Sfilata di campioni per la notte che “Lungo il Tevere Roma”, la manifestazione più importante dell’estate romana, ha dedicato alla nobile arte.
Introdotto da Venanzio Marsili, patron della manifestazione, raggiunge il palco, sulle musiche di Rocky, Guido Vianello: classe 1994, che nel giugno 2016 diventa campione mondiale a Baku dei pesi supermassimi conquistando l’accesso ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro succedendo, alle Olimpiadi, a Roberto Cammarelle, che abbandona il ring ad aprile 2016.
“Cammarelle è stato certamente tra i più grandi campioni che la boxe ricordi”, dice Vianello dopo aver ricevuto il trofeo a forma di guantoni. Dopo di lui ecco Fedele Bellusci, ex campione intercontinentale dei pesi super leggeri I.B.F., oggi organizzatore di eventi nazionali e internazionali, anche benefici: “Ci stiamo preparando – dice Bellusci – per il I Memorial “ko al terremoto” che stiamo organizzando con Umberto Pagoni il 2 luglio, alle 17, ad Amatrice. Un modo per dare una mano a quei paesi martoriati e raccogliere fondi”. Trofei anche per Simone Federici, che sabato combatterà per il titolo italiano dei pesi massimi.
E poi per Emiliano Marsili, campione in carica intercontinentale WBA, categoria pesi leggeri: 37 match, sempre imbattuto, si prepara, a gennaio, al mondiale. Ancora trofeo per Emanuele Blandamura, campione d’Europa in carica dei pesi medi. Ma il gran finale arriva con Franco Venditti, sparring del mitico Tiberio Mitri ma anche attore in Accattone. Venditti ricorda inoltre a Raffaella Leone, figlia del grande Sergio Leone e ospite poco prima sullo stesso palco per parlare del grande papà, quando andava sul set assieme all’indimenticabile cineasta. Ma anche che un tempo, sul Tevere, si faceva boxe. E così, è stato come tornare un po’ a casa.
Lucilla Quaglia