mercoledì 6 marzo 2019

L'EMIGRANTE Format radiofonico e televisivo,ideato e condotto da Gio' Di Sarno in onda su Radio Italia Anni 60 ( FM 100.5 ) tutti i Giovedì dalle 17:00 alle 18:00, il prossimo 7 Marzo l'imprenditore ROBY DAGAN

                                                    
                                Le Interviste de l'emigrante di Giò Di Sarno


“All’età di 7 anni - il 05/Giugno 1967 –io e i miei genitori siamo stati costretti a lasciare Tripoli in poche ore lasciandoci dietro tutta la nostra vita. Con pochi averi e senza sapere cosa sarebbe stato di noi, partiamo con l’ultimo aereo Alitalia e arriviamo a Roma.”Roby Dagan Hagany Buchnik, profugo e emigrante. Ha tanti interessi, ma al primo posto mette la famiglia.
Gruppo di Famiglia


-       Ancora bambino sei arrivato a Roma e qui hai frequentato le elementari. Dove abitavi allora e che memorie romane hai di quel periodo?

Frequento le Elementari a Piazza Bologna alla Fratelli Bandiera. La domenica la passo dai nonni a Montesacro dove gioco a pallone con altri ragazzi. Ricordo intensamente che mio padre era molto triste e preoccupato!

-       Roma però ha rappresentato per te e la tua famiglia solo una tappa. Dopo qualche anno infatti vi siete trasferiti in Israele, in una piccola città vicino a Tel Aviv. Un altro passaggio, un altro paese, nuova casa, nuova lingua, nuova scuola e di lì a poco un altro dramma: la prematura morte di tuo padre.

Sì, la morte di mio Padre venne dopo un lungo periodo di degenze per i trattamenti del cancro che poi di fatto lo sconfisse. Grande trauma essendo stato mio padre un simbolo di forza e punto di riferimento della famiglia. Ricordo ancora oggi le sue ultime parole di saluto prima di essere portato via… Grande dispiacere e grande sfida che, grazie al carattere forte di mia madre che assorbì tutto l’impatto, sono cresciuto con grande serenità e con grande ambizione di farcela e crearmi un avvenire e una famiglia.
-       Nonostante sofferenze e peripezie dovute ai trasferimenti, hai trovato modo di primeggiare anche nello sport. Hai smesso o frequenti ancora qualche specialità sportiva?


Sì, gioco ancora a basket, occasionalmente, e faccio nuoto e equitazione.

La famiglia il suo centro

-       Nel 1982 hai partecipato alla Guerra del Libano con gradi di comando e, di conseguenza, di grande responsabilità. Come ti ha segnato quella esperienza?

La Guerra del Libano mi ha stravolto, nel senso che dopo quello che ho visto come barbarie e crudeltà in campo, ho deciso che voglio vivere in un ambiente che crea e dà vita a progetti di vita e non di distruzione. Tutto ciò anche se prima della Guerra mi piaceva molto la carriera militare.

Nonno Affettuoso

-       Quando si dice “vita movimentata”… nel 1990 ti sposi a Roma con DaianaTesciuba e ti ritrasferisci in Italia per operare nel campo dell’abbigliamento, delle tue varie aziende di cyber defense, nanotecnologia, consulting ecc. ecome “country manager” in Israele per conto di una multinazionale francese.

Infatti, il progetto più importante è quello fatto in Israele nel settore dell’Acqua vincendo dopo avere costituito un consorzio internazionale Israelo-Francese(questo inventandomi la compagine dal nulla e litigando con tutti i maggiori attori nazionali e internazionali). Si tratta del bando per la desalinizzazione marina del valore di 1 miliardo di dollari. Grande orgoglio e bellissimi momenti e ricordi, anche se guardando indietro mi sembra, sulla carta,che era una Missione Impossibile.

Ufficio Stampa Giò Di Giorgio










martedì 5 marzo 2019

Il 16 marzo alle ore 18.00 presso le Cantine Bacco-Nettuno, Anna Silvia Angelini in collaborazione con la libreria Fahrenheit 451 presenta il libro “La violenza Declinata” Bertoni Editore.


L’autrice Anna Silvia Angelini dialoga con la giornalista Katia Farina.
Interviene la Psicoterapeuta Orenada Dhimitri.

Letture a cura di Roberto Del Prete  della Compagnia Liberi Teatranti.
Il lettore viene accompagnato  ad attraversare i vari capitoli , passando dalla “nascita di una svolta” e cioè il perché nasce lo sportello “Uscita Di Sicurezza” per poi entrare nel vivo del libro con storie di violenza declinata relazionate dalla voce delle donne che l'hanno vissuta.




Ufficio stampa Giò Di Giorgio

Daniela Dal Lago

lunedì 4 marzo 2019

La seconda vita di un… “flop strepitoso”!!! d Pierfrancesco Campanella


A circa trent’anni di distanza dalla sua uscita sul grande schermo, esce in questi giorni per la prima volta in formato dvd, con distribuzione CG Entertainment, il film “STREPITOSAMENTE… FLOP”, scritto, diretto e prodotto da Pierfrancesco Campanella per Sagittario Film. 

Si tratta di una divertente commedia corale, imperniata sulle peripezie di un gruppo di giovani dell’epoca alle prese con l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro. Naturalmente il loro entusiasmo, unito alla ingenuità e alla mancanza di esperienza, si scontrerà con una realtà cinica e spietata, tale da mandare in frantumi sogni e velleità.

Una pellicola garbata, dal gusto un po’ amaro, dove si sorride senza la pretesa di lanciare messaggi “intellettualoidi”, ma solo offrire qualche bonario spunto di riflessione.
Rivista oggi, l’opera risulta sorprendentemente attuale, segno evidente che i temi trattati erano ben radicati nel tessuto  sociale dell’epoca. 

Molto variegato il cast artistico, affollato di nomi noti. A cominciare dalla celebre rockstar Donatella Rettore, attualmente impegnata nel programma televisivo “Ora o mai più” in onda su Rai Uno, in “Strepitosamente… flop”, in questo caso solo attrice e non cantante.

 Di rilievo anche la presenza della bellissima Dalila Di Lazzaro, tra gli occhi più belli del cinema italiano di sempre, che in passato ha lavorato con “miti” come Delon e Volontè, da tempo assente dalle scene e ultimamente impegnata in lodevoli iniziative umanitarie. Da ricordare anche la dolce Yvonne Sciò, lanciata da Carlo Verdone in “Io e mia sorella” al fianco di Ornella Muti. E poi Urbano Barberini (principale interprete di “Opera” di Dario Argento), Adriana Russo (tra i protagonisti di “Brutti, sporchi e cattivi” di Ettore Scola), Claudia Cavalcanti (rivelatasi ne “L’attenzione” di Giovanni Soldati, con la Sandrelli) e moltissimi altri, tra i quali spicca il nome di Aichè Nanà, la ballerina turca simbolo della “Dolce vita”.

Strepitosamente… flop” ha partecipato con successo, tra il 1990 e il 1991, a varie manifestazioni, tra le quali le Grolle d’Oro di Saint Vincent, il Festival di Annecy, il Festival Internazionale di Sulmona e la Rassegna Euro Mediterranea a San Gineto, nel corso della quale il regista Campanella e la Rettore sono stati premiati da Pippo Baudo.
Per questo lavoro inoltre il Campanella e la biondissima Donatella sono stati insigniti in Campidoglio del prestigioso “Premio Personalità Europea”.
Trasmesso in prima tv su Retequattro nell’ambito del ciclo “I Bellissimi”, il film ha riscosso un share molto alto, decisamente superiore alle normali medie di ascolto di quella rete.

La confezione del dvd si presenta particolarmente ricca di contributi extra: un trailer inedito, la galleria fotografica ufficiale, un raro backstage restaurato, la videointervista esclusiva, curata da Emanuele Pecoraro, al regista e al direttore della fotografia Roberto Girometti, coadiuvati dal noto critico Fabio Melelli. Ed infine una vera “chicca”: il divertentissimo cortometraggio “Pensiero giallo”, diretto dallo stesso Pierfrancesco Campanella, la storia di una scrittrice di gialli a corto di ispirazione (Luciana Frazzetto) che decide di uccidere per davvero, alla ricerca della vena creativa perduta.


Giò Di Giorgio







venerdì 1 marzo 2019

Si è svolto con un successo strepitoso, la 12° edizione del Premio Sette Colli ideato e organizzato da Fabrizio Pacifici


Folla delle grandi occasioni per la 12° edizione del Premio Sette Colli (patrocinato dall'ANPOE, Associazione Nazionale, Produttore e Organizzatori di Eventi) davanti ad un'imponente schiera di fotografi Fabrizio Pacifici ideatore e organizzatore dell'evento, ha premiato artisti, professionisti e personaggi Romani e Romanisti DOC, ma non solo. 

 Visti sul palco del Nur Bar: la bandiera Franco Peccenini, che ha ricordato con emozione i suoi lunghi trascorsi giallorossi, l'affascinante giornalista Francesca Brienza abituale ospite di "Tiki Taka" e "Quelli che iI Calcio",

Ryan Paris che ha entusiasmato i presenti con il suo successo internazionale "Dolce Vita" e il mitico Rino Barillari, fresco vincitore del Nastro d'Argento alla carriera, in compagnia di Massimo Spano e Giancarlo Scarchilli, autori del docufilm The King Of Paparazzi (La vera storia); Ettore Viola, figlio dell'indimenticato presidente del secondo scudetto, Dino Viola.

Premi anche per la SIS Roma di pallanuoto femminile, fresca vincitrice della Coppa Italia, rappresentata da Marco Gallo e dalle giocatrici Chiara Abrizi e Serena Storai; Nicola Cilento, ideatore del Museo dello Sport di Roma; la simpaticissima attrice Alexandra Filotei; l'Avvocato Lucio Barletta; Stefano Pantano, premiato dalla Roma Calcio Femminile, presente con Lucia Conte, Serena Landa, Emma Guidi ed il dirigente Giulio Casaroli, con un riconoscimento speciale in segno di Fair Play, a pochi giorni dal derby capitolino. 


Tantissimi gli ospiti: Le gemmelle Silvia e Laura Squizzato della Rai,le attrici Raffaella Camarda, Maria Teresa Merlino e Cosetta Turco, il comico Christian Generosi, gli attori Marius Bizau e Marco Vivio, le modella Andrea Duma, Ioana Avramescu e Angel Sandu, la stilista Monica La Barbera, la make up artist Katia Incitti, i manager Alex Bucci e Massimo Emili, il giornalista Dundar Kesapli, il giornalista Giò Di Giorgio con la manager Daniela Bonacci, la scrittrice Anna Silvia Angelini con consorte,l’attore Enio Drovandi,la giornalista Rai viaggiare informati Antonietta Di Vizia,il mitico Pino Wolf e tanti altri

Foto by Adriano Di Benedetto 

           Daniela Dal lago.


























mercoledì 27 febbraio 2019

L'EMIGRANTE Format radiofonico e televisivo,ideato e condotto da Gio' Di Sarno in onda su Radio Italia Anni 60 ( FM 100.5 ) tutti i Giovedì dalle 17:00 alle 18:00, il prossimo 28 Febbraio la bravissima attrice Napoletana Rosalia Porcaro

                                       Le Interviste de l'emigrante di Giò Di Sarno


Rosalia Porcaro, nata a Casoria periferia nord di Napoli, è tutt’altro che:"'a matina me sceto, me lavo, me vesto, vaco 'a fatica, po’ torno e m'addormo. Comm'è bello 'a campà!" (tradotto dal napoletano: "La mattina mi sveglio, mi lavo, mi vesto, vado al lavoro, poi torno e mi addormento. Che bella la vita!"), tormentone con cui si presentava Creolina (ingenua ragazza napoletana che lavora in un negozio di casalinghi), uno dei suoi personaggi più amati, assieme a Veronica (operaia di una fabbrica di borse), Natasha (cantante neomelodica e trans), Assundam  (donna afgana del Sud, con un forte accento partenopeo).

“Ho anticipato i social, già da bambina avevo amici virtuali”
-          Come nasce la passione per il “travestimento”?

Il travestimento è nato con me, da sempre, da quando ero bambina che mi travesto.
Mi inventavo i personaggi, li disegnavo come si fa per i cartamodelli dei vestiti, li ritagliavo e ci giocavo dandogli corpo e anima. Mi ricordo di un’enorme valigia nella quale mettevo tutto il materiale necessario a sviluppare la mia fantasia e anche negli spettacoli quando propongo un personaggio, soprattutto se lontano da me, prendo spunto da quei ricordi. Io il Teatro lo desideravo, lo sognavo dalle elementari, ad occhi aperti e i miei amici immaginari mi facevano compagnia; ho anticipato i social, già da bambina avevo amici virtuali.

-          Un personaggio che avresti voluto fare ma non ti sei sentita di affrontare?
No, non ho mai rinunciato a un personaggio, se lo penso lo devo realizzare a costo di andare contro tutti. Anzi, più è estremo e più mi interessa. Sarei in difficoltà se dovessi affrontare un personaggio “normale”, uno banale. Non mi spaventa né il grottesco, né il drammatico. Mi piacerebbe essere scelta per un ruolo molto intenso, una cattivissima.


-          Il momento più difficile della tua vita?
Uh…Uh…che domanda…Il momento più difficile della mia vita è stato anche il più bello. Le estremità nellamia esistenza tornano: è stato quando ho avuto mio figlio. Una gioia immensa che mi ha cambiato per sempre la vita. Adesso è ancora ragazzino, ma per lui sogno un amore sincero e spero che possa realizzare sempre le sue passioni. Vorrei che fosse davvero un uomo libero e dunque, felice.

-          A parte l’accento napoletano, cosa hanno in comune Veronica,Creolina, Natasha e Assundam?
Queste donne hanno in comune il distacco dalla realtà, l’incoscienza, l’ingenuità. Attuano una convinzione auto-ingannevole vivendo la loro vita quasi da spettatrici. Un modo per non prendere atto della loro condizione di sottomissione. Sono tutte“figlie” di Veronica, hanno la stessa fragilità.

-          Progetti futuri?
Girerò un corto sulle molestie sessuali, l’ho realizzato io impiegando tante energie, mi piacerebbe fare un film sulla scia di questo progetto. Come dicevo prima, sento l’esigenza di ruoli impegnativi, drammatici, forti. Purtroppo un comico viene visto poco in questa veste, invece è proprio il contrasto che crea alchimie impensabili.  Il teatro lo faccio e mi piace, è la mia vita, ma amo il cinema e credo di non essere stata ancora “usata” bene, forse è anche colpa mia, non lo so, ma non dispero. Intanto il 26 febbraio debutto a Roma dopo il successo di Napoli con la commedia “Core ‘ngrato”al teatro Roma, spettacolo scritto in collaborazione con Corrado Ardone e diretto da Carlos Branca. La storia di una mamma, una figlia e la badante. Una realtà in cui si ha a che fare con la drammaticità dell’Alzheimer, non si è pronti né si è preparati. Anche in questo caso il racconto è buffo, ma con un risvolto inaspettato.

Ufficio stampa Giò Di Giorgio







martedì 26 febbraio 2019

Grande successo per la presentazione del libro “La violenza Declinata” di Anna Silvia Angelini a Villa Pirandello di Roma

la scrittrice Anna Silvia Angelini


Il 24 febbraio 2019, presso Villa Pirandello- Roma, é stato presentato davanti a un numeroso e attento pubblico il  libro “La Violenza Declinata” di Anna Silvia Angelini, Bertoni Editore, momenti di empatia ed emozioni hanno caratterizzato la presentazione.

L’evento aperto con i saluti dell’ufficio stampa Giò
Di Giorgio,poi è stata la volta dell’editore Jean Luc Bertoni ed i saluti di Maurizio Esposito Presidente I Municipio Roma centro storico,il dibattito è stato moderato dalla scrittrice Antonella Rizzo che subito ha coinvolto l’autrice Anna Silvia Angelini  che ha illustrato dettagliatamente  le motivazioni che l'hanno portata a scrivere 
“La Violenza Declinata” dopo a vari titoli sono intervenuti nella tavola rotonda: la conselour Alessandra Conti,l’istruttore Nello Vaudi,la criminologa Eleonora Nocito, l’avv.Lara Scarcella, la scrittrice Barbara Balestrieri.

Lettura di alcuni passi del libro a cura dell’attrice Roberta Aguzzi
Si ringraziano per la partecipazione l’attore Alex Partexano,il M°orafo Giovanni Pallotta, Il prof.Alessandro Balzerani, la modella Francesca Anastasi, l’investigatore privato Nestore Angelini, la scrittrice Simona Petrioli, la cantante Giò Di Sarno, l’attrice Roberta Aguzzi,la poetessa Sabrina Tutone,la giornalista Rai viaggiare informati Antonietta Di Vizia, Simona Ruggeri,ilfilosofo Luciano Bernazza con la moglie Graziella e tanti altri.

Il libro vuole essere uno strumento dedicato a tutte le donne e ragazze come forma di prevenzione e informazione.



Si ringraziano i fotografi Daniele Cama e Laura Pelargonio


Ufficio stampa Giò Di Giorgio



Daniela Dal Lago

Antonietta Di Vizia con Anna Silvia

Anna Silvia con la cantante Giò Di Sarno

l'attore Alex Partexano con Anna Silvia

da sx Graziella Moschetta Anna Silvia Giò Di Giorgio Luciano Bernazza

Anna Silvia Con L'attrice Roberta Aguzzi

Anna Silvia con l'editore Jean Luc Bertoni

Il M°Orafo Giovanni Pallotta con Anna Silvia ed un amica