Il rinascimentale Palazzo Filippeschi Simoncelli, aprirà le sue porte per un’esperienza immersiva nella cultura ed enogastronomia del territorio. L’elegante porticato in basalto sovrastato dal loggiato ed i sotterranei del palazzo, un tempo usati come cantine, saranno infatti la location dove si terranno la cena a cura di Emanuele Rengo, chef del Ristorante Vis A Vis di Orvieto, progetto 100% vegetariano fondato sul rispetto dei cicli della natura e sulla biodiversità, di recente entrato a far parte del circuito “Umbrian #EVOOAmbassador - Testimoni di oli unici” - la rete creata dalla Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria che seleziona i migliori ristoranti ed enoteche umbri in cui trovare prodotti di qualità tra cui una ricca selezione di oli e.v.o. prodotti in Umbria. La cena accompagnata dalle degustazioni di pani e oli DOP dell'Umbria, vini DOC e DOCG dell'Umbria, terminerà con la visita, guidata dagli archeologi Claudio Bizzarri e Paolo Binaco, ai sotterranei del Palazzo, dove si terrà il concerto del violoncellista Andrea Rellini. L’evento, a cura della Strada dei Vini Etrusco Romana e delle Strade dei Vini e dell’Olio dell’Umbria, è organizzato nell’ambito di “Orvieto città del gusto, dell’arte, del lavoro e dell’innovazione” evento del Consorzio Turistico Territoriale Orvieto Way of life e della Fondazione Cotarella, giunto alla sua terza edizione che animerà la città fino al 1° ottobre. L’evento del 16 settembre è preceduto da un Convegno che si svolgerà il 15 settembre alle ore 17,00 presso la Sala dei 400 al Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto dal titolo “ Il Made in Italy agroalimentare e il turismo di qualità. Esperienze e territori memorabili” La nostra identità nasce dalla terra. Un luogo fertile e duro. Che richiede pazienza e visione, impegno e rispetto, determinazione e fiducia. La terra, con i suoi codici, i suoi linguaggi, le sue leggi, i suoi imprevisti, i suoi tempi, il suo tempo. Per migliorare il rapporto con l’ambiente e con la natura serve riconoscere e valorizzare l’identità della nostra bellezza e della nostra storia. Significa sviluppare un turismo di qualità e costruire esperienze memorabili. Come i nostri territori.
Che vanno tutelati concretamente, con le loro caratteristiche, le loro peculiarità e il loro legame con il cibo e la cultura. Il nostro Made in Italy agroalimentare. Un vero patrimonio dell’Umanità. Unico al mondo Il Convegno sarà moderato dalla giornalista RAI Valentina Bisti Saluti istituzionali Intervengono Rappresentanti del Governo Giuseppe Cerasa Direttore Le Guide ai Piaceri e ai Sapori di La Repubblica Dominga Cotarella Presidente Fondazione Cotarella Vincenzo Gesmundo Segretario generale Coldiretti Ivana Jelinic Amministratore Delegato ENIT Marina Lalli Presidente Federturismo Paolo Morbidoni Presidente Federazione nazionale delle Strade del Vino e dell’Olio Maurizio Oliviero Rettore Università degli Studi di Perugia Ettore Prandini Presidente nazionale Coldiretti Giuseppe Santi Presidente Consorzio Orvieto Way of Life.
BREVE STORIA DI PALAZZO FILIPPESCHI – SIMONCELLI
Orvieto (TR)- Da Piazza della Repubblica scendendo per Via Filippeschi si giunge ad un caratteristico incrocio a cinque vie con la pittoresca Via della Cava e, a destra in posizione sopraelevata, Via Malabranca. È qui che si erge uno dei più bei palazzi dell’Orvieto rinascimentale, Palazzo Filippeschi Simoncelli realizzato su un’antica dimora dei ghibellini Filippeschi, esiliati da Orvieto nel 1313 e poi appartenuto alle famiglie Simoncelli e Petrangeli. L’edificio, ristrutturato tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo forse da Bernardo Rossellino, si presenta con un bel portale e una facciata realizzata successivamente in stile tardo-cinquecentesco e al suo interno racchiude un elegante porticato in basalto sovrastato da un loggiato con caratteristiche finestre ad arco ribassato e una bifora. Le sale interne sono decorate da interessanti cicli d’affreschi realizzati tra il Settecento e l’Ottocento, mentre l’androne era un tempo abbellito da una splendida Annunciazione datata tra il 1450 e il 1516 e attribuita ad Antonio del Massaro detto Pastura. L’affresco, che versava in pessime condizioni, è stato asportato dalla parete per favorirne la conservazione. Tra gli ospiti di Palazzo Filippeschi Simoncelli va senz’altro ricordata una giovane Caterina de Medici che vi soggiornò nel 1532. Caterina de Medici nota alle istituzioni orvietane per essere l’occhio del Pontefice, il prozio Papa Clemente VII, sarebbe poi divenuta Regina di Francia.
------
Ufficio stampa
Marina Bertucci
cell. 335 7171206
email: bertucci1952@yahoo.com
Daniela Dal Lago