Un evento organizzato da Associazione CentroScienza Onlus in
collaborazione con Institut français Italia nell’ambito della 34a edizione di
GiovedìScienza
Sabato 30 novembre 2019 - Ore 18:00
Il genio di Leonardo per un futuro brillante
Conferenza e Spettacolo dal vivo
Città della Scienza, Planetario
Via Coroglio 57/104 - Napoli
Un evento organizzato da Città della Scienza,
in collaborazione con Institut français Italia
nell'ambito del Festival
della Scienza Futuro Remoto
Vincitore
del Premio Nobel per la fisica del 2018, insieme a Donna Strickland e
Arthur Ashkin, il fisico Gérard
Mourou sarà eccezionalmente in Italia per due incontri che
rientrano nel ciclo MONDO
MACCHINA MONDO VIVENTE, ideato e promosso dall'Ambasciata di Francia in Italia
e Institut français
Italia.
Il secondo appuntamento è al Planetario della Città della Scienza di Napoli sabato 30 novembre alle ore 18:00 e sarà strutturato in una conferenza-spettacolo su Leonardo nel campo dell'ottica che vedrà protagonisti Mourou, il fisico Elisabetta Baldanzi e la compagnia Teatro Le Nuvole. Tra i cinque sensi, infatti, Leonardo collocò la vista al vertice della gerarchia sensoriale, descrivendola come il mezzo più importante in nostro possesso per comprendere gli infiniti meccanismi della natura e vi si dedicò con osservazioni ed elaborazioni successivamente approfondite da altri fisici e matematici.
Pioniere francese nel campo dell’ingegneria elettronica e dei laser, Gérard Mourou condivide il Premio Nobel con la canadese Donna Strickland per aver co-inventato una tecnica di amplificazione dei laser chiamata Chirped Pulse
Amplification, o CPA, che ha rivoluzionato la fisica dei laser a partire dal 1988, permettendo di aumentare di vari ordini di grandezza la potenza degli impulsi laser ultracorti. Questo
risultato ha avuto ripercussioni importanti in vari settori applicativi, in particolare nel campo della chirurgia dell’occhio. Ma come dice Gérard Mourou, il meglio deve ancora arrivare perché questa tecnologia potrebbe permetterci di risolvere il problema delle scorie radioattive:
bombardandole con laser ultrapotenti, si potrebbe modificare la loro composizione nucleare e renderle inattive in pochi minuti rispetto alle attuali migliaia di anni.
Oggi professore all’École Polytechnique, è stato direttore del Laboratoire d’Optique appliquée presso l’ENSTA (Ecole Nationale Supérieure de Techniques Avancées) a Parigi
e direttore fondatore del Center for Ultrafast Optical Science (CUOS) presso l’Università del Michigan.
Elisabetta Baldanzi è un fisico e
svolge attività di ricerca presso il laboratorio di psicofisica
della visione dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale
delle ricerche Ino-Cnr di Firenze dove si occupa in particolar modo
di luce, percezione visiva e opere d’arte. È
stata responsabile della Lighting Academy della Fondazione Targetti, ha fatto parte del gruppo di divulgazione scientifica dell’Istituto nazionale di fisica della materia, collaborato con il Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, partecipato alla Erice International School of Science Journalism, seguito la realizzazione di mostre didattico-scientifiche e organizzato oltre 150 eventi per promuovere la cultura scientifica. È autrice di numerosi articoli per l’Almanacco della scienza Cnr, e capitoli di libri come «IL LASER – cinquant’anni di idee luminose», Ed. Cnr e «Sustainable Lighting», Ed. Springer.
Le
Nuvole – casa del contemporaneo è un ente no profit che
trasmette dal 1985 l’amore del fare e del bello ad intere generazioni di
bambini e ragazzi.
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Giò Di Giorgio