Sabato 20 maggio, alle 11, al Salone del Libro di Torino Michela Pisu presenta la sua ultima pubblicazione, Fallo... e basta!, presso lo stand della casa editrice CSA.
Una raccolta da lei stessa definita “saggiallegro”, che raccoglie gli articoli della giovane giornalista sarda in materia di erotismo e sessualità, temi affrontati con estrema libertà.
«Siamo nel 2017 e parlare di sesso non dovrebbe essere ancora un tabù – afferma l’autrice – perciò sto attraversando l’Italia con i miei “Salotti Piccanti”, un format informale che permette di incontrare esperti e non in materia. Ho ideato un momento scanzonato, in cui anche il pubblico è invitato a intervenire. Ci si fanno domande e si cercano risposte».
Il libro di Michela Pisu si schiera dunque contro i divieti insensati e i blocchi mentali, proponendo un irriverente e sfacciato alfabeto del sesso, senza mai dimenticare i sentimenti.
«Ogni volta che scrivo di erotismo aggiunge la Pisu il primo obbiettivo che mi propongo è quello di non essere scontata.
Il problema è che il sesso spesso viene banalizzato, mentre l’amore richiede l’aiuto di una pagina di disambiguazione per eliminare i troppi ‘se’ e i troppi ‘ma’. Il sesso sembra più semplice perché attinge direttamente dall'istinto, quando il più delle volte complica tutto». Fallo… e basta! è il titolo di una rubrica, tutta al femminile, inserita nel magazine online ladonnasarda.it, nel quale ogni lunedì è pubblicato un articolo su eros, intimità e differenze di genere.
Da lì è scaturita l’idea che conduce a questo risultato: l’autrice passa in rassegna i comportamenti del genere umano correlati all'erotismo, associando a essi sue analisi o riflessioni, frutto di studi socio-antropologici. Il saggio fornisce informazioni e valutazioni, insegna con ironia e irrompe nello stato d’animo del lettore “costringendolo” a divertirsi.
Molti degli spunti trattati nella rubrica nascono dalle discussioni emerse nei Salotti, come la scelta degli argomenti per le serate è motivo di approfondimento: i più letti, i più cliccati, ma anche quelli che hanno disturbato di più la quiete dei benpensanti.
Daniela Dal lago