L'associazione “Visioni e illusioni” ha reso omaggio, nella Sala Cinema dell'Anica, a Gina Lollobrigida, recentemente scomparsa, con uno dei film che hanno contribuito a farne un'icona mondiale del cinema: "La donna più bella del mondo" (1955) di Robert Z. Leonard.
venerdì 24 febbraio 2023
VISIONI & ILLUSIONI RICORDA GINA LOLLOBRIGIDA E FESTEGGIA IL SUO PRESIDENTE ONORARIO GIULIANO MONTALDO di Daniela Dal Lago
lunedì 20 febbraio 2023
PRESENTAZIONE LIBRO DI NIKY MARCELLI “LA VENA MAZZARINI” CON ROBERTA BETA E GAIA ZUCCHI e TANTI AMiCI
Beato tra le donne. A presentare “La vena Mazzarini”, il nuovo appassionante romanzo noir del giornalista e scrittore super dandy Niky Marcelli, l’altra sera alla romana libreria Mondadori di Via Piave, dinanzi ad un parterre di nobili e amici, sono state due belle signore dello showbiz: la conduttrice radiofonica ed ex gieffina Roberta Beta e l’attrice ex tintobrassina Gaia Zucchi, che si è data anche lei alla scrittura.
martedì 14 febbraio 2023
Dal 23 al 26 febbraio 2023 BARBARA di Angelo Orlando con (in ordine alfabetico) Dario Biancone, Fabrizio Catarci, Enrico Franchi, Olena Kozinina e Sebastiano Vinci. regia Nicola Pistoia
lunedì 13 febbraio 2023
Marco Mengoni sbaraglia tutti gli avversari - di Ilaria Solazzo.
A Sanremo, Marco Mengoni ha vinto - a 10 anni dal suo primo successo - perché ha fatto prevalere l'umiltà, nonostante i tanti, incredibili, successi raccolti. Già nella serata dedicata alla cover ha emozionato, avvalendosi del sostegno di voci gospel eccezionali: il gruppo internazionale The Kingdom Choir, con cui ha cantato uno dei brani più noti dei Beatles: 'Let It Be”, una pietra miliare della storia della musica mondiale. Belli anche i look scelti per confermare il proprio rispetto a un palco la cui storicità il cantante sente nell'anima. Il suo pianto sentito a elezione avvenuta lo consacra uomo di straordinario spessore, amatissimo dai suoi fan. Chi sa ancora esternare i propri sentimenti con quella schiettezza è un esempio di unicità di dimensioni cosmiche. Il suo sguardo è rimasto lo stesso che incrociai moltissimi anni fa in quella affollata piazza del Popolo a Roma durante un flash mob con Lorella Cuccarini. Ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure lui non ha perso mai la bussola. Marco, un nome comune, ma che nel suo caso diviene familiare, quasi fraterno perché di Mengoni c'è né solo uno. La sua vittoria ha unito i pareri di orchestra, giornalisti, artisti: tutti d'accordo nel definirlo grande. "Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna": così dice la saggezza popolare.Marco ha la sua mamma che è una persona speciale. Un altro detto molto saggio recita: “Per essere grandi bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà é la base di ogni vera grandezza" e questo Marco lo sa benissimo e lo ha dimostrato anche a "Domenica In" da Mara Venier. Durante i venti minuti di chiacchierata nei quali ha interagito con i giornalisti e con altri artisti, ha messo in chiaro che per lui il pilastro è rappresentato dalla famiglia in particolare dai genitori. Risposte equilibrate, dal tono pacato, mai esagerate o viziate da passaggi fuorvianti. Dolce il suo aver ricordato a tutti che è fiero di essere cresciuto con il nonno in campagna in mezzo agli animali, a sottolineare che la vera ricchezza parte dalla madre terra. Le sue parole riescono, praticamente sempre, a toccare l’anima degli ascoltatori, anche perché l’artista affronta tematiche moderne. Il Mengoni di oggi si presenta con un fisico e una sicurezza, ben differenti rispetto al passato. Marco Mengoni porta nelle sue canzoni delle riflessioni personali che derivano dal un viaggio introspettivo. Grazie a tutto questo a Sanremo ha ottenuto il Premio della Critica. L’idolo delle ragazzine, oggi, ha certamente un pubblico più maturo e, ogni suo live, il sold out è garantito. Viterbese di Ronciglione, è nato il giorno di Natale del 1988. Negli striscioni appesi ai balconi della sua casa natale si legge: «Comunque vada sei andato via da re e ritorni imperatore». A designare il cantante laziale (ma solo geograficamente, Marco e’ tifosissimo della Roma) come vincitore sono state all’unisono tutte e tre le giurie che concorrono a determinare la classifica finale della competizione. La sua Due Vite, infatti, è stata la prima scelta sia per la sala stampa, che per il televoto e la demoscopica. A un decennio dal primo trionfo, Mengoni ha vinto il festival di Sanremo con numeri che non lasciano spazio a dubbi.
domenica 12 febbraio 2023
"Perché Sanremo è Sanremo" di Daniela Dal Lago
Sanremo 2023 a suon di fornelli e cucina multietnica; Dal salotto dell Emigrante, il seguitissimo programma UnicusaniTv, al salotto di casa, Gio’ Di Sarno, come ogni anno ha ospitato il gruppo d’ascolto Star&flower, per la giuria casalinga di Sanremo 2023.
Parlando di... Sanremo - Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
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da sx Amadeus,Chiara Ferragni, il vincitore di Sanremo Marco Mengoni e Gianni Morandi |
giovedì 9 febbraio 2023
LA PAPESSA di Andrea Balzola Monologo per attrice Dal progetto teatrale multimediale “Free Women suite” Con Beatrice Schiaffino Musiche di Alessandro Panatteri Costumi Loredana Redivo Regia di Carmen Di Marzo
mercoledì 8 febbraio 2023
Presentato con successo alla Camera dei Deputati il progetto artistico “Women in love” contro le infibulazioni
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Luigi Uno Tivelli e Vittorio Paravia |
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Maria Rita Parsi |
Carnevale di Venezia:da venerdì 10 febbraio, all’Arsenale di Venezia, prendeavvioOriginal Signs, unastraordinariarappresentazione di danza, musica e spettacolo
Venezia,8 febbraio 2023 - Il Carnevale di Venezia si trasferisce in Arsenale, in un inimitabile teatro a cielo aperto, per celebrare “Take your time for the originalSigns”. “OriginalSigns” è il titolo dello spettacolo – che vede la firma del direttore artistico Massimo Checchettoe la regia di Enrica Crivellaro¬–che verrà riproposto due volte al giorno per un totale di 9 nove serate: venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio e da giovedì 16 febbraio a martedì 21 febbraio con due repliche giornaliere alle 18.30 e alle 21.00. OriginalSigns è una magica parata che trasforma lo spazio acqueo del bacino dell’Arsenale in una emotiva tempesta surreale, tra performance live di musica, danza ed effetti speciali. I diversi quadri messi in scena da uno spettacolare cast artistico raccontano l’evoluzione dell’uomo attraverso una continua ricerca comunicativa.
martedì 7 febbraio 2023
Dal 14 al 19 febbraio 2023 LA VERSIONE UFFICIALE Uno Studio scritto da Paolo Maria Congi Diretto da Benedetta Cassio e Paolo Maria Congi Con Mauro Tiberi e Paolo Maria Congi
Due amici si incontrano dopo quindici anni, ognuno nel momento più difficile della propria vita. Flavio e Dino sono due giornalisti, diversi per idee e condizione sociale, ma la loro storia è intrecciata, fatta di amore e odio, di amicizia e invidia, come dei bambini che giocano alla guerra e al massacro. Il mondo del giornalismo è feroce, senza scrupoli, a volte basta creare una voce che la notizia diventa realtà, altre volte non serve nemmeno agire per farsi ascoltare.
domenica 5 febbraio 2023
Un Freddie Mercury 'speciale' raccontato da Paolo Borgognone. Articolo a cura di Ilaria Solazzo giornalista, pubblicista e blogger.
In questi giorni di vigilia della nuova edizione del Festival di Sanremo - che per il 2023 va in scena dal 7 all’11 febbraio - torna alla mente di molti l’edizione di quasi quarant'anni fa, era il 1984, nella quale tra gli ospiti a sorpresa della kermesse, ci furono i Queen. La band inglese arrivò all’Ariston per scoprire - con rammarico - di doversi esibire in playback. Una scelta che deve molto arrabbiare il gruppo, in particolare il frontman Freddie Mercury che non mancò di mostrare, anche in diretta, la stizza per questa forzatura. C’è anche questo episodio tra i tanti che sono raccontati in un libro - edito da Diarkos - intitolato “Freddie Mercury - The Show Must Go on” e scritto dal giornalista Paolo Borgognone. Si tratta di un excursus lungo tutta la carriera del cantante inglese nativo dell'isola di Zanzibar. Il volume, di oltre 300 pagine - parte proprio da quella terra lontana al largo dell’Africa, segue quindi gli anni nei quali Farroock Bulsara, questo il vero nome dell’artista, crebbe e studiò anche in una scuola inglese in india, prima di approdare con tutta la sua famiglia a Londra nel 1964. Una famiglia - è precisato nella narrazione - di etnia e religione Parsi - molto legata alla proprie tradizioni e credenze. Una volta arrivato in Europa, Farroock si immerse subito nel clima della Swinging London di quegli anni, tra glamour, vestiti eccentrici, musica, andando contro proprio a quelle consuetudini nelle quali era stato educato. Fin dall’inizio mostrò il proprio carattere da vero artista, geniale, sorprendente, dotato. Borgognone, con una analisi lucida, dettagliata, informata, ci parla dei primi passi nella musica, dell’incontro con i futuri membri dei Queen - il riccioluto chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor che saranno per molti versi la famiglia artistica di Mercury - e l'ingresso nel mondo dello spettacolo. Al trio si aggiunge il bassista John Deacon, a formare una squadra vincente che arriverà sul tetto del mondo. Non vengono tralasciati, però, gli aspetti più personali della vita di Farrock - che nel frattempo ha cambiato nome e sbocciando come una crisalide è diventato Freddie Mercury - come l’incontro e l’amore con la bionda e dolce Mary Austin. Ad attendere il ragazzo di Zanzibar c’è una carriera fulminante, dischi e concerti in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, che adorerà, ma anche una vita privata difficile: la realizzazione della propria omosessualità - una condizione ancora difficile sia da far accettare alla società dell’epoca che rigettata dalla religione nella cui osservanza era stato cresciuto - che lo costringerà a vivere la propria vita in segreto, dissimulando, negando. Come se ci potesse essere una frattura tra il Mercury personaggio da palcoscenico, con gli incredibili successi che ha ottenuto, e la persona Freddie, costretta a nascondersi. Su tutto questo - proprio quando, passato un periodo difficile, il gruppo è tornato alla ribalta mondiale con la straordinaria partecipazione al Live Aid del 1985 allo stadio di Wembley a Londra - si abbatte la tragedia dell’Aids. Una malattia all’epoca terribile e che creava uno stigma: la società benpensante la considerava “la peste degli omosessuali” e dichiarare di esserne affetto significava rischiare di essere giudicato freddamente ed esposto a pubblico ludibrio. Per questo Freddie - fra i primissimi personaggi del mondo dello show business a esserne colpito - decise di tenere nascosta la propria condizione: continuò a lavorare di gran lena fino a che le forze non lo abbandonarono completamente. Sentendo arrivare la fine, a poche ore dalla sua morte, annunciò finalmente di essere affetto da Aids e si spense, serenamente, nella sua casa di Londra il 24 novembre 1991. Lasciando un vuoto enorme ma anche un messaggio di speranza - raccolto dai suoi compagni di avventura nella band e da Mary Austin che è rimasta sua amica per tutta la vita - che le cose potevano cambiare. La fondazione fondata in suo nome per la lotta all’Aids ha raccolto negli anni milioni di sterline e contribuito a far uscire da un assurdo e inaccettabile ghetto chi ne venga colpito. “Non sarò una rockstar: sarò una leggenda”, diceva Freddie Mercury e - per tutti quelli che credono che lo sia effettivamente diventato e per chi vuole accostarsi e conoscere meglio questo personaggio indelebile nella memoria di generazioni di fan, il libro di Borgognone è un buon viatico per un viaggio allì’interno del rock and roll e di una delle figure centrali della sua storia recente.
sabato 4 febbraio 2023
L’Emigrante, la trasmissione di Gio’ Di Sarno che sta spopolando ovunque. Dal lunedì al venerdì alle 14.30 su CUSANO Italia Tv. Questa la puntata con Don Backy, immigrato prima dalla Toscana e poi da Nocera Superiore. Tra aneddoti e fotografie l’intervista scorre con toni pacati e competenti. Là competenza di Gio’ nel campo musicale è indiscutibile ma anche l’inventiva. L’aria del Vesuvio si respira
martedì 31 gennaio 2023
CENTENARIO ZEFFIRELLI: IL 12 FEBBRAIO ESCE IN LIBRERIA “LA VICINA DI ZEFFIRELLI”, IL ROMANZO DELL’ATTRICE GAIA ZUCCHI
(Roma): uscirà il 12 febbraio, in occasione del
centenario della nascita di Franco Zeffirelli, il romanzo di Gaia Zucchi, “La
Vicina di Zeffirelli” (De Nigris Editore).
Un libro “irriverente” e dall’animo ribelle. Proprio
come l’autrice Gaia Zucchi, attrice non conforme che, per la prima volta, si racconta
in un’esplosione di ironia e sincerità. È un susseguirsi di storie di sogni
infranti ed esauditi, fughe dalla normalità per inseguire le gioie più immense
e nascoste. Ma anche segreti e aneddoti di una vita al di sopra delle righe,
vissuta con delicatezza. Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il
Maestro Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte
d’ispirazione. “Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore,
con delle cesoie, tagliare delle porzioni di siepi. Lo riconosco
immediatamente. Due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare, sarebbe
meraviglioso mi dirigesse in una trentina di pellicole. Ha avuto una grande
fortuna nel conoscermi”, questo il ricordo del primo incontro col famoso
regista.
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Gaia Zucchi |
“Il Maestro era il vicino che tutti avremmo voluto avere: una persona geniale, molto umile, anche se avrebbe potuto pavoneggiarsi. Era un uomo estremamente simpatico, ma sapeva anche essere discreto e riservato. Mi diceva che per lui rappresentavo la bellezza e la gioventù e che gli restituivo la gioia di vivere. Ma per me la vera gioia era stargli accanto”.
Gaia Zucchi, romana, attrice. Diplomata al Centro
Sperimentale di Cinematografia, nel corso della sua carriera è stata
protagonista di diverse pellicole, tra cui “Fermo Posta” di Tinto Brass
e “I Volontari” di Domenico Costanzo. Oltre ad aver partecipato a spot
pubblicitari firmati da Paolo Virzì e Marco Risi. In televisione conta numerose
partecipazioni a fiction di successo come “Carabinieri”, “Distretto di
Polizia”, “La Squadra”, “Camera Café” e “Le Iene”, il programma di Italia1 per il
quale ha realizzato uno spumeggiante servizio coinvolgendo alcuni commercianti
romani. In Teatro è stata diretta da registi del calibro di Attilio Corsini e
Luca Ronconi.
Ufficio Stampa Mirella Dosi
Giò Di Giorgio