È uscito in piena pandemia il libro dell’eclettico artista, stilista e astrologo Massimo Bomba:
…E la Papessa chiese alla Luna. Riflessioni su miti e simboli, per l’editore SarpiArte. Già in vendita, il volume si è fregiato della prefazione di Giuliano Urbani, ex Ministro dei Beni e delle Attività culturali, che ne sottolinea il valore conoscitivo e l’estrema eleganza della fattura, marchio inconfondibile di tutte le opere di Bomba.L’uomo ha cercato di interpretare il mondo da sempre, imparando a conoscere il misterioso linguaggio dei segni.
Su questa scia si articola questo volumetto di un Massimo Bomba che si ritrova ad essere scrittore creativo in grado di sintetizzare i suoi molteplici interessi culturali e la capacità di connettere l’astrologia con la storia, l’aneddotica e qualche spunto di medicina olistica in un’operetta godibile e dal linguaggio piano e penetrante. Tutti i più grandi personaggi della storia occidentale, compreso lo stesso Galilei, il padre della scienza moderna, erano appassionati di oroscopi. Sapevano leggere le influenze degli astri. Bomba rivela un aspetto inedito dell’astrologia e molto lontano da quell’aura quasi magica e spesso millantatrice sotto cui viene generalmente presentata. Tutt’altro che un passatempo, l’astrologia rivista in questo volume appare come una scienza del mondo antico che aveva basi ben solide e che rifletteva, letta in un’ottica prudente, numerose caratteristiche essenziali a coloro che erano assetati di conoscenza o avevano mansioni politiche o sociali importanti. Aver frequentato l’Accademia romana di costume e moda, con una tesi di laurea sul Settecento, la successiva collaborazione con alcune importanti case d'alta moda degli anni ottanta unitamente alla passione per le stelle e alla dimensione della pittura hanno ispirato in questo artista originalissimo una visione molto concreta dell’astrologia. Amante di un’eleganza estrosa, caratterizzata da suggestioni klimtiane, stilemi di ascendenza bizantina e memorie di art nouveau, Bomba ha un senso estremo della concretezza, avendo avuto a che fare fin dagli esordi della sua carriera con il complesso mondo della moda, imparando a stare sul pezzo senza scadere mai nella banalità.
L’arte, nella sua interpretazione, è proprio questo connubio di sogno e realtà, immaginazione e capacità di stare con i piedi per terra. Allo stesso modo, conoscere il mondo dei simboli, dei segni, dell’interpretazione delle stelle è uno strumento, a suo dire, essenziale per una libertà intellettuale che è oggi più necessaria che mai. Essere schiavi di uno scientismo assoluto o negarlo sono entrambe posizioni pericolose che negano l’autonomia dell’individuo. Un sano equilibrio si trova solo nella conoscenza, nella prudenza e nell’arguzia che ne deriva.L’originalità, infatti, è dalla sua prospettiva l’imprescindibile ingrediente per resistere in un mondo sempre più competitivo e ingeneroso, come quello che si prospetta ormai da anni e che l’attuale drammatica situazione sociale dovuta alla situazione sanitaria, politica ed economica ha accentuato. Le fake news, i falsi miti, le notizie contraddittorie rendono sempre più evidente come l’uomo debba riappropriarsi di una sua autonomia di pensiero, essere padrone di una conoscenza più profonda che possa dargli chiavi di lettura non banali di fronte ad una realtà caotica. L’opera di Bomba segue questa filosofia della libertà. D’altra parte tutta la sua opera grafica rispecchia questo fondamentale principio, presente in tutte le mostre che ha realizzato in giro per l’Italia. Da ricordare in particolare quella all'Accademia di costume e moda di Roma, un'altra nel settecentesco palazzo Asmundo a Palermo e, sempre a Palermo, quella in una importante galleria d'arte a palazzo Cattolica, nel cuore del centro storico. La sua propensione per la diffusione di una conoscenza spesso bistrattata lo ha portato a dedicarsi alla divulgazione, tenendo numerose conferenze, con lo scopo di comunicare un’immagine dell’astrologia più vicina allo studio scientifico che al comune sensazionalismo e collaborando con riviste nazionali ad alta tiratura. Arte e mistero, insomma, sono due strutture fondanti di un mondo davvero civile, che non rifiuta la complessità, ma con uno spirito asciutto, intelligente, razionale lo interpreta: questo è lo stile che Bomba porta avanti da anni.
L’Arte non può essere tale se disgiunta dalla Conoscenza, quella profonda, con la C maiuscola, che non riguarda un sapere facile o, per meglio dire, semplicistico, ma ha il coraggio di affrontare temi che da qualche secolo sono diventati tabù. Il suo coraggio intellettuale si riflette sulla sua opera pittorica, nei suoi bozzetti, in cui storia e mito si intrecciano senza pudore, con un equilibrio mirabile e razionale, tanto da attirare l’apprezzamento di molti e da essere ospitati in luoghi prestigiosi, come il Palazzo Tittoni a Roma e l’antica Biblioteca Angelica. La razionalità non è distante dalla contemplazione del mistero della vita in cui siamo gettati come dadi: questo è il messaggio di Bomba, messaggio che forte e chiaro arriva in questa sua ultima opera, questo libro dalla copertina elegante e dal titolo accattivante che si muove tra l’esigenza perenne di offrire chiavi di lettura per conoscere se stessi e rivede la storia attraverso i suoi personaggi più noti con un colore inedito, intrigante, imperdibile.
Lucilla Quaglia