato da <b>Alessia Adrignola di RE/MAX Hunters</b> e vede la partecipazione del <b>Rotary Club Palermo Montepellegrino Distretto 2110</b>, rappresentato dal Presidente <b>Salvatore D’Angelo,</b> Zonta Club Palermo Triscele, rappresentato dalla Presidente<b> Caterina Di Chiara e Il Tuareg.</b></div><div><br /></div><div>
l’Associazione “Marisa Leo”, recentemente costituita, sarà presentata dalla Vicepresidente <b>Samantha Di Laura.</b> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZPg29z8mlNsB128Ts1dsFSPKhqf6W2FFToh9_dGMlGg0YFsqwPG5rB0uOoPZbCNlc6puX-YUGdujTLe7Op4o0Y7M7okktHzS2R6otNe7WyTmq6U1QFlfbHP67Dh_Gb6HsjNYmbZfwSIqVKUtvKbxi_n5ZSnsKH49eNtH4QXhnUVxeiEQNAAwYZi2c3Cg/s2760/IL%20CORAGGIO%20DELLE%20DONNE%202.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2760" data-original-width="1637" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZPg29z8mlNsB128Ts1dsFSPKhqf6W2FFToh9_dGMlGg0YFsqwPG5rB0uOoPZbCNlc6puX-YUGdujTLe7Op4o0Y7M7okktHzS2R6otNe7WyTmq6U1QFlfbHP67Dh_Gb6HsjNYmbZfwSIqVKUtvKbxi_n5ZSnsKH49eNtH4QXhnUVxeiEQNAAwYZi2c3Cg/w119-h200/IL%20CORAGGIO%20DELLE%20DONNE%202.jpg" width="119" /></a></div><br /><div><br /></div><div>Sarà ospite la scrittrice e giornalista <b>Sara Favarò</b> nominata Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal<b> Presidente Sergio Mattarella</b>; artista e poetessa attenta ai temi sociali, parlerà del suo libro <b>“Il Coraggio delle donne 2”,</b> quindici storie vere di donne e del loro coraggio sia in ambito familiare che ribellandosi ai soprusi ed anche lottando contro la mafia.</div><div>L’incontro vuole essere un momento di condivisione e riflessione, per ricordare l’importanza della lotta per i diritti delle donne </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-57777152400562939962024-03-04T08:33:00.000-08:002024-03-04T08:33:37.039-08:00venerdì 15 marzo, ore 11.30 Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo – Parma<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiXYT4cCXNm3fv8PxA3tcC6It349xMRRsR_RSf7sPLZQeDz2pscH_aQs96aZluYNbbkbuSoLhnviyOqSOPh9H-Qq2Fxwg_5t7h7vJY3EJV0OmDGv7ex2ZS4MuKhjNcYD9wWjgeLAhi2HnRY9ol0EHBYswJtWwVMRXhp8DPHgVDSB-pEqR0cJwzQJTZ7l18" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="328" data-original-width="561" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiXYT4cCXNm3fv8PxA3tcC6It349xMRRsR_RSf7sPLZQeDz2pscH_aQs96aZluYNbbkbuSoLhnviyOqSOPh9H-Qq2Fxwg_5t7h7vJY3EJV0OmDGv7ex2ZS4MuKhjNcYD9wWjgeLAhi2HnRY9ol0EHBYswJtWwVMRXhp8DPHgVDSB-pEqR0cJwzQJTZ7l18=w400-h234" width="400" /></a></div><br /><p></p>
<b>Mostra a cura di Marco Meneguzzo e Stefano Roffi </b><div><br /></div><div><b></b>Alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo – Bruno Munari – realizzata dopo le memorabili esposizioni della Rotonda della Besana (2007) a Milano, e dell’Ara Pacis (2008) a Roma.
In mostra saranno concentrati settant’anni di idee e di lavori - Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 - in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia.</div><div><br /></div><div><b>Ufficio Stampa: Studio ESSECI Sergio Campagnolo
Rif. Simone Raddi </b></div><div><b> simone@studioesseci.net tel. 049 663499</b> </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div><div><b><br /></b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-70327658037291758702024-03-03T00:25:00.000-08:002024-03-03T00:25:09.229-08:00Teatro Trastevere (Rm) Dal 14 marzo al 17 marzo 2024 La Cosa Non Finisce Qui Scritto da Giacomo Sette Regia Carlotta Proietti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhld0p2kTW_N_pgXbrkaaqB_7qQsBezmHR6McU-1SKH_yr8TEoRlSxZTc0RmuBnFAPskkVgRAJmJzfaUNGrWqGQOlFjcygIHjPh-8G_dB2locd8XMEvez3IKP1HM_3K91aQEvvpz3WGhjb4EX5X4_bDpHOB8BpGfm4-AYJc4iEoqNFHH4sYypGw7xVOad4/s2646/loc%20spettacolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2646" data-original-width="1890" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhld0p2kTW_N_pgXbrkaaqB_7qQsBezmHR6McU-1SKH_yr8TEoRlSxZTc0RmuBnFAPskkVgRAJmJzfaUNGrWqGQOlFjcygIHjPh-8G_dB2locd8XMEvez3IKP1HM_3K91aQEvvpz3WGhjb4EX5X4_bDpHOB8BpGfm4-AYJc4iEoqNFHH4sYypGw7xVOad4/w286-h400/loc%20spettacolo.jpg" width="286" /></a></div><p></p><b>Adattamento e Aiuto Regia Silvia Parasiliti Collazzo </b><div>
<b>Cast attori in ordine alfabetico:
Stefano Annunziato, Cristiano Arsì, Lorenzo Martinelli, Ivano Conte<i></i></b>. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaUdnmOrCIHqRbBkPeoYdAvbr2QaYw6Pj594vwr1P0XLitw1aMiqfMLWy71S_8RL61UCJZU8gOc0h1-ucvb2-9qQ2AAJJBNQkF6z36AG8TZkhhi50eYPcKYM1Nt6VNtp_S1oRCIdiput3u4rLquAcqUnSTrZ0N24DeEpJbfV4XMCVC87t8mrfAc05Qv9k/s4032/Cristiano%20Ars%C3%AC.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaUdnmOrCIHqRbBkPeoYdAvbr2QaYw6Pj594vwr1P0XLitw1aMiqfMLWy71S_8RL61UCJZU8gOc0h1-ucvb2-9qQ2AAJJBNQkF6z36AG8TZkhhi50eYPcKYM1Nt6VNtp_S1oRCIdiput3u4rLquAcqUnSTrZ0N24DeEpJbfV4XMCVC87t8mrfAc05Qv9k/w150-h200/Cristiano%20Ars%C3%AC.jpg" width="150" /></a></div><div>Quattro soldati, bloccati da un nemico invisibile. Quattro amici, con i loro screzi, le loro paure e diversi modi di vedere. Quattro soldati circondati dall’ignoto e dalla paura, quella che ti arriva alle spalle e ti chiude la gola. Quattro soldati, quattro amici, quattro ragazzi in sospeso. </div><div>Nota di Regia
Trovo affascinante come differisca l’amicizia tra uomini e donne: è la qualità dell'amicizia che cambia. </div><div><br /></div><div>Gli uomini si trovano più a loro agio nei gruppi, tendono a fare squadra e hanno un modo tutto loro di sostenere un amico in difficoltà.
Cosa succederebbe se si manifestasse in un gruppo di amici il bisogno di condividere i propri pensieri, di parlare di verità che fanno paura? Chi ha il coraggio di affrontare la Cosa? E come?
Mi sono fatta guidare da un sentimento di tenerezza nei confronti di quattro ragazzi che si trovano a dover affrontare qualcosa di completamente nuovo, insieme. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAu8443i16c5ZYxSNVATh1SyNUlg3JaurX6UZ6-OXZfc-jGYWohfqS-1Dz_uKeJ6X3f6Y8yop0ejd1o-ihkOsvWc1iTI2z7iJuX1rwKDNjrnZPvxjLVoZNOEaaGDtNLBVWPVERScpoFxnLpiU6V9JTBgZuUX2n3rnTKaF7t_DW3EU-234wzpfi0so5k10/s4032/Ivano%20Conte.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAu8443i16c5ZYxSNVATh1SyNUlg3JaurX6UZ6-OXZfc-jGYWohfqS-1Dz_uKeJ6X3f6Y8yop0ejd1o-ihkOsvWc1iTI2z7iJuX1rwKDNjrnZPvxjLVoZNOEaaGDtNLBVWPVERScpoFxnLpiU6V9JTBgZuUX2n3rnTKaF7t_DW3EU-234wzpfi0so5k10/w150-h200/Ivano%20Conte.jpg" width="150" /></a></div><br /><div><br /></div><div> “La cosa non finisce qui” è una finestra che ci consente di spiare l’intimità dell’amicizia tra quattro coetanei. Quattro soldati. Quando si lasciano cadere le barriere dell’orgoglio può capitare che ci si confessino segreti che si sarebbero volentieri custoditi per sempre in un angolo del cuore…se non si fosse deciso di mettersi in gioco. E sarà proprio il “gioco” a guidare
delle anime apparentemente confuse e sprovvedute in un’avventura che ha come semplice obiettivo quello di confermare il valore di un’amicizia.
Semplice, non facile. Ma d’altra parte fronteggiare il dolore e la paura non è da tutti, è da eroi. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9AhePsiNZmTnQ7Z-DjmcK65w5azpoQcahzu4WFMlO-2xM1PsKYgde2AHnwcmMHatpqN_1vTEyF8ETlkYV-QGG7N_S8iaNXwEY10U9d5H2QLEYjIH693HDoSLHEeNNotPMLLikrVRSWzFo4vkzagsjQgcKP4Ljl-sTnNHxW7xZp6lXZ9dvJE_MnaM9GOk/s4032/Stefano%20Annunziato.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9AhePsiNZmTnQ7Z-DjmcK65w5azpoQcahzu4WFMlO-2xM1PsKYgde2AHnwcmMHatpqN_1vTEyF8ETlkYV-QGG7N_S8iaNXwEY10U9d5H2QLEYjIH693HDoSLHEeNNotPMLLikrVRSWzFo4vkzagsjQgcKP4Ljl-sTnNHxW7xZp6lXZ9dvJE_MnaM9GOk/w150-h200/Stefano%20Annunziato.jpg" width="150" /></a></div><br /><b><br /></b></div><div><b>Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
-Consigliata Prenotazione-
Via Jacopa de Settesoli 3 (feriali ore 21, festivi ore 17,30)
Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)
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<b> Giò Di Giorgio</b></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1cM_8vOSbH47BPj6Z1hd7FesP3yD4RBm2J1Qb5ODOKg7oVsxAqCOASHicrOyphuGJEMHaHAKgL8_SRpSUFwMcE5vOKElf8dUM0QBO64GsvWUOPjA8oC4TzboQnvo6zrpcXYi81vZCrCannXowbyy474aciGzHxA1ixxGly6YvWkvLHpda7ucd-vZspc4/s3904/Lorenzo%20Martinelli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3904" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1cM_8vOSbH47BPj6Z1hd7FesP3yD4RBm2J1Qb5ODOKg7oVsxAqCOASHicrOyphuGJEMHaHAKgL8_SRpSUFwMcE5vOKElf8dUM0QBO64GsvWUOPjA8oC4TzboQnvo6zrpcXYi81vZCrCannXowbyy474aciGzHxA1ixxGly6YvWkvLHpda7ucd-vZspc4/s320/Lorenzo%20Martinelli.jpg" width="248" /></a></div><br />giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-55713069898012454312024-03-01T03:31:00.000-08:002024-03-01T03:31:46.611-08:00L’album realizzato per Caligola Records in uscita il 1 Marzo “The music of Tony Slim Dominick” in rampa di lancio sulle piattaforme<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhxAuIfO-nbwMmSv58fncLveBgpxURzlegC630HnJwNQzsjhdIwwQYQ06Mt0ErjRzU-RvcZJK7PdA495AonMOrLDUR4PQSssGhtlOWwTMasX4ZYUy6zjO-CKECAmyHuaIfftzyKU0s8dp5sJG3G2bFEWIImbzXaJ1VNdC4ZLU3iXQy37OWom5h4xC1pWQ/s1211/comunicato%20stampa%20rizzuto%20foto%201.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1211" data-original-width="961" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhxAuIfO-nbwMmSv58fncLveBgpxURzlegC630HnJwNQzsjhdIwwQYQ06Mt0ErjRzU-RvcZJK7PdA495AonMOrLDUR4PQSssGhtlOWwTMasX4ZYUy6zjO-CKECAmyHuaIfftzyKU0s8dp5sJG3G2bFEWIImbzXaJ1VNdC4ZLU3iXQy37OWom5h4xC1pWQ/w318-h400/comunicato%20stampa%20rizzuto%20foto%201.jpg" width="318" /></a></div><p></p><b>L’artista calabrese Domenico Rizzuto rivisita alcuni brani di Giosè Rimanelli
e del nonno cornettista – entrambi emigrati a New Orleans dal Molise – </b>
<b>oltre a comporne due, inediti, nel solco dell’innovazione tecnologica del jazz</b><div><i><br /></i></div><div><b></b><i>L’ideatore del progetto – percussionista, trombettista e producer –
ci conduce dal Dixieland al Jazz Elettronico attraverso 7 preziose tracce
interpretate con il suo “Domenico Rizzuto Electrojazz Ensemble”
Domenico Rizzuto, natuaralizzato romano, collabora da ani con l’Accademia
<b>“La Bottega del Suono”</b>, fondata e diretta a Formello dal Maestro Marcello Cirillo</i> </div><div><br /></div><div>Da Tropea a New Orleans il sogno di unire due realtà, in apparenza lontane, è stato reso possibile dal <b>Maestro Domenico Rizzuto.</b> Il raffinato musicista nativo di Tropea – da anni a Roma e strettissimo collaboratore del <b>Maestro Marcello Cirillo</b>, fondatore e direttore dell’Accademia <b>“La Bottega del Suono” di Formello</b> – ha dapprima accarezzato e, quindi, portato a compimento un progetto suggestivo quanto affascinante per le interazioni contenute tra musica e ruolo sociale, emigrazione e affermazione dei migliori valori della tradizione culturale italiana: <b>venerdì 1 Marzo uscirà per Caligola Records</b>, sulle principali piattaforme, l’album intitolato <b>“The music of Tony Slim Dominick”</b>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_M2Pamdz3HTc53ECIgi4nOrOHGLzspNpjfL9oUvCrmvja_G9bE0h3IuzH0M6pWNK-OeaC3nxe6wm-gV4yxJYXpvgDkaieJKZ62zLnpi_SAS10AXyRjW04eBXrnFi_wSZSJjhPWHrHeaOkW0b5eOvaOhGuNvKCRsZmqGEvFG9N50qOo2iXkTIcTpEaohY/s998/comunicato%20stampa%20rizzuto%20foto3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="695" data-original-width="998" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_M2Pamdz3HTc53ECIgi4nOrOHGLzspNpjfL9oUvCrmvja_G9bE0h3IuzH0M6pWNK-OeaC3nxe6wm-gV4yxJYXpvgDkaieJKZ62zLnpi_SAS10AXyRjW04eBXrnFi_wSZSJjhPWHrHeaOkW0b5eOvaOhGuNvKCRsZmqGEvFG9N50qOo2iXkTIcTpEaohY/s320/comunicato%20stampa%20rizzuto%20foto3.jpg" width="320" /></a></div><br /><div>Un progetto profondo per un obiettivo in apparenza non dichiarato, riscritto con la chiave dell’attualità e dischiuso col grimaldello della riflessione, all’interno di un pentagramma che il tempo non è riuscito ad ingiallire. Una premessa ideologica doverosa per descrivere il lavoro messo nero su bianco, nota su nota, dal 36enne artista calabrese: trombettista, percussionista e producer, forte di una già ragguardevole serie di importanti esperienze, frutto di severi studi musicali. Poi, l’innato genio artistico lo ha portato a una conoscenza profonda del jazz, sostenuta dal desiderio di rielaborarlo in chiave elettronica, senza mai lederne la natura e la portata, anzi arricchendolo di coinvolgenti contaminazioni.
Nell’ultimo anno di intenso lavoro il Maestro Domenico Rizzuto ha saputo riesumare ed elaborare in chiave moderna un brano che Giose Rimanelli aveva dedicato al padre, intitolato “Pàtrema”. Lo scrittore era nato a Casacalenda (Campobasso) e ha vissuto dagli Anni ’60 negli States, fino alla morte, sopraggiunta nel 2018, a 93 anni a Lowell, nel Massachusetts. Professore di letteratura italiana in diverse Università americane, Rimanelli decise nel 1959 di abbinare quattro composizioni del nonno abbinandole a uno dei suoi libri, “La posizione sociale”, recentemente ristampato da Rubbettino. Il forte legame tra Calabria e Molise è stato ufficialmente sancito grazie all’iniziativa dell’Università delle Generazioni di Agnone, con il simbolico gemellaggio editoriale tra le due regioni nel nome del noto letterato molisano.
Partendo dal pezzo-guida del suo progetto – “Pàtrema” – il musicista di Tropea ha preso in esame i quattro bvrani strumentali scritti dal nonno di Rimanelli, Tony “Slim” Dominik, ombrellaio girovago vissuto alla fine dell’Ottocento, apprezzato cornettista: “Lost baby blues”, “Parish prison blues”, “Pink, red and blue”, “Ol man from kalena!”.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfPX_1GZgprCo-qV29BIbsIhzA3Z3won9xWivX4xTX3A2KhBMP7khVF4epbNh7Tp5gcXkIy68zVTHL33aYhsJrj0DYbzAvLD2UyDa7lrnJm5vy6F4KR2NhfOmwUNdUvyqLyirUjWj7e_qH-UqJnl24XELdf-_X_jTpVDZfk_oLTtyGHAE_UylZ8WSY4rM/s1200/giose%20rimanelli%20foto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="785" data-original-width="1200" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfPX_1GZgprCo-qV29BIbsIhzA3Z3won9xWivX4xTX3A2KhBMP7khVF4epbNh7Tp5gcXkIy68zVTHL33aYhsJrj0DYbzAvLD2UyDa7lrnJm5vy6F4KR2NhfOmwUNdUvyqLyirUjWj7e_qH-UqJnl24XELdf-_X_jTpVDZfk_oLTtyGHAE_UylZ8WSY4rM/s320/giose%20rimanelli%20foto.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div> Rizzuto li ha “riletti” e reinterpretati aggiungendone due, anch’essi strumentali – “Galaxy Express” e “The origins” – facendo ricorso come nelle altre esecuzioni alla tromba elettronica, con risultati pregevoli. Tutti i brani dell’album sono eseguiti dal “Domenico Rizzuto Electrojazz Ensemble” pronto a “decollare” il 1 marzo dalle principali piattaforme: oltre alla presenza del leader (tromba elettronica e arrangiamenti) si segnalano quelle di Elisabetta Mattei (trombone), Alberto Brutti (basso) e Fabrizio Ferazzoli (batteria).
Nell’unico brano non strumentale, “Pàtrema”, la voce di Rimanelli è stata rielaborata al computer per poi essere interpretata dal vivo da Marcello Cirillo nell’ultima edizione (la 43esima) del Roccella Jazz Festival, organizzato da Vincenzo Staiano.
Dunque, dal Blues al Jazz Elettronico il passo è stato compiuto con maestria, lungo il solco di una tradizione musicale e letteraria che i nostri emigranti hanno saputo suggellare nella grande Confederazione di Stati che li ha ospitati. Importante la ricerca storiografica avviata da Domenico Rizzuto che, per trasferire sull’album le 7 tracce, si è avvalso dello studio di alcuni spartiti allegati al libro di Giose Rimanelli. </div><div><br /></div><div>
<b>Ufficio Stampa: Marino Collacciani (338.7146750) m.collacciani@gmail.com </b></div><div><b><br /></b></div><div><b></b><b> Giò Di Giorgio</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-2345900944699530632024-02-29T04:35:00.000-08:002024-02-29T04:35:11.965-08:00Grande successo per il vernissage di Bolìa, il pittore dell’inconscio e il poeta dell’attimo fuggente<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjQe0pJ6xt79XUuSp1qW2W4J2foD9QTJrZ6szNZjp7cItU5hfRHX79G8Ug89c2K3ao0P5XXjoyLk3prCPOlTmdHHPAOLubtO_9oSYwQhuNXQNLNl3ZHpQJMWTdiwt68RVMILit76F1jDtOf8JBNLw48xFrq0nsCzBOm8NFyGswGhT59XADscdK0eonL1A/s3464/DSC_2930.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjQe0pJ6xt79XUuSp1qW2W4J2foD9QTJrZ6szNZjp7cItU5hfRHX79G8Ug89c2K3ao0P5XXjoyLk3prCPOlTmdHHPAOLubtO_9oSYwQhuNXQNLNl3ZHpQJMWTdiwt68RVMILit76F1jDtOf8JBNLw48xFrq0nsCzBOm8NFyGswGhT59XADscdK0eonL1A/w400-h266/DSC_2930.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="text-align: left;">Nella sua vetrina a due passi da via Veneto, celebrata la tensione dell’artista tra la ricerca dell’infinito e il rapporto con la sua anima </b></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm2qPmQgEzIXzhyglILVjA2ug5wPDzw3ag2O9xkHuIffqcaMLd1FpY1LceDPqJ_Hq1dSdZFx6PzfpirmFM3ri6HRnBWcGf7tTd6MSl3pN_DQ2T5l2RDIrrwQi-e2VYB8APbsRgBRXpy-M3-qUV6yy0Guv8OhRNzWO8P9IP3uIe3bD2u4UUTPVg4y7zRlE/s3464/Guglielmo%20e%20Vittoria%20Giovanelli%20Marconi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm2qPmQgEzIXzhyglILVjA2ug5wPDzw3ag2O9xkHuIffqcaMLd1FpY1LceDPqJ_Hq1dSdZFx6PzfpirmFM3ri6HRnBWcGf7tTd6MSl3pN_DQ2T5l2RDIrrwQi-e2VYB8APbsRgBRXpy-M3-qUV6yy0Guv8OhRNzWO8P9IP3uIe3bD2u4UUTPVg4y7zRlE/w400-h266/Guglielmo%20e%20Vittoria%20Giovanelli%20Marconi.jpg" width="400" /></a></div><div><br /></div><div>
Grande successo per il vernissage dell'artista <b>"Bolìa - il pittore dell'inconscio, poeta dell'attimo fuggente"<i></i></b>, nella sua vetrina in via Marche 74, a due passi da via Veneto. Qui, ad ammirare le opere dell'autore, ma anche ad ascoltare alcune sue poesie, lette da Vincenzo Bocciarelli, neo direttore dei teatri di Siena, arrivato appositamente nella Capitale per l’evento, sfilano diversi personaggi tra cui la giovane attrice <b>Carlotta Galmarini</b> che arrivacon l’attore e regista <b>Lorenzo Tiberia.</b>E poi la figlia dell’artista, <b>Barbara Dignani, Simone Montedoro, Federica Cifola, il creativo Michele Spanò</b>, l’astrologo televisivo <b>Massimo Bomba</b>, la modella <b>Andreea Duma.</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixFUzp9wgaOx_heEwZKwTW9vwTIAwVE1OIX1r2aq9HPttrwDNdep0Q1Ljc1S-SuyprbBUo-tXCe8X6Thn82ExGP3SOdApriOd9KvEwBMiIQU9RYnefkU0TKlaHJ8k59XKOP86OAj6kIcGqg0qeAMQ66wfnXX8p-bDW4eymccjJuCbUtSYeYPjVwDLfjoA/s3464/DSC_3009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixFUzp9wgaOx_heEwZKwTW9vwTIAwVE1OIX1r2aq9HPttrwDNdep0Q1Ljc1S-SuyprbBUo-tXCe8X6Thn82ExGP3SOdApriOd9KvEwBMiIQU9RYnefkU0TKlaHJ8k59XKOP86OAj6kIcGqg0qeAMQ66wfnXX8p-bDW4eymccjJuCbUtSYeYPjVwDLfjoA/w400-h266/DSC_3009.jpg" width="400" /></a></div><br /><div>Ci sono anche<b> Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi</b> e la direttrice della Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna, <b>Elena Parmegiani</b> con la gallerista <b>Alice Falsaperla</b>. </div><div>E c’è anche il pittore <b>Mauro Russo</b>. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7qOsovuxyOSRJR1eaT8D19kpsgJGXI7He_YiIITPu1GER-TEiJBm7Q4_uBUO94cEuDR9lywsfDJbKatqRBQ6U-ExOdvjsoaDt1Z7bKtTRihA3fJ8qkSwxBFLdDcGx3ox1XIIoFuzjgbkZo6AAFhdX_LEUN2rmJeJzHsNbKn3UtL7g3QYNllHAXq_pWI/s1600/Elena%20Parmegiani.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7qOsovuxyOSRJR1eaT8D19kpsgJGXI7He_YiIITPu1GER-TEiJBm7Q4_uBUO94cEuDR9lywsfDJbKatqRBQ6U-ExOdvjsoaDt1Z7bKtTRihA3fJ8qkSwxBFLdDcGx3ox1XIIoFuzjgbkZo6AAFhdX_LEUN2rmJeJzHsNbKn3UtL7g3QYNllHAXq_pWI/w133-h200/Elena%20Parmegiani.jpg" width="133" /></a></div><div><br /></div><div><b>Chi è Bolìa</b></div><div><br /></div><div>
L’opera dell’artista <b>Sante Dignani</b>, in arte <b>Bolìa</b>, è un interessante connubio tra arte e poesia in una tensione continua verso l’infinito.<b>“Perché dove si ferma la psichiatra, continua il poeta”</b>, ha affermato il neuropsichiatra <b>David Cooper.</b> E non c’è frase più adatta per descrivere l’arte di Bolìa non a caso definito pittore dell’inconscio e poeta dell’attimo fuggente. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqpSFkUZfqjG8rf_rvOJhXd-yFjkLYVea3PPxW1Lw-WDF1G-az7Og_Suut8y7LY1SB-JYAcvJ2YcpSmczFLJFh7GQv8sqfmWaapBLWa-7CpShepJcOqt_RCc8ekmeYNswFzYKfNAN9QJV97yb5J2oPtaapIReiINhC1mD_1cgJ1mYihyz1QahkcMgMVJY/s3464/DSC_2989.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3464" data-original-width="2309" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqpSFkUZfqjG8rf_rvOJhXd-yFjkLYVea3PPxW1Lw-WDF1G-az7Og_Suut8y7LY1SB-JYAcvJ2YcpSmczFLJFh7GQv8sqfmWaapBLWa-7CpShepJcOqt_RCc8ekmeYNswFzYKfNAN9QJV97yb5J2oPtaapIReiINhC1mD_1cgJ1mYihyz1QahkcMgMVJY/w134-h200/DSC_2989.jpg" width="134" /></a></div><div><br /></div><div>L’artista riesce in un’arte assai difficile e unica: ossia coniugare la pittura con la poesia e spesso con un fine anche di solidarietà ed etico. Non a caso è l’ideatore di una croce curva che rappresenta un nuovo concetto: sono passati 2000 anni dalla crocifissione del Cristo. L’uomo si è reso conto della difficoltà dell’esistenza umana su questa terra ed è proprio lui stesso a salire sulla croce ricurva e, a braccia aperte e di fronte all’universo, medita la sofferenza del mondo per la verità mancante. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHwSzQhtioowMNtWevRXjoHpmbtxSguEWkofg8NVSgeFdPF_AWWqqCaNxbsCPVU3_mbBwDp3XVSHxn2rsXsG9ighHkNO0ngNz2mwMg7mh8GFL9CqX8zw4WCCyymueM2V-S3Lxx9mP5zFexcOjzm_DTolHkYD_51UcbE3av-PN73RV_NlNniwDGGmGQ14/s3464/Boli%CC%80a,%20Carlotta%20Galmarini%20e%20Lorenzo%20tiberia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqHwSzQhtioowMNtWevRXjoHpmbtxSguEWkofg8NVSgeFdPF_AWWqqCaNxbsCPVU3_mbBwDp3XVSHxn2rsXsG9ighHkNO0ngNz2mwMg7mh8GFL9CqX8zw4WCCyymueM2V-S3Lxx9mP5zFexcOjzm_DTolHkYD_51UcbE3av-PN73RV_NlNniwDGGmGQ14/w200-h133/Boli%CC%80a,%20Carlotta%20Galmarini%20e%20Lorenzo%20tiberia.jpg" width="200" /></a></div><div><br /></div><div>«I miei quadri – dice <b>Bolìa</b>, proprietario anche dell’<b>Editrice Letteraria </b>- per quello che rappresentano producono un enorme impatto sull’alienato ma la psicanalisi deduce che è sempre il paziente a guarire sé stesso: i tecnici del pensiero non fanno altro che da trainer, dando luce del buio più profondo». Ed ecco allora apparire mani che escono dal terreno, visi interrogativi, la cacciata dal Paradiso con l’inevitabile croce ricurva, autoritratti e ricordi. Il tutto con un tratto che richiama, a volte, i volti di Modigliani. E ci si perde in questa unicità della ricerca sull’inconscio, che non ha pari in altri artisti. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVUiSQ6s67cwAZlTtNz4E0RAv0DpoQPI-Hnzz6ghDg7em-lTOmpB4_birX2HpWTAtoIbbg9bPDjQXGvHE4xN4-jLMfjB0wG8jIqj9IyzK4aj8tDTHEubDmiSHsT0KPYgIvaOlG93tD8MDwCu8r5cELAVDXDt2DyiIAz7aFSroCeF8_ntOtNWsxD4VU_-c/s3464/Simone%20Montedoro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3464" data-original-width="2309" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVUiSQ6s67cwAZlTtNz4E0RAv0DpoQPI-Hnzz6ghDg7em-lTOmpB4_birX2HpWTAtoIbbg9bPDjQXGvHE4xN4-jLMfjB0wG8jIqj9IyzK4aj8tDTHEubDmiSHsT0KPYgIvaOlG93tD8MDwCu8r5cELAVDXDt2DyiIAz7aFSroCeF8_ntOtNWsxD4VU_-c/w133-h200/Simone%20Montedoro.jpg" width="133" /></a></div><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><b> Giò Di Giorgio</b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><b><br /></b></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPVJb1Lp020uWgI9YUuItTTBhrykzHP_kkUcBHAyuQuzi-ujwrVMp4D44WC-aSV3F6bDiU_Z-ox7T2kcWKOKUp5y3upDIlCOuqjKDCIirDzZ_MqIsQpXkwBFj0Nq6xXAr47rZ6huBLqaW2HTCrUVr1ULdl70SXq5nrLzpQ_8T9IRpLgDegkBUivuZbPj8/s3464/Massimo%20Bomba.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPVJb1Lp020uWgI9YUuItTTBhrykzHP_kkUcBHAyuQuzi-ujwrVMp4D44WC-aSV3F6bDiU_Z-ox7T2kcWKOKUp5y3upDIlCOuqjKDCIirDzZ_MqIsQpXkwBFj0Nq6xXAr47rZ6huBLqaW2HTCrUVr1ULdl70SXq5nrLzpQ_8T9IRpLgDegkBUivuZbPj8/w400-h266/Massimo%20Bomba.jpg" width="400" /></a></div><br /><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj_GgenbWmYaBbi8nJZWOFxyHecoy1rbY7kBqAjlK9ZShNC11Q-_BRFw_RaYCzgPLRtmoE0gJNZ-g8WEBN8W574DqfjdMRZnPzSLfzTFQBIBpCN9-NKgpEyL9t-zxJxjXSYDkBSl1jm3JGDI4MgiTglRhNmYs8uwxgAzt9ZH-TfangmEhE4wYKFYMNqk8/s3464/Andreea%20Duma.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2309" data-original-width="3464" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj_GgenbWmYaBbi8nJZWOFxyHecoy1rbY7kBqAjlK9ZShNC11Q-_BRFw_RaYCzgPLRtmoE0gJNZ-g8WEBN8W574DqfjdMRZnPzSLfzTFQBIBpCN9-NKgpEyL9t-zxJxjXSYDkBSl1jm3JGDI4MgiTglRhNmYs8uwxgAzt9ZH-TfangmEhE4wYKFYMNqk8/w400-h266/Andreea%20Duma.jpg" width="400" /></a></div><br />giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-73780587316025531012024-02-26T10:44:00.000-08:002024-02-26T10:44:35.275-08:00Martina Fontana La natura della difesa Teglio (So), Palazzo Besta 8 marzo - 18 maggio 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaQNwmaxzK-hoLsnQJVYuREwb1e081j5hYgcMX6JyvDyNFeZu4wyYM3vip9r2OwypFBx7ZSgJ73ZrjhsW3WYj5OAPTDlM92y5l0clSg5p3E6s7SCJ20Z4S4EPdECMIzqMt7geAafl1bfc_ZM03s8ZsqmYZdkDkc4c0Cgp2a7BqDIXp4sp3Ag0smBjEljk" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="473" data-original-width="473" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaQNwmaxzK-hoLsnQJVYuREwb1e081j5hYgcMX6JyvDyNFeZu4wyYM3vip9r2OwypFBx7ZSgJ73ZrjhsW3WYj5OAPTDlM92y5l0clSg5p3E6s7SCJ20Z4S4EPdECMIzqMt7geAafl1bfc_ZM03s8ZsqmYZdkDkc4c0Cgp2a7BqDIXp4sp3Ag0smBjEljk=w320-h320" width="320" /></a></div><p></p><b>MARTINA FONTANA “LA NATURA DELLA DIFESA”
Venerdì 8 marzo ore 11.00
Palazzo Besta, Teglio (SO) </b><div><b><br /></b></div><div>
<b>Saranno presenti:</b>
Martina Fontana, artista
con le curatrici della mostra
Giuseppina Di Gangi, Direttrice del Museo di Palazzo Besta
Giovanna Brambilla, storica dell'arte e responsabile dei progetti territoriali
Venerdì 8 marzo sarà presentata a Palazzo Besta a Teglio (SO) la mostra “La natura della difesa” dell’artista Martina Fontana, classe 1984. La mostra, “site specific”, è organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e sarà visibile fino al 18 maggio 2024. Il progetto espositivo, a cura di Giuseppina Di Gangi (direttrice di Palazzo Besta) e Giovanna Brambilla (storica dell’arte e responsabile progetti territoriali), intreccia gli esiti della ricerca dell’artista ai temi dei cicli affrescati nel palazzo. Le opere, allestite in stringente dialogo con i dipinti, raccontano nuove ibridazioni, nelle quali la natura si presta a proteggere la fragilità umana. </div><div><br /></div><div><b>Direzione regionale Musei Lombardia
Ufficio Comunicazione
drm-lom.comunicazione@beniculturali.it
in collaborazione con: </b></div><div><b>Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499; www.studioesseci.net;
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro</b></div><div><b><br /></b></div><div><b></b><b> Daniela Dal Lago</b>
</div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-460278694025281912024-02-24T23:19:00.000-08:002024-02-24T23:19:05.822-08:00Dal 7 marzo al 10 marzo 2024 Nelle due mani Scritto e diretto da Roberto Boris Staglianò Cast attori: Giuliano Bruzzese, Simone Della Mura, Pierciro Dequarto, Margot Ruggiero, Roberto Boris Staglianò<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc5fvJcUAEM4qz6XJ2lGPTiF6SId40JmLDp7DP7gl5MDEXsjqPusSoKTiLDP-APWTYSJ98hCx-O7B4zSDh7e4g-mpccup4IHmj_zb6Os8EuAOGnKPN0s78fAGeY-BITkbwzj1P_tt4hPplstsAr-spHL7G3HsHrnVUjJWxDHpai7JE_7oqvzywh5tpne8/s1375/Locandina.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="774" data-original-width="1375" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc5fvJcUAEM4qz6XJ2lGPTiF6SId40JmLDp7DP7gl5MDEXsjqPusSoKTiLDP-APWTYSJ98hCx-O7B4zSDh7e4g-mpccup4IHmj_zb6Os8EuAOGnKPN0s78fAGeY-BITkbwzj1P_tt4hPplstsAr-spHL7G3HsHrnVUjJWxDHpai7JE_7oqvzywh5tpne8/s320/Locandina.png" width="320" /></a></div><p></p><b>Un ringraziamento per la consulenza a:
Giovanna Zanchetta
ph Sofia Pittaccio </b><div><br /></div><div>
Una tranquilla e ordinaria famiglia moderna: un padre, una madre, due figli maschi e una nonna. Una famiglia con i suoi codici, le routine e i segreti di tre generazioni, spesso in conflitto tra di loro, che convivono e abitano lo stesso spazio. Attraversando le stagioni della vita, dall’infanzia all’età adulta, le persone nascono, crescono, muoiono. Storie di un ciclo eterno che coinvolge e fagocita anche i sentimenti come l’amore, l’odio, la fratellanza. L’attrazione fisica e le reciproche ostilità influenzano e condizionano i fatti concreti, la vita dei cinque protagonisti: Pà, Mà, Caiòn, Abe e nonna Lou. Nella famiglia non così tanto felice di Nelle due mani, una coppia sperimenta la fine della loro attrazione fisica e la crisi del loro rapporto dopo due gravidanze. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlEnUSlCY1nKhOzAuttLh7d6s_CzgQumf_zbfPQ5Vnu8hp9DKnUvO9qP_CZEJQHna95yZjNfLHnshSKnfd5fskmnHyGczrR8O4xjMnOrQOKQ0oyWUNlCvEC8C3iAKs8qrWNouzwtguSsK4KTEUVoI_4NrXMByKC3nJqWeE_8zs8_HBYDO-bDs5pkBTqWA/s889/Immagine%201%20.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="889" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlEnUSlCY1nKhOzAuttLh7d6s_CzgQumf_zbfPQ5Vnu8hp9DKnUvO9qP_CZEJQHna95yZjNfLHnshSKnfd5fskmnHyGczrR8O4xjMnOrQOKQ0oyWUNlCvEC8C3iAKs8qrWNouzwtguSsK4KTEUVoI_4NrXMByKC3nJqWeE_8zs8_HBYDO-bDs5pkBTqWA/w200-h113/Immagine%201%20.png" width="200" /></a></div><br /><div>I due fratelli si misurano, fanno prove di forza e di competizione tra di loro. Lou, la nonna, affronta l’avanzamento della vecchiaia, il declino fisico, senza volere abdicare alla vita. Fin qui nulla che non possa essere replicabile o adattabile alla realtà di milioni di altre famiglie, ma cosa si nasconde dietro la facciata di una tranquilla e apparente normalità? Ogni personaggio è coinvolto in una partita a due con il suo simile, l’uno diventa l’avversario e il sostenitore dell’altro. Ogni personaggio manifesta la sua ambivalenza tra bene e male, ragione e sentimento, Eros e Thanatos. E i rapporti si incrinano, fino a spezzarsi, ricomporsi e scomporsi nuovamente.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzxlEcGUQYVqWh_JVRzpNRSs8WvQbSRIwS1MkYUU-wI4HNzaOpctiJ_Qp10V74qfsnzfH2vkv1prhY4zf7Pkd9Qwf-x48EhhTIQ8BwRDNKih3ojmGdd0z4skME09i0F7whnQMB4mY6PkQhNHHwZuN787YAujZFJCiiloCUGUbV0UO2qtUDQpUZ1hzKhUE/s891/Immagine%202%20.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="891" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzxlEcGUQYVqWh_JVRzpNRSs8WvQbSRIwS1MkYUU-wI4HNzaOpctiJ_Qp10V74qfsnzfH2vkv1prhY4zf7Pkd9Qwf-x48EhhTIQ8BwRDNKih3ojmGdd0z4skME09i0F7whnQMB4mY6PkQhNHHwZuN787YAujZFJCiiloCUGUbV0UO2qtUDQpUZ1hzKhUE/w200-h113/Immagine%202%20.png" width="200" /></a></div><div><br /></div><div><b>LO SPETTACOLO
</b>
Nelle Due Mani è un’opera prima, al suo debutto, il testo non è mai stato messo in scena né rappresentato. Nasce come corto teatrale, al termine del lockdown, nell’agosto del 2020. Due dialoghi concepiti, scritti e rielaborati durante il laboratorio di drammaturgia “Il grande silenzio” condotto da Roberto Scarpetti, al Teatro India, nell’ambito del Festival If / Invasioni (dal) Futuro, a cura di Lacasadargilla. Quella prima stesura è stata successivamente ampliata e sviluppata, durante l’ultimo laboratorio on-line di scrittura e lettura scenica “Di cosa parlo quando parlo di me”, con la compagnia Frosini/Timpano, nel mese di marzo 2021. Scrivere è una pratica affascinante e, allo stesso tempo, terribile. Permette di contemplare la bellezza, di esplorare nuovi spazi del possibile. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRhyphenhyphenDZRUdscZRg5aRpNsHXUni0vV-zDweQ-_bi7pYYPpKmwWXDbv26ca20busRQHZaJddQgL05CQIQmUZjDAwzmP17Fw4DTYp8JB4Vqlu0iQYjeVeMrVNd8XdmwxVhQSheAXM7eXg11WZYMW5WY89ls1ZIkWql2GhtRxdtq5n5FCIeC8Y-BhavAHby7k/s889/Immagine%203%20.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="889" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSRhyphenhyphenDZRUdscZRg5aRpNsHXUni0vV-zDweQ-_bi7pYYPpKmwWXDbv26ca20busRQHZaJddQgL05CQIQmUZjDAwzmP17Fw4DTYp8JB4Vqlu0iQYjeVeMrVNd8XdmwxVhQSheAXM7eXg11WZYMW5WY89ls1ZIkWql2GhtRxdtq5n5FCIeC8Y-BhavAHby7k/s320/Immagine%203%20.png" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div>Ogni volta, però, chi esercita tale pratica si mette in una condizione di vulnerabilità e di nudità con il proprio sé, senza infingimenti, senza inganno. Scrivere e recitare, pertanto, risultano essere due attività complementari tra loro. Nelle Due Mani trae ispirazione dalla storia epica e biblica di Caino e Abele, due fratelli interpretati in chiave contemporanea, con esiti e sviluppi diversi rispetto al racconto originale. L’opera è una lente di ingrandimento, un testo ambientato in una famiglia dove sono presenti tante contraddizioni, dove crollano progressivamente gli equilibri, dove cambiano le sorti dei protagonisti, in un susseguirsi di imprevisti. Lungi dal voler essere un trattato sociologico su cosa è la famiglia oggi o cosa è diventata nel corso dei decenni, Nelle due mani vuole essere l’obiettivo, l’occhio indiscreto di una micro camera che mostra come si sono trasformati i rapporti e le relazioni all’interno di essa. E, soprattutto, uno specchio che mostra quanto siamo coinvolti, quanto siamo responsabili di ciò che volto verso chi guarda: cosa accade fuori e dentro quelle mura domestiche? Quanto gli altri, loro, somigliano a noi? </div><div><br /></div><div><b>Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
-Consigliata Prenotazione-
Via Jacopa de Settesoli 3 (feriali ore 21, festivi ore 17,30)
Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)
Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it </b></div><div><b><br /></b></div><div><b> UFFICIO STAMPA VANIA LAI
vanialai1975@gmail.com
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L’opera è l’intreccio di tre testi poetici, tre femminili di un Altrove Alto che, attraverso le loro voci, agisce le loro gesta, il loro passato, le loro ideologie, credenze e princìpi.
La Madre, Maria Maddalena – con il testo Myriam in Magdal.
La Figlia, Antigone – con il testo Anti–gone.
Lo Spirito, Giovanna d‘Arco - con il testo Santa Joan.
Tre sono anche i pilastri su cui si radicano i tre atti: il Silenzio, inteso come lo stato di sottofondo in cui esiste tutta la consapevolezza umana, l‘Amore Universale, visto come l‘ultimo Graal di un percorso che passa dal riconoscimento all‘accettazione della grandezza dell‘uomo e la Grazia, l‘eredità, l‘anima del mondo, che smussa i lati spigolosi dell‘umano. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzHO6-rPp4tljJYf7Xphk3Grb3JFCrLFM2y1xAV507jti-I6w103yIh5zFpFyDrA6TzjyxnxrByPzg-xNwmJY__TtIcTh7lk2a5cYxKumR2mTDqEApQlNyCjYrd_JvpkwMGQ849Uailo4LCDKWchdjOHbICn3Pu2kab5dFBqM9J3EYsgqx_LSqYA-L-D8/s891/Immagine%202%20.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="891" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzHO6-rPp4tljJYf7Xphk3Grb3JFCrLFM2y1xAV507jti-I6w103yIh5zFpFyDrA6TzjyxnxrByPzg-xNwmJY__TtIcTh7lk2a5cYxKumR2mTDqEApQlNyCjYrd_JvpkwMGQ849Uailo4LCDKWchdjOHbICn3Pu2kab5dFBqM9J3EYsgqx_LSqYA-L-D8/w200-h113/Immagine%202%20.png" width="200" /></a></div><br /><div>Gli atti poetici intendono smuovere quel territorio archetipico femminile – amorevole, intuitivo, inconscio – che ognuno di noi ha, per elevare la danza tra il femminile e il maschile, tra l‘umano e il divino, tra l‘ombra e la luce.
“Coloro che noi chiamiamo: principi e principesse nelle fiabe, eroi ed eroine nei miti, archetipi da più grandi, in realtà sono loro a chiamare noi, a richiamarci. Affidandoci, lasciandoli agire, seguendoli, senza pretese o doveri, chissà cosa potremmo scoprire nel tempo… Ho incontrato queste donne in momenti differenti, ognuna mi ha accompagnata per un po’, hanno avuto il loro tempo e poi si sono allontanate, a volte tornate, a volte rimaste presenti, un po’ in lontananza.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_ZE-j3jBizrU2h0lF1Qmi8WCvr51lbdXaCFnnYeFHx7qrZUFLX8orzQpxCIe5HWC33CRdrs9WnCSybK2yCNFqjaBUK-jj62winG3YaFpdZqFXVTg__Sx5cUnXAsDM4I2weVUfYZs0FcvW5q1twKDJDnuxVQoI17EqDL2BsjQOLm4b2ELsLdNAKqB811o/s889/Immagine%203%20.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="889" height="113" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_ZE-j3jBizrU2h0lF1Qmi8WCvr51lbdXaCFnnYeFHx7qrZUFLX8orzQpxCIe5HWC33CRdrs9WnCSybK2yCNFqjaBUK-jj62winG3YaFpdZqFXVTg__Sx5cUnXAsDM4I2weVUfYZs0FcvW5q1twKDJDnuxVQoI17EqDL2BsjQOLm4b2ELsLdNAKqB811o/w200-h113/Immagine%203%20.png" width="200" /></a></div><div>Con quella risposta si sono congiunte. Il ciclo si è chiuso - almeno per ora. Un filo unito, chiaro e lineare. Tre donne di un Altrove alto che parlano, un po’ a me, un po’ con me, un po’ a tutte, un po’ a tutti.” Ortensia Sayre Macioci
Sabato 24 Febbraio ore 20:45
Domenica 25 Febbraio 2024 ore 17:30
Costo biglietto: intero 12€ - ridotto 10€ - 3€ di tessera</div><div><br /></div><div><b>Teatro di Documenti
via Nicola Zabaglia, 42
00153 Roma
tel. 06/ 45548578
cell. 328/8475891
teatrodidocumenti@libero.it
http://www.teatrodidocumenti.it/
</b>
</div><div><b><br /></b></div><div><b> Giò Di Giorgio</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-85419761845486216452024-02-21T07:15:00.000-08:002024-02-21T07:15:06.665-08:00DONNA IN SCENA. Boldini, Selvatico, Martini Treviso, Museo Santa Caterina 13 aprile al 28 luglio 2024<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiRvwYJ9JTiaWhe--gF9BDRK_KmUfgsl_W0aoFbPfEbncTPIXi7RmCqMS32PIbJJEp-Va1rWJE6ebtecAPvrbRqqd0RnGSyHJcmEyAWxTfOMs2rCT3xPZ_M5SQxRyzod8BIi_Q6bE41y6jD6U1tRXOcWj4w5hgfVnBk80JcKS4thRzXQ0ws7zP6y13XhPw" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="361" data-original-width="481" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiRvwYJ9JTiaWhe--gF9BDRK_KmUfgsl_W0aoFbPfEbncTPIXi7RmCqMS32PIbJJEp-Va1rWJE6ebtecAPvrbRqqd0RnGSyHJcmEyAWxTfOMs2rCT3xPZ_M5SQxRyzod8BIi_Q6bE41y6jD6U1tRXOcWj4w5hgfVnBk80JcKS4thRzXQ0ws7zP6y13XhPw=w400-h300" width="400" /></a></div><p></p><b> Il Bel Mondo all’affermarsi della modernità. Protagoniste le donne alla moda.
Donna in scena!</b> <div><br /></div><div>La figura femminile protagonista di un affascinante racconto del bel mondo tra Otto e Novecento. Un mondo in equilibrio tra tradizione e progresso in cui la donna conquista alla modernità spazi di libertà e indipendenza. I più grandi ritrattisti dell’epoca saranno i cantori di questo loro magico momento, chiamati a eternare i volti e gli sguardi, a trasporre sulle tele il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica.
Nella sontuosa mostra Donna in scena. Boldini, Selvatico, Martini , promossa dal Comune di Treviso, diretta da Fabrizio Malachin e allestita dal 13 aprile al 28 luglio al Museo Santa Caterina, si danno convegno celebrità, da Eleonora Duse a Wally Toscanini, da Lydia Borelli a Toti Dal Monte, accanto a eleganti esponenti della borghesia e della nobiltà trevigiana, veneta e nazionale, immortalati dai colori dei più affermati pittori a cavallo tra i due secoli, artisti spesso specializzati nel grande ritratto femminile, e per questo celebri, ammirati, e contesi. Da Giovanni Boldini, a Giacomo Grosso, da Cesare Tallone, a Vittorio Corcos, fino al britannico John Lavery, oltre agli Italiens de Paris Giuseppe de Nittis e Federico Zandomeneghi. Importante la selezione dei grandi veneti del momento quali Ettore Tito, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro, e soprattutto Giulio Ettore Erler e Lino Selvatico, il “Boldini Veneto” campione del ritratto alla moda di primo Novecento, tra Venezia, Milano e l’Europa. Corona una selezione di prim’ordine l’eccezionale presenza dei più importanti capolavori di Alberto Martini, precursore del surrealismo e ritrattista dall’atmosfera magica.
Al Museo Santa Caterina sta per alzarsi il sipario su un percorso tra grandi dipinti, spesso capolavori assoluti, concessi alla mostra da Istituzioni, Musei e Collezioni pubbliche e private, insieme a disegni, sculture e affiches – dal trevigiano Museo Nazionale della Collezione Salce –, oltre a una scelta di abiti, ventagli, cappellini d’epoca che porterà in scena gli anni della Belle Époque. Una rappresentazione certo parziale, in quanto restituisce l’immagine di una parte della società minoritaria e privilegiata, quella protagonista del bel mondo, della mondanità, dei salotti alla moda e della joie de vivre , che gareggiava per posare di fronte ai pittori più in voga, ma non una semplice passerella di belle donne e di straordinaria pittura. Donna in scena è una mostra che ci porta a riscoprire, rivivere, e sognare, il fascino di un’epoca, proiettata verso la modernità, ma anche decadente e sensualmente romantica.
“Dopo le fortunate retrospettive su Canova e Arturo Martini e Juti Ravenna, con questa mostra intendiamo approfondire l’indagine sui nostri migliori artisti attivi tra ’800 e ’900”, le parole del Sindaco Mario Conte. “Quello è stato infatti un periodo particolarmente vivace per Treviso sia dal punto di vista economico, con il nascere di imprese e attività economiche di successo, e con esse di una borghesia facoltosa, ma anche artisticamente propulsive. Basti pensare a quel gruppo di giovani che si ritrovava attorno a Gino Rossi e ad Arturo Martini. Per questi ultimi, così come per tutti i veri protagonisti, l’ambiente veneziano rimane il primo punto di riferimento, ma con la tendenza a confrontarsi con gli ambienti più alla moda, Milano, Monaco e Parigi in particolare. Treviso riafferma, ancora una volta, il suo ruolo nell’arte con una grande mostra, promuovendo le proprie bellezze e peculiarità facendo conoscere i suoi migliori interpreti in una continua indagine volta ad arricchire il panorama culturale”.
Aspetto, quest’ultimo che sottolinea anche il direttore dei Civici Musei Trevigiani, Fabrizio Malachin. “La mostra prende le mosse dall’attività di due protagonisti della scena trevigiana e veneta di quell’epoca che l’Istituto desidera far riscoprire al grande pubblico nel 100° e nel 60° della morte: Lino Selvatico (Padova, 20 luglio 1872–Treviso, 25 luglio 1924) e Giulio Ettore Erler (Oderzo, 20 gennaio 1876–Treviso, 9 gennaio 1964). Artisti celebri, in particolare per i grandi ritratti femminili, fino ai nudi sensuali ma mai volgari, che hanno raccontato il nascere di quel ‘piccolo’ mondo borghese veneto. Le loro opere sono una finestra su un’epoca romantica, affascinante, mondana ma anche decadente. Entrambe sono legati a Treviso per le vicende biografiche personali e artistiche”.
Il progetto nasce anche da un fatto straordinario per i Musei Civici di Treviso, ovvero la recente acquisizione del vasto nucleo di opere (dipinti, bozzetti, disegni, incisioni, schizzi e lavori giovanili e preparatori) dell’artista Lino Selvatico di proprietà della famiglia, in forma di comodato gratuito e, in parte, di donazione. Si tratta di oltre 50 dipinti e circa 300 opere grafiche, a cui vanno ad aggiungersi stampe e fotografie usate dall’artista per studio e soprattutto l’archivio privato del pittore, costituito da 25 faldoni di documenti, diari e lettere manoscritti, per lo più inediti, fotografie di famiglia, l’archivio personale e la biblioteca personale di 1200 volumi. Questo nucleo non è attualmente esposto, in questa occasione una scelta delle migliori opera viene quindi presentata per la prima volta”. </div><div><br /></div><div>
<b>Donna in scena. Boldini, Selvatico, Martini
Mostra a cura di Fabrizio Malachin
13 aprile 2024 - 28 luglio 2024
Treviso, Museo Santa Caterina</b> </div><div><br /></div><div><b>Ufficio Stampa: Studio ESSECI,
Sergio Campagnolo +39 049 663499 </b></div><div><b>Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net</b> </div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-33058777729487178422024-02-19T08:13:00.000-08:002024-02-19T08:13:56.243-08:00ARTE D’UZBEKISTAN: L’AVANGUARDIA NEL DESERTO Firenze, Palazzo Pitti, 17 aprile – 28 luglio Venezia, Ca’ Foscari Esposizioni, 17 aprile – 29 settembre<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj69KZxE3wYlOWFiGlsqr0-M9Mgo-JVgn2Fzk_D1LAjjyEijOi741ULpdQF1Hj9fXqT756175A9YKbqsf2fff7GixxYCIUsN9HvFvqpBtiK-nTAnhZzAJ7VGuQKhMKAfL84s8dq1MxPxoXGwM7Rhmjklv9e5MukINRj9vdhYuK-JqcYh8w7yMKTU0lM8Qs" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="363" data-original-width="361" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj69KZxE3wYlOWFiGlsqr0-M9Mgo-JVgn2Fzk_D1LAjjyEijOi741ULpdQF1Hj9fXqT756175A9YKbqsf2fff7GixxYCIUsN9HvFvqpBtiK-nTAnhZzAJ7VGuQKhMKAfL84s8dq1MxPxoXGwM7Rhmjklv9e5MukINRj9vdhYuK-JqcYh8w7yMKTU0lM8Qs=w319-h320" width="319" /></a></div><p></p>Doppia prestigiosa sede per <b>Uzbekistan</b>: L’Avanguardia nel deserto, mostra che racconta una pagina ancora poco nota dell’arte non europea della prima metà del ‘900, quella dell’Avanguardia fiorita in <b>Uzbekistan .</b> Il progetto espositivo è promosso e sostenuto dalla <b>Fondazione Uzbekistan Cultura</b> ed è curato da <b>Silvia Burini e Giuseppe Barbieri</b>, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa di Ca’ Foscari, affiancati da un comitato scientifico internazionale. 150 le opere proposte, soprattutto dipinti su tela, affiancati da una raccolta di testimonianze della tradizione tessile uzbeka. <div>I lavori provengono tutti dal <b>Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savickij di Nukus</b>.
Articolata su due braccia, una fiorentina e una veneziana, l’esposizione si terrà nell’ex reggia medicea dal 17 aprile al 28 luglio, e a Venezia, a Ca’ Foscari, dal 17 aprile al 29 settembre. </div><div><br /></div><div><b>Tommaso Galligani
Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi
+393494299681, tommaso.galligani@cultura.gov.it
Studio Esseci Sergio Campagnolo +39 049 663499,
Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net
</b></div><div><b><br /></b></div><div><b> Daniela dal Lago</b></div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-7287333871471841572024-02-16T23:37:00.000-08:002024-02-16T23:37:42.059-08:00 L’intenso libro di Marino Collacciani dedicato alla figura di Califano , scomparso nel 2013 ha fatto da sfondo nella Sala Calcagni all’attuazione della delibera approvata nel maggio 2023 “Francamente Franco” ora avrai la tua strada<p> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu6cZDqczcONbFdeMtex2ar8Cn505Kx4OXEs4xkk7t3hqxWlEoM-mwg7e9QvrepBgnU4rhnykRTdK8_upnqB9eD1cdSh_B3BSVf5r10YKVuqvUtY8zhY2xLYg0HfnZBRLXwRYxfHtBbh5F-AmmHzptl8FkIIIBthXmOfSr27YBYUqoAFVf6pl38tySy-8/s3264/califano%20campidoglio%20foto%207.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu6cZDqczcONbFdeMtex2ar8Cn505Kx4OXEs4xkk7t3hqxWlEoM-mwg7e9QvrepBgnU4rhnykRTdK8_upnqB9eD1cdSh_B3BSVf5r10YKVuqvUtY8zhY2xLYg0HfnZBRLXwRYxfHtBbh5F-AmmHzptl8FkIIIBthXmOfSr27YBYUqoAFVf6pl38tySy-8/w400-h300/califano%20campidoglio%20foto%207.JPG" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>Marino Collacciani con la cantante Numa Palmer</b></td></tr></tbody></table></p>La presentazione in Campidoglio dell’intimistico omaggio letterario all’Artista è stata l’occasione per ricordare la prossima intitolazione di una via della Capitale a un genio della poesia e della filosofia contemporanee. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN7HLJGStH1ZQBhEVwnHrXg7K7ohV2q-XwEYMWLBu_N1VDMl4Bdn7Sdcqu_j36jBjT9PlNpToAoZdaZPIOKi83agtZzjq_2fBRaB-pUSY9bL6QMZHQFfocmi_J01Bj_T0ZBtdocZkxz0sVyb5HhQpj7dzzGBFAuNecHU-PlQia8vq50eeanFC87IRUPYo/s3264/califano%20campidoglio%20foto%203.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN7HLJGStH1ZQBhEVwnHrXg7K7ohV2q-XwEYMWLBu_N1VDMl4Bdn7Sdcqu_j36jBjT9PlNpToAoZdaZPIOKi83agtZzjq_2fBRaB-pUSY9bL6QMZHQFfocmi_J01Bj_T0ZBtdocZkxz0sVyb5HhQpj7dzzGBFAuNecHU-PlQia8vq50eeanFC87IRUPYo/w200-h150/califano%20campidoglio%20foto%203.JPG" width="200" /></a></div><div>Il merito va ascritto al Consigliere del Comune di Roma, <b>on. Fabrizio Santori,</b> Segretario dell’Assemblea Capitolina, tenace fautore di un’iniziativa troppo a lungo colpevolmente rinviata
Roma ha finalmente indicato la strada che porta al ricordo di <b>Franco Califano</b>: lo ha fatto in occasione della nuova presentazione in Campidoglio – presso la Sala Calcagni – del libro di <b>Marino Collacciani</b> <b><i>“Francamente Franco / Il vero volto di Califano”</i></b> (Castelvecchi) che traccia un ricordo intimo quanto profondo di un genio della poesia e della filosofia contemporanee, oltre che delle sue straordinarie qualità umane. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjud1Lqi3q5sUkjthdYb1zJCXC4LJN1dWvDPSg08XSb9y70BqKdYQ3XBQKkj0_ur8dZhzcJ_8K1Y8aked2Fz3E5Ra_qW07pnkWV4Qha8y9LCnMEzP96ZQc3ftW8L7NqUzQ3TrbPkPGn7DI4nm2deIJEookiO0SsZ-26FoFuSDCaKB_CBeLWFJEPnr2kJsY/s3264/califano%20campidoglio%20foto%202.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjud1Lqi3q5sUkjthdYb1zJCXC4LJN1dWvDPSg08XSb9y70BqKdYQ3XBQKkj0_ur8dZhzcJ_8K1Y8aked2Fz3E5Ra_qW07pnkWV4Qha8y9LCnMEzP96ZQc3ftW8L7NqUzQ3TrbPkPGn7DI4nm2deIJEookiO0SsZ-26FoFuSDCaKB_CBeLWFJEPnr2kJsY/w200-h150/califano%20campidoglio%20foto%202.JPG" width="200" /></a></div><div><br /></div><div>L’occasione è stata propizia per ricordare la decisione presa nel maggio scorso dal Comune di Roma, con una delibera firmata dall’on. <b>Fabrizio Santori</b>, Segretario dell’Assemblea Capitolina: l’intitolazione di una strada a quello è stato a furor di popolo un cittadino onorario di Roma, ma al quale è stato troppo a lungo negato un qualsiasi riconoscimento ufficiale. </div><div><br /></div><div>Insomma,<b>"finalmente la strada è tracciata – ha affermato Fabrizio Santori – e a breve l’auspicio di moltissimi romani troverà compimento nel ricordo di una persona che ha dato molto alla città che lo ha adottato e amato, sia pure nel mezzo di travagli e ingiustizie". </b></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYiX0UjjxB4TgDY6N8-fg5LfcZVHAl0WwNy4lXgX95WoFs9Pe8SQvjKnToPO3VUrIFB8TTWs0vF0RS4YNpJhR9_G5ebDk9Rlvy9yu_pwFAKP783PWtz2mZzQ5wEb8-PE9-hDqvjS868E325g7GxvbxLIdf9j16TrYs7VhEIpGvlnoBnjPogHuCdROgPyk/s3264/califano%20campidoglio%20foto%201.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYiX0UjjxB4TgDY6N8-fg5LfcZVHAl0WwNy4lXgX95WoFs9Pe8SQvjKnToPO3VUrIFB8TTWs0vF0RS4YNpJhR9_G5ebDk9Rlvy9yu_pwFAKP783PWtz2mZzQ5wEb8-PE9-hDqvjS868E325g7GxvbxLIdf9j16TrYs7VhEIpGvlnoBnjPogHuCdROgPyk/w200-h150/califano%20campidoglio%20foto%201.JPG" width="200" /></a></div><b><br /></b></div><div>
In una Sala Calcagni gremita in ogni ordine di posti e rischiarata dal sole, tra spaccati incantevoli della “città eterna”, la presentazione del libro di <b>Marino Collacciani</b> è stata sostenuta da interventi di qualificati relatori: dal giornalista <b>Fabrizio Pacifici</b>, nelle vesti di moderatore ed organizzatore, alla psicoterapeuta <b>dott.ssa Paola Notargiovanni</b> e alla cantante e produttrice <b>Numa Palmer</b>, interprete di un inedito di Califano, appena pubblicato, <b>"Tra la terra e il sole",</b> con la musica di <b>Frank Del Giudic</b>e e la chitarra del leggendario <b>Phil Palmer,</b> marito dell’Artista. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFLjIaxFXXG8008rIUJH06qXPo3v0FK5LJL8OscDMLqkpy_DlAJeDoSUeEHeCp4qA4u4YvoebeCyAOK3J4h1OWHWzPKUxCEFb9544OYSNsq7tE3-553HwSTmxCzLIihdYjNCSNWutRcCA3deqEPnwIyTB1vfyc7L9oXrSgE5rYvJLn1uCW6_CGLdVRs7M/s3264/califano%20campidoglio%20foto%206.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFLjIaxFXXG8008rIUJH06qXPo3v0FK5LJL8OscDMLqkpy_DlAJeDoSUeEHeCp4qA4u4YvoebeCyAOK3J4h1OWHWzPKUxCEFb9544OYSNsq7tE3-553HwSTmxCzLIihdYjNCSNWutRcCA3deqEPnwIyTB1vfyc7L9oXrSgE5rYvJLn1uCW6_CGLdVRs7M/w200-h150/califano%20campidoglio%20foto%206.JPG" width="200" /></a></div><br /><div>Particolarmente apprezzata la testimonianza dell’<b>on. Fabrizio Santori </b>che ha chiuso la riuscitissima manifestazione dando appuntamento nei prossimi mesi per l’evento al quale ha legato il proprio nome: l’intitolazione di quella strada che traccerà il solco di un’arte pura e trasversale, di una cultura che deve appartenere a tutti: attraverso un monumento della poesia che la musica, con 20 milioni di dischi, ha saputo trasportare nelle case degli italiani, nei loro pensieri, tra riflessioni profonde nel mezzo del conflitto diviso da sogno e razionalità, voglia di vivere e depressione, nell’intento di trovare un deterrente alla solitudine. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEger6mYey479Mzr3aHn5_FfWde_nqRCb3o-pU1Nqmr9LKuXN2rFkCIXZTM-VxDK3KriJyT__j9vY2idh_SbXs_7gJ5oS2lSBkdF1S-79fWqEmLcR8ikxsY-gPAs4w4F-4_pZhabyTWDanD1Jyu-3c1ct1ioEDSe1Xt2KTexta0QIPWqr7u2JZH1zycwdkw/s4608/califano%20campidoglio%20foto%205.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="4608" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEger6mYey479Mzr3aHn5_FfWde_nqRCb3o-pU1Nqmr9LKuXN2rFkCIXZTM-VxDK3KriJyT__j9vY2idh_SbXs_7gJ5oS2lSBkdF1S-79fWqEmLcR8ikxsY-gPAs4w4F-4_pZhabyTWDanD1Jyu-3c1ct1ioEDSe1Xt2KTexta0QIPWqr7u2JZH1zycwdkw/w200-h150/califano%20campidoglio%20foto%205.JPG" width="200" /></a></div><div>Protagonista del racconto è <b>Franco Califano</b>, riscoperto, rivisitato e svelato da <b>Marino Collacciani</b> sensibile firma del giornalismo italiano - suo amico per 34 anni – autore, tra l’altro, di due clamorosi scoop: la scoperta del "massacro del Circeo" e l’arresto di Enzo Tortora. Il testo ha raccolto consensi da un vastissimo pubblico trasversale, probabilmente in attesa che qualcuno fosse tornato a parlare di lui finalmente in modo corretto. </div><div>Un meraviglioso dipinto di <b>Athos Faccincani</b> - “Luce e sole, i pensieri di Franco” - descrive i colori della sua gioia di comunicare ed è stato realizzato dall’Artista di fama internazionale espressamente per il volume. che in meno di un anno ha venduto decine di migliaia di copie. </div><div><br /></div><div>
<b>Ufficio Stampa: info@eventiroma.com </b></div><div><br /></div><div>
Credit: foto <b>Massimo Bruni /Giancarlo Sirolesi per gentile concessione </b></div><div><br /></div><div> <b>Giò Di Giorgio</b>
</div>giodihttp://www.blogger.com/profile/08488345793229920435noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7163406714127476810.post-59780603856112002362024-02-15T08:21:00.000-08:002024-02-15T08:21:13.198-08:00"Solmi – Ship of Fools" di Federico Solmi Il pioniere della media art torna in Italia.<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_xWoKMVs25Y8J4uaAPW0QApkvr6R_R9zeI4rfR9AjO7GsrdrZLNoBJ12PF6ZE2Dq5UnPEmboPPQn6WAJ-hIQhB0cveUvSKsIemYnrkgRMQRVec6YQHzFJ_TSKwBpTsbIitijm7WnXqK86CWz2vUeWdAtJLCdYXYKFVvLZYDLlhGq_QtNsAdU8AAN3wGM/s1753/Federico%20Solmi%20at%20work_Foto%20Studio%20Solmi%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1753" data-original-width="1350" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_xWoKMVs25Y8J4uaAPW0QApkvr6R_R9zeI4rfR9AjO7GsrdrZLNoBJ12PF6ZE2Dq5UnPEmboPPQn6WAJ-hIQhB0cveUvSKsIemYnrkgRMQRVec6YQHzFJ_TSKwBpTsbIitijm7WnXqK86CWz2vUeWdAtJLCdYXYKFVvLZYDLlhGq_QtNsAdU8AAN3wGM/w308-h400/Federico%20Solmi%20at%20work_Foto%20Studio%20Solmi%20(1).jpg" width="308" /></a></div><p></p><b>Nel seicentesco Palazzo Donà dalle Rose di Venezia, dal 18 aprile al 28 luglio 2024, 10 opere video, 10 dipinti, una scultura olografica, un’opera in VR, sculture in ceramica e una nuova opera monumentale
Palazzo Donà dalle Rose, Fondamente Nove, 5038, 30121 Venezia</b> <div><br /></div><div>0 opere video, 10 dipinti, sculture in ceramica insieme a un’opera in VR, una scultura olografica e una nuova opera monumentale ispirata alla Zattera della Medusa di Gericault: dal 18 aprile al 28 luglio 2024, Federico Solmi porta in Italia, al Palazzo Donà dalle Rose di Venezia, la mostra "Solmi – Ship of Fools"curata da Dorothy Kosinski e co-curata da Renato Miracco. </div><div><br /></div><div>La mostra è realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group, con il contributo della Thoma Foundation (Chicago - Santa Fe) e il supporto della Phillips Collection di Washington DC.
Pioniere della media Art, tra i primi a esplorare il confine tra fisico e digitale, Solmi torna dopo vent’anni in Italia, nel suo paese natale e in concomitanza alla LX Biennale d'Arte di Venezia, con una grande mostra personale che per 3 mesi, tra le mura del seicentesco palazzo veneziano affacciato sulle Fondamente Nove della laguna, renderà omaggio alla sua arte dissacrante e sovversiva, in un'originale immersione e interazione fra analogico e digitale, fondendo black humor, critica sociale, denuncia e senso del grottesco con le nuove tecnologie.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTzs3ikwn1GNAECXV_f9LSweXNf7Gp_x9c0AKvPbAqLuJ67eQmxqACvHJG_C2GvigXOm-gdqXR6imYllGdBjs2L80RS7ETwy5ZUF6G8-dmbBUwDz_IBzjeleLRCoNqBlwpZ-b7jWIXT33iVjRMKkVkSRFPi9u-BsU55uFd9mvD4C68tvwTJq_6dm6TH-U/s1200/Federico%20Solmi%20at%20work_Foto%20Studio%20Solmi%20(2)%20(1)%20(1)%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTzs3ikwn1GNAECXV_f9LSweXNf7Gp_x9c0AKvPbAqLuJ67eQmxqACvHJG_C2GvigXOm-gdqXR6imYllGdBjs2L80RS7ETwy5ZUF6G8-dmbBUwDz_IBzjeleLRCoNqBlwpZ-b7jWIXT33iVjRMKkVkSRFPi9u-BsU55uFd9mvD4C68tvwTJq_6dm6TH-U/s320/Federico%20Solmi%20at%20work_Foto%20Studio%20Solmi%20(2)%20(1)%20(1)%20(1).jpg" width="320" /></a></div><br /><div> “La mostra Solmi – Ship of Fools è più di un tradizionale assemblaggio di singole opere d'arte, ma l’artista le coreografa all'interno di un ambiente onnicomprensivo” spiega la curatrice Dorothy Kosinski, “utilizzando e sfidando l'ambiente storico del palazzo che la ospita. La mostra è un'opera d'arte totale, modellata dalla visione dell'artista utilizzando la tecnologia più innovativa disponibile per creare un'esperienza coinvolgente con musiche firmate dal pluripremiato Grammy Awards sound designer Marc Urselli e una proiezione olografica che apre nuovi orizzonti”.
A dare il titolo alla mostra è “Ship of Fools”, un’allegoria della società attuale che, con riferimenti alla Repubblica di Platone, in cui un capitano è circondato da membri dell’equipaggio insubordinati, e a un libro del 1494 di Sebastian Brant intitolato Ship of Fools, pubblicato a Basilea e illustrato con 114 xilografie, prende ispirazione dal famoso dipinto di Gericault “La zattera di Medusa”. In “stile Solmi”, l’opera ritrae su un’imbarcazione alla deriva personaggi storici e contemporanei come Elon Musk, Kim Kardashian, Papa Benedetto XVI, Napoleone, Oprah Winfrey, Cristoforo Colombo, l’Imperatrice Teodora, George Washington e Mark Zuckerberg.
Quello di Federico Solmi in Italia con la personale "Solmi – Ship of Fools"è un ritorno di eccellenza che riporta in patria uno sperimentatore di linguaggi in grado di esaminare, attraverso la sua arte, impulsi e desideri umani inconsci, mostrandone la fallacia; un ritorno per conoscere da vicino un artista italiano che - dal 1999 negli USA e insignito della nomina di visiting professor presso la celeberrima Yale University - è stato protagonista di alcune delle biennali d’arte più autorevoli del mondo, tra Stati Uniti, Europa e Cina. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV1AgTNQakG3toWqZ_gvBXC8XNmg5tS_Pn4zQmHvd8ZLyYVM_6BErKmHfiP35zWsnOwWl7IlfL_t-tCU2Qps6ZECan-ULM6T74m4WPpEoGn0F6Ugp2bqIUALtRUXvi7EQfxHQpqjPE9HpHv1eApocEWFr9h6hAdas-Jf3weVUp7ODOlmrytxMyRYFaVe0/s2413/Federico%20Solmi%20in%20studio_Foto%20di%20Hugo%20Perez%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1549" data-original-width="2413" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgV1AgTNQakG3toWqZ_gvBXC8XNmg5tS_Pn4zQmHvd8ZLyYVM_6BErKmHfiP35zWsnOwWl7IlfL_t-tCU2Qps6ZECan-ULM6T74m4WPpEoGn0F6Ugp2bqIUALtRUXvi7EQfxHQpqjPE9HpHv1eApocEWFr9h6hAdas-Jf3weVUp7ODOlmrytxMyRYFaVe0/s320/Federico%20Solmi%20in%20studio_Foto%20di%20Hugo%20Perez%20(1).jpg" width="320" /></a></div><div>Con i suoi colori vivaci, l’estetica espressiva e la sua visione satirica e distopica della società, Federico Solmi è stato, inoltre, protagonista con le sue opere nel cuore di New York, quando a Times Square nel luglio 2019, ogni notte tutti i billboard di uno dei luoghi più conosciuti e iconici d’America hanno proiettato le sue opere vertiginose lì dove di solito girano le pubblicità dei grandi marchi globali. </div><div><br /></div><div>Una consacrazione per l’artista che, già nel 2009, veniva premiato dalla Fondazione Guggenheim di New York con la John Simon Guggenheim Memorial Fellowship nella categoria Video & Audio.
“Il lavoro di Solmi” spiega ancora la curatrice Dorothy Kosinski “sfugge al peso dell’allegoria morale attraverso un umorismo allegro e beffardo coinvolgendoci con ammiccamenti cospiratori e sguardi di traverso”. “Capitalismo, consumismo, cultura della celebrità, avidità, corruzione, oppressione sistematica e demagogia sono solo alcuni dei suoi temi” afferma Larry Ossei-Mensah.
“La mostra” spiega il co-curatore Miracco “è il punto di arrivo della ricerca di un Rabbioso videologo che aiuta la Società a guardarsi allo specchio; un audace Muralista del XXI Secolo, un nuovo Rabelais che sfrutta l’esperienza grottesca del cinema felliniano per fornirci una nuova chiave di lettura della realtà contemporanea”.
"Solmi – Ship of Fools” è accompagnata da un catalogo edito da Gangemi Editore in lingua inglese con una completa storiografia dei suoi lavori. Il progetto è guidato dalle intuizioni curatoriali degli storici dell’arte Dorothy Kosinski, Direttore Emerito della Phillips Collection, e di Renato Miracco. Oltre agli scritti di Kosinski e Miracco, i contributi in catalogo di Larry Ossei-Mensah, Serena Tabacchi e Davide Sarchioni esplorano il rapporto e impatto della tecnologia con l’arte contemporanea.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQoUArYCVok94rhcyOilmavPotltSdaUo4ADsfrHnAy58aWTX8nd_XELYBiigxNImuHYtT_7GEw8QoeJIRl72kDxTufhmDch07vik1HwpSNPy7T4lPQHT7Zq1ybKINUjME6KnNvb7L3CulG-KbzqMVmIWtlD9RSeJG0jS0LHiBj9fTbnAlaRjWm7IDJsA/s1158/Federico%20Solmi_Foto%20Studio%20Solmi%20(1).jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="852" data-original-width="1158" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQoUArYCVok94rhcyOilmavPotltSdaUo4ADsfrHnAy58aWTX8nd_XELYBiigxNImuHYtT_7GEw8QoeJIRl72kDxTufhmDch07vik1HwpSNPy7T4lPQHT7Zq1ybKINUjME6KnNvb7L3CulG-KbzqMVmIWtlD9RSeJG0jS0LHiBj9fTbnAlaRjWm7IDJsA/s320/Federico%20Solmi_Foto%20Studio%20Solmi%20(1).jpg" width="320" /></a></div><br /><div>La presentazione è resa possibile dalla collaborazione con Var Digital Art by Var Group, che è attivamente impegnata nella promozione dell'arte attraverso le tecnologie digitali. La Carl & Marilynn Thoma Foundation ha generosamente contribuito al successo di questo progetto, mentre il supporto museale proviene dalla Phillips Collection. La strategia di comunicazione della mostra è affidata a HF4 di Marco del Bene. </div><div><br /></div><div><b>Ufficio Stampa HF4
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