giovedì 6 aprile 2023

Arriva a Venezia il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, 4 giorni per mostrare le eccellenze del saper fare di Daniela Dal Lago

 

È partita la macchina organizzativa che vedrà approdare all’Arsenale di Venezia, dal 28 settembre all’1 ottobre, la prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, un evento unico che celebrerà l’arte e l’artigianato italiano nel cuore della laguna, culla di antichi mestieri e di un saper fare tramandato nei secoli. 

Una fiera fortemente voluta dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per valorizzare e promuovere i maestri artigiani italiani e, al contempo, aprire sempre di più il compendio dell’Arsenale ad un maggior numero di eventi pubblici di alto profilo così come richiesto dal contesto storico. Così come è accaduto per il Salone Nautico Venezia, giunto ormai alla quarta edizione che si appresta ad aprire i battenti dal 31 maggio al 4 giugno, anche il Salone dell’Alto Artigianato Italiano intende diventare un appuntamento fisso per essere motore trainante di un segmento di economia locale, legata agli antichi mestieri, che necessita di essere sostenuta di fronte alla competizione globale. 

“Venezia, con il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, celebra l’eccellenza italiana e ha deciso di farlo proprio all’Arsenale che incarna la tradizione veneziana e ha rappresentato, per secoli, il luogo della supremazia ingegneristica della Venezia Serenissima a livello mondiale - dichiara il sindaco Luigi Brugnaro - Un simbolo di tutti i veneziani diventa così il perfetto contesto per dare la possibilità ai migliori artigiani d’Italia di dare sfoggio della loro eccellenza ad un pubblico sia nazionale che internazionale. 

Una mano tesa a tutti coloro che, giorno dopo giorno, si rimboccano le maniche per fare del “Made in Italy” un motivo di orgoglio per l’intero Paese. Vi aspettiamo numerosi perché all’Arsenale dal 28 settembre al 1 ottobre andrà in scena la migliore Italia”. Promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela spa, il Salone dell’Alto Artigianato Italiano si terrà all’interno delle Tese dell’Arsenale, che faranno da cornice alle opere d’arte esposte dai maestri artigiani provenienti da diverse regioni. Durante il Salone, ci sarà l’opportunità di scoprire il meglio del saper fare nelle diverse categorie: dalla ceramica ai tessuti pregiati, dalle opere in vetro soffiato alle pietre preziose, dai gioielli ai mobili solo per citarne alcuni. Quello che fu il cuore pulsante dell’arte navale e della marineria della Serenissima, diventerà, quindi, per quattro giorni una vetrina privilegiata per ammirare e acquistare una selezione di manufatti di altissima qualità dal design originale. La manifestazione sarà inoltre l’occasione per incontrare gli artigiani, scoprire la loro storia e il processo creativo che sta dietro alla nascita di ogni singolo oggetto attraverso workshop, eventi e conferenze per approfondire le tematiche relative all’artigianato e all’arte, per scoprire le ultime tendenze e le innovazioni del settore.

mercoledì 5 aprile 2023

Artigianato, Arte e Rigenerazione urbana Carrara Città Creativa UNESCO con Yourban2030 lancia la sua mission guardando all’Agenda2030versoThe Laboratory of the Future

 

Arte, rigenerazione urbana ma anche creatività, inclusione, educazione all’accoglienza: sono queste le parole chiave di Carrara Città Creativa UNESCO - membro di UNESCO Creative Cities Network (UCCN) - che con la no profit Yourban2030, Maura Crudeli e Veronica De Angelis, lancia la sua sfida guardando all’Agenda2030. Nato nel 2004, l'UNESCO Creative Cities Network (UCCN) mira a rafforzare la cooperazione con etra le città che hanno riconosciuto la creatività come fattore strategico di sviluppo sostenibile. 
Le Città Creative UNESCO sono luoghi dell’interazione, in cui la creatività è riconosciuta come leva per la crescita e il pieno sviluppo del potenziale di innovazione. Il binomio artigianato e creatività, rappresenta il fondamento del made in Italy; è così che nel 2017 Carrara è stata designata UCC nel Craft & Folk Art e nel 2022 il Creativity Forum ha portato alla stesura della Carta di Carrara sull’arte e l’artigianato come strumenti per lo sviluppo urbano sostenibile. Una carta d’elezione, nata con l'obiettivo di tracciare una road map sullo sviluppo sostenibile dei centri storici, in grado di attivare, attraverso l’arte e l’artigianato, nuove modalità di rigenerazione, che sia un esempio per ogni città che voglia intraprendere questo percorso. Ad aprile 2023, il Comune di Carrara decide di fare un passo in più e affidare il coordinamento di Carrara Città Creativa UNESCO a una realtà che, nata in Italia e poi affermatasi su scala internazionale, è stata tra le prime a far incontrare arte e sostenibilità, non solo come sensibilizzazione ma anche come intervento concreto: la no profit femminile Yourban2030, nella persona di Maura Crudeli. 

In agenda, non solo lo sviluppo del network internazionale e delle best practices UNESCO, ma anche la partecipazione della rete alla Biennale dell’Architettura di Venezia con The Laboratory of the Future. “Questa scelta va nella direzione di rafforzare l'impegno di Carrara nella rete delle Città creative Unesco dove abbiamo già mantenuto i nostri ruoli tanto a livello nazionale che internazionale” sottolinea l'assessore alla Cultura Gea Dazzi. “Adesso ad affiancarci in tutto questo percorso ci saranno Yourban 2030 e Maura Crudeli, una professionista seria e competente che siamo sicuri saprà svolgere al meglio il compito che le è stato affidato”. “Come Yourban 2030 ci ispiriamo all’Agenda 2030 e ai suoi 17 obiettivi che si pongono una serie di traguardi da raggiungere sui temi della sostenibilità, non soltanto ambientale, ma anche sociale e culturale – spiega Maura Crudeli -.
La no profit nasce proprio con la missione di accrescere la consapevolezza intorno ai temi dell’Agenda 2030 usando l’arte e la creatività come strumenti principe e andando alla ricerca di innovazioni tecnologiche green per creare poi dei connubi tra arte, tecnologia e sostenibilità e attivare processi di riqualificazione e rigenerazione urbana. A Carrara, assieme agli assessorati alla Cultura, al Turismo e al Commercio dobbiamo attivare processi virtuosi tra la creatività e lo sviluppo economico e sostenibile del suo centro storico, dobbiamo comunicare a questa città l’importanza di far parte di un network internazionale dove gli artisti e gli artigiani possono essere i protagonisti della trasformazione sociale di questo territorio e creare ponti di interconnessione e di scambio continuativo tra tutte le città creative Unesco. 

Promuovere un’idea di città orizzontale, avere un approccio ecologico e sistemico alla società, favorire l’intersettorialità, accogliere nuovi modelli di lavoro e produzione, sottolineare la centralità dell’arte e dell’artigianato all’interno di una città-laboratorio come Carrara, mappare i luoghi del saper fare, incrementare la trasmissione e l’apprendimento della cultura materiale, lavorare su creatività, inclusione, educazione all’accoglienza: sono queste le linee guida della Carta di Carrara sull’arte e l’artigianato elaborata e sottoscritta dalla rete italiana Città Creativa Unesco nel 2022 a cui mi ispirerò per portare avanti il mio lavoro di focal point”. La Rete delle Città Creative UNESCO è stata istituita nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo sostenibile. Nel 2022 la rete mondiale conta 295 città che operano in 7 campi creativi o cluster: Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia e Cinema. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. In quanto tali, le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In Italia UNESCO ha designato 13 Città Creative:Como, Biella, Carrara e Fabriano (Artigianato e Arte Popolare), Alba, Bergamo e Parma (Gastronomia), Bologna e Pesaro (Musica), Roma (Cinema), Torino (Design), Milano (Letteratura) e Modena (Media Arts). Maura Crudeli è laureata in Sociologia alla Sapienza di Roma, ha conseguito un Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani e ha continuato la sua formazione nel mondo della comunicazione sociale e multimediale con una scuola di Documentario a Roma e un corso di specializzazione in Cooperazione e Sviluppo a Madrid. Da anni lavora per diverse realtà pubbliche e private italiane e internazionali, come responsabile di progetti, eventi e campagne di comunicazione legate ai temi dell'ambiente, dell’arte, della salute pubblica e dei diritti umani. Dal 2006 al 2008 è stata portavoce del Vice Ministro agli Affari esteri Franco Danieli alla Farnesina e dal 2013 è Presidente della Onlus Aiea, Associazione Italiana Esposti Amianto. Nata a Roma su iniziativa di Veronica De Angelis, anche inserita tra le 10 donne Green dell'anno nel 2020, e approdata negli USA grazie a Frank Ferrante della Ferrante Law Firm, Yourban2030 ha esteso a livello globale la sua mission: portare avanti e promuovere progetti di rigenerazione urbana, attraverso l'arte. 

La non profit Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030. Nel 2018 ha promosso e realizzato il primo murales green d'Europa, Hunting Pollution; nel 2020 ha unito 90 street artist da tutto il mondo per la campagna Color4Action, raccolta fondi per la lotta globale all'emergenza covid; è stata capofila della cordata internazionale per il primo murales green a tema LGBT+ di 250 mq a Roma, Outside In; nel 2021 ha lanciato il primo murales mangia-smog dei Paesi Bassi, Diversity in Bureaucracy, ad Amsterdam; ha promosso la monumentale opera dello street Artist Carlos Atoche per la ricerca contro il tumore al seno, e la riqualificazione urbana dei palazzi popolari di Tor Bella Monaca con Sotto la Superficie, omaggio alla biodiversità dei mari. A marzo 2022 ha lanciato il suo primo progetto editoriale, IRAE, inaugurato il murales Unlockthechange a Napoli per i 30 anni dalla messa al bando dell'amianto e a giugno 2022 Mela Mundi. Promosso da Yourban2030 e realizzato da Graffiti for Smart City in occasione della prima edizione di Vision2030, alla fine del 2022 nasce IRAE - Ultimate Landscapes, primo green smart wall sonoro d'Italia. Si tratta di un mosaico digitale in bioresina realizzato sui muri della stazione di Noto (SR) capitale del barocco.Il murales racconta lo scioglimento dei ghiacciai, attraverso il suono e l’immagine. A Carrara, sulla Scalinata Monterosso, Yourban2030 ha dato vita al primo eco-murales multimediale d'Italia dedicato alla importanza delle api nell’ecosistema ed è protagonista a New York, presso l'High School of Art and Design della Zero Emissioni Day. Info: web.comune.carrara.ms.it - www.yourban2030.org 


Ufficio stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12 
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                                                   Giò Di Giorgio

martedì 4 aprile 2023

DAL 5 APRILE AL 23 LUGLIO A ROMA PALAZZO CIPOLLA IPOTESI METAVERSO DA UN’IDEA DEL PROF. EMANUELE PROMOSSA DALLA FONDAZIONE TERZO PILASTRO – INTERNAZIONALE A cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi

 

La mostra evento, immersione nella mente dei creatori di mondi dal Barocco a oggi. Dal 5 aprile al 23 luglio 2023 - Palazzo Cipolla, Via del Corso n° 320, Roma

Dal 5 aprile al 23 luglio 2023 Palazzo Cipolla si trasforma inIpotesi Metaverso, la mostra evento, un’immersione in nuove dimensioni spaziali/esistenziali e nei mondi immaginari di 32 artisti (16 storici e 16 contemporanei) in dialogo tra loro nel territorio dell’immaginazione, dal Barocco a oggi. 15 ambienti per altrettanti percorsi multimediali e multisensoriali che trasformano lo storico palazzo romano di Via del Corso in un viaggio tra linguaggi e visioni, virtuale e reale, per una mostra tra le prime del genere su scala internazionale, ideata e fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele Emanuele e a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi.

 

La mostra vede insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.

Contemplazione ed immersione, intimità e partecipazione corale, percezione quasi simultanea del “materiale” e dell’immateriale sono le esperienze che la mostra propone allo spettatore, da vivere quasi simultaneamente.

Palazzo Cipolla non è nuovo a questo genere di sperimentazioni: dalla storica mostra di Bansky a Quayola, passando per London Calling per arrivare fino a Ipotesi Metaverso, il palazzo ottocentesco affacciato sul centro storico di Roma, per volontà del Presidente Emanuele che vi ha realizzato ben 59 mostre in poco più di vent’anni, si è sempre configurato come avamposto contemporaneo della capitale, intercettando nuove tendenze e nuovi linguaggi, promuovendo l’arte contemporanea in ogni sua coniugazione e sfumatura.

 

«Già nel 2021, portando a Palazzo Cipolla la mostra del media-artist Quayola Re-coding, ho voluto dimostrare, attraverso un linguaggio completamente nuovo, che le tecnologie più attuali si mettono al servizio dell’atto creativo in tutte le sue forme, offrendo all’artista ed ai suoi fruitori nuovi strumenti per esplorare l’ineffabile mistero del fare arte. E oggi desidero proseguire in questo solco improntando l’attività espositiva alla modernità della mia visione e all’apertura universale del mondo alle sue diverse proposizioni: da qui, come detto, nasce la mostra Ipotesi Metaverso. Spero sinceramente che questa mostra, nella quale abbiamo chiamato a esporre giovani artisti noti già nel mondo, in Oriente, in America, in Europa, possa dare contezza di questa mia visione innovativa e radicalmente rivoluzionaria. Ma soprattutto mi auguro che da questa esperienza scaturisca il conforto di una visione positiva del mondo che si evolve, che non si arresta e che continua, con mezzi differenti dal passato, a produrre emozioni universali» 

spiega il Prof. Emmanuele Emanuele, e aggiunge: «Questa mostra si configura come la sintesi di quello che è il mio pensiero, ovvero che oggigiorno è necessario ed imprescindibile coniugare la tradizione con il nuovo che avanza, con il mondo digitale, con l’apporto delle nuove tecnologie, che costituiscono una vera rivoluzione anche nella maniera di manifestare il sentimento che è, fin dall’alba dei tempi, alla base dell’opera d’arte. A chi teme che la tecnologia possa sopraffare le specificità dell’essere umano, rispondo con la convinzione secondo cui l’umanità saprà trovare le risorse giuste per convivere con essa e non esserne totalmente asservita: in altre parole, ne sfrutterà le potenzialità affinché migliorino qualitativamente il nostro vivere. Per questo credo fortemente alla coesistenza del passato e del futuro e, come ho detto prima, ritengo che anche l’arte si sia uniformata a questa compresenza».

Commentano i curatori Gabriele Simongini e Serena Tabacchi: «Ipotesi Metaverso è una delle prime mostre internazionali a porsi domande sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso, attraverso una serie di esperienze multisensoriali e multimediali create dal genio di artisti contemporanei messi in dialogo con opere “materiali” di artisti storici o tuttora operanti che hanno creato altri mondi, dal Barocco ad oggi, con spazi mentali ed illimitati. Il visitatore si immerge così in una dimensione phygital (unione di fisico e digitale), che è poi quella che ci si prospetta nella vita quotidiana dell’immediato futuro. L’ultima frontiera del Metaverso appartiene al mondo dei social media e degli spazi virtuali in VR (realtà virtuale), in AR (realtà aumentata) e costruiti su tecnologia blockchain, un sistema di archiviazione dati non centralizzato e crittografato. In questi mondi ognuno di noi può incarnarsi nel proprio gemello digitale (avatar) o trasformarsi in quello che abbiamo sempre desiderato. Il Metaverso non è regolato dalla fisica terrestre e ogni oggetto al suo interno può essere importato dal mondo reale o creato ex novo dalla nostra fantasia. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di queste realtà in cui l’uomo, la natura e la tecnologia possono trovare una nuova sinergia, ibrida e armonica, verso un umanesimo digitale».

La mostra e le stanze.

Il percorso parte da una fra le più celebri e visionarie “Carceri d’Invenzione” di Giambattista Piranesi per entrare subito dopo dentro le sue architetture illusionistiche e disorientanti grazie al film d’animazione 3D di Grégoire Dupond e Teho Teardo. Nella grande sala laterale, il moto pendolare fra fisico e digitale si concretizza nell’altalena immersiva di Fabio Giampietro e Paolo Di Giacomo, mentre al centro Maurits Cornelis Escher, l’artista che ha più ispirato gli “architetti” del Metaverso, dialoga con Andrea Pozzo, di cui è esposto il bozzetto per la finta cupola della Chiesa di S.Ignazio, capolavoro di architettura simulata e virtuale che lo stesso artista olandese aveva studiato ed ammirato a Roma. Di fronte, “Onda lunga” di Pier Augusto Breccia ci propone un vortice ipnotico che sembra aver anticipato quello nel quale tuffarsi per entrare in “Decentraland”, Metaverso totalmente decentralizzato. Si prosegue con un confronto inedito fra un’opera d'arte nativa digitale di Krista Kim ed un capolavoro di Victor Vasarely, fra vertigini ottiche ed utopie zen per un mondo più vivibile. Nelle due sale successive, Federico Solmi fa dialogare quadri e sculture con la virtualità attraverso un processo di ritorno e riconfigurazione delle immagini da un mondo digitale a quello fisico. Subito dopo, arrivano sorpresa e inquietudine con le innumerevoli metamorfosi di volti create da Mario Klingemann con nuove applicazioni delle reti neurali. Nella sala successiva ci si immerge nell’installazione audiovisiva di fuse* che formula un’ipotesi creativa sul Multiverso. Usciti dalla sala, ecco una nuova esperienza “fisica” che ci fa confrontare con la capacità profetica del futurismo: con “Forme uniche della continuità nello spazio” (1913) di Boccioni, e il quadro “Donna e ambiente” (1922) di De Pistoris abbiamo l’uomo e la donna del futuro, due “cyborg” aerodinamici che avanzano fondendosi con lo spazio. La smaterializzazione torna nella sala successiva con la performance audiovisiva di Alex Braga che crea un’esperienza di moltiplicazione sensoriale fondata sulla musica. Proseguendo, si incontra un’idea diversa di virtualità con l’opera “Figura e spazio” di Alfredo Zelli, un’apparizione che unisce pittura, scultura e visione architettonica. Nel cortocircuito fra due artisti di epoche diverse come Fortunato Depero e Joe Pease diventa poi protagonista una realtà urbana ipnotica e accattivante. Il confronto/dialogo fra fisico e digitale si accentua nell’abbinamento, fra il capolavoro barocco di Carlo Maratti e Sediment Nodes di EntangledOthers. Pochi passi e si entra nella dimensione della letteratura generativa con Sasha Stiles.  Proseguendo, un altro dialogo fra fisico e digitale è quello tra Giacomo Balla, capace di realizzare una sorprendente ibridazione fra razionalismo ed esoterismo, e Robert Alice il quale crea una rappresentazione in grafica vettoriale per rappresentare l’architettura tecnologica del nuovo internet, il web3. Subito dopo ci si confronta con un tempo circolare, un “eterno ritorno” di cui sono protagonisti Giorgio de Chirico e Giulio Paolini. Pochi passi ed ecco il grande quadro di Giuseppe Fiducia che già negli anni novanta ha dipinto congegni futuribili. A fianco, si snoda un accavallarsi di orizzonti visionari con “Corridor” di Cesar Santos. In questo contesto la ricerca di PAK ci porta a comprendere l'enorme possibilità del concetto di metaverso attraverso una serie di opere interattive: ogni opera è legata intrinsecamente alla tecnologia blockchain, che mette in comunicazione l’artista con la sua community. Se il digitale appartiene solo al mondo virtuale, l’opera di Damjanski ci ricorda che la presenza umana potrebbe presto scomparire in futuro. Procedendo nel percorso, l’idea di Tecnonatura, che apre la strada ad un rinnovato dialogo fra esseri umani e natura tramite la tecnologia, trova espressione nel lavoro di Primavera De Filippi, con il suo “Plantoid” che si nutre di criptovalute, mentre possiamo pensare di tramutarci in divinità ibride grazie alla fantasia e ai modelli 3D di Pinar Yoldas: le sculpture phygital dell’artista turca. Poco dopo Ugo Nespolo, degno erede del futurismo, individua nel videogame una componente fondamentale dell’immaginario contemporaneo e dello stesso Metaverso. Il riferimento al gaming apre al dialogo con la visione del britannico Chaplin, giovanissimo artista di Nottingham: con lui il metaverso appare come una finestra su vari mondi, in cui l’utente può navigare attraverso uno schermo e una tastiera, a metà tra il gaming e l’esperienza immersiva. Infine, atterriamo in un mondo fluido e in continuo divenire, realizzato da Refik Anadol, in cui una serie di algoritmi programmati su un dataset selezionato dall’artista ci fa entrare finalmente in quello che chiamiamo metaverso, trasformando la nostra conoscenza del reale in qualcosa di mai visto prima.

PH Luca Perazzolo

La mostra, curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema SpA.

SCHEDA TECNICA
Titolo: Ipotesi Metaverso
Curatori: Gabriele Simongini e Serena Tabacchi
Durata: dal 5 aprile al 23 luglio 2023
Orari di apertura: ore 10-20 da martedì a domenica. Lunedì chiusura. Ultimo ingresso ore 19:00.
Aperture straordinarie:
Pasqua 09 aprile: dalle ore 15 alle 20; Pasquetta 10 Aprile: dalle ore 10 alle 20; 25 aprile: dalle ore 10 alle 20; 1 maggio: dalle ore 10 alle 20; 2 giugno: dalle ore 10 alle 20; 29 giugno: dalle ore 10 alle 20.

Luogo: Palazzo Cipolla, Via del Corso n° 320, Roma
Costo del biglietto: 13 euro intero, 10 euro ridotto.Prevendite: ticketone.it eticket.it
Catalogo: DRAGO
Informazioni:www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it - Tel +39 06 9837051

Communication Partner: HF4.IT

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Giò Di Giorgio

lunedì 3 aprile 2023

XVI edizione del Festival dei Tulipani di Seta Nera - di Daniela Dal Lago

 

La XVI edizione del Festival dei Tulipani di Seta Nera vede protagoniste le Digital serie, prodotto portato alla ribalta in Italia da Janet De Nardis più di dieci anni fa con il Digital Media Fest. Grazie a questo formato sono tanti i registi che hanno trovato il proprio trampolino di lancio come nel caso di Ivan Silvestrini, ora alla guida della serie TV “Mare Fuori”, ma anche Vincenzo Alfieri, o creativi some Saverio Raimondoo i The Jackal.

Oggi, presso il cinema The Space Moderno di Roma, insieme alle finaliste delle sezioni Cortometraggi (diretta da Paola Sassone), sezione documentari (diretta da Gianfranco Pannone), sezione Social clip (diretta da Grazia Di Michele), sono state annunciate le 12 Digital Serie finaliste e in visione presso la Piattaforma Cinema Sociale e Sostenibile Tulipani di Seta Nera – Rai Cinema Channel dove competeranno per il “Premio Sorriso Rai Cinema Channel”.

Per annunciare le date del festival che si terrà dal 4 al 7 maggio, hanno presenziato Diego Righini (Presidente del Festival) insieme a Paolo Del Brocco (AD. Rai Cinema), Carlo Rodomonti (Responsabile Marketing Strategico e digital Rai Cinema), Roberto Natale (Dir. Rai per la Sostenibilità), Giuseppe Sangiovanni (Dir. Rai Pubblica Utilità). A dare un tocco di ironia e arte hanno contribuito l’istrionico Pino Insegno e alla bravissima Claudia Gerini.



La Direttrice Artistica della sezione digital serie ha annunciato le 12 finaliste:

AD MAIORA - STORIE DI RESILIENZA

AKA-BUS GLI ALTRI SIAMO NOI

ARCHITUTTO... IN GREEN

FAMILIAS CON ESTRELLA

GAETANO È TORNATO

IL CONDOMINIO - WEBSERIE DI UDICON

KIDS STUFF

MALEPAROLE

PLAY YOUR RIGHTS

RICERCATORI FANTASTICI E DOVE TROVARLI

RICHIESTA D'AMICIZIA

La De Nardis ha concluso ricordando quanto per i giovani sia necessario guardare al futuro con speranza e leggerezza, con creatività e determinazione, con la rassicurazione che il talento verrà premiato. “La diversità è lo strumento più importante per ricordare che la differenza la fa la nostra unicità.”