venerdì 12 aprile 2024

LAZIO, INAUGURATO IL NUOVO POLO DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO

 

Presentate anche le strategie e le attività per il triennio 2024/2026 Il cinema e l’audiovisivo della Regione Lazio hanno una nuova casa. 

 Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e Lorenza Lei, responsabile della struttura Cinema e Audiovisivo, hanno inaugurato il nuovo Polo del cinema e dell’audiovisivo, ospitato all’interno della sede romana della Regione Lazio di via Parigi 11.Durante l’evento, che ha visto un’ampia partecipazione delle diverse categorie protagoniste del comparto, sono state illustrate anche le strategie e le attività della Regione per il triennio 2024/2026.

Il settore cinematografico e audiovisivo rappresenta per la Regione Lazio uno dei principali fattori di crescita economica, occupazionale, culturale e tecnologica e uno strumento di promozione e affermazione del territorio sulla scena internazionale. 

Il Lazio ha una tradizione storica nel cinema. La filiera del settore cinematografico e audiovisivo risulta la seconda industria della regione, oltre a rappresentare una delle principali realtà italiane. La Regione per il 2024 si è dotata di un Piano strategico triennale 2024/2026 per sostenere l’intera filiera industriale, dalla scrittura fino all’uscita in sala delle opere.

Tra le finalità principali c’è quella di orientare l’azione di investimento verso il criterio della qualità e lo sviluppo in chiave internazionale, in stretta sinergia con gli obiettivi nazionali del Ministero Direzione Cinema e di Cinecittà. In questo contesto in rapido mutamento, a fronte delle sfide attuali, e con l’intento di imprimere un rafforzato dinamismo al settore del cinema e dell’audiovisivo, nel Lazio nasce il nuovo Polo. 

Si tratta di uno spazio aperto sulla città e sul territorio regionale dove le istituzioni e gli organi politici possono trovare occasioni di incontro e contatto con imprese, artisti, esperti, organismi, a livello nazionale e internazionale, appartenenti alle reti di sostegno, promozione e attuazione di politiche e interventi di settore. L’obiettivo di queste iniziative è il riconoscimento e la realizzazione, non solo virtuale ma anche fisica, del brand “Lazio, terra di cinema”.

 «Sono molto orgoglioso della nascita del nuovo Polo del cinema e dell’audiovisivo della Regione Lazio, uno spazio che si apre al territorio con uno sportello attivo per incontri, formazione, orientamento tecnico agli avvisi pubblici. Parliamo di uno dei comparti principali di questo territorio, per quanto riguarda crescita economica, occupazionale, culturale e tecnologica che rendono Roma e il Lazio sempre più presenti su scala internazionale. Un settore che, oltre a rappresentare un' industria di assoluto rilievo per la nostra Regione, costituisce un patrimonio artistico e culturale che appartiene a tutti.

 Alle strategie si aggiunge la bellezza della nostra regione. Roma è certamente un luogo unico, ma abbiamo la fortuna di avere i territori bellissimi delle province che offrono scenari meravigliosi dal mare alla montagna, ai laghi ai castelli e tutto questo rende sempre di più il Lazio come terra di cinema», ha dichiarato il presidente Francesco Rocca.

 «La nascita del Polo del cinema e dell’audiovisivo rappresenta un momento importante nella strategia pianificata per l’intero comparto della Regione Lazio. Ci siamo prefissati obiettivi come il sostegno alle attività cinematografiche e audiovisive, in particolar modo alla produzione e alla distribuzione, ma anche il sostegno agli autori già affermati e ai giovani autori emergenti. 

Abbiamo poi l’obiettivo di favorire l’internazionalizzazione delle imprese, di coinvolgere produzioni nazionali ed estere e di garantire una distribuzione qualificata dell’esercizio cinematografico, specialmente nei contesti dove questa viene talvolta a mancare. Obiettivi importanti, raggiungendo i quali, si può concretamente contribuire alla formazione di un “Brand Lazio”», ha spiegato Lorenza Lei. 
Numerose le Istituzioni, produttori, distributori, registi ed artisti presenti che hanno partecipato con molto interesse alla presentazione delle nuove ed innovative strategie del nuovo Polo del cinema e dell’audiovisivo. Tra questi, Francesca Piggianelli (presidentessa di Romarteventi), Emma Perrelli (consigliera della Segreteria Romana di Forza Italia per il Cinema), Francesco Rutelli (Presidente dell’Anica), gli attori e conduttori Massimo Lopez, Massimiliano Buzzanca, Saverio Vallone, Eleonora Daniele, Gabriella Carlucci, Leonardo Metalli, i produttori Andrea Occhipinti e Alessandro Preziosa e il regista Pierfrancesco Campanella.

          Giò Di Giorgio

giovedì 11 aprile 2024

FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia Fotografie 1948 – 1968 Stra (Ve), Museo Nazionale di Villa Pisani Stra 24 aprile – 27 ottobre 2024

 

A cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani Mostra promossa dalla Direzione regionale Musei Veneto – Museo Nazionale di Villa Pisani in collaborazione con Suazes e l’archivio Federico Garolla.


Villa Pisani a Stra, lungo la Riviera del Brenta, è scenario perfetto per la grande monografica di Federico Garolla, a cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani, proposta con il titolo “Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968”. La sontuosa villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il magnifico parco, diventa il luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla. Anni di ripartenza ma ancora carichi di difficoltà come rappresentato dalla difficile quotidianità di vita nei paesi della Riviera del fiume Brenta, dove la gente comune cercava di sottrarsi ad una stentata sopravvivenza. Quella efficacemente colta da un reportage di Garolla realizzato nel 1956 e che, riprodotto in grandi immagini, popola di ricordi il parco della Villa all’interno dello spazio delle scuderie. “Una selezione di fotografie realizzate da Garolla proprio nei luoghi attigui al complesso di Villa Pisani e che abbiamo voluto esporre in un’installazione all’interno del Parco” sottolinea Loretta Zega direttrice del Museo Nazionale di Villa Pisani. Una sezione che s’integra alla mostra (circa 100 fotografie) e che coglie lo spirito dell’Italia del secondo dopoguerra, gli anni in cui, con affanno, si cercava di sanare le divisioni e le ferite di una guerra persa e dalla trascorsa tragedia si traeva forza e creatività per avviare quello che più tardi sarà riconosciuto come il “Miracolo italiano”. L’obiettivo di Federico Garolla era spaziare, con prontezza e lucidità, dal luccichio delle prime sfilate di moda, al nascente star system, alla gente comune. Un lavoro che ci rende l’immagine di un popolo bisognoso di ritrovare la consapevolezza di appartenere ad una nazione e di partecipare alla ricostruzione attraverso una storia nuova di ottimismo e modernità. Con il suo inconfondibile stile Garolla osserva questa trasformazione cogliendo la modernità, ma al contempo anche le sue profonde contraddizioni. “Garolla fotografa la gente, quella che sta insieme, riappacificata e riunita, la gente che partecipa ai riti collettivi del divertimento, della gioia dell’essere sopravvissuti. Il suo lavoro è attento ai fatti e di esso ci consegna l’anima e l’essenza”, sottolinea Daniele Ferrara, titolare della Direzione regionale Musei Veneti del Ministero della Cultura, istituzione che, con la Direzione del Museo di Villa Pisani a Stra e la collaborazione di Suazes e dell’archivio Federico Garolla, promuove questa grande mostra. L’obiettivo di questo gigante della fotografia italiana dello scorso secolo immortala paesaggi, gente comune, personaggi famosi, mode e tradizioni, sempre con un tocco lieve e mai indiscreto. Sono gli anni Cinquanta con il periodo d’oro delle riviste illustrate e la diffusione della televisione è ancora un fenomeno lontano. Garolla diventerà principale testimone dell’affermazione delle grandi sartorie dell’alta moda romana di cui diventerà uno dei protagonisti, rendendo un servizio di posa un reportage inserito all’interno della quotidianità. “Garolla appartiene alla generazione del fotogiornalismo solo perché, nell’epoca in cui si espresse il suo talento, i musei, soprattutto in Italia, non prendevano in considerazione la fotografia come un’espressione artistica. Questa mostra vuole contribuire – sottolinea il curatore Uliano Lucas - a collocare nella giusta posizione questo importante nostro fotografo.” La mostra riunisce assieme oltre 100 fotografie che offrono uno spaccato completo della sua produzione, dai suoi reportage dedicati al mondo del cinema, il suo innovativo lavoro dedicato al mondo della sartoria romana con ritratti di Valentino, Capucci, le Sorelle Fontana e Schuberth. La sua passione sono però gli artisti come Guttuso e De Chirico ripresi nei loro atelier, i musicisti da Stravinsky a Rubinstein, agli scrittori come Elsa Morante e Ungaretti - cui si prestò di fare da autista pur di godere della sua vicinanza – questi sono solo alcuni dei suoi reportage dedicati all’evolversi della situazione italiana a cavallo fra la spinta a diventare tra i paesi più industrializzati e il profondo legame con la tradizione.
FEDERICO GAROLLA (1925-2012) Nasce a Napoli nel 1925. Nel 1936 si trasferisce in Eritrea con la famiglia, dove si avvicina al mondo del giornalismo e della fotografia, scrivendo sul Corriere di Asmara. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale rientra in Italia, a Napoli, dove collabora con il Mattino, il Domani d’Italia, la Settimana Incom Carta. Nel 1950 si trasferisce a Milano dove si dedica completamente al fotogiornalismo: realizza numerosi reportage per prestigiose testate come L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi. Sui scatti sono pubblicati anche su riviste straniere quali Paris Match, National Geographic, Colliers, Stern. Nel 1951 è inviato speciale di Epoca, e in seguito per Le Ore. Dal 1953 documenta la nascita dell’alta moda italiana, immortalando i giovani stilisti nei loro atelier e le modelle per strada per riviste come Eva, Annabella, Donna, Bellezza, Arianna, Grazia e Amica. Nel 1956 si trasferisce a Roma dove fonda Foto Italia dell'Agenzia Italia di cui è il primo direttore. Nello stesso tempo testimonia la vita culturale italiana immortalano pittori, scrittori, musicisti, attori di cinema e teatro. Ma fotografa anche la gente comune e la vita negli anni del Dopoguerra. Negli anni Sessanta apre l'agenzia di pubblicità Studio GPO e realizza campagne per aziende come Cirio, Locatelli e Spigadoro. Illustra rubriche di gastronomia e libri di cucina pubblicati da Longanesi e De Agostini. Nel 1968 inizia la sua attività in Rai in qualità di regista e giornalista per alcune rubriche del TG e per una serie di documentari. Al contempo realizza reportage fotografici dedicati a musei, luoghi d'interesse architettonico e paesaggistico, pubblicati poi da Mondadori, Rizzoli, Domus, De Agostini. Nel 1982 con Mario Monti costituisce una casa editrice che dà alle stampe guide di musei attingendo al suo ampio archivio fotografico. Alla fine degli anni '90 si dedica alla catalogazione e al recupero del suo archivio. Negli anni 2000 chiude la casa editrice e si occupa, con la figlia Isabella, alla sola valorizzazione del proprio archivio.

Ufficio Stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo Tel. 049663499 www.studioesseci.net Referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net

                       Giò Di Giorgio

mercoledì 10 aprile 2024

Venerdì 12 al Teatro Selinus di Castelvetrano si presenta LA VERA STORIA DI VITTI ’NA CROZZA di Sara Favarò

 

Venerdì 12, ore 17,00, presentazione del saggio di Sara Favarò “LA VERA STORIA DI VITTI ’NA CROZZA - Autori Misteri Morte Miniere”, al Teatro Selinus in Via Principi Pignatelli Aragona 7 di Castelvetrano (TP). 

Il testo è un viaggio nella memoria e nella cultura siciliana. Il libro di Sara Favarò, pubblicato nel gennaio 2024, si addentra nella storia della famosa canzone siciliana “Vitti ‘na crozza”, cercando di ristabilire la verità sulle origini e il significato della canzone che, nel corso degli anni, è stata oggetto di numerose interpretazioni riduttive e addirittura oltraggiose. L’Autrice esprime una forte commozione per il vero significato della canzone e per le ingiuste appropriazioni dei diritti d’autore, sottolineando l’irriverenza nei confronti di un brano che denuncia le condizioni di vita disperate dei minatori siciliani. Il libro, come evidenzia nella sua prefazione il giornalista e scrittore Giuseppe Lo Bianco, è un risarcimento storico-sociale che restituisce dignità e valore alla canzone e ai suoi veri autori. 
Il Sindaco Dott. Enzo Alfano e l’Assessore alla Cultura Giusy Cavarretta porteranno i loro saluti istituzionali, relazionerà sull’opera il dottore Tino Traina che dichiara: “Nelle zolfare siciliane il minatore era considerato non più di un oggetto in mano al proprietario, picconieri e capimastri i quali gestivano a piacimento la loro paga costringendoli continuamente a uno stato di necessità, a turni insopportabili in un luogo come le miniere dove tutto avveniva al limite estremo di ogni sopportazione”. La moderazione dell’incontro è affidata alla Professoressa Gisella Mastrantoni.
L’evento è organizzato dal Comune di Castelvetrano di concerto con l’Associazione Palmosa Kore e la sezione FIDAPA di Castelvetrano. 
Sarà presente l’Autrice. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. 

                   Daniela Dal Lago

lunedì 8 aprile 2024

A Stazione Birra un appuntamento live imperdibile il 28 Aprile 2024.

 

Il noto locale situato in Via Placanica 172 a Roma, ospiterà, il prossimo 28 Aprile dalle 20.45, l'evento "Triple Dose Of Rock Live-Acts". 
Stazione Birra, noto locale della capitale, vedrà sul palco l'evento "Triple Dose Of Rock Live-Acts”, ideato dall'artista cantante e songwriter Luca Celletti, che dal 1996 è la voce, il volto, la mente ed il motore della prima band Europea tributo agli Aerosmith di fama internazionale, gli Eurosmith

Luca presenterà parte del repertorio del suo progetto solista LaceBlack, condividendo il palco insieme ad altre due band di tutto riguardo, i Zerodiva e i Tothem, un vero e proprio “tandem” live, tre band con i propri brani originali. LaceBlack ha già visto tra i suoi trascorsi, la partecipazione di diversi artisti della scena italiana ed internazionale, con esibizioni in Italia e all'estero. L'occasione del prossimo ritorno live stavolta è segnata dall'incontro artistico con il chitarrista e producer Massimo Canfora con cui Luca ha realizzato il suo nuovo singolo “Just Like A Shot”, arrangiato da entrambi e prodotto da Massimo. Evento da non perdere! 

Stazione Birra Via Placanica 172 Ore 20.45 Telefono: 06 7984 5959 

Ufficio Stampa: Marlene Loredana Filoni Cell.: +39 3914922221

                     Giò Di Giorgio

Nuova pubblicazione | Un soffio all’anima di Valya Stefanova | Versi Edizioni dall’8 aprile in tutti i bookstore e ordinabile in tutte le librerie.

 


Con una scrittura lineare, gioiosa e armoniosa Valya Stefanova accompagna il lettore tra le pagine della sua nuova silloge. Dopo Poesie trasportate dal mare ecco che si torna a navigare tra le parole e i sentimenti di questa bravissima autrice.  


È un libro che parla di amore, di affetto per il prossimo. In questo libro, a differenza dell’altro è più gioioso, meno sofferto. Questo perché volevo che fosse più piacevole perché la vita è fatta di dolori ma, anche di momenti felici e sereni e, queste poesie ne parlano, quindi già per questo devono essere lette.


Trama: Vola come un soffio di vento l’amore, la dolcezza e la natura si mischiano per fare colorare le parole che trascritte in carta, si trasformano in emozioni pure. Poesie delicate, trasparenti che emozionano come un soffio di vento che arriva dritto all’anima e nei cuori della gente. Poesie che, parlano con semplicità.

La redazione