“Questa è una serata molto speciale. I vostri cuori mi accolgono e mi commuovono. Vorrei ringraziare ognuno di voi per essere qui oggi per festeggiare e omaggiare un grande architetto e mio papà,
Piero Alessandrini”.
Con queste parole
Chiara Alessandrini, la figlia del grande architetto Piero, di fama mondiale, ha salutato tutti gli ospiti presenti in una delle splendide sale dello storico
Palazzo Spalletti Trivelli, a Roma, aprendo i festeggiamenti per il centenario del suo amato papà.
Una festa al cui centro ha vibrato il grande amore di una figlia per il proprio padre, tanto che la stessa, nei suoi saluti di apertura del grande evento ha sottolineato: “Questa sera viviamo insieme un evento unico e irripetibile, il cui filo conduttore è l’amore incondizionato di una figlia verso il proprio padre”. C’è un legame d’amore anche dietro la scelta di festeggiare Piero Alessandrini a Villa Spalletti Trivelli perché oltre ad un rapporto di stima, profonda e storica amicizia tra l’architetto e la famiglia proprietaria della magnifica villa, è stato lui stesso a curarne personalmente la ristrutturazione con grande amore e passione. Sua figlia Chiara ha tenuto a leggere agli ospiti le parole che le aveva scritto nel 2009 in una meravigliosa lettera esprimendole i suoi sentimenti più intimi: “Chiara carissima, ti ringrazio perché hai creduto in me più di quanto via abbia creduto io stesso. Senza di te non avrei mai potuto godere di tanta intima gioia”.
Una serata davvero straordinaria ed unica allietata da un Concerto di Gala con artisti di fama internazionale che hanno omaggiato, con un concerto lirico, il centenario del noto architetto con brani di Giacomo Puccini, di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla scomparsa, di Francesco Cilea e Giuseppe Verdi. Il brindisi è stato allietato dalle note di Tosca. Al concerto si sono esibiti i seguenti artisti: il soprano Alessandra Gioia, la pianista Enrica Ruggiero, il violinista Fabrizio Falasca, il direttore d’orchestra Cristian Cimei, il tenore Akis Kalmoukis, il soprano Despina Anagnou e Vittoria Vera Gioia, una giovanissima pianista e sorprendente compositrice, di appena dodici anni, che ha incantato tutti gli ospiti con il suo talento al pianoforte.
A coordinare tutti gli artisti è stata Stefania Passamonte, pianista, concertista e direttrice del London Performing Academy of Music (LPMAM), una vera forza della natura, conosciuta in tutto il mondo per il suo grande talento musicale. E’ la terza italiana, dopo Garibaldi e Pavarotti, ad aver ricevuto, il “Freedom of the city”, un premio piuttosto importante. Un riconoscimento di origine medioevale per meriti e contributi eccezionali che onorano Londra. Dopo il covid ha creato il “London Performing Academy of Music”, un conservatorio internazionale di musica dedicato ai giovani musicisti del futuro. La magnifica serata è stata anche l’occasione per un Charity Event a favore di questi giovani artisti. Presente il grande architetto Piero
Alessandrini, circondato dall’affetto di tutti i suoi familiari, con le sue tre figlie, i nipoti e sua moglie di cui
Chiara ha detto che “ha sempre sostenuto il suo talento affinché lo potesse esprimere in tutte le sue
progettazioni”. In poche parole come spesso si suol dire “dietro un grande uomo, c’è sempre una grande
donna”.
La serata è stata anche l’occasione, per Chiara Alessandrini, di presentare i suoi nuovi progetti presi
dall’eredità artistica del papà, dimostrando la grande attitudine alla trasmutazione che l’ha sempre
contraddistinta nella sua carriera artistica. All’evento hanno partecipato personaggi del mondo dello
spettacolo, della moda, della televisione, dell’arte e dell’aristocrazia romana.
Tra questi: il Duca Luigi
Catemario di Quadri, la Baronessa Cetty Lombardi Satriani, la Contessa Paola Saladini, il giornalista Rai
Daniele Rotondo, la cantante e giornalista Giò Di Sarno, l’avvocato Antonella Sotira Frangipane,
l'attrice Cristina Fondi, l'avvocato Leo Luca Russo, l’aristocratico Carlo Alvise Crispolti, la manager Emanuela
Sciattella, Bruno di Trapano, l'architetto Angelo Tartaglia, il costumista Francesco Crivellini, l'avvocato
Antonietta Lazzaruolo, Silvana Alesiani, presidente nazionale dei Convegni di Cultura B. Maria Cristina di
Savoia, e sua figlia Laura Frattari avvocato, l’artista Ulisse Borgia, Massimo Bomba, stilista, pittore e amato
astrologo, la nota stilista Regina Screcker e Amedeo Brogli. Piero Alessandrini è un architetto sui generis,
con molte cose da raccontare. Alla pubblicità ha sempre preferito i i fatti. Assistente universitario del
professor Pier Luigi Nervi, considerato uno dei migliori architetti del XX secolo, tra i suoi numerosi e prestigiosi
clienti: il Sultano del Brunei, HassanalBolkiah, il commerciante di armi e miliardario saudita, Adnan
Kassoghy, che gli ha chiesto di collaborare alla costruzione del celebre yacht Nabyla, considerata allora la
barca più bella del Mediterraneo. Susanna Agnelli, per anni, l’ha voluto come architetto di fiducia della
famiglia, come l’ambasciatore italiano a Riad, Mario Maiolini, il Cardinale Virgilio Noé, presidente della
Fabbrica di S. Pietro, la famiglia Spalletti Trivelli e il Gruppo Caltagirone.
Tra i suoi ammiratori anche la
Reagina Elisabetta II, un’ammiratrice d’eccezione, che lo volle conoscere personalmente per congratularsi
della ristrutturazione del Convitto per le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Piero Alessandrini
non è stato, e non è, solo l’architetto dei potenti. Ha progettato un eco grattacielo costruendolo con materiali compatibili con l’ambiente e ricco di giardini pensili, e ideato anche un housing sociale con la costruzione di mini appartamenti a basso costo per le classi meno abbienti e i giovani. In Usa, a Chicago e Miami, ha presentato una collezione di mobili originali in plexiglas. Un professionista dotato di grande creatività.
di Paola Pucciatti