Uno stile di vita autentico, naturale, accogliente è tra le leve
del successo turistico della Puglia. Lo hanno compreso bene le Istituzioni
regionali che hanno intrapreso un percorso strategico in questa direzione già
da diversi anni. Ora, la sfida possibile è mettere a sistema il ‘modello
Puglia’, rendendolo capace di generare ancora maggiore valore economico ed
occupazione, partendo dalla sua storia, cultura e bellezza, ma anche dalla
creatività e dalla passione dei suoi talenti.
E’ stato questo il tema del workshop ‘Puglia, a way of life’ che
ha avuto luogo presso la Sala della Stampa Estera a Roma nell’ambito della
rassegna ‘All Routes Lead to Rome’.
È intervenuto Giorgio
Palmucci, Presidente ENIT: “Come Agenzia nazionale del turismo,
il nostro ruolo è promuovere l’Italia, lavorando a stretto contatto con le
regioni. Con la Regione Puglia c’è un rapporto straordinario, poiché la Puglia
ha puntato su un turismo lento, ‘dedicato’ non solamente alle destinazioni
conosciute ma anche a quelle meno note che hanno altrettanto da offrire da un
punto di vista culturale, naturalistico, eno-gastronomico, esperienzale. Tutti
aspetti che il turista cerca fortemente”.
“Siamo impegnati, Istituzioni e cittadini pugliesi, per
costruire un modello che si basi soprattutto sull’identità della nostra regione
e che punti a far rimanere i nostri giovani”, ha dichiarato l’Assessore regionale al Turismo,
Loredana Capone. Perché "puntare proprio sull’indotto
turistico", è stata lei stessa a spiegarlo, “non esiste altro settore
economico che genera lavoro delle persone quanto quello del turismo fatto di
accoglienza, buona cucina, conoscenza dei luoghi. Se è vero che occorre dare ai
nostri giovani ‘ali e radici’, in Puglia possiamo farlo con questo modello di
sviluppo dalla fortissima dimensione umana” ha concluso citando un proverbio
mediterraneo.
Per Aldo
Patruno, Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo di Regione Puglia,
il tema della programmazione di medio-lungo periodo è il nodo cruciale per
sviluppare delle linee di intervento strutturale ed efficaci. “La Puglia è
virtuosa anche in questo, dal momento che ha sviluppato piani strategici
decennali e sta mettendo in atto politiche che produrranno risultati andando
anche oltre la durata di una legislatura. Questa è la chiave per ‘andare
lontano’, per andare oltre i provincialismi, per consolidare una destinazione
turistica ancora giovane e sviluppare un modello diverso di sviluppo del
Mezzogiorno che guarda al Mediterraneo come culla di civiltà e non tomba di
migranti”, ha detto nel suo intervento in cui ha citato diversi esempi di
eccellenze pugliesi.
Di creatività e impresa ha parlato approfonditamente Vincenzo Bellini, Presidente del
Distretto produttivo ‘Puglia Creativa’: “L’impresa culturale
creativa oggi in Puglia cresce di oltre il 4% di anno in anno, in un momento in
cui l’economia nazionale è in completa stagnazione”.
Fabio Viola, uno dei pionieri del gaming digitale
in Italia e fondatore del progetto digitale ‘TuoMuseo’, dal
workshop ha lanciato una proposta: luoghi di cultura che siano essi stessi
produttori di cultura: “Avete mai pensato al fatto che un museo, ad esempio,
non produce direttamente cultura? La rivoluzione potrebbe essere, invece, siti
che siano in grado di creare contenuti oltre che di promuoverli”.
Ha completato i lavori della mattinata Guido Guerzoni, docente del corso di
laurea ‘Museum Management’ dell’Università Bocconi il cui
intervento è stato incentrato sull’impatto dei processi di
internazionalizzazione della presenza turistica della Puglia: “È la regione
italiana che è cresciuta più di ogni altra negli interessi di pubblici
internazionali. E questo grazie a due driver importanti: investimenti su Cinema
e Audiovisivo e promozione dedicata a target specifici.”
I lavori sono continuati anche nel pomeriggio con una sessione
interamente dedicata alle esperienze di Puglia. A portarle sono stati Franco Punzi, Presidente del Festival
della Valle d’Itria, fra i più antichi di Puglia e più
importanti d’Europa, Enrico
Romita, ideatore di ‘Hell in the Cave’ che, portando l’Inferno
di Dante nelle grotte di Castellana, è oggi l’unico spettacolo stanziale della
regione Puglia e uno dei pochi in Italia, Giuseppe Teofilo, Presidente della ‘Fondazione Pino
Pascali’ di Polignano a Mare, attualmente in mostra alla
Biennale di Venezia, Claudia
Poggi, responsabile del settore museale dell’Accademia Cittadella Nicolaiana,
Nancy Dell’Olio,
avvocata newyorkese nata a Bisceglie nominata Ambasciatrice della Puglia nel
mondo.
È stata quest’ultima a concludere la serie di interventi
pomeridiani e a tirare le fila dei lavori della giornata: “oggi è emerso che la
Puglia è un brand che ha tutte le carte in regola per stare sulla scena
internazionale, attraverso le carte vincenti del turismo e della cultura”.
A moderare il dibattito di entrambe le sessioni, la giornalista di La7 Paola Moscardino.
La Puglia
si proietta, così, a consolidare il suo brand puntando sulla sua identità.
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