lunedì 22 luglio 2019

L'EMIGRANTE Format radiofonico e televisivo,ideato e condotto da Gio' Di Sarno in onda su Radio Italia Anni 60 ( FM 100.5 ) tutti i martedì dalle 17 alle 18, per il prossimo:Natalino Candido, mani di forbici!!!



Natalino Candido arriva a Roma da Gioiosa Jonica, dopo due giorni di viaggio, in macchina, nel 1959. L'idea era quella di fermarsi solo per un mese, per stare col fratello Aldo, già a Roma da qualche tempo, invece... Alla vista della città eterna, Natalino se ne innamorò a tal punto che tutti i giorni andava a Fontana di Trevi a fare il famoso lancio della monetina, rispettando la leggenda secondo la quale chi lancia un soldino nella fontana ritorna a Roma. Il fratello Aldo già lavorava in Piazza di Spagna da un famoso parrucchiere, e quando, dopo un po', aprì un negozio in proprio, Natalino si stabilì a Roma per dargli una mano. Presto però la passione per quel mestiere e la voglia di fare lo portano ad aprire un salone tutto suo in via del Tritone, il locale dove poi sarebbero passati i personaggi più in voga della Dolce Vita. Una delle clienti che Natalino ricorda con più affetto è Stefania Sandrelli, ma anche Michelangelo Antonioni e la sua futura moglie, Tinto Brass e tutta la famiglia.

Con Gigi Sabani aveva stretto un’amicizia che sfiorava la fratellanza. Un’altra figura importante nella vita del parrucchiere delle dive è Rino Barillari, soprannominato “The King”, il fotoreporter che gli ha fatto da ufficio stampa, come ironicamente ama sottolineare, perché all’epoca quasi non esisteva questa figura che oggi invece abbonda. Barillari lo promuoveva in modo affettuoso, per solidarietà tra calabresi, avendo anche a disposizione un giornale come "Il Messaggero", quando il cartaceo e le foto rubate avevano un valore che anticipava un po' il gossip di oggi. Più volte gli ha presentato personaggi importanti, come quella volta che gli portò all’improvviso Gloria Gaynor, immortalandola con lui e lanciando la notizia per le agenzie più importanti non solo nazionali. Ancora oggi i due sono legati da un grande affetto. Nel tempo, Natalino ha avuto modo di collaborare con tutti i fotografi più noti. Con Ezio Radaelli (impresario musicale, ideatore tra le tante cose del Cantagiro) ha portato la moda in Europa, con il famoso “Treno Italia”. Si è sposato due volte, ha tre figli e spera di sposarsi una terza volta con Silvia, l’amore della vita. Qualche anno fa Gioiosa Jonica, la sua cittadina di origine, gli ha conferito il premio “Gioiosano illustre” rendendolo felice e orgoglioso.

Quali difficoltà hai dovuto affrontare appena arrivato a Roma e cosa ti mancava di più della tua terra?
Le difficoltà, poche, solo perché non conoscevo tante cose. Mi sono adattato facilmente perché era talmente tanta la voglia di stare a Roma che riuscivo a non pensare alle cose e agli affetti che mi mancavano.
Hai vissuto decisamente una città diversa, quella della rinascita e della Dolce Vita. Che Roma era?
Roma era ovattata e allo stesso modo aperta a tutti, ma di questi, molti erano solo spettatori. I protagonisti erano già allora davvero pochi.
Sei noto per essere il parrucchiere delle dive, con molte sei diventato anche amico. Ci racconti qualche aneddoto?
 Un giorno mi chiama Stefania Sandrelli per andare da lei a fargli i capelli a domicilio. Entro e vedo Gino Paoli. Sfacciatamente approfittai della sua presenza e del pianoforte, pensando che un’occasione del genere non mi sarebbe mai ricapitata nella vita. Cantai accompagnato da Paoli. Una gioia indescrivibile.

 Tutti, pur usando i social li denigrano, tu invece attraverso Facebook qualche anno fa hai trovato l'amore che a tutt’oggi dura. Come è andata?
 In rete c’era il gruppo de “I Candido nel mondo”, lei era fra questi. Cercavo i cugini in Argentina e ho trovato lei. Era tutto già scritto nel destino, un amore così grande non poteva non esplodere, anche se c'era un Oceano in mezzo
Cosa c'è nel futuro di Natalino Candido?
 Il mio futuro è oggi, il lavoro e il progetto di matrimonio.

Ufficio Stampa Giò Di Giorgio