lunedì 15 dicembre 2025

Dal 27 Dicembre 2025 al 4 Gennaio 2026 TE L’AVREI DETTO una commedia scritta e diretta da Luca Giacomozzi

 


con

Francesco Trifilio, Francesca Pausilli, Margherita De Silva,

Davide Albano, Claudio Scaramuzzino, Danny Francucci

 

Scenografia: Michele Funghi

Costumi: Valentina Pastorello

Assistente: Barbara Ninetti

 

Orario spettacoli:

27 Dicembre ore 21.00

28 Dicembre ore 17.30

31 Dicembre – SPECIALE CAPODANNO

2 Gennaio ore 21.00

3 Gennaio ore 17.30 e ore 21.00

4 Gennaio ore 17.30


 

Debutta in prima nazionale al Teatro Trastevere di Roma “Te l’avrei detto”, una commedia brillante che unisce comicità e riflessione in uno spettacolo pieno di colpi di scena. Un gruppo di amici decide di passare insieme la sera dell’ultimo dell’anno. L’affiatamento che c’è tra loro renderà la festa piena di risate e spensieratezza. Telefonate frenetiche, preparativi caotici e dialoghi scoppiettanti saranno gli ingredienti ideali per avvicinarsi insieme al brindisi di mezzanotte. Ma sarà veramente tutto perfetto come sembra? Gli scherzi, le risate e l’armonia saranno davvero l’unico ingrediente della serata?

 

Te l’avrei detto è una commedia che parla di amicizia, amore e delle piccole assurdità della vita quotidiana, con un tocco d’imprevedibilità che lascerà il pubblico a bocca aperta

 


 

PRESS OFFICE Vania Lai vanialai1975@gmail.com

 

TEATRO TRASTEVERE

Via Jacopa de’ Settesoli, 3 – Roma

Biglietti:

Intero: 13.00 Ridotto: 10.00 -prevista tessera associativa-

Prenotazioni: 06 5814004 - 328 3546847

 

info@teatrotrastevere.it

https://www.teatrotrastevere.it/

 

Dal 19 al 21 dicembre al Teatro Planet di Roma Via Crema, 14 andrà in scena lo spettacolo EROTICO VENEZIANO Giorgio Baffo e Giacomo Casanova

 


con
RenataZamengo e Beatrice Gregorini


la drammaturgia e la regia sono a cura di
Lucia Poli


Orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21 domenica ore 18
Info e prenotazioni 339/5223492 - Tel. fisso 06/5811939





Ciò che rende la Venezia del Settecento particolarmente affascinante è la gioia di vivere
, il suo sfrenato edonismo, la sua dolce decadenza…. Venezia: città anfibia, umida, che Apollinaire definisce “la vulva d’Europa”.
Lo spettacolo vuol far rivivere dei frammenti di quel mondo attraverso le parole di due veneziani illustri: Giorgio Baffo e Giacomo Casanova. Il primo negli innumerevoli sonetti, l’altro nelle Memorie della sua vita, regalano immagini vivaci e inconsuete della Venezia libertina del Settecento. Piccole e grandi bische, osterie, monache lascive, feste grandiose, maschere e travestimenti.



Il Baffo, detto l’“osceno” o il “poeta scandaloso” per il contenuto fortemente erotico dei suoi versi, non vide mai pubblicata la sua opera in vita, anzi fu osteggiato dalle Autorità cittadine, tuttavia, come testimoniano i contemporanei, era conosciuto da tutti, anche dalle signore che lo leggevano nei salotti o ai tavoli dei caffè gustando sorbetti. Perché insieme al realismo più irriverente la sua poesia esprimeva una forte carica di lirismo e una sapiente ironia.
Casanova, di cui quest’anno ricorre il trecentenario dalla nascita (1725), conosce il Baffo fin da bambino e lo considera un genio, una sorta di padrino, di ispiratore e di mentore. Anch’egli si dichiara vittima dei sensi per la formidabile vitalità, il temperamento sanguigno e la curiosità intellettuale. Ha viaggiato freneticamente in tutta Europa e ha dipinto un mondo denso di luoghi e persone, di eventi e intrighi, dove spesso si è trovato ad agire con assoluta spregiudicatezza.



Le differenze tra questi due autori sono notevoli. Quello che li accomuna però è la visione del mondo, la loro filosofia: un inquadramento sensistico-illuminista che si fa beffa dei pregiudizi e della morale corrente per affermare sempre l’ “edonismo” e la supremazia del “piacere di vivere”.
Nello spettacolo ci sono due donne che interpretano le parole di due uomini, particolarmente espliciti sul sesso: Renata Zamengo e Beatrice Gregorini. La scelta non è casuale, ma intende aggiungere una dose di distacco al tono già ironico degli scrittori e offrire una lettura leggiadra e giocosa di una materia incandescente.
Il gioco dei ruoli si amplia e diventa gioco di palcoscenico quando le avventure citate si animano in momenti di pura fantasia e i toni crudi si fondono con toni poetici. In sintesi l’intento dello spettacolo è offrire allo spettatore un tipo di divertimento raffinato e intelligente.

Francesco Caruso Litrico

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