L'
Associazione Culturale Teatro Trastevere
in
collaborazione con
DUMB PRODUCTION e BALDRINI
PRODUZIONI
è
lieta di presentare
CLAUSTROFOBIA
Black Comedy Bancaria
Regia
Gianni Quinto
con
GIGI MISEFERI
MAURO MAMMARELLA
GIANNI QUINTO
Aiuto regia e grafica
Federica Calderoni
Organizzazione
Stefano Baldrini
E’ venerdì di un'estate caldissima. Le tv parlano solo di uno scandalo
che sta travolgendo tutta l’Italia. Tommaso, nerd ansioso e ipocondriaco,
direttore di una filiale dello stesso gruppo deve attendere che Francesco, uno
dei clienti più facoltosi della banca, finisca alcune operazioni nel caveau. Un imprevisto cambia tutto: un
rapinatore con il volto coperto da un passamontagna, entrato nel caveau,
minaccia i due con una pistola. Nel
nervosismo generale, lo strambo delinquente non ha modo di capire che i due
derubati stanno cercando di indicargli la porta blindata che di lì a pochi
secondi si chiuderà lasciandoli senza via di fuga.
Tommaso cade vittima di un attacco di panico. Francesco e il
rapinatore provano di tutto pur di rianimarlo: lui è l'unico che può farli
uscire vivi di lì. Superato l'attacco di panico, Tommaso esclude qualunque ipotesi
di uscita: il sistema di sicurezza non permette nessuna apertura anticipata
pertanto, dovranno rimanere lì dentro fino alle 8:00 del lunedì successivo.
Dopo alcuni goffi ed inutili tentativi di fuga, i tre hanno modo di
confrontarsi e scambiare qualche parola. E’ a questo punto che Tommaso
riconosce chi si nasconde dietro al passamontagna: Alberto Meloni, uno dei
clienti della sua banca, vittima del decreto salva banche. Mentre fuori le
rispettive famiglie reagiscono ciascuna a proprio modo alla sparizione dei tre,
dentro la situazione precipita perché Alberto scopre che Francesco è il figlio
del presidente della banca, l'uomo che gli ha fatto perdere tutto. Tra colpi di
scena a ripetizione e verità agghiaccianti sullo scandalo bancario, i tre devono
prima di tutto penare a una cosa: salvarsi.
Claustrofobia, nasce dall’urgenza di dare
voce a migliaia di famiglie italiane rimaste vittime di un atroce delitto
finanziario. Nel 2015, infatti, l’Italia
viene sconvolta dal più grande scandalo bancario dal dopoguerra a oggi: il
governo firma il cosiddetto “Decreto Salva Banche” che di fatto permette
la salvezza di quattro banche a rischio di fallimento, permettendogli di
prelevare il denaro utile a salvarsi direttamente dalle obbligazioni dei
risparmiatori. Dalla notte al giorno,
dunque, circa 100.000 famiglie hanno visto azzerare i loro risparmi, senza
avere nessun indennizzo nel corso dei successivi quattro anni, né giustizia nei
tribunali. Il 28 novembre 2015 un
pensionato di Civitavecchia si è suicidato dopo aver perso i suoi risparmi a
causa del “Salva Banche”. Ad
aggravare la situazione di allora fu il caso Boschi: il vice presidente di una
delle quattro banche a rischio fallimento, Banca Etruria, era niente di meno
che il padre dell’allora ministro Boschi. Da queste premesse è nata l’idea
dello spettacolo, in cui attraverso un pretesto semplice, tre uomini chiusi in
un caveau, si racconta la cronaca di questi fatti e si cerca di restituire
dignità alle vittime del salva banche. Se all’inizio dello spettacolo il
rapinatore è ovviamente identificato come il personaggio negativo, con
l’evolversi della storia si comprende che in una situazione del genere non
esiste una distinzione netta tra “buoni” e “cattivi”, tra “giusti” e
“scorretti” perché, parafrasando Brecht, “...se un uomo con la pistola può
rapinare una banca, un uomo con una banca può rapinare il mondo intero.”
Lo spettacolo, infine, ha volutamente il sottotitolo “Black comedy
bancaria”, per sottolineare il fatto che anche un dramma di questa portata può
essere identificato e trattato con un sorriso, anche se amaro.
Teatro Trastevere
via Jacopa de'Settesoli 3, 00153 Roma
mart-sab ore 21, domenica ore 17:30
prevista tessera associativa
contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it
www.teatrotrastevere.it #ilpostodelleidee
Ufficio Stampa Vania Lai
3388940447
Daniela Dal lago