sabato 21 dicembre 2024

Roma si riscopre colta - Il “Salotto Letterario Tevere” apre una finestra sulla storia

 

Il Conte Carlo Piola Caselli (scrittore) con i cofondatori del Salotto Letterario Tevere Carlotta Ghirardini e Paolo Dragonetti de Torres Rutili.

La cultura si ritrova a salotto a Roma, a due passi da via Veneto, radunando poeti, scrittori, giornalisti, artisti di teatro e cinema, pittori e musicisti per restituire alla città il ruolo colto di una Capitale ricca di una storia dimenticata. Così, ripristinando l’antico veicolo della tradizione orale, passi inediti di una narrazione sfuggita ai libri, trova nuova linfa e vita eterna nel corso di incontri. Con l’interazione protagonista e l’interesse, unito a una curiosità crescente, pronto a generare nuovi temi da approfondire. È questo lo scenario naturale, quanto mirato e ricercato, del “Salotto Letterario Tevere” nel quale prendono vita le riunioni a tema, con la regìa precisa e coinvolgente dei due co-fondatori, Carlotta Ghirardini e Paolo Dragonetti De Torres Rutili, protagonista, tra le varie iniziative, del Premio Pushkin: da quindici anni i due protagonisti dell’iniziativa restituiscono nuova linfa a Roma lungo il solco della costante riemersione di una cultura altrimenti destinata a restare inesplorata.

Il Soprano Anna Bruno

Contribuendo in maniera determinante a porre rimedio alle tante crepe che i gestori del nobile selciato dalla Città eterna continuano ad ignorare. Insomma, qualche buca in meno può permettere alla cultura della Capitale di riprendere un cammino produttivo e meno impervio. A conclusione del ciclo accademico 2024, il “Salotto Letterario Tevere” - con il patrocinio della Shelley Keats House - ha presentato la serata di chiusura del ciclo di incontri dedicati al bicentenario di Lord Byron. L’occasione è stata propizia per annunciare due anteprime: l’uscita dell’antologia “ArteAnime i paesaggi dell’anima” e quella dei poeti russi contemporanei, tradotta in italiano. 

 I cioccolatini del Salotto Letterario Tevere.

Ma anche per ragguagliare sugli imminenti appuntamenti dei Salottieri, come la Tosca di Puccini al Teatro Petrolini con protagonista il celebre Soprano Anna Bruno: è stata proprio lei ad aprire l’incontro di dicembre del Salotto Letterario Tevere eseguendo "O Bolt Night", “Sì, mi chiamano Mimi”, “Tu che m'hai preso il cuor”. Hanno partecipato all’incontro la sociologa Antonella Pagano, che ha avuto modo di dare notizia della sua nuova opera di fiabesca drammaturgia - “Melusina e Raimondino” - andata in scena al Piccolo Teatro San Paolo con l’attore hollywoodiano Bruce Payne. Da segnalare gli interventi del prof. Vincenzo Patané - considerato il massimo esperto in Italia di Byron, con molti best seller all’attivo - e del Conte Carlo Piola Caselli che ha, poi, svelato ai salottieri dettagli inediti della vita di Byron, in virtù della parentela: racconti tramandati e custoditi gelosamente tra le mura di casa, tra appunti inediti sulla libertà dell’Italia e della Grecia, nonché sulla libertà di stampa. 

Il Prof. Vincenzo Patané legge dei passi dal suo libro su Lord Byron con Carlotta Ghirardini e Paolo Dragonetti de Torres Rutili.

Dal canto suo, la giornalista della Rai Mariù Safier ha dato una lettura avvincente di versi di Lord Byron mentre le musiche della serata sono state curate da Luca Imbriani, che ha eseguito “Nella Fantasia” di Ennio Morricone, “Astro del ciel”, “Ave Maria” di Schubert, oltre ad un suo adattamento per armonica di “Avec Le Temps” di Ferrè. 

                             Marino Collacciani

martedì 17 dicembre 2024

NATALE IN TAVOLA Sul sito Missioni.org dei Frati Cappuccini Missionari di Milano le ricette della tradizione www.missioni.org

 


Il Centro missionario dei Cappuccini di Milano
nel convento di Piazzale Cimitero Maggiore 5, come cuore pulsante della spiritualità francescana fondata sul principio di fraternità universale, è ricco di proposte quanto è vasto il mondo che rappresenta. Oggetti, eventi, mostre, idee e perfino ricette: vi si trova di tutto e tutto serve ai frati per raccogliere fondi per le missioni. Le ricette prevalentemente invernali sono su due volumi e anche sul sito missioni.org, altro scrigno di tesori per chi cerca storie e progetti per una solidarietà concreta e sicura. I volumi sono le “Ricette intorno al camino” (pp.299, Editrice Velar, 2005) e le “Nuove ricette intorno al camino”, II V. (pp. 348, Editrice Velar, 2010), che furono pubblicati da Fra Mauro Miselli, all'epoca Direttore del Centro Missionario. I manuali raccolgono le migliori ricette preparate dalle famiglie di credenti in 25 anni di cene comunitarie intorno al grande camino del salone parrocchiale: dalle classiche come le penne all’arrabbiata e i muffin al cioccolato fino alle più particolari quali il risotto all’arancia o le trote alla birra. Nel secondo volume, non mancano le sezioni dedicate ai piatti regionali e alle specialità dal mondo, quali la cima genovese o le bliny, le crepes farcite di origine russa. I due volumi insieme costano €18,00, mentre un volume singolo costa €10,00. Per richiedere i libri: tel. 02 334930343 - email missioniestere@missioni.com I proventi della vendita in questa stagione sono devoluti al Progetto natalizio “Da Milano a Betlemme”, a sostegno della comunità cristiana della Parrocchia Latina di S. Caterina a Betlemme, in Palestina, ridotta alla fame a causa delle forti tensioni economiche e politiche seguite al calo del turismo post pandemia. Ecco un menu invernale originale e gustoso perfetto per il periodo delle Feste: 

Gnocchi alla romana con porri e speck 
Ingredienti per gli gnocchi: • 250g di semolino • 1 litro di latte • 70g di burro • 3 tuorli d’uovo • 80g di grana grattugiato • 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva • 2 porri • 70g di speck in una fetta sola • sale, pepe Ingredienti per il condimento: • 80g di burro • 3 cucchiai di grana grattugiato Preparazione: In una pentola portare a ebollizione il latte con un pizzico di sale e 50g di burro a pezzetti. Farvi cadere a pioggia, poco alla volta, il semolino, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Continuare la cottura per 20-30 minuti circa, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo pulire i porri privandoli delle radici, delle foglie esterne e della parte verde più dura; lavarli, asciugarli e tagliarli a listarelle. In un tegame rosolarli brevemente nell’olio, insaporirli con un pizzico di sale e pepe, versarvi un mestolino d’acqua e cuocerli a fuoco dolce, coperti, per 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Tagliare lo speck a dadini e rosolarlo brevemente. Togliere il composto di semolino dal fuoco e lasciarlo intiepidire. Aggiungere i porri, lo speck, i tuorli d’uovo, il grana e mescolare fino ad amalgamare bene gli ingredienti. Spennellare il piano di lavoro con il burro rimasto, fuso a parte, versare il composto di semolino e porri, stenderlo in uno strato uniforme dello spessore di 1 cm e lasciarlo raffreddare. Con un coltello ricavare tanti triangoli, disporli in una profila imburrata sovrapponendoli leggermente, spennellarli con il burro fuso e cospargerli di formaggio grattugiato. Metterli in forno preriscaldato a 180° per 10-15 minuti, facendo gratinare leggermente la superficie. Servire gli gnocchi caldi. 
Tacchinella ripiena
Ingredienti: • 300g di carne di vitello macinata • 150g di prosciutto cotto • 60g di pancetta • olio, sale, pepe, rosmarino, salvia • 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 scalogno • 1 bicchiere di marsala • 2 mele renette • 1 chiara d’uovo • poca panna liquida 
Preparazione: Tritare prosciutto e pancetta e mescolarli alla carne macinata, aggiungere ½ bicchiere di marsala, una chiara d’uovo, un po’ di sale e la panna necessaria a rendere l’impasto morbido, ma compatto. Riempire con questo impasto la tacchinella già cosparsa all’interno di sale e pepe. Chiuderla cucendo l’apertura, disporla in una teglia e condire con olio, salvia, rosmarino, sale e pepe. Cuocere in forno a 180° per circa 1 ora, poi aggiungere nella teglia il sedano, la carota, lo scalogno e le mele a pezzi, irrorare con il resto del marsala e mezzo bicchiere di acqua e far cuocere almeno per un’altra ora. Se necessario aggiungere un poco di acqua durante la cottura. Togliere dal forno e passare al passaverdura il fondo di cottura, le mele e le verdure. Aprire la tacchinella, togliere il ripieno e tagliarlo a fette, tagliare anche la carne, disporre il tutto sul piatto di portata e irrorare con la salsina. 

Stollen (dolce natalizio tedesco) 
Ingredienti per 3 stollen: • 500g di farina • 1 bustina di lievito • 200g di zucchero • 2 uova • 175g di burro • 250g di ricotta • 125g di uvetta • 125 g di arancia candita • 125 g di nocciole tritate • un pizzico di sale • un pizzico di noce moscata • 4 gocce di aroma di mandorle • 4 gocce di aroma di rum • 100g di burro • altro zucchero per completa- re abbondante zucchero a velo Preparazione: Ammollare in acqua tiepida l’uvetta, poi scolarla e asciugarla. Sbattere il burro ammorbidi-to (o fuso e lasciato raffreddare) con lo zucchero. Continuando a sbattere, aggiungere un uovo alla volta e un pizzico di sale. Aggiungere amalgamando, la ricotta, gli aromi di mandorle e rum, un pizzico di noce moscata, l’arancia candita, le nocciole tritate, l’uvetta e infine la farina mescolata con il lievito e setacciata. Dividere l’impasto in 3 parti. Prenderne una, con 2/3 di essa formare una sorta di pane allungato e con il terzo restante un rotolo appiattito, più stretto e di eguale lunghezza, che va sovrapposto al primo (durante la cottura nel forno le due parti si fonderanno insieme). Con lo stesso procedimento, formare gli altri 2 Stollen. Disporli su una placca rivestita di carta forno e cuocerli a 180° per 40 minuti, lasciandoli per altri 10 minuti nel forno spento. Fondere 100g di burro e pennellare gli Stollen caldi appena tolti dal forno, spolverizzandoli subito di zucchero. Attendere che siano ben raffreddati, quindi cospargerli di zucchero a velo in abbondanza (devono presentarsi completamente bianchi). Avvolgerli nel cellophane o nella pellicola trasparente e chiudere bene. Riporli in scatole di latta ben chiuse, dove acquisteranno il loro gusto pieno nel giro di 2-3 settimane, e conservarli in un ambiente freddo (non in frigorifero bensì in un locale non riscaldato o eventualmente sul balcone, avvolti in una protezione contro il gelo. Per gustare appieno il delizioso aroma dello Stollen, occorre prepararlo 3 settimane prima di Natale e tagliarlo a fette piuttosto sottili al momento di servirlo. Se ne fanno 3 perché è usanza offrirne qualcuno in dono, legandolo con il nastro come un pacchetto natalizio.

                      Daniela Dal Lago

Teatro Trastevere presenta Evento Speciale Dal 26 al 31 dicembre IL GIOCO DI NATALE Uno spettacolo diretto da EMILIANO MORANA

 


Con EMILIANO MORANA LORENZA GIACOMETTI GIOVANNI DE ANNA LUISA BELVISO CARLOTTA SFOLGORI ANDREA PAPALE 

Speciale SERATA CAPODANNO IL 31 DICEMBRE! Info: 3283546847 info@teatrotrastevere.it Un calendario che scandisce la sera del 24 dicembre, illuminato sulla sinistra un Albero di Natale addobbato brilla quasi di luce propria, e sulla destra una tavola imbandita, compongono quello che è l’appartamento di Piero e Sonia. Piero (EMILIANO MORANA), Chef e titolare di un piccolo ma rispettato e ben frequentato ristorantino e sua moglie Sonia (LORENZA GIACOMETTI), insegnante di violino e violoncello presso un’importante scuola di musica, hanno deciso di organizzare a casa loro la cena per il veglione di Natale: la tavolata sarà composta ,oltre che dai padroni di casa, da altre due coppie: le sorelle minori di Sonia e i rispettivi mariti. 

Veronica (LUISA BELVISO) la mezzana, medico cardiochirurgo al 5 anno di specializzazione e Luigi (GIOVANNI DE ANNA), il marito, brigadiere dei carabinieri ad un passo dalla promozione a maresciallo. Ed infine Celeste (CARLOTTA SFOLGORI) la più piccola, bravissima fotografa in carriera che vive in Irlanda da 3 anni, esattamente da quando si è separata da Claudio (ANDREA PAPALE), l’ex marito agente immobiliare disoccupato in cerca di un impiego e migliore amico di Piero. Per gli ultimi due la presenza dell’uno e dell’altro sarà una “sorpresa di Natale” . La serata sembra più o meno tranquilla, una cena di Natale come le altre, almeno fino a quando la classica tombolata viene sostituita da un vecchio gioco da tavola, trovato da Celeste nello stanzino delle cose vecchie di Sonia: “Il gioco delle verità”. Questo gioco renderà parecchio movimentata la vigilia di Natale dei nostri protagonisti, e qualcosa di soprannaturale sta per accadere... 


NOTE DI REGIA 
Una black comedy che trasporterà il pubblico in un vero e proprio viaggio di emozioni: si riderà, si piangerà e si avrà paura… Questo grazie al mutamento graduale di tutti e sei i personaggi in scena, che dovranno fare i conti con un qualcosa che sembra soprannaturale ed esoterico. Cit. Il gioco di Natale è un incontro tra Jumanji e Perfetti Sconosciuti, una commedia originale e brillante, dai meccanismi narrativi ben oliati. Cit. 

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma Feriali ore 21, festivi ore 17:30 INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA prevista tessera associativa intero €13,00-ridotto €10,00 Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ 

 Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

                                Giò Di Giorgio

lunedì 16 dicembre 2024

A MONTECITORIO E’ STATO PRESENTATO “SINFONIE DI UNA CAPITALE”: IL PROGRAMMA DELLA FONDAZIONE TEATRO “LUIGI PIRANDELLO PER AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

 

Presenti: l’On.le Calogero Pisano; il Dott. Salvo Prestia, Direttore Teatro Pirandello; il Dott. Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento, Francesco Bellomo, Direttore Artistico Teatro Pirandello, Alessandro Patti, Presidente Fondazione e Giorgio Pasotti 

Si è tenuta nella Sala Stampa di Montecitorio la Conferenza Stampa di presentazione del programma artistico “Sinfonie di una Capitale” inserito tra gli eventi di AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025. 
A presentare il programma realizzato dalla Fondazione Teatro “Luigi Pirandello” erano presenti l’On.le Calogero Pisano; il Dott. Salvo Prestia, Direttore Teatro Pirandello; il Dott. Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento, Francesco Bellomo, Direttore Artistico Teatro Pirandello, Alessandro Patti, Presidente Fondazione Teatro Pirandello, Costantino Ciulla, Assessore alla cultura del comune di Agrigento e Giorgio Pasotti. “Il mio è un impegno personale – ha dichiarato l’onorevole Calogero Pisano – verso la mia città e nei confronti del mio grande Teatro Pirandello. In questi anni abbiamo fatto un lavoro costante per far diventare il Teatro un fiore all’occhiello tra i teatri italiani. 
Giorgio Pasotti

Abbiamo puntato sulla qualità e valorizzazione del territorio”. Tra gli eventi confermati: il concerto del maestro Giovanni Allevi, il concerto Tributo al maestro Ennio Morricone, il concerto del Tenore Argentino Josè Cura e della soprano giapponese Eriko Sumiyoshi, il Premio “Franco e Ciccio patrimonio di Sicilia” in onore dei degli indimenticabili comici siciliani, alla presenza di Gianpiero Ingrassia. Inoltre in programma concerti di musica leggera al fine di coinvolgere un pubblico più giovane e concerti di musica jazz per le vie della città con Brass Group. “Un programma vasto, innovativo di grande apertura di spirito e di sicura qualità artistica. Tantissime attività e spettacoli di alto valore culturale e che fungeranno da ulteriore strumento di promozione di Agrigento Capitale Italiana Della Cultura 2025. Attività eterogenee per abbracciare diverse tipologie di interventi al fine di potere essere graditi al vasto pubblico che si attende per questo importante evento”. Ha dichiarato Salvo Prestia, Direttore del Teatro Pirandello. 
On. Calogero Pisano

 “Il nostro – afferma Francesco Bellomo, Direttore Artistico Teatro Pirandello – è diventato un teatro di produzione e la carta vincente sta nel fatto che c’è una grande collaborazione tra management e parte artistica. Questo rappresenta un valore aggiunto se si decide di produrre. E a proposito di produzione è nata una collaborazione tra il nostro teatro e il Teatro Stabile dell’Aquila, diretto da Giorgio Pasotti. Proprio per Agrigento Capitale della Cultura 2025 produciamo l’Otello con la regia di Giorgio Pasotti”. “Un’opera di grande attualità visto il tema che tratta e l’obiettivo è quello di avvicinare i giovani al teatro. L’Otello che andrà in scena è stato riscritto da Dacia Maraini”. Ha continuato Giorgio Pasotti. L’intero programma coprirà tutto l’anno 2025: il centro storico di Agrigento si trasformerà in un grande teatro all’aperto per stupire i turisti ed i visitatori locali attraverso rappresentazioni teatrali che riporteranno in vita Luigi Pirandello, Andrea Camilleri, la Regina Margherita, filosofi, storici e personaggi legati alla storia della città. “La condivisione e l’inclusione sono due aspetti sui quali abbiamo puntato per aggiudicarci il titolo di Capitale della cultura 2025. 
Per due anni non ci siamo riusciti ma quest’anno nel nostro progetto abbiamo messo l’anima, abbiamo puntato sull’integrazione, sul coinvolgimento dell’intera provincia e nel realizzare questo progetto ha contribuito molto la la mia esperienza maturata nella mia professione di medico”. Dichiara Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento. Presente anche Alessandro Patti, Presidente della Fondazione Luigi Pirandello, che ha voluto sottolineare quanto sia importante la rete e la collaborazione tra artisti e città, l’importanza della collaborazione per la realizzazione dell’Opera Otello che unisce Agrigento con l’Aquila. Inoltre sono in programma: visite teatralizzate, spettacoli di danza, teatro didattico e culturale, mostre e per finire il “Gran Galà di fine anno” Ad eseguire il Concerto, l’Orchestra del Coro Lirico Siciliano o della F.O.S.S., diretti dal Maestro Francesco Di Mauro. 

Ufficio Stampa: Ennio Salomone Tel. 346.6142314 – E-mail: salomone.ennio@gmail.com 

                                   Giò Di Giorgio

venerdì 13 dicembre 2024

Speciale evento alle ore 18 di lunedì 16 dicembre 2024 a Roma, presso la sede dell’Anica in viale Regina Margherita 286, dove il regista Pierfrancesco Campanella festeggerà il suo compleanno con tanti amici Vip regalando la proiezione per un pubblico selezionatissimo del suo ultimo lavoro: il docufilm “C’era una volta il beat italiano” di Pierfrancesco Campanella.

 

C’era una volta il beat italiano, prodotto da Sergio De Angelis e distribuito da Parker Film srl, intende essere l’affettuoso omaggio ad un periodo che ha segnato la storia. Gli anni Sessanta hanno rappresentato un’epoca di grandi fermenti e rinnovamento sociale, con un decisivo cambio di rotta a livello mondiale per quanto riguarda ideologie, mode, costume, valori. Soprattutto quel periodo ha espresso una grande esigenza di libertà dalle convenzioni stereotipate improntate al perbenismo e all’ipocrisia. Anche la musica si è adeguata con nuovi suoni e testi più impegnati.

In Italia la cosiddetta “beat generation” è stata rappresentata da un gruppo di artisti decisamente innovativi, con canzoni che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. In questo lavoro ne parlano un gruppo di personaggi che il genere beat lo hanno vissuto, per una analisi lucida e ironica allo stesso tempo, evitando compiacimenti nostalgici. Molti i cantanti intervistati da Pierfrancesco: da Don Backy a Ricky Gianco, da Renato Brioschi dei Profeti a Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, da Livio Macchia dei Camaleonti a Gianni Dall’Aglio dei Ribelli, da Donatella Moretti a Mario Pavesi dei Fuggiaschi, a Giuliano Cederle dei Notturni.
Campanella con Rosanna Fratello

Poi c’è Franco Oppini, in quegli anni facente parte dei Gatti di Vicolo Miracoli, massima espressione del movimento “Verona Beat”. Fondamentale la presenza di Mita Medici, la prima “Ragazza del Piper”, che ha rappresentato la svolta per un’intera generazione di ragazze desiderose di emanciparsi dal secolare predominio maschile. Significativo l’apporto di Rosanna Fratello, che all’epoca del beat ancora non cantava ma sognava ad occhi aperti, sperando di emulare la carriera dei suoi idoli Patty Pravo, Rita Pavone e Caterina Caselli. 
Don Backy Roberta Ammendola Campanella

C’era una volta il beat italiano è inoltre impreziosito dai contributi di vari addetti ai lavori, come Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale Raropiù), Massimiliano Canè (autore della trasmissione Techetechetè su RaiUno), il press-agent Niccolò Carosi, i parolieri Alberto Salerno e Claudio Daiano, i musicisti Natale Massara, Mauro Goldsand e Rodolfo Grieco, discografici Federico Monti Arduni, Italo Gnocchi e Andrea Natale, l’operatore culturale Franco Mariotti, la conduttrice tv Morena Rosini (già nel gruppo Milk and Coffee), il regista Luca Verdone e gli esperti di beat Francesco Lomuscio, Federico Gnocchi e Carlo Lecchi (Presidente della AVI, Associazione Vinile Italiana). Infine l’estroso Ivan Cattaneo che il beat lo ha rilanciato negli anni Ottanta con i suoi album di cover (in particolare Duemila60: Italian Graffiati). Molti dei sopracitati protagonisti di quell’epoca irripetibile saranno presenti alla proiezione del prossimo 16 dicembre, insieme a tanti amici personali del regista Campanella, invitati per l’occasione. 

Dal giudice del Tribunale Penale di Roma Valerio de Gioia al criminologo Gino Saladini, dal noto avvocato penalista Paolo Pirani all’ingegnere informatico Paolo Reale, dalla genetista forense Marina Baldi al super investigatore Antonio Del Greco, già a capo della Squadra Omicidi nella Questura di Roma e oggi dirigente della Italpol, una delle maggiori agenzie di sicurezza italiane. Oltre naturalmente a numerosi personaggi dello spettacolo come, citando a caso, Sebastiano Somma, Elettra Ferraù, Mirca viola, Jinny Steffan, Ottavia Fusco Squitieri, Sergio Siciliano, Elisabetta Pellini, Amedeo Goria, Barbara Scoppa, Fabio Melelli, Pierluigi Manieri, Maurizio Pizzuto e tantissimi altri. Brindisi e buffet.

Gabriella Sassone

                 La direzione

La danza sportiva a un bivio cruciale

 

Non sempre si può procedere liberamente “a passo di danza”. La frase idiomatica è in questo caso oggettivamente calzante poiché si riferisce a un movimento che coinvolge, sia a livello amatoriale sia agonistico, milioni di persone: così, prima del termine di un anno animato da contrasti e prese di posizione più o meno degne di attenzione, l’Unione Danza Italiana (UDI) ha lanciato un grido di allarme, sottolineando la necessità di dare una svolta al mondo del ballo nel segno dell’etica, della trasparenza e dell’inclusività. 

L’UDI, in sostanza, sostiene che il modo della danza in Italia necessiti di un cambiamento fondato su stile, passione, sostegno del talento, di una trasparenza e di una correttezza fondamentali per l’abbattimento delle barriere di accesso alla danza. A questo, fa notare l’Unione Danza Italiana, “si aggiunge l’esigenza di condannare le forme di razzismo, violenze di genere, ingiurie e violenza verbale”. Per comprendere la portata del movimento, dei suoi travagli e delle sue aspettative basti dire che in Italia i ballerini sono oltre un milione , tra giovanissimi e anziani; per non parlare di maestri di danza, di scuole, agenti e manager, tecnici e associazioni sul territorio. 

Secondo l’UDI tutte queste componenti “vivono uno stato di disagio per l’atmosfera complessiva in cui è via via degradata la pratica della danza sportiva”. È quanto riferisce l’Unione Danza Italiana che parla di ballerini in difficoltà , desiderosi di una rinascita in grado di restituire alla danza italiana quell’aura di rispetto e primazia della quale era circondata fino a pochi anni fa, affermando: “Desideriamo restituire il sorriso a tutti gli attori del settore, l’entusiasmo, il clima armonioso e leggero, l’energia trascinante del pubblico. In definitiva, riportare l’etica e il rispetto nel confronto, nell’organizzazione, nelle esibizioni; ponendo al centro la trasparenza e la correttezza nelle condotte da parte degli amatori, dei professionisti e dei responsabili delle associazioni e degli enti istituzionali”. 

Il settore della danza sportiva e degli sport musicali, nel nostro Paese è rappresentato dalla Federazione Italiana Danza Sportiva e Sport Musicali, cui è demandata l’organizzazione delle gare ufficiali in Italia, quali i campionati nazionali e regionali e di tutte le altre manifestazioni agonistiche. Nel settore della danza sportiva e degli sport musicali, nel nostro Paese operano diverse Associazioni, che organizzano gare, eventi e altre manifestazioni agonistiche. Attualmente il mondo della danza sportiva è, secondo l’UDI “depresso da uno stato di disagio per la trascuratezza da parte della Federazione, che ha addirittura abbandonato l’organizzazione della quasi totalità delle manifestazioni, lasciando spazio alle iniziative più disparate di Associazioni ed Enti di promozione che hanno instaurato un regime di controllo sulle gare”. Insomma, il sistema sta attraversando una fase delicata, un bivio tra conservazione dello status quo e un’innovazione che porterebbe al cambiamento. Molti ballerini professionisti che hanno scelto di dedicare la vita alla danza sportiva, ma anche semplici appassionati, cultori del ballo, esordienti - dopo anni trascorsi ad esibirsi ai diversi livelli - sono giunti al punto di rottura e si trovano costretti a denunciare , sempre secondo l’UDI, “una situazione nella quale il talento e l’impegno vengono soffocati da metri di giudizio falsati che non tengono unicamente conto delle effettive capacità dei concorrenti”. Altrettanta preoccupazione - conclude l’Unione Danza Italiana - viene manifestata “per la crescente affermazione di una cultura maschilista e “sessista” mentre le donne, soprattutto le giovani ballerine, non sono rispettate né tutelate. In tale contesto danzatori, atleti e famiglie manifestano disagio all’interno di ambienti che dovrebbero essere sani, inclusivi e rispettosi della crescita personale e professionale”. 

  Ufficio Stampa: Marino Collacciani 338.7146750 m.collacciani@gmail.com 

                                    Giò Di Giorgio

martedì 10 dicembre 2024

“SINFONIE DI UNA CAPITALE”: IL PROGRAMMA DELLA FONDAZIONE TEATRO “LUIGI PIRANDELLO PER AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025

 

In programma: il concerto del maestro Giovanni Allevi, un tributo al maestro Ennio Morricone, il tenore Argentino Josè Cura e la soprano giapponese Eriko Sumiyoshi, concerti di musica leggera, rappresentazione teatrali e opere liriche, mostre, attività didattico culturali e un premio in onore di Franco e Ciccio 

Venerdì, 13 dicembre 2024, alle ore 16.00 nella Sala Stampa di Montecitorio (Via della Missione, 4) si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del programma artistico “Sinfonie di una Capitale” inserito tra gli eventi di AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025. A presentare il programma realizzato dalla Fondazione Teatro “Luigi Pirandello” saranno presenti: l’On.le Calogero Pisano; il Dott. Salvo Prestia, Direttore Teatro Pirandello; il Dott. Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento, Francesco Bellomo, Direttore Artistico Teatro Pirandello. Ospite: Giorgio Pasotti Un programma vasto, innovativo di grande apertura di spirito e di sicura qualità artistica. Tantissime attività e spettacoli di alto valore culturale e che fungeranno da ulteriore strumento di promozione di Agrigento Capitale Italiana Della Cultura 2025. Attività eterogenee per abbracciare diverse tipologie di interventi al fine di potere essere graditi al vasto pubblico che si attende per questo importante evento. Tra gli eventi confermati: il concerto del maestro Giovanni Allevi, il concerto Tributo al maestro Ennio Morricone, il concerto del Tenore Argentino Josè Cura e della soprano giapponese Eriko Sumiyoshi, il Premio “Franco e Ciccio patrimonio di Sicilia” in onore dei degli indimenticabili comici siciliani, alla presenza di Gianpiero Ingrassia. Inoltre in programma concerti di musica leggera al fine di coinvolgere un pubblico più giovane e concerti di musica jazz per le vie della città con Brass Gruop. L’intero programma coprirà tutto l’anno 2025: il centro storico di Agrigento si trasformerà in un grande teatro all’aperto per stupire i turisti ed i visitatori locali attraverso rappresentazioni teatrali che riporteranno in vita Luigi Pirandello, Andrea Camilleri, la Regina Margherita, filosofi, storici e personaggi legati alla storia della città. Il Foyer del Teatro Pirandello ed il suo chiostro verranno accuratamente preparati ed ospiteranno delle serate musicali e teatrali all’aperto con rappresentazioni teatrali, musica da camera, musica leggera e classica. Un mix di stili per soddisfare il palato di un pubblico eterogeneo, fatto di adulti e ragazzi, italiani e stranieri e soprattutto, per promuovere e valorizzare il Teatro Pirandello ed il chiostro. Al fine di apportare un contributo culturale sempre più importante, la Fondazione ha organizzato una stagione concertistica sinfonica - operistica di grande rilievo, che catalizzerà l’attenzione del mondo culturale e musicale attraverso sei eventi che verranno realizzati da Marzo a Dicembre 2025. Le Opere in programma: Madama Butterfly, Turandot, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Don Carlo, Vespri Siciliani, Arie di Natale. Con l’intenzione di creare un ponte culturale tra le Città capitali Italiane della cultura 2024/2025/2026, verrà realizzata una coproduzione teatrale tra i Teatri di Agrigento, Pesaro e L’Aquila, “Otello”, che circuiterà nei teatri italiani. Inoltre: visite teatralizzate, spettacoli di danza, teatro didattico e culturale, mostre e per finire il “Gran Galà di fine anno” Ad eseguire il Concerto, l’Orchestra del Coro Lirico Siciliano o della F.O.S.S., diretti dal Maestro Francesco Di Mauro. 
  
Ufficio Stampa: Ennio Salomone Tel. 346.6142314 – E-mail: salomone.ennio@gmail.com

                                  Giò Di Giorgio

lunedì 9 dicembre 2024

Non sparate sul presepe Dal 19 al 22 dicembre 2024 Scritto e diretto da Massimiliano Pazzaglia

 


Con (in ordine alfabetico): Edoardo Ciufoletti, Giorgia Lepore Martinelli, Massimiliano Pazzaglia, Federico Scribani 

La notte della vigilia di Natale in una casa sperduta nella campagna toscana. Un uomo taciturno in cerca della sua pace. Una ragazza fin troppo dolce in cerca del suo passato. Un camionista scorbutico in cerca di una donna da amare. Un autostoppista meridionale in cerca della sua famiglia. Si ritrovano così, nella notte della Vigilia, quattro solitudini, che passeranno via via da una totale estraneità ad una "idea" di intimità, quasi a costituire, seppur momentaneamente, quel nucleo familiare dal quale ognuno è lontano. Ma in realtà, ognuno dei quattro personaggi non è quello che dichiara di essere. Davanti ad un albero di Natale “nevrotico” e a un presepe “sotto tiro” si svolge un giallo brillante pieno di equivoci e colpi di scena, fino ad un finale veramente imprevedibile. Mentre scrivevo “Non sparate sul presepe” avevo in mente tre riferimenti cinematografici che erano rimasti sedimentati nella mia memoria di appassionato di cinema: “The Rocky Horror Picture Show” di Jim Sharman, “Arsenico e vecchi merletti” di Frank Capra e “L’angelo sterminatore” di Luis Buñuel. La mia commedia, con il dovuto rispetto, vuole situarsi al centro di un immaginario triangolo che ha queste pellicole come vertici. Mi piaceva l’atmosfera cupa e piovigginosa dell’inizio del film di Sharman, con la richiesta di aiuto dei due protagonisti. Mi piaceva quel miscuglio di fiaba, festa e affetto familiare di “Arsenico e vecchi merletti”, commedia di pura evasione con venature noir. Ed infine, amo lo stile surreale di Buñuel de “L’angelo sterminatore”, con i protagonisti che addirittura non riescono più ad uscire dal salone del palazzo del proprio ospite. Ho costruito questa storia tenendo anche presente il detto “Scrivi ciò che ti piacerebbe vedere”, mescolandola con la mia idea del Natale e creando una trama fantasiosa (e surreale) che si snoda come un giallo brillante, con divagazioni e digressioni eccentriche dei nostri personaggi, per arrivare ad un finale che sorprenderà lo spettatore. Cit. Massimiliano Pazzaglia 

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma Feriali ore 21, festivi ore 17:30 INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA prevista tessera associativa intero €13,00-ridotto €10,00 Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ 

     Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

                      Giò di Giorgio

venerdì 6 dicembre 2024

AntropoCine Film Fest L'appuntamento col cinema che parla d'ambiente Roma - Nuovo Cinema Aquila (via L'Aquila, 66) Mercoledì 11 dicembre - h. 19,00 Giovedì 12 dicembre - h. 21,00 Venerdì 13 dicembre - h. 20,30

 

Mercoledì 11 dicembre, alle ore 19.00, presso il Nuovo Cinema Aquila (via L'Aquila, 66 Roma), prende il via la programmazione della prima edizione dell'Antropocine Film Fest, appuntamento di proiezioni, anticipazioni e riflessioni sui diversi modi di raccontare l'ambiente e l'ecologia attraverso il cinema, promosso dall'Associazione culturale Roma Green per mettere in evidenza l'incontro tra cinema, ambiente e sociale, proponendo i valori dello sviluppo sostenibile. Dopo l'anteprima a Latina, l'opening della programmazione al Nuovo Cinema Aquila, dopo i saluti iniziali, prevede un primo slot, dalle 19.00 alle 21.00, con il documentario Donkey first (40') di Eleonora Marino, viaggio nell'Italia a "zoccolo" d'asino e a seguire Il Tesoro del Sud di Alessandro Marinelli (59') che racconta la resistenza e il riscatto di comunità di persone decise a portare avanti la propria visione orientata al cambiamento del Meridione. 

Sempre Mercoledì, a partire dalle 21.00, la serata prosegue con la proiezione del documentario prodotto da Legambiente (fuori concorso) La carovana dei ghiacciai (15') di David Fricano che rende testimonianza su quanto sta accadendo ad alta quota e si conclude con Ultimo biglietto per l'arca di Noè (65'), il nuovo docu-film di Viviana Di Russo e Riccardo Di Russo sulle minacce e il rischio di estinzione per molte specie animali e sull'impegno per la loro conservazione di un'estesa comunità internazionale di zoo e acquari. Il festival, Giovedì 12, alle 21.00, apre con il documentario Agape (60') diretto da Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares. Il film raccoglie, nei luoghi di primo approdo, dall'isola di Lesbo a Cipro, le testimonianze di chi emigra verso l'Europa, per raccontare aspetti inediti, tralasciati, trascurati, negati. La programmazione continua con il documentario Image Hunter (52') di Giacomo Agnetti, un film a cavallo tra il mondo dei graffiti e quello della conservazione delle specie animali con la testimonianza dello street artist Hitnes, famoso per i suoi murales raffiguranti animali fantastici. 

La giornata finale dell'AntropoCine Film Festival, Venerdì 13 dicembre, dopo la proiezione-incontro (h. 11.00) della mattina con gli studenti del Liceo Benedetto da Norcia (Via Saracinesco 18) si apre, alle ore 19.00, presso il foyer del Nuovo Cinema Aquila con il workshop "La plastica e i suoi molteplici impatti ambientali e sociali attraverso scienza, cinema, letteratura, arte e musica" di Raffaella Bullo, ricercatrice in Scienze della vita e dell'ambiente, comunicatrice ed esperta in Citizen Science, ambasciatrice "Terzo Paradiso" della Fondazione Pistoletto. Alle ore 20.30 la programmazione prosegue in sala, sempre al Nuovo cinema Aquila, con il documentario Hidden Sea (70') di Luca Calvetta, con Ascanio Celestini, un'opera poetica e politica, un film corale che supera i confini tra cinema, teatro e documentario, tra realtà e immaginazione. Liberamente ispirata alla fiaba di Antoine de Saint-Exupéry. Al termine della proiezione, a proclamare il vincitore della prima edizione, alle ore 22, nel corso della premiazione finale, sarà la giuria composta da Giorgio Grimaldi (Link University), Nathalie (Cantante), Jessica Giaconi (AIC), Paola Mammini (regista e sceneggiatrice), Cristina Nadotti (giornalista). Una doppia festa perché, con l'occasione, saranno consegnati anche i premi del Clorofilla Film Fest, kermesse gemellata con AntropoCine. L'AntropoCine film Fest, promosso con il sostegno della Regione Lazio (Avviso Pubblico: Promozione "Lazio Terra di Cinema. Festival, Rassegne, Premi per sostenere la cultura cinematografica e audiovisiva nei territori") si prefigge di dare parola ai protagonisti del cinema green di oggi attraverso incontri con docenti universitari, giornalisti, scrittori, attori e filmmakers. Il festival fotografa la recente produzione cinematografica nazionale dando spazio alle opere più recenti dei filmmakers italiani a testimonianza di come i nostri autori siano sempre più attenti alle tematiche ambientali e di come, ormai, si possa parlare a pieno titolo di un "Ecocinema italiano". All'indomani del controverso appuntamento della COP di Baku, che ha posto al centro del dibattito mondiale il tema della crisi climatica, l'AntropoCine Film Fest vuole testimoniare come la settima arte possa avere un ruolo importante nella difesa dell'ambiente ed essere uno strumento privilegiato nel raccontare le nostre buone e cattive pratiche. Da segnalare:Martedì 10 dicembre, alle ore 16.30, presso la Città dell'Altra Economia a Largo Dino Frisullo, Florencia Santucho (green manager), terrà il Workshop: "Green Set" per illustrare come stia cambiando il lavoro della filiera cinematografica con una nuova attenzione alla sostenibilità. Martedi 10 dicembre, alle 17.30, presso la Città dell'Altra Economia a Largo Dino Frisullo, avrà luogo la tavola rotonda "AntropoCine e i suoi fratelli" che intende fotografare come il discorso ecologico attraversi l'arte nelle sue diverse forme. Un'occasione di confronto sul rapporto tra Cinema, Ambiente e Arte. Saranno presenti Livio de Santoli (prorettore Sapienza), Fiorenza Scandurra (Luc), Marco Fratoddi (Festival europeo poesia ambientale), Marino Midena (AntropoCine), Nathalie (cantante), Federico Raponi (Clorofilla), Raffaella Bullo (Ricercatrice e divulgatrice), Florencia Santucho (Green Manager), Marzia Giglioli (Giornalista). Modera Massimiliano Pontillo (Pentapolis, Assobenefit). Ingresso 5 euro (ridotto per chi presenta il biglietto del trasporto pubblico) Come raggiungere il Nuovo CinemaAquila dalla Stazione Roma Termini: in metropolitana fermata Pigneto, autobus numero 105 e numero 50 -Tram numero 5 oppure numero 14 Info: www.antropocine.it info@romagreenfilmfest.it 

Ufficio stampa: Mario Giuliano Marino 3425174547 marinoufficiostampa@gmail.com Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it 
Francesca Di Belardino francesca.dibelardino@hf4.it Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74

                                                        Giò Di Giorgio

martedì 3 dicembre 2024

13-14-15 dicembre Sebben che siamo donne Regia Gabriela Alejandra Praticò Testo di Francesca Targa

 

Con Floriana Corlito, Lucia Ciardo, Massimo Folgori, Elisa Mascia, Francesca Targa, Matilde Tursi 

Ci sono argomenti che diventano iconici di un tempo storico. Ai posteri, il nostro tempo diverrà sinonimo delle molte battaglie che abbiamo intrapreso, o anche solo ignorato, come quella del clima, dell’inclusione, o del femminismo. Ma il rischio che corrono gli argomenti iconici di un’epoca è che non siano più incisivi e urgenti come dovrebbero essere. La gente diviene come anestetizzata a certe tematiche e restia a continuare ad ascoltare. Nonostante le vittorie del femminismo, le violenze sulle donne permangono, così come molte altre errate convinzioni patriarcali che, senza accorgercene, sono ben radicate anche nel nostro tempo. Ciò evidenzia il fatto che il femminismo non è diventato affatto uso e costume della nostra società. In fondo “gli uomini sono fatti in un modo e le donne in un altro”: se ognuno rispetta il proprio ruolo e le proprie differenze tutto va bene. Ma è proprio così? Perché generazioni di italiani studiano ancora su libri di storia dove le donne sono al massimo sono “mogli di”, ma incapaci di un pensiero autonomo e divergente? Perché generazioni di donne sono cresciute e crescono pensando che il loro valore sia direttamente legato al gradimento maschile? A queste e a molte altre domande lo spettacolo “Sebben che siamo donne” cercherà di dare risposte, spiegando che il femminismo non è affatto un movimento anti uomo, né il contrario di “maschilismo”. Incontreremo figure storiche di grandi donne che hanno segnato le tappe più significative del movimento femminista, ma non mancheranno incursioni nell’attualità, nei fatti che ci interessano tutte, come il semplice uscire da sole la sera o il tema della maternità. Un viaggio emozionante nella storia di una battaglia che coinvolge tutti, ci interpella, ci include, perché allarga i diritti e quindi ci rende più liberi. TEATRO TRASTEVERE Il Posto delle Idee Via Jacopa de' Settesoli, 3, 00153 Roma RM Feriali ore 21:00, festivi ore 17:30 

CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA Prevista tessera associativa Intero: 15,00€ - ridotto 13,00€ CONTATTI: 06 581 4004 – 3283546847 

info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ 

Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

                  Giò Di Giorgio

lunedì 2 dicembre 2024

ANGELO ACCARDI THE GARDEN OF EDEN a Miami per Art Basel Dopo le personali a Venezia, New York e Londra, la copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea (Giunti), la Biennale di Venezia e quella di Dakar, Angelo Accardi è protagonista all’Art Basel di Miami fino al 9 dicembre 2024

 

Dalla copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea con la scultura di Accardi “Violet”, scelta dal comitato scientifico del Met “Corporate Patron Metropolitan Museum of Art of New York” in collaborazione con Giunti - alle mostre che hanno attraversato i tre continenti, da Londra a New York, dalla Biennale di Dakar alla Biennale di Venezia - il 2024 conferma la caratura internazionale di Angelo Accardi.

Un anno che, dopo la personale Icarus’ Dream al Palazzo Dona’ dalle Rose di Venezia, trova il suo culmine dal 3 all’8 dicembre - all’interno della dell’art week Art Basel di Miami - con la mostra “The Garden of Eden” nella cornice della Eden Gallery: un viaggio artistico che conferma la capacità dell’artista italiano di trasformare il nonsense in una nuova forma di senso, toccando le corde più profonde dell’immaginario contemporaneo. 

“Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni”, l’aforisma più contraddittorio di Oscar Wilde calza a pennello per la mostra “The Garden of Eden”. Immersi nell’atmosfera magica e sognante del giardino dell'Eden, il grande albero al centro della sala non lascia dubbi: siamo nel giardino delle tentazioni. Eva rappresenta simbolicamente la seduzione dell’Arte che qui si fa Pop con le immagini surreali, a volte stranianti, dell’artista italiano contemporaneo, tra i più apprezzati oltreoceano. 

Accardi, con le sue composizioni, genera paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del pop surrealismo, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Grazie a questa amalgama creativa, nascono opere ricche di fascino, ironia e colore. Accardi gioca abilmente con le icone del passato, con i simboli dell'arte classica, creando un dialogo tra il passato e il presente, un ponte tra il classico e il contemporaneo, toccando sia tematiche sociali che artistiche In questo sorprendente 2024 Accardi ha portato la sua cifra stilistica anche alla Biennale Africana di Dakar, dove presenta un’opera che cita la "maschera nera", evocata del grande poeta Léopold Sédar Senghor, che dà il nome alla fondazione promotrice dell’evento in collaborazione con la Fondazione Donà Dalle Rose.

E' così che Angelo Accardi, maestro del Pop Surrealism, ha portato nel mondo la sua rilettura del Rinascimento Italiano, facendo dialogare arte classica e simboli della cultura di massa, in un gioco coloratissimo di rimandi e citazioni che sono essenzialmente la sua firma. Per queste ragioni il CAM, Catalogo dell'Arte Moderna (editoriale Giorgio Mondadori), lo ha scelto per la copertina dell'edizione 2025: un riconoscimento che arriva dopo i numerosi altri che lo hanno investito in questo anno, che culminerà con la presenza all'Arte Basel di Miami. Pittore e scultore di fama internazionale - esponente del Pop Surrealism - Angelo Accardi nasce nel 1964 a Sapri (SA) dove, negli anni Novanta, inizia la sua ricerca sulla nuova figurazione e a sperimentare tecniche e materiali per le sue sculture. 

Nei primi anni 2000 dà vita alla serie "Misplaced" dove introduce per la prima volta la figura dello struzzo che assume in sé l’elemento imponderabile della società liquida, la paura indefinita che Zygmunt Bauman descrive nel saggio Liquid Fear. Nel 2006 entra in contatto con il gruppo di nuove avanguardie “TantArte” ed espone a Shanghai. Lo storico dell’arte Marco Vallora, nel 2011, lo seleziona per la 54^ Biennale di Venezia. Nel 2017 una grande mostra a New York segna l’inizio di un sodalizio con Eden Gallery. Seguiranno Miami, Mykonos e Tel Aviv. Nel 2022 promuove un progetto di arte pubblica con le installazioni simultanee a Milano, Palermo e Venezia di “Poetry”, una scultura monumentale che con la parola FUCK, chiude idealmente la trilogia iniziata da Robert Indiana con le iconiche “LOVE” e “HOPE”. Nell'ottobre del 2022 è protagonista della mostra "Da Banksy a Warhol” a Palazzo Lucca (Fiorenzuola). Una ricognizione sulla Pop art (ormai storicizzata) delle origini, fino all'arte contemporanea che si ispira al Pop, con opere di Obey, Mr Braiwash, Keit Haring, Banksy e Warhol (a cura di Deodato Arte). Nel 2024 è presente alla 60^ edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Il 25 maggio 2024 il comitato scientifico dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron del Metropolitan Museum of Art di NY sceglie l’opera “Violet”, per la copertina della nuova edizione del volume (Giunti). Ad oggi le sue opere sono distribuite in esclusiva da Eden Gallery, tra le sedi di New York City, Miami, Londra, Aspen, Las Vegas, Dubai e in Italia da Deodato Arte. Frequentemente, un approccio tradizionale solido è preferibile a un tentativo d'avanguardia mediocre. Angelo Accardi esemplifica questo attraverso il suo stile anacronistico come artista citazionista. Egli fa riferimento a opere ben consolidate, impiegandole come elementi di un lessico creativo per creare nuove narrazioni all'interno del continuum della storia dell'arte, che va dall'arte classica agli impressionisti. Accardi dedica ampie porzioni del suo lavoro alla grande tradizione del Rinascimento italiano, enfatizzando le radici fondamentali della pratica artistica. Le sue composizioni generano paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del Pop Surrealism, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Questa amalgama creativa produce opere ricche di fascino, ironia e colore. 

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra, Head Press Office - marta.volterra@hf4.it +39 340.96.900.12 Francesca Di Belardino francesca.diberlardino@hf4.it 329.372. 68.86 

                         Giò Di Giorgio

sabato 30 novembre 2024

Esce a Milano "ADELASIA Madre del Regno di Sicilia e Regina di Gerusalemme" di Sara Favarò, alla Fiera “Artigianato in Fiera”.

 


Esce a Milano, alla Fiera “Artigianato in Fiera”,(30 novembre - 8 dicembre), l’ultimo romanzo della scrittrice siciliana Sara Favarò, "ADELASIA Madre del Regno di Sicilia e Regina di Gerusalemme", edito da Balzano editore, copertina di Tiziana Crivello. Il libro, esposto in anteprima assoluta, presso il Padiglione 3 stand H 14 dell’editore calabrese Balzano, è già disponibile, oltre che in Fiera, presso il sito dell’editore (www.balzanoeditore.it) e su Amazon. A breve sarà disponibile nel circuito librario e negli altri siti internet. "ADELASIA Madre del Regno di Sicilia e Regina di Gerusalemme"
di Sara Favarò, è un'opera che intreccia la narrazione storica con la tradizione e la fantasia, offrendo al lettore un ritratto vivido e avvincente di Adelasia, una figura straordinaria della dinastia degli Aleramici. Giovane sposa del Gran Conte Ruggero I, si distingue per la sua precoce maturità politica e per l'arguzia con cui affronta le sfide del suo tempo. Nonostante la giovane età, dimostra una capacità di governo rara, assumendo il ruolo di Reggente della Contea di Sicilia e successivamente di Regina di Gerusalemme. Dal suo matrimonio con Ruggero I nasce Ruggero II, il primo Re del Regno di Sicilia, attestando Adelasia come la vera madre del regno siciliano. “L'opera di Favarò – dice l’editore Alessandro Balzano - non si limita a ricostruire il passato, ma lo fa rivivere, creando un ponte tra ieri e oggi. 
La storia di Adelasia è presentata non come un racconto statico, ma come una narrazione in divenire, capace di connettersi con la vita odierna delle comunità gallo-italiche. Sara Favarò, una delle maggiori poetesse del nostro tempo, dimostra la sua abilità di poeta, saggista e romanziera, intrecciando con eleganza fatti storici, tradizioni culturali e un pizzico di fantasia. La sua poesia, come una gustosa spezia, dona un tocco di magia al romanzo.” Questo libro rappresenta il suo ottantottesimo lavoro. 

Nota Biografica: Sara Favarò è una scrittrice, giornalista, poetessa e artista poliedrica con una carriera prolifica e diversificata. Nata e cresciuta in Sicilia, la sua passione per la cultura e la storia della sua terra natale è evidente in tutte le sue opere. Con riconoscimenti di prestigio, tra cui il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, Sara ha pubblicato numerosi libri, articoli e poesie, affermandosi come una delle voci più distintive nel panorama letterario italiano. Per maggiori informazioni e aggiornamenti su Sara Favarò e le sue opere, è possibile visitare il sito www.sarafavaro.it ed anche dell'editore Balzano www.balzanoeditore.it dove si può anche acquistare il libro in anteprima assoluta. 

                                         Daniela Dal Lago

giovedì 28 novembre 2024

LA CULTURA DEL FARE E DELLA INCLUSIVITA’

 

Si è svolta mercoledì 27 novembre presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la conferenza stampa di presentazione degli eventi promossi dall’Unione Ciechi e degli Ipovedenti (UICI ) Sezione di Catanzaro in programma in occasione della 66° Giornata Nazionale del Cieco con seminario presso l’Accademia delle Belli Arti il 12 dicembre sul tema “La promozione del Turismo Culturale Accessibile per i non vedenti: il progetto Aives- che nasce per la fruizione dei beni culturali ai non vedenti con un sistema multisensoriale, mentre il 13 dicembre sarà il Teatro Politeama di Catanzaro ad ospitare lo spettacolo artistico inclusivo”: “Padre io sono cieco... Può un cieco guidare altri ciechi? giunto alla IX edizione. 


Alla presentazione organizzata su iniziativa dell’On. Federico Mollicone (Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera) sono intervenuti Linda Legnami, (Vice Presidente UICI) Luciana Loprete (Presidente Sezione di Catanzaro UICI - Presidente IRIFOR Catanzaro) Stefania Mancuso (Direttore Scientifico Omniarch) ed Elena Console (Owner T.E.A srl di Catanzaro e AIVES). I lavoro sono stati moderati dalla cantautrice e giornalista Giò Di Sarno. Ad aprire i lavori di presentazione è stato l’On. Federico Mollicone: “ Con piacere porto i saluti della Commissione Cultura della Camera a questa importante presentazione del palinsesto culturale dell'Unione Ciechi e degli Ipovedenti della sezione Catanzaro per la 66 Giornata Nazionale del Cieco. Da sempre sosteniamo che l'abbattimento degli ostacoli per la piena fruizione del patrimonio culturale italiano per le persone con disabilità è una battaglia di civiltà che ovviamente non ha colore e politico. L'accessibilità piena e totale dei siti museali, archeologici, musicali costituisce per il Parlamento ed i ministri Giuli e Locatelli una priorità da perseguire con la massima cura e attenzione. In tutti i musei italiani sono in atto interventi importanti, finanziati con intervento importante strutturale del PNRR per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per la realizzazione di percorsi che rendano fruibile a tutti il nostro patrimonio.





I due eventi che oggi presentiamo colgono quindi in pieno questo indirizzo. Il valore della multisensorialità che sarà approfondito nel primo seminario non rappresenta un'occasione solo per i non vedenti, ma un modello vincente per tutto il sistema museale. Le nuove tecnologie, infatti, sempre più utilizzate nella valorizzazione culturale nell'ambito delle esperienze immersive devono rappresentare strumenti utili anche per l'abbattimento delle barriere, architettoniche, fisiche, cognitive e sensopercettive”. Il presidente Mollicone ha annunciato che in Commissione Cultura è stato adottato da poco il testo base della proposta di legge iniziativa dell’On. Baldelli che andrà a regolare il settore, andando a coprire una lacuna legislativa sulle garanzie a favore delle persone disabili nell'ingresso e nella partecipazione a concerti, spettacoli, eventi sportivi su tutto il territorio nazionale. 

“Con questo intervento legislativo si dovrà prevedere un numero di posti riservati ai disabili, il biglietto gratuito per l'accompagnatore, adeguate condizioni di accesso e fruibilità, un numero telefonico dedicato per l'acquisto dei biglietti e per tutte le informazioni utili alla partecipazione, anche eventualmente per il cambio dei posti. L’auspicio finale è che le Associazioni categoria al mondo culturale e Parlamento, infatti, devono continuare a lavorare insieme per rendere progetti come questi strutturali organici nei palinsesti tutta la nazione “. Appassionato l’ intervento dell’’On. Wanda Ferro, sottosegretario agli Interni: “Per me è una doppia emozione in quanto sono orgogliosa da catanzarese oggi di sentire qui alla Camera dei Deputati una fetta di casa mia. Conosco da anni l’impegno che la presidente Loprete mette nel guidare l’UICI di Catanzaro con la realizzazione di tante iniziative frutto di capacità, passione e grinta. Ringrazio il presidente Mollicone per questa sensibilità importante avuta che dovrebbe accompagnare le istituzioni e non soltanto la politica. So che i Partners degli eventi sono tanti e tutti importanti, a partire dalla Regione Calabria che dà sostegno al progetto che oggi presentiamo. Credo che non ci sia un modo migliore per vedere se non attraverso il mondo dell'arte e della cultura. E quindi l'idea di mettere in campo un progetto sperimentale che auspichiamo possa appartenere a tutti i contenitori culturali, con ovviamente la possibilità della promozione del turismo in Calabria di una maggiore accessibilità per quanto riguarda i non vedenti al mondo della cultura e dell'arte, io credo che sia un fatto dovuto ed un fatto di grande civiltà, ma soprattutto ci insegna che molte volte vedere attraverso gli occhi dei non vedenti significa vedere realmente la realtà delle cose.

Importante è la sinergia tra l’ UICI, le Istituzioni tutte ed mondo culturale qua oggi rappresentato dall’Accademia delle Belli Arti di Catanzaro il cui affiancamento è un fatto davvero prestigioso, così come sicuramente importante e ricco di qualità e di significati sarà l’evento che il 13 dicembre si realizzerà nel “nostro“ teatro Politeama di Catanzaro. Ad intervenire per l’UICI nazionale è stata la vice presidente Linda Legnami che ha portato i saluti del presidente Mario Barbuto. “Oggi qui si parla di arte, quindi di bellezza che è diritto fondamentale di tutti gli essere umani indipendentemente della loro condizione. Prima essere umani e poi subentra la condizione che in questo caso la condizione di persona con disabilità visiva. Così come emerso dal recente G7 “Inclusione e Disabilità” svoltosi in Italia un mese fa l’'arte deve essere fruita alla persona con disabilità non solo perché è eticamente corretto ma perché è necessario in quanto diritto di ogni cittadino e di ogni persona. Quindi queste manifestazioni come quella di oggi ed il lavoro di rete con tanti Partners ed Associazioni rafforzano la comunione di competenze, rafforzano il fare per non lasciare indietro nessuno, per arrivare a tutte le persone appunto indipendentemente dalla loro condizione. Quindi siamo davvero felici di questa di questa iniziativa dell’ UICI di Catanzaro e metteremo tutto l'impegno affinché questi progetti e tanti altri vengono portati avanti” A portare i saluti del Presidente del Consiglio regionale, Ente che patrocina gli eventi, è stato il consigliere regionale Pietro Molinaro il quale ha sottolineato l’importanza delle tematiche culturali e sociale delle iniziative eventi programmate che meritano tutta l’attenzione che stanno avendo a livello nazionale. Il progetto Aives, oltre che con un apprezzato video, è stato ampiamente e dettagliatamente presentato nel corso degli interventi di Stefania Mancuso (Direttore Scientifico Omniarch) ed Elena Console (Owner T.E.A srl e AIVES). Un progetto di alto spessore culturale che consente la fruizione delle opere d’arte/manufatti archeologici documenti miniati ai non vedenti attraverso la trasmissione di stimoli che inducono nell’utente sensazioni ed emozioni in grado di “comunicare” l’arte. Di grande soddisfazione l’intervento della presidente dell’UICI di Catanzaro Luciana Loprete: “Ringrazio di cuore innanzitutto l’On Mollicone (presidente della Commissione Cultura alla camera) per la grande attenzione e sensibilità avuta nel volerci ospitare in tale prestigiosa cornice della Sala Stampa della Camera dei Deputati che permette di proporre e valorizzare anche a livello nazionale le nostre iniziative a favore dei non vedenti, un’opera che da anni svolgiamo cin impegno e passione grazie anche al prestigioso supporto dell’Unione Ciechi nazionale. Gli eventi che andremo a realizzare a Catanzaro, per la cui realizzazione ringraziamo tutti gli Enti ed i Partners, in primis la Regione Calabria per il sostegno dato attraverso il bando Attività culturali 2023, sono per noi momenti importanti per far crescere creare una sensibilizzazione nella collettività e dimostrare come l’arte e la musica possono abbattere le barriere, anche quelle della disabilità, diventando re filo conduttore che unisce, include e non divide. Parleremo del progetto AIVES la multisensorialità di questo metodo abbraccia tutte le disabilità. Saranno due giorni di full immersione di arte: il 12 dicembre arte accessibile pittorica presso l’accademia delle Belli Arti ed il 13 al teatro Politeama arte come musica, recitazione ballo.” 
Ospiti della serata, condotta da Giò Di Sarno e Luciana Loprete, saranno Annalisa Minetti ed il comico Baz.

Nella Sala Stampa gremita, tra gli ospiti, Il pittore Mauro Russo, l’armocromista Lorita Marra e il M° Francesco Mariozzi Gli eventi presentati hanno, tra gli altri, il patrocinio di “RAI Calabria” e la Media Partner di “RAI Pubblica Utilità ” e della “TGR”, del Comune di Catanzaro, della Fondazione Politeama e dell’Avis Provinciale di Catanzaro , la Media Parten del Gruppo Diemmecom - La C TV. E’ possibile vedere la conferenza stampa sulla WebTv della Camera dei Deputati (www.webtv.camera.it) https://webtv.camera.it/evento/26782 

                                      La Direzione

venerdì 22 novembre 2024

OLIVIERO RAINALDI con ANIMA e CORPO a cura d iCesare Biasini Selvaggi 21novembre2024–22febbraio2025

 


Dal 21 novembre 2024 al 22 febbraio 2025 21 Gallery presenta, nella sua sede di Villorba (Treviso), Oliviero Rainaldi con ANIMA e CORPO, a cura di Cesare Biasini Selvaggi: una grande mostra retrospettiva dedicata all’artista di rilievo internazionale, che torna in Veneto dove ha vissuto la sua infanzia, adolescenza, e ha avviato la sua formazione(all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova) e la sua attività espositiva, nel 1976, con sua prima mostra personale sempre nella città lagunare. Il percorso espositivo comprende un corpus selezionato di 36 opere, tra sculture (in bronzo, gesso, terracotta, marmo),dipinti e disegni, realizzati negli ultimi trent’anni, a partire da due omaggi ad Arturo Martini del 1993, una personale rilettura di Rainaldi dell’esempio antiaulico e anticlassico del grande maestro trevigiano, della sua emblematica scultura, depurata di ogni particolare ornamentale.

Le opere in mostra documentano la versatile capacità di Rainaldi di sperimentare materiali differenti e la sua predilezione per la figura umana, modellata in forme essenziali che, come il “togliere” di Michelangelo, raggiunge il limite di una grande naturalezza e di una semplicità quasi francescana.

Lasuaricercaplasticarimanda,daunlato,airaffinatitrattidella grande lezione classica, soprattutto della statuaria greca ed etrusca, fino alle origini della scultura rinascimentale, dall’altro, all’intensità assolutamente originale di Medardo Rosso, alla purezza formale di Constantin Brancusi, ai silenzi interiorizzati di Wilhelm Lembruck.

Una sala dell’esposizione è dedicata ai bozzetti di monumenti commissionati all’artista da grandi istituzioni e aziende(Croce Rossa Internazionale, Maserati, Italgas, Campari, Grimaldi Group), confermando una sua posizione autonoma rispetto al panorama dell’arte contemporanea. Completa questa sezione il bozzetto del celebre monumento dedicato a papa Giovanni Paolo II a Roma, in piazza dei Cinquecento, di fronte l’ingresso principale della stazione ferroviaria di Termini, realizzato in occasione delle celebrazioni per la beatificazione del pontefice, avvenuta il 1° maggio del 2011. 

La scultura, intitolata “Conversazioni”, di 6 metri di altezza, raffigura il pontefice nell’atto di aprire il suo ampio mantello per accogliere simbolicamente al suo interno fedeli e pellegrini del mondo e, più in generale, tutti i viaggiatori che sbarcano ogni giorno a Termini. Conclude la mostra una sezione nella quale è stato ricostruito lo studio dell’artista, con l’allestimento di disegni e carte dalle linee essenziali,trattidecisieveloci,senzaripensamenti,eseguitiamatita,acarboncino,atempera,aolio;scultureealtorilieviultimatieinattesadicompimento.Unagalleriadiopererivelatricidellastrutturafondamentaledelpensierodi Rainaldi, incentrate sulla sua ossessione per il ritratto e per la figura umana, su un’instancabile ricerca al bivio tra la figurazione dell’espressione e l’astrazione dei supporti impiegati. «Abbiamofattoquestasceltaallestitivaperoffrirealpubblicoun’esperienzaunica.Loscopoèquellodifaresperimentareil ruolo dell’atelier nella creazione artistica di Oliviero Rainaldi, di avere una relazione speciale, più personale ed emotiva, con il suo lavoro che attraversa diversi stati d’animo, come la solitudine, le pulsioni della sessualità superate dalla purezzadell’idealeandrogino,elaricercadellaspiritualità»,dichiaraCesareBiasiniSelvaggi,curatoredellamostra. L’artista OlivieroRainaldinasceinAbruzzo,aCaramanicoTerme,nel1956. Nel corso degli anni l’opera di Rainaldi si lega a nomi e luoghi storici al di fuori dei tradizionali spazi espositivi realizzandoopereindialogocon:Bernini,ComplessodiSant’AndreaalQuirinale,DonodelMattino,Roma,2000,Vanvitelli,Saladell’Avvocatura generale dello Stato, Roma, 2012, Bramante, Tempietto, Nada y Todo, Roma, 2014, Caravaggio, ChiesadelPioMontedellaMisericordia,LeOttooperediMisericordia,Napoli2018. Tralemostrepersonalipiùimportanti:Galleriad’ArteModernadiBologna,2003,PalazzoVenezia,Roma,2006,GiardinidiVillaAldombrandini,2010,Roma.Nel2011lastessamostrasitrasferiràalMuseoNazionalediVillaPisani,Veneziae nel 2013, in occasione della 55’ Biennale di Venezia, ospite della Venice International University nell’isola di SanServolo.Questaseriedimostre,trail2015eil2016avrannounseguitoin AsiapressoilMuseodi ArteContemporaneadiShanghai,PetronasGalleryaKualaLumpureinfinenellaGalleriaPartners&Mucciaccia,Singapore. NelcorsodeglianniharealizzatoopereperRobertF.KennedyFoundationofEurope,FrederikMeijerGardens&SculpturePark,GrandRapids,Michigan,ilritrattodellaReginadellaMalaysia,varieoperemonumentaliperGrimaldiGroup,nel2011la scultura dedicata a Giovanni Paolo II in piazza dei Cinquecento a Roma, nel 2020 l’opera Infinito Campari per la sededell’azienda a Sesto San Giovanni, nel 2021 “Flammarion” per Italgas a Torino. Nel 2022 realizza per la collezione d’artedella sede di Ginevra della Croce Rossa Internazionale e Mezzaluna la scultura “Presidium” e per l’Ambasciata Italiana diBerna la scultura “Conversazioni” oltre al completamento di “The Tribute” al Frederik Meijer Gardens & Sculpture Park nelMichigan. Nel 2023 realizza due grandi mostre a Milano nella Cripta di San Sepolcro (Veneranda Biblioteca Ambrosiana)“OlivieroRainaldi.2023AD.”eaRomaalPantheon“Calmatualma”. Sue opere sono presenti in collezioni permanenti di istituzioni pubbliche nazionali ed internazionali tra le quali: BattesimiUmani, sede del Premio Nobel, Palazzo Municipale, Stoccolma, 1995; Battesimi Umani, Palazzo dell’ONU, Ginevra,1998; Vergine, Collezione del Ministero degli Affari Esteri, Roma; Santo, Pontificio Consiglio per la Cultura, Città delVaticano, 2012; Caduti, Soumaya Foundation, Città del Messico 2015; “Presidium” Croce Rossa Internazionale eMezzaluna, Ginevra 2022; “Sindone Ambrosiana” Cripta di San Sepolcro 2023, Milano. Ha partecipato nel 2024 allaBiennaleInternazionaled’ArteContemporaneadiDurazzoinAlbaniaeallaBiennalediWhuaninCina. 21Gallery Fondatadall’incontrodiideeditreimprenditoriimpegnatiinsettoridiversi,DavideVanin,MassimilianoMucciacciaeAlessandroBenetton,21Galleryèunagalleriad’artecontemporaneaconsedeaTreviso,all’internodelTad(TrevisoArtDistrict). Dasempreconnessaalcontestoincuiopera,credenellanecessitàdiconnetterelemostrechevengonoallestiteall’internodelle sue sale con il tessuto sociale e culturale trevigiano, concependo e sostenendo iniziative ed eventi di valorizzazioneartistica 

Info Oliviero Rainaldi.con Anima e CorpoacuradiCesareBiasiniSelvaggi 21novembre2024–22febbraio2025 21Gallery VialedellaRepubblica,331020Villorba,Treviso (t)+3904221784840 (email)info@21gallery.it(website)twentyonegallery.it Orari lunedì–sabatodalleore10.00alleore19.00Domenicachiuso Ingresso libero Marta Menegon Pr Visual Arta M 3475810150 Marta.menegon@gmail.com 
 Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012