Ci sono serate che lasciano il segno, serate meravigliose,
come quella organizzata in maniera magistrale presso l’Auditorium centro
Sociale di Salerno da Pasquale Petrosino, direttore artistico del “Premio Scena
Teatro” e dal regista salernitano Antonello De Rosa che ne cura ogni dettaglio
tecnico. Una premiazione al femminile, preceduta da uno spettacolo anch'esso al
femminile: La lupa di Giovanni Verga.
Una strepitosa Nadia Rinaldi, arrivata a Salerno solo due
giorni prima del debutto. Si è integrata in maniera professionale, affettuosa e
generosa con i cinquanta allievi saliti sul palco per interpretare a turno
tutte le parti.
Parti di un puzzle perfetto, assemblato dalla mente del regista
De Rosa, direttore del laboratorio teatrale “Scena Teatro”, con cui opera sul
territorio da oltre 20 anni. Sul palco solo una fetta dei partecipanti ai corsi
di teatro che tiene De Rosa. Infatti gli allievi sono oltre 200, di tutte le età, di tutti i ceti
sociali, senza barriere, senza discriminazioni.
Un luogo dove tutto è
possibile. Lo si è potuto notare anche durante lo spettacolo, portando più di
un disabile in scena, integrandoli perfettamente con gli altri partecipanti.
A condurre la parte delle premiazioni è stato un emozionato
Pasquale Petrosino in tunica bianca, cucita appositamente per lui da Liana
Mazza, sarta ufficiale di Scena Teatro.
Sul palco alla fine de La Lupa, si sono
alternate per ricevere il premio (il corno ideato dallo stesso De Rosa e
realizzato da La Mia Bottega) le varie vincitrici: Nadia Rinaldi, Margerita
Rago, Gio’ Di Sarno, Lucia Sardo e Vladimir Luxuria.
Il sentire comune di tutte le premiate è stato sottolineare
che dal 1880, cioè dalla nascita di questo testo poco o nulla è cambiato della
condizione della donna. Una donna colpevole sempre e comunque. Sia nella figura
dominante della madre (Lupa), che nella figura debole della figlia.
Quest’ultima poco citata, ma colpevole per mancanza di carattere. Mentre
l’uomo, il “maschio peccatore” viene tentato, lui non c’entra e ammazza per
difesa, per salvare l’onore, perché provocato…affermazioni assurde che si
leggono ancora oggi negli articoli di giornali sui femminicidi.
Una serata intensa, patrocinata
dal Comune di Salerno e dall’assessorato alle politiche giovanili. Un grande
azzardo mettere assieme tante belle personalità così forti, ma i premi prendono
il carattere di chi li organizza, e in questo premio c’è forza, coraggio e
amore.
L’amore di due persone meravigliose, come Pasquale ed Antonello, che si
muovono sempre e solo in nome dell’Arte con la A maiuscola. Due i premi
speciali dati dalle stesse mani del regista salernitano: uno a Mara Keplero,
amica della coppia e collante tra alcune
delle premiate e gli organizzatori. L’altro, al suo compagno di vita, Pasquale
Petrosino, per l’impegno profuso in tutta l’organizzazione.
Premiate e premianti:
A consegnare il premio all’attrice Margherita Rago è stata
Chiara Natella, organizzatrice del Barbuti Festival Salerno. L’attrice
salernitana ha voluto ricordate il cuore pulsante (nonostante la scomparsa)
della cultura salernitana, il padre della premiante il Prof. Peppe Natella.
Dopo un sentito e commosso applauso della platea al ricordo di Natella, la Rago
ha voluto dedicare a suo padre il premio ricevuto. Poi la volta di Gio’ Di
Sarno fasciata in un meraviglioso abito
dello stilista Gianni Cirillo, premiata dalla Direttrice della casa
circondariale ICATT di Eboli.
Giò, cittadina della Capitale da anni, ha
ricordato con emozione le sue origini a pochi chilometri da Salerno e la fatica
che ha dovuto fare per arrivare ad essere la persona e l’artista che è.
Lucia Sardo (che a dispetto del cognome
è siciliana)premiata dalle mani del direttore artistico del premio, il regista
Antonello De Rosa. La Sardo ha sottolineato agli allievi del laboratorio l’importanza
di avere un maestro degno di nota come lo hanno loro, e come è stato il suo.
Un’emozionatissima
Nadia Rinaldi ha ricevuto il premio dalle mani dell’assessore alle politiche
giovanili e all'innovazione del comune di Salerno, Mariarita Giordano.
La
Rinaldi ha ringraziato il regista De Rosa per averle affidato un ruolo al quale
aspirava da molto, ma come si sa in Italia, il comico è destinato a quel cliché
tutta la vita, difficilmente può cambiare registro.
Lei lo ha potuto fare
grazie a questa messa in scena e ne è uscita davvero vittoriosa.
A premiare Vladimir Luxuria l’autore di “Come eliminare i giornalisti (senza finire
in prima pagina)” il giornalista Gabriele Bojano.
Dopo le foto di rito e le interviste con il giornalista Alfonso Maria Tartarone di AMT comunicazione e
ufficio stampa del premio, tutti si sono diretti al ristorante IL BUKO, al
centro di Salerno, coccolati come solo in Campania si sa fare nonostante l’ora.
Grazie alla minuziosa collaborazione dell’organizzazione di RB Event di Rosa
Barra, tutto è filato liscio come l’ottimo olio servito a tavola.
Tra il numeroso e soddisfatto pubblico, in prima fila
l’assessore regionale Anna Maria Petrone, l’attore Piero Vitola, la ex modella
Anna Bon, la fascinosa Nadia Girardi e una bellissima femmina di Labrador di
nome Frida.
Per i corsi “Scena Teatro” di Antonello De Rosa info:
3922710524 / 3333067832 scenateatrosalerno@gmail.com
Foto di Corinna Fumo
BONARIA