sabato 2 luglio 2016

UN CASTELLO PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO DI MANUELA MACCARONI GIUDICE DI "TORTO O RAGIONE - VERDETTO FINALE" SU RAI UNO

Manuela Maccaroni festeggia gli anni con centinaia di ospiti nel castello incantato "della Spizzichina" dove qualche secolo prima hanno soggiornato il Santo Padre Pio VII e San Carlo Borromeo.


Una dimora del XII secolo circondata da un ampio giardino con suggestiva corte illuminata da fiaccole e decorazioni floreali. Oltre quattrocento gli invitati al ricevimento organizzato a Roma presso il Castello della Spizzichina da Manuela Maccaroni, presidente dell'Associazione Nazionale Avvocati per i Minori e le Famiglie e giudice del programma televisivo "Torto o Ragione - Il Verdetto Finale" su Rai Uno.
Accolti all'ingresso dalla musica dal vivo della performer Emy Persiani, i tanti amici sono stati immortalati assieme alla festeggiata da una pioggia di flash dei fotografi chiamati a raccolta da Emilio Sturla Furnò.

Gran via vai nel patio vicino all'antica torre di tanti volti noti della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria accorsi per festeggiare la bionda Manuela in lungo abito color blu elettrico e grandi orecchini, la quale ha colto l'occasione del compleanno anche per annunciare la ripresa del fortunato programma tv nella prossima stagione autunnale, dopo il grande successo di ascolti ottenuto nella precedente edizione.
Ideatore e regista dell'evento il patron del castello Paolo Rossetti che ha apparecchiato grandi e ricchi buffet con numerose varietà di primi e secondi piatti di cucina "welness", realizzata con materie prime di qualità quali l'olio della Sabina, il farro di Arrone, la mozzarella di bufala di Battipaglia e le primizie dell'agro pontino. Apprezzatissima la calamarata con pomodoro e basilico. 

Tra i numerosi ospiti si potevano riconoscere: Monica Leofreddi, Maria Chiara Cudillo, Silvana Giacobini, Roberto Alessi, Milena Miconi, Carmen Di Pietro, Ada Alberti e Franco Oppini, Enrico Silvetrin, Vincenzo Bocciarelli, Adriana Russo, Anna Serafini e Piero Fassino, Danila Bonito, Daniela Porro Bonito, Luana Ravagnini, Fanny Cadeo, Silvia Salemi, Adriana Pannitteri, Katia Noventa, Monica Ward, Lorella Landi, Daniela Pulci, Vittoriana Abate, Antonio Marini, Guglielmo Giovanelli Marconi, l’editore giornalista Giò Di Giorgio, Irene Bozzi, Elena Aceto di Capriglia, Roberto Celli, Francesca Maddalena Terracciano, Conny Caracciolo, la direttrice commerciale della Curci editori Roselyne Mirialachi, ,l’immobiliarista Paola Pisani, il manager Paolo Botti, la giornalista Elena Parmegiani e Maridì Vicedomini, e tanti altri.



Balli scatenati in attesa della grande torta a forma di cuore decorata con fragoline di bosco della pasticceria Durante. Al momento di spegnere le candeline, Manuela Maccaroni ha voluto accanto a se i figli Eleonora ed Edoardo.


Per alcune foto si ringrazia Adriano Di Benedetto

Daniela Dal Lago















venerdì 1 luglio 2016

The film "Fragments" with actress Francesca Stajano, a finalist for the Los Angeles Cinefest


Fragments directed the film written and produced by Raphael Sasson, it is a finalist for the Los Angeles Cinefest an online festival became an international showcase for emerging directors. A jury of Hollywood film experts analyze the films that come from all over the world, Fragments after a fierce semi final is now in the final. 
The work of Raphael Sasson has already pointed out in America last year coming finalist for best foreign film at the Burbank International Film Festival ever in Los Angeles and it is evident the interest it has aroused and continues to arouse in fact even in semi final International Festival for another very important to the Toronto Film Week. Starring in the film are the actress Francesca Stajano Salento and actor Federico Scribani Roman who with their splendid interpretation hit in over a National and International Festival. 

 The cast, to embellish this stylish and original work of Sasson that America admires us, also an actress of great intensity Paola Sebastiani addition to the exciting soundtrack of Maestro Andrea Tosi, which combined with the beautiful photograph of Federico Sisti, she has given birth to an Italian product that is gaining more and more international. 

press office Gio Di Giorgio
email: ufficiostampagiodi@gmail.com

(Pictured Raffaello Sasson, Francesca Stajano and Federico Scribani on the set) 

Gio by Giorgio



Il film “Frammenti” con l’attrice Francesca Stajano, finalista al Los Angeles Cinefest


Frammenti il film scritto diretto e prodotto da Raffaello Sasson, è finalista al Los Angeles Cinefest un Festival on line diventato una vetrina Internazionale per registi emergenti. Una giuria di esperti di cinema di Hollywood analizza i film che arrivano da ogni parte del mondo, Frammenti dopo una agguerrita semi finale è ora in finale. Il lavoro di Raffaello Sasson si è già fatto notare in America l'anno scorso arrivando finalista come miglior film straniero al Burbank International Film Festival sempre a Los Angeles ed è evidente l'interesse che ha suscitato e continua a suscitare è infatti in semi finale anche per un altro Festival Internazionale molto importante il Toronto Film Week. Protagonisti del film sono l'attrice Francesca Stajano salentina e l'attore Federico Scribani romano che con la loro splendida interpretazione hanno colpito in più di un Festival Nazionale ed Internazionale. Nel cast , ad impreziosire questo lavoro raffinato ed originale di Sasson che l'America ci ammira ,anche una attrice di grande intensità Paola Sebastiani oltre alla emozionante colonna sonora del Maestro Andrea Tosi, che unita alla bellissima fotografia di Federico Sisti, ha dato vita ad un prodotto tutto italiano che sta conquistando sempre più il panorama internazionale.

uffico stampa Giò Di Giorgio
mail:ufficiostampagiodi@gmail.com


 ( in foto Raffaello Sasson, Francesca Stajano e Federico Scribani sul set) 

Giò di Giorgio 

giovedì 30 giugno 2016

“E' NATO "BLU" UNA STELLA TRA LE STELLE SUL PIANETA TERRA 2 ” By Angelo Martini


“Abbiamo incontrato telefonicamente una coppia bellissima i tutti gli aspetti, Attilio Fontana cantante e fondatore dei Ragazzi Italiani e l’attrice Clizia Fornasier in “Notte Prima degli Esami”, uscito da poco il loro singolo “Terra2”, un duetto strepitoso sia vocale che nella vita, dedicano la canzone al loro primogenito “Blu”
E’ bellissimo e particolare intervistarvi insieme, e se non ti dispiace Attilio vorrei iniziare  con Clizia per spirito di cavalleria, ma soprattutto perché è stata una rivelazione come cantante….
Allora Clizia facciamo un passo indietro, tu nel 2004 partecipi al concorso di Miss Italia e vinci il titolo di Miss Sasha Modella Domani. Cosa ti ha dato il concorso di bellezza!
Anche se è un po’ inusuale, è stato un regalo per mio padre, che mi ha spinto a partecipare. Io sono nata in un Paese quindi non c’erano molte possibilità, il mio sogno era fare l’attrice, e non sapevo da dove iniziare, la miss è rimasta una pagina rosa della mia vita, però mi ha fatto veramente capire, che volevo giocare meno con il corpo e la bellezza, ma con il resto.
Ha cosa giocavi da piccola!!
Fino a quando non è nato mio fratello, avevo degli amici immaginari, e raccontavo le loro storie a tutti i parenti, mi piaceva raccontare, e lo facevo anche a scuola con le amiche, che mi chiedevano di inventare una storia per i ragazzi di cui si innamoravano, sognando con i miei racconti. Giocavo con le Barbie, perché mi sentivo molto femmina, rimanendo spesso da sola ad imitare i personaggi della Walt Disney.
La scrittura già ti aveva preso. Terra 2 è scritta a quattro mani!
Si non ci siamo proprio resi conto, è stata una fusione, una parola dopo l’altra.
C’e una parola molto bella “ Diversi ma Uguali” !!! E’ tua o del Maestro Attilio!!
In realtà è stata scritta da Attilio. Ci piaceva nel testo raccontare una storia come facevano le canzoni del passato, con delle voci narrative.
Chi ti ha instillato il canto!!! Hai preso delle lezioni!!
In realtà mamma è una decoratrice di ceramiche, e insegnante dell’asilo, papà è Comandante della Guardia di Finanza, quindi come puoi vedere, non c’è un artista palesato in famiglia, è un aspetto che ho preso, non so in quale pezzo di passato genetico, e per anni non mi sono mai sentita di sognare tanto. La prima lezione di canto che ho preso è stata a “Tale e Quale Show”, il programma su Rai 1 condotto da Carlo Conti, e ho conosciuto, Attilio l’uomo della mia vita, io non sono un vociona come quelle che vanno adesso!!

Attilio ma secondo te, non è incredibile che possa cantare in questo modo!!
Sì, infatti, Clizia è stata una sorpresa, tra le tante cose che mi hanno fatto innamorare, è il suo talento. Lei ha una voce molto cristallina, in questo brano usa la sua voce, ma a Tale e Quale, è impressionante vedere come riesce a imitare delle donne che avevano degli acuti pazzeschi come Kate Bush, ma anche Nada, avendo un range vocale inconsapevole, riuscendo a giocare virtuosamente con la voce.
Clizia ma in realtà cantavi al Karaoke !! Perché sei intonatissima, e hai questa voce timoratissima come quelle delle giovani cantanti americane.
Si …. Angelo, con papà cantavo al Karaoke a casa, hai presente il mitico VanBasco, ma all’inizio non ci credevo più di tanto, poi nel 2008 ho girato una fiction che si chiamava “ Piper”, su Canale 5, io ero una Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, ero già stata presa agli studi Elios per il provino, mi hanno fatto registrare in seguito quattro pezzi. Quando Maria Grazia Fontana, coach di “Tale e Quale” mi ha accompagnato al piano, sono andata in crisi avendo una preparazione solo su Yotube, ahhhhh.
Nel 2007 “ Notte prima degli esami”. E’ stato il tuo primo provino, per il film!
No… in realtà il secondo della mia vita, il primo per una fiction per Canale 5, il provino andò bene ma non ero adatta. Notte prima degli esami è stato il primo film dove tu hai assistito al mio battesimo come giornalista, la mia prima esperienza sul set, non ero rilassatissima, perché comunque avevo a che fare con una troupe e anche il mio ruolo era piccolino, comunque il film era attesissimo.
Ricordami una frase del film che ti piace!!
“ Che buon sapore che hai”.. Il fatto che mi piacevano i tramezzini con il tonno ahhh..
Non tanto le frasi ricordo, ma le sensazioni, le immagini, lì giocavo il ruolo della seduttiva, e non è un aspetto da solo copione, questa parte mi divertiva e mi sentivo al mio agissimo….ahhh
Grande esperienza con il Maestro Verdone “ Grande e Grosso e Verdone”
Al mio agente dissi una volta  “Se riuscirai a farmi lavorare con Carlo Verdone, me né vado in pensione”. In realtà avevo 21 anni, e lavorare con lui è fantastico, Carlo scrivendo le sue scene, nei suoi film devi avere un rigore superiore imparando tutto a memoria, lasciando poco spazio alla improvvisazione. E mi sono resa conto, quanto è importante lavorare con un attore che scrive i propri soggetti, come i cantautori con le canzoni.

Adesso con Attilio stai mettendo su famiglia. Cosa può insegnarti la fiction “Il medico in famiglia” dove tu hai partecipato.
La prima cosa che ho pensato quando venni presa per il ruolo, che sarei entra una famiglia longeva, e quindi accolta con difficoltà, invece mi hanno aperto le braccia e fatto sentire a casa. E quindi questo Bambino, nostro figlio “ Blu”, è già un amore enorme, farlo diventare il centro, e vivendo tutti i miei giorni con intensità, pronta ad abbracciare questa vita nuova.
Il nome “ Blu” per vostro figlio è bellissimo! Di chi è stata la scelta!
Blu l’abbiamo scelto insieme, fa parte della mitologia del nostro corteggiamento,  prima di amarci ci siamo scritti tanto tempo, io chiamavo Attilio “Blu”, nei nostri carteggi, e né siamo stati subito entusiasti.
Allora Attilio il nome Blu mi fa pensare subito hai vostri bellissimi occhi!!
Io ho gli occhi chiari, e anche i miei genitori ma Clizia li ha straordinari un verde giada, che mi hanno fatto innamorare. Il nome fa pensare a tante cose belle, abbiamo letto la simbologia dall’aspetto religioso a quello astrale a cose magiche.
Voi avete una carriera speculare, inversamente identica. Tu cantante poi fai l’attore, Clizia attrice poi cantante!!! Partite da punti diversi e poi vi trovate allo stesso punto. Hai pensato da subito a fare il cantante!!!
Io provengo da una famiglia di musicisti, mio padre figlio di tanti figli in montagna decide di fare la musica, il padre cioè nonno diceva “Con la musica non si mangia.” Allora dalla provincia di Reggio Emilia, prende la sua fisarmonica e va a Genova, fonda un’orchestrina per suonare sulle navi. Al ritorno incontra un tranviere, cioè mio nonno, che lo ospita nella sua casa dove c’era una bambina che già suonava la fisarmonica, appunto mia madre. Quindi i miei s’innamorano con la musica, e poi si trasferisco in provincia di Viterbo, dove sono cresciuto, aprendo un attività commerciale e facendo serate. Io e i miei fratelli ci si addormentava nelle custodie delle fisarmoniche. La musica è nel mio DNA. A 13 anni ho fatto il mio primo provino cantando “ Le bionde trecce”, La canzone del sole di Battisti spaccandomi le dita, che ho imparato suonando dentro la mia cameretta, ma fu un disastro.
Chi ti ha insegnato a cantare, un maestro che vuoi ringraziare!
Ringrazio mia sorella Maria Grazia, perchè non mi ha voluto insegnare, perché diceva, “Siamo dello stesso sangue, è un bene non mischiare le cose”, sagge  parole e mi ha mandato da un insegnante Simona  Scavizzi, che mi ha insegnato la tecnica lirica, che continuo ad usare nel canto leggero, il famoso appoggio con il diaframma. Consiglio lo studio un po’ a tutti, certi colleghi anche famosi in alcuni concerti, ho notato che hanno a volte un calo fisico, in specialmodo sull’intonazione, se vogliamo avere un carriera longeva, dobbiamo dedicare molto tempo allo studio.
Parlami dei “Ragazzi Italiani”, il tuo provino!
In realtà il produttore aveva messo su un gruppo, dove non trovava un ragazzo solista, lui essendo un ex ballerino, non aveva esperienza sul canto, io avevo già i miei gruppi rock, una persona che conoscevo mi segnalò il provino, per registrare il primo singolo “ Scrivi una canzone”. Radio Dimensione Suono si innamorò della canzone, e andammo a fare Il Giro Festival, incontrammo un discografico importante e da lì è partito tutto. Poi andammo con la canzone “ Vero Amore”, al Festival di Sanremo”, che tutti ricordano, nel 1997 anno quando vinsero I Jalisse, c’era il grande  Alex Baroni, Patti Pravo, un bel festival, così abbiamo preso il volo con concerti, fino al 2000, e poi il gruppo si è sciolto.
Eri un po’ distratto, da tutte le ragazze ti saltavano addosso!
In realtà io sono sempre stato innamorato dall’aspetto professionale, mi piaceva registrare in studio, fare i cori, l’aspetto creativo, la parte del successo mi inibiva un po’, scappavo dalle ragazzine, dagli inseguimenti, ero meno affascinato dal successo. Comunque tutto divertente, avevamo 22 anni è un esperienza che non rinnego  ci tiravano peluche, reggiseni, i maschietti le cento lire perché gli stavamo antipatici ahhhh.. Ci sentivamo un po’ come i Beatles.
Vediamo se sei preparato, ho scoperto questa chicca!! Se ti dico la canzone
“ Io Credo”, un duetto con un nostro amico, chi è l’artista?
Certo, l’artista il mitologico “ Mike Francis”, Francesco Puccioni, è stato l’autore del nostro primo album, una persona straordinaria e un vero principe della musica.
Bellissimo quello che dici Attilio, complimenti, Francesco mio amico, mi ha invitato una settimana a Ponza, un grande gentleman della musica e di vita, secondo me un Genio nel suo stile irripetibile.
E’ stato bellissimo esordire con un suo brano, perché “Io Credo”, era una canzone importante con il testo di Leandro Barsotti, ambizioso per una boy band esordire con una canzone così particolare, una preghiera alla vita. Abbiamo tradotto anche la canzone di Mike “Friend”, cantata da Emii Steward.
Devo fermarmi qua perché mi emoziona parlare di Mike, e mi riservo se non ti dispiace, un’intervista personale con te.
Volentieri Angelo ho tanti aneddoti su Francesco, un principe ma anche folle, faceva questa vita da super star americana, molto particolare. Una voce mielosa, è stato bello ed emozionante ultimamente ritrovare la song e riproporre quel duetto.
Vorrei parlare del vostro singolo Terra 2, ti faccio i complimenti per la scrittura. Interessante l’inizio, ho trovato una sorta di Carillon in Fa min. realizzato dal pianoforte, e subito dopo secondo accordo in LAb, per preludiare il risveglio di vostro figlio “ Blu”.
Esattamente, ci piaceva fare un brano elegante, Clizia mi mandò nel periodo di Tale e Quale, una song di Peter Gabriel & Kate Bush “ Don’t Give Up”, ci piaceva questo mondo etereo il video in un carillon, l’arpeggio al piano è suonato da mia sorella Maria Grazia, come Beppe D’Onghia fece nell’intro della canzone “ Giudizi Universali”, di Samuele Bersani.
 “ La pancia un universo e con te ricomincio a volare”, Clizia questo il verso cantato da Attilio, parlamene.
Per arrivare in questa Terra 2, noi siamo l’astronave l’uno dell’altra, la pancia in questo caso si può pensare subito al bambino, ma in realtà è stata scritta prima. Il nostro letto lo chiamavamo pancia, perchè oltre ad essere compagni ci sentiamo, fratelli gemelli, ed il letto è un po’ come la nostra pancia, anche l’ombelico fa parte del nostro linguaggio tattile.
Attilio tu hai scritto la musica!
Si la musica nasce da una mia idea, Clizia mi sentiva strimpellare alla chitarra la musica , e mi disse perchè non ci scriviamo un testo. Poi sulle parole ci siamo scornati in senso buono, io ho un linguaggio più spigoloso, sono appassionato di testi che vado a scandagliare, avevo già un immaginario di questa canzone e con lei in alcune cose ci scontravamo, poi alla fine abbiamo trovato il giusto equilibrio nella scrittura.
Attilio scrittura perfetta 4 battute canta Clizia, 4 tu, 4 insieme e poi ritornello. “ Deserti Immaginari” “ Diversi ma Uguali”, la frase più bella della canzone. Chi l’ha scritta!! Voi vi sentite diversi o uguali?
Quando incontri l’amore poi decide lui, quindi tutte le diversità si annullano, gli opposti si attraggono, ho scoperto che in teatro un opposto sblocca una situazione, calzava perfetto questo diversi, abbiamo due mondi diversi, due età. Clizia oltre che donna è anche molto femmina, io ho un lato femminile, ma allo stesso tempo molto maschile, perché siamo cresciuti in dei Paesi, e quindi convivono tante diversità che insieme diventano lo stesso linguaggio.
Molto bello il ritornello musicalmente 8 battute, poi 2 battute di coda, quando sembra che finisce, rilanci con altre 4 battute, per un totale di 14,  facendo rimanere la canzone sempre in aria, appesa. Io analizzo matematicamente la song, ma la sensazione del pubblico che avverte questa emozione interminabile, del patos è la stessa ed ottima.
Matematicamente non ho pensato a tutto questo, il mio è un aspetto più emotivo della scrittura, è come progettare una montagna russa. Si in questo punto cala il pezzo “ Io senza di te “ “ Non Vale”, si avverte in questo canto responsoriale, mi piace molto rifarmi agli intrecci un po’ Battistiani delle canzoni di Lucio Battisti, con questi frequenti canoni.
Avete preso il titolo della canzone come nella tradizione di quelle americane, estrapolando l’ultimo verso che chiude la prima parte della song. In realtà è il penultimo nella vostra! “ Sei la mia Terra 2” e non ti lascio andare via”
Si mi piace molto quello che dici Angelo…. Vengo alle tue conferenze, sulla canzone, quando le fai ahhhhh.. Il titolo “Terra 2”, perche mi piace la fantascienza, ho letto molti fumetti da piccolo, sono stimolato nel pensare all’idea che esista un pianeta parallelo, gemello, un mondo parallelo.
Grazie Attilio il merito è vostro io sto solamente analizzando una bellissima canzone. E tu Clizia cosa né pensi!
C’è molto fatalismo in questo, siamo due ragazzini e crediamo nelle coincidenze, né avevamo parlato tempo prima in una spiaggia di notte, pensavamo che ci fosse un pianeta uguale al nostro che ci stava guardando, ed è sembrato che il cielo ci rispondesse.
Attilio avete lanciato il video a sorpresa!!
E’ un mondo un po’ nostro, abbiamo fatto uscire il pezzo contro le regole discografiche, adesso se non vai in un talent, noi hai spazi giganti, sembra impossibile uscire con una canzone, ci piaceva sfidare un po’ le matematiche.
La canzone finisce “ Seduti sopra un altro pianeta a raccontare il grano”. Ma perché il grano prima si mangia e poi si racconta!
Nella prima strofa l’idea è spettinare il grano, come due bambini che corrono su un campo, lo spettinano. Invece se porti un bambino su un altro pianeta dove il grano non c’è glie lo devi raccontare. C’è una frase che mi devasta nella sua bellezza di Francesco de Gregori “ Siamo noi questo piatto di grano”, sembra che racconti gli italiani, un popolo, in una sola frase.
Clizia: Precisando che nella canzone vengono citati il grano  e il latte di fieno, come due principali fonti di vita.

Attilio l’ultimo accordo contiene una dissonanza FA min.9, come a volerci dire che la vita è una cosa seria, va rispettata in tutti gli aspetti.
Si da lodare il M° Clemente Ferrari, che ha realizzato un arrangiamento bellissimo, ma soprattutto degli archi commoventi, utilizzando delle dissonanze per creare dei mondi particolari all’ascolto. Ho collaborato con musicisti importanti, Maria grazia Fontana e tutti gli altri, perché credo molto in questa canzone come in qualsiasi cosa che faccio.
Avete nel video due bravissimi Ballerini, Roberto Carrozzino e Martina Nadalini, parlatemene!
Attilio: Con Roberto siamo fratelli, abbiamo fatto due spettacoli insieme e una tourneè di circa tre anni, una sorta di Starsky & Huch. Martina è la sua fidanzata, ballerina pazzesca, lavora ad amici da tanti anni, insegnante eccellente, ci piaceva avere due amori veri nel video, loro si amano e realizzano le coreografie insieme, come si evince nei diversi primi piani nel video.
Clizia: Quando Attilio ha mandato la canzone ai due ballerini, loro fantasticamente hanno scritto con i passi di danza, quello che noi abbiamo scritto con le parole.
Attilio come continua il vostro percorso musicale, farete un disco insieme o separate le carriere!!
Io ultimamente ho fatto un disco dal titolo “ Formaggio”, da cantautore con grandi musicisti che ci suonano, per il momento sto continuando il lavoro di ricerca e studio. Con Clizia abbiamo in mente delle cose che realizzeremo in futuro, che non le diciamo  al momento, un po’ per scaramanzia.

Per concludere questa bellissima intervista vi faccio una serie  di domande a raffica per capire meglio la vostra personalità.  Una città dove andresti a vivere!!
Clizia: New York che ho visitato tre volte, dove c’è un fermento artistico notevole
Attilio: Decide Clizia …..ahhhh
Un piatto preferito!
Clizia: Non ho un piatto del cuore, però vado pazza per la radice di liquirizia.
Attilio: Un piatto che mi ha fatto Clizia, per prendermi per la gola, un mix di verdure e stracchino, ottimo.
Un libro dell’infanzia!
Clizia: Senilità di Italo Svevo, bellissimo come descrive con precisione le donne.
Attilio: Lo so che può sembrare banale “Il piccolo principe”
Un Film!!!
Clizia: “ Mammina Cara con Faye Dunaway la sua interpretazione mi ha fatto impazzire.
Attilio: Per rimanere in tema Terra 2 “ Odissea 20012 di Stanley Kubrich.
Una canzone che vi ha fatto innamorare, ovviamente non di Attilio!  ahhh
Clizia: “ Don’t Give Up”, di Peter Gabriel & Kate Bush, la donna che sostiene un uomo un po’ tormentato, ci ho visto noi due, anche loro compagni artistici e nella vita.
Attilio un cantante con cui faresti un duetto!
Sting dei Police!
Se dovreste ringraziare qualcuno chi ringraziereste!
Clizia: Papà che mi ha aiutato molto, e il mio primo agente Paolo Fidemi.
Attilio: Mia sorella, Maria Grazia, perché comunque avendo avuto un’infanzia complicata, lei mi ha portato sui binari giusti dell’arte e precisamente verso il canto. 
Quando vi siete accorti di essere diventati dei “Numeri Uno”, non per gli altri ma per voi stessi!!!
Attilio: Negli ultimi anni ho finalmente trovato delle cose di me, ho indagato, mi sono fatto delle domande in più. Quando accetti te stesso completamente, senza fare finta di niente e scappare, non dicendo cavolate, non inventando mondi inutili, allora diventi più onesto, e negli ultimi 5/6 anni ho scoperto le cose migliori di me. Avere un bambino mi fa sentire più vero, più sereno.
Clizia: Credo di non sentirmi una Numero Uno totalmente, ma avere vicino una persona come Attilio, mi fa sentire bene, e poi scrivere una canzone così e sentirla confezionata mi riempie di gioia. Anche a Tale e Quale indossando le maschere, ci siamo sentiti liberi di essere noi stessi, importanti, per esprimerci al meglio.
Cosa sognate!!  Ringrazio anticipatamente voi e i nostri amici in comune, Pasquale Mammaro e Francesco Vidoni della Starpoint, Alessandra Ballarini, per questa bellissima intervista dai contenuti altissimi!
Attilio: Sogno il presente, questo bambino, unisce le nostre famiglie, i sogni sono per lui insieme noi, in un viaggio bello nel futuro, e che i nostri talenti e contenuti possano arrivare a tutti.
Clizia: Principalmente mio figlio “Blu”, possa essere una persona libera, un concetto che davo un po’ per scontato, e che non si senta obbligato a seguire i suoi genitori nelle proprie inclinazioni, e questa vena creativa che ci unisce possa sempre di più espandersi in un’energia grande.
Avevamo dato tempo fa con Attilio e Clizia, una previsione sulla data della nascita di Blu,
Attilio: Io dico 4\7 Giugno 2016 sulla ruota di Genova!!! Ahhhhh
  Clizia: Io dico 4 perché sono nata il 4 Aprile!
Angelo: Io dico 5 giugno 2016, mi metto in mezzo.
Ahhhhhh.... Abbiamo sbagliato tutti, Blu è già un Numero Uno, nato il 1 Giugno  2016, con un nome che già fa sognare, è bellissimo.... 10.












mercoledì 29 giugno 2016

“Vegan Chronicles”sul palco centrale della manifestazione “Lungo il Tevere Roma”


Cappelletto nero con la visiera di dietro, canottiera nera che mette in bella vista i romantici tatuaggi, fisico palestrato. Cosma Brussani, uno dei giovani attori della comica serie web “Vegan Chronicles”, raggiunge il palco centrale della manifestazione “Lungo il Tevere Roma” ed è subito bagno di folla. 

Sono in tanti a riconoscerlo e a chiedergli l’autografo, visto che la sit com in cui recita, che tratta con ironia e intelligenza il tema del veganesimo, vanta su Facebook una community di ben 500.000 persone. Poco dopo arriva Andrea Morabito, regista della fortunata serie telematica, in t-shirt nera su pantaloni beige e una deliziosa fidanzata: la dolce Laura Caprino.

Selfie con gli ammiratori e poi i due ragazzi prendono posto sul palco per una serata con un titolo che per loro non potrebbe essere più adatto: “Io sto con gli animali”. Si parla del canile della Muratella, a cui nel corso della serata il manager Sabatino Desideri donerà diverse derrate alimentari, ma anche di come Brussani, proprio grazie alla sit-com “Vegan Chronicles”, alla fine è diventato davvero vegano: “Poco dopo l’inizio delle riprese - spiega l’attore – ho iniziato a ricevere sulla mia pagina Facebook tantissimi video sui maltrattamenti animali. E alla fine mi sono convertito”. Applaude Francesca Prinzi, deus ex macchina di questo progetto-evento nato con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica in favore degli animali maltrattati ed usati negli allevamenti intensivi o sfruttati nell'ambito di esperimenti in laboratorio. Applaudono in platea gli attori Federico Le Pera, Toni Fornari e il fotografo Marco Biondi, quest’ultimo attivissimo animalista. 

Scorrono sul grande schermo alcune clip dei “Vegan” che mostrano Claudio Colica, attore protagonista di tutta la web serie, nei panni di un normale ragazzo di venticinque anni che si trova a dover affrontare la realtà che lo circonda dopo aver fatto una semplice scelta: smettere di mangiare carne, pesce, uova, latte e derivati ed evitare qualsiasi prodotto di origine animale. Una serie che ironizza sulla realtà vegana di oggi, con sarcasmo, intelligenza e sana comicità. L’intento? Alleggerire il clima e permettere a chi è vegano, ma soprattutto a chi non lo è, di affrontare con un sorriso l’argomento.


        Lucilla Quaglia




“Vegan Chronicles”sul palco centrale della manifestazione “Lungo il Tevere Roma”


Cappelletto nero con la visiera di dietro, canottiera nera che mette in bella vista i romantici tatuaggi, fisico palestrato. Cosma Brussani, uno dei giovani attori della comica serie web “Vegan Chronicles”, raggiunge il palco centrale della manifestazione “Lungo il Tevere Roma” ed è subito bagno di folla. 

Sono in tanti a riconoscerlo e a chiedergli l’autografo, visto che la sit com in cui recita, che tratta con ironia e intelligenza il tema del veganesimo, vanta su Facebook una community di ben 500.000 persone. Poco dopo arriva Andrea Morabito, regista della fortunata serie telematica, in t-shirt nera su pantaloni beige e una deliziosa fidanzata: la dolce Laura Caprino.

Selfie con gli ammiratori e poi i due ragazzi prendono posto sul palco per una serata con un titolo che per loro non potrebbe essere più adatto: “Io sto con gli animali”. Si parla del canile della Muratella, a cui nel corso della serata il manager Sabatino Desideri donerà diverse derrate alimentari, ma anche di come Brussani, proprio grazie alla sit-com “Vegan Chronicles”, alla fine è diventato davvero vegano: “Poco dopo l’inizio delle riprese - spiega l’attore – ho iniziato a ricevere sulla mia pagina Facebook tantissimi video sui maltrattamenti animali. E alla fine mi sono convertito”. Applaude Francesca Prinzi, deus ex macchina di questo progetto-evento nato con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica in favore degli animali maltrattati ed usati negli allevamenti intensivi o sfruttati nell'ambito di esperimenti in laboratorio. Applaudono in platea gli attori Federico Le Pera, Toni Fornari e il fotografo Marco Biondi, quest’ultimo attivissimo animalista. 

Scorrono sul grande schermo alcune clip dei “Vegan” che mostrano Claudio Colica, attore protagonista di tutta la web serie, nei panni di un normale ragazzo di venticinque anni che si trova a dover affrontare la realtà che lo circonda dopo aver fatto una semplice scelta: smettere di mangiare carne, pesce, uova, latte e derivati ed evitare qualsiasi prodotto di origine animale. Una serie che ironizza sulla realtà vegana di oggi, con sarcasmo, intelligenza e sana comicità. L’intento? Alleggerire il clima e permettere a chi è vegano, ma soprattutto a chi non lo è, di affrontare con un sorriso l’argomento.


        Lucilla Quaglia