sabato 28 novembre 2020

PAPPI CORSICATO DOPPIO SUCCESSO AL GALA CINEMA E FICTION COME PREMIATO E COME DOCENTE

 


Doppio successo per Pappi Corsicato alla XII edizione del Gala del Cinema e della Fiction conclusasi felicemente con la cerimonia di premiazione svoltasi in streaming il 27 novembre. Il noto regista partenopeo ha ricevuto il Premio per “Vivi e Lascia Vivere”, la fiction andata in onda su Rai 1 in concorso al Gala nella categoria Serie TV e Fiction, e si è prestato volentieri, la mattina del 27 novembre, nell’ambito delle attività didattico-culturali della manifestazione di Valeria Della Rocca, ad interpretare il ruolo di Docente in una Masterclass dal titolo “Vedi Napoli e poi…. Vivi e lascia vivere “con gli studenti dell’ultimo anno dell’Isis Casanova di Napoli, sez. Audiovisivo. Durante la lezione, che ha trovato ampio riscontro da parte delle classi interessate e del corpo docenti, il maestro ha parlato del suo esordio e della sua carriera come regista, elargendo tanti consigli preziosi ai ragazzi, per poi soffermarsi sulla fiction girata interamente a Napoli “Ho sempre inseguito il sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo”, ha detto Corsicato,“ rifiutandomi di intraprendere il lavoro di famiglia; pertanto lasciai gli Studi in Architettura e volai in America per andare a studiare tutte le discipline dello spettacolo, dalla danza alla recitazione. La mia prima esperienza sul set fu con Pedro Almodovar a New York, al quale mi proposi come assistente volontario; era un set di lusso, da cui imparai da subito due cose: per fare il regista occorrono due elementi fondamentali: Creatività e Pragmatismo. Quando tornai in Italia, mi cimentai nella realizzazione di un primo cortometraggio, perché è assolutamente sbagliato pensare di iniziare questo percorso professionale con un film in quanto la carriera di regista come le altre carriere si costruisce step to step.  Ricordo che all’epoca non conoscevo nessuno del mondo del cinema tranne Iaia Forte, mia amica d’infanzia, che aveva studiato recitazione al Centro Sperimentale e con lei iniziai quest’avventura. Avevo in mente di realizzare un’opera tratta da una storia che avevo letto sul giornale e mi rivolsi per l’ambientazione, ad una amico che aveva una casa a Secondigliano, a Scampia; misi insieme 4 persone, mi feci prestare da mia madre alcuni vestiti per i costumi di scena e fu così che il mio progetto partì, curando io personalmente ogni particolare. Ed a questo proposito”, ha continuato Corsicato”, mi sento di dire a voi ragazzi che un’altra peculiarità per un regista è la CURIOSITA’ che nella fattispecie consiste nel capire quali sono tutti gli elementi che compongono un’opera audiovisiva, inquadrature, location, scene, costumi, recitazione, musica, colori, in modo da realizzare un prodotto audiovisivo assolutamente originale. E poi consiglio di vivere questo mestiere in maniera gioiosa divertente, forti però di un bagaglio culturale di spessore” Per ciò che riguarda la fiction “Vivi e lascia vivere”, Corsicato si è così espresso: “ Ho sempre aspirato a lavorare in televisione, sono molto felice di esserci riuscito bene raggiungendo un grande audience di ascolti e di avere ricevuto il Premio, quale migliore Fiction, dal  Gala del Cinema e della Fiction, la cui mission è proprio quella di celebrare e premiare le opere audiovisive girate in Campania nell’anno precedente. Nella mia opera ho preferito mettere in luce una Napoli diversa, poco ripresa dalle telecamere, quella della zona collinare di Posillipo dando risalto soprattutto alla sua rigogliosa natura ed al mare azzurro.  Ho scelto Elena Sofia Ricci, come attrice protagonista perché reputo che sia una grande professionista, molto amata dal pubblico anche in maniera trasversale, perfetta per interpretare il ruolo di una donna un po’ spigolosa ma di grande umanità” Ed in merito ai suoi progetti futuri, Corsicato ha così concluso: “Ho tante proposte sul tavolo che sto valutando con grande attenzione, ma con l’entusiasmo e la passione che mi contraddistinguono. Ricordatevi ragazzi: il lavoro non è mai abnegazione se con esso hai la possibilità di esprimere il tuo Io, le tue emozione e forse anche i tuoi disagi”.   

  

PRESS OFFICE

MARIDI’VICEDOMINI

MOB: + 39- 338-2259860   333-9921506

Mail: maridyvicedomini@gmail.com


                             Giò Di Giorgio

 

martedì 24 novembre 2020

GAU – GALLERIE URBANE Torna la galleria d’arte urbana a cielo aperto, con 75 campane per la raccolta del vetro trasformate in ‘tele d’artista’.

 


La street art al servizio di Roma, per il restyling urbano delle periferie con Alessandra Carloni – Controllo Remoto - Gojo – Moby Dick -Kenji – DesX – Matteo Brogi – Napal Naps – Point Eyes (Yest + Er Pinto) – Hoek – Eliseo Sonnino – Karma Factory (Wuarky + Nemea)– Lola Poleggi – Arash -Umanamente in Bilico.

Viale Gregorio VII, Circonvallazione Cornelia, via Baldo degli Ubaldi.

Il museo a cielo aperto di Roma diventa sempre più sostenibile e contemporaneo. Il progetto “La Città Ideale” già artefice dello storytelling urbano “I Nasoni raccontano”, “Shakespeare negli ATER” e “Classici al Mercato” si concentra sull’ambiente per sensibilizzare Roma all’ecosostenibilità, regalando alla capitale 75 nuove opere di street art, disegnate su quelle campane per la raccolta differenziata del vetro che disegnano da tempo il profilo della città.



Dopo le fortunate esperienze di Gallerie Urbane nel 2017 e nel 2018 a Centocelle e nel 2019 a Torpignattara, il 6 Dicembre 2020 verranno presentate le nuove campane realizzate già a partire dal 18 Novembre da una squadra di 15 street artist al servizio della città.

Un vero e proprio dono che GAU, con Alessandra Carloni – Controllo Remoto - Gojo – Moby Dick -Kenji – DesX – Matteo Brogi – Napal Naps – Point Eyes (Yest + Er Pinto) – Hoek – Eliseo Sonnino – Karma Factory (Wuarky + Nemea) – Lola Poleggi – Arash - Umanamente in Bilico, consegna a Roma e ai suoi cittadini, per riaffermare il concetto di arte come bene comune accessibile a tutti, con un occhio di riguardo alla raccolta differenziata del vetro, che si inserisce nell’ottica di una più ampia responsabilizzazione verso lo spazio condiviso e la gestione della città.



Questo si realizza attraverso la bellezza dell’arte, capace di trasformare una causa individuale in una causa comune per la quale dedicarsi.

Ai tempi del covid, GAU 2020 non è solamente riqualificazione delle campane di vetro, ma anche attività digitali, dedicate alle generazioni più giovani. Il 5 dicembre verranno presentati online i risultati del laboratorio sul riciclo creativo ‘La città ideale di Capitan Riciclo’ e il tutorial ‘Costruisci la tua Campana’ mentre il 6 dicembre sarà inaugurato il“Muro d’artista”.



La realizzazione delle campane resterà impressa nel museo vivente di Roma, lasciando il segno anche grazie alla realizzazione del medio-metraggio GAU, trasmesso online il 6 dicembre. Il video ripercorrerà il teatro che il progetto de “La Città Ideale” offre a Roma, attraversando Viale Gregorio VII, con uno sguardo diverso e più creativo.

Passeggiate teatrali, esperimenti digitali, video tutorial e bellezza: un regalo alla capitale, con un taglio di green art più vicino all’ambiente.





GAU è promosso da Progetto Goldstein, da un’idea di Fabio Morgan, con la direzione artistica e la curatela Alessandra Muschella, e la direzione del medio-metraggio affidata a Marta Franceschelli. Progettazione di E45 in collaborazione con Dominio Pubblico.

Il progetto è vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE”.

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12

Giò Di Giorgio


lunedì 23 novembre 2020

Conferenza Stampa XII Edizione Gala Cinema e Fiction Campania

  


E’ stata presentata questa mattina alla stampa la XII Edizione del Gala del Cinema e della Fiction in Campania, che causa Covid 19  si svolgerà interamente on line fino al 27 novembre. Sono intervenuti all’incontro: Valeria Della Rocca, titolare della Solaria Service-Organizzazione Eventi, Presidente dell’Associazione Donne e Turismo, patron e ideatrice della kermesse, Marco Spagnoli, giornalista, critico cinematografico, regista e sceneggiatore in veste di Direttore artistico della manifestazione, Felice Casucci, Assessore  al Turismo ed alla Semplificazione Amministrativa  Regione Campania, Titta Fiore e Maurizio Gemma rispettivamente Presidente e Direttore Film Commission Regione Campania, Enzo Sisti, Tonino Pinto, Vanni  Fondi in qualità di giurati, gli attori Marco Bonini e Stefano Scherini di U.N.I.T.A (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) , Palmira Masillo, Dirigente Scolastico Isis Casanova Napoli, Anna Bisogno, Professore Associato di Cinema, Radio TV, nel corso di Laurea Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo, del Cinema di Mercatorum. “Noi ci siamo: per l’amore che abbiamo per la nostra meravigliosa terra, set ideale dell’audiovisivo e per la passione che da sempre nutriamo per la cultura e soprattutto per il cinema!” ha esordito Valeria Della Rocca; “La Pandemia, l’emergenza Covid 19 , pur impedendoci di svolgere come è sempre stato, fin dal lontano 2007, il Gala finale di Premiazione nel suggestivo Castello di Castellammare di Stabia, dove sventola la bandiera di chi crede nella bellezza dell’arte e nella forza dei film e delle fiction, non ci ha vietato di continuare, seppure virtualmente, la nostra mission. Il nostro sarà un contributo piccolo ma sentito e curato che, come la bandiera del castello, nessuno e niente riuscirà a “strappare”. Alcuna forma di resa: il processo costruttivo di ricchezza iniziato dal Cineturismo non può essere  fermato , ma solo rallentato”.  Dal canto suo Marco Spagnoli ha riferito: “Il Gala 2020 si trasferisce on line per continuare a riconoscere il talento e la resilienza di chi ha scelto di raccontare e di condividere con gli altri storie e personaggi. Perché è giusto così e soprattutto è importante farlo, per non arrendersi ai bollettini di guerra, al coprifuoco, alla mascherina, che non ha cancellato il nostro desiderio di ridere, di cantare, di amare. Il lavoro che ci viene chiesto come Gala del Cinema e della Fiction, ha detto infine Spagnoli, “è continuare ad essere quello che siamo: un evento festoso e celebrativo della grande industria dell’audiovisivo. Infine, per ricordare i 40 anni del terremoto in Irpinia, abbiamo previsto l’attribuzione di un Premio Speciale ad Alessandro Preziosi per il suo documentario dal titolo “ La legge del terremoto”. Molto incisivo, il breve saluto dell’Assessore Casucci, che ha evidenziato il forte impegno della Regione Campania di questi giorni per sostenere il Turismo, tra i settori d’impresa più penalizzati dalla pandemia, esprimendo parole di apprezzamento per Gala del Cinema e della Fiction un progetto ambizioso che ha come fulcro essenziale il “Cineturismo”. Ed ancora, Enzo Sisti ha parlato del suo forte legame con la Campania accennando anche ad un bellissimo progetto di una seria televisiva dal titolo “Il talento di Mr. Ripley” che dovrebbe essere girato in Campania nel 2021. Molto interessanti anche gli interventi di Titta Fiore e Maurizio Gemma che hanno evidenziato come la Fondazione Film Commission Campania si stia concretamente attivando di concerto con le Istituzioni per la ripresa ed il potenziamento delle attività audiovisive sul territorio, ad esempio sollecitando  Netflix ad erogare un contributo di solidarietà, lavorando sul piano attuativo della Legge Cinema, raddoppiando il Fondo delle Opere Audiovisive, stanziando un milione di euro per consentire l’apertura di tutti i set in massima sicurezza. Marco Bonini e Stefano Scherini, hanno invece esposto in maniera esaustiva la realtà U.N.IT.A, un’associazione presieduta da Vittoria Puccini, tesoriera Cristiana Capotondi, di circa 100 lavoratori e professionisti dello spettacolo creata per sostenere e promuovere la centralità del mestiere dell’attore all’interno del panorama artistico e culturale e nella formazione sociale di ogni individuo. Il programma di quest’anno, causa Covid 19,  si concentrerà maggiormente sulle masterclass online sia con le Università (Federico 2 e Mercatorum) che con gli Istituti superiori, ed a tal proposito, molto interessanti sono stati gli interventi della Prof Mira Masillo, D.S Isis Casanova, le cui classi per la sezione audiovisivo saranno impegnate in una masterclass con il regista sceneggiatore Gianluca Ansanelli dal titolo “Il film commedia in chiave napoletana” in programma mercoledi 25 e della Professoressa Bisogno dell’Università Mercatorum che ha annunciato l’attuazione imminente di una partnership con il Gala del Cinema e della fiction, grazie ad una masterclass con la docenza di Enrico Vanzina dal titolo “Girare un film in lockdown” prevista per il 26 mattina. Infine da segnalare, tra le attività del Gala, le conversazioni online di Valeria Della Rocca con Maurizio De Giovanni e n la piccola attrice Ludovica Nasti. Ultimo grande appuntamento di questa XII edizione del Gala del Cinema e della Fiction la serata di premiazione che si terrà online venerdì 26 novembre a partire dalle ore 18, che potrà essere seguita liberamente dal sito www.galacinemafiction.com  e dalla pagina facebook Gala Cinema Fiction .

 

UFFICIO STAMPA.

MARIDI’ VICEDOMINI

Cell + 39 – 338-2259860  333-9921506

Email : maridyvicedomini@gmail.com

 

 Giò Di Giorgio

giovedì 19 novembre 2020

Yourban2030 presenta Stati Uniti, Olanda e Italia uniti per Outside In Di JDL



 Il primo murales green omaggio al movimento LGBT+

Un nuovo monumento per Roma.
250 mq di vernice mangia-smog.
Un inno all’amore e al diritto alla felicità.

Un muro per tutti, un muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo 

 


ITIS ARMELLINI, Largo Beato Placido Riccardi, quartiere San Paolo (Roma

Nel 1921 ci fu il Primo congresso per la riforma sessuale, che pose le basi per la fondazione della Lega mondiale per la riforma sessuale.

 

99 anni dopo, arriva a Roma Outside In, della street artist olandese JDL: il primo murales green a tema LGBT+, nato dalla collaborazione tra Italia, Stati Uniti e Olanda, per portare la storia di un secolo di conquiste e battaglie per il diritto alla felicità sul muro di una scuola, nel quartiere San Paolo.

 


Un nuovo monumento per Roma, che è al tempo stesso colore e rigenerazione urbana, restyling creativo della città e messaggio, in grado di trasformare un muro bianco in opera d’arte accessibile a tutti. 250 mq di vernice mangia smog, un inno all’amore e al diritto alla felicità.

 

Un muro per tutti, un muro di tutti: perché nessun muro si abbatte da solo.

 


Capofila del progetto è Yourban2030, la no-profit italiana guidata da Veronica De Angelis che ha già regalato a Roma, nel quartiere Ostiense, Hunting Pollution, il murales green più grande d’Europa. Il primo di una serie di muri di tutti, murales e monumenti, omaggi e opere d’arte a cielo aperto.

 



“La mia opera rappresenta un uomo e una donna, che si sovrappongono e si riflettono allo specchio: uno è l’altra e l’altra è l’uno, in un incontro d’amore, in un moto di accoglienza universale”, ha spiegato la street artist olandese JDL, che ha firmato il murales con la sua inconfondibile cifra stilistica in bianco e nero, quasi fotografica e lirica.

 

“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili”.

Questa frase a dir poco rivoluzionaria l’ha pronunciata il capo della comunità cattolica, Papa Francesco, nel documentario del regista russo Evgeny Afineevsky, Francesco.

 

“Ciò che il movimento ha dimostrato da quel lontano 1921 e poi passando per il 1969 - i Moti di Stonewall - e per la fondazione dell’Homomonumentary di Amsterdam e così via, è che, come un domino colorato, la libertà di uno ha comportato la libertà di tutti” ha dichiarato Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030 e capofila del progetto. “Le lotte, le manifestazioni, ogni singola conquista che la comunità LGBT ha ottenuto, l’ha ottenuta per tutti. La libertà di amare ed essere ciò che siamo. Outside In è un inno alla libertàche, partendo dall’eredità del movimento, ne dimostra la grandezza stessa: un percorso di liberazione collettiva a cui tutti noi dobbiamo qualcosa, non solo gay, lesbiche, trans ecc, ma anche etero, bianchi, neri. Tutti noi, nessuno escluso. È un murales nato da una cordata internazionale, dalla collaborazione di operai, artisti, tecnici di cantiere, istituzioni, ma anche tanti semplici cittadini che attraverso la campagna di crowfunding hanno deciso di dare il loro supporto. Le loro firme le troverete qui, su questa targa, e ne troverete altre ancora, perché da qui parte una nuova sfida che ci vede uniti per lanciare un messaggio universale di libertà”.

 


“Il murale raffigura una donna che si guarda allo specchio e vede un uomo nel suo riflesso” ha spiegato l’artista JDL. “Spesso uso la mia arte per tradurre le emozioni in visioni che si collegano a questioni sociali.  Questa volta mi sono sentita onorata di essere stata coinvolta nel pensare ad un opera dedicata all’identità di genere  a Roma.  Prima dell'esecuzione del muro ho intervistato un paio di persone della comunità lgbt +.  Uno di loro era un transgender di Amsterdam.  Mi ha parlato delle  profonde lotte che ha dovuto affrontare per sentirsi a casa nel proprio corpo.  “Emotivamente e fisicamente è stata una vera battaglia per molti anni”.  Comunemente con gli altri soggetti lgbt con cui ho parlato, si sentivano tutti "bloccati in una bolla" emotivamente saggi, il che lo rendeva sia fisicamente che emotivamente malato.  Questo può portare a grandi incomprensioni dall'ambiente circostante. Il mio scopo era tradurre e "far esplodere" questa emozione usando il murales;  le lotte per l'accettazione di chi sei. L'idea era di creare una comprensione emotiva nei confronti di questo gruppo target, e si spera che questo muro sia un promemoria per accettare chi tu (oi tuoi cari) siete veramente. Potresti essere sulla buona strada per il supermercato quando realizzi che tuo figlio o tua figlia è bello così com'è, e quella comprensione potrebbe essere la scelta giusta da fare”.

 

“Outside In” ha dichiarato Frank Ferrante, co-founder Yourban2030 Stati Uniti “prosegue la missione nata a Stonewall, insieme a quella della tutela dell’ambiente secondo le indicazioni dell’Agenda 2030. È un’opera d’arte destinata a far crescere la consapevolezza e nutrire la speranza e l'orgoglio di ognuno. Questo è Outside In: un Monumento per tutti, un nuovo luogo di ritrovo e condivisione, dove celebrare un messaggio universale di Amore e Orgoglio”.

 

A due anni di distanza da Hunting Pollution, Yourban2030, fondata da Veronica De Angelis con la project manager Maura Crudeli, torna quindi con una cordata internazionale etica, per un’opera di 250 mq di vernice mangia smog dedicata a La Karl Du Pigné: personaggio icona del movimento, che lo rende oggi simbolo condiviso di diritto alla felicità, diritto all’affettività.

 

Con Outside In, la libertà va di pari passo con la tutela dell’ambiente: i 250 mq di vernice Airlite mangia-smog con cui è realizzato il murales, neutralizzano, infatti, lo smog di 53 auto benzina euro 6 e 40 auto diesel euro 6 al giorno. Un nuovo cuore verde nella periferia di Roma.

 

“Abbiamo fortemente voluto questo muro dedicato alla Karl, Andrea Berardicurti, che è stato un pilastro storico per il Circolo Mario Mieli e per tutta la comunità LGBT+” ha dichiarato Valerio Colamasi Battaglia, Presidente del Circolo Mario Mieli. “Da sempre la nostra comunità lotta per abbattere i muri del pregiudizio e questa volta abbiamo deciso di sostenere e abbracciare il progetto di Yourban 2030 di trasformare un muro in un simbolo di libertà, di accettazione, di amore per sé stessi. Siamo ancora più felici perché sarà nel nostro quartiere di San Paolo sul muro dell’Istituto Tecnico Armellini. Ripartiamo dal territorio e dalle generazioni future per costruire paesaggi di solidarietà, amore e rispetto.”

 

“Quando Yourban 2030 ha contattato l’ambasciata siamo rimasti entusiasti” ha dichiarato la vice ambasciatrice dei Paesi Bassi, Dewi van de Weerd. “Siamo contenti della collaborazione e del risultato, anche perché la creazione dell’artista olandese JDL serve a ben tre buone cause. È un omaggio a 50 anni di lotta LGBT. In più è stata realizzata con una speciale vernice mangia-smog che ne fa un esempio di ecologia concreta. Infine ha trasformato un muro nudo in un’opera d’arte pubblica accessibile a tutti”.

 

“Riuscire a realizzare quest'opera mettendo in sinergia l'esperienza del Mieli, il ruolo fondamentale all'interno della nostra comunità dei luoghi della formazione e della cultura, come l'Istituto Armellini, e, infine, la professionalità e soprattutto la capacità di praticare innovazione unita al rispetto dell'ambiente di Yourban 2030, è una connessione che abbiamo curato come Municipio con attenzione e con assoluta ostinazione e siamo felici di essere arrivati ad un risultato straordinario come quello che inaugureremo a Largo Beato Palcido Riccardi” ha dichiarato il Presidente del municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri.

 

Per contribuire ad Outside In è possibile donare sugofundme.com/f/greenmural. I donatori avranno il loro nome riportato su una targa ai piedi del murales e contribuiranno alla nascita di un nuovo monumento per tutti e di tutti, inclusivo e partecipato, racconto di un movimento internazionale, a cui ogni persona deve qualcosa.

 

Il progetto, fortemente voluto e sostenuto dall'Ambasciata Olandese in Italia, è a cura di Yourban 2030 in collaborazione con il Circolo Mario Mieli, con il patrocinio del Municipio VIII di Roma. 

 

Classe 1985, Veronica De Angelis è una giovane imprenditrice romana che ha deciso di investire in prima persona sulla sostenibilità. Attiva da 12 anni nel campo delledilizia e appassionata di arte, ha iniziato a lavorare da giovanissima, subito dopo la morte del padre, da cui ha ereditato la passione per i viaggi, per la natura e per la bellezza. Veronica si è laureata in Scienze Politiche, per poi conseguire un Master in Real Estate and Finance.

 

Nel 2018 Veronica fonda la no profit Yourban2030, in collaborazione con la vice presidente e project manager Maura Crudeli e un team composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, Daniele Bernardi. La no profit si ispira ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030, con cui crea connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte al servizio della Terra, l’arte generatrice dellimmagine del futuro verso cui dovrebbe tendere lumanità, l’arte messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici.

 

A partire dalla street art, una delle correnti artistiche che più di altre, dialogando con lo spazio urbano, si presta a raccontare concetti e affrontare temi legati all’ambiente, Veronica ha deciso di regalare al mondo un esperimento di grande valore, estetico e ambientale.

 

Brevettata in oltre 50 Paesi con 19 certificazioni internazionali, Airlite è una tecnologia incorporata in una pittura minerale in modo del tutto naturale, senza quindi ricorrere a sostanze chimiche o a biocidi. Grazie all'energia della luce e alla presenza di umidità nell'aria, crea una barriera di ossidanti che decompone le sostanze organiche nocive trasformandole in sostanze innocue. Alle sue proprietà antibatteriche e antivirali, unisce pertanto anche la capacità di ridurre gli inquinanti tossici presenti nell'aria, come gli ossidi di azoto (NOx) e i pericolosi composti organici volatili (COV) tra cui anche la formaldeide. Caratteristiche a tal punto uniche che nel 2019 le Nazioni Unite hanno ufficialmente indicato Airlite come una delle 4 innovazioni che possono fare la differenza nella lotta all'inquinamento atmosferico del pianeta.

 

www.yourban2030.org

 

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.itMarta Volterra marta.volterra@hf4.it340.96.900.12


                                            Giò Di Giorgio

lunedì 9 novembre 2020

Nasce MEDICOORA il nuovo servizio nel mondo medico e sanitario per non lasciare più indietro nessuno

 


Milano, 9 novembre 2020 – Concepito durante la prima ondata di emergenza sanitaria che ha colpito duramente il nostro Paese, il 9 novembre nasce in ItaliaMedicoora, il nuovo servizio del mondo medico e sanitario per non lasciare più indietro nessuno.

Il periodo di emergenza che stiamo vivendo ha sovraccaricato il servizio sanitario pubblico ma ha anche accentuato divari culturali e tecnologici, all’interno del nostro paese e tra generazioni. Nel lockdown, ci siamo tutti resi conto che il digitale ha creato un gap tra chi possiede supporti tecnologici e chi no, ma soprattutto tra i cosiddetti nativi digitali e chi non ha dimestichezza con computer, tablet e smartphone, creando per questi ultimi un’estrema difficoltà anche per accedere alle informazioni e alle prestazioni sanitarie di base, soprattutto in un periodo in cui tutto va fatto da remoto con modalità e canali di accesso ai servizi che cambiano ogni settimana. Un vero e proprio digital divide che ha messo in difficoltà tutti coloro che sono alle prese con scuola, didattica a distanza, organizzazione quotidiana e necessità di fissare visite mediche, incontrare esperti o avere una seconda opinione.



Medicoora è la risposta dal mondo delle startup a queste esigenze:combina l’uso di strumenti tecnologici e la semplicità di utilizzo che li caratterizza, con la qualità e l’affidabilità delle strutture sanitarie italiane. L’elemento digitale è uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo, ma non il principale: per Medicoora infatti al centro ci sono le persone e la componente umana del servizio.

Medicoora nasce con l’idea di rendere la semplicità accessibile a tutti: anziani, famiglie, professionisti, ragazzi. A chi vorrebbe avere un medico a disposizione 10 volte al giorno e a chi evita sempre di andarci per non perdere tempo.

Come? Fornendo una guida accessibile e comprensibile a tutti, una guida in carne e ossa, disponibile all’ascolto h24 per fugare dubbi e preoccupazioni, capire se c’è un problema e quale possa essere la soluzione più semplice e immediata che sia un consulto video da remoto con un professionista o la prenotazione di una visita in presenza presso una struttura ospedaliera, la consegna dei farmaci o la ricerca del primo appuntamento libero con un specialista. Quello che manca oggi è un punto di riferimento unico che aiuti le persone a capire come muoversi e decidere cosa fare. Le esigenze della famiglia moderna, che spesso vive in città diverse, rischiano di addossare tutta la responsabilità della salute dei più piccoli e dei più anziani, su una singola persona che deve tener traccia delle cose da fare e prendere decisioni o informarsi per conto di tutti.

Ambasciatrice della campagna di Medicoora è Giorgia Mosca, alias ‘6voltemamma’, che è una delle massime esperte di acrobazie per gestire le esigenze di tutti i suoi sei figli (a breve sette!), dai pochi mesi ai 14 anni, ma anche dei nonni.

“Ovviamente i bambini hanno un’abilità particolare nell’ammalarsi durante il weekend o negli orari in cui il pediatra non è raggiungibile.” Afferma Giorgia Mosca. “In un momento di emergenza in cui oltretutto è difficile portare i bimbi negli studi, e in cui è facile farsi prendere dal panico, è fondamentale avere qualcuno sempre disponibile, di cui fidarsi e capace di dare una risposta alle tue preoccupazioni. Non saprei contare quante volte negli anni, cercando risposte in una chat o una ricerca su Google,ho letto per ore solo per ritrovarmi con ancora più dubbi e preoccupazioni per la testa. Medicoora è stata per me la soluzione perfetta”



La chiave è aiutare le persone ad andare dal proprio medico solo quando è necessario ed utile, per non ingolfare inutilmente il servizio pubblico e rendere tutto più efficiente ed efficace. Per fare questo serve qualcuno che abbia le competenze mediche di un professionista ma sia sempre disponibile per un confronto rapido, dando un’opinione autorevole su come meglio procedere e quanto urgente siano visite o esami.

Utilizzare Medicoora è molto semplice: basta andare sul sito www.medicoora.it, salvare l’app sul proprio smartphone e registrarsi. C’è un servizio pensato per ogni esigenza: per chi è sempre in movimento e non sa a chi rivolgersi quando è lontano dalla sua città, per chi ha bambini piccoli e il pediatra poco reperibile, per chi deve prendersi cura non solo dei figli ma anche dei genitori anziani.

Sono inclusi alcuni consulti specialistici (la lista di specialità coperte è molto esaustiva, va dal cardiologo al pediatra e al geriatra), visite mediche e consegna farmaci a domicilio. Oltre a questo, attraverso Medicoora si possono prenotare in modo semplice e immediato visite ed esami presso strutture mediche su tutto il territorio nazionale, senza passare ore aspettando che il centralino risponda.

Inoltre, Medicoora mette a disposizione un numero di telefono da contattare in qualsiasi momento, con la stessa semplicità con cui si chiama un amico.

Medicoora. In ogni momento. Ovunque tu sia.

www.medicoora.it

Ufficio Stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012

Giò Di Giorgio

mercoledì 21 ottobre 2020

Avviso ai Soci COMUNICATO STAMPA Associazione Culturale Teatro Trastevere presenta Dal 6 all'8 novembre Shakespeare in plexiglass scritto e diretto da Annabella Calabrese

 


con Annabella Calabrese e Giovanna Cappuccio

 

Light Designer Daniele Esposito

Oggetti di scena Leonardo D’Angelo

Aiuto regista Pia Lavinia Nicol Calabrese

 

ANNE: Rassegniamoci Beth, il Teatro è morto.

  BETH: Non essere sciocca Anne, il Teatro non può morire!

(Shakespeare in Plexiglass)


 

 

Due attrici, una parete di plexiglass e un intero repertorio Shakespeariano da mettere in scena mantenendo la distanza di sicurezza. Riusciranno nella loro missione?

 

 


William Shakespeare è uno degli autori più amati di sempre: ma come si fa a metterlo in scena se gli attori non possono più toccarsi e devono mantenere le distanze? Bisogna rassegnarsi e rinunciare alla bellezza di opere come “Romeo e Giulietta”, “Sogno di una notte di mezza estate” o “La bisbetica domata”? Non è di questo parere la dolce e ingenua Beth, che pur di non rassegnarsi alla morte del Teatro cerca di convincere ad andare in scena, pur mantenendo tutte le precauzioni del caso, la sua collega e amica, nonché regista, Anne. Sebbene il pessimismo cosmico di Anne sia in netta contrapposizione con la positività e il desiderio di riaprirsi verso il futuro di Beth, la seconda riuscirà nel suo intento, così che le due attrici, pur di mettere in scena il loro autore preferito, daranno vita ad esilaranti tentativi di interpretazione dei grandi classici nei quali le stesse vestiranno i panni di gran parte dei personaggi Shakespeariani, uno dopo l’altro, mantenendo la “distanza di sicurezza” e separate da pareti di plexiglass, mascherine, guanti, caschi con visiere e quant’altro. I controsensi dell’epoca contemporanea porteranno alla creazione di esilaranti reinterpretazioni di personaggi classici, incredibilmente attuali, che sorprenderanno e divertiranno il pubblico, ma anche a suggestivi momenti poetici e riflessivi. Alla fine di questo excursus Anne e Beth ritroveranno nel teatro classico molte similitudini con il presente, dando risposta a molti dei dubbi creati dagli importanti avvenimenti che hanno sconvolto la nostra realtà negli ultimi mesi e lasciando un messaggio finale di speranza e di rinascita.

 

 

 


“Mai come nel periodo di lockdown imposto dal Covid19 il mondo si è reso conto dell’importanza degli artisti. Come sarebbero stati i mesi trascorsi in casa senza libri, film, spettacoli teatrali, musei interattivi…insomma senza artisti? Eppure sono proprio gli artisti a vertere in una situazione di estrema crisi causata dai grandi danni provocati dal Covid19 e dalle conseguenti difficoltà per il mantenimento del distanziamento sociale.  Anne e Beth rappresentano due facce della stessa medaglia, sono un po’ come Vladimiro ed Estragone del celebre “Aspettando Godot” di Beckett, solo che loro non aspettano una fantomatica entità, bensì la possibilità di tornare a fare quello che è il loro lavoro, ma che forse è anche più di questo: è il sangue che scorre nelle loro vene, ciò che le tiene in vita. Shakespeare in Plexiglass è un divertente botta e risposta di circa un’ora e mezza, durante il quale il pubblico passa dall’immedesimarsi nel lockdown di una delle protagoniste, a versare lacrime per la sciagurata morte di Mercuzio che urla “La peste, la peste alle vostre famiglie!”. Ed è tra paragoni tra l’epoca Shakespeariana (anche lui rinchiuso per ben un anno e mezzo a causa della peste) e divertenti aneddoti sui mesi trascorsi in casa durante la tragedia che ci ha tutti colpiti, che Anne e Beth ricominciano pian piano a sperare, fino ad arrivare alla conclusione che non possono arrendersi, e che devono continuare a far sorridere e a commuovere il pubblico nonostante tutte le difficoltà che potranno incontrare sul loro cammino.”

cit. Annabella Calabrese

 

 


Teatro Trastevere

Il Posto delle Idee

via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma

prevista tessera associativa

 

Orari degli spettacoli

feriali ore 21.00, festivi ore 17.30

 

contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it

 

#ilpostodelleidee

www.teatrotrastevere.it

https://www.facebook.com/teatrotrastevere/

https://twitter.com/teatrotrast

 

Ufficio Stampa:

Vania Lai

vanialai1975@gmail.com

3388940447

Giò Di Giorgio