Camminare sulla Luna è
diventato possibile per chi ama l’arte e il design, non solo per astronauti
esperti. L’opportunità viene offerta dalla creativa pittrice e scultrice Paola
Romano entrata in sinergia con i volitivi e fantasiosi mecenati Farshad
Shahabadi e Keivan Zarineh, titolari del luxury brand KF, azienda che realizza
progetti artistici con una particolare attenzione rivolta alla produzione ed
esportazione di tappeti pregiati.
Nasce così il progetto espositivo “Farshe-Mah” (letteralmente “Tappeto-Luna”), la prima
mostra dedicata alla manualità e alla materia nell’arte del tappeto moderno:
cinque tappeti/opera d’arte esposti presso il Centro Congressi Roma Eventi –
Via Alibert, 5 a Roma – dal 14 al 15 Marzo 2015. Cinque ambientazioni costruite
ad hoc che segnano il percorso della mostra preceduta da un articolato percorso
che racconta la storia e la realizzazione di questo manufatto quale elemento di
arredo e design. Dal filo di lana, cotone e seta, alla tintura. Dal telaio alla
scelta del soggetto che narra sempre una storia.
Ogni tappeto firmato Paola Romano – realizzato in tessuti pregiati e
raffigurate le assai note Lune che hanno reso celebre l’artista nel mondo - è
inserito in uno spazio architettonico creato appositamente.
All' elegante cocktail di
l'inaugurazione, oltre duecentocinquanta ospiti hanno potuto toccare con
mano la trama preziosa dei tappeti lunari: tra loro - accolti da Emilio Sturla Furnò - Laura Pepe, Roberta Beta, Conny
Caracciolo, lo stilista-astrologo Massimo Bomba, lo
scenografo della tv Manuel Carlo Puccini, il disegnatore di
cartoon Andrea Martini, gli attori e modelli Andreea Duma e Paul Lamiesc, Irene Bozzi, Bianca Maria Caringi Lucibelli -
in una pausa dalla preparazione del suo Gala delle Margherite in scena come
ogni anno nel mese di Aprile - le giornaliste televisive Daniela Colucci, Silvia Bertoni, Giuseppe Ferrajoli,
l'organizzatrice di Rom-A-moR Isabella
Pilenga, l'imprenditrice Diana
Dieppa, il look maker Antonio
Quattromani, lo scultore
Giulio Gorga, i prefetti Gianni
Ietto, con la moglie Maria
e Fulvio Rocco, Agnese Sanchez, il blogger Edoardo Alaimo, l'editore Gio Di Giorgio.
“Abbiamo immaginato” – spiegano Shahabadi
e Zarineh – “una nuova dimensione dove inserire il tappeto-artistico di Paola
Romano, così da offrire allo spettatore una visione diversa di questo oggetto
che spesso viene considerato esclusivamente come un complemento di arredo. E’
nostro desiderio far arrivare un messaggio di elevato senso artistico
realizzando serie limitate di tappeti, non più con i tradizionali decori
geometrici o floreali, ma con le opere di artisti contemporanei presentandoli
al pubblico della Capitale attraverso originali esposizioni. Si vuole così
creare un ponte tra l’arte antica del nodo (il primo tappeto a noi pervenuto,
il tappeto di Pazyryk, risale all’incirca al 500 a.c.) e il design creando
attraverso le opere pittoriche del nostro tempo, opere di design d’arredo. In
Oriente, il tappeto ha origini antichissime, datate tra il V secolo e il VI
secolo. Quello persiano, che noi trattiamo principalmente, è lavorato col
cosiddetto nodo asimmetrico Farsibaft, che prende anche nome di senneh (o
Sehna) o nodo, appunto, persiano.
Fino ad oggi ci siamo occupati di produrre
tappeti con le tradizionali fantasie tipiche della nostra terra, da quella
geometrica alla floreale, con le stesse strutture decorative: a medaglione
centrale, a preghiera, ad alberi, ad animali. L’incontro con l’artista Paola
Romano ha stimolato la nostra fantasia così da produrre una edizione limitata
di tappeti d’autore, in questo caso il tappeto-luna, di cui abbiamo iniziato la
produzione da quest’anno in Nepal, utilizzando la tecnica del taftato con
colorazioni vegetali”.
L’arte del tappeto persiano ed egiziano - quest’ultimo da molti pittori rappresentato in opere famose quali quelle di Filippo Lippi e Lorenzo Lotto – si intreccia con l’elemento “Luna” come espressione dell’artista Paola Romano, ma anche come elemento astrale del viaggio (la luna infatti compie il suo corso influenzando gli uomini e la terra come “il viaggiatore” Khons figlio di Ammon-Ra e di Mut) e come astro che influenza il tempo.
L’arte del tappeto persiano ed egiziano - quest’ultimo da molti pittori rappresentato in opere famose quali quelle di Filippo Lippi e Lorenzo Lotto – si intreccia con l’elemento “Luna” come espressione dell’artista Paola Romano, ma anche come elemento astrale del viaggio (la luna infatti compie il suo corso influenzando gli uomini e la terra come “il viaggiatore” Khons figlio di Ammon-Ra e di Mut) e come astro che influenza il tempo.
I tappeti artistici firmati Paola Romano sono di grande dimensione e
rappresentano lune di diversi colori – dal bianco al rosso, dall’arancio al
blu, sino al dorato, mentre la trama è realizzata in tre fibre: cotone, lana e
seta. Ogni tappeto ha un numero massimo di esemplari di nove, tutti recanti la
firma dell’artista e certificazione di autenticità e di origine che attesta
l’annodatura realizzata interamente a mano.
I tappeti-luna si possono visionare presso la sede romana della KF sita in Via dei Prati Fiscali 98 e ordinare direttamente presso lo show room o accedendo al sito internet www.keieffe.com.
Parte del ricavato delle vendita delle opere esposte è destinato al sostegno delle attività dalla associazione Susan G. Komen Italia (www.komen.it).
I tappeti-luna si possono visionare presso la sede romana della KF sita in Via dei Prati Fiscali 98 e ordinare direttamente presso lo show room o accedendo al sito internet www.keieffe.com.
Parte del ricavato delle vendita delle opere esposte è destinato al sostegno delle attività dalla associazione Susan G. Komen Italia (www.komen.it).
By Foto Mauro Rosatelli - Michela De Nicola
Giò Di Giorgio