giovedì 21 ottobre 2021

MONCALIERI JAZZ FESTIVAL XXIV Edizione 30 ottobre - 14 novembre 2021 Moncalieri (TO)

 


Dal Green Jazz Day a Fred Buscaglione, da Astor Piazzolla a Dante e Beatrice gli omaggi della nuova edizione diretta da Ugo Viola che celebra il jazz dei grandi artisti in un cartellone con varie proposte e cornici musicali. 

La XXIV edizione del Moncalieri Jazz Festival si svolgerà dal 30 ottobre al 14 novembre, con il sostegno della Città di Moncalieri, della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e con il Patrocinio del Consolato d’Italia di Basilea e il Comites di Basilea. Come di consueto la manifestazione si svilupperà su due filoni principali: Aspettando Il Festival e il Festival vero e proprio. Non sarà più La Notte Nera del Jazz a dare inizio a questa edizione, bensì il “Green Jazz Day” con un concerto ad impatto “ZERO” che utilizzerà tecnologie d’avanguardia. Questa giornata iniziale si terrà sabato 30 ottobre presso la Cascina Le Vallere, dove il gruppo Magasin Du Cafè si esibirà in un concerto denominato “Concerto a Pedali”, ovvero autoalimentato dall’energia prodotta da un componente del gruppo, il quale pedalerà per tutta la durata del concerto, dando l’energia sufficiente ad alimentare l’audio e le luci per tutto il gruppo musicale. Domenica 31 ottobre il nostro festival è inserito all’interno della manifestazione “Fiorile” al Giardino delle Rose del Castello Reale di Moncalieri, dove si terrà un concerto aperitivo con i Rhythm and Bones e alle ore 18 si concluderà la giornata al Teatro Matteotti di Moncalieri con il Concerto di Gegè Telesforo 4tet in collaborazione con il Torino Jazz festival Piemonte. A proposito di Green, da quest’anno il MJF inizierà una collaborazione con l’Otium Pea Club all’interno del Green Pea, un grande spazio dove uno dei punti fondamentali è trasferire il valore del Rispetto dal senso del dovere a quello del piacere, sempre con libertà e leggerezza, dando energia ai tuoi pensieri. In questa location, saranno inseriti due concerti, il primo con il quartetto Doctor Jazz e il secondo con il Denitto/Conti duo. Questa collaborazione continuerà anche dopo il Festival, dando così origine ad una stagione di Concerti settimanali denominata Jazz on the Roof, che vedrà protagonista uno strumento diverso ogni mese, partendo con il Saxofono nel mese di Novembre. Saranno questi concerti a dare il via agli appuntamenti musicali, mentre Il Festival vero e proprio, nelle serate conclusive vedrà avvicendarsi grandi nomi del jazz nazionale ed internazionale. Questa edizione festeggerà i ventiquattro anni del Festival, traguardo che proietta il festival nel terzo decennio della manifestazione. Anche quest’anno continuerà, come nelle precedenti 23 edizioni, a stimolare, a consolidare e a sviluppare nella comunità cittadina, la conoscenza culturale e musicale. Come sempre il Moncalieri Jazz Festival si vuole contraddistinguere per la sua anima anticipatrice ed innovatrice. In questa edizione si celebrerà un’altra ricorrenza importante a livello mondiale, il settecentenario della morte di “DANTE”. Per celebrare il grande poeta, verrà realizzata un’Opera epica-jazz, denominata “BEATRICE”, dove sarà la Donna cardine del Dolce Stil Novo a prendere parola in un ribaltamento di specchi e ad accompagnare il poeta durante il suo viaggio lungo tutta una vita. Questo concerto sarà dedicato in particolar modo ad “Irene Bertello”, una ragazza di soli 25 anni che ci ha improvvisamente lasciati all’inizio di quest’anno troppo prematuramente, figlia di Marisa Mirabelli e Ezio Bertello Presidente della Pro Loco di Moncalieri, Associazione che collabora con il Moncalieri Jazz Festival sin dalla sua nascita. Dare voce a Beatrice, in una società come quella attuale, significa dare forza, luce e parola alla Donna e all’universo femminile, senza il quale – e questo Dante lo insegna -, non ci sarebbe arte e non sarebbe possibile nemmeno immaginare qualche forma ipotetica di paradiso. Per ricordare degnamente la figura del grande poeta italiano famoso in tutto il mondo, il progetto musicale appena descritto, si terrà in prima assoluta all’Auditorium Rai “ A. Toscanini “ di Torino, con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, della grande solista pianista jazz Rita Marcotulli , del fisarmonicista Ugo Viola, dei due autorevoli narratori Alessia Navarro (nel ruolo di Beatrice ) e Pino Insegno ( nel ruolo di Dante ), del soundteller narrativo Albert Hera, con l’aggiunta del gruppo vocale Real Circle Project (10 Voci Soliste) e del Coro di Voci Bianche della Scuola Musicale di Mondovì e dell’Istituto Civico Musicale “G. Verdi” di Asti diretto da Maurizio Fornero. L’Opera musicale Epic/Jazz è scritta dal compositore Roger Treece, (già arrangiatore di Bobby McFerrin) candidato a 3 Grammy Awards, con Testi Originali scritti appositamente per questo progetto da Fabio Appetito. Ci saranno altre 2 serate dedicate a due centenari di spicco: 1) “Fred Buscaglione” (nato a Torino) non solo cantante ma un musicista a 360 gradi. 2) “Astor Piazzolla” (figlio di emigranti italiani in Argentina), l’uomo che diede origine al “Nuevo Tango” Per il concerto dedicato a Buscaglione con la serata “Che Notte Questa Notte!!!” saranno coinvolti Fred Chiosso e gli “AsterVjas”, gruppo musicale più rappresentativo ad interpretare il repertorio dell’artista. Oltre al concerto, a Fred Buscaglione verrà dedicata una tavola rotonda intitolata “Parole & Musica” con interventi di grandi ospiti come Fred Chiosso (figlio del grande Leo Chiosso l’autore di tutti i testi di Buscaglione), Maurizio Tarnavasio, Franco Bergoglio, Gianni Cerri e il DJ Andrea Margiotta. Il concerto dedicato ad Astor Piazzolla invece, vedrà coinvolti tantissimi artisti, per primo il fisarmonicista Ugo Viola (nonché il Direttore Artistico del MJF), il quale, per festeggiare anche i suoi 60 anni, ha voluto invitare artisti a lui legati a vario titolo. Tra questi ci saranno musicisti della stessa annata del Direttore Artistico, del calibro di Gegè Telesforo, Flavio Boltro, Fulvio Albano, il gruppo di tango che lui stesso ha creato 25 anni fa chiamato Sestetto Renacerò, l’amico fraterno Fabrizio Bosso, due artisti moncalieresi di fama internazionale i fratelli Claudio e Fulvio Chiara a cui si aggiungerà l’Orchestra Filarmonica di Torino insieme al trio ritmico jazz Fabio Giachino al pianoforte, Federico Marchesano al contrabbasso ed Alessandro Minetto alla batteria. Tutte le musiche di questo concerto saranno arrangiate e dirette da un altro Amico: Andrea Ravizza. In un doppio concerto, l’Ensemble creatosi in occasione della prima edizione dell’Italian&Swiss Jazz Festival per il Consolato d’Italia in Basilea, organizzato dalla nostra Associazione, anticiperà sul palco l’arrivo di Fabrizio Bosso Quartet nella seconda parte della serata, ormai amico immancabile del nostro Festival. In questo modo, ad un gruppo di giovani talenti italiani e italo svizzeri, verrà data la possibilità di condividere la serata con un artista di grande calibro nel loro stesso ambito, perché il nostro Festival vuole da sempre dare opportunità ai giovani. Il MJF 2021, oltre ai Concerti che si terranno all'Auditorium Rai di Torino, alle Fonderie Teatrali Limone, al Giardino delle Rose del Castello Reale di Moncalieri, arriverà anche in altri luoghi di interesse storico della città e nelle sedi delle associazioni che operano sul territorio comunale. Non mancheranno: Serate nei locali: uno a Torino all’Osteria Rabezzana con il gruppo Noi Duri In Pink ed altri due in città uno alla Famija Moncalereisa con Carola Cora quartet, e l’altro presso Il Gelato Artigiano con il quartetto Dido’s Brazilian Jazz. Borgate in Jazz nello specifico la Borgata Revigliasco con i Dixie Five Sede dell’ Unitre di Moncalieri con il duo Scagliarini/Favero Acoustic Project Lezioni /Concerto “Il Jazz in Cattedra ” per le Scuole di ogni ordine e grado, con la musica dal vivo, “ I Cartoons in Jazz” e le “ Grandi personalità del Jazz ” a cura dei Corsi di Formazione musicale dell’Associazione C.D.M.I. di Moncalieri.
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TURISMO SPIRITUALE-Dall’autunno 2021, 10 nuovi itinerari gorettiani tra Paesaggio, Natura e Spiritualità a Corinaldo (AN)

 


Torna il Turismo Spirituale a passo lento nelle Marche, da Corinaldo a Recanati, Loreto e Urbino, passando per i Castelli di Arcevia, Genga, fino alle Grotte di Frasassi e alle meravigliose Colline di velluto 

Ufficialmente nominato Borgo più bello d'Italia nel 2007 e inserito ai primi posti nel 2021, Corinaldo (AN) nell'autunno 2021, dopo un articolato processo di rivalutazione e valorizzazione, rilancia 10 itinerari gorettiani, proponendo così un nuovo percorso di Turismo Spirituale per dare spazio e offrire una dimensione di viaggio ai tanti volti della spiritualità. Un viaggio a passo lento attraverso luoghi mistici, simbolici e storici in quella culla di cultura e trascendenza che è il centro Italia, con il suo bagaglio di racconti, aneddoti e scorci unici che ispirarono poeti come Giacomo Leopardi, Carducci e Pascoli, ma anche personaggi come San Nicolò da Tolentino, Santa Maria Goretti - che proprio a Corinaldo trascorse la primissima infanzia - e molti altri. 


 A partire da Corinaldo, passando per le celebri Recanati, Loreto e Urbino, patrimonio dell’UNESCO, arrivando ai Castelli di Arcevia, a Genga, alle Grotte di Frasassi e alle suggestive Colline di velluto: sono queste le tappe dei rinnovati itinerari gorettiani, luoghi e spazi per scoprire le radici del cuore del Bel Paese, ma anche per immergersi in una complessità del sentire che fa incontrare la spiritualità cristiana con il pensiero poetico e non solo. 
Perchè, come scriveva l'accademico Carlo Bo, "le Marche vivono per aria, sospese dentro un’idea di poesia quanto mai libera, per cui anche la storia che è stata spesso illustre non ha più peso specifico e viene assolta da un’altra pronunzia delle cose". Gli itinerari gorettiani partono proprio da Corinaldo (AN) terra natale di Santa Maria Goretti, un borgo dalla evidente tradizione medievale, ricco di vicoli e scorci inaspettati, con i suoi monumenti storici e la Sala del Costume e Tradizioni popolari dove sono in mostra abiti del '500, ma anche di aneddoti e storie, come quella del furbo Scuretto o del Cannone di Fico che ha fatto guadagnare a Corinaldo la nomea di “paese dei matti”. 

Tra gli itinerari, a pochi passi da Corinaldo, c'è il primo parco ecclesiale d’Italia: Terre di Senigallia - Fede Semplicità Bellezza, progetto nato su forte volontà della Conferenza Episcopale Italiana. Un parco inconsueto, per riscoprircela tradizione culturale cristiana del territorio, strettamente legata alla cultura contadina e agli aspetti artistico – culturali delle eccellenze marchigiane. Tra storia, spiritualità e arte, tra le tappe del percorso c'è anche la Civica Raccolta d’arte Claudio Ridolfi, importante artista seicentesco che qui ha molto operato, e il Museo delle Arti Monastiche. 
Si prosegue col verde del primo appennino attraverso una terra che nasconde meraviglie degne dei migliori beni architettonici. Tra questi i Castelli di Arcevia, borghi che nascondo ricchezze inaspettate nei quali si diedero battaglia Guelfi e Ghibellini, oltre che al comune di Genga, noto per il tour sotterraneo delle Grotte di Frasassi. Genga offre la possibilità di visitare altri luoghi dalla forte carica emotiva e spirituale come i templi scavati nella roccia, tra cui il Tempio di Valadier e la Chiesa di San Vittore alle Chiuse. 

 Tra Loreto e Recanati si districa il terzo itinerario che permette di scoprire uno dei luoghi più importanti della cristianità come la santa casa della Vergine Maria, che secondo la tradizione fu trasportata direttamente da Nazareth. Le terre del Duca d’Urbino offrono un’immersione nel Medioevo e nel Rinascimento, con Urbino patrimonio UNESCO

Immancabili i capolavori di Piero della Francesca nella Galleria Nazionale delle Marche e la casa di Raffaello ma anche Gradara: una rocca piuttosto peculiare che secondo la tradizione fu lo scenario della dantesca storia d’amore tra Paolo e Francesca. Il tour tra i quattro borghi più belli d’Italia comprende Corinaldo “paese dei matti”, Offagna con le sue splendide mura costruite a difesa militare, Mondolfo che presenta la chiesa di San Gervasio di Bulgaria e Mondavio che offre una ricostruzione fedele della vita di corte all’interno della sua rocca medievale 
Le meravigliose Colline di Velluto sono uno dei punti focali della cultura medievale e bucolica marchigiana, sulle quali si passa da borghi e scorci medievali caratteristici come Ostra e Ostra Vetere a vere perle del Rinascimento. Un’immersione totale nella spiritualità e nella vita monastica nel rispetto degli orari di preghiera. Questo, infine, offrono gli itinerari degli Eremi e dei Monasteri delle Marche ed il gran tour spiritualità e meditazione che parte dall’eremo di S. Maria di Valdisasso a Valleremita fino all’Abbazia di Chiaravalle passando per il Santuario di Macereto nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Serra de’ Conti, un paesino marchigiano che ospita un affascinante museo dedicato alle arti monastiche.

  Ufficio StampaHF4 Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12 
  Alessandra Zoia alessandra.zoia@hf4.it 333 762 3013 

                                          Giò Di Giorgio

Associazione Culturale Teatro Trastevere presenta LO SPETTACOLO EVENTO SAFE dal 5 al 7 novembre 2021 Suor Elisabetta: Valeria Wandja Paolo: Gabriele Planamente Scritto e diretto da Federico Maria Giansanti

 


Spettacolo vincitore di molti premi tra cui “Miglior spettacolo” e “Premio del pubblico” al Fringe Festival di Salt Lake City 2020 (Great Salt Lake Fringe Festival – Utah – USA), “Miglior spettacolo internazionale” al Fringe Festival di Pittsburgh 2021 (USA) e “Miglior regia” al Premio Fersen 2021 Produzione FMG Produzioni Si ringraziano il Teatro Trastevere e l’accademia di recitazione e regia Centro Studi Acting. 
Con grande entusiasmo si ritorna a teatro. Per l’occasione FMG Produzioni porta in scena dal 5 al 7 novembre 2021 presso il Teatro Trastevere “SAFE”, un’opera scritta e diretta da Federico Maria Giansanti. “SAFE” nasce durante il lockdown come indagine sulla condizione di solitudine delle persone. Ambientata in uno scenario post apocalittico, si concentra sulla storia di Suor Elisabetta (Sister Daisy nella versione inglese) e Paolo, ultimi sopravvissuti di una piccola comunità situata in cima a una montagna solitaria. Suor Elisabetta e Paolo sono costretti ad affrontare la fame, la solitudine, la paura e la progressiva perdita di fede e di fiducia nei confronti del proprio credo e del prossimo. Già vincitore di molti premi tra cui “Miglior spettacolo” e “Premio del pubblico” al Fringe Festival di Salt Lake City 2020 (Great Salt Lake Fringe Festival – Utah – USA), “Miglior spettacolo internazionale” al Fringe Festival di Pittsburgh 2021 (USA) e “Miglior regia” al Premio Fersen 2021, “SAFE” si appresta a tornare in scena in una versione inedita, giacché sempre presentato come monologo e ora evoluto in spettacolo a due personaggi. Cosa dicono di SAFE • Uso delle luci pregevole. Ottima l’intuizione dell'uso esclusivo di composizioni di Giuseppe Torelli, che col loro struggente suono di violino ‘solo' e il sapore baroccheggiante evocano alla perfezione il senso di abbandono e l'idea di un morboso sottostante l'asettico. (Il Foyer – ITA) • Valeria Wandja è esplosiva nel ruolo di Sister Daisy. (Front Row Reviewer Utah – USA) • “Safe” è un ottimo esempio di teatro minimal. (The Varnished Culture – USA) • “Safe” è uno spettacolo emozionante, il testo è preciso nella durata e ben eseguito. (Utah Theatres Bloggers Assosiation – USA) 
• L’autore Federico Maria Giansanti ha creato un testo onesto ed emozionante. Valeria Wandja (attrice protagonista) interpreta il ruolo della tormentata Suora Daisy, con grande profondità emotiva. (Asheville Stages – USA) • Un testo potente e un’attrice molto brava. (Kc Applauds – USA) • L’ambientazione è silenziosa, scura, semplice e minimale. È piacevolmente spaventosa. (City Beat – USA) • Mi sono rivista nel personaggio di Daisy, lei immediatamente mi ha fatto sentire come se fossi lì con lei e condividessi le sue esperienze. È una cosa estremamente difficile da fare, gran bel lavoro. (The Young – Howze Theatre Journal – USA) 

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee via Jacopa de' Settesoli 3, 00153 Roma Da venerdì a sabato ore 21, domenica ore 17:30 CONSIGLIATA PRENOTAZIONE prevista tessera associativa Contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it https://www.facebook.com/teatrotrastevere/ Ora anche su Instagram! 

Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com 3388940447

                                                           Giò Di Giorgio

mercoledì 20 ottobre 2021

Il 25, 26, 27 e 28 novembre ad Asti, la prima edizione di FestivaLieve

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Il 25, 26, 27 e 28 novembre ad Asti, la prima edizione di FestivaLieve Conferenze, spettacoli, lectio magistralis e una mostra, visitabile gratuitamente dal 31 ottobre al 19 dicembre, dedicata a “Luzzati, Calvino e il concetto di levità” ASTI Incontri con scrittori, critici d’arte, designer, giornalisti, divulgatori, fenomeni del web e campioni dello sport, spettacoli circensi e serate dedicate alla stand up comedy in teatro e una mostra, nel centenario della nascita di Lele Luzzati, che si propone di indagare i rapporti tra il maestro genovese, Italo Calvino e il concetto di levità. 
Saranno tre giorni più che densi quelli che l’associazione culturale Feed di Asti ha voluto organizzare, tra Palco 19 e palazzo Ottolenghi, in concomitanza con la Fiera nazionale del tartufo di Asti.
Contando sui patrocinii e i parternariati con il Comune e la Provincia di Asti, la collaborazione dell'Altre Langhe Monferrato Roero e sul positivo dialogo avviato con la Regione Piemonte, nonché sul patrocinio dell’associazione Italia-Israele e della Comunità ebraica di Genova e sul sostegno del Consorzio dell'Asti Docg, di Asp Asti Servizi Pubblici, del Consorzio dei vini di Asti e del Monferrato, di Unipol Ag. Brofferio di Asti, di Audizentrum e sulla media partnership del gruppo More News, di Radio Valle Belbo e di La Nuova Provincia, l'associazione Feed ha elaborato per FestivaLieve un fitto programma
       


Il 28 ottobre a Casa Luzzati, nel Palazzo Ducale di Genova, il prof. David Meghnagi, docente di psicologia clinica all’Università di Roma tre, amico personale del Maestro nonché rappresentate italiano all’OCSE nella commissione antisemitismo, parlerà di Luzzati e dell’umorismo. 
“L'iniziativa”, afferma Sergio Noberini, presidente di Luzzati Foundation, “si unisce ai programmi di Casa Luzzati, sede istituzionale della Lele Luzzati Foundation e nuovo polo culturale dedicato alla figura e all'arte del Maestro. Casa Luzzati diviene così il riferimento internazionale con la costituzione dell'Archivio Generale delle opere, lo sviluppo di programmi formativi ed educativi del Cantiere delle Arti e la promozione, cura e ordinamento di volumi monografici, incontri e rassegne”. Il 31 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della mostra, Luzzati, Calvino e il concetto di levità, Miriam Meghnagi, musicista e compositrice della sigla di Sorgente di vita, che fu animata proprio da Luzzati, si esibirà al Teatro Alfieri nella conferenza-concerto Canti, parole e musiche per Lele Luzzati. Accompagnata dal maestro Nicola Puglielli, canterà in arabo, ebraico, aramaico, ladino, giudesmo e bagitto, oltre che in italiano.

Giovedì 25 novembre Gianluca Zambrotta e alcuni grandissimi campioni di calcio, i cui nomi sono ancora top secret, saranno incalzati dalle domande di un giornalista sportivo, per esplorare meglio le loro personalità di uomini di valore a prescindere dagli indubbi meriti sportivi. 

Tra il 26 e il 28 novembre a Palco 19 interverranno Simona Ventura, Cristiano Militello, Leonardo Manera, Vittorio Sgarbi, Dario Vergassola, Massimo Morini, TrediciPietro, Antonio Caprarica e altri ancora, mentre i Legolize e le loro famosissime stories con gli omini della Lego racconteranno, come sempre in chiave comica, le realtà del mondo e del FestivaLieve al loro milione e mezzo di followers. Una collaborazione di straordinario valore è stata consolidata con Armando Milani, il designer autore del logo della colomba dell’Onu e del famoso progetto NoWords, con il quale si attiverà un laboratorio insieme agli studenti dell'Accademia di Belle Arti nelle sue sedi di Cuneo, Asti, Montecarlo e Milano, che si concluderà con una lectio sul design, aperta a tutta la cittadinanza. Assoluto il coinvolgimento degli artisti locali, dai giovani attori del Teatrino, alla compagnia circense Chapitombolo, passando attraverso Burattinarte e le interviste agli scrittori dell’astigiana Diletta Ottonelli.


Il Vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l'assessore regionale Vittoria Poggio, il sindaco di Asti Maurizio Rasero e l'assessore astigiano alle manifestazioni Loretta Bologna, insieme a Liliana Allena, presidente dell'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, con autorevolezza e disponibilità hanno introdotto FestivaLieve nel calendario delle manifestazioni autunnali astigiane. Carlo Sorrentino, presidente di Feed, dichiara: «Siamo soddisfatti del programma elaborato, che ci pare all'altezza di Asti, una città culturalmente vivace e attenta. Questo nuovo format si inserisce nell’autunno inoltrato, in un periodo in cui le proposte astigiane valorizzano molto l’enogastronomia, e si propone di offrire stimolanti suggestioni culturali declinate in maniera leggera e trasversale rispetto alle arti e alle tipologie di pubblico. A completare il programma, una mostra di valore, coordinata da Lele Luzzati Foundation, che offrirà al pubblico una inedita chiave di lettura di due grandi interpreti del Novecento, come Lele Luzzati e Italo Calvino, e della loro simile poetica della levità».

La mostra sarà a ingresso libero. Per partecipare agli incontri e agli spettacoli sarà necessario prenotare il posto sul sito di FestivaLieve; per assistere ad alcuni spettacoli sarà necessario acquistare un biglietto di ingresso. 

Tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti. Per informazioni: info@festivalieve.com

                                                           Daniela Dal Lago

Merano WineFestival, dal 5 al 9 novembre la 30^ edizione della kermesse meranese palcoscenico della selezione di The WineHunter Helmuth Köcher.

 

 “Le ali della bellezza” il tema di quest’anno e, in collaborazione con 5Hats nell’area Spirits Emotion, è la Cocktail & Drink Competition “Itinerari Miscelati” novità nel programma delle cinque giornate che si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. 

30° edizione per la kermesse internazionale che dal 1992 è simbolo di eccellenza nel panorama wine&food e dove ogni anno va in scena la selezione The WineHunter Award che durante l’anno Helmuth Köcher fa con la sua commissione di assaggio di grandi esperti. Un format tradizionale dal tema “Le ali della bellezza” per celebrare la bellezza che sovrana nel mondo wine&food: dal 5 al 9 novembre Merano WineFestival si snoda come di consueto nel Kurhaus, in GourmetArena, al Teatro Puccini, all’Hotel Terme Merano e in altri hotel meranesi.
L'evento si svolge in sicurezza e dà la possibilità a produttori e visitatori di vivere in presenza un'esperienza all'insegna dell'eccellenza. Grazie alla piattaforma WineHunter HUB, nata un anno fa in occasione della 29° edizione digitale del Festival, sarà inoltre possibile seguire online l’evento e incontrare virtualmente i produttori. 
Programma interamente dal vivo e aperto al pubblico, seppur con numeri ridotti nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid. Il Patron Helmuth Köcher, dopo l'edizione digitale dello scorso anno, riporta The Official Selection, il cuore pulsante della manifestazione, tra le sale del Kurhaus, dove i produttori vinicoli si alternano in due sessioni, la prima nelle giornate di venerdì 5 e sabato 6, la seconda nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 novembre. Stesso format per la sezione Food-Spirits-Beer, Territorium e Consortium ospitata all’interno dell’adiacente GourmetArena che vede la partecipazione di un massimo di 100 produttori per volta, anch’essi suddivisi in due sessioni. 
Sempre in GourmetArena Territorium Campania Felix con una selezione di vini e delicatezze culinarie della regione Campania oltre agli showcooking in programma con protagonista lo chef stellato Gennaro Esposito. 
Ritorna Naturae et Purae - bio & dynamica, in scena durante le cinque giornate, lo spazio all’interno dell'Hotel Terme Merano dedicato ai migliori vini provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, naturali e PIWI. 
The WineHunter Area, la preziosa collezione di oltre 400 etichette prodotte da più di 400 aziende diverse, occupa il podio della Kursaal e raggiunge da venerdì a domenica anche le lounge di alcuni hotel meranesi selezionati, in ognuno dei quali sarà possibile degustare vini appartenenti ad una specifica regione d’Italia grazie all’iniziativa The WineHunter Hotel Safari. 
Nella giornata di martedì 9, infine, Catwalk Champagne, conclude come di consueto il Festival con le più rinomate maison francesi e aziende italiane produttrici di Champagne. Per l’intera durata dell’evento, sono inoltre riproposti il “fuorisalone” Merano WineCitylife che riunisce svago, aree tasting e master experience lungo Corso Libertà nonché i Side Events, gli appuntamenti collaterali che arricchiscono la kermesse attraverso un palinsesto di incontri, competizioni e degustazioni legati a tematiche attuali e di tendenza nel mondo del vino e degli spirits. 
The WineHunter Talks porta in rassegna una serie di incontri dedicati alla sostenibilità nella filiera vinicola, ai vini in Anfora, a bio&dynamica e vini PIWI e una “Bar chat”, dedicata agli spirits.
Evento clou della 30°edizione nell’area Spirits Emotion è “Itinerari Miscelati”, la Cocktail & Drink Competition in collaborazione con 5 Hats che coinvolge 26 bartender e 26 locali, suddivisa in tre sessioni nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Speciale occasione per valorizzare il mondo degli spirits che da molti anni è protagonista di Merano WineFestival, la competizione vuole anticipare la presentazione della nuova guida “Itinerari Miscelati” in pubblicazione a dicembre; la guida porta in rassegna i professionisti e i locali a cui è stato assegnato il nuovo premio WH Globe Rosso, Gold e Platinum dalla giuria di The WineHunter Award. 
Il Gala Event per l’inaugurazione della 30° edizione è in programma sabato 6 novembre nella Kursaal del Kurhaus, dove The WineHunter Helmuth Köcher, in presenza di un pubblico riservato, darà inizio al Festival tra ospiti d’onore e speeches che omaggiano la ricerca dell’eccellenza racchiusa nel suo motto “Excellence is an Attitude”, concludendo con la premiazione dei Platinum Award e dei vincitori del premio Emergente Sala di Luigi Cremona e Lorenza Vitale. 
Sicurezza e rispetto delle norme anti-Covid sono garantite dai controlli per l’accesso di produttori e visitatori quali il possesso del Green Pass  e da procedure di disinfezione, areazione e distanziamento all'interno di tutti gli ambienti coinvolti. 

Produttori: https://meranowinefestival.com/espositori-2020/ Platinum Award: https://winehunter.it/ Area Press: https://meranowinefestival.com/area-press/ Ticket: https://meranowinefestival.midaticket.it/acquista/?id_evento=487&nome_evento=MERANO+WINE+FESTIVAL+2021 www.smstudiopr.it/it/news/dettagli/merano-winefestival-dal-5-al-9-novembre-la-30-edizione-della-kermesse-meranese.html

Ufficio Stampa: smstudio | pr & communication Stefania Mafalda press@smstudiopr.it M +39 345 5810157

CREDERE IN SE STESSI. Intervista a Gaia Della Rossa. (di Claudia Nissolino)

Gaia Della Rossa, 23 anni, studentessa della facoltà di scienze dell’educazione per l’infanzia. Si è imbarcata in un’avventura cinematografica diretta dal regista Pier Paolo Segneri. Questa sensibilissima attrice emergente è stata mossa dalla profonda stima proprio per il regista o, meglio, per il professor Segneri, che già tra i banchi di scuola l’aveva colpita con il suo profondo carisma, il suo desiderio di far vivere ai suoi ragazzi una scuola della vita. Ha risposto dunque con entusiasmo alla proposta di partecipare - come interprete - a un “dietro le quinte” da lui diretto: soprattutto in un periodo così particolare - dice Gaia - come ex-studenti del professore, ci siamo trovati e ritrovati, molti di noi non si conoscevano proprio, è stato significativo per tutti… il titolo è “Come siamo (dietro le quinte)” perché è un backstage ed è stata una ricerca avviata insieme, una scoperta, una meraviglia in più. 

Quanta Gaia c’è nel tuo personaggio e quanto del personaggio adesso c’è in Gaia? 
Di Gaia (personaggio) conservo sicuramente la sua gioia ed il suo entusiasmo, il suo carattere frizzante ma mai frivolo, impastato di nostalgia. Lei dà importanza a valori senza i quali io non posso vivere: la fiducia, l’amicizia, l’amore… Dopo questo set, dopo aver conosciuto il personaggio di Gaia, in me è rimasto ancora più forte il desiderio di continuare a cercare la bellezza delle cose, a cominciare da me stessa. 

Perché scegliere questo film? 
A noi attori, ha lasciato spunti di riflessione e di vita molto importanti, significativi… ognuno li può cogliere se si ferma ad ascoltare e osservare la vita dei nostri personaggi, tutti diversi, ognuno insegna qualcosa. E sono tutti accomunati dalla necessità di tornare a credere in sé stessi e negli altri. È un film sulla ricerca di fiducia in se stessi e negli altri. 
Per cosa dopo aver girato questo film puoi dire “ne è valsa la pena”? 
Prima di tutto per l’esperienza umana che c’è stata, dopo un periodo di distanziamento e lontananza, dopo la pandemia e il lockdown, tutto questo è stato un ritrovarsi, un voler ricominciare insieme, un “incontrarsi” che è stato sentito molto forte da tutti. La nostra missione era quella di raccontare storie, con la voglia di voler trasmettere un messaggio e valori per noi veri ed importanti. Vivere e trasmettere emozioni. Nutrire e donare sentimenti autentici. 
Raccontaci l’atmosfera che si viveva sul set, il regista, i colleghi… Tra noi attori c’era condivisione, sul set la parola chiave è stata collaborazione, l’atmosfera era sempre gioiosa e divertente, ma profonda e attenta alle nostre storie. Inoltre, è stato molto affascinante vedere il professor Segneri nei panni del regista, sembrava diverso dal solito ruolo in cui ero abituata a vederlo eppure, alla fine, mi sono resa conto che anche in aula, per noi studenti, metteva in scena il suo essere un regista in classe, con lui sembrava di essere sempre in un film. 
La bellezza... perché è un tema chiave nel tuo personaggio? Per te, che cos’è la bellezza? E che valore ha? 
È bello lo sguardo reciproco con qualcuno di autentico, è bello sapere di potersi fidare di qualcuno, è bello un tramonto… la bellezza è un valore importante, imprescindibile, per me. Sono sicura che, tramite la bellezza, si possa imparare ad amarsi e a conoscersi, non è solo una bellezza esteriore, ma anche interiore, è un lavoro lungo che probabilmente non finisce mai… Se una persona è alla ricerca vera della bellezza, sta cercando un tesoro prezioso che arricchirà se stesso e, quindi, anche gli altri. Quanto spazio occupa l’amore nella tua vita? 
L’amore è ogni cosa. Sono stata educata così e ne sono contenta, ho imparato che non esiste solo l’amore romantico, ma si può cogliere in tutto quello che ci circonda. L’amore occupa tutto e libera tutto. 
Ti ritieni una persona innamorata? Si, mi ritengo una persona innamorata, ci sono stati momenti migliori, ma ogni volta che mi ritrovo scoraggiata a non credere più tanto in questo valore è semplicemente per ricercarlo e riscoprirlo sempre di più… 
Dopo aver vissuto questa esperienza, i tuoi passi futuri verso dove sono diretti? La recitazione è sempre stata una passione, questa è stata un’esperienza sicuramente importante, mi piacerebbe continuare nel mondo del teatro… e poi speriamo di riuscire a girare la serie della quale in questa occasione abbiamo potuto pregustare il backstage! 
Dunque - per salutarci - il titolo del vostro docufilm è “Come siamo (dietro le quinte)”, avete voluto raccontare l’umanità, nelle sue storie, nelle sue debolezze, nella sua bellezza, nella sua ricerca e nelle sue verità…e tu come sei? 
Dopo questa opportunità sono più consapevole, il personaggio di Gaia mi ha insegnato a scavare ancor di più in quella che sono, in Gaia come persona. Non rinuncerò al mio animo di sognatrice e sono sempre alla ricerca di quella bellezza. 

                                    Claudia Nissolino

martedì 19 ottobre 2021

Sabato 23 ottobre 2021 | 10.00-18.00 EDU TALKS Agenda 2030 Un'iniziativa Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO Salone dei Cinquecento – Palazzo Vecchio, P.za della Signoria, 50122 Firenze

 Testo alternativo

Sabato 23 ottobre, a partire dalle ore 10 a Palazzo Vecchio di Firenze si terrà l'evento "EDU TALKS" dove verranno presentati in anteprima dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO i risultati del progetto EDU 2021, connessi ai laboratori di formazione scolastica sui principali temi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’incontro, che avrà luogo in due sessioni nel Salone dei Cinquecento, sarà trasmesso online sui canali di AIGU su tutto il territorio nazionale e live a Firenze. EDU è il programma nazionale di educazione destinato alle Istituzioni Scolastiche e Università e focalizzato sui programmi sviluppati dall’UNESCO in ambito internazionale nei campi dell’Educazione, della Comunicazione e informazione, delle Scienze naturali, delle Scienze umane e sociali e della Cultura.
I Comitati regionali AIGU sostengono ogni anno l’attivazione di laboratori didattici gratuiti presso le istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado e università dei rispettivi territori, su una delle tematiche UNESCO. In cinque anni di attività sono stati affrontati temi legati a Scuola, Patrimonio Culturale e Ambiente, con 86 Laboratori educativi regionali, 200 Istituti scolastici (scuole secondarie e università), oltre 7.000 Studenti e 286 Partners locali e nazionali. EDU è un programma nazionale di educazione destinato alle Istituzioni Scolastiche e Università e focalizzato sui programmi sviluppati dall’UNESCO in ambito internazionale nei campi dell’Educazione, della Comunicazione e informazione, delle Scienze naturali, delle Scienze umane e sociali e della Cultura. I Comitati regionali AIGU sostengono ogni anno l’attivazione di laboratori didattici gratuiti presso le istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado e università dei rispettivi territori, su una delle tematiche UNESCO. In cinque anni di attività sono stati affrontati temi legati a Scuola, Ambiente e Paesaggio, con 86 Laboratori educativi regionali, 200 Istituti scolastici (scuole secondarie e università), 7.000 Studenti e 286 Partners locali e nazionali. Nell’anno scolastico 2020/21, nonostante le vari difficoltà legate alla pandemia e alla didattica a distanza, è stato possibile comunque organizzare la quarta edizione del progetto EDU, dedicata all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (SdGs). I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile descrivono le maggiori sfide dello sviluppo per l’umanità per assicurare una vita sulla terra sostenibile, pacifica, prospera ed equa per tutti, nel presente e nel futuro. Il progetto si pone l’obiettivo di ampliare conoscenze ed esperienze verso le opportunità di sviluppo sostenibile offerte dal territorio da cui provengono gli studenti attraverso la creazione di nuovi legami tra le scuole, le istituzioni e le realtà imprenditoriali innovative. Gli SdGs sono stati quindi declinati in ciascuna Regione attraverso specifici laboratori e percorsi educativi scolastici e universitari che a conclusione hanno visto la realizzazione di output da condividere con la comunità e con il resto degli studenti coinvolti nel progetto. La prima parte di EDU TALKS Firenze 2021 vedrà intervenire figure di rilievo istituzionale e aziendale a confronto diretto con gli studenti. All'incontro, moderato da Gianluca Buoncore, Rappresentante Regionale AIGU Toscana e Giuliana Di Bari, AIGU - Comitato Toscana. saranno: Chiara Bocchio, Presidentessa Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO; Cosimo Guccione, Assessore sport, politiche giovanili, città della notte, terzo settore, immigrazione, lotta alla solitudine; Franco Bernabè, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; Enrico Vicenti, Segretario Generale CNIU; Barbara Floridia, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione; Alessandra Nardini, Assessora all’istruzione alla formazione e al lavoro della Regione Toscana; Chiara Balestri, AIGU - Coordinatrice nazionale EDU, Marco Cerverizzo, AIGU - Coordinatore nazionale grafica; Stephen Ritz, Direttore del National Health, Wellness and Biodiversity Center di New York e ideatore della Green Bronx Machine; Federico Garcea, founder e CEO Treedom; Giusy Sica, Founder Re-Generation (Y)outh | LUPT- Università degli Studi di Napoli Economia; Alessio Genivi, Developer per la regione Toscana Too Good To Go - Business. L’intervento conclusivo della mattinata sarà affidato a Stefania Giannini, Vicedirettore generale dell’UNESCO con delega all’istruzione, i saluti finali a Dario Nardella, sindaco di Firenze. 
A partire dalle ore 15 saranno invece aperti i lavori e gli speech sui temi proposti, con i laboratori Think Global Act Local concentrati sui focus “Patrimonio mondiale”, “Educazione e Comunità e “Sostenibilità ambientale” i cui esiti saranno annunciati a metà pomeriggio. 

I giornalisti che desiderassero intervenire all’incontro sono pregati di fare specifica richiesta all’ufficio stampa inviando una mail a press@elisabettacastiglioni.it 

  Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it 

                                                         Giò Di Giorgio

lunedì 18 ottobre 2021

A “La Mimosa” di Formello va in scena la VI edizione dell’evento ‘Anni 70 “Veni Vidi Vini…li”, tra musica doc anni ‘70 ed eccellenze eno-gastronomiche made in Italy Il rapper Nine “medierà” dal vivo i generi musicali a cavallo di mezzo secolo

 

La Residenza “La Mimosa” di Formello si accinge ad ospitare sabato 23 Ottobre la VI edizione di “Veni Vidi Vini…li”, evento nato sullo sfondo della celebre frase, riadattata, di Gaio Giulio Cesare “Veni Vidi Vici” (2 agosto del 47 a.C. dopo la vittoria a Zela nel Ponto contro l’esercito di Farnace II) per celebrare il ritorno del vinile sul piano qualitativo-commerciale e, contestualmente, confermare il successo dell’eno-gastronomia italiana, nonché del gusto creativo, sulle tavole di tutto il mondo. 
Così, 2068 anni dopo, se Zela nel Ponto nella Turchia Orientale si chiama oggi Zila, il marchio storico delle eccellenze italiane resta immutato nella tradizione e in crescita sul piano del consenso internazionale.
Lungo questo asse ideologico si sviluppa l’happening open air (nel rigoroso rispetto delle norme anti-Covid 19), sulla scia di una colonna sonora doc: infatti, sarà riprodotta la musica dance, e non solo, che ha caratterizzato gli Anni ’70 e ’80 su dischi in vinile originali, capaci di garantire quelle sonorità acustiche irraggiungibili dalle nuove tecnologie.
Il rapper Nine “medierà” dal vivo il passaggio da quel tipo di musica suonata a quella parlata nell’arco di mezzo secolo, col comune denominatore della qualità e della creatività artistiche. 
Nell’angolo dell’eno-gastronomia sarà presente in veste di amichevole supporter: il banco dei vini di Casale del Giglio, con 6 tra le migliori etichette della rinomata Azienda Agricola laziale. 
Poi, grazie all’esperta enogastronomia e creatrice di eventi Luana Cavazzuti, con analoga disponibilità contribuiranno a imbandire la tavola da Caserta le rinomate mozzarelle al tartufo della “Botteghella” di Enzo Tammaro (sponsor della Scuderia Ferrari), i babà e le pastiere dell’Antica Pasticceria e Fabbrica di Cioccolato Caputo Alfonso (Casagiove) e della Pasticceria Emmedue di Roma; le carni podoliche e i salumi a km0 di Laginestra Rocco da Genzano della Lucania (Potenza); pane, grissini e biscotti di “Pandiseta” (Caserta). 
Tutti prodotti che compaiono da anni nei più prestigiosi meeting e che tengono in bella vista il miglior made in Italy della tavola. Madrine dell’evento in scena a Formello la contessa Patrizia de Blanck e la Storica della Moda duchessa Silvana Pascale Augero, con ospiti d’onore il vice-Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, on. Giuseppe Emanuele Cangemi, il principe Guglielmo Marconi Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli, l’avv. Nino Marazzita, il Sindaco di Formello avv. Gian Filippo Santi, gli Assessori Giancarlo Zuccheri (Protezione Civile e Attività Produttive) e Roberta Bellotti (Sport e Pari Opportunità). 
Poi, volti noti del piccolo e grande schermo: dal poliedrico Andrea Roncato a Marina Tagliaferri (pietra miliare di “Un posto al sole”) e la splendida cantante e attrice Giò Di Sarno in compagnia di Giò Di Giorgio. Oltre alla partecipazione straordinaria di Rino Barillari, “re dei paparazzi” e di Jimmy Ghione, inviato speciale di “Striscia la notizia”. 
E ancora, l’autrice di bestseller Gwendolyn Simpson Chabrier, il vivaista dei Vip Germano de Vittori, il tricologo Tony Gallo, l’autore dell’inno ufficiale della Lazio Tony Malco e quello del primo della Roma, Toni Marino, i pittori di fama internazionale Athos Faccincani (la sua personale al Due Ponti Sporting Club di Roma, visibile fino al 14 novembre, sta riscuotendo un significativo successo di critica e di pubblico), Eugenio Sgaravatti e Vittorio Paradisi; poi, la scultrice e performer Assunta Improta che ha realizzato un’opera originale legata al vinile e la creatrice di gioielli Giusy Colaps che presenterà con la sua griffe Arte e Design-Corinne Cherie una collezione vintage di coralli e argento, ideata ad hoc per l’evento. Parteciperanno accreditati critici del genere musicale proposto e della buona cucina per far volare ancora più in alto il made in Italy della buona tavola, dell’arte e della nostra inimitabile cultura. 

  Ufficio Stampa: Marino Collacciani, m.collacciani@gmail.com 338.7146750 

                                           Daniela Dal Lago

ITALIA, ENIT CON UNA MOSTRA DIFFUSA AMMANTA VENEZIA DI CAPOLAVORI STORICI INEDITI 50 MANIFESTI CENTENARI IN 150 PUNTI DELLA CITTA' PER RACCONTARE LA PENISOLA UN VIAGGIO NEL TEMPO SUI MURI DEL CENTRO STORICO DELLA LAGUNA

 

L’Italia "va in gondola" con una mostra diffusa che ammanta la città di Venezia. La mostra open air “Promuovere la bellezza. Venezia 1600”, allestita sui muri del centro storico della città di Venezia da oggi, ripercorrerà la storia della promozione internazionale della Serenissima da parte di Enit – Agenzia nazionale del turismo. Il Qr Code sui manifesti rimanderà alla sezione dedicata alla mostra della web-app tuaitalia.it, dove ogni visitatore potrà visualizzare alcuni dei 50 manifesti e misurare la sua conoscenza personale di tutto ciò che Venezia e il proprio territorio limitrofo rappresentano nell’immaginario turistico. I manifesti storici saranno incorniciati su uno sfondo rosso veneziano per celebrare la città d’arte ospitante. L'esposizione è frutto della collaborazione tra l'ente e tre autorevoli istituzioni del territorio - il Comune di Venezia, l'Università Ca' Foscari e il Padiglione Venezia - in occasione delle celebrazioni dell'anniversario dei 1600 anni dalla fondazione della città.


 Il materiale esposto è stato selezionato dall'Archivio storico digitale di Enit e comprende foto in bianco e nero degli anni '30, '50, '60, manifesti storici dagli anni '30 agli anni '60, copertine edite nelle riviste storiche dell'Agenzia dagli anni '20 agli anni '60. Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni: Arte e architettura, Scene di genere, Festività e festival, Isole e artigianato, Cortina, Territorio e Ville Palladiane. Contestualmente è in corso di realizzazione un catalogo contenente le immagini della mostra open air con l'aggiunta di un'ampia selezione che costituisce un vero e proprio viaggio nella Venezia storica. “L'esposizione open air di Venezia fa parte del progetto cominciato nel 2019 di valorizzazione del centennale e profondissimo patrimonio culturale ENIT costituito da documenti di archivio, vere e proprie opere d'arte quali stampe, litografie d'autore e cimeli storici che testimoniano l’evolversi del costume e della società italiana” spiega il Presidente Enit Giorgio Palmucci. 

Francesca Cicatelli Direzione Esecutiva Comunicazione e 
Ufficio Stampa Via Marghera 2 - 
ROMA Cell: (+39) 392.9225216 e-mail: francesca.cicatelli@enit.it 

                                          Giò Di Giorgio





Dal 23 ottobre al 14 novembre 2021 NATURA SENZA TEMPO A cura di Bianca Pedace Artisti: LAURA BARBARINI CESARE MIRABELLA MAURIZIO PIERFRANCESCHI VINCENZO SCOLAMIERO Spazio Arti Floreali Vicolo della Campanella, 42 - Roma Ingresso libero

 


Nella nuova sede espositiva Spazio Arti Floreali di Vicolo della Campanella, a Roma, si inaugurerà, il prossimo 23 ottobre la mostra Natura senza tempo. Laura Barbarini, Cesare Mirabella, Maurizio Pierfranceschi, Vincenzo Scolamiero, primo appuntamento di un ciclo dall’omonimo titolo. L'evento, a cura di Bianca Pedace sarà in programma fino al 14 novembre. Il tema della Natura, reso nuovamente acuto (anche in modo amaro e paradossale) dalla pandemia, è stato tuttavia già lungamente frequentato dagli artisti, sia pure secondo declinazioni differenti: la poetica del colore di Barbarini e quella di Mirabella, virata verso un'accezione informale, si confrontano in questo ambito con lo spazio architettonicamente scandito di Pierfranceschi e le allusioni metaforiche e poetiche di Scolamiero. Nella pittura di Laura Barbarini il tema si qualifica in un registro lirico e introspettivo, dipanato in una poetica del colore di diretta ascendenza brunoriana - appresa dunque da una delle fonti maggiori di quella tendenza espressiva - e rinsaldato di recente dal rinnovato contatto con la lezione vangoghiana. Un colore intenso e di lontana eco espressionista affiora con evidenza nelle prove più recenti mentre le opere in mostra, appositamente realizzate, lasciano filtrare, nella consueta attitudine mnemonica ed evocativa, anche una presa diretta visiva. L'osservazione attenta e amorosa della vegetazione giunge a un esito pittoricamente sontuoso e psichicamente vitale, che predica la ciclicità naturale sottraendola, nell'infinità della pittura, alle angherie del tempo. Inesausto è anche il rapporto con la natura di Cesare Mirabella, che negli ultimi anni ha dedicato molte energie al tema, anche metaforico, del bosco. La coerenza del suo itinerario non impedisce movenze più libere e sciolte, dissigillando energie rinnovate e lasciando erompere una rinata vitalità; forse per questo l'esplosione cromatica, nata dalla natura, si accampa ora in senso eventico e avvolgente. Talvolta, particolari naturali, quasi sempre vegetanti, ingigantiti nella coscienza e pittoricamente trasfigurati, con scioltezza quasi gestuale, si avvicinano a una rimeditazione dell'esperienza informale. Ne deriva, permanendo il rigore, un abbandono all'istinto creativo più fiducioso e vitale, una temperatura più estiva, una nuova “felicità visionaria”. Nella originale operazione pittorica di Maurizio Pierfranceschi la natura è spesso presente, prevalentemente riassunta nel colore, steso in modo deciso, e sempre sintatticamente subordinata a una rigorosa impostazione spaziale. Talvolta si tratta di espliciti ripensamenti critici del genere del paesaggio; in altri casi di brani di natura dai confini sfuggenti. Da qui provengono le opere più recenti in cui l'evidente recupero della figurazione dispone sagome - talvolta una silhouette, talvolta un'ombra (una statua?) - di allure enigmatica, in bilico tra narrazione, mito, tradizione iconografica da scena sacra, in spazi architettonicamente concepiti. Vincenzo Scolamiero porta qui avanti la questione di fondo del rapporto tra le arti, declinando in questo caso la sua pittura - altrove in dialogo con la musica- nel confronto con la poesia. Le opere in mostra, appositamente realizzate, sono infatti parte di un ciclo del 2021 dedicato alla poetessa americana Louise Glück. Tratto il titolo dalle sue parole - Con qualche parte della terra - i dipinti ci conducono nel cuore di una natura misteriosa e magmatica, in uno spazio altro - il centro o il cuore della terra - o in un tempo diverso, forse originario, nel quale composizione icastica e afflato metaforico convivono in una raffinata ricerca sulla visione. La mostra sarà aperta tutti i pomeriggi tranne il lunedi, domenica orario continuato. L'inaugurazione avrà luogo sabato 23 ottobre alle ore 17:30, il finissage domenica 14 novembre alle ore 16:30. Maggiori informazioni al sito https://artifloreali.it/ GLI ARTISTI Laura Barbarini è nata a Sao Paulo in Brasile, allieva di Enzo Brunori, all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia ad esporre negli anni 80, orientando la sua ricerca nella direzione di una pittura evocativa mantenendo costante il legame con la tradizione e la memoria. Una forte componente interiore caratterizza il suo lavoro. Negli ultimi anni il soggetto delle sue opere sono la natura e il paesaggio, espediente per indagare il paesaggio spirituale dell’animo umano. Recentemente il suo sguardo sulla natura, ancor più ravvicinato, si è rivolto a dettagli, particolari, frammenti visivi, possibili combinazioni di forme, linee e colori e la sua ricerca si è orientata sempre più verso un’astrazione nella quale appare comunque evidente che trae origine dall’esperienza del mondo naturale. Ha partecipato a numerose rassegne di arte contemporanea e le sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia e all’estero. Cesare Mirabella, calabrese di origine, si è formato a Roma, diplomandosi all'Accademia di Belle Arti. Significativo è stato l'incontro con Enzo Brunori. Dal 1975 ha presento mostre personali in Italia e all'estero, in particolare: Svizzera, Olanda e Germania. Nel 2008 è stato invitato ad allestire una mostra antologica presso la Galleria Nazionale dell'Umbria. Nel 2017 viene nominato accademico di merito dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. Vive e lavora a Morcicchia, piccolo borgo dell'Umbria, dal 1992. Maurizio Pierfranceschi vive e lavora a Roma. E’ pittore e scultore. Ha recentemente reintrodotto nella sua pittura, dopo un lungo periodo dedicato all’astrazione, elementi figurativi. Ha partecipato alle principali manifestazioni di arte visiva sul territorio nazionale e ha preso parte a numerose rassegne internazionali. Vincenzo Scolamiero è docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell'Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale vive e lavora. La prima mostra personale si è tenuta presso la storica galleria Al Ferro di Cavallo di Roma nel 1987. Sue mostre personali sono state ospitate in rilevanti spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Ha esposto a Roma, Milano, Bologna, Torino, New York, Seul, Busan, Pechino, Fenghuang. Nel 2019 la mostra personale presso il Museo Carlo Bilotti di Roma, La declinante ombra, a cura di Gabriele Simongini, ha contato una presenza di dodicimila visitatori. La prossima mostra personale Del silenzio e della trasparenza è in calendario per il prossimo luglio 2021 nelle sale dei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico a Siena. 

Spazio Arti Floreali Vicolo della Campanella, 42 - 00186 Roma INFOLINE: spazio@artifloreali.it - +39. 06. 6877369 Sito web: https://artifloreali.it/spazio/

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it http://www.elisabettacastiglioni.it/ 

                                                     Giò Di Giorgio