sabato 2 dicembre 2023

L’AZIENDA PURATOS DI PARMA CONTINUA A INVESTIRE SUI GIOVANI TALENTI Il tarantino Gianluca Trisolini, 27 anni, si aggiudica il “Belcolade Award 2023”

 

1°Classificato Trisolini

Una giuria internazionale presieduta da Davide Malizia, già campione del mondo di pasticceria, di cui ha fatto parte anche Thierry Bamas, MOF francese, ha valutato i lavori di cinque finalisti under 30 provenienti da tutta Italia. Alberto Molinari, General Manager di Puratos Italia: «La pasticceria è in forte crescita e coinvolge sempre più giovani che non si limitano a "fare" un lavoro ma che investono molto in formazione, hanno una grande passione e una grande creatività». Parma, 02 dicembre 2023. 

Ha 27 anni. Le sue più grandi passioni sono la musica e la pasticceria. È diplomato in violino al conservatorio e ora può sfoggiare un nuovo titolo, quello di vincitore dell’edizione 2023 del “Belcolade Award". Lui è Gianluca Trisolini, titolare della pasticceria Trisolini Dolci Note a Mottola in provincia di Taranto. 
Dietro il pasticcere pugliese, al secondo posto, Gabriel Gianforchetti ventottenne originario di Grottaferrata in provincia di Roma e al terzo posto Gianluca Fiore, ventiseienne di Palestrina, in provincia Roma. 
Gruppo Giuria

Il concorso, interamente dedicato al cioccolato a marchio Belcolade, viene proposto a professionisti under 30 del settore ed è ideato e organizzato da Puratos Italia; azienda con sede a Parma e filiale dell’omonima multinazionale belga, leader nell’offerta di una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato. Il primo classificato ha conquistato la giuria internazionale realizzando tre proposte in grado di evidenziare grande capacità tecnica, creatività e originalità rispetto ai temi da interpretare in occasione della finale: una pièce ispirata al tema della sostenibilità, interamente in cioccolato alta almeno un metro, delle praline con ridotto contenuto di zucchero e un crunch senza glutine. 
BELCOLADE AWARD

Unico comune denominatore delle opere ideate dal giovane pasticcere pugliese è stato il mare e la valorizzazione della sua bellezza, a partire dalla tartaruga di cioccolato a grandezza naturale alla cui base si trovava una sabbia finissima su cui poggiavano alcune conchiglie, tutto anche in questo caso realizzato impiegando solo cioccolato. Non meno sorprendenti le praline, dal gusto raffinato e decisamente instagrammabili grazie a un effetto marmorizzato e a un colore azzurro intenso. Infine, il crunch, una barretta spezza fame senza glutine, sormontata da una conchiglia in cioccolato. 
Crunch Trisolini

Col suo talento, oltre al prestigioso trofeo, Trisolini si è aggiudicato la possibilità di partecipare al COCOA TRIP, un viaggio in Messico, uno dei Paesi di origine del cioccolato Belcolade, dove potrà visitare le piantagioni di cacao e conoscere, toccandole con mano, le varie fasi di lavorazione del cacao. In Messico, come in altri 7 Paesi del mondo, Puratos ha dato vita a Cacao-Trace, un programma per la produzione sostenibile del cacao che supporta l'intera filiera, dai coltivatori ai consumatori. Nato nel 2014 e oggi attivo anche in Cameroon, Costa d'Avorio, Uganda, Papua Nuova Guinea, Filippine, Vietnam, il programma si pone l'obiettivo di produrre cioccolato sostenibile e di qualità, assicurare un'adeguata formazione e remunerazione ai contadini e supportare direttamente le comunità locali. Infatti, per ogni kg di cioccolato Cacao-Trace venduto, 10 cent ritornano direttamente alle comunità di coltivatori di cacao sotto forma di investimenti in servizi e infrastrutture che migliorano la qualità della loro vita. 

Nel 2022 sono stati raccolti oltre 2 milioni di euro che, attraverso l'organizzazione belga no-profit Next Generation Cacao Foundation sono tornati al 100% alle comunità locali. «È un'emozione molto forte ricevere questo premio che corona mesi di lavoro e di sacrifici da parte mia e di tutto il mio staff che non mi stancherò mai di ringraziare. Un ringraziamento particolare anche a mio padre, artigiano-gioielliere, per i consigli che mi ha dato, utili per curare la parte estetica dei lavori finali che ho presentato al concorso». 
Praline Trisolini

Così Trisolini al termine della finale che si è svolta lo scorso 17 novembre al Food Experience Center Puratos di Milano, recentemente inaugurato. Sul podio, assieme a lui, anche Gabriel Gianforchetti, 28 anni di Grottaferrata in provincia di Roma, e Gianluca Fiore, 26 anni di Palestrina in provincia di Roma. Quella di Milano è stata l'ultima tappa di un percorso impegnativo che ha portato i partecipanti a confrontarsi con alcuni dei pasticceri più famosi a livello nazionale e internazionale, sotto la regia di Davide Malizia, già campione del mondo di pasticceria. Oltre a lui, anche Thierry Bamas, MOF francese, e i maestri italiani Francesco Elmi, Rocco Scutellà, Luca Mannori, Emanuele Valsecchi e Marco De Vivo. «Siamo estremamente soddisfatti di come si è concluso il Belcolade Award che abbiamo l'onore e l'orgoglio di organizzare con l'obiettivo di promuovere la pasticceria italiana e aiutare i giovani pasticceri a crescere nel loro lavoro e nella loro professionalità - ha commentato Alberto Molinari, General Manager di Puratos Italia -. Quello della pasticceria è un settore in forte crescita e coinvolge sempre più giovani che non si limitano a "fare" un lavoro ma che investono molto in formazione, hanno una grande passione e una grande creatività». 
Piece Trisolini

Tra i partecipanti sono emersi professionisti che hanno dimostrato di riuscire a ottenere risultati straordinari nonostante la giovane età, risultati riconosciuti anche dagli esponenti della giuria di livello internazionale. «I finalisti hanno saputo presentare dei progetti innovativi, con un'attenzione particolare al rispetto dell'ambiente e al riuso nella scelta delle confezioni e della presentazione - ha aggiunto Nicola Visceglia, Technical Advisor Patisserie di Puratos Italia che per l’intera selezione ha affiancato i partecipanti mostrando l’attenzione e la passione di un fratello maggiore -. Lavorare accanto a loro in questi mesi mi ha permesso di vederli crescere e di vedere quanta passione e quanta professionalità riescono a dimostrare quando si mettono alla prova con un ingrediente straordinario come il cioccolato, che viene sempre più utilizzato da chef e pasticceri». 

  IL PODIO Gianluca Trisolini 27 anni, titolare della pasticceria Trisolini Dolci Note a Mottola in provincia di Taranto. Ama definirsi "figlio d'arte" perché il padre è orafo e per le sue due passioni: la pasticceria e la musica. È diplomato al conservatorio in violino. Si è addentrato nel mondo del cioccolato circa due anni fa, dopo aver partecipato a diversi corsi di pasticceria e cioccolateria. Per il futuro sogna di affermarsi nel mondo dell'imprenditoria italiana. 
Gabriel Gianforchetti 28 anni, originario di Grottaferrata, oggi lavora al Fortini Lab ad Albano Laziale in provincia di Roma. Da giovanissimo si è iscritto all'istituto artistico, scuola di bigiotteria, per poi trasferirsi alla scuola alberghiera dove ha studiato prima in cucina e successivamente in pasticceria. Ha proseguito la formazione in Francia. Negli ultimi sei anni si è formato in un istituto di pasticceria a Lione e ha iniziato le prime esperienze lavorative in hotel, ristoranti e laboratori di pasticceria. Per il futuro vorrebbe perfezionarsi nelle sculture artistiche, di zucchero e di cioccolato. 
Gianluca Fiore 26 anni di Palestrina in provincia di Roma. Ha scelto di fare il pasticciere fin da piccolo, imitando la nonna e la mamma nella preparazione dei dolci in casa. Il suo sogno è quello di aprire un'attività incentrata sul mondo del cioccolato. Ha scelto di partecipare al concorso per la sua innata voglia di mettersi in gioco, di sperimentare e di accrescere le proprie abilità personali. 

  Ufficio Stampa Puratos Italia Nevent Comunicazione: Antonio Pignatiello - +39 347 553 8247 - a.pignatiello@nevent.it Gianluigi Lanza - +39 349 343 2989 - g.lanza@nevent.it

                                                         Daniela Dal Lago

Paolo Celli: menzione d’Eccellenza per lo chef delle star di Hollywood.

 

E’ stato il successo annunciato della vigilia l’atteso evento Premio 100 Eccellenze italiane, svoltosi nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio nel pomeriggio del 30 novembre. Tra i numerosi appoggi alla manifestazione, i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre a quello di ben undici Ministeri, dell’Anci, della Guardia Costiera e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Lo standing istituzionale dell’iniziativa è partito dai saluti iniziali del Vice Presidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè.

La cerimonia, a cura della Associazione Liber in collaborazione con la casa editrice Rde e il contributo dell’official partner Csa, è stata presieduta da Verdiana Dell’Anna, ed ha visto la partecipazione di un nutrito parterre di ospiti e premiati prestigiosi. E’ stato il premio che ha celebrato la grandezza di chi ha trasformato lo straordinario in realtà consolidate, l’Italia migliore. La nona edizione del Premio d’Eccellenza “100 Eccellenze Italiane” è consistita in una selezione di cento personalità di alto profilo, importanti enti e aziende di successo, che si sono distinti non per un’unica azione meritoria, ma per la loro intera storia da protagonisti di primo piano della vita del Paese. 
Tra le Menzioni d’Onore/Storie d’Eccellenza della giornata anche quella relativa a Paolo Celli, il carismatico ultraottantenne dalle origini toscane noto come lo chef delle star di Hollywood, che conserva ancora vividi i suoi racconti straordinari di una vita unica, degna di un romanzo. Nel suo peregrinare per il mondo ha cucinato per tutti. Ci riferiamo a clienti come Wanda Osiris, Frank Sinatra, Liz Taylor, Maria Callas, Aristotele Onassis….o come Brigitte Bardot, Talia Shire, Francis Ford Coppola, Marlon Brando… “Sono molto orgoglioso per il riconoscimento appena ricevuto dopo una intera vita al servizio del lavoro” - fa sapere alla stampa un Celli emozionato.

 “Ho passato ben 70 lunghi anni nelle cucine del mondo , in particolare assieme ai tanti divi di Hollywood che ho incontrato negli Anni 60, 70 ed 80. Finalmente, qualcuno ha riconosciuto i miei meriti. Ho sempre portato avanti ovunque la nostra cucina povera italiana, spingendo prodotti tipici come l’olio, il vino, i salumi, la pasta. Celli ha anche sottolineato: “Sin da bambino speravo che il sogno di un grande riconoscimento alla mia gavetta e fatica si avverasse: con questa importante menzione di Eccellenza il mio sogno è diventato realtà, alla soglia degli 83 anni. Sono tanto felice”. Paolo Celli è intervenuto alla premiazione accompagnato dal fedele manager Claudio Germanó, che da un anno lo affianca nel disbrigo delle faccende artistiche. Insieme a lui forma il duo, nel format radio-televisivo omonimo, Lo chef e il vagabondo. Attore teatrale, autore, e voce narrante per diverse pagine ed eventi culturali, tra radio e palcoscenico, Germanò lavora da molti anni per il gruppo radiofonico RDS Radio Dimensione Suono SpA. “Essere al fianco di Paolo Celli mi riempie di orgoglio e di gioia”- ha dichiarato l’attivo manager. 

“Per me, oltre ad essere un validissimo punto fermo per comuni progetti importanti tra cinema cucina e spettacolo (nel senso più ampio del termine), Paolo è un uomo da cui imparare il significato profondo dell'umiltà, della dedizione al lavoro e del rispetto verso ogni essere vivente. La sua storia è patrimonio nazionale, e sono veramente fiero di lui. 

Ringrazio tutto lo staff del Premio 100 Eccellenze Italiane per la possibilità di essergli stato accanto durante questo prestigioso evento”. Impossibile citare tutti gli intervenuti di altissimo profilo, che di fatto rendono questo happening romano memorabile e tra i più importanti del 2023. Ha coordinato gli interventi Alda D’Eusanio, giornalista e conduttrice. Ha infine allietato tutti i presenti il quintetto della Banda musicale dell’Aeronautica Militare. Applausi a più riprese sia da parte degli organizzatori che del pubblico presente. Molto soddisfatto anche Riccardo Dell’Anna, Editore di 100 Eccellenze Italiane. 

  Lisa Bernardini Presidente Occhio dell’Arte APS Giornalista www.occhiodellarte.org 

                                                                   Giò Di Giorgio

giovedì 30 novembre 2023

Teatro Vascello (Rm) - dal 5 al 10 dicembre dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17 L'ARTE DELLA FUGA

 


Coreografia Mauro Astolfi Interpreti Lorenzo Beneventano, Anita Bonavida, Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Alessandro Piergentili, Roberto Pontieri, Miriam Raffone, Martina Staltari Assistente alla Coreografia Alessandra Chirulli Musica J.S. Bach Musica originale Davidson Jaconello Disegno Luci Marco Policastro Set concept Mauro Astolfi, Marco Policastro Costumi Anna Coluccia Realizzazione Scenografie Scenario produzione Spellbound Contemporary Ballet con il contributo del Ministero della Cultura coproduzione Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Fondazione Teatro Comunale di Modena. Durata: 60’

L’Arte della fuga è una delle più emblematiche ed enigmatiche opere di Johann Sebastian Bach. Un capolavoro che presenta caratteristiche di grande fascino: se, da un lato, è un’opera senza un assetto definitivo in quanto non fu mai terminata dal compositore, dall’altro questo senso di indeterminatezza è dato anche dall’assenza di indicazione di un organico strumentale specifico per l’esecuzione del lavoro. Hans-Eberhard Dentler teorizzò che l’Arte della fuga fosse scritta da Bach per visualizzare principi filosofici pitagorici: il vocabolo stesso “fuga” potrebbe essere interpretato come ‘volo’, inteso tanto in riferimento alle frasi musicali quanto all’ascesa dell’anima a Dio. “Una fuga è fatta ad Arte se nessuno se ne accorge. Se anzi che scappare da qualcosa o qualcuno, mi confondo con gli altri, mi vesto come loro, uso le loro parole. Per non farmi trovare non c’è niente di meglio che cambiare le mie abitudini, trovare sempre un muro dove nascondermi e lì incontro sempre qualcun altro che è fuggito da qualcosa… La fuga può mascherare la realizzazione di un desiderio o forse è l’unico modo consentito di scappare da un mondo che mi crea imbarazzo. La mia fuga in realtà è un’antifuga, è una prospettiva. È il mio bisogno di guardare la vita con altri occhi. È importante scappare ogni tanto, mi aiuta ad accendere la luce su qualche “zona” buia, ma non serve per rimuovere o dimenticare la sensazione di quello che sono; infatti, rimarrà all’interno della mia mente per sempre, anche quando la fuga sarà finita. Sono fuggito per essere gentile con me stesso…ora posso tornare dagli altri. Anche loro qualche volta hanno provato il desiderio di andarsene e sparire dal mondo. Sono persone.” Mauro Astolfi Spellbound Contemporary Ballet, prodotta da Associazione Spellbound, nasce nel 1994 per volontà del coreografo Mauro Astolfi cui si è aggiunta alla guida due anni dopo Valentina Marini con cui la compagnia ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione. Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale, convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe. L'esperienza di quasi 30 anni in ambito professionale ha rafforzato il know how di un team consolidato di professionisti capace di accogliere progetti di produzione e gestione con una spiccata vocazione all'internazionalizzazione. 
Dal 2015 la struttura allarga il proprio campo d’azione accogliendo anche altri artisti in produzione in una rinnovata visione plurale. Le attività di Spellbound infatti, oltre alla centralità autoriale del coreografo Mauro Astolfi, principale coreografo residente, abbracciano una serie di progetti in rete anche con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come la coproduzione internazionale “Pa|Ethos” a firma del coreografo tibetano Sang Jijia in collaborazione con Fabbrica Europa, Scuole Civiche Paolo Grassi, Marche Teatro, Bejing Dance Festival, "La Mode", installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell'ottobre 2016, la performance installazione “R e Mark” a cura del coreografo Sang Jijia in rete produttiva con Fondazione Fabbrica Europa , City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza, il progetto “Collapse” a firma di Francesco Sgrò , la coproduzione in partnership con Grand Theater de Luxembourg nel 2019 in collaborazione con Jean Guillaume Weis, già artista presso Tanztheater Wuppertal Pina Baush, Spellbound 25 a firma di Astolfi, Marcos Morau, Marco Goecke in occasione del venticinquennale nel 2020 e il recente “We, us and other games” a firma di Dunja Jocic in collaborazione con Bolzano Danza. Dal 2000 l'attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero della Cultura e dal 2022 è accreditata nel ruolo di Centro di Produzione Nazionale della Danza con il più ampio progetto ORBITA|Spellbound co-diretto da Astolfi e Marini. La visione verso la fattispecie di Centro di Produzione nasce dalla volontà di Spellbound, impegnata da oltre 25 anni in ambito produttivo, formativo e di programmazione e circuitazione della danza, a mettere a disposizione questo patrimonio a una comunità più allargata: una casa produttiva che svolge una funzione di cerniera tra le risorse creative in essere sul territorio romano e la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale. Pensato a misura di una città metropolitana Orbita trova il suo cuore presso il Teatro Palladium e dirama le sue attività in spazi satellite della città, diversi per funzioni e identità, come il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Teatro Rossellini. 

Le diverse funzioni del Centro convergono nell'impegno di promuovere i linguaggi performativi e la danza che trovano nella dimensione del corpo, delle soggettività politiche, culturali e di salute che vi si incarnano, un campo di scambio di pratiche, conoscenze e competenze con ricadute sul piano sociale e politico. Biglietteria Intero: 25 euro - Ridotto over 65: 20 euro - Ridotto Cral/Enti convenzionati: 18 euro - Ridotto studenti, studenti universitari, docenti e operatori di scuole di teatro, cinema e danza 16 euro info e prenotazioni promozioneteatrovascello@gmail.com - telefono 06 5881021 acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ acquista tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell'Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842 oppure acquista on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-arte-della-fuga/210391 Info: 06 5881021 – 06 5898031 promozioneteatrovascello@gmail.com - promozione@teatrovascello.it Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Cap 00152 Monteverde Roma STAGIONE TEATRALE 2023 - 2024 del TEATRO VASCELLO Campagna abbonamenti Abbonamento Ponentino 120 euro (8 titoli) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto Card Rezza Mastrella https://www.vivaticket.com/it/ticket/card-rezza-mastrella/225350 Card libera 108 euro (6 spettacoli a scelta) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto Card love 72 euro (2 spettacoli a scelta per 2 persone - 4 ingressi) (ACQUISTA ONLINE) con eventuale scelta del posto 

Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO

lunedì 27 novembre 2023

Il pamphlet di Niky Marcelli contro l’ineleganza maschile dilagante Uomini, come vi vestite male!

 


Ne Il Boudoir del Gentiluomo, lo scrittore affronta quella che definisce “una vera e propria piaga dell’inciviltà moderna” e ed elargisce “consigli non richiesti, ma utili” per debellarla. Prefazione di BONIZZA GIORDANI ARAGNO

Cosa non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di un gentiluomo che voglia dirsi elegante e cosa, per converso, quest’ultimo non dovrebbe indossare mai? Prova a rispondere a questo annoso quesito, con le consuete ironia e arguzia che lo contraddistinguono, il dandyssimo scrittore Niky Marcelli nel suo pamphlet Il Boudoir del Gentiluomo, in uscita a dicembre per i tipi di Edizioni Clandestine, Gruppo Santelli. Resosi infatti conto di quanto un odierno e malinteso concetto di “comodità” abbia soppiantato quello di “eleganza”, Marcelli ci porta con questo divertente “libello” attraverso diversi secoli di moda maschile, raccontandoci le origini di molti degli indumenti che indossiamo ancora oggi. Come scrive la storica della moda e del costume Bonizza Giordani Aragno nella sua prefazione, se la moda è costruzione culturale, il Boudoir del Gentiluomo è il punto di intersezione tra abito, corpo e forma. Autentiche riflessioni sulle recenti evoluzioni della moda maschile a favore di un’eleganza contenuta e dove l’apparenza si pone come indicatore sociale. Il libro compie un ipotetico itinerario tra moda e modi d’intendere l’abbigliamento maschile, tra tradizione e curiosità, tra stile e tendenze. L’Autore si pone con il giusto distacco verso il tema quotidiano a cui ognuno di noi, la mattina davanti al proprio boudoir, pensa: come mi vesto? Senza perdere il suo proverbiale senso dell’umorismo né la sua leggerezza, Niky Marcelli ci consiglia quindi sui tessuti e sui tagli, invitandoci a non essere fashion victims, ma a cercare il nostro stile senza tenere troppo conto delle mode del momento e, soprattutto, a seguire sempre i dettami di quelli che chiama “Madonna Sobrietà” e “Messere Buongusto”. Questo senza ovviamente tralasciare la doverosa attenzione a quello che chiama “la base”, ovvero il nostro corpo. Perché, sostiene, il nostro aspetto è il nostro primo biglietto da visita e chi non ha cura e amore verso se stesso non può averne nemmeno verso il suo prossimo. E lo stile è tutto! 
Niky Marcelli foto Simona Poni


  NIKY MARCELLI – NOTE BIOGRAFICHE Niky Marcelli, giornalista e scrittore, è nato a Milano ma si è trasferito quasi subito a New York e successivamente a Roma, dove ha risieduto fino al 2004, prima di coronare la sua vecchia aspirazione di andare a vivere in campagna. Cronista investigativo e critico di spettacolo, è stato uno dei «padri fondatori», nonché caporedattore, del settimanale satirico e di controinformazione La Peste, per il quale ha firmato numerose inchieste. Ha collaborato successivamente con i quotidiani L’Umanità, Il Giornale d’Italia, L’Avanti, Libero; con i periodici Audrey, Avvenimenti, Il Giornale Off, In Famiglia, Adesso, Di Tutto, con Mimì, inserto culturale settimanale de Il Quotidiano del Sud e con molte trasmissioni di successo della Rai, tra cui Via Teulada 66, Piacere Rai Uno, In Famiglia, Domenica In,Uno Mattina. Come autore ha firmato nel 1993 il primo varietà prodotto e trasmesso dall’allora Tele Monte Carlo: Specchio delle mie brame - in collaborazione con l'agenzia Elite di John Casablancas - e, in teatro, la commedia Capolinea, rappresentata con successo nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. Nel 2003, per i tipi di Maretti, è uscita la sua raccolta di racconti Sotto la pergola del bar che non c’è più. Ora disponibile anche in e-book. Dal 2004 al 2007 ha diretto l’agenzia web Lo Sport Dal 2003 al 2010 ha collaborato con il settimanale di satira politica Veleno. Nel 2013, per i tipi di TEKE, è uscito il suo giallo L’Ultimo Swing, rieditato a settembre del 2018 per i tipi di StreetLib. Nel mese di luglio 2015, sempre per i tipi di TEKE, pubblica il romanzo La Contessa Rossa, primo volume della saga omonima. A maggio 2016, pubblica in e-book, la raccolta di racconti Il senso di Giulio per Camilla , il manuale di cucina Tegame di scrittore non ancora bollito e la raccolta di poesie Versi Liberi . A dicembre 2017, l’e-book Tegame di scrittore non ancora bollito diventa un libro per i tipi di StreetLib e una rubrica settimanale sul quotidiano on line Dailygreen.it. A marzo 2018, sempre per i tipi di StreetLib, esce la terza edizione de La Contessa Rossa e il primo giugno dello stesso anno I Misteri di Hatria, secondo volume della saga. A settembre 2018 viene rieditato da StreetLib anche L’Ultimo Swing. A maggio 2019 esce, per i tipi di Santelli Editore, il giallo La Strega Spiaggiata e nel mese di giugno, per StreetLib, il secondo volume di Tegame di Scrittore Non Ancora Bollito. A dicembre 2020 esce, per i tipi di StreetLib, il romanzo La Donna di Lana, terza avventura della saga de La Contessa Rossa. A gennaio 2023 esce, per i tipi di Santelli Editore, giallo La Vena Mazzarini. A dicembre 2023, per i tipi di Edizioni Clandestine, esce Il Boudoir del Gentiluomo. Attualmente lavora alla Rai. Vive tra Roma e Cesenatico. 

                                                                     Giò Di Giorgio

Amelie torna a stupire il lettore: “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità”

Amalia Mancini con Giovanni Vespaziani

Il volume è appena uscito e già se ne parla molto : l’ultima pubblicazione della scrittrice Amalia Mancini (nota nell’ambiente letterario come Amelie) sta riscuotendo curiosità e forte interesse da parte del pubblico. Il titolo? “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità”, al momento reperibile su Amazon. 
Amalia Mancini

L’ autrice si immerge nell'incredibile mondo di due giganti della giustizia e racconta la storia poco conosciuta di una collaborazione, trasformatasi in amicizia, tra il giudice Giovanni Falcone, vittima della mafia nella tragica strage di Capaci del 1992, e l' avvocato Giovanni Vespaziani, oggi novantaduenne (zio materno di Amelie). Durante gli eventi narrati nel libro, Vespaziani era il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Rieti, incaricato da Falcone di difendere il pentito di mafia Antonino Calderone. Le vicende storiche testimoniano questo contributo cruciale, che insieme a quelli di Tommaso Buscetta ed altri collaboratori di giustizia, ha permesso a Falcone di tracciare la strada per il leggendario maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra. In un'Italia avvolta dall'ombra della corruzione e della violenza, il rispetto reciproco, la fiducia e l'impegno per la giustizia hanno tessuto un rapporto di stima tra il coraggioso combattente Falcone e Vespaziani, anch’egli instancabile difensore della visione di un'Italia libera e onesta. Entrambi, insomma, custodi di un sogno comune per un Paese migliore. Il contenuto giornalistico di questo nuovo, ultimissimo libro di Amelie è straordinario non solo perché’ rivela innumerevoli dettagli di una collaborazione epocale tra un magistrato coraggioso e un avvocato determinato, ma anche perché’ presenta un tesoro di contenuti inediti che porteranno nel cuore pulsante di una verità nascosta. Con 172 pagine cariche di rivelazioni, “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità” si disvela molto più di una semplice lettura, trasformandosi in un'esperienza che cambierà la prospettiva del lettore riguardo ai temi della giustizia, della verità e del coraggio. Amalia Mancini, nata a Rieti, ha trascorso gran parte della sua vita a Roma, dove ha conseguito la laurea in Lettere con 110 e lode e si è affermata come biografa, scrittrice, giornalista. Apprezzata dalla critica anche come sceneggiatrice e poetessa, ha studiato a lungo il mondo del giornalismo, dedicandosi perfino ad una tesi sperimentale su questa professione. Numerosi sono i premi di settore che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera, tra cui il Premio letterario Corrado Alvaro (conferito dalla Presidenza del Ministero per i Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Corrado Alvaro), il Premio Borromini (dedicato alla celebrazione del quarto centenario dalla nascita dello stesso, conferito dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Ufficio Centrale per i Beni Archivistici), il Premio Capit Terzo Millennio consegnatole da Piero Angela, il Premio internazionale Altiero Spinelli, il Premio Viareggio Carnevale. Tra i prossimi impegni di Amalia Mancini a dicembre, il primo sarà a Salerno, presso la sede dello Yachting Club; il 2 in Costiera amalfitana, all’ Aula consiliare Comune di Minori; il giorno 11 a Palermo, all’interno del Palazzo Reale - Assemblea regionale della Sicilia, Sala Piersanti Mattarella. Per poi proseguire a Narni, ed approdare il prossimo anno a Roma (Sala della Protomoteca in Campidoglio il giorno 24 gennaio), e finalmente nella sua Rieti (data richiesta a gran voce da tanti lettori abituali, e al momento ancora da stabilire), Tivoli, Viterbo, Firenze, Siena, Arezzo…in un calendario in itinere e che si prospetta decisamente impegnativo per questa Autrice, attualmente anche presidente di giuria del Campionato Nazionale Cittadinanza e Costituzione. Tra i numerosi altri incarichi di cui si occupa, ricordiamo che Amalia Mancini è componente del Comitato di redazione del periodico di Informazione culturale “Cultura e dintorni”, e che vanta collaborazioni con varie testate giornalistiche. Ha consolidato la sua carriera nel campo culturale, collaborando con il Ministero della Cultura per la stesura di biografie di artisti famosi come Totò, Corrado Alvaro, Borromini, Antonio Canova ed altri artisti illustri. Il risultato di questo impegno straordinario è stata la creazione di cataloghi che raccontano in modo avvincente e approfondito la vita e l'opera di questi grandi personaggi. Tra i suoi libri: “Lucio Battisti l’enigma dell’esilio”, “L’amore piace a tutti”, “La Tata dei Divi”. 




E’ coautrice del volume “Giovani e Droga, Perché?” e curatrice del libro “Le mie Prime vere Scarpe”. Con la prima edizione di “Emozioni Private”, che diversi siti specialistici hanno posto in testa alla classifica dei 10 migliori libri su Lucio Battisti, l’autrice ha vinto il Premio Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Comitato Provinciale di Salerno 2019) e il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2021. Ad “Emozioni private”, nella edizione ampliata pubblicata nel 2023, in occasione degli 80 anni dalla nascita di Lucio Battisti, sono stati assegnati il Premio Scriptura artistico letterario internazionale di Nola (Na), fondato, promosso e organizzato da Anna Bruno; il Premio Internazionale Salvatore Quasimodo per la sezione “Saggio o Tesi di laurea”; il Premio Cartesar Carlo de Iuliis; il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura, il Premio Switzerland Literary Prize. Autrice finanche di 20 sillogi poetiche inedite, le sue opere abbracciano una vasta gamma di generi, dalle commoventi storie d'amore alle profonde analisi psicologiche, dalle affascinanti biografie ai volumi dedicati all’arte. Questo e molto altro, per una eccezionale interprete di vicende e sentimenti dei nostri giorni. Il libro è disponibile su amzn.eu/d/2mDakRb 

Lisa Bernardini Giornalista 347 1488234 – www.lisabernardini.it

Giò Di Giorgio