Un racconto propositivo per immagini sul futuro di un città fuori dai cliché che urla la sua bellezza e mostra le sue ferite. Protagonisti quattordici artisti che abitano Roma sentimentalmente e professionalmente, per la prima volta insieme in un docu-film per suggerire le possibilità di un riscatto culturale.
Anteprima assoluta
Giovedì 8 luglio - Ore 21:30
Laghetto dell'EUR
Ingresso Viale Africa
Ingresso con prenotazione e
conferma obbligatoria alla mail
Un
docufilm che rivela come la Capitale può ritrovare se stessa attraverso l’arte
e i suoi artisti. Nasce da un’idea di Guido Talarico, che ne è anche regista e
produttore, “La luce di Roma”, un’opera che vuole dare una risposta a questa
necessità di dover ripensare il futuro delle grandi metropoli, a partire dalla
Città Eterna, il cui fascino millenario rimane immutato ma il cui decadimento
deriva da lontane responsabilità. Ad offrire un punto di vista per una nuova
prospettiva sono gli artisti che interpretano il film: una lunga sfilza di
firme prestigiose che hanno impresso il loro segno nella storia delle città e
che, in epoca di pandemia, hanno vissuto l’alienazione in ogni forma della
cultura. Riscoprire il presente con un occhio critico e creativo al futuro
proprio facendo parlare gli artisti che vivono e lavorano nella capitale,
coinvolgerli per chiedere al loro talento di indicare percorsi nuovi, orizzonti
fin qui mai indicati per far rinascere Roma, è l’obiettivo di “La luce di Roma”
che si avvale della fotografia di un filmmaker specializzato nelle incursioni
d’arte, Francesco Talarico, e che verrà presentato in anteprima giovedì 8
luglio alle ore 21:30 nel nuovissimo Floating Theatre sul laghetto dell’EUR, a
Roma. I racconti di Andreco, Gianni Dessi, Piero Pizzi Cannella, Oliviero
Rainaldi, Dirk Vogel, Ra di Martino, Marco Tirelli, Pietro Ruffo, Silvia
Giambrone, Cesare Pietroiusti, Veronica Montanino, Matteo Basilè, Gian Maria
Tosatti e Roberta Coni sono stati scelti per narrare una Roma diversa, aiutandone
a coglierne la grandezza, a riscoprire attraverso i dettagli la sua maestosità,
ma anche a indicare un percorso di rinascita.
“Roma è una delle città più belle al mondo – dichiara Guido
Talarico - ma negli ultimi anni sta vivendo una crisi profonda che la
sconquassa, minandone perfino l’identità. La crisi economica, morale, etica e
sociale che l’ha colpita è stata così dura da cambiarne il percepito e in
qualche modo il destino. La città eterna, che film come “La dolce vita” o “La
grande bellezza” hanno consacrato e storicizzato come simbolo dell’epicureismo
contemporaneo, sta vivendo una fase di depressivo decadimento dalla quale
sembra non riuscire ad emergere. Al tema della responsabilità, che è certamente
primario, se ne aggiunge un secondo di pari importanza che è quello della
visione, della prospettiva. La chiave più importante è proprio questa analisi,
ma soprattutto proposta, volontà di riscatto. Abbiamo così pensato di chiedere
agli artisti un lavoro d’introspezione e di proiezione, domandando loro di
usare la propria arte per offrire ad occhi comuni un’analisi della realtà
autentica, che sappia guardare in profondità alle ragioni della decadenza e, al
contempo, possano offrire una visione originale per una palingenesi delle
nostre città.”
Partendo da quei luoghi mistici e riservati che sono gli
atelier, dove il grande pubblico di solito non entra, e percorrendo in esterni
alcuni dei luoghi di culto della cultura romana - dal Maxxi a Villa Medici,
dall’Auditorium a Villa Pamphili - “La luce di Roma” dà voce diretta, senza
un io narrante, ad una narrazione inconsueta, critica, libera, originale
degli stessi artisti, verso un visionario immaginifico che è la stessa
interpretazione della propria opera, della vita e quindi della città, riletta
in chiave inedita che fa emergere strade e percorsi non ancora percepiti.
“Ma non si tratta di un monologo dall’alto – continua Talarico –
anzi, come dicono i manager, è un racconto “top-down” impostato per aprire
spazi a riflessioni che coinvolgano lo spettatore e lo conducano all’impegno e
alla responsabilità civica, per una ripresa di passione politica e di interesse
nei confronti della gestione della cosa pubblica. Il tutto naturalmente visto
dal punto dell’arte e del talento contemporaneo. “
L’ingresso alla proiezione è su prenotazione obbligatoria alla mail segreteria@insideart.eu
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it
Giò Di Giorgio