venerdì 27 maggio 2016

Conto alla rovescia per la manifestazione “Lungo il Tevere…Roma 2016” Ai nastri di partenza la manifestazione romana che offrirà bordo fiume un ricco programma culturale e di intrattenimento per arricchire l’estate della Città Eterna


Anche quest’anno all'ombra del biondo Tevere sarà possibile vivere un ricco programma di appuntamenti interessanti. Complice la quattordicesima edizione della manifestazione “Lungo il Tevere Roma 2016” che per l’estate capitolina offrirà ai suoi avventori un nutrito programma culturale, di intrattenimento, di degustazione, di happening solidali e perfino spirituali. 
Dopo l’incredibile successo delle ultime edizioni, dal 10 giugno Lungo il Tevere Roma tornerà quindi ad animare le serate dell’estate romana e ad intrattenere chi ha scelto la nostra città per trascorrere le vacanze. 
La manifestazione, giunta al suo quattordicesimo anno di attività, si preannuncia ancora più spettacolare e coinvolgente. L’obiettivo è aiutare cittadini e turisti a riscoprire il fascino di un fiume che narra la storia non solo della città di Roma ma di tutta la civiltà occidentale. Una sfavillante collana di “perle”  artistiche, artigianali ed enogastronomiche impreziosirà le banchine (ristrutturate e riqualificate dall'Associazione Culturale La Vela d’Oro prima e dopo l’evento) con ingresso da Ponte Garibaldi e Ponte Sublicio, valorizzando il meglio della cultura italiana ed estera. 
Anche quest’anno "l’Associazione culturale “La Vela d’Oro" ospiterà lungo il Tevere un intrattenimento ricco e articolato. A cominciare dall'associazione Bryaxis per l’arte e l’armonia - sostenuta da Sorgente Group - che proporrà spettacoli teatrali, musica classica e canto completamente gratuiti presso il Lungotevere Ripa-Porto di Ripa Grande. Il 16 giugno alle 21.30 sarà protagonista dell’inaugurazione la nota cantante Tosca, affiancata dalla band de “I ragazzi di Officina Pasolini”. Ogni mercoledì sul Tevere si sognerà con le note della musica della Parigi anni ‘30 e ’50 con swing, manouche e folk retrò. Il giovedì, alle 22, i migliori cantautori di Roma intratterranno il pubblico con ballate dal tono confidenziale e intimo, voce e chitarra. Il venerdì torna la Classica sul Tevere, con artisti del Conservatorio di Santa Cecilia che si esibiscono in un variato repertorio. La domenica è dedicata al teatro. L’Accademia delle Belle Arti esporrà una selezione di foto ed opere dei suoi allievi. Gli spettacoli sono organizzati insieme ad Arte2o di Davide Dose e a Cristiana Vaccaro (per il teatro).

Lucilla Quaglia



giovedì 26 maggio 2016

Binge drinking e gioco d'azzardo patologico Le nuove dipendenze

La Promessa Onlus lancia l'allarme
e produce dati inquietanti sui due fenomeni


Cresce il numero di 11enni dediti alle “abbuffate alcoliche”
e il gioco compulsivo “spacciato” nelle edicole è ormai fuori controllo

600 persone in cura nel 2015 al “Gemelli” sono ora senza assistenza
per il mancato rinnovo della convenzione con La Promessa Onlus

Aumenta il numero di donne colpite dal “morbo” dell'azzardopatia
anche se il gentil sesso fatica ad ammettere le necessità di farsi aiutare


                       “La Promessa da mantenere”

Gioco d'azzardo patologico e binge drinking, nuove dipendenze, emergenze sociali non affrontate con il dovuto impegno e la necessaria tempestività. Il grido d'allarme arriva da La Promessa Onlus, un'Associazione di psicologi e personale specializzato oltre che di volontari presieduta dal dott. Fabrizio Fanella, che da 22 anni lavora nel sociale, inserita nella rete sommersa dei problemi purtroppo radicati e di quelli nascenti in Italia e, inevitabilmente, in una città vasta, complicata e disorganizzata come Roma. Le due nuove dipendenze – la prima ormai conclamata, l'altra in crescente avanzamento – sono di fatto trascurate dalle istituzioni e anche se, come vedremo, sono state censite, non godono del necessario livello di attenzione a fronte di una dilagante ascesa. Dinanzi a colpevoli silenzi e in assenza di interventi mirati nel tessuto pubblico, “La Promessa” intende “mantenere” il proprio impegno ultraventennale a livello di prevenzione e cura, con gli adeguati supporti sperimentati e portati avanti con successo dal 1994 ad oggi.                                                                                                                                                                                                  
Binge Drinking. I dati diffusi il 16 aprile 2016 – durante l'Alcohol Prevention Day presso l'Istituto Superiore di Sanità - hanno dipinto un quadro inquietante (fermo, però, a un'indagine del 2014) ponendo per la prima volta attenzione al fenomeno nascente del binge drinking (letteralmente “abbuffata alcolica”). Al fine di valutare il rischio per la salute connesso all'assunzione di bevande alcoliche sono stati presi in considerazione sia il consumo di vino, birra o altri alcolici che supera le quantità raccomandate (consumo abituale eccedentario) - in base a quanto proposto nei nuovi livelli di assunzione di riferimento di nutrienti - sia gli episodi di ubriacatura concentrati in singole occasioni  (per l'appunto, il binge drinking).
C'è da dire che per i ragazzi al disotto dei 18 anni qualsiasi  tipo di consumo viene considerato a rischio per la salute: infatti, i giovanissimi non sono ancora in grado di metabolizzare adeguatamente l'alcol. Nel 2014 risultano in Italia 8 milioni e 265mila le persone di 11 anni e più che eccedono rispetto alle raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute (consumo abituale eccedentario e binge drinking) di cui 5 milioni e 955mila maschi e 2 milioni e 310mila femmine. Il consumo abituale eccedentario riguarda il 15,5% degli uomini e il 6,2% delle donne, il binge drinking il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne. Il consumo abituale eccedentario  riguarda il 15,5% degli uomini e il 6,2% delle donne, il binge drinking il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne. Comportamenti non moderati nel consumo di bevande alcoliche si osservano più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni (il 38% degli uomini e l'8,1% delle donne), tra i giovani di 18-24 anni (22% dei maschi e 8,7% delle femmine) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (rispettivamente, il 21,5% e il 17,3%).

Il gioco d'azzardo patologico. E, a proposito di giovanissimi, le edicole – sempre più luogo di spaccio di gioco potenzialmente compulsivo – vendono ai ragazzi più “gratta e vinci” che figurine. Un fenomeno in espansione che frutta evidentemente grossi introiti all'Erario, ma che allo stesso tempo comporta in termini di ricadute enormi costi sociali, superiori alle somme incassate. Infatti, a parte il valore incommensurabile di una buona salute, compromessa a livello fisico e psicologico (con consueguenti costi in tema di assistenza sanitaria), cresce sia il rischio di incidenti (nel caso dei neo-patentati) sia quello di compromissioni irreversibili con gravi forme di esaurimento nervoso e tendenze suicidarie. Nello specifico (secondo i dati raccolti da EuroDap nel 2014), su una popolazione di 60 milioni, il 54% dei cittadini italiani dichiara di aver giocato almeno una volta nella vita, l'1,5% di essi ha sviluppato una patologia legata al gioco d'azzardo (Gap), il 63,5% di chi gioca non associa alla propria azione nulla di pericoloso, il 27%  considera il gioco un'attività eccitante e appena il 10% dichiara che in fondo non vale la pena giocare viste le remote possibilità di vincita. In tale contesto la tecnologia telematica favorisce il dilatamento del fenomeno: infatti, cresce costantemente il gioco online illegale. Infine, sottolineiamo che il Lazio occupa il secondo posto globale nella spesa pro-capite per il gioco, superato solo dalla Lombardia. Le new slot sono uno di fenomeni più in voga tra i giocatori laziali: nell'80% dei casi  il gioco preferito è la macchinetta slot (videolettery-vit) mentre il “gratta e vinci” e le scommesse sportive si attestano sul 18% per lasciare spazio a tutte le altre tipologie di giochi nella misura del 2%.  Un nuovo dato sconfortante è che il numero di donne colpite da azzardopatia sia in fortissima crescita, nonostante il quadro appaia sommerso più di altri. Infatti, il gentil sesso stenta ad ammettere la propria dipendenza e, di conseguenza, evita di uscire allo scoperto, tralasciando pericolosamente la possibilità di aiuto e sostegno a livello psico-terapeutico.



Chi siamo. La Promessa Onlus è nata a Roma nel dicembre del 1994 con lo scopo di intervenire a livello terapeutico-riabilitativo nel recupero degli alcolisti. Dal 1998 è autorizzata all'esercizio con D.G.R. n° 1813/98 del 07.10.98 della Regione Lazio e, nello stesso anno, è stata qualificata come Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (dal 2013 è iscritta nel Registro dell'Associazionismo della Regione Lazio).
Sin dall'inizio della propria attività, “La Promessa” ha creato una rete tra professionisti e volontari che operano a 360° nell'àmbito dell'alcolismo e dei comportamenti compulsivi in generale, cioè la dipendenza da droghe e farmaci, i disturbi del comportamento alimentare, il gioco d'azzardo patologico, il binge drinking le dipendenze comportamentali in genere, tra le quali recentemente l'internet addiction disorder (dipendenza da Internet). Sono state promosse numerose campagne di prevenzione e informazione rivolte sia alla popolazione in generale sia a chi opera nel settore sanitario (medici di base, medici specialisti, ospedali, case di cura etc.) per fornire conoscenze atte a prevenire l'insorgenza dei disturbi correlati ai comportamenti compulsivi e a promuovere modelli di vita sana.

La convenzione Dal maggio del 2001 – e fino al 30 giugno del 2016 – sarà attiva una convenzione, rinnovata di anno in anno, per la riabilitazione psicologica e psicoterapeutica per pazienti alcoldipendenti, farmacodipendenti e con disturbi della condotta alimentare presso il Day Hospital di Psichiatria Clinica e Dipendenze del Policlinico Universitario “A. Gemelli” di Roma. Negli ultimi mesi il nuovo management del “Gemelli” ha cambiato rotta negli investimenti, decidendo di non rinnovare dopo 15 anni la convenzione con La Promessa, a fronte di numeri importanti e di un riscontro terapeutico di eccellenza garantito dalla Onlus. Basta dare un'occhiata ai risultati. Settimanalmente sono state effettuate dallo staff del dott. Fabrizio Fanella 52 prime visite ambulatoriali, 250 controlli medici e 57 gruppi riabilitativi così ripartiti: 10 per alcolisti; 8 per giocatori d'azzardo; 7 per farmacodipendenti; 7 per bipolari; 5 per unipolari; 5 per attacchi di panico; 5 per internet addiction; 3 per disturbi alimentari; 2 per tabagisti. Nel 2015 sono stati effettuati 13.824 accessi in day hospital nelle sezioni d'intervento appena citate.
Ora l'aspetto più grave è che diverse centinaia di persone in carico alla struttura non hanno più un indirizzo certo, un “setting” che La Promessa Onlus aveva creato per loro, affiancandole con professionalità e umanità nei percorsi di recupero e riabilitazione. Ma La Promessa non deluderà le aspettative poiché ha deciso di proseguire l'assistenza all'utenza in carico e a quella che si avvicinerà alla qualificata struttura, gà accreditata presso la Regione Lazio.

La Promessa Onlus, via Catone 21, Roma
(00192) tel/fax 06-39739106 (46)
e-mail: lapromessa@lapromessa.it

                                                  Marino Collacciani


mercoledì 25 maggio 2016

Umbria terra di Festival. Presentati al Teatro Argentina di Roma i tre festival umbri, appuntamenti famosi in tutto il mondo.


Si comincia dal più antico d'Italia, il "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, che si svolgerà dal 24 giugno al 9 luglio, per passare a "Umbria Jazz" a Perugia, dall'8 al 17 luglio e finire con il "Delle Nazioni" di Città di Castello, dal 23 agosto al 3 settembre. "Siamo orgogliosi di poter offrire al pubblico una scelta cosìvasta che altre regioni non hanno - ha affermato il presidente della regione Umbria, Katiuscia Marini, affiancata dai rispettivi presidenti, Maurizio Ferrara, Renzo Arbore e Giuliano Giubilei.
"Quello di Spoleto è un Festival multidisciplinare unico al mondo - ha spiegato Ferrara - e riunisce in tre fine settimana spettacoli di opera lirica, musica, danza e prosa, con uno sguardo all'arte. 

Ospitiamo le eccellenze di queste discipline, e produciamo opera lirica e grandi concerti". Sarà' proprio la lirica, con le 'Nozze di Figaro' di Mozarth, ad aprire l'edizione 2016. Il tradizionale concerto finale in piazza del Duomo vedrà invece protagonisti Antonio Pappano e Stefano Bollani con l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e con le musiche di Schoenberg, Lehar, Gershwin. Per la danza, in cartellone 'Batsheva Dance Company', diretta da Ohad Naharin, il coreografo israeliano che ha saputo rivoluzionare il linguaggio della danza contemporanea. "Il Festival dei Due Mondi si è saputo riposizionare a livello internazionale, e lo scorso anno abbiamo registrato 70mila presenze" ha annunciato soddisfatto Ferrara.

Il "gotha dei jazzisti internazionali viventi" arriverà invece a Perugia, ha affermato Arbore. Tra gli artisti spiccano Mika, Diana Krall, Pat Metheny&Ron Carter, Tuck&Patti, Enrico Rava, Mirko Signorile. "Il jazz italiano è il secondo al mondo per importanza, dopo quello americano, ed è diventato ormai un marchio di eccellenza del nostro Paese" ha spiegato Arbore. In crescita anche il "Festival delle Nazioni" che in questa 49esima edizione ha scelto la Francia come paese ospite. "Negli ultimi anni abbiamo allagato il nostro orizzonte - ha affermato Giubilei - dando spazio non solo alle grandi tradizioni musicali e alla musica contemporanea, ma anche a linguaggi che appartengono alla musica popolare e a nuove tendenze.
 Il crescente interesse da parte dei giovani - ha concluso il vicedirettore del Tg3 - è senz'altro la novità più significativa che abbiamo registrato". Fiore all'occhiello dell'edizione 2016 sono le sorelle Katia e Marielle Labeque, che il 24 agosto proporranno la trascrizione per due pianoforti della 'Sagra della primavera' realizzata da Stravinskij. 

Sala del teatro gremita, applausi dalle poltroncine rosse dai numerosi ospiti accorsi per la presentazione. 

Tra i tanti volti noti in platea: Milena Miconi, Alessandro Preziosi, Adriana Russo, Roberta Beta, Beppe Convertini, Graziano Scarabicchi, il giudice Antonio Marini con la moglie Elisabetta, Guglielmo Giovannelli Marconi,il Prefetto Ietto con la moglie Maria Romana,il prefetto Fulvio Rocco, Livia Azzariti, Ira Fronten, Giorgio, Margherita Boniver, Isabel Russinova, Tiziana Luxardo, la pittrice Ester Campese, la gallerista Giovanna Gazzolo, Giulio Gorga,il produttore Riccardo Bramante, Marcia Sedoc, Lilian Ramos, il responsabile commerciale del Messaggero Giuliano Mazzoni,Patrizia Venturi,Cetti Lombardi Satriani, Mara Keplero, Alessandra Oddi Baglioni, Sandra Cioffi Fedi, Stefania Giacomini, Emilio Sturla Furnò,l’editore Giò Di Giorgio, Antonella Succi, Bianca Maria Caringi Lucibelli, Marco Petrillo,Ester Brunori, Claudio Bondatti, Giuseppina Ianniello.

foto by Adriano Di Benedetto

                  Giò Di Giorgio





















martedì 24 maggio 2016

Dalla filosofia alla musica per amore del padre: il viaggio di Luigi Di Bruno

Dalla filosofia alla musica per amore del padre: il viaggio di Luigi Di Bruno nel variegato panorama musicale, dove è sempre più raro imbattersi in promettenti talenti, si sta facendo strada un appassionato cantante, un personaggio poliedrico e straordinariamente originale: Luigi Girlanda, in arte Luigi Di Bruno La sua è una storia toccante. Il primo album di Luigi Di Bruno uscirà il 28 Maggio e sarà un omaggio alla memoria del padre, scomparso un anno fa. Il professore Bruno Girlanda, docente di matematica negli istituti superiori e poi preside, voleva che il suo terzogenito intraprendesse la carriera musicale.
   Ed invece Luigi decise di seguire un percorso diverso: si laureò in Filosofia ed intraprese la carriera didattica. Le sue canzoni sono un cocktail perfetto di profonda cultura e sensibilità musicale, perché a volte basta un mix di sentimenti autentici per accarezzare il cuore di chi ascolta. Crea un empito di profonda commozione, quando parla del padre, si riferisce a suo padre ma è come se si rivolgesse ad un nostro caro, tra la nostalgia ed il desiderio di volergli testimoniare che si è avverato il sogno genitoriale. "Ecco papà, ho avverato il tuo sogno, quest'album è dedicato a te!". Fa, invece, sorridere nella canzone "Odiavo il country" , un omaggio alla musica italiana, ai cantautori che ne hanno scandito la storia, da Claudio Baglioni a Lucio Battisti, da Domenico Modugno e Renato Zero, e, ancora, da Loredana Bertè ad Anna Oxa . Poi stupisce e spiazza tutti nella canzone "Tabù per Tabù", nella quale demolisce l'opinione largamente diffusa, secondo cui il più grande tabù della nostra società rimane ancora il sesso e, non viceversa, quello della morte, di cui tutti hanno sgomento, al punto tale da usare chiari eufemismi "scomparsa", o "dipartita".
 Di nuovo torna a far capolino la tenerezza di Luigi, in testi come "Abito il tuo cuore", nei quali scorrono le immagini di uno struggente film d'amore. I testi delle altre canzoni riflettono forti suggestioni di vita quotidiana, nella quale ci si riconosce ciascuno di noi. Parole auliche e ritmo moderno trasudano dai suoi brani eloquenti. La voce è di un grande interprete, che insegue e si incastra perfettamente con i testi e le note. Questa è la mia dedica a Luigi, nella speranza che ascoltando i suoi brani possiamo far vibrare i nostri più reconditi sentimenti. "Il tempo del viaggio", per dirla con le parole di Luigi inizia da qui. Buona lettura e buon ascolto! 

 Erika Letizia Ciancio 



 "Nel viaggio della vita a volte capita di ritrovarci su strade che non ci saremmo mai aspettati di percorrere. Mio padre Bruno avrebbe voluto vedermi qui, convinto com’era che la musica dovesse essere il mio mondo. Desiderava che scrivessi canzoni e ne facessi la mia professione. Non lo ho ascoltato e ho preferito battere altre strade: la filosofia, la scuola, l’attività culturale. Ma quando al tramonto della vita di mio padre, mi capitava di rimanere da solo con lui in ospedale, nel silenzio delle fredde notti di gennaio, mi ritrovavo spesso a sussurragli canzoni all’orecchio e lui mi guardava in un modo che non dimenticherò mai. Credo che sia proprio in quegli sguardi che sia nato questo disco. 

Quando un’opera artistica ha un’origine così intima non può che mettere a nudo il suo autore. E non credo importi a quale età della vita prenda luce, visto che di fronte a un genitore ci sentiamo sempre un po’ bambini, cristallizzati in un’età fuori del tempo. E’ per questo che ho cercato di esprimere in queste canzoni tutto quello che sono e che avevo bisogno di tirare fuori. Componendo questi brani avvertivo come la sensazione di dover mantenere una promessa. E ora sono qui, sulla strada che lui avrebbe voluto che percorressi, a condividere con chi vorrà ascoltarmi quella parte di me che mio padre desiderava far conoscere. Non so dove mi condurrà questo viaggio, ma è tempo di iniziarlo. Una cosa sola so: quando compongo musica e scrivo versi, così come ogni volta che prendo in mano un microfono per cantare, sono sempre il Luigi che lui avrebbe voluto, ovvero, Luigi Di Bruno"

“Forse… domani mi sposo con Piergiorgio”, diretta dalla regista Francesca Antonaci, in arte Gegia. Al teatro Testaccio di Roma



Ieri la prima presso lo storico "Teatro Testaccio", della capitale,per la compagnia "Attori in scena" con una improvvisazione teatrale, “Forse… domani mi sposo con Piergiorgio”, una brillante commedia diretta dalla regista Francesca Antonaci, in arte Gegia. 

Undici i protagonisti in scena, uno spettacolo allegro simpatico dinamico pieno di equivoci, dove ogni personaggio è diverso dall'altro, con le proprie caratteristiche e un po’ stravaganti, che creano mille risvolti  anche surrealistica-mente e paradossalmente tragici! 

La commedia è ambientata all’interno di un prestigioso “Circolo del Tennis”, dove cinque amiche snob e anche un po’ zitelle, Nadia, Alessandra, Betty, Manuela e Flavia, organizzano la “festa” di addio al nubilato alla loro amica Ornella. 

A rendere ancora più colorata l'evento, il cameriere Giacomino con la sua “amata” assistente Maria Luisa, poi non poteva mancare una Direttrice del Circolo,goffa austera e zitella acida, nonché Massimiliano e Giovanni, due assidui frequentatori del circolo e non solo, ciliegina sulla torta, due cabarettiste, Fabiana e Raffaella, per la commedia nella commedia. 



Per Per coloro interessati all'accademia "ATTORI IN SCENA" con la mitica Gegia
per info e prenotazioni 3455054878




Giò Di Giorgio


L’edizione 2016 del Premio Simpatia assegnata al regista Paolo Genovese, reduce dalla vittoria del David di Donatello per “Perfetti Sconosciuti”



 
Un modo di girare innovativo che va dritto al cuore delle storie. Come quella che vive nei nostri cellulari, nasconde verità inconfessabili e in qualche modo ci rappresenta al di là delle maschere quotidiane. E proprio la feroce autopsia di questa “scatola nera” gli ha permesso, solo un mese fa, di conquistare il David di Donatello come miglior film per “Perfetti Sconosciuti”. Per questo motivo la prestigiosa giuria della 46esima edizione del Premio Simpatia ha deciso di assegnare al regista Paolo Genovese la preziosa rosa dello scultore Assen Peikov.

 Il Premio Simpatia, ideato dal celebre studioso della romanità Domenico Pertica, è diventato ormai uno dei simboli della Città Eterna e per questo definito “l’Oscar Capitolino”. Ricca e articolata la rosa dei 31 premiati che hanno affollato le diverse categorie selezionate da illustri e noti giurati come Renzo Arbore, Carlo Verdone, Christian De Sica, Renzo Gattegna, Bruno Piattelli, Verdiana Bixio, Pippo Baudo, Giorgio Assumma, Alessandro Nicosia, Nicola Maccanico, Carlo Gianni, Simona Marchini, Marisela Federici, Athos De Luca e Gigi Proietti. 

 Nella prestigiosa Sala della Protomoteca del Campidoglio il particolare riconoscimento ha prodotto tante altre sorprese. Tra le caratteristiche del popolare Premio c’è il Simpatico d’Italia che quest’anno ha omaggiato, per la serie “Non è mai troppo tardi”, la coraggiosa napoletana Anna Valanzuolo Carcaterra che a 88 anni si è laureata lo scorso febbraio in Filologia Moderna con 110 e lode. Una delle tante eccellenze italiane che sono state premiate assieme ai talenti sommersi e le storie umane che rappresentano il silenzioso cardine, spesso dimenticato, del vivere quotidiano e che sono come sempre i protagonisti dell’originale kermesse.

 L’evento, presentato da Pino Strabioli e Gaia De Laurentiis, ha premiato le Forze dell’Ordine e l’ambasciatore della Repubblica di Corea Lee Yong-Joon. Per letteratura e giornalismo Virman Cusenza, direttore de “Il Messaggero” e gli scrittori Niccolò Ammaniti e Marco Onofrio. 

 Per la medicina, ricerca e università la ricercatrice Elena Cattaneo, l’endocrinologa Maria Pia Genderini e il metereologo Giancarlo Bonelli. Per lo spettacolo, teatro e cinema premi a Virginia Raffaele, Asia Argento, Alessio Boni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Ninetto Davoli. Per la regia, oltre a Genovese, anche David Grieco che ha diretto “Macchinazione”, interpretato da Massimo Ranieri, sugli ultimi mesi di Pier Paolo Pasolini. Per la musica Federico Zampaglione, reduce dal successo del singolo “Piccoli miracoli”. Per le storie premio a Piero Terracina, sopravvissuto alla Shoah, a Alberto Solesin e Luciana Milani, genitori di Valeria Solesin, tra le vittime del Bataclan, per il messaggio di grande dignità che hanno saputo comunicare e a Suor Cecilia Montesano, direttrice della casa di riposo Istituto Suore Discepole di Gesù per l’amore e l’impegno nell’assistere gli anziani. Per l’arte al giovane Andrea Gandini, scultore di strada di tronchi recisi.
 Per il management Luigi Abete, presidente Bnl e Paolo Fioroni, amministratore delegato di Acea Illuminazione Pubblica Spa. Per la solidarietà e il volontariato premi a Icbie Associazione Onlus Brasile-Italia, per l’impegno negli scambi culturali e l’integrazione tra i popoli, a Retake Roma Onlus, che si occupa di decoro urbano ed educazione civica e all’Associazione “We love Simone Di Più Di Più Di Più”, impegnata in molteplici attività per i giovani, in memoria di Simone Costa. 

Per lo sport il maestro Shi Yan Hui, dell’Associazione Shaolin Quan Fa, che collabora con l’Ospedale S.Lucia con progetti per la riabilitazione e a Carlo Sacchi, tedoforo delle Olimpiadi del 1960. La manifestazione, aperta e chiusa dal Gruppo Rinascimentale "Tres Lusores" di Cori, è stata realizzata con il patrocinio di Roma Capitale e della Regione Lazio. Un grazie a Publispei, Poste Vita, Acea Spa, Fondazione Terzo Pilastro - Italia Mediterraneo e Federalberghi Roma.

Lucilla Quaglia














Compleanno al Roof Garden del ristorante il Pasticcio di Roma, per Anna Martina Leogrande


Al cospetto di una Roma pre estiva, sulla terrazza de Il Pasticcio, ristorante del lungotevere Portuense recentemente acquisito da Tony Bianchi, patron di alcuni tra i locali più in della capitale, amici, giornalisti, fotoreporter e personaggi illustri hanno festeggiato i 44 anni di Anna Martina Leogrande, direttore editoriale del settimanale DiTutto, oggi alla vigilia del lancio di un nuovo progetto editoriale. 

Vestita da "Abitart" dell’amica e stilista Vanessa Foglia, Anna Martina ha accolto i suoi ospiti: Carmen Di Pietro, Patrizia Pellegrino, Alvaro e Maddalena Morelli, Danila Bonito, Milena Miconi, Rita Sensoli, Stefano Molinari, Enrico Silvestrin, Francesco Vergovic, Stefano Bassi, Patrizia Venturi, Paola Pisani e Alessandro Mancuso. A metà serata è arrivata anche il noto giudice del tribunale di RaiUno "Torto o Ragione", Manuela Maccaroni, riconfermata per la terza stagione, che partirà a settembre. Con suo fratello Giorgio Maccaroni, Anna Martina Leogrande ha spento le candeline, per festeggiare anche l’avvio della campagna elettorale, che vede Giorgio candidato al Comune di Roma con la Lega di Matteo Salvini. 
Tra gli altri ospiti sopraggiunti, lo stilista Mario Orfei, patron del marchio B-Glam, la manager Barbara Eboli, la giornalista Maridì Vicedomini e il marito,l’agente e talent scout Emanuela Corsello, Mara Keplero, Patrizia Venturi con il marito,l'agente Fabrizio Perrone,Natalino Candido, Paolo Botti,l’ex cantante Gena De Nicola, l’avvocato Giada Bernardi, l’imprenditore sanitario Samuele Ussia e il direttore di Inciucio, Giò di Giorgio con la Principessa Conny Caracciolo e tanti altri

La serata è trascorsa tra balli e canti a squarcia gola, grazie a una performance canora live molto particolare. A dare voce alle canzoni più belle d’Italia è stato Alessandro Caruso, che ad Anna Martina ha dedicato "Questa lunga storia d’amore" di Gino Paoli

Alessandro, oltre a essere cantante da oltre 25 anni, debutterà al cinema come attore a febbraio 2017 con il film Gloria, commedia musicale del regista Gianfranco Nullo, che lo vedrà in un cammeo insieme a Andy Garcia. E per finire uno speciale Happy Birthday, sempre di Caruso, in chiave rock. 



Daniela Dal Lago