La manifestazione per antonomasia dell’estate romana, “Lungo il Tevere Roma”, quest’anno ha affidato l’opera artistica simbolo della manifestazione agli artisti Marco Manzo, Alessandro Di Cola e Max Gazzè.
Si tratta di un’istallazione scultorea che riporta su trenta cerchi incisi a mano lo stile ornamentale dei tatuaggi di Marco Manzo. Questi cerchi, tramite la luce, tatueranno idealmente lo spettatore e il lungo Tevere.
La novità è che per questa opera Marco Manzo, artista del tatuaggio, ha coinvolto il cantautore Max Gazzè che si occuperà della parte musicale concettuale, suonando all’interno dell’opera: il pubblico potrà quindi interagire con essa creando dei suoni.
L’opera, in fusion con Alessandro Di Cola, utilizza la scultura per rappresentare il matrimonio tra l’arte del tatuaggio e l’arte della musica.
“La musica diventa materia spiega Gazzè l’onda emessa dal theremin viene riprodotta su due schermi diventando come un mandala.
Come i tatuaggi di Manzo riprodotti sui dischi che guardano il fiume Tevere. E’ un’opera che produce arte sempre nuova, a seconda dei suoni prodotti ma anche di come la luce si rifrange sui dischi”.
Una collaborazione che, ancora una volta, è Arte per fare Arte, dove vale il concetto per cui un’opera non è fine a sé stessa ma si rinnova sempre.
Tanto il pubblico che ha affollato la presentazione dell’opera, tra cui il gruppo musicale dei Diana Lou, reduce dal successo del concerto di Berlino.
Lucilla Quaglia