Natalino Candido arriva a Roma da Gioiosa Jonica, dopo due
giorni di viaggio, in macchina, nel 1959. L'idea era quella di fermarsi solo
per un mese, per stare col fratello Aldo, già a Roma da qualche tempo,
invece... Alla vista della città eterna, Natalino se ne innamorò a tal punto
che tutti i giorni andava a Fontana di Trevi a fare il famoso lancio della
monetina, rispettando la leggenda secondo la quale chi lancia un soldino nella
fontana ritorna a Roma. Il fratello Aldo già lavorava in Piazza di Spagna da un
famoso parrucchiere, e quando, dopo un po', aprì un negozio in proprio,
Natalino si stabilì a Roma per dargli una mano. Presto però la passione per
quel mestiere e la voglia di fare lo portano ad aprire un salone tutto suo in
via del Tritone, il locale dove poi sarebbero passati i personaggi più in voga
della Dolce Vita. Una delle clienti che Natalino ricorda con più affetto è
Stefania Sandrelli, ma anche Michelangelo Antonioni e la sua futura moglie,
Tinto Brass e tutta la famiglia.
Con Gigi Sabani aveva stretto un’amicizia che sfiorava la
fratellanza. Un’altra figura importante nella vita del parrucchiere delle dive
è Rino Barillari, soprannominato “The King”, il fotoreporter che gli ha fatto
da ufficio stampa, come ironicamente ama sottolineare, perché all’epoca quasi
non esisteva questa figura che oggi invece abbonda. Barillari lo promuoveva in
modo affettuoso, per solidarietà tra calabresi, avendo anche a disposizione un
giornale come "Il Messaggero", quando il cartaceo e le foto rubate
avevano un valore che anticipava un po' il gossip di oggi. Più volte gli ha
presentato personaggi importanti, come quella volta che gli portò
all’improvviso Gloria Gaynor, immortalandola con lui e lanciando la notizia per
le agenzie più importanti non solo nazionali. Ancora oggi i due sono legati da
un grande affetto. Nel tempo, Natalino ha avuto modo di collaborare con tutti i
fotografi più noti. Con Ezio Radaelli (impresario musicale, ideatore tra le
tante cose del Cantagiro) ha portato la moda in Europa, con il famoso “Treno
Italia”. Si è sposato due volte, ha tre figli e spera di sposarsi una terza
volta con Silvia, l’amore della vita. Qualche anno fa Gioiosa Jonica, la sua
cittadina di origine, gli ha conferito il premio “Gioiosano illustre”
rendendolo felice e orgoglioso.
Quali difficoltà
hai dovuto affrontare appena arrivato a Roma e cosa ti mancava di più della tua
terra?
Le difficoltà, poche, solo perché non conoscevo tante cose.
Mi sono adattato facilmente perché era talmente tanta la voglia di stare a Roma
che riuscivo a non pensare alle cose e agli affetti che mi mancavano.
Hai vissuto decisamente una città diversa,
quella della rinascita e della Dolce Vita. Che Roma era?
Roma era ovattata e allo stesso modo aperta a tutti, ma di
questi, molti erano solo spettatori. I protagonisti erano già allora davvero
pochi.
Sei noto per essere
il parrucchiere delle dive, con molte sei diventato anche amico. Ci racconti
qualche aneddoto?
Un giorno mi chiama
Stefania Sandrelli per andare da lei a fargli i capelli a domicilio. Entro e
vedo Gino Paoli. Sfacciatamente approfittai della sua presenza e del
pianoforte, pensando che un’occasione del genere non mi sarebbe mai ricapitata
nella vita. Cantai accompagnato da Paoli. Una gioia indescrivibile.
Tutti, pur usando i social li denigrano, tu
invece attraverso Facebook qualche anno fa hai trovato l'amore che a tutt’oggi
dura. Come è andata?
In rete c’era il
gruppo de “I Candido nel mondo”, lei era fra questi. Cercavo i cugini in
Argentina e ho trovato lei. Era tutto già scritto nel destino, un amore così
grande non poteva non esplodere, anche se c'era un Oceano in mezzo
Cosa c'è nel futuro di Natalino Candido?
Il mio futuro è oggi,
il lavoro e il progetto di matrimonio.
Ufficio Stampa Giò Di Giorgio