TEATRO TIRSO DE MOLINA
Dal 10 al 28
maggio
Chiude la stagione teatrale del Teatro Tirso de Molina la commedia “Nerone Superstar” con l’eclettico Pietro Romano.
Nerone l’imperatore più amato ma allo stesso tempo più odiato
dell’Antica Roma torna a rivivere sul palco del Tirso grazie alla produzione di
Achille Mellini, alla regia di Roberto D’Alessandro ed un eccezionale
cast composto da Luciana Frazzetto, Stefano Antonucci e Beatrice Gregorini.
“Il
palcoscenico ha la valenza dei sogni e l’anima di un attore vaga, nel corso
della sua carriera, da un desiderio all’altro, immaginandosi nei più
stravaganti, o semplici, o istrionici ruoli, perché solo in quelle dimensioni
realizza il binomio perfetto tra ego artistico e fantasia. - Racconta il regista
Roberto D’Alessandro - Nerone, nella
fattispecie, è l’immagine di una politica ridicola che già nei primi decenni
dell’epoca post cristiana, delira d’onnipotenza, messaggio d’indiscussa
attualità, chissà se per incapacità o disinteresse, si innalza un buffo quanto
discutibile talento per le arti, fino a confondere, oltre i confini dell’assurdo,
il governo con la ‘regia’.”
Tutto cominciò il 15 dicembre del 34
d.c. ad Anzio. Agrippina, discendente di Giulio Cesare e sorella
dell'imperatore Caligola è una donna estremamente ambiziosa, la cui unica
aspirazione è di diventare “imperatore”, aspirazione frustrata sia dal fatto
che è donna, sia dal fatto che è moglie di Gneo, console dell'imperatore
Caligola, ed uomo particolarmente stupido ed abietto. Per raggiungere il suo
scopo, la diabolica donna, sta per mettere al mondo un figlio che nei suoi
progetti dovrà diventare il futuro imperatore di Roma.
Tuttavia il giorno del parto, il 15
dicembre del 34 d.c. appunto, uno spiacevole imprevisto rischia di
compromettere il piano di Agrippina: invece di un solo futuro imperatore
vengono alla luce una coppia di gemelli!
Nerone e Gneo junior. Per evitare
confusione ed eventuali lotte interne, Agrippina decide di farne sparire uno a
caso (Gneo), e di affidarlo segretamente a dei fidati contadini dei castelli
romani…
“Nerone ed io, - conclude il protagonista Pietro Romano - scambiandoci le corde, giochiamo a
raccontare con l’eleganza della satira Roma com’era e forse com’è, divertendoci
a rendere i dubbi della storia gradevolissima realtà scenica, nella quale
l’immaginario e l’accaduto s’intrecciano magicamente con esilarante comicità.”
Nel cast anche Francesco Trifilio,
Maria Chiara Cimini, Francesca Sanapo, Francesco Falco, Marco Paolo Tucci,
Mattia Bagnaia, Giorgio Amadeo, Danilo Mustafà e Tommaso Moro.
ufficio stampa Daniela Chessa
Giò Di Giorgio