lunedì 17 novembre 2025

SIAE Music Awards 2025: il Maestro Umberto Scipione in nomination perSuccede anche nelle migliori famiglie

 


Il Maestro Umberto Scipione torna nella rosa dei finalisti ai SIAE Music Awards 2025 terza edizione con le Musiche composte per il film Succede anche nelle migliori famiglie di Alessandro Siani. Una produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano con Rai Cinema, distribuita da 01 Distribution, uscita sul grande schermo il 1° Gennaio 2024.



Per la seconda volta, dopo la nomination conquistata nel 2023, è di nuovo ai primi posti della graduatoria di questo prestigioso premio che celebra gli autori e gli editori italiani di maggior successo nel nostro Paese e all’estero. 

Vincitore del World Soundtrack Awards 2024, il noto compositore di fama nazionale ed internazionale, che ha al suo attivo quattro nomination al David di Donatello, è nella TOP 5 della categoria “Colonna Sonora Cinema” dei SIAE Music Awards 2025. Diciotto sono le categorie, per ciascuna di esse cinque nomination che si basano sulle rilevazioni sia dei consumi di musica certificati da SIAE che delle royalties distribuite e pagate nel 2025. Sulla scia dei rinomati Ascap Awards negli Stati Uniti, Ivor Novello Awards nel Regno Unito, Grands Prix Sacem in Francia, la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) con i suoi Awards punta i riflettori sulla creatività musicale nazionale, premiando i brani e gli autori che sono stati più ascoltati, ballati, cantati e condivisi nel 2024.



SIAE Music Awards non è solo un premio, è un grazie a tutti coloro che fanno vivere la musica: agli autori, ai compositori, agli artisti, agli editori, a chi lavora dietro le quinte per trasformare un’idea, una melodia, una parola in qualcosa che arriva al cuore delle persone.



E quando sono in gioco le emozioni, il pensiero va al Maestro Umberto Scipione che rappresenta “il cupido” per eccellenza: attraverso le sue colonne sonore sa colpire l’animo umano con le “note” della sensibilità, dell’eleganza e della raffinatezza. “Note” che hanno rapito spettatori così numerosi da consentirgli per la seconda volta di salire nei gradini più alti del consenso popolare.

A questo pubblico caloroso, presente, immancabile ad ogni suo appuntamento sul grande schermo come sui palcoscenici, Scipione dedica il primo ringraziamento: “L’affetto, la stima, la partecipazione dei fan sono la linfa vitale della mia creatività, delle mie composizioni, della mia passione per la musica. Le emozioni che mi trasmettono sono il pentagramma sul quale scrivo le mie musiche, le melodie con le quali provo ad abbracciarli tutti, a regalare una carezza e un sorriso alla loro anima. Grazie perché senza Voi la mia musica non potrebbe “vivere. 



E poi il grazie si estende a tutti i suoi collaboratori: “Desidero condividere la grande emozione di questa nomination con tutti coloro che camminano al mio fianco e mi aiutano a far sì che ogni emozione venga trasmessa a chi ascolta nel modo migliore: assistenti, ingegnere del suono, addetto stampa e social manager.

 


Delicata, intensa e divertente è la colonna sonora in nomination composta da oltre 30 brani originali pubblicati in CD da IIF – Italian International Film: un’opera musicale che ha riempito di forza e poesia una commedia ricca di riflessioni sulla famiglia, sui segreti e gli affetti che covano sotto lo stesso tetto.  



Il film Succede anche nelle migliori famiglie– afferma Scipione - richiedeva, come spesso accade nelle commedie, un lavoro complesso, poliedrico e versatile dal punto di vista musicale poiché utilizzava tutte le tecniche della comicità più pura, dall’equivoco alla battuta, allo sketch tradizionale, allo slapstick dalle trovate inverosimili e sorprendenti, lasciando ampio spazio ai sentimenti più profondi, quelli familiari. Per tale motivo mi piace considerare questa nomination non solo come un importante riconoscimento alla mia musica, ma soprattutto come un meritato applauso alle colonne sonore create per questo genere cinematografico. La commedia mette il compositore di fronte ad ‘un arcobaleno’ di sensazioni e situazioni: dalla comicità al sentimento, alla suspense, in un fluire continuo di stati d’animo ed emozioni contrastanti. La sua abilità sarà nel creare un quadro musicale di grande armonia, in cui i diversi colori delle note, magicamente, daranno ‘luce’ ad ogni sfumatura, ad ogni emozione, ad ogni sguardo dell’animo umano portato in scena.  

 


Il 22 Novembre 2025, al Superstudio Più di Milano, saranno proclamati i vincitori di ogni categoria dei SIAE Music Awards, nel corso della serata–evento, organizzata da SIAE, prodotta da Friends & Partners e condotta da AMADEUS, nell’ambito di MILANO MUSIC WEEK 2025.

Appuntamento, dunque, nella metropoli milanese per una serata che accenderà “le luci della ribalta” sugli autori ed editori italiani nel nome dell’eccellenza e della creatività.

 

 

                                                                                     Ufficio Stampa

                                                                                      Paola Colarullo

 

<ufficiostampaumbertoscipione@gmail.com>, <pacolarullo@gmail.com>

 

ROMA - Grande successo a Palazzo Tittoni

 

                   

Roma, 19 ottobre 2025 — Straordinario successo per l’anteprima di NVMINA, la nuova mostra personale dell’artista Sergio Di Paola, inaugurata domenica 19 ottobre nello splendido giardino d’inverno di Palazzo Tittoni, messo a disposizione dal Duca Luigi Catemario Tittoni di Quadri in occasione della decima edizione della Rome Art Week.

La serata, condotta con garbo e vivacità da Gigi Vinci e Massimo Bomba, ha registrato un’affluenza eccezionale, richiamando numerose personalità del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e della nobiltà romana. Tra i presenti, S.A.R. Sisowath Ravivaddhana Monipong, Vincenzo GrisostomiTravaglini, Josephine Borghese, Laura Lattuada, Azzurra Primavera, Marco Coretti, Irma Capece Minutolo, Anadela Serra Visconti, MariùSafier, Andrea Ripa di Meana, Emilio della Fontanazza, Eleonora Afan de Rivera Costaguti, Giuseppe Grifeo di Partanna, Danilo Moncada Zarbo di Soria, Manuela Lascari Altieri, Jamal Taslaq, Silvana Alesiani e Filippo Sallusto.



Accolto da un pubblico attento e partecipe, Di Paola ha presentato un corpus di opere di intensa forza simbolica ed evocativa. Realizzate con inchiostri di china e cromie dominate da rossi vibranti e blu meditativi, le opere si articolano in tre nuclei tematici — il dionisiaco, la genealogia del sole e il blu misterico — componendo un percorso che intreccia mito, spiritualità e introspezione contemporanea.

L’allestimento, curato da Massimiliano Reggiani, dialoga armoniosamente con la magnificenza barocca del giardino d’inverno, creando un raro equilibrio tra arte, architettura e luce. A fare gli onori di casa, accanto all’artista, il trend-setter Gigi Vinci insieme al vulcanico Massimo Bomba e a Giulia Borghese, stimata event producer protagonisti di una serata che ha saputo fondere eleganza, mondanità e cultura.

Con NVMINA, Sergio Di Paola conferma la sua capacità di coniugare innovazione e sensibilità interiore, offrendo al pubblico un’esperienza estetica e spirituale di profonda intensità, che consolida ulteriormente la sua posizione nel panorama artistico nazionale.




                                                                                                                     G.D.G.

 

venerdì 14 novembre 2025

A Wardal a San Francisco il massimo premio cinematografico per un attore: “Eccellenza in recitazione per un monologo cinematografico“.

 


La fama di Wardal (conte Federico di Wardal) di origine italiana alle stelle:

l’icona internazionale nominata il 9 novembre “USA ACTOR for Excellence“ al12mo San Francisco New Concept International Film Festival al prestigiosissimo Herbst Theatre.

Lo spettacolare Wardal, ultima musa di Fellini e icona della trasgressione arriva, con il suo team, in un look firmato dalfamoso stilista sardo Antonio Zaru, immerso in paillettes nere con numerose lunghe sciarpe al teatro Herbst di San Francisco, il meraviglioso teatro dove sono nate le Nazioni Unite, giacché il suo film “Anita“ su Anita Garibaldi è stato selezionato al SF new concept International Film Festival



Wardal, si siede nelle prime file dell’Herbst, molto ammirato e riconosciuto da tutti, anche per il suo settimanale SF Tv program “CountWardalTVshow“

Wardal non sa se vincerà il film festival ed inizia l’attesa. 



La platea è gremita da cineasti di tutto il mondo. 

La closing ceremony del film festival ha inizio con un trailer che mostra i films vincitori, tra cui il film “Anita“, concetto di Francesco Garibaldi Hibbert



Dopo più di due ore, niente per il film di Wardal, che ha una magnifica colonna sonora firmata dal famoso flautista Andrea Ceccomori



Ancora una mezz’ora a vuoto e si è già fuori tempo. 

Un ulteriore intermezzo e probabilità zero di vincere, ma improvvisamente la presidente del festival Joanna Zhang e la vice presidente del festival Elizabeth Nguyen arrivano in palcoscenico chiamate dai presentatori cantanti Paul Qian e Susu Huang che annunciano: film “Anita“aWardal il più ambito premio cinematografico per un attore: “Eccellenza per recitazione in un monologo cinematografico“.

Ma altre vittorie per il film “Anita“: migliore colonna sonora al Maestro Andrea Ceccomori, migliore concetto a Francesco Garibaldi Hibbert, discendente degli eroi Anita e Giuseppe Garibaldi



Wardal sale sul palco, tra gli applausi scroscianti dei 1500 spettatori presenti in sala.

È il centesimo film award che Wardal prende dal 2023 ad oggi come attore protagonista incluso l’ottantunesimo Venice IFF ed il 78 Cannes IFF, entrambi per la speciale sezione Wild filmmakers di Michele Diomà.



Francesco Garibaldi, discendente dell’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi stimola Wardal a fare il film, per una celebrazione su Garibaldi in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’immigrazione italiana in Brasile nello stato di Rio Grande do Sul dal 28 ottobre al 4 novembre. Nasce il film “Anita“che Wardal basa sulla sublime lirica di Garibaldi sull’agonia e morte della sua amatissima moglie Anita. È un enorme successo in Brasile che si diffonde in California che porta alla colossale notizia del massimo premio cinematografico per attore. 



L’Italia rivuole Wardal e lo celebrerà il 13 dicembre a Pompei al teatro Mattiello al “Vesuvius Film Festival”, presidente Giovanna D’Amodio.

A Pompei una grande notizia: il nuovo premio cinematografico “Courage for Peace“ creato da Francesco Garibaldi, presidente, Wardal direttore artistico. Premi a cinque grandi films su questo tema: “Chrisalis“con la star hollywoodiana Sir Daniel Winn, “Book of Death“diEmily Letranpremiato da Papa Francesco, “Anita“, “Kamilah the miracle filly“ di Angela Alioto, “I waited from you “di Jennifer Glee

 


Tra le personalità premiate Enrico Bernard figlio di Carlo Bernari il fondatore del Neorealismo, Michael Poryes autore di “Anna Montana“, Victoria Wilder, figlia di Billy Wilder e suo padre, che Wardal conobbe, con un premio postumo. 

Il premio“Courage for Freedom“rimarrà permanentemente al “Vesuvius Film Festival, ma avrà una seconda sede nel più importante film festival brasiliano: il Gramado.

Grandi films per Wardal che svetta sul terzo numero di “Ridotto“, una delle più importantiriviste italiane di teatro. 



Wardal sta girando in California “Narcissuss“ con l’atteso debutto cinematografico dello stilista di moda sardo Antonio Zaru. Per Wardal c’è anche una splendida canzone inedita “Hollywood- fame in love“ con una grande star della canzone italiana e due films, ad Hollywood con i nomi di Jason Zavaleta ed Enrico Bernard.

 

Francesco Caruso Litrico

Ufficio stampa - Comunicazione e Promozione

3334682892 - fralit@alice.it


                                              Giò Di Giorgio

GIORGIO DE CHIRICO. L’ULTIMA METAFISICA Modena, Palazzo dei Musei 29 novembre 2025 - 12 aprile 2026

 


 

 

A cura di Elena Pontiggia

 

 

Comunicato stampa

 

Ulteriori informazioni e immagini: www.studioesseci.net

 

 

Modena celebra Giorgio de Chirico con la mostra dedicata a “L’ultima metafisica”
Apre al pubblico il 29 novembre 2025, nella nuova ala del Palazzo dei Musei di Modena, la mostra Giorgio de Chirico. L’ultima metafisica, a cura di Elena Pontiggia.

L’esposizione, visitabile fino al 12 aprile 2026, riunisce cinquanta capolavori del Maestro, offrendo al pubblico un percorso affascinante attraverso l’ultima stagione creativa del fondatore della pittura metafisica.

Promossa dal Comune di Modena, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico – da cui provengono tutte le opere esposte – e prodotta da Silvana Editoriale, la mostra rappresenta un importante appuntamento per approfondire il pensiero e la poetica di uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento.

 

Diceva Picasso che ci vuole molto tempo per riuscire a diventare giovani.
Giorgio de Chirico vi riesce in modo singolare a ottant’anni, quando nel 1968 inaugura la sua stagione neometafisica. È in questo periodo che l’artista torna ai temi, alle figure e ai motivi che avevano animato la sua pittura dagli anni Dieci ai primi anni Trenta, infondendo loro un nuovo significato, più giocoso, pervaso da una giovinezza dello sguardo ormai libera dal senso tragico che, celato dietro un’apparente serenità, permeava le sue opere di oltre mezzo secolo prima.

La mostra intende ripercorrere proprio questo decennio straordinario (1968–1978), in cui de Chirico torna a dipingere manichini, Piazze d’Italia e altri enigmi del suo universo poetico, reinterpretandoli con rinnovata libertà creativa e immaginazione fertile, tra memoria e reinvenzione.

La neometafisica si distingue dalle copie che de Chirico realizzò per gran parte della sua vita per un profondo mutamento di linguaggio e di significato. Con un’accentuata ironia e una tavolozza più vivace, l’artista si allontana dalla visione nichilista e inquieta degli anni Dieci per reinterpretare, in chiave più serena – sebbene ancora venata di malinconia –, i temi che avevano segnato la sua prima stagione metafisica.

"La metafisica di de Chirico degli anni Dieci” – afferma la curatrice Elena Pontiggia – “voleva esprimere l’enigma, l’incomprensibilità e l’assurdità dell’esistenza. In quella degli anni Settanta il sentimento dell’insensatezza dell’universo si attenua, ed è osservato con ironico distacco".

 

Alla pittura densa e corposa del periodo “barocco”, de Chirico sostituisce una pittura limpida, fondata sul disegno e sulla costruzione nitida delle forme. La mostra documenta questa fase conclusiva, ma tutt’altro che secondaria, del suo percorso creativo, attraverso alcuni capolavori come Ettore e Andromaca davanti a Troia (1968), L’astrologo (1970) e Sole sul cavalletto (1973).

In queste e in altre opere dello stesso periodo – come Il segreto del castello, Interno metafisico con pere e Il segreto della sposa – de Chirico non si limita a ripetere sé stesso: rielabora liberamente le proprie invenzioni, trasformandole in una riflessione matura e ironica sulla vita e sull’arte.
L’angoscia esistenziale degli anni giovanili, nutrita di Nietzsche e Schopenhauer, lascia il posto a una saggezza pacata, a una visione dell’esistenza come commedia.

È il tempo in cui la filosofia di Herbert Marcuse celebra il gioco come espressione di libertà, e la Pop Art esalta la vitalità dei colori: un contesto che, pur non influenzando direttamente de Chirico, dialoga idealmente con la sua rinnovata leggerezza. La pennellata torna nitida, i colori si fanno smaltati, le forme si semplificano.


Ne emerge un linguaggio nuovo, in cui la memoria e il presente si fondono in una poesia dell’eterno ritorno, illuminata da ironia e consapevolezza.

 

La svolta viene riconosciuta per la prima volta nel 1968 da Buzzati, che recensisce la mostra milanese ospitata nella galleria di Alexander Jolas. Dopo aver criticato poco prima le repliche “meccaniche” dell’artista, Buzzati riconosce nella nuova produzione una sincerità e una freschezza autentiche, scrivendo con ammirazione che “a ottant’anni un artista abbia l’animo di mettersi in un’impresa simile è cosa meravigliosa”. È l’inizio della riscoperta del “nuovo” de Chirico.

La denominazione “neometafisica” nasce ufficialmente nello stesso 1970, quando il curatore Wieland Schmied, presentando la mostra tedesca di Hannover, parla di un “periodo neometafisico” contrassegnato dal ritorno ai temi metafisici con spirito rinnovato.

È però Renato Barilli, in Presenza assenza del 1974, ad approfondire il valore della pittura ultima di de Chirico, vedendola come una coerente meditazione sul museo e una “ripetizione differente”.

Nel 1982 Maurizio Calvesi scriverà un libro fondamentale dal titolo La metafisica schiarita.

 

Nell’ultimo decennio della vita, de Chirico mostra dunque una vitalità sorprendente e una libertà intellettuale che sfidano la vecchiaia. La neometafisica diventa la sua risposta serena al tempo, un gioco di memoria e invenzione, una meditazione leggera sul destino umano. Nelle sue parole finali, l’artista riafferma la fusione sacra tra Poesia e Pittura, rifugio ultimo della sua arte e della sua filosofia di vita.

 

La mostra è accompagnata da un catalogo (Silvana Editoriale) con testi della curatrice, di Ara Merjian e di Francesco Poli.

 

 

 

Ufficio stampa

Studio ESSECI – Sergio Campagnolo

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Ref. Simone Raddi

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