Il primo murales green omaggio al movimento LGBT+
Un nuovo monumento
per Roma.
250 mq di vernice mangia-smog.
Un inno all’amore e al diritto alla
felicità.
Un muro per tutti, un
muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo
ITIS ARMELLINI, Largo Beato Placido Riccardi, quartiere San Paolo (Roma
Nel 1921
ci fu il Primo congresso per la riforma sessuale, che pose le basi per la
fondazione della Lega mondiale per la riforma sessuale.
99 anni
dopo, arriva a Roma Outside In, della street artist olandese JDL: il primo
murales green a tema LGBT+, nato dalla collaborazione tra Italia, Stati Uniti e
Olanda, per portare la storia di un secolo di conquiste e battaglie per il
diritto alla felicità sul muro di una scuola, nel quartiere San Paolo.
Un nuovo monumento per Roma, che è al tempo stesso colore e rigenerazione urbana,
restyling creativo della città e messaggio, in grado di trasformare un muro
bianco in opera d’arte accessibile a tutti. 250 mq di vernice mangia smog, un inno all’amore e al diritto alla felicità.
Un muro per tutti, un muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo.
Capofila del progetto è Yourban2030, la no-profit italiana
guidata da Veronica De Angelis che ha già regalato a Roma,
nel quartiere Ostiense, Hunting Pollution, il murales green più grande d’Europa. Il primo di una serie di
muri di tutti, murales e monumenti, omaggi e opere d’arte a cielo aperto.
“La mia opera rappresenta un uomo e una donna, che si sovrappongono
e si riflettono allo specchio: uno è l’altra e l’altra è l’uno, in un incontro
d’amore, in un moto di accoglienza universale”, ha spiegato la street artist
olandese JDL, che ha firmato il murales con la sua inconfondibile cifra stilistica
in bianco e nero, quasi fotografica e lirica.
“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere
in una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per
questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili”.
Questa frase a dir poco rivoluzionaria l’ha pronunciata il
capo della comunità cattolica, Papa Francesco, nel documentario del regista russo Evgeny
Afineevsky, Francesco.
“Ciò che il movimento ha dimostrato da quel lontano 1921 e
poi passando per il 1969 - i Moti di Stonewall - e per la fondazione dell’Homomonumentary
di Amsterdam e così via, è che, come un domino colorato, la libertà di uno ha
comportato la libertà di tutti” ha dichiarato Veronica De Angelis, Presidente
di Yourban2030 e capofila del progetto. “Le lotte, le manifestazioni, ogni singola
conquista che la comunità LGBT ha ottenuto, l’ha ottenuta per tutti. La libertà
di amare ed essere ciò che siamo. Outside In è un inno alla libertàche, partendo dall’eredità del movimento, ne dimostra la
grandezza stessa: un percorso di liberazione collettiva a cui tutti noi
dobbiamo qualcosa, non solo gay, lesbiche, trans ecc, ma anche etero, bianchi,
neri. Tutti noi, nessuno escluso. È un murales nato da una cordata
internazionale, dalla collaborazione di operai, artisti, tecnici di cantiere,
istituzioni, ma anche tanti semplici cittadini che attraverso la campagna di
crowfunding hanno deciso di dare il loro supporto. Le loro firme le troverete
qui, su questa targa, e ne troverete altre ancora, perché da qui parte una
nuova sfida che ci vede uniti per lanciare un messaggio universale di libertà”.
“Il murale raffigura una donna che si guarda allo specchio e
vede un uomo nel suo riflesso” ha spiegato l’artista JDL. “Spesso uso la mia
arte per tradurre le emozioni in visioni che si collegano a questioni
sociali. Questa volta mi sono sentita
onorata di essere stata coinvolta nel pensare ad un opera dedicata all’identità
di genere a Roma. Prima dell'esecuzione del muro ho
intervistato un paio di persone della comunità lgbt +. Uno di loro era un transgender di
Amsterdam. Mi ha parlato delle profonde lotte che ha dovuto affrontare per
sentirsi a casa nel proprio corpo. “Emotivamente
e fisicamente è stata una vera battaglia per molti anni”. Comunemente con gli altri soggetti lgbt con
cui ho parlato, si sentivano tutti "bloccati in una bolla"
emotivamente saggi, il che lo rendeva sia fisicamente che emotivamente
malato. Questo può portare a grandi
incomprensioni dall'ambiente circostante. Il mio scopo era tradurre e "far
esplodere" questa emozione usando il murales; le lotte per l'accettazione di chi sei.
L'idea era di creare una comprensione emotiva nei confronti di questo gruppo
target, e si spera che questo muro sia un promemoria per accettare chi tu (oi
tuoi cari) siete veramente. Potresti essere sulla buona strada per il
supermercato quando realizzi che tuo figlio o tua figlia è bello così com'è, e
quella comprensione potrebbe essere la scelta giusta da fare”.
“Outside
In” ha dichiarato Frank Ferrante, co-founder
Yourban2030 Stati Uniti “prosegue la missione nata a Stonewall,
insieme a quella della tutela dell’ambiente secondo le indicazioni dell’Agenda
2030. È un’opera d’arte destinata a far crescere la consapevolezza e nutrire la
speranza e l'orgoglio di ognuno. Questo è Outside
In: un Monumento per tutti, un nuovo luogo di ritrovo
e condivisione, dove celebrare un messaggio universale di Amore e Orgoglio”.
A due
anni di distanza da Hunting Pollution, Yourban2030, fondata da Veronica De
Angelis con la project manager Maura Crudeli, torna quindi con una cordata
internazionale etica, per un’opera di 250 mq di vernice mangia smog dedicata a
La Karl Du Pigné: personaggio icona del movimento, che lo rende oggi simbolo
condiviso di diritto alla felicità, diritto all’affettività.
Con Outside In, la libertà va di pari passo con la tutela
dell’ambiente: i 250 mq di vernice Airlite mangia-smog con cui è realizzato il
murales, neutralizzano, infatti, lo smog di 53 auto benzina euro 6 e 40 auto diesel
euro 6 al giorno. Un nuovo cuore verde nella periferia di Roma.
“Abbiamo fortemente voluto questo muro dedicato alla Karl,
Andrea Berardicurti, che è stato un pilastro storico per il Circolo Mario Mieli
e per tutta la comunità LGBT+” ha dichiarato Valerio Colamasi Battaglia,
Presidente del Circolo Mario Mieli. “Da sempre la nostra comunità lotta per abbattere
i muri del pregiudizio e questa volta abbiamo deciso di sostenere e abbracciare
il progetto di Yourban 2030 di trasformare un muro in un simbolo di libertà, di
accettazione, di amore per sé stessi. Siamo ancora più felici perché sarà nel
nostro quartiere di San Paolo sul muro dell’Istituto Tecnico Armellini.
Ripartiamo dal territorio e dalle generazioni future per costruire paesaggi di
solidarietà, amore e rispetto.”
“Quando Yourban 2030 ha contattato l’ambasciata siamo rimasti
entusiasti” ha dichiarato la vice ambasciatrice dei Paesi Bassi,
Dewi van de Weerd. “Siamo contenti della collaborazione e del risultato, anche
perché la creazione dell’artista olandese JDL serve a ben tre buone cause. È un
omaggio a 50 anni di lotta LGBT. In più è stata realizzata con una speciale
vernice mangia-smog che ne fa un esempio di ecologia concreta. Infine ha
trasformato un muro nudo in un’opera d’arte pubblica accessibile a tutti”.
“Riuscire a realizzare quest'opera mettendo in sinergia
l'esperienza del Mieli, il ruolo fondamentale all'interno della nostra comunità
dei luoghi della formazione e della cultura, come l'Istituto Armellini, e,
infine, la professionalità e soprattutto la capacità di praticare innovazione
unita al rispetto dell'ambiente di Yourban 2030, è una connessione che abbiamo
curato come Municipio con attenzione e con assoluta ostinazione e siamo felici
di essere arrivati ad un risultato straordinario come quello che inaugureremo a
Largo Beato Palcido Riccardi” ha dichiarato il Presidente del
municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri.
Per contribuire ad Outside In è possibile
donare sugofundme.com/f/greenmural. I donatori
avranno il loro nome riportato su una targa ai piedi del murales e
contribuiranno alla nascita di un nuovo monumento per tutti e di tutti,
inclusivo e partecipato, racconto di un movimento internazionale, a cui ogni
persona deve qualcosa.
Il progetto, fortemente voluto e sostenuto
dall'Ambasciata Olandese in Italia, è a cura di Yourban 2030 in
collaborazione con il Circolo Mario Mieli, con il patrocinio del Municipio VIII
di Roma.
Classe 1985, Veronica De Angelis è una giovane
imprenditrice romana che ha deciso di investire in prima persona sulla
sostenibilità. Attiva da 12 anni nel campo dell’edilizia e appassionata
di arte, ha iniziato a lavorare da giovanissima, subito dopo la morte del
padre, da cui ha ereditato la passione per i viaggi, per la
natura e per la bellezza. Veronica si è laureata in
Scienze Politiche, per poi conseguire un Master in Real Estate and Finance.
Nel 2018 Veronica fonda la no profit Yourban2030, in
collaborazione con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e un team
composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, Daniele Bernardi. La no
profit si ispira ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030, con cui crea connessioni
virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici
in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte al
servizio della Terra, l’arte generatrice dell’immagine
del futuro verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte
messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare
Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per
progetti artistici.
A partire dalla street
art, una delle correnti artistiche che più di altre, dialogando con lo spazio
urbano, si presta a raccontare concetti e affrontare temi legati all’ambiente,
Veronica ha deciso di regalare al mondo un esperimento di grande valore,
estetico e ambientale.
Brevettata in oltre 50 Paesi
con 19 certificazioni internazionali, Airlite è una
tecnologia incorporata in una pittura minerale in modo del tutto
naturale, senza quindi ricorrere a sostanze chimiche o a biocidi. Grazie
all'energia della luce e alla presenza di umidità nell'aria, crea una barriera
di ossidanti che decompone le sostanze organiche nocive trasformandole in
sostanze innocue. Alle sue proprietà antibatteriche e antivirali, unisce
pertanto anche la capacità di ridurre gli inquinanti tossici presenti
nell'aria, come gli ossidi di azoto (NOx) e i pericolosi composti organici
volatili (COV) tra cui anche la formaldeide. Caratteristiche a tal punto uniche
che nel 2019 le Nazioni Unite hanno ufficialmente indicato Airlite come una
delle 4 innovazioni che possono fare la differenza nella lotta all'inquinamento
atmosferico del pianeta.
Ufficio Stampa HF4 www.hf4.itMarta Volterra marta.volterra@hf4.it340.96.900.12
Giò Di Giorgio