martedì 2 maggio 2017
Intervista in esclusiva della ns.inviata Alessandra Paparelli alla pittrice Irene Salvatori, che esporrà a Roma dal 6 al 13 maggio
Due arti che si incontreranno, in un connubio di luci e magia nel vernissage di sabato 6 maggio: quella dell'arte figurativa e intensa della pittrice internazionale Irene Salvatori e della poesia di Giuseppe Mincuzzi.
L’arte prenderà vita con le parole del poeta. La mostra che unisce arte e poetica prende il nome "Di luce e di forma": la luce che definisce la materia e la forma che prende vita dall'ombra. Un'antologia di opere che, nella sua personale ricerca sulla luce, Irene Salvatori propone nella nuova mostra dal 6 al 13 maggio a Roma, presso Coronari 111 , Art Gallery.
“A chi ti sei ispirata per i tuoi quadri nel tuo percorso artistico e quali sono i pittori nella Storia che senti maggiormente affini?” “La mia ricerca si muove tra la metafisica di De Chirico e lo studio della luce di Caravaggio. Dipingo in particolare corpi di donne fragili e forti nella loro nudità sublimata. La luce crea volumi e muove i corpi definendone i piani di coscienza. Luce e ombra sono la parte più luminosa e oscura della nostra personalità; non hanno volti perché sono esseri, non persone specifiche. È come se congelassi un attimo e lo estrapolassi dal divenire. Questa è la mia più grande ambizione: prendere un momento e renderlo eterno,per tutti. Per me la pittura, l’arte, sono salvezza”
“Dove hai esposto, in che città, oltra alla Capitale?” “Ho fatto mostre ovunque, anche all'estero, ma in particolare espongo a Roma, la città che più amo”.
"DI LUCE E DI FORMA" Coronari 111 -(Rm) Art Gallery, dal 6 al 13 maggio 2017.
grazie mille
Alessandra Paparelli