Un successo di affetto e di partecipazione in un'atmosfera mista tra ricordi e rimpianti quella che si è generata ieri a Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna, nel cuore della cittadella politica italiana, proprio di fronte a Palazzo Chigi. Il tema era lontano, però, dagli scranni di Monte Citorio: oltre 250 persone hanno partecipato alla presentazione dell'ultimo libro scritto da Marina Ripa di Meana con l'amico di sempre, il giornalista Marino Collacciani, suo primo ufficio stampa nel lontano 1976.
"Ora ti curo io - Ho preso il cancro per le corna" il titolo di un libro intenso e coinvolgente pubblicato da Cuzzolin Editore e del quale i numerosissimi presenti hanno potuto godere di alcuni "assaggi" grazie alla mirabile lettura di passi del libro dell'applauditissima Marina Tagliaferri, attrice di teatro di rango e popolare volto televisivo grazie al suo ruolo di protagonista di "Un posto al sole" (superata la soglia delle 5.000 puntate).
Quarantadue anni di amicizia che portano gli autori a confrontarsi liberamente sul tema del cancro che ha colpito Marina nel gennaio del 2001. Da un rene all'altro con varie metastasi, cambi di terapia e sofferenze durante le quali emergono costantemente forza, coraggio, dignità e anche un pizzico di ironia che non è mai mancato nella vita di una donna apprezzata per la sua intelligenza e per la sua schiettezza, spesso clamorosamente fuori dagli schemi.
Il lavoro ultimato a fine novembre è stato pubblicato a febbraio, poco dopo la sua morte (5 gennaio). Successivamente, la morte del marito Carlo a meno di due mesi di distanza (2 marzo), nel rispetto del dolore, ne ha ritardato la presentazione al pubblico. Dal racconto di una fiera battaglia emergono spaccati inediti di storia italiana e tanti piccoli tasselli di una personalità forte quanto controversa e, comunque, come quella di tutti gli esseri umani soggetta alla sofferenza e ai problemi quotidiani.
Ne scaturisce un quadro che restituisce Marina al suo reale aspetto umano, quello che in fondo la gente ha saputo intuire. Dopo il garbato saluto dell'ospite, il marchese Giuseppe Ferrajoli che ha ricordato la cordiale amicizia sviluppata con Marina soprattutto durante le vacanze estive e invernali a Cortina la parola è passata al tavolo dei relatori dove oltre allo scrittore e coautore Marino Collacciani e all'editore Maurizio Cuzzolin erano presenti l'ex ministro prof. Francesco De Lorenzo, il figlio adottivo di Marina, Andrea Ripa di Meana Cardella e lo storico produttore cinematografico Pietro Innocenzi.
Proprio da Innocenzi è arrivata la prima notizia: dopo aver letto in anteprima il libro, il famoso produttore di idee e di storie italiane (basti ricordare due delle 300 pellicole da lui prodotte, "I Vitelloni" e "Fumo di Londra") ha preannunciato il suo interesse nello sviluppo di una sceneggiatura per una serie tv che racconti anche attraverso l'ultimo libro di Marina ricco di spunti inediti e profondi la vita di una donna inimitabile.
"Farne solo un film sarebbe riduttivo e comunque da presuntuosi, volendo pretendere di racchiudere tanti episodi straordinari in un unico filamento", ha detto Pietro Innocenzi. Commovente e intenso l'intervento di Andrea Ripa di Meana che ha ricordato gli ultimi istanti di vita della madre adottiva, nell'arco della settimana che ha preceduto l'ultimo pranzo di Natale nella casa in Prati. Di qualità le parole nel ricordo della prima conoscenza e dello sviluppo di un signorile rapporto, espresse dell'editore Maurizio Cuzzolin che sposò di primo acchito l'idea di Marino Collacciani e di Marina di raccontare una storia vera da trasmettere alla gente nello sviluppo di un approccio diverso nell'affrontare la battaglia contro il cancro.
Il libro è inserito nella collana "Protagonisti". Di grande spessore l'intervento dell'ex ministro, prof. Francesco De Lorenzo che da tre decenni è divenuto il paladino della lotta contro il cancro quale presidente di due Associazioni Nazionali la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontario in Oncologia (FAVO) e l'Associazione Italiana Malati di Cancro Parenti e Amici (AIMAC) che raccolgono oltre 600 sigle di volontari in Italia e più di 400 in Europa.
Insomma, una sorta di "sbarco dei Mille" sul terreno minato dell'oncologia, del corretto approccio alla malattia e nella cura, oltre ovviamente agli aspetti nevralgici della prevenzione. Il prof. De Lorenzo ha avuto modo anche di ricordare l'intenso rapporto di amicizia che, al pari della figlia Alessandra, lo legava a Marina, spesso loro ospite all'Hotel Mezzatorre di Ischia.
Toccante il ricordo della scelta di una sedazione profonda operata da Marina e della quale l'amico Francesco De Lorenzo fu il primo ad esserne informato oltre ad aver rifornito di consigli utili la stimata e riconoscente amica. Dal canto suo, il coautore Marino Collacciani oltre a ricordare la nascita del libro, il suo sviluppo e le difficoltà emotive incontrate con Marina nello sviluppo del racconto, ha cucito in una sorta di fil rouge le fasi della malattia, ma soprattutto delle dinamiche di approccio utilizzate da lei con fierezza e intelligenza, coraggio e umiltà quando riconosce di non essere stata uno stereotipo di madre modello, nel non accordare le giuste attenzioni che avrebbe meritato la pur adorata figlia Lucrezia.
In platea oltre a giornalisti, fotografi e cineoperatori illustri ospiti del mondo culturale, istituzionale e imprenditoriale della città, tra i quali la contessa Patrizia de Blanck, la storica della moda contessa Silvana Pascale Augero, l'europarlamentare on. Francesco Ferrara, Saverio Vallone, l'immobiliarista Andrea Meschini, Ias Gawronsky, lo stilista Vittorio Camaiani, l'avv. Ubaldo Pesci con la sua compagna Marina Bartella (hanno acquistato 50 copie del libro per ripresentarlo prossimamente presso la clinica "Nuova Villa Claudia" all'interno del progetto "Oncoarte" promosso dal dott. Gian Luigi Rizzo e dalla moglie, dott.ssa Laura Melis), il principe Guglielmo Marconi Giovanelli,l'attrice Ida Di Benedetto, il prefetto Fulvio Rocco, il generale Alberto Di Vece, l’avvocato Nino Marazzita, popolare giudice di “Forum”, l’attrice Antonella Salvucci, la psico-scrittrice Irene Bozzi, l'organizzatrice di eventi e salotti culturali Sara Iannone, Avv. Nuccetelli, Silvia e Natalino Candido,Maria Teresa Stabile,Carla Ficoroni,Luciano Bernazza con Graziella Moschetti, Marco Petrillo, Pino Demarco, Ugo Mainolfi, i giornalisti Gabriella Sassone, Fabrizio Pacifici, Giò Di Giorgio, Marco Marcelli,Gianni Testa e tanti altri.
Al termine, un elegante e raffinato buffet - bagnato dai preziosi vini dell'Azienda Casale del Giglio serviti da un qualificato sommelier è stato organizzato e allestito dall'organizzatrice di eventi Luana Cavazzuti con le mozzarelle al tartufo di Vincenzo Tammaro ("La Botteghella" di Caserta) e con i dolci dell'"Antica Pasticceria Caputo Alfonso" di Casagiove (Caserta).
Sinossi:Un libro diverso, perché la protagonista ne è testimonial diretta e chi la “racconta” la conosceva da quarantadue anni, quando cominciò a scrivere di lei. Un tempo sufficiente per fermare ed esplorare un segmento di vita inedito e personale che diventa non solo messaggio di solidarietà verso chi soffre, ma anche stimolo reale per un cimento da sostenere con forza e dignità. E, grazie a Marina, consente di rimodellare quel concerto di “male incurabile” che ha pesato a lungo nell'approccio agli interventi e alle terapie di chi ha affrontato l’esperienza di un tumore.
Perché la malattia può renderti migliore: “Quando stiamo bene sosteneva Marina la vita è scontata: invece, quando le forze diminuiscono piano piano, godi dei privilegi del giornata, delle cose belle”. Così, “Ora ti curo io Ho preso il cancro per le corna diventa una sorta di testamento, uno spot verso un ottimismo non sfrenato bensì consapevole. Sta a ciascuno di noi coglierne i significati, destinando riflessione e applicazione agli accadimenti quotidiani, anche con un sorriso che schizza fuori tra le pieghe del dolore.
Un libro scritto a quattro mani, parole e musica dell’anima di entrambi gli Autori, concetti e suoni plasmati dalla sensibilità, da esperienze personali o indirette, ma ugualmente vicine e decisive, con la capacità di mettere in discussione le proprie emozioni al cospetto di una realtà troppo più grande per essere affrontata con la presunzione di ignorarne lo strapotere, ma con la consapevolezza di potersi sentire coraggiosi e fieri artefici di una battaglia. Gli Autori Marina Ripa di Meana, all’anagrafe Maria Elide Punturieri, nasce a Reggio Calabria il 21 ottobre 1941. Dopo poco tempo la sua famiglia (il padre è un avvocato) si trasferisce a Roma e a vent'anni sposa Alessandro Lante della Rovere: dal matrimonio nasce Lucrezia, sua unica figlia naturale.
Stilista d’alta moda, frequenta i protagonisti italiani della vita economica e politica che trascina nei locali notturni alla moda di una Capitale “blindata” durante gli Anni di Piombo. Provocatrice e acuta osservatrice, lancia campagne ambientaliste che conduce al fianco del suo secondo marito, Carlo Ripa di Meana, e poi del figlio adottivo Andrea Cardella.
Autrice di libri di successo, ha convissuto 17 anni con la malattia che racconta con forza e ironia sino all'ultimo. Si è spenta a Roma il 5 gennaio 2018. Marino Collacciani, 63 anni, nato ad Avezzano, padre di Andrea, 34 anni e Riccardo, 25, laureato in Giurisprudenza a “La Sapienza” di Roma. Giornalista professionista de “Il Tempo” per 43 anni, ha realizzato da inviato speciale inchieste e reportages in Italia e in molti Paesi del mondo. E’ Autore di due memorabili scoop: la scoperta del “massacro del Circeo” e l’arresto di Enzo Tortora.
Giò Di Giorgio
Intervista Live al giornalista Marino Collacciani
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