mercoledì 22 febbraio 2017

Intervista in esclusiva, realizzata dalla giornalista Raffaella De Rosa al presidente di SDL ed ex Magistrato Piero Calabrò ci parla di questa partnership e della mission dell’azienda:


Trattare tematiche serie con il sorriso. Questo è stato il gran merito della commedia all’italiana degli anni ‘50 e ‘60 che, attraverso grandi attori e registi, ha fotografato un pezzo della storia d’Italia. Oggi i tempi sono cambiati e la crisi economica sembra aver spento quella spensieratezza che si respirava negli anni del “boom”. In prima linea al fianco dei cittadini contro l’anatocismo bancario, però, arriva SDL Centrostudi S.p.a., società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, che si lega al tema del cinema sponsorizzando il 14* Montecarlo Film Festival.
Il presidente di SDL  ed ex Magistrato Piero Calabrò ci parla di questa partnership e della mission dell’azienda:
la giornalista Raffaella De Rosa ala presentazione del suo libro

- Presidente, SDL Centrostudi è sponsor del 14* Montecarlo Film Festival, qual è il significato di questa partnership?
Il significato più profondo è legato non soltanto all'esigenza di visibilità, ma all'ulteriore affermazione della nostra credibilità. Parliamo infatti di una manifestazione di livello internazionale con attori, registi e personaggi non solo del mondo del cinema, sponsorizzata da una grandissima Banca di livello mondiale. Oggi ha anche SDL come partner e credo che questo significhi tantissimo. Significa che ormai ci siamo accreditati verso un intero universo di valori, che i nostri clienti già conoscono, come una realtà solida, stabile e affidabile. Questo è il messaggio. È mia intenzione valutare se quella che è considerata la mission di SDL -ma che preferisco invece definire un'esperienza professionale unica a livello aziendale-  possa essere esportata anche in altri Paesi, perché credo che in tempi di crisi globalizzata internazionalizzare il problema dei rapporti con il mondo bancario e finanziario sia diffuso e sentitoanche oltre confine.


- In effetti, la dimensione internazionale della manifestazione è molto spiccata, come dimostrano le presenza di rilievo, tra le quali ricordiamo John Landis (presidente onorario), Michael Radford (presidente di giuria), Costa-Gavras che ritirerà il premio speciale alla carriera...
Parliamo di personaggi al top del cinema mondiale. Di John Landis regista citiamo - uno su tutti - il film cult The Blues Brothers, oppure di Radford Il Postino.  Io e Ezio Greggio, anima del Festival, siamo coetanei, nati nello stesso mese e nello stesso anno e siamo davvero molto amici. Ma l'amicizia, né alcun altro legame fortissimo, avrebbero potuto dare vita a questa collaborazione senza che non vi fosse alla base quell'intento di regalare un respiro internazionale ad una realtà già consolidata.
Il Festival, come già detto,  è diretto da Ezio Greggio - cittadino di Montecarlo e cittadino del mondo - e avrà come madrina Monica Bellucci, due personaggi italiani ma, allo stesso tempo, particolarmente riconosciuti anche a livello internazionale.

- Il Montecarlo Film Festival è anche il primo Festival al mondo interamente dedicato alla commedia, o meglio alla "comedie"...
La "commedia" di qualità è proprio quella che ha reso famoso il cinema italiano nel mondo con attori come Sordi, Gassman, Tognazzi: il genere della "commedia all'italiana", che magari oggi difficilmente siamo in grado di ripetere, perché era un modo di trattare tematiche serie con il sorriso ed anche con una certa eleganza. Una celebrazione mondiale  anche di una realtà italiana, non solo di personaggi internazionali.


- SDL Centrostudi è specializzata nell'analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, qual è la sua mission?
SDL è una società commerciale, non è una Onlus né un'Associazione e, a differenza di altri soggetti che, fingendosi enti benefici perseguono altri scopi, SDL è strutturata con trasparenza in modo tale che possa rendere un servizio e una utilità a tutti i soggetti che prendono parte a questo tipo di attività. SDL e  tutte le persone che collaborano con essa mettono a disposizione la loro professionalità per garantire un servizio adeguato. E i fruitori di questo servizio non lo richiedono solo con spirito di revanche (per rimanere, con un termine francese, nello spirito del festival) contro le banche, le finanziarie o Equitalia: lo fanno per risolvere problemi concreti, soprattutto in questo periodo di crisi, per ridurre il proprio indebitamento, recuperare soldi dai loro patrimoni depauperati, contrapporsi magari a una modalità di esigere imposte e tasse a dir poco vergognosa. Tutto questo collima perfettamente con l'organizzazione e la strutturazione di un'azienda commerciale come SDL, che tratta poi di tematiche che hanno una rilevanza sociale oggettivamente importante.
Per fare un esempio, è come se una grande Casa Farmaceutica decidesse di investire importanti risorse e professionalità, ovviamente sperando di averne anche un'utilità, per risolvere i problemi relativi alle malattie del secolo. Penso che tutti ne sarebbero ben felici. Così SDL, che investe non solo per dare possibilità di guadagno a chi lavora al suo interno, ma anche possibilità di riscatto per i clienti e le aziende che a SDL si rivolgono. È un po' come la quadratura totale del cerchio.

- Tra le iniziative di SDL Centrostudi portate avanti negli anni, ricordiamo la Scuola Calcio che oggi si arricchisce di un progetto di doposcuola, rivolto evidentemente alla dimensione dei ragazzi ma anche alla semplificazione dei tempi vita-lavoro dei genitori lavoratori e delle famiglie...
Sono convinto che oggi qualunque azienda di rilievo debba porsi questo tipo di obiettivi. È bellissimo produrre beni, servizi e dare lavoro e redditi per mandare avanti famiglie e aziende, ma dobbiamo pensare che il mondo delle persone che gravitano intorno ad un'azienda non è fatto solo di lavoro e di espressione a vari livelli dei servizi che si producono, ci sono anche esigenze sociali che possono essere sopperite in luogo dello Stato e degli enti pubblici, che difficilmente riescono a farlo  in questa particolare congiuntura economica. Tutto questo attraverso questo tipo di attività collaterale, secondo me non meno importante di quella prioritaria, perché aiuta a farsi conoscere e anche a "diluire" il successo. Chi ha successo dà fastidio e, quasi sempre, entra inevitabilmente nel mondo della critica. Come nel mondo del cinema, qualunque regista o attore di successo avrà una platea di fans, ma anche una platea (fortunatamente meno importante) di critici e di denigratori. Avvicinare la gente per far capire chi in realtà si è, al di là dell'attività di servizi e commerciale, aiuta anche in questo senso.
E non è necessario che questo tipo di approccio consenta di creare nuovi rapporti professionali. Importante è far capire, ripeto, chi si è e che la propria immagine è orientata anche verso il sociale.

- Presidente Calabrò, lei è stato il più giovane magistrato italiano, di spiccata integrità e competenza giuridica e anche il magistrato civilista più "pubblicato" d'Italia (tra la sue sentenze citiamo solo quella proprio sull'anatocismo bancario del '99 che, dopo quarant'anni di giurisprudenza negativa della Cassazione, invertì finalmente la tendenza), che cosa l'ha portata a scegliere questa esperienza di SDL e che cosa SDL sta portando a lei?

La cosiddetta carriera in magistratura non è legata tanto alle capacità dimostrate in gioventù, bisogna "pagare il dazio" del raggiungimento di un certo tipo di anzianità che dovrebbe garantire l'esperienza e questa età è considerata "giusta" tra i 60 e i 70 anni. Oggi che ho superato i sessant'anni ho deciso di ragionare al contrario: ho deciso che non è un'età per "sedersi", in senso fisico e figurato, su qualche poltrona importante, ma piuttosto per reinventarmi e catapultarmi in nuove esperienze. Le due vie che ho scelto, e che marciano in parallelo, sono queste: la prima è quella di andare a presiedere un'azienda come SDL che si occupa di una delle materie che mi hanno fatto conoscere al grande pubblico con la sentenza che abbiamo citato legata proprio all'anatocismo, l'altra è quella di andare a presiedere presso la FIGC la Commissione rischi del calcio professionistico.
Il bello della vita è che tante situazioni si ripetono e ritornano. E non c'è mai un'età limite per fare nuove esperienze.

Quello che sono riuscito a fare in questo periodo, breve ma intenso, di un solo anno, è portare la mia esperienza delle aule di giustizia trasferendola ai servizi forniti: far comprendere (a chi produce le perizie, agli avvocati e ai consulenti che devono accompagnare la parti di SDL a far valere le proprie ragioni davanti a un consulente nominato dal tribunale) cosa avviene realmente al di là di quello che c'è scritto nei codici, quali sono i pregi e purtroppo anche i limiti della giustizia italiana e quindi anche come si deve operare nel modo più giusto e corretto per ottenere un risultato positivo.
Aver consentito a SDL, ai suoi avvocati e periti, di poter calibrare meglio la loro attività, per me è stata la cosa più importante.
E soprattutto sono soddisfatto del nostro nuovo “Servizio Tributario” Tutti si aspettavano la rottamazione delle cartelle di Equitalia per almeno 3/4milioni di unità, ma al massimo si parlerà di qualche centinaia di migliaia di domande. La stragrande maggioranza dei contribuenti dovrà, quindi, ancora regolare i propri conti con il fisco. Perché non offrire loro un servizio che, innanzitutto, consenta di comprendere, senza alcun esborso, se hanno subito la violazione dei propri diritti? Per tutto questo abbiamo messo in campo un servizio a dir poco performante. Chi si affiderà a noi anche da questo punto di vista potrà sperare di ottenere risultati concreti.



 Raffaella De Rosa