In occasione del centenario della nascita del contrabbassista Charles Mingus, considerato tra i più talentuosi e innovativi musicisti del jazz moderno, i Quintorigo, gruppo sui generis e ricco di contaminazioni e sperimentazioni, dedicheranno un nuovo tributo al genio del compositore statunitense. Un vero e proprio spettacolo dal vivo che vedrà la partecipazione dell’eclettico Gino Castaldo, giornalista e critico musicale, conduttore radiofonico e divulgatore della cultura musicale, ma soprattutto tra i pochi ad aver incontrato il grande maestro del jazz.
“Mingus 100: la storia di un mito” sarà l'evento di punta della terza serata del festival “LA VOCE DELLA TERRA 2022”, organizzato dall'Associazione Visioninmusica, con la direzione artistica di Silvia Alunni, e si svolgerà allo Spazio Collicola di Spoleto mercoledì 3 agosto alle ore 21 (biglietti in vendita sul circuito Vivaticket).
Aneddoti, racconti, un’analisi storica del periodo e del personaggio, accompagnati dalle sonorità inconfondibili dei Quintorigo, in una rilettura moderna ed affascinante in un percorso che riproporrà anche brani del più recente album “Quintorigo play Mingus Vol.2”, la giusta prosecuzione di quel lavoro che celebra in modo tangibile e permanente il mito Charles Mingus, il primo realizzato in Italia, con cui ai Quintorigo venne aggiudicato il prestigioso titolo
di “Miglior formazione del 2008”, secondo il referendum annuale indetto dalla rivista "Musica Jazz". Si ascolteranno pagine memorabili in arrangiamenti timbricamente innovativi e con un piglio non meno viscerale di quello che lo stesso Mingus infondeva alle sue esecuzioni.
Nel pomeriggio del 3 agosto si avrà la possibilità inoltre di effettuare gratuitamente una visita guidata alla città di Spoleto. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione telefonando al numero 0744 432714, dal 19 al 29 luglio nei giorni feriali dalle 9 alle 12.
I Quintorigo si formano nel 1996. Fin dall'inizio la loro musica, fortemente sperimentale, fonde jazz, classica, rock e pop.
Il gruppo inizia la propria attività proponendo dal vivo un repertorio fatto di cover di artisti di diversa estrazione musicale (Miles Davis, Jimi Hendrix, Nirvana). Il primo disco (autoprodotto) è l'album promozionale “Dietro le quinte” (1998).
La formazione nasce con Valentino Bianchi sassofonista, Andrea Costa violinista, Gionata Costa violoncellista, Stefano Ricci contrabbassista e John De Leo cantante.
I binari su cui si muovono i Quintorigo sono tre: eclettismo, contaminazione, sperimentazione.
Il primo deriva dalle esperienze formative giovanili (dal Conservatorio alle cantine, dall’orchestra sinfonica alla cover-rock band).
La seconda è emanazione e rielaborazione del primo, in quanto tentativo tipicamente post- moderno di fondere l’eccellenza del passato in un nuovo linguaggio fatto d’echi e reminiscenze che suonino sorprendentemente nuove, talvolta, sembra paradossale, in netto contrasto con il passato (e con il presente).
La terza è un’inclinazione psicologica, una costante e alienante forma mentis che porta a negare ciò che è stato detto o fatto, ciò che suona scontato o “pop”, nel senso deteriore del termine.
Ciò che c’è, c’è già. E spesso non ci piace. Sperimentazione è ricerca di ciò che non c’è.
Mostrando rare versatilità e capacità strumentali, i Quintorigo si permettono di shakerare suoni e generi musicali: classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato è come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale.
Nel 1998 partecipano ad Arezzo Wave e si classificano primi all'Accademia della Canzone di Sanremo: è il prologo alla loro partecipazione al Festival di Sanremo 1999, durante il quale si fanno conoscere al grande pubblico con “Rospo”. Al festival della canzone italiana si aggiudicano il Premio della Critica nella sezione "Giovani" e quello della Giuria di qualità. Lo stesso anno, grazie a “Rospo”, vincono la Targa Tenco per la miglior opera prima. Nella cerimonia di premiazione suonano con Franco Battiato rivisitando il suo brano "L'animale". Nel 2001 partecipano ancora al Festival di Sanremo, ricevendo il premio come Miglior Arrangiamento con il brano “Bentivoglio Angelina (Kon tutto il mio amaro)”.
Nel 2005, a seguito di divergenze artistiche e personali, John De Leo lascia il gruppo.
L’anima, la creatività, ma soprattutto l’unicità della musica dei Quintorigo, rimane e lo dimostra il risultato della prima uscita discografica, l’album dedicato a Charles Mingus: “Quintorigo Play Mingus”, premiato dal mensile specializzato Musica Jazz, come miglior album del 2008 e successivamente, nel 2011, la vittoria del PIMI (Premio Italiano Musica indipendente).
Dal 2007 a oggi sono state diverse le collaborazioni, dal punto di vista vocale, ai progetti dei Quintorigo, sia live che discografici.
Da Maria Pia de Vito a Luisa Cottifogli, da Luca Sapio a Moris Pradella, fino ai più recenti Alessia Obino e Alessio Velliscig.
In questi oltre vent’anni di carriera, i Quintorigo hanno mantenuto costante la presenza sulle principali emittenti radio e televisive nazionali come: Radio DeeJay, RadioRai1, RadioRai3, Rai International, MobyDik RadioRai2, SocialClub RadioRai2, Popolare Network, ma anche Tg1 Rai, Tg3 Rai, Parla con me Rai3, RaiNews, a cui si affiancano articoli e recensioni sulle principali riviste musicali nazionali e sui quotidiani nazionali e locali.
Dalla prima presenza al Concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni a Roma nel 2001, hanno calcato più volte i palchi del Brand New Tour, degli Italian Music Award, di Umbria Jazz, del Premio Ciampi, del Premio Recanati, de L’Alterfesta di Cisterino, del Mittlefeste di Cividale del Friuli, del Premio Tenco e di Musicultura a Macerata, e della Notte Bianca in diverse località italiane.
Le doti di ecletticità e versatilità, gli hanno permesso di esibirsi in club come il Blue Note, tempio italiano del jazz, piuttosto che non il rock club Urban di Perugia, o il Big Mama di Roma, locale blues per antonomasia e al contempo suonare nella Valle dei Templi di Agrigento o al Palazzo Reale di Milano.
Nei loro album e nei loro live, hanno ospitato e ospitano collaborazioni di artisti quali: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Antonello Salis, Gabriele Mirabassi, Paolo Fresu, Carmen Consoli e Ivano Fossati, Juliette Lewis e Eric Mingus, figlio di Charles Mingus, fino alla più recente presenza, come ospiti guest, nel tour teatrale 2018 di Mario Biondi.
I Quintorigo cercano, inventano, sconvolgono, distruggono per ricostruire sulle rovine deframmentate dell’illustre passato, una lingua nuova fatta di suoni inascoltati, di strutture libere, di espressioni eterodosse e atmosfere stranianti. Forse ha senso conoscere e rispettare I Quintorigo per l’onesta missione che, ad oggi, da oltre vent’anni anni portano avanti: fare musica diversa, senza pregiudizi di alcun tipo (storici, geografici, etnici, di genere), senza compromessi degradanti, lontani delle logiche del mercato e dei media, motivati da un congenito e totalizzante amore per l’oggetto della loro ricerca, la musica stessa.
quintorigo.com
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
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Giò Di Giorgio