venerdì 4 ottobre 2019

Il mondo romano della cultura e dello spettacolo applaude Enrico Manera, figlio ed erede della Scuola di Piazza del Popolo. Presenti al vernissage la cantante Alma Manera, le attrici Roberta Garzia e Manuela Morabito, l’attore Pietro Genuardi, il conduttore tv Alessandro Cecchi Paone, l’attrice Maria Rosaria Omaggio e la regista Maria Pia Liotta. Tanti anche gli esponenti del mondo della danza e dell'arte

Alma Manera madrina del Vernissage con lo zio Enrico Manera


LA MOSTRA - Grande successo per il vernissage della mostra "Veloci-Raptor = ladro veloce" con le opere di Enrico Manera, figlio ed erede della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo. L'esposizione, che ha aperto la nuova stagione espositiva de "Il Margutta Veggy Food & Art", in via Margutta 118, Roma, è voluta e curata dalla Daniele Cipriani Arte, sostenuta e ideata da Tina Vannini e con testo di presentazione firmato dal critico e curatore Maurizio Sciaccaluga (1963 - 2007). In esposizione diciotto opere, tutte a colori, in diversi formati, nonché il ritratto di Manera fatto da Mario Schifano nel 1978 e il docuarte "Avanguardie Discrete" di Enrico Manera, che sarà proiettato sugli schermi del ristorante. La mostra sarà visitabile sino a domenica 8 dicembre. Ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 24. In occasione della mostra, nelle prossime settimane, saranno organizzati alcuni appuntamenti con importanti critici d'arte, come Duccio Trombadori e Gian Ruggero Manzoni.

IL VERNISSAGE - Madrina della serata di apertura è stata la cantante Alma Manera, nipote dell'artista. Presenti le attrici Roberta Garzia e Manuela Morabito, mentre dal cast de Il Paradiso delle Signore l’attore Pietro Genuardi, accompagnato dalla compagna Linda, e il produttore Giannandrea Pecorelli.

 Brindisi e foto anche per il conduttore tv Alessandro Cecchi Paone, l’attrice Maria Rosaria Omaggio, la cantante Rossella Seno e la regista Maria Pia Liotta. Tanti anche gli esponenti dell'arte e della "bellezza" presenti per il vernissage, tra cui il critico d’arte Duccio Trombadori, la scrittrice Leonetta Bentivoglio, la curatrice Francesca Barbi Marinetti, lo stilista Roberto Capucci, accompagnato da Maria Carla Guarnieri. Dal mondo della danza, invece, l'étoile dell'Opera di Vienna Davide Dato e il Maestro della Scuola del Teatro dell'Opera Gerardo Porcelluzzi, l'hair stilyst Michele Spanò, il regista Angelo Antonucci, lo scrittore Niky Marcelli conCristina Mechilli,le giornaliste Rai Mariella Anziano e Antonietta Di Vizia,lo scrittore Danilo Micheli,il giornalista Ennio Salomone, l'editore Giò Di Giorgio

LE OPERE IN MOSTRA - Enrico Manera, nelle sue opere, prende di mira le mayor del cinema mondiale e i principali simboli della cultura italiana e, in generale, occidentale. Poi li unisce e li riempie di altre immagini, di graffiti o graffi, di pensieri scritti di getto, ma mai senza un senso preciso. Intonando di nuovi significati che si fondono assieme, contaminando quello del soggetto principale dell'opera. Racconta, nel suo stile dissacrante e un po' cruento, l'ingordigia di Wall Street, i capolavori di Michelangelo e di Caravaggio, peculiarità e storie di regioni e Paesi. Senza risparmiare niente e nessuno, né i giganti dell'Arte né lo star-system di oggi, citando il Vecchio per raccontare il Nuovo, mostrando l'Altro per raccontare il Sè. Enrico attacca convenzioni e ideologie, per mostrare ciò che vi nasconde.

"Velocità e dinamismo, due situazioni futuriste inconfutabili: è da qui che nasce il binomio Velociraptor-velocità - spiega Enrico Manera - La parola "velociraptor", dal latino ladro veloce, viene qui frazionata in due parole, Veloci-Raptor. In quel trattino, insomma, si trova il senso di questa mostra".

"E' un onore per noi organizzare e ospitare - spiegano Tina Vannini e Daniele Cipriani - una mostra interamente dedicata a Enrico Manera. Leggendo il suo libro “ Cafè des Artistes” ci siamo resi conto che questo appuntamento in via Margutta è simbolico e denso di significato. E' come riportarlo a casa, quasi alle origini, nei luoghi dove si è svolta la sua vita e la sua crescita artistica. Per decenni, infatti, i bar, i ristoranti e le gallerie di Piazza del Popolo, via Margutta, piazza di Spagna e via del Babuino sono state teatro di una corrente creativa e unica, di un movimento di artisti rivoluzionari e irriverenti, di cui Enrico Manera era il più giovane esponente. Oggi le sue opere e i suoi racconti sono testimonianze dirette di una delle avanguardie italiane più importanti".

L'ARTISTA Asmara 1948. Si è occupato di teatro e cinema sia come attore che come sceneggiatore, ha lavorato inoltre nei quattro film di suo fratello, il regista Gianni Manera, poi le Arti Visive che diventeranno il fulcro della sua vita. Entra in contatto giovanissimo con i protagonisti della cosidetta “ Scuola Romana di Piazza del Popolo” Angeli, Festa, Mambor, Schifano. Conosce e stringe amicizia anche con altri grandi tra i quali Vettor, Pisani, Fabio Mauri e Alighiero Boetti. Inoltre conosce il gotha del teatro e del cinema tra i quali Gian Maria Volonté, Alessandro Haber, Giuliano Montaldo, Carmelo Bene, Citto Maselli, Bernardo Bertolucci, Carlo Lizzani, Sergio Castellitto, Pasquale Squitieri ed altri. Ha partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale Nazionale di Roma.

LA SCUOLA DI PIAZZA DEL POPOLO - L'esperienza artistica della Scuola di Piazza del Popolo nasce negli anni Sessanta con gli artisti Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Tano Festa e Franco Angeli, che erano soliti riunirsi al Caffè Rosati di piazza del Popolo o presso la Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. Ad essi si unirono successivamente anche Pino Pascali, Francesco Lo Savio, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Jannis Kounellis, Cesare Tacchi e Umberto Bignardi. Il più giovane del gruppo fu proprio Enrico Manera, che aveva aderito a tale avanguardia verso la metà degli anni Settanta.


Salvo Cagnazzo
Ufficio Stampa Uozzart
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Foto By Renata Marzeda

                                  Giò Di Giorgio































 Altre foto di Luigi Giordani











PREMIO ELIO PETRI I° edizione ,FESTA DEL CINEMA DI ROMA Spazio Roma Lazio Film Commission AUDITORIUMARTE, Auditorium Parco della Musica” via Pietro de Coubertin 30 - Roma Sabato 19 ottobre 2019 - ore 12:30

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PREMIO ELIO PETRI
I° edizione

                                                 Sabato 19 ottobre 2019 - ore 12:30

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FESTA DEL CINEMA DI ROMA
Spazio Roma Lazio Film Commission
AUDITORIUMARTE, Auditorium Parco della Musica”
via Pietro de Coubertin 30 - Roma


Interverranno:
Luca Elmi (Presidente dell'Associazione Porretta Cinema)
Paola Petri (produttrice)
Steve della Casa (critico cinematografico e direttore artistico italiano)
David Grieco (regista, sceneggiatore, attore e giornalista)
Giacomo Manzoli (professore ordinario presso dipartimento delle Arti, Università di Bologna - cinema, fotografia e televisione)
Alfredo Rossi (critico e scrittore cinematografico)

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In occasione dei 90 anni dalla nascita del regista Elio Petri, Porretta Cinema lancia un Premio intitolato a suo nome, in considerazione del rapporto speciale che ha legato il regista alla Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme, dove nel 1971 insieme a Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale La classe operaia va in paradiso, poi premiato con la Palma d'oro a Cannes. Il Premio Petri, realizzato in collaborazione con la vedova Paola Petri e composto da una giuria di eccezione presieduta da Walter Veltroni, sarà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma sabato 19 ottobre alle ore 12,30 nello spazio Roma Lazio Film Commission dell’Auditorium Parco della Musica.
La consegna del Premio Petri avrà poi luogo durante il Festival Cinema di Porretta (Porretta Terme BO, 7 - 14 dicembre 2019).
R.V.S.P.
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
+39 06 325044 - +39 328 4112014 - info@elisabettacastiglioni.it
Ufficio stampa Porretta Cinema: Laboratorio delle Parole - Francesca Rossini
+39 392 9222152 - + 39 339 8762443 - notizie@laboratoriodelleparole.net

Giò Di Giorgio

giovedì 3 ottobre 2019

Pozzuoli, la “Notte sul Golfo”: Josephine Alessio premiata come volto dell'anno dell’informazione Rai



Presso la dimora storica di Villa Avellino si sono ritrovati personaggi e interpreti de “La Notte sul Golfo” presentata da Beppe Convertini.


Una serata all'insegna della moda, cultura e tanto altro. Il galà dedicato al premio "È Campania 2019" è andato ad alcune eccellenze italiane.

Tra i premiati, la giornalista di Rai News 24, Josephine Alessio come volto dell’anno dell’informazione Rai.


Josephine Alessio, giornalista professionista, laureata in lingue e letterature straniere, è uno dei volti piu noti di RaiNews 24, il canale all news della Rai. E’ lei, unica giornalista in Italia ad aprire l' informazione televisiva a reti unificate ogni mattina alle 5.30, la prima edizione del tg su Rainews24, Rai Uno e Rai Tre.

                                              Giò Di Giorgio