Profumo di nicchia "sublime oro 24K" realizzatoda un maestro profumiere della classe "1938" ha racchiuso in una piramide olfattiva ben 32 olii essenziali fra fiori,
piante, radici, frutta spezie, legumi, legni, bacche e per finire il mio tocco "lafoglia d'oro 24K" una
profumazionecalda e ambrata avvolgente
ed elegante.
Il profumo evoca emozioni, gli aromi in fondo hanno un
potere immenso ed immediato parlano all'istinto senza che intervenga la
meditazione, conosce tutte le parole, la dolcezza la forza e l’amore.
Ho amato subito questa fragranza perché parla un po’ di
me... ora vi svelo la piramide olfattiva
Testa
Pesca -ribes nero
-melone-noce di cocco -legno di rosa-bergamotto -limone-cedro del Libano
Fondo-Zagara-muschio
bianco—sandalo-vaniglia -fava di tonka -tabacco-legno di sandalo-vaniglia- bourbon-liatrix-miele-
muschio di albero-Ambra-zibetto-vetivier-fior di loto
Questa piramide racchiude mille emozioni è come scivolare le
mani su di un’arpa tante note diverse che diventa musica...
Noi indossiamo sempre un profumo che ci appartiene che ci
descrive ma non indossiamo mai una fragranza solo perché va in quel momento di
moda. Il profumo è emozione, accende la memoria olfattiva, vi racconto un
piccolo aneddoto, quando ero piccola ebbi un saggio di danza al "Teatro delle
voci" mia madre mi diede una scatola con dei fazzoletti umidificati per
rinfrescarmi dopo le prove, a distanza di 30 anni ogni volta che risento quel
profumo rivivo le emozioni di quel giorno, questo è il potere dei profumi come
riescono a catturare e conservare i
ricordi per poi emozionarti gli aromi riescono a trasportarti nel tempo...
utilizzata molto "l'aroma terapia" nelle spa con candele profumate incensi e
bruciatoi per olii essenziali molte fragranze calmano e liberano la mente rilassandola, pensate che le grandi aziende di moda utilizzano aromi nel marketing, è stato
provato che vaporizzando del profumo piacevole ed energizzante nell’ambiente si
diventa più propensi nel fare acquisti...
Il profumo che noi usiamo di solito
chissà quante segreti ha... E vi siete mai domandati perché ci piace? Che olii
contiene? Che ricordi ci evoca? Tutto ha una ragione.... Buona lettura
olfattiva del profumo...
Francesca
Anastasi Sublime
Ufficio stampa Giò Di Giorgio - ufficiostampagiodi@gmail.com
Un
connubio ormai collaudato, quello fra Claudio
“Greg” Gregori, il maestro Massimo Pirone e l’orchestra FATBONES,
che torna a farsi ascoltare! È uscito presso tutte le principali piattaforme
musicali digitali l'album "A
swinging affaire", prodotto da Francesco Comunale per
Highlights.
Si tratta di un progetto discografico che si presenta al pubblico come un vero
e proprio show degno delle migliori platee di Las Vegas. Swing all’ennesima
potenza e allegria pura sono le matrici di questa operazione in cui Greg mostra
di
esaltare a pieno le sue innate doti vocali di crooner, prendendo a modelli di
riferimento artisti come Frank Sinatra, Dean Martin, Nat King Cole e Bobby
Darin. Pronti ad indossare il tuxedo con un ideale bicchiere di scotch fra le
dita, Greg e Max, insieme ad un organico di ben 14 elementi, ripercorreranno un
percorso musicale improntato ai classici del genere, nell'attesa di potersi
nuovamente esibirsi dal vivo insieme al loro nuovo "affaire"...
A
Swingin’ Affaire
Track list
ORY’S
CREOLE TROMBONE
GENTLE
ON MY MIND
I WON’T
DANCE
MOONLIGHT
SERENADE
IT
HAPPENED IN MONTEREY ( ACCADDE A MONTEREY ) *
JUST IN
TIME
AFTER
YOU’VE GONE
ALL OR
NOTHING AT ALL
AIN’T
THAT A KICK IN THE HEAD ( LOVE STORY DI RANGO B ) *
CLOSE TO
YOU
I’M
GETTING SENTIMENTAL OVER YOU
I’VE GOT
YOU UNDER MY SKIN
MORE
THE QUA
QUA DANCE
DO
NOTHING TILL YOU HEAR FROM ME
MUSIC TO
WATCH GIRLS BY ( QUEL RITMO CHE SCUOTE IL CUORE ) *
HEIDI
BLUE
TROMBONE
YOU’RE
NOBODY TILL SOMEBODY LOVES YOU
SOMETHING
MONO
BONE
THE BEST
IS YET TO COME ( IL MEGLIO VIEN TRA UN PO’ ) *
ROUTE 66
BLUE
DANIEL
GENTLE ON
MY MIND ( TEMPI IMMEMORI ) *
Le liriche dei brani con *
sono di Claudio "Greg" Gregori
La cartomanzia è un’arte divinatoria che è stata utilizzata fin dai tempi più remoti per soddisfare la sete di curiosità dell’uomo. Quando si sta male per una situazione, tutto quello che si vorrebbe è sapere cosa potrà accadere in futuro, come si evolverà una determinata situazione.
La cartomanzia rappresenta proprio la volontà dell’uomo di trovare risposte anche per domande che sembrano impossibili da risolvere.
Questa pratica divinatoria si basa sull’interpretazione dei tarocchi per trovare risposte a domande di varia natura.
Ci sono molti metodi di lettura, molti simboli da interpretare e vari mazzi di carte da interrogare.
Le carte possono aiutare a trovare delle risposte e ad ottenere indizi sul futuro, ma è necessario affidarsi a cartomanti esperte per evitare errori nell’interpretazione. I tarocchi possono essere utilizzati per ottenere dei consigli e per scoprire qualcosa in più sulla propria personalità o sulla vita. Noi della redazione di inciucio.it
Vi proponiamo una nostra esperta in materia per un consiglio assolutamente gratuito basta chiamare al 3385817023
Ad un anno esatto dalla comparsa del virus e dal
blocco totale delle attività in tutti i teatri italiani, è stato realizzato un
corto dal titolo emblematico “Lo
chiamavano Teatro”, scritto ed interpretato da Luca Basile, con la regia di
Riccardo Giacomini, girato nel Teatro
Trastevere di Roma, produzione Clan sui Generis.
Uno short movie che parte dall’anno 1 d.c. (dopo Covid), per richiamare
l’attenzione proprio sugli effetti devastanti che un solo anno senza teatro è
riuscito a creare in un settore sempre più impoverito,al quale questa pandemia sembra aver dato il
colpo finale.
Al corto hanno partecipato Fabrizio Colica, Ludovica Di
Donato (la giovane attrice divenuta virale per i suoi video su Tik Tok),
Luca Basile, Elena Perrone, Matteo Cirillo, Viviana Colais, Fortunato Marco
Iannaccone, Silvia La Monaca, Christian Laiontini e la piccola Nina Del Buono
d’Ondes.
A distanza di un anno dalla chiusura dei teatri
a livello nazionale, un gruppo di curiosi muniti di mascherina si dedica ad una
passeggiata archeologica condotti da Fabrizio
Colica nei panni di una guida d’eccezione. E’ l’1 d.C. (primo anno dopo
Covid) e lentamente, sebbene con molte cautele,le persone cominciano a partecipare alle visite guidate. Si tratta in
questo caso di un gruppo eterogeneo: una coppia di ipocondriaci (Luca Basile ed Elena Perrone), di entusiasti sempre alla ricerca di nuove chicche
da raccontare (Matteo Cirillo e Viviana Colais) ed una coppia
improbabile poco aperta alle novità (Fortunato
Marco Iannaccone e Silvia La Monaca).
Segue il gruppo Ludovica Di Donato,
nei panni di una spassosa maestra che porta la propria allieva (Nina Del Buono
d’Ondes) nelle sue passeggiate archeologiche.
Il corto nasce per voler dar voce alla
condizione di tutti i teatri nazionali, un“occhio di bue” sulla situazione emergenziale di un’arte che in Italia
rischia di scomparire.
Una realtà fatta di entrate contingentate,
prenotazioni obbligatorie, plexyglass, amuchina e chi più ne ha più ne metta.
La risposta è attesa dalle istituzioni che per ora
ammettono candidamente che per il teatro ancora si può aspettare. Per ora il
teatro “è dimenticato ma loro ne conserveranno la memoria”.
Quando mi è stato proposto questo ruolo all’interno del cortometraggio,
dichiaraFabrizio
Colica, non ci ho pensato due volte.
L’idea di lanciare un grido sul web con ironia in difesa del teatro, mi
elettrizzava. Sono più di quattro anni che faccio video sul web e devo dire che
ho avuto la fortuna di non aver mai smesso di lavorare, anche nei momenti di
chiusura più stringenti. Ma il teatro mi manca parecchio. A mancarmi non è
tanto il ruolo che ogni tanto mi capitava di coprire sul palco, ma è la
poltrona in platea. Mi manca l’emozione del silenzio e delle luci spente prima
che lo spettacolo abbia inizio.
Sono abbastanza fiducioso che tutto prima o poi (spero più prima che
poi) avrà di nuovo inizio. Perché non esiste una società senza il teatro. Non
esiste una società senza cultura.
Ludovica Di Donato, invece,
dichiara: “Adoro la penna di Luca Basile.
Eravamo al telefono e Luca mi lesse la sceneggiatura. Senza un minimo di
esitazione risposi:"Facciamolo". Hanno imbavagliato il teatro ed ogni
forma di arte. Non potevamo donargli voce migliore. Il teatro è la cosa più
naturale per me. Non ricordo quando ho imparato a "fare teatro". Lo
faccio. Se io fossi stata un'altra persona magari non avrei mai saputo cosa è
realmente il teatro. Io lo conosco in quanto "essere" Ludovica, così
come sono nata.”
Come dichiara lo stesso autore ed attore Luca Basile: “quando ho avuto questa idea e coinvolto i miei colleghi attori, non
avrei mai pensato di trovare tanta sinergia. Non solo gli attori ma anche la
troupe tecnica ed il Teatro Trastevere hanno dato la totale disponibilità
perché questo piccolo corto accendesse l’ennesimo occhio di bue sulla
situazione emergenziale di un’arte che in Italia rischia di scomparire. Un anno
di assenza allo stato attuale che rende estremamente incerto il futuro del
teatro. E’ passato un anno ma per chi vive di questo, per chi come me era in
tourneè da quattro anni con lo spettacolo
Che disastro di commedia e si preparava, dopo il debutto al Teatro Lyrick di Assisi seguito dall’Alfieri di Torino, a fare il giro
dei teatri nazionali con il sequel Che
disastro di Peter Pan, è stata più di una doccia fredda, è stata una
rivoluzione degli obiettivi a medio lungo termine, un ripensamento del proprio
ruolo e un forzato addio alle scene per trovare alternative durature non più
saltuarie per sopravvivere.”
Dichiara invece il regista Riccardo Giacomini: “Credo fosse novembre e Luca Basile
mi chiamò parlandomi di questa sua idea di voler scherzare sul teatro come
fosse una visita guidata all'interno di un luogo abbandonato da tempo. Prima
ancora che finisse di spiegarmi avevo già detto sì, perché in pieno lockdown,
dentro le quattro mura di casa mia, avevo fantasticato sulla stessa cosa. L'ho
visto come un segno del destino, più che una coincidenza, e quindi sono stato
molto contento di aver dato il mio contributo al progetto. Sul set si respirava
aria di condivisione e solidarietà da parte di tutti, dal cast alla troupe.”
Il corto sarà online dal 1 marzo alle ore 15.00 e sarà trasmesso sulle pagine di
tutti i teatri romani, nazionali ed associazioni, che hanno aderito
all’iniziativa di sensibilizzazione.
Hanno aderito alla condivisione del corto, sui
propri canali: “Bauli in piazza – We Make events Italia”, La Contrada
Teatro Stabile di Trieste, Teatro Martinitt di Milano, Teatro allo Scalo di
Chieti, Teatro dei Naviganti di Messina, Zo Centro Culture Contemporanee di Catania,
Associazione Culturale Mezzaria di Catania, Teatro dei 3 Mestieri di Messina,
Teatro Val D’Agrò di Santa Teresa Riva, Teatro Moderno di Latina, Teatro di
Cestello di Firenze, Teatro Augusteo di Napoli, Teatro Cilea di Reggio
Calabria, Teatro Lendi di Napoli, I Viaggiatori del Tempo compagnia teatrale di
Sulmona, Teatro Summarte di Napoli, Teatro Capitan Bovo Isola della Scala,
Teatro Busan Mogliano Veneto,Teatro
Bellini Montagnana, Accademia delle Belle Arti di Bari, Fenix 1530, Fertile
Proud Actions, Iki Scuola di Cinema e teatro online, Progetto Farsa, Associazione
Ribalta – Teatro Caesar di San Vito Romano, Fabbrica Artistica, Teatro Fontana di Milano, Teatro Agricolo
Liverno.
Nonche iseguenti teatri di Roma: Anfitrione, Arcobaleno, Ar.Ma Teatro Roma,
Auditorium Conciliazione, Basilica, Belli, Brancaccio, Brancaccino, Centrale
Preneste, Ciak, Cometaoff, Degli audaci, Dei contrari, De servi, Della Cometa,
Delle muse, Di documenti, Euclide, Flaiano, Garbatella, Ghione,Golden, Italia,
I Viaggi di Adriano, Le Maschere, Lo Spazio, Manzoni, Marconi, Multilingue, Nino
Manfredi, Off off, Olimpico, Palazzo Santa Chiara, Parioli, Petrolini, Porta
Portese, Prati, Roma, Sala Umberto, Sette, Spazio Diamante, Spazio 18B, Stanze
Segrete, Teatrosophia, Testaccio, Tirso de Molina, Trastevere,Verde e Vittoria.
Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che
hanno collaborato al progetto, a partire dal Teatro Trastevere nella persona
del suo direttore Marco Zordan; e a tutta la troupe: Matteo Montaperto (direttore
della fotografia), Valerio Di Tella (presa diretta), Andrea Panichi Izzotti
(disegno luci), Claudia Ferri (edizione), Sara Campili (trucco), Francesco
Delogu (missaggio audio), Luca Pastore (supervisore tecnico).
Quando ho visto Luca Spallone la prima
volta mi è venuto spontaneo pensare che da grande avrebbe fatto lo scrittore. Luca
nasce a Roma in un tiepido giovedì, guarda caso, autunnale. Intanto Indiana
Jones combatte i nazisti e i Queen cantano Under Pressure con David Bowie.
Qualche anno dopo la sua famiglia si trasferisce a Campobasso, dove Luca
trascorre gli anni dell’adolescenza dedicandosi per lo più a fumetti e giochi
di ruolo. Torna a Roma per studiare all’Università e, tra lo stupore generale,
si laurea pure. Nel tempo libero legge, scrive e beve birra, ma spesso non in
quest’ordine. Attualmente vive in Molise in compagnia del suo ukulele.
“L’inferno che tu immagini non penso
esista. Esistono, tuttavia, altri mondi dominati da forze misteriose. Questo libro
usa una similitudine per descrivere il luogo dove si trova tua moglie adesso:
l’Eterno Autunno.”
Dodici incubi di carta. Un immaginario
comune che è contemporaneamente fantastico e cupo. Attimi di trepidante attesa
che si alternano a momenti di angoscia, stati d’animo penosi, omicidi e
aggressioni. Qualcuno muore e qualcun altro si salva. E accade di assistere ad
avvenimenti inspiegabili o prodigiosi. La scia, tracciata da Poe, è quella dove
sono passati anche Lovecraft, Matheson, King ecc. per non scomodare Kafka, il
re dell’assurdo descrittore di incubi.
Come vedi gli incubi non escludono
l’ironia che fa capolino qua e là.
Caterina Bellandi, ovvero zia Caterina, è la famosa
tassista di Firenze conosciuta in Italia e nel mondo per la sua opera di
assistenza ai bambini malati di tumore che lei accompagna con allegria e
leggerezza nel proprio taxi colorato e pieno di peluche all’ospedale Meyer
di Firenze.
Salita sul magico taxi, l’autrice ha avuto modo di
vedere zia Caterina all’opera in mezzo ai bambini, che lei chiama
Supereroi, seguiti, coccolati e anche disegnati sulla carrozzeria. Zia
Caterina racconta la sua storia partendo dall’inizio della sua avventura,
quando Stefano, il suo grande amore scomparso troppo presto, le lasciò in
eredità il proprio strumento di lavoro: il Taxi Milano25.
Tra gli episodi salienti l’incontro con Padre Bernardo
di San Miniato al Monte di Firenze, il Clown dottore Patch Adams che l’ha
voluta con sé in Russia e il viaggio da poco concluso in Thailandia, dove
ha conosciuto la vita e i problemi della realtà infantile del mondo
asiatico.
ALESSANDRA COTOLONI è nata a Siena, dove vive e
lavora come architetto e responsabile dell’ufficio UNESCO del Comune di Siena.
Pubblica il suo primo libro L’anima sgualcita nel 2015, a cui faranno seguito
gli altri romanzi Doppiopetto blu, Femmina terra, Diario di pietra (selezionato
per il Premio Strega 2019), Saltarello, la raccolta poetica Con le ali spiegate
e Con gli occhi aperti, una sorta di autobiografia dello scrittore senese
Federigo Tozzi.
Alessandra Cotoloni, Taxi Milano25, In viaggio con zia Caterina, una
rivoluzionaria dei nostri tempi, Edizioni San Paolo 2021, pp. 176, euro
16,00
Menzione speciale al CROFFI
per “La goccia maledetta”
La
prestigiosa rassegna, giunta alla quarta edizione nel 2020, con la direzione
artistica di Antonio Flamini e la presidenza di Marco Di Stefano,
a causa delle restrizioni da Covid 19, lo scorso ottobre non ha potuto
organizzare la consueta serata di gala a Palazzo Chigi di Ariccia per le
premiazioni .
Visto il perdurare del periodo di “prudenza”, si è deciso di
procedere alla consegna delle targhe a Roma, in una location alla Balduina, con
tutte le precauzioni del caso, convocando i premiati a scaglioni ed evitando
così qualunque tipo di assembramento.
Madrina dell’insolito evento, la
splendida Nancy Brilli, mentre tra i premiati a vario titolo sono
intervenuti tra gli altri Isabel Russinova con Rodolfo Martinelli
Carraresi, Andrea Roncato, Elisabetta Cavallotti, Elisabetta
Pellini, Maria Grazia Nazzari, Adelmo Togliani, Sofia Bruscoli ed Eliana
Miglio. Oltre a Pierfrancesco Campanella ed Emanuele Pecoraro,
rispettivamente produttore esecutivo e regista del corto “La goccia
maledetta”, interpretato da Nadia Bengala, Lorenzo Lepori e Francesca
Anastasi.
Un inquietante noir sulla drammatica tematica della non
accettazione dell’abbandono coniugale, argomento quanto mai attuale come
dimostrano numerosi “fattacci”, balzati di recente ad alimentare la cronaca
nera. Da sottolineare che “La goccia maledetta” è un’opera
pluripremiata, considerato che ha già fatto incetta di riconoscimenti al Festival
di Siviglia, al Terra di Siena Film Festival e nientemeno all’Hollywood Blood Horror Festival!
Un San Valentino speciale
per il poeta dell’amore che nelle sue canzoni di una lunga carriera ha infuso
il sentimento nobile in diverse storie e forme. Domenica 14 febbraio alle ore 19:00Mario Castelnuovo festeggerà
così la festa degli innamorati offrendo il suo racconto d’amore tra parole e
musica per il nuovo appuntamento in streaming de “La fiera delle parole”, che
si potrà seguire sulla pagina FB e sul canale YouTube
ufficiali. Una doppia speciale ricorrenza per l’autore di indimenticabili brani
musicali e di tre libri che proprio nel
2021 celebra il suo quarantennale di attività. Era il 1981,
infatti, quando uscì il suo primo singolo, Oceania
al concorso delle nuove voci organizzato a "Domenica In" da Pippo
Baudo... A distanza di tanti anni il cantautore ha composto molti memorabili
successi tra cui i “must” Sette
Fili Di Canapa e Nina,
molti dei quali sono stati raccolti nel suo primo DVD live, uscito da alcuni
mesi e prodotto da azzurramsic.
L’etichetta discografica che ha anche editato la prima autobiografia di Mario, Guardalalunanina, un
racconto autobiografico a tutto tondo con alcuni gustosi aneddoti personali e
artistici che hanno segnato la sua vita.
Ad introdurre ed interloquire con il musicista sarà Giuseppe Lopizzo, per
ripercorrere a ritroso e scavare nella personalità e nello stile di un uomo
poliedrico che ha alternato il suo percorso cantautoriale con le attività di
acquarellista e scrittore: nel 2008, con Il
badante di Che Guevara (Salerno editore) e nel 2018 con La mappa del buio
(Castelvecchi).
Una penna i cui contenuti verranno fuori dalla stessa
conversazione della serata, alternati da esibizioni live, in diretta dalla sua
abitazione, di brani voce e chitarra, e dalla messa in onda dei video relativi
alle sue due ultime canzoni: Guardalalunanina,
omaggio alla figlia nell’incantevole racconto dell’atto del suo parto e della
donna che l’ha messa al mondo in una suggestiva Città eterna, e Stanotte ho fatto un sogno,
dedicato ai suoi indispensabili genitori, grazie ai quali gli è stato permesso
di volare e sognare senza mai alcun impedimento.
Esce oggi, venerdì 12 febbraio 2021 "My funny
Valentine", il nuovo singolo di Noa! La cantante israeliana di origine
yemenita, artista internazionale conosciuta nel corso di oltre 30 anni di
carriera per la sua eclettica produzione musicale, ha scelto stavolta il jazz
per comunicare un messaggio universale, l'Amore! Quello vero, sincero, senza
artifici o giochi di parole, quello sensibile e semplice, che in questo ambito
l'artista esprime vocalmente nella sua essenzialità, con una retta linea di
voce e chitarra. E non poteva farlo senza Gil Dor, chitarrista con cui ha
condiviso palchi e contesti differenziati: insieme hanno realizzato questo
video all'interno del suo studio di registrazione, in totale lockdown. Il
singolo precede l'album "Afterallogy": un titolo che evoca il tempo
di riflessione provocato dall'isolamento a cui ci ha sottoposto questo delicato
momento storico, un'epoca di transizione che ci inviata a guardare indietro per
cercare il senso del nostro presente. Ma dopo tutto ("After all")
alle incertezze dei tumulti odierni si sovrappone la forza senza tempo dei più
grandi classici del jazz, dalla musica afroamericana a Broadway, che saranno
ripercorsi nell'intero progetto discografico in uscita il 30 aprile 2021.
In occasione dell’Anno del fumetto,
l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è felice di annunciare
l’acquisizione di 276
fumetti in lingua francese, che preludono alla creazione di
un fondo dedicato che riunirà quasi 200
autori e autrici internazionali.
Nell'ambito di questa operazione,
l'Accademia di Francia a Roma si è avvalsa della consulenza della Cité internationale de la bande
dessinée et de l'image d'Angoulême (CIBDI) per la selezione
dei titoli, e della Librairie
française de Rome Stendhal
per la fornitura delle opere.
In questa occasione, l'Accademia desidera
riaffermare il suo sostegno agli autori, alle autrici e a tutti gli attori
che operano nel settore del libro e contribuire alla diffusione della nona
arte in tutta la ricchezza delle sue espressioni narrative e grafiche.
L'Accademia continua così il suo impegno a favore della creazione
contemporanea, in un processo di convergenza e apertura verso ogni forma
artistica, di cui il linguaggio della “bande dessinée” non fa eccezione. Il
fumetto, la letteratura e le arti visive continuano anzi a mantenere un
fecondo dialogo reciproco e a comporre nuove estetiche che luoghi
pionieristici come le residenze d’artista vogliono incoraggiare.
La selezione pilota di questo nuovo fondo
porta in primo piano autori e autrici, illustratori e illustratrici di
diversa provenienza e disciplina, facendo dialogare i grandi nomi del fumetto
con artisti più di nicchia. Fra questi, gli ex borsisti di Villa Medici François Olislaeger
(autore e disegnatore di fumetti, 2019-2020), Lancelot Hamelin (scrittore,
2016-2017), Anne-Margot
Ramstein (illustratrice, 2015-2016) e Mathias Énard
(scrittore, 2005-2006), ma anche gli ex residenti Catherine Meurisse
(autrice e disegnatrice di fumetti, 2015), Isabelle Boinot (artista e
illustratrice, 2020), Matthias
Lehmann (autore di fumetti, 2020), Régis Lejonc
(illustratore, 2019) e Carole
Chaix (illustratrice e disegnatrice, 2018).
Questo nuovo fondo integrerà le collezioni
della biblioteca dell'Accademia, già ricca di 37.300 volumi tra cui alcuni
fumetti (con opere di ex residenti ed ex borsisti come per esempio Jul,
Eugène Riousse, Lisa Bresner…), ed ambisce ad essere progressivamente
completato con i progetti dei borsisti, dei residenti, degli artisti ospiti,
dei ricercatori e ricercatrici che soggiornano alla Villa, con opere
provenienti dalla rete francese a Roma (École française de Rome, Institut
français Italia) e dal pubblico esterno di lettori della biblioteca.
Tale iniziativa si pone in continuità con
le azioni già intraprese dall’Accademia di Francia a Roma per sostenere la
creazione di fumetti: nell'ottobre 2019, l’Accademia e la Cité internationale
de la bande dessinée et de l'image di Angoulême hanno dato vita ad una
residenza di creazione volta ad accompagnare progetti innovativi di autori e
autrici di fumetti. Questo programma di residenza, realizzato in
collaborazione con la Société des Auteurs dans les Arts graphiques et
plastiques (ADAGP), ha permesso di accogliere a Villa Medici nel 2020
Isabelle Boinot e Matthias Lehmann. Quest’ultimo ha potuto lavorare al suo
progetto intitolato Chumbo, la storia di una cronaca familiare durante gli
anni di piombo della dittatura in Brasile, tra il 1968 e il 1973 (di prossima
pubblicazione per Casterman). Da parte sua, Isabelle Boinot ha perseguito il
suo progetto intitolato Toshiyori, un saggio grafico che racconta le sue
esperienze e le sue osservazioni sulla società giapponese sotto forma di
repertorio etnografico.
A
proposito dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è
un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa
del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina
del Pincio, nel cuore di Roma.
Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese,
l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari:
ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte
di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un
programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della
creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare,
studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e
paesaggistico e le proprie collezioni.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è diretta da Sam Stourdzé.