mercoledì 19 dicembre 2018

Alla Sala Trevi generosi applausi per l'omaggio all'attrice Adriana Russo e ai suoi successi tra cinema, teatro, fiction

L'attrice Adriana Russo con la cantante Naira

Emozionata e piacevolmente sorpresa nel trovarsi di fronte una folla di ammiratori ed amici. Adriana Russo, è stata accolta con grande affetto dalla platea gremita che è accorsa alla Sala Trevi,di Roma, in vicolo del Puttarello, per partecipare all'omaggio dedicato alla sua intensa carriera, divisa tra cinema e teatro. 

Tra le icone più apprezzate della commedia all'italiana l’attrice, figlia del celebre pittore M° Mario Russo, si è mostrata come sempre dolcissima e disponibile con tutti coloro che l’hanno raggiunta nella sala cinematografica, a due passi da piazza Navona, per assistere ad alcune proiezioni e poi al dibattito, organizzato da Graziano Marraffa in collaborazione con la Cineteca Nazionale, nel corso del quale sono emersi ricordi e curiosità del suo intenso percorso artistico costellato di lavori con i più grandi registi italiani. 

Dagli esordi con Ettore Scola, nel grottesco “Brutti sporchi e cattivi” (film trasmesso in apertura di giornata tra gli applausi generosi del pubblico presente) la Russo ha collezionato una serie di successi che l’hanno resa protagonista negli anni ottanta di popolarissime commedie firmate, tra gli altri, da Steno, Luciano Salce, Pasquale Festa Campanile, Sergio Martino, Tonino Cervi, ma ha rivestito anche ruoli di natura drammatica per autori come Franco Giraldi, Elda Tattoli, Damiano Damiani, Sergio Corbucci, Nanni Loy, Giuseppe Ferrara. 

Senza dimenticare il suo impegno a teatro, con Gassman e Albertazzi, e nelle fiction, dove è stata diretta da Sandro Bolchi, Fernando Di Leo, Pier Francesco Pingitore, Carlo Vanzina, Ricky Tognazzi. 

Semplice e genuina, e per questo molto amata, la Russo, dopo aver risposto alle domande del moderatore ed aver sottolineato con ironia le fasi più importanti del suo viaggio, con tanto di immagini dell’epoca tratte da alcune pellicole - cult, ha poi firmato autografi e tutte le locandine originali dei film portate dai suoi fan storici, tra l’entusiasmo generale. 

Tra gli invitati gli attori Pino Ammendola, Pietro Romano, Alex Partexano, Antonio Covatta, Roberta Sanzò e Geppi di Stasio, il mago comico Magico Alivernini, la principessa Conny Caracciolo, le cantanti Elena Presti e Naira, il produttore Andrea Lamia e gli agenti Emanuela Corsello e Fabrizio Perrone, l’opinionista Jolanda Gurreri, l’editore Giò di Giorgio, l'attrice Milena Stornaiuolo, l'attore AntonioCovatta,la soprano Sara Pastore,laorganizzatrice di eventi Cinzia Loffredo e tanti altri che, a fine serata, le si sono stretti intorno per un caloroso abbraccio. 

Ufficio stampa Federica Rinaudo

  Foto By Adriano Di Benedetto 

          Daniela Dal Lago


















martedì 18 dicembre 2018

“i Bambini di Nessuno” e’ il racconto fotografico delle ultime missioni umanitarie del conduttore e attore Beppe Convertini per Terre Des Hommes nei campi profughi Siriani ad Aarsal al confine Siriano Libanese e a Zarqa al confine Siriano Giordano e nelle baraccopoli del Myanmar…


Il vernissage dinner di presentazione si e’svolto da Moku a Roma condotto da Adriana Volpe.

Hanno condiviso la causa molte donne e mamme del mondo dello spettacolo tra le quali Manila Nazzaro,Miriana Trevisan,Nadia Rinaldi,Daniela Fazzolari,Janet De Nardis,Alma Manera e ancora Pamela Camassa,Stefania Orlando,Patrizia e Giada De Blanck,Roberta Garzia,Elisa D’Ospina,Nadia Bengala,Elena Parmegiani,Roberta Beta e gli attori Graziano Maria Scarabicchi, la cantante Naira e Riccardo Mandolini. 

Il libro edito da Admaiora di Giuseppe Pierro esce in concomitanza della mostra video fotografica "La loro vita non e’un gioco" che racconta l’ultima missione in Myanmar di Beppe attualmente al Palazzo Ducale di Martina Franca.

 "Nel diario di bordo delle prime due missioni in Siria racconto di una guerra civile assurda ancora in corso che ha martoriato la popolazione Siriana mietendo centinaia di migliaia di vittime e provocando milioni di profughi.. Ho corso un rischio vero e proprio soprattutto nella prima missione dove c’è stato un doppio attentato kamikaze a 500 metri da me con 40 morti quindi ho aiutato i piccoli profughi nel corso di un conflitto devastante!"


"Nella mia ultima missione in Myanmar a luglio scorso le condizioni di vita nelle baraccopoli costruite intorno alle discariche erano disumane. I bambini cercavano il cibo nei rifiuti per poter sopravvivere in condizioni igienico sanitarie assurde. È stato molto emozionante essere a contatto con i piccoli birmani delle popolazioni meno abbienti perché ho potuto dedicare molto tempo giocando con loro e portando loro cibo, indumenti, libri, quaderni e cercando di dare loro la possibilità di andare a scuola vivendo una quotidianità quasi al pari degli altri bambini più fortunati.In sostanza provare a far vivere ai bambini la vita di un bambino!" 

"In una di queste giornate molto intense vissute nelle baraccopoli ci siamo imbattuti in una lite furibonda tra bande rivali che hanno sciabolato i loro machete duellando come in una storia d’altri tempi. Naturalmente non passando inosservati perché occidentali siamo stati coinvolti in questo scontro puntandoci anche le armi ma grazie alla nostra guida locale birmana e alla popolazione indigena che ci ha visto adoperarsi per loro siamo riusciti a scamparla."

 Beppe aggiunge dichiarando il motivo della sua vocazione missionaria : "Io ho perso mio papà a 17 anni per un cancro ai polmoni e ogni sera alcuni medici volontari venivano a casa prendendosi cura moralmente e medicalmente di mio padre. Lui aveva tra le varie metastasi una esterna sul viso e tutte le sere loro tamponavano la fuoriuscita di sangue e lo sostenevano moralmente e tutto ciò lo facevano gratuitamente e questo mi ha spinto ad essere davvero disponibile per il prossimo e quindi impegnarmi in tante campagne sociali e soprattutto a spendermi personalmente sul campo in Siria e in Myanmar!"

La casa editrice Admaiora di Giuseppe Pierro ha deciso di pubblicare questo libro perché voleva partecipare con Beppe nel dare un seppur piccolo contributo,derivante dalla vendita del libro ,ai bambini Siriani e Birmani perché il ricavato sarà interamente devoluto alla fondazione Terre Des Hommes.

Foto By Adriano Di Benedetto

Giò Di Giorgio