venerdì 8 marzo 2024

Il Libro “POETANDO TRA I FORNELLI” scritto di Fabio Clerici con le ricette di Maria Antonella Calopresti

 

Il giorno 23 Marzo 2024 alle ore 11 nel contesto dell'evento "aperitivo con l'autore" verrà proposto al pubblico la prima presentazione dell'opera, presso il locale "Il cortiletto" Via Cavour Busto Arsizio (VA), con lettura dei brani, preparazione di piatti relativi alle ricette contenute nel libro e firma copie. 

Un connubio equilibrato e ben costruito tra poesia, ricette e immagini, caratterizza questo libro scritto da Fabio Clerici con ricette di Maria Antonella Calopresti. Per poter entrare nel cuore del legame tra i versi e le ricette dobbiamo partire dalla sorgente da cui scaturisce questo progetto. L’incipit è l’amicizia fra due persone creative ed eclettiche che hanno imparato a elaborare le loro esperienze di vita utilizzando i canali comunicativi dell’espressione artistica nelle sue diverse forme. Tutti, almeno una volta, abbiamo esclamato “questo piatto è poesia” a esprimere un apprezzamento per un gusto equilibrato nei sapori e nelle note olfattive e che spesso, come le madeleine di Proust rimandano a un ricordo. Per Fabio Clerici la sua identità di uomo-poeta attraversa la memoria, luogo in cui nel tempo ha scritto la sua storia di vita, ha imparato a osservare, intessere relazioni con gli altri con atteggiamento sempre più maturo e che si carica via via di nostalgia per il giovane che era ieri e di commozione profonda per l’uomo che è diventato oggi con tutti i pregi e i difetti, le paure e le delusioni, le assenze e i desideri, i progetti realizzati e quelli interrotti. Da qui la necessità di riflettere, di fare bilanci. Le liriche all’interno dell’opera non sono un mero accompagnamento alle ricette di Maria Antonella Calopresti, ma costituiscono invero l’ossatura dell’opera, ne stabiliscono il baricentro dell’equilibrio formale e strutturale, le danno i contenuti che vengono elaborati in nuove immagini in cui si creano legami tra idee e sapori. L’io narrante intende cantare tutti gli accordi in versi che hanno la struttura di canzoni , alternate, interne e con il ricorso a numerose figure retoriche che attestano conoscenze tecniche che ben supportano la scrittura. Tutti i lettori possono immedesimarsi nei versi perché l’uomo-poeta riesce a trasformare le emozioni in parole e le parole in immagini, parlando di sentimenti comuni a tutti e che costituiscono la nostra humanitas. Canzoni dell’anima, velate di malinconia, pungolo che alimenta una riflessione-dialogo e che non è mai un punto di arrivo, ma una continua ripartenza per giungere a nuove vette in cui assaporare tutta la corposità della vita, questo viaggio unico e irripetibile che ognuno di noi scrive ogni giorno con scelte e azioni. Maria Antonella Calopresti, cuoca e food blogger , elaborando le poesie del libro, rapita dalla spinta emotiva della parole e dell’ingrediente regalato ai versi, ha creato altrettante ricette che trasformano il verso in materia e la materia il pretesto per esplicitare il verbo.

                                                     Daniela Dal Lago

Martina Fontana La natura della difesa Teglio (So), Palazzo Besta 8 marzo - 18 maggio 2024

 

Mostra organizzata da Direzione regionale Musei Lombardia, direttore Emanuela Daffra 
Progetto a cura di Giuseppina Di Gangi e Giovanna Brambilla   Mostra organizzata da Direzione regionale Musei Lombardia, direttore Emanuela Daffra Progetto a cura di Giuseppina Di Gangi e Giovanna Brambilla Martina Fontana, con “La natura della difesa” in mostra a Palazzo Besta a Teglio, in Valtellina, dall’8 marzo al 18 maggio 2024. La mostra, “site specific”, è organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura ed è curata dalla direttrice dello stesso museo, Giuseppina Di Gangi, insieme a Giovanna Brambilla, storica dell’arte e responsabile progetti territoriali “Un palazzo che nasce come luogo di protezione e difesa, teatro di conflitti ma anche ricca corte abitata da donne colte e illuminate, trova inevitabili affinità con il lavoro di Martina Fontana e la sua ricerca artistica, che avvicina il corpo umano – soprattutto femminile – agli elementi della natura. Opere che rappresentano nuove metamorfosi, quasi un’eco del testo di Ovidio raffigurato in uno dei cicli affrescati nel palazzo” evidenzia Emanuela Daffra, direttore dei musei statali della Lombardia. “La storia di Palazzo Besta è, anche, una storia di donne. Una presenza femminile, quella delle committenti e delle protagoniste delle raffigurazioni, che si intreccia con il tema del coraggio, dell’amore e del conflitto. È in questo arazzo di storie che va a inserirsi, come un ricamo che evidenzia le scene dipinte del palazzo, il lavoro di Martina Fontana, che della guerra, dell’identità femminile e della natura ha fatto gli elementi fondanti della propria poetica” sottolinea la curatrice Giuseppina Di Gangi. Martina Fontana (1984), che vive e lavora a Prato, nella sua ricerca artistica si concentra sull’esplorazione della materia, traendo ispirazione dalla natura e dalla sua fenomenologia. Il suo lavoro si muove tra tecniche e materiali di origine naturale, con un approccio improntato all’indagine e alla sperimentazione, che si confronta con l’ambiente circostante ed entra in relazione con gli spazi e con i visitatori. Da questo approccio nasce la mostra di Palazzo Besta, che si pone in un dialogo serrato con il Palazzo, i suoi cicli pittorici ed il contesto naturale circostante: alcuni dei lavori in mostra, progettati e pensati proprio per la dimora tellina, sono stati creati dall’artista sulla base di calchi da lei tratti da alberi del territorio. L’interazione tra le opere di Martina Fontana e il palazzo si articolerà su tre stanze: la Sala di Ariosto, la Sala Settecentesca e la Sala delle Metamorfosi. In questi tre spazi è previsto l’allestimento di alcune sculture che intendono restituire forme di evoluzione e percezione corporea dove il femmineo diventa il paradigma in cui lo spettatore attento potrà cogliere, tra i dettagli e le suggestioni proposte, alcuni aspetti della propria personalità. I lavori esposti fanno parte della serie Dispositivi di Protezione Individuale (2019-2023), in resina epossidica, cera, pelle, cinghie. Il nucleo di opere si presenta come un’armeria medievale: una serie di busti e armature che lo spettatore decodifica come elementi della natura di forma antropomorfa. Strumenti di difesa proposti come specchio su cui individuare il ricordo delle proprie cicatrici, armature che si mostrano nella loro concreta brutalità di strumenti di costrizione esibite come trofei. “Ciascuna di esse è frutto di una lenta campionatura dei segni di recisione e accrescimento di tante tipologie di piante: alcune più nette, altre più cicatrizzate, come tante ferite che si accostano e si sovrappongono. Attraverso un processo di simbiosi e di contatto con il corpo, questi elementi diventano esoscheletri da indossare. Le ferite aperte, rimarginate o cicatrizzate raccontano il passaggio del tempo: mostrano senza pudore la vulnerabilità di chi le veste, dando testimonianza della forza acquisita in questa stratificazione fisica e interiore di esperienze vissute”, afferma l’artista. Attraverso questi lavori lo spettatore è invitato a leggere sulla propria pelle e quella altrui un vissuto comune, come se fossero uno specchio universale. “Il lavoro dell’artista guarda alla natura e ai suoi fenomeni e sollecita uno scambio che evoca tutte le donne presenti nell’immaginario dell’epoca, dai miti di Ovidio agli exempla virtutis dell’antichità, sino alle protagoniste dell’Orlando Furioso, così come le donne reali e tenaci vissute nel Palazzo. Allo stesso modo quel paesaggio che, ininterrotto, ospita le vicende ariostesche, prende forma nel legame stretto tra le opere e il territorio tellino” ribadisce Giovanna Brambilla. Alla mostra si affianca un programma di attività, incontri e laboratori realizzato con la collaborazione di associazioni e imprese del territorio. 

Direzione regionale Musei Lombardia Ufficio comunicazione drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it 

Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo Tel. 049 663499; roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro Sede e informazioni: Palazzo Besta, Via F. Besta, 23036 Teglio (SO) Tel: +39 0342 781208, mail: drm-lom.palazzobesta@cultura.gov.it Orari: martedì – domenica, 10.15 – 12.45, 14.15 – 16.45 
Il giorno 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutte le donne. 

                                                            Giò Di Giorgio

giovedì 7 marzo 2024

Il Sindacato Militare Italiano Carabinieri adotta il saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico…” che si può leggere e scaricare gratuitamente dai siti webdel SIM Carabinieri

 


Il Sindacato Militare Italiano Carabinieri ha adottato il saggio “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”che si può leggere e scaricare gratuitamente dal sito del SIM Carabinieri Magazine: https://wp.me/paz4br-4g9 


Antonio Serpi, Segretario Generale del SIM Carabinieri, dichiara a tal proposito: «Questo saggio rappresenta una grande opportunità per tutti i nostri iscritti al SIM Carabinieri, che avranno la possibilità di leggere gratuitamente un dettagliato approfondimento sulla figura del narcisista patologico e le relazioni drammatiche. Il lavoro è arricchito dal contributo di professionisti esemplari, che hanno dato vita ad un saggio interessante ed alla portata di tutti.Il SIM Carabinieri, da sempre consapevole dell’importanza che l’aspetto psicologico rappresenta quale fulcro dell’azione sindacale, non può e non deve esimersi dal cercare le rispostesu una materia che ancora oggi è vitale per una culturadelrispetto, anche in ambito militare».
Il Maggiore Laura Seragusa, segretario Nazionale e responsabile del Dipartimento Salute e benessere del SIM Carabinieri, che ha visionato il Testo per verificare la qualità del contenuto e l’utilità del Saggio, aggiunge: «In qualità di responsabile del dipartimento salute e benessere del SIM Carabinieri dopo aver avuto il piacere di leggere il saggio del Dott. Andrea Giostra ho voluto sostenere la visibilità di questo lavoro ospitandolo all’interno della pagina web del nostro dipartimento. Il saggio infatti rappresenta una brillante analisi delle relazioni disfunzionali che ruotano attorno al NarcisismoPatologico».


 Il Saggio
“Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, curato dallo psicologo e criminologo palermitano Andrea Giostra, vede i contributi di 20 coautori, professionisti del settore e di varie discipline, tra questi 12 Donne che raccontano le loro esperienze, vissute direttamente o che le hanno viste testimoni, di relazioni pericolose e drammatiche con soggetti Narcisisti Patologici dalle quali sono miracolosamente riuscite a liberarsi in tempo. «È un grande onore per tutti noi autori che il Saggio sia stato adottato dal SIM Carabinieri perché possano leggerlo gratuitamente gli associati ma anche le persone comuni che volessero conoscere questo gravissimo fenomeno sociale italiano. 
Il Saggio non è destinato ai tecnici che professionalmente si occupano di questo problema– afferma Andrea Giostra - bensì a tutti coloro che non hanno una cultura scientifica specifica e vogliono acquisire degli strumenti base per riconoscere questo problema, per affrontarlo adeguatamente e soprattutto per difendersi e svincolarsi il prima possibile da una relazione che certamente li porterà al disastro e a conseguenze spesso drammatiche mantenendo in vita una relazione con un soggetto Narcisista Patologico.» 

 La Prefazione e la revisione scientifica del testo è del Prof. Girolamo Lo Verso, noto psicoterapeuta, full professor f.r. di psicoterapia presso Unipa, cofondatore della Scuola di Psicoterapia di Gruppo analisi riconosciuta in tutto il mondo e autore di oltre 400 tra saggi e testi universitari, che a proposito del saggio dichiara: «Questo libro curato attentamente da Andrea Giostra approfondisce un particolare e diverso tipo di narcisismo: quello dell’uomo che lavora a lungo e “scientificamente” per impossessarsi di una donna, renderla propria e schiava … si tratta di una specie di talebano che usa mezzi psichici per dominare e schiavizzare le donne, un vero oscurantista reazionario all’antica, un malato grave che può distruggere vite femminili (e non solo, ovviamente, c’è par condicio, anche qui).» 

Il Saggio vede il prezioso contributo giuridico di 4 avvocati penalisti palermitani del Foro di Termini Imerese: Avv. Federica Colletta, Avv. Andrea Giovanni Cartella, Avv. Luigi Spinosa, Avv. Rosa Maria Sciortino; Un capitolo è dedicato alla Case Rifugio, a cura di Viviana Cannova, educatore professionale e responsabile di 3strutture siciliane per donne vittime di violenza; Un interessante approfondimento è a cura dall’Avv. Francesca Romana Fragale, giurista, noto avvocato penalista romano, presidente dell’Accademia Italiana d’Arte e Letteratura. 
Le 12 storie sono raccontate da Donne professioniste e affermate, di varie regioni italiane: Anna Camilleri, Gabriella Canfarotta, Daniela Cavallini, Ilaria Cerioli, Bia Cusumano, Aurora d’Errico, Anna Maria Esposito, Emanuela Marra, Francesca Viola Mazzoni, Erica Muraca, Mariteresa Rotola, Valeria Tufariello. 

 SCHEDA DEL SAGGIO: Andrea Giostra e AA.VV. © Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose Codice ISBN: 9798871147672 Casa editrice: Independently published Genere: Saggio Pagine: 244 prima edizione dicembre 2023 seconda edizione gennaio 2024 terza edizione febbraio 2024 

                                               Giò Di Giorgio

martedì 5 marzo 2024

Un romanzo al femminile in uscita l'8 marzo per Paesi Edizioni "È sempre Venere" di Chiara Dotta

 

«La luna sorge ancora dietro casa sua a illuminare il cortile e forse anche lei sorveglia i miei disastri dietro le tende nere. Attraversa il cortile come il vento che fa muovere le foglie. 
Mentre mi guarda, sorride». 

Non solo geopolitica e attualità. Paesi Edizioni in occasione della Giornata internazionale della donna, propone ai suoi lettori un nuovo romanzo in uscita l'8 marzo, dal titolo "È sempre Venere" dell'autrice Chiara Dotta. 
È il racconto di Daria, una donna in cerca della sua amata gatta Stella, sparita dal cortile di un palazzo in un quartiere di Torino. Una ricerca estenuante di sei notti e sette giorni, durante i quali emerge potente il vissuto di una donna tra precarietà, separazioni, difficoltà economiche e l'amore per altre donne e uomini, che l'hanno usata lasciandola senza amore. Come è accaduto a Cécile, ballerina dell'Operà di Parigi dell'Ottocento, la cui biografia affiora dalle pagine di un diario che Daria sta leggendo, e con la quale si immedesima: tra privazioni, delusioni, amori tormentati, il sentirsi solo un oggetto del desiderio, schiava dei soldi e dei potenti.


Una storia di donne che si confessano e si fanno eco, alla ricerca di qualcosa che non trovano, come Stella, che fa da filo conduttore e le rispecchia simbolicamente. La ricerca della gatta scomparsa è la ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Le date di presentazione del libro sono: l'8 marzo a Torino, presso la libreria "Il Ponte sulla Dora" (via Pisa n. 46), con la partecipazione di Natalia Ceravolo e Sara Terzano (arpista); 16 marzo, all'Okra Concept Store, in provincia di Cuneo (Via Sant'Agostino n. 2, Mondovì), con letture delle attrici Elena Vacchetta e Valeria Bruno. Modera l'incontro la giornalista Debora Sattamino; il 22 marzo, a Cuneo, ore 21, presso il Club la Contrada. Biografia Chiara Dotta. Nata a Cuneo nel 1976 e cresciuta a Mondovì, laurea franco-italiana in lingue e letterature, vive a Torino con le sue figlie. Autrice di due romanzi, racconti apparsi in raccolta e su alcune riviste letterarie, contributi a testi universitari, è professoressa di francese in un liceo linguistico. 

COLLANA SARTORIA EDITORIALE GENERE ROMANZO PAGINE 208 PREZZO 15 FORMATO 13,5 x 21 cm ISBN 979-12-5541-066-9 

Elena Matteucci Ufficio Stampa Paesi Edizioni Cell. 3332945411 www.elenamatteucci.com 

                                                            Giò Di Giorgio

Palermo, 8 marzo, h. 17,30, una panchina per Marisa Leo in via L. Ariosto. Ospite Sara Favarò

 

8 marzo 2024 - In occasione della Giornata Internazionale della Donna, una panchina verrà inaugurata alle ore 17:30 in Via Ludovico Ariosto, n. 16 C, a Palermo. 

L’iniziativa è dedicata, a Marisa Leo, giovane manager del vino originaria di Salemi. Una donna molto sensibile al tema della violenza di genere, tra le tante iniziative intraprese si ricorda il video del 2019, al quale lei aveva partecipato, promosso dall’Associazione di cui faceva parte, Le Donne del Vino Sicilia, per il progetto "Tu non sei sola"
Madre di una bambina di tre anni avuta dal suo ex compagno Angelo Reina, purtroppo era sola quando lui le ha tolto la vita per poi suicidarsi. L’evento è stato ideato da Alessia Adrignola di RE/MAX Hunters e vede la partecipazione del Rotary Club Palermo Montepellegrino Distretto 2110, rappresentato dal Presidente Salvatore D’Angelo, Zonta Club Palermo Triscele, rappresentato dalla Presidente Caterina Di Chiara e Il Tuareg.

l’Associazione “Marisa Leo”, recentemente costituita, sarà presentata dalla Vicepresidente Samantha Di Laura. 


Sarà ospite la scrittrice e giornalista Sara Favarò nominata Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella; artista e poetessa attenta ai temi sociali, parlerà del suo libro “Il Coraggio delle donne 2”, quindici storie vere di donne e del loro coraggio sia in ambito familiare che ribellandosi ai soprusi ed anche lottando contro la mafia.
L’incontro vuole essere un momento di condivisione e riflessione, per ricordare l’importanza della lotta per i diritti delle donne 

                                                    Giò Di Giorgio

lunedì 4 marzo 2024

venerdì 15 marzo, ore 11.30 Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo – Parma

 


Mostra a cura di Marco Meneguzzo e Stefano Roffi 

Alla Fondazione Magnani-Rocca la più grande mostra italiana su una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo – Bruno Munari – realizzata dopo le memorabili esposizioni della Rotonda della Besana (2007) a Milano, e dell’Ara Pacis (2008) a Roma. In mostra saranno concentrati settant’anni di idee e di lavori - Munari aveva iniziato la propria attività durante il cosiddetto Secondo Futurismo, attorno al 1927 - in tutti campi della creatività, dall’arte al design, dalla grafica alla pedagogia.

Ufficio Stampa: Studio ESSECI Sergio Campagnolo Rif. Simone Raddi 
 simone@studioesseci.net tel. 049 663499 

                                                   Giò Di Giorgio

domenica 3 marzo 2024

Teatro Trastevere (Rm) Dal 14 marzo al 17 marzo 2024 La Cosa Non Finisce Qui Scritto da Giacomo Sette Regia Carlotta Proietti

 

Adattamento e Aiuto Regia Silvia Parasiliti Collazzo 
Cast attori in ordine alfabetico: Stefano Annunziato, Cristiano Arsì, Lorenzo Martinelli, Ivano Conte
Quattro soldati, bloccati da un nemico invisibile. Quattro amici, con i loro screzi, le loro paure e diversi modi di vedere. Quattro soldati circondati dall’ignoto e dalla paura, quella che ti arriva alle spalle e ti chiude la gola. Quattro soldati, quattro amici, quattro ragazzi in sospeso. 
Nota di Regia Trovo affascinante come differisca l’amicizia tra uomini e donne: è la qualità dell'amicizia che cambia. 

Gli uomini si trovano più a loro agio nei gruppi, tendono a fare squadra e hanno un modo tutto loro di sostenere un amico in difficoltà. Cosa succederebbe se si manifestasse in un gruppo di amici il bisogno di condividere i propri pensieri, di parlare di verità che fanno paura? Chi ha il coraggio di affrontare la Cosa? E come? Mi sono fatta guidare da un sentimento di tenerezza nei confronti di quattro ragazzi che si trovano a dover affrontare qualcosa di completamente nuovo, insieme. 


 “La cosa non finisce qui” è una finestra che ci consente di spiare l’intimità dell’amicizia tra quattro coetanei. Quattro soldati. Quando si lasciano cadere le barriere dell’orgoglio può capitare che ci si confessino segreti che si sarebbero volentieri custoditi per sempre in un angolo del cuore…se non si fosse deciso di mettersi in gioco. E sarà proprio il “gioco” a guidare delle anime apparentemente confuse e sprovvedute in un’avventura che ha come semplice obiettivo quello di confermare il valore di un’amicizia. Semplice, non facile. Ma d’altra parte fronteggiare il dolore e la paura non è da tutti, è da eroi. 


Teatro Trastevere Il Posto delle Idee -Consigliata Prenotazione- Via Jacopa de Settesoli 3 (feriali ore 21, festivi ore 17,30) Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa) Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it 

 Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com 

                                                                   Giò Di Giorgio