“Abbiamo
incontrato telefonicamente una coppia bellissima i tutti gli aspetti, Attilio
Fontana cantante e fondatore dei Ragazzi Italiani e l’attrice Clizia
Fornasier in “Notte Prima degli Esami”, uscito da poco il loro singolo
“Terra2”, un duetto strepitoso sia vocale che nella vita, dedicano la canzone
al loro primogenito “Blu”
E’
bellissimo e particolare intervistarvi insieme, e se non ti dispiace Attilio
vorrei iniziare con Clizia per spirito
di cavalleria, ma soprattutto perché è stata una rivelazione come cantante….
Allora
Clizia facciamo un passo indietro, tu nel 2004 partecipi al concorso di Miss
Italia e vinci il titolo di Miss Sasha Modella Domani. Cosa ti ha dato il
concorso di bellezza!
Anche
se è un po’ inusuale, è stato un regalo per mio padre, che mi ha spinto a
partecipare. Io sono nata in un Paese quindi non c’erano molte possibilità, il
mio sogno era fare l’attrice, e non sapevo da dove iniziare, la miss è rimasta
una pagina rosa della mia vita, però mi ha fatto veramente capire, che volevo
giocare meno con il corpo e la bellezza, ma con il resto.
Ha
cosa giocavi da piccola!!
Fino a
quando non è nato mio fratello, avevo degli amici immaginari, e raccontavo le
loro storie a tutti i parenti, mi piaceva raccontare, e lo facevo anche a
scuola con le amiche, che mi chiedevano di inventare una storia per i ragazzi
di cui si innamoravano, sognando con i miei racconti. Giocavo con le Barbie,
perché mi sentivo molto femmina, rimanendo spesso da sola ad imitare i
personaggi della Walt Disney.
La
scrittura già ti aveva preso. Terra 2 è scritta a quattro mani!
Si non
ci siamo proprio resi conto, è stata una fusione, una parola dopo l’altra.
C’e
una parola molto bella “ Diversi ma Uguali” !!! E’ tua o del Maestro Attilio!!
In
realtà è stata scritta da Attilio. Ci piaceva nel testo raccontare una storia
come facevano le canzoni del passato, con delle voci narrative.
Chi ti
ha instillato il canto!!! Hai preso delle lezioni!!
In
realtà mamma è una decoratrice di ceramiche, e insegnante dell’asilo, papà è
Comandante della Guardia di Finanza, quindi come puoi vedere, non c’è un
artista palesato in famiglia, è un aspetto che ho preso, non so in quale pezzo
di passato genetico, e per anni non mi sono mai sentita di sognare tanto. La
prima lezione di canto che ho preso è stata a “Tale e Quale Show”, il programma
su Rai 1 condotto da Carlo Conti, e ho conosciuto, Attilio l’uomo della mia
vita, io non sono un vociona come quelle che vanno adesso!!
Attilio
ma secondo te, non è incredibile che possa cantare in questo modo!!
Sì,
infatti, Clizia è stata una sorpresa, tra le tante cose che mi hanno fatto
innamorare, è il suo talento. Lei ha una voce molto cristallina, in questo
brano usa la sua voce, ma a Tale e Quale, è impressionante vedere come riesce a
imitare delle donne che avevano degli acuti pazzeschi come Kate Bush, ma anche
Nada, avendo un range vocale inconsapevole, riuscendo a giocare virtuosamente
con la voce.
Clizia
ma in realtà cantavi al Karaoke !! Perché sei intonatissima, e hai questa voce
timoratissima come quelle delle giovani cantanti americane.
Si ….
Angelo, con papà cantavo al Karaoke a casa, hai presente il mitico VanBasco, ma
all’inizio non ci credevo più di tanto, poi nel 2008 ho girato una fiction che
si chiamava “ Piper”, su Canale 5, io ero una Nicoletta Strambelli, in arte
Patty Pravo, ero già stata presa agli studi Elios per il provino, mi hanno
fatto registrare in seguito quattro pezzi. Quando Maria Grazia Fontana, coach
di “Tale e Quale” mi ha accompagnato al piano, sono andata in crisi avendo una
preparazione solo su Yotube, ahhhhh.
Nel
2007 “ Notte prima degli esami”. E’ stato il tuo primo provino, per il film!
No… in
realtà il secondo della mia vita, il primo per una fiction per Canale 5, il
provino andò bene ma non ero adatta. Notte prima degli esami è stato il primo
film dove tu hai assistito al mio battesimo come giornalista, la mia prima
esperienza sul set, non ero rilassatissima, perché comunque avevo a che fare
con una troupe e anche il mio ruolo era piccolino, comunque il film era
attesissimo.
Ricordami
una frase del film che ti piace!!
“ Che
buon sapore che hai”.. Il fatto che mi piacevano i tramezzini con il tonno
ahhh..
Non
tanto le frasi ricordo, ma le sensazioni, le immagini, lì giocavo il ruolo
della seduttiva, e non è un aspetto da solo copione, questa parte mi divertiva
e mi sentivo al mio agissimo….ahhh
Grande
esperienza con il Maestro Verdone “ Grande e Grosso e Verdone”
Al mio
agente dissi una volta “Se riuscirai a
farmi lavorare con Carlo Verdone, me né vado in pensione”. In realtà avevo 21
anni, e lavorare con lui è fantastico, Carlo scrivendo le sue scene, nei suoi
film devi avere un rigore superiore imparando tutto a memoria, lasciando poco
spazio alla improvvisazione. E mi sono resa conto, quanto è importante lavorare
con un attore che scrive i propri soggetti, come i cantautori con le canzoni.
Adesso
con Attilio stai mettendo su famiglia. Cosa può insegnarti la fiction “Il
medico in famiglia” dove tu hai partecipato.
La
prima cosa che ho pensato quando venni presa per il ruolo, che sarei entra una
famiglia longeva, e quindi accolta con difficoltà, invece mi hanno aperto le
braccia e fatto sentire a casa. E quindi questo Bambino, nostro figlio “ Blu”,
è già un amore enorme, farlo diventare il centro, e vivendo tutti i miei giorni
con intensità, pronta ad abbracciare questa vita nuova.
Il
nome “ Blu” per vostro figlio è bellissimo! Di chi è stata la scelta!
Blu
l’abbiamo scelto insieme, fa parte della mitologia del nostro
corteggiamento, prima di amarci ci siamo
scritti tanto tempo, io chiamavo Attilio “Blu”, nei nostri carteggi, e né siamo
stati subito entusiasti.
Allora
Attilio il nome Blu mi fa pensare subito hai vostri bellissimi occhi!!
Io ho
gli occhi chiari, e anche i miei genitori ma Clizia li ha straordinari un verde
giada, che mi hanno fatto innamorare. Il nome fa pensare a tante cose belle,
abbiamo letto la simbologia dall’aspetto religioso a quello astrale a cose
magiche.
Voi
avete una carriera speculare, inversamente identica. Tu cantante poi fai
l’attore, Clizia attrice poi cantante!!! Partite da punti diversi e poi vi trovate
allo stesso punto. Hai pensato da subito a fare il cantante!!!
Io provengo da una famiglia di musicisti, mio padre figlio di
tanti figli in montagna decide di fare la musica, il padre cioè nonno diceva
“Con la musica non si mangia.” Allora dalla provincia di Reggio Emilia, prende
la sua fisarmonica e va a Genova, fonda un’orchestrina per suonare sulle navi.
Al ritorno incontra un tranviere, cioè mio nonno, che lo ospita nella sua casa
dove c’era una bambina che già suonava la fisarmonica, appunto mia madre.
Quindi i miei s’innamorano con la musica, e poi si trasferisco in provincia di
Viterbo, dove sono cresciuto, aprendo un attività commerciale e facendo serate.
Io e i miei fratelli ci si addormentava nelle custodie delle fisarmoniche. La
musica è nel mio DNA. A 13 anni ho fatto il mio primo provino cantando “ Le
bionde trecce”, La canzone del sole di Battisti spaccandomi le dita, che ho
imparato suonando dentro la mia cameretta, ma fu un disastro.
Chi ti ha insegnato a cantare, un maestro che vuoi ringraziare!
Ringrazio mia sorella Maria Grazia, perchè non mi ha voluto
insegnare, perché diceva, “Siamo dello stesso sangue, è un bene non mischiare
le cose”, sagge parole e mi ha mandato
da un insegnante Simona Scavizzi, che mi
ha insegnato la tecnica lirica, che continuo ad usare nel canto leggero, il
famoso appoggio con il diaframma. Consiglio lo studio un po’ a tutti, certi
colleghi anche famosi in alcuni concerti, ho notato che hanno a volte un calo
fisico, in specialmodo sull’intonazione, se vogliamo avere un carriera longeva,
dobbiamo dedicare molto tempo allo studio.
Parlami
dei “Ragazzi Italiani”, il tuo provino!
In
realtà il produttore aveva messo su un gruppo, dove non trovava un ragazzo
solista, lui essendo un ex ballerino, non aveva esperienza sul canto, io avevo
già i miei gruppi rock, una persona che conoscevo mi segnalò il provino, per
registrare il primo singolo “ Scrivi una canzone”. Radio Dimensione Suono si
innamorò della canzone, e andammo a fare Il Giro Festival, incontrammo un discografico
importante e da lì è partito tutto. Poi andammo con la canzone “ Vero Amore”,
al Festival di Sanremo”, che tutti ricordano, nel 1997 anno quando vinsero I
Jalisse, c’era il grande Alex Baroni,
Patti Pravo, un bel festival, così abbiamo preso il volo con concerti, fino al
2000, e poi il gruppo si è sciolto.
Eri un
po’ distratto, da tutte le ragazze ti saltavano addosso!
In
realtà io sono sempre stato innamorato dall’aspetto professionale, mi piaceva
registrare in studio, fare i cori, l’aspetto creativo, la parte del successo mi
inibiva un po’, scappavo dalle ragazzine, dagli inseguimenti, ero meno
affascinato dal successo. Comunque tutto divertente, avevamo 22 anni è un
esperienza che non rinnego ci tiravano
peluche, reggiseni, i maschietti le cento lire perché gli stavamo antipatici
ahhhh.. Ci sentivamo un po’ come i Beatles.
Vediamo
se sei preparato, ho scoperto questa chicca!! Se ti dico la canzone
“ Io
Credo”, un duetto con un nostro amico, chi è l’artista?
Certo,
l’artista il mitologico “ Mike Francis”, Francesco Puccioni, è stato l’autore
del nostro primo album, una persona straordinaria e un vero principe della
musica.
Bellissimo
quello che dici Attilio, complimenti, Francesco mio amico, mi ha invitato una
settimana a Ponza, un grande gentleman della musica e di vita, secondo me un
Genio nel suo stile irripetibile.
E’
stato bellissimo esordire con un suo brano, perché “Io Credo”, era una canzone
importante con il testo di Leandro Barsotti, ambizioso per una boy band
esordire con una canzone così particolare, una preghiera alla vita. Abbiamo
tradotto anche la canzone di Mike “Friend”, cantata da Emii Steward.
Devo
fermarmi qua perché mi emoziona parlare di Mike, e mi riservo se non ti
dispiace, un’intervista personale con te.
Volentieri
Angelo ho tanti aneddoti su Francesco, un principe ma anche folle, faceva
questa vita da super star americana, molto particolare. Una voce mielosa, è
stato bello ed emozionante ultimamente ritrovare la song e riproporre quel
duetto.
Vorrei
parlare del vostro singolo Terra 2, ti faccio i complimenti per la scrittura.
Interessante l’inizio, ho trovato una sorta di Carillon in Fa min. realizzato
dal pianoforte, e subito dopo secondo accordo in LAb, per preludiare il
risveglio di vostro figlio “ Blu”.
Esattamente,
ci piaceva fare un brano elegante, Clizia mi mandò nel periodo di Tale e Quale,
una song di Peter Gabriel & Kate Bush “ Don’t Give Up”, ci piaceva questo
mondo etereo il video in un carillon, l’arpeggio al piano è suonato da mia
sorella Maria Grazia, come Beppe D’Onghia fece nell’intro della canzone “
Giudizi Universali”, di Samuele Bersani.
“ La pancia un universo e con te ricomincio
a volare”, Clizia questo il verso cantato da Attilio, parlamene.
Per
arrivare in questa Terra 2, noi siamo l’astronave l’uno dell’altra, la pancia
in questo caso si può pensare subito al bambino, ma in realtà è stata scritta
prima. Il nostro letto lo chiamavamo pancia, perchè oltre ad essere compagni ci
sentiamo, fratelli gemelli, ed il letto è un po’ come la nostra pancia, anche
l’ombelico fa parte del nostro linguaggio tattile.
Attilio
tu hai scritto la musica!
Si la
musica nasce da una mia idea, Clizia mi sentiva strimpellare alla chitarra la
musica , e mi disse perchè non ci scriviamo un testo. Poi sulle parole ci siamo
scornati in senso buono, io ho un linguaggio più spigoloso, sono appassionato
di testi che vado a scandagliare, avevo già un immaginario di questa canzone e
con lei in alcune cose ci scontravamo, poi alla fine abbiamo trovato il giusto
equilibrio nella scrittura.
Attilio
scrittura perfetta 4 battute canta Clizia, 4 tu, 4 insieme e poi ritornello. “
Deserti Immaginari” “ Diversi ma Uguali”, la frase più bella della canzone. Chi
l’ha scritta!! Voi vi sentite diversi o uguali?
Quando
incontri l’amore poi decide lui, quindi tutte le diversità si annullano, gli
opposti si attraggono, ho scoperto che in teatro un opposto sblocca una
situazione, calzava perfetto questo diversi, abbiamo due mondi diversi, due
età. Clizia oltre che donna è anche molto femmina, io ho un lato femminile, ma
allo stesso tempo molto maschile, perché siamo cresciuti in dei Paesi, e quindi
convivono tante diversità che insieme diventano lo stesso linguaggio.
Molto
bello il ritornello musicalmente 8 battute, poi 2 battute di coda, quando
sembra che finisce, rilanci con altre 4 battute, per un totale di 14, facendo rimanere la canzone sempre in aria,
appesa. Io analizzo matematicamente la song, ma la sensazione del pubblico che
avverte questa emozione interminabile, del patos è la stessa ed ottima.
Matematicamente
non ho pensato a tutto questo, il mio è un aspetto più emotivo della scrittura,
è come progettare una montagna russa. Si in questo punto cala il pezzo “ Io
senza di te “ “ Non Vale”, si avverte in questo canto responsoriale, mi piace
molto rifarmi agli intrecci un po’ Battistiani delle canzoni di Lucio Battisti,
con questi frequenti canoni.
Avete
preso il titolo della canzone come nella tradizione di quelle americane,
estrapolando l’ultimo verso che chiude la prima parte della song. In realtà è
il penultimo nella vostra! “ Sei la mia Terra 2” e non ti lascio andare via”
Si mi
piace molto quello che dici Angelo…. Vengo alle tue conferenze, sulla canzone,
quando le fai ahhhhh.. Il titolo “Terra 2”, perche mi piace la fantascienza, ho
letto molti fumetti da piccolo, sono stimolato nel pensare all’idea che esista
un pianeta parallelo, gemello, un mondo parallelo.
Grazie
Attilio il merito è vostro io sto solamente analizzando una bellissima canzone.
E tu Clizia cosa né pensi!
C’è
molto fatalismo in questo, siamo due ragazzini e crediamo nelle coincidenze, né
avevamo parlato tempo prima in una spiaggia di notte, pensavamo che ci fosse un
pianeta uguale al nostro che ci stava guardando, ed è sembrato che il cielo ci
rispondesse.
Attilio
avete lanciato il video a sorpresa!!
E’ un
mondo un po’ nostro, abbiamo fatto uscire il pezzo contro le regole
discografiche, adesso se non vai in un talent, noi hai spazi giganti, sembra
impossibile uscire con una canzone, ci piaceva sfidare un po’ le matematiche.
La
canzone finisce “ Seduti sopra un altro pianeta a raccontare il grano”. Ma
perché il grano prima si mangia e poi si racconta!
Nella
prima strofa l’idea è spettinare il grano, come due bambini che corrono su un
campo, lo spettinano. Invece se porti un bambino su un altro pianeta dove il
grano non c’è glie lo devi raccontare. C’è una frase che mi devasta nella sua
bellezza di Francesco de Gregori “ Siamo noi questo piatto di grano”, sembra
che racconti gli italiani, un popolo, in una sola frase.
Clizia:
Precisando che nella canzone vengono citati il grano e il latte di fieno, come due principali
fonti di vita.
Attilio
l’ultimo accordo contiene una dissonanza FA min.9, come a volerci dire che la
vita è una cosa seria, va rispettata in tutti gli aspetti.
Si da
lodare il M° Clemente Ferrari, che ha realizzato un arrangiamento bellissimo,
ma soprattutto degli archi commoventi, utilizzando delle dissonanze per creare
dei mondi particolari all’ascolto. Ho collaborato con musicisti importanti,
Maria grazia Fontana e tutti gli altri, perché credo molto in questa canzone
come in qualsiasi cosa che faccio.
Avete
nel video due bravissimi Ballerini, Roberto Carrozzino e Martina Nadalini,
parlatemene!
Attilio:
Con Roberto siamo fratelli, abbiamo fatto due spettacoli insieme e una tourneè
di circa tre anni, una sorta di Starsky & Huch. Martina è la sua fidanzata,
ballerina pazzesca, lavora ad amici da tanti anni, insegnante eccellente, ci
piaceva avere due amori veri nel video, loro si amano e realizzano le
coreografie insieme, come si evince nei diversi primi piani nel video.
Clizia:
Quando Attilio ha mandato la canzone ai due ballerini, loro fantasticamente
hanno scritto con i passi di danza, quello che noi abbiamo scritto con le
parole.
Attilio
come continua il vostro percorso musicale, farete un disco insieme o separate
le carriere!!
Io
ultimamente ho fatto un disco dal titolo “ Formaggio”, da cantautore con grandi
musicisti che ci suonano, per il momento sto continuando il lavoro di ricerca e
studio. Con Clizia abbiamo in mente delle cose che realizzeremo in futuro, che
non le diciamo al momento, un po’ per
scaramanzia.
Per
concludere questa bellissima intervista vi faccio una serie di domande a raffica per capire meglio la
vostra personalità. Una città dove
andresti a vivere!!
Clizia:
New York che ho visitato tre volte, dove c’è un fermento artistico notevole
Attilio:
Decide Clizia …..ahhhh
Un
piatto preferito!
Clizia:
Non ho un piatto del cuore, però vado pazza per la radice di liquirizia.
Attilio:
Un piatto che mi ha fatto Clizia, per prendermi per la gola, un mix di verdure
e stracchino, ottimo.
Un
libro dell’infanzia!
Clizia:
Senilità di Italo Svevo, bellissimo come descrive con precisione le donne.
Attilio:
Lo so che può sembrare banale “Il piccolo principe”
Un
Film!!!
Clizia:
“ Mammina Cara con Faye Dunaway la sua interpretazione mi ha fatto impazzire.
Attilio:
Per rimanere in tema Terra 2 “ Odissea 20012 di Stanley Kubrich.
Una
canzone che vi ha fatto innamorare, ovviamente non di Attilio! ahhh
Clizia:
“ Don’t Give Up”, di Peter Gabriel & Kate Bush, la donna che sostiene un
uomo un po’ tormentato, ci ho visto noi due, anche loro compagni artistici e
nella vita.
Attilio
un cantante con cui faresti un duetto!
Sting
dei Police!
Se
dovreste ringraziare qualcuno chi ringraziereste!
Clizia:
Papà che mi ha aiutato molto, e il mio primo agente Paolo Fidemi.
Attilio:
Mia sorella, Maria Grazia, perché comunque avendo avuto un’infanzia complicata,
lei mi ha portato sui binari giusti dell’arte e precisamente verso il
canto.
Quando
vi siete accorti di essere diventati dei “Numeri Uno”, non per gli altri ma per
voi stessi!!!
Attilio:
Negli ultimi anni ho finalmente trovato delle cose di me, ho indagato, mi sono fatto
delle domande in più. Quando accetti te stesso completamente, senza fare finta
di niente e scappare, non dicendo cavolate, non inventando mondi inutili,
allora diventi più onesto, e negli ultimi 5/6 anni ho scoperto le cose migliori
di me. Avere un bambino mi fa sentire più vero, più sereno.
Clizia:
Credo di non sentirmi una Numero Uno totalmente, ma avere vicino una persona
come Attilio, mi fa sentire bene, e poi scrivere una canzone così e sentirla
confezionata mi riempie di gioia. Anche a Tale e Quale indossando le maschere,
ci siamo sentiti liberi di essere noi stessi, importanti, per esprimerci al
meglio.
Cosa
sognate!! Ringrazio anticipatamente voi
e i nostri amici in comune, Pasquale Mammaro e Francesco Vidoni della
Starpoint, Alessandra Ballarini, per questa bellissima intervista dai contenuti
altissimi!
Attilio:
Sogno il presente, questo bambino, unisce le nostre famiglie, i sogni sono per
lui insieme noi, in un viaggio bello nel futuro, e che i nostri talenti e
contenuti possano arrivare a tutti.
Clizia:
Principalmente mio figlio “Blu”, possa essere una persona libera, un concetto
che davo un po’ per scontato, e che non si senta obbligato a seguire i suoi
genitori nelle proprie inclinazioni, e questa vena creativa che ci unisce possa
sempre di più espandersi in un’energia grande.
Avevamo
dato tempo fa con Attilio e Clizia, una previsione sulla data della nascita di
Blu,
Attilio:
Io dico 4\7 Giugno 2016 sulla ruota di Genova!!! Ahhhhh
Clizia: Io dico 4 perché sono
nata il 4 Aprile!
Angelo:
Io dico 5 giugno 2016, mi metto in mezzo.
Ahhhhhh....
Abbiamo sbagliato tutti, Blu è già un Numero Uno, nato il 1 Giugno 2016, con un nome che già fa sognare, è
bellissimo.... 10.