sabato 9 ottobre 2021

Il Nazareno MMXX, grande successo per il libro "Coco Chanel" con una parata di stelle - Roma

 

Tantissimi i vip che hanno partecipato alla presentazione del libro “Coco Chanel - Una donna del nostro tempo” di Annarita Briganti a cui è seguita una degustazione di crudi di pesce per festeggiare l’apertura del ristorante Il Nazareno MMXX.

Grande festa nel cuore di Roma per l’apertura del nuovo ristorante il Nazareno MMXX (Largo del Nazareno, 13) che punta a diventare un punto di riferimento per la ristorazione romana con le sue specialità di pesce. Un progetto che vede coinvolti due coraggiosi imprenditori Domenico Scevola, in compagnia della sua affascinante moglie Assunta, e Fabio Palazzi che dopo la sua agenzia di management ora ha deciso di investire nella ristorazione nonostante il covid-19: 
“Il progetto doveva partire lo scorso anno, ma siamo dovuti stare fermi con il ristorante pronto. Ora finalmente possiamo iniziare quest’avventura ed è fantastico poterlo fare con un evento dedicato a Coco Chanel, raccontata da una meravigliosa scrittrice come Annarita Briganti”. 

Una serata glamour tra crudi di pesce e bollicine, ma anche di arte e cultura con la presenza di Annarita Briganti che ha presentato il suo ultimo libro “Coco Chanel - Una donna del nostro tempo”, Cairo Editore, che dopo 6 mesi dall’uscita sta avendo un successo straordinario: “Ho scritto questo libro durante il periodo del lockdown con un lavoro di ricerca. 

Mi piace raccontare storie vere, in particolare le storie di grandi donne. Coco Chanel non è mai stata raccontata in questo modo, lei è una donna senza tempo scoprirete del materiale inedito che vi permetterà di conoscere cosa c’è dietro la leggenda”, le parole di un’emozionata autrice. 

 Il libro in una narrazione che all’intensità della ricerca unisce una concezione viva della memoria quale dimensione non del passato, ma del presente, Annarita Briganti conduce il lettore in un vero e proprio incontro con una donna che a mezzo secolo dalla scomparsa appartiene ancora, e pienamente, al nostro tempo.
Nel suo racconto, i luoghi attraversati e i sentimenti vissuti fanno brillare gli eventi storici di luce propria, restituendoci la persona Chanel al di là dell’icona, le sue verità oltre le leggende e le polemiche, la sua forza oggi che, come mai prima, ne avvertiamo il bisogno. 
Tantissimi i vip che hanno deciso di non perdere l’appuntamento con Coco Chanel, tra tutti Valeria Marini tra i primi ad arrivare con uno scintillante abito nero seguita da Federico Fashion Style in uno sfarzoso vestito con mantello dorato pronto a scendere in pista a “Ballando con le Stelle”. Scatti e bollicine anche per Domenico Vacca, icona di made in italy e luxury brand, accompagnato dall’attrice Eleonora Pieroni. 

Stile rock per Alma Manera, mentre Beppe Convertini arriva direttamente in motorino con ancora il casco sottobraccio. Curiosità anche per il cantante rock Hania, per la stella mondiale del burlesque Daisy Ciotti e il pittoresco opinionista tv Rai Santino Fiorillo, Edoardo Sylos Labini.
Presente anche il regista Lorenzo Tiberia, selezionato con il suo ultimo corto alla prossima Festa del Cinema di Roma, e il pluripremiato regista Pierfrancesco Campanella. 

Foto e selfie per Giacomo Urtis e Francesca Maria Giugliano, oltre che per la splendida top influencer Kate Cavaliere e l’attrice internazionale Antonella Salvucci. 
L’ultima ad arrivare in uno splendido abito argentato è AydaYespica, che scatena i flash dei fotografi di questa notte di ritorno alla normalità nelle serate della Dolce Vita romana. 

  Ufficio Stampa Ennio Salomone salomone.ennio@gmail.com Cell: 346 6142314 

                                  Giò Di Giorgio








giovedì 7 ottobre 2021

ANEC Lazio Associazione Nazionale Esercenti Cinema presenta I CINEMA: “SALE” DELLA VITA Ottobre-Novembre-Dicembre 2021 ROMA-TREVIGNANO-BRACCIANO-FROSINONE-GAETA-RIETI-BOLSENA Proiezioni e incontri s’autore in sette serate “extra”

 Testo alternativo

Un’iniziativa con il sostegno della Regione Lazio (Bando “Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva) Coordinamento artistico di Franco Montini, Roberto Ippolito e Claudio Giustini


Presentazione ufficiale: Martedì 19 ottobre 2021 – Ore 18:00 Nuovo Cinema Aquila Via L’Aquila 66/74 - Roma 

Per allontanare la crisi delle sale cinematografiche – dovuta alle limitazioni dell’emergenza Covid e alla moltiplicazione della fruizione dei film sulle piattaforme online - nasce da un’intuizione dell’AGIS, con il sostegno della Regione Lazio e in collaborazione con ANEC Lazio, un nuovo progetto che vuole stimolare e mettere in gioco in prima linea proprio gli esercenti. 

I CINEMA: “SALE” DELLA VITA è un’iniziativa, con il coordinamento artistico di Franco Montini, Roberto Ippolito e Claudio Giustini, che da ottobre a dicembre, proporrà in sette comuni del Lazio sette diversi appuntamenti, ognuno mirato a far rivivere il luogo della visione cinematografica come vero e proprio scambio culturale con lo spettatore. 

L’iniziativa si propone di dimostrare come la sala sia un importantissimo luogo di aggregazione sociale, dove il cinema si incontra con le diverse espressioni artistiche: letteratura, musica, teatro. Per questo motivo ciascun appuntamento, oltre alla proiezione di un film, prevede incontri dal vivo, esibizioni, confronti a più voci, con la partecipazione di cineasti e non solo. “Il Cinema – dichiara Giovanna Pugliese, Responsabile Cinema della Presidenza della Regione Lazio - non è solo una risorsa economica, è anche una fabbrica di sogni, un simbolo che crea socialità, empatia, coesione. Il Cinema tocca le corde delle emozioni e fa riaffiorare la nostra umanità. È importante promuovere i film, incrementare il pubblico nelle sale, ma è anche fondamentale pensare alla formazione delle giovani generazioni, e formare il pubblico e provare ad avvicinarli a questo potente e straordinario mezzo di immaginazione e racconto che è il Cinema. Perciò come Regione Lazio finanziamo e rilanciamo la rete dei festival, 39 quelli finanziati quest’anno, in modo da portare il Cinema in tutto il Lazio, e attraverso tutta una serie di iniziative che vedono coinvolte tutte le aree della nostra regione.” “Si tratta di una scommessa, ma anche di una sfida per rivalorizzare le nostre strutture, allertare i nostri associati e riportare il pubblico a vivere pienamente i contenuti e le sfumature della lavorazione di un’opera – continua Leandro Pesci, presidente di ANEC Lazio – affinché la sala sia una zona dove succede qualcosa di più di una visione passiva, un contesto in cui si riesca a coinvolgere il territorio a partire dalla sua stessa comunità, trascinandola fuori dal piccolo schermo di tv, computer e telefonino, per ripristinare un senso gioioso di emozione condivisa, aldilà delle differenze socio-generazionali” Le location prescelte sono le seguenti: Nuovo Cinema Aquila (Roma), Cinema Palma (Trevignano), Cinema Virgilio (Bracciano), Multisala Dream (Frosinone), Cinema Ariston (Gaeta), Cinema Moderno (Rieti), Multisala Moderno (Bolsena). La programmazione e i protagonisti verranno annunciati nel corso del primo appuntamento, Martedì 19 ottobre, alle ore 18:00 al Nuovo Cinema Aquila di Roma, prima dell’incontro con Massimo Popolizio per la proiezione di un classico della cinematografia italiana, “Accattone” di Pier Paolo Pasolini, di cui proprio a novembre ricorrono i 60 anni esatti dalla prima.

Sito web ufficiale: http://www.aneclazio.com/ INFOLINE: +39 06 4451290 - anec@agisanec.lazio.it 

 Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it 

                                                     Giò Di Giorgio

"40 MQ" scritto e diretto da Emiliano De Martino - 21-22-23-24 ottobre il palcoscenico del Teatro degli Audaci di Roma

 


Il 21-22-23-24 ottobre il palcoscenico del Teatro degli Audaci di Roma accoglierà “40 mq” uno degli spettacoli scritti e diretti da Emiliano De Martino, fiore all’occhiello della sua EDM Produzione e Distribuzione. 
Il protagonista è Sergio -interpretato dal giovane Domenico Palmiero, scoperto da De Martino durante il suo Festival Teatrale TEATRAMM'-, un uomo alla soglia dei 40 anni, un po’ sbruffone e un po’ bambino, alle prese con problemi quotidiani apparentemente insormontabili e la voglia di calore e di rapporti umani più autentici. "Sergio è, forse, il prototipo di tutti noi. È il prigioniero dei suoi 40mq nei quali, se da un lato afferma di starci bene, dall'altro i fatti fanno capire quanto abbia bisogno degli "altri". Sergio ha bisogno di affetto e non lo ammette. Ha bisogno di uscire dai suoi 40mq e trovare altri spazi dei quali occuparsi… nei quali amare. Ha bisogno di uscire da sé stesso e dedicarsi a un'altra persona per poi ritrovarsi e condividere, come il suo appartamento di 40 mq. Troverà qualcuno… troverà una persona. Basta quella. Basta amare". Domenico Palmiero Tra situazioni paradossali arriverà una nuova inquilina “tutto pepe” Luana interpretata da Irene Antonucci, attrice e docente di EDM Factory, l'accademia artistica di De Martino. 
 "Luana rappresenta tutti noi, uno stereotipo che si sgretola, la rincorsa verso qualcosa che si scontra con le nostre fragilità interiori e la bellezza di essere sé stessi nelle proprie imperfezione, dove l’amore verso sé salverà lei e il suo rapporto con il mondo esterno". 

Irene Antonucci Nella storia si farà spazio con le sue incursioni Mamma Claudia -interpretata da Laura Sorel, già più volte in scena nei panni di questo spassoso personaggio. 
Claudia, colorita e un po’ naif, da un lato vorrebbe un figlio maturo ed emancipato secondo gli stereotipi televisivi, però e, dall'altro, continua ad assecondare quasi ogni sua richiesta. "Il mio personaggio mi piace tantissimo. Mi diverte interpretare una mamma al di fuori del mio essere. Claudia ironica esuberante nelle sue uscite, ma dentro di lei c'è anche la consapevolezza di essere giusta al momento giusto. Per poi arrendersi per amore e per la crescita del suo Sergiolino".

Laura Sorel L’opera strizza l’occhio ad un pensiero tanto contemporaneo quanto antico che si snocciolerà lungo il corso dello spettacolo. "Nessuno di noi dovrebbe essere giudicato, ma dovrebbe sentirsi libero di essere ciò che è veramente". Sono le parole di Emiliano De Martino che racconta il cuore di tutta la storia. 
Il senso più esplicito di “40mq” è che l’amore, in qualsiasi forma si palesi, è meraviglioso e prezioso, sia esso verso una mamma invadente e possessiva o verso un’altra “persona” che può apparire diversa da ciò che gli altri si aspettano. Non mancheranno momenti brillanti, pennellate di romanticismo non convenzionale e altri spunti di riflessione, fra un sorriso e una risata di gusto, che lasceranno nello spettatore una consapevolezza tutta nuova. La regia di De Martino sottolinea, come in ogni sua opera, il racconto attraverso un sapiente gioco di luci e musiche dal taglio quasi cinematografico creando l'atmosfera giusta che immerge lo spettatore in quei 40mq di emozioni e verità.

 Cast artistico: Domenico Palmiero - Sergio Irene Antonucci - Luana Laura Sorel - Mamma Claudia Regia: Emiliano De Martino 









Produzione esecutiva e Ufficio Stampa: Valentina Proietto Scipioni EDM Produzione e Distribuzione Organizzazione generale: Gianluca Lombardi EDM Produzione e Distribuzione Info line: 333.7491357 Mail: edmproduzioneedistribuzione@gmail.com 

                 Daniela Dal Lago

mercoledì 6 ottobre 2021

Mostra personale del Maestro ATHOS FACCINCANI Sporting Club Due Ponti: dal 9 ottobre al 14 Novembre PONTI DI LUCE

 

Il “Maestro del colore” espone 30 oli su tela di rara fattura Vernissage sabato 9 ottobre alle ore 18 alla presenza dell’Artista che torna a Roma dopo il successo della sua rassegna al Vittoriano 

Dopo il successo della sua mostra antologica al “Vittoriano” (Ottobre 2005), torna a Roma il Maestro Athos Faccincani in un luogo dove la cultura sportiva alberga da anni: infatti, lo Sporting Club Due Ponti ha creato un format ad hoc - “Due Ponti… e a capo / Cultura in movimento” - per unire due tra le essenze principali della nostra esistenza. Il titolo della personale di pittura del “Maestro del colore” reca, dunque, un titolo non occasionale - “Ponti di luce” - che rispecchia, comunque, ampiamente la produzione più recente del quotato Artista di fama e livello internazionali. Nasce, così, una rassegna pittorica dedicata alla luce, alla vita e al colore rielaborati nei paesaggi fioriti di Athos Faccincani: una trentina di opere olio su tela, di vario formato, faranno mostra di sé in via Due Ponti 48/a da sabato 9 ottobre a domenica 14 Novembre 2021, tutti i giorni (orario continuato 9-19, ingresso libero). Il vernissage avrà luogo sabato 9 Ottobre alle ore 18 (via dei Due Ponti 48, tel. 06.3339360), alla presenza dell’Artista e di molti personaggi della cultura e del mondo dell’imprenditoria, oltre a un nutrito gruppo di collezionisti e mecenati dell’arte contemporanea, accolti dai Presidenti dell’elegante Circolo sportivo romano, Emanuele e Pietro Tornaboni. Athos Faccincani è nato a Peschiera del Garda il 29 Gennaio 1951. Negli anni ‘70 il giovane artista comincia a farsi notare per l’intensità espressiva delle sue figure: gli viene così commissionata una mostra sulla Resistenza presso la Gran Guardia di Verona che gli frutterà la Medaglia di Cavaliere della Repubblica consegnatagli dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. 

Nel 1980, dopo un profondo cambiamento interiore, Faccincani si lascia ispirare dalla Natura che diventa protagonista indiscussa della sua pittura che ormai ha conquistato sia l’amore del pubblico sia l’attenzione della critica grazie ai colori vivaci e inconfondibili, dove la luce e il sole, testimoniando gioia e serenità, concorrono al recupero dei valori interiori. Da allora l’ascesa del Maestro del Colore si è estesa ben oltre i confini nazionali, tra le sue esposizioni internazionali più importanti quelle di New York, Boston, S. Antonio, Miami, San Francisco, Chicago, Los Angeles, Londra, Vienna, Tokyo, Madrid, Zurigo, Amburgo, Monaco, Sofia, Hong Kong, Singapore e Montecarlo. Innumerevoli anche i premi di cui è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi il Premio Personalità Europea consegnatogli a Roma e il Leone d’Argento al Narnia Festival. La personale del Maestro Athos Faccincani allo Sporting Club Due Ponti è curata dal dott. Gianluigi Bettoni (Info: g.bettoni@athosfaccincani.it +39 334.6658612). 

  UFFICIO STAMPA: Marino Collacciani Info: +39 338.7146750 m.collacciani@gmail.com

                                                            Giò Di Giorgio

martedì 5 ottobre 2021

ANDY LUOTTO-Non è un libro di ricette, ma ci sono 50 ricette. Non è un libro di favole, ma ci sono delle favole; non è un libro di vignette o pittura, ma ci sono i dipinti di Adriana De Lorenzis.

 
Cotto in Coccio, l’astronauta e il contadino di Andy Luotto è la storia Raimondo Navarro, personaggio di Mario Marenco: un’astronauta dimenticato da Dio nello spazio che non torna mai. Nel libro di Andy Luotto l’astronauta torna miracolosamente sulla Terra e incontra un contadino. Inizia così un dialogo che spazia dai racconti comici, della magia, ci sono momenti romantici e riflessivi, ma alla fine si parla sempre di cibo: pietanze cotte in coccio. La cottura più antica dal nord al sud. COMUNICATO STAMPA “Con questo libro ho voluto far divertire, ma anche riflettere attraverso i piatti più comuni della cucina italiana con un pizzico di innovazione” dice Andy. “Il libro ha due bellissime prefazioni, una di Federico Quaranta un vero esperto del mondo agricolo e del cibo e l’amica di sempre Marisa Laurito con cui ho condiviso molte trasmissioni.” Con Cotto in Coccio Andy Luotto ci trasporta all’interno della sua passione culinaria. 

È un libro da leggere e molto bello da sfogliare, un oggetto da tenere sul tavolino del salotto. Le ricette inserite sono semplici e gustose. Biografia: Attore, sceneggiatore e regista. Nasce nel 1950 a NEW YORK. (USA). È diplomato all'istituto alberghiero di Civita Castellana e ha aperto un ristorante a Sutri, successivamente passato a una nuova gestione con il nome di Osteria dell'Oca. Nel 2016 ha fondato la società Luotto Factory e aperto il ristorante "Là" in Piazza Venezia, nel cuore di Roma.

Ufficio Stampa LFmSolution lfm.solution20@gmail.com www.lfmsolution.it

 
                            Giò Di Giorgio

39° VALDARNOCINEMA FILM FESTIVAL 72° Concorso Nazionale “Premio Marzocco” Premio Marzocco 2021 al regista Antonio Capuano 6-10 ottobre 2021 Cinema Teatro Masaccio San Giovanni Valdarno (Ar)

 Testo alternativo


Si è svolta stamattina nella Sala del Gonfalone della sede del Consiglio della Regione Toscana a Firenze, la conferenza stampa di presentazione della 39esima edizione del ValdarnoCinema Film Festival che si svolgerà dal 6 al 10 ottobre al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno (AR) quest’anno in presenza e secondo le normative vigenti anti-Covid. Alla conferenza stampa sono intervenuti Antonio Mazzeo Presidente del Consiglio della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli Consigliere regionale, Stefania Ippoliti Responsabile Area Cinema e Mediateca e direttore di Toscana Film Commission, Valentina Vadi Sindaco di San Giovanni Valdarno, Fabio Franchi Assessore alla Cultura di San Giovanni Valdarno, Paolo Minuto Direttore Artistico del 39° ValdarnoCinema Film Festival e Luigi Nepi Presidente del Comitato del ValdarnoCinema Film Festival. Un’edizione particolarmente ricca per il ValdarnoCinema Film Festival, uno dei concorsi cinematografici più antichi in Italia le cui origini risalgono al 1949 e che quest’anno si avvale della direzione artistica di Paolo Minuto, docente di Storia del Cinema Italiano all’Università per Stranieri di Reggio Calabria, già presidente della Federazione dei Circoli del Cinema e della Federazione Internazionale dei Circoli del Cinema. Il festival cinematografico aprirà il proprio programma agli schermi italiani ed internazionali offrendo, oltre ai molti film in concorso in prima visione, anche omaggi, eventi speciali, masterclass e incontri a tema con ospiti di fama internazionale. “Arriva ad un traguardo molto importante il festival ValdarnoCinema, che quest’anno giunge alla sua 39esima edizione. Una continuità rappresentativa della centralità della manifestazione per la vita culturale di San Giovanni e di tutto il Valdarno. Con l’area cinema di Fondazione Sistema Toscana – afferma la responsabile Stefania Ippoliti – guardiamo con grande interesse e contribuiamo alla promozione di un festival che propone film di qualità e focus di rilevanza culturale e sociale, come quello dedicato alle battaglie per l’affermazione dei diritti delle donne afghane”.
 “Un festival autorevole sia nella sezione concorso, – hanno sottolineato Valentina Vadi Sindaco di San Giovanni Valdarno e Fabio Franchi Assessore alla Cultura – con molti film di produzione estera e molti che hanno partecipato alle più prestigiose rassegne internazionali sia nella giuria la cui presidenza è stata assegnata alla regista afghana Diana Saqeb. E con uno sguardo attento e puntuale sul cinema contemporaneo e sull’attualità”. “Questa edizione del VCFF – ha detto il Direttore Artistico Paolo Minuto – contribuisce alla rinascita della socialità e dell’interculturalità, con la presenza in programma di film provenienti da varie parti del mondo, di autori sia esordienti sia affermati”. “Felici di tornare in sala, con il pubblico e gli autori. – E’ il commento di Luigi Nepi Presidente del Comitato – Un’edizione che è il nostro contributo e speranza per un ritorno alla normalità”. La pre-apertura del festival sarà l’Evento speciale ANPI con la proiezione, mercoledì 6 ottobre alle ore 16 de I primi saranno gli ultimi di Pasquale D’Aiello. A seguire, alle ore 18, la manifestazione inaugurerà ufficialmente con il film Io resto, di Michele Aiello, uscito in sala proprio in questi giorni: un omaggio alla resistenza delle prime settimane dell'epidemia, che ha potuto vedere la luce solo adesso che siamo vicino all'uscita dalla fase più critica ed emergenziale, durata oltre 18 mesi. Michele Aiello terrà lo stesso giorno una masterclass sul montaggio nel cinema documentario. La serata inaugurale del festival, alle ore 21, sarà dedicata a Nino Manfredi con la proiezione della versione restaurata di Pane e cioccolata. Ad introdurlo sarà la figlia Roberta, relatrice il giorno dopo, alle ore 17, di un incontro con l’autore per la presentazione del libro di Andrea Ciaffaroni Alla ricerca di Nino Manfredi. Tra gli ospiti illustri del Festival spiccano, con due opere in concorso per la sezione lungometraggi, Alessandro Rossellini, che illustrerà giovedì 7 ottobre il suo The Rossellinis, una visione personale della numerosa famiglia di Roberto Rossellini, e Jacopo Quadri che presenterà la sera di venerdì 8 ottobre il film Ultimina, la storia di una donna che vive da sola in Maremma ed è testimone di gran parte degli eventi del secolo scorso. L’evento speciale dedicato alle scuole prevede invece la proiezione, la mattina dell’8 ottobre, de In prima linea, documentario di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso con la presenza del regista Francesco Del Grosso e del fotografo Giorgio Bianchi che dialogheranno con gli studenti al termine della proiezione. Sabato 9 ottobre sarà invece inaugurata, negli spazi della Casa della Cultura Palomar, la mostra della fotografa di scena Greta De Lazzaris che ripercorrerà un itinerario visivo del film Pinocchio di Matteo Garrone attraverso 25 suoi scatti sul set. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino a febbraio. Il Premio Marzocco d’oro alla carriera sarà quest’anno attribuito al regista e scenografo Antonio Capuano. La cerimonia di premiazione avrà luogo la sera di sabato 9 ottobre presso il Cinema Teatro Masaccio. In tale ambito verrà proiettato il suo ultimo film, Il buco in testa. La serata di chiusura, domenica 10 ottobre, vedrà in programma un altro omaggio, questa volta dedicato agli ottant'anni di Quarto Potere, il capolavoro di Orson Welles che sarà presentato da Stefano Beccastrini, Presidente onorario del Comitato Organizzatore del ValdarnoCinema Film Festival. Il concorso cinematografico, in programma ogni pomeriggio, prevede 21 opere italiane e internazionali che saranno votate dalla giuria ufficiale 2021 presieduta dalla regista afghana Diana Saqueb, mentre 6 saranno le opere toscane fuori concorso. Il miglior cortometraggio concorrerà per il Premio Diari di Cineclub, mentre la migliore opera sulla salute mentale conquisterà il Premio “Franco Basaglia”. 
L’ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti, senza obbligo di prenotazione, e prevede all’entrata la presentazione del green pass.
Per maggiori informazioni: Segreteria Valdarnocinema Film Festival: info@valdarnocinemafilmfestival.it - +39 055 940943 Cinema Masaccio: + 39 055 945189 Mercoledì 6 ottobre Ore 16 Evento speciale ANPI Evento di Pre-apertura I primi saranno gli ultimi (97’ Doc) di Pasquale D’Aiello Ore 18 Evento di apertura festival dedicato ai sanitari che hanno affrontato la prima fase della pandemia Io resto (82’ Doc) di Michele AIELLO Masterclass con Michele Aiello: “Il montaggio nel film documentario” Ore 21 Concorso Cortometraggi Broken Roots (5’ Ani) di Asim Tareq e Sarah Elzayat My River (9’ Doc) di Maria Elena Bonet Gas Station (9’ Fic) di Olga Torrico Ore 21.30 Omaggio a Nino Manfredi PANE E CIOCCOLATA (110’) di Franco Brusati con la presentazione di Roberta Manfredi Giovedì 7 ottobre Ore 17 Casa della Cultura Palomar Presentazione libro “Alla ricerca di Nino Manfredi” di A. Ciaffaroni (Edizioni Sagoma) Sarà presente, oltre l’autore, Roberta Manfredi Ore 18.30 Concorso Cortometraggi May I have this seat? (10’ Fic) di Tabish Habib Melina (11’ Doc) di David Valolao The wedding cake (5’ Ani) di Monica Mazzitelli Ore 19 Concorso Lungometraggi Palazzo di giustizia (84’ Fic) di Chiara Bellosi Ore 21.30 Concorso Lungometraggi The Rossellinis (90’ Doc) di Alessandro Rossellini con la presenza del regista Venerdì 8 ottobre Ore 9.30 ValdarnoCinema Scuole In prima linea (82’ Doc) di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso con la presenza del regista Francesco Del Grosso e del fotografo Giorgio Bianchi che dialogheranno con gli studenti al termine della proiezione Ore 17 Concorso Cortometraggi Les aigles de Carthage (19’ Doc) di Adriano Valerio Solitaire (11’ Ani) di Edoardo Natoli Una nuova prospettiva (18’ Fic) di Emanuela Ponzano Bug (12’ Fic) di Isabella Infascelli Ho tutto il tempo che vuoi (20’ Fic) di Francesco Falaschi I am afraid to forget your face (15’ Fic) di Sameh Alaa Caramelle alla menta (14’ Fic) di Linda Fratini Shero (15’ Doc) di Claudio Casale Eggshell (14’ Fic) di Ryan William Harris Ore 19.30 Concorso Lungometraggi Molecole (68’ Doc) di Andrea Segre Ore 21.30 Concorso Lungometraggi Ultimina (62’ Doc) di Jacopo Quadri con la presenza del regista Sabato 9 ottobre Ore 12 Casa della Cultura Palomar Greta De Lazzaris “Foto sul set del film Pinocchio di Matteo Garrone” inaugurazione mostra alla presenza dell’autrice Ore 16.30 Concorso Lungometraggi Le sorelle Macaluso (94’ Fic) di Emma Dante Ore 18.30 Concorso Lungometraggi Tener A Mente (70’ Doc) di Gino Bianchi Ore 21 Serata finale di premiazione Il buco in testa (96’ Fic) di Antonio Capuano, Premio Marzocco alla Carriera Domenica 10 ottobre Ore 16 Spazio Toscana Aylesbury Estate (90’ Doc) di Carlotta Berti Salvo (30’ Doc) di Federico Cammarata Corri (4’ Fic) di Leonardo Angeli La zona (42’ Doc) di Paolo Maggi Non lo farò più (14’ Fic) di Francesco Falaschi Quasi Natale (90’ Fic) di Francesco Lagi Ore 21.30 Evento di chiusura festival Omaggio a Orson Welles per gli 80 anni di Quarto Potere Quarto Potere (120’ Fic) di Orson Welles Presentato da Stefano Beccastrini (critico cinematografico, attuale Presidente Onorario del Comitato Organizzatore ValdarnoCinema Film Festival) 

  https://www.valdarnocinemafilmfestival.it/ Ufficio stampa nazionale: Elisabetta Castiglioni +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it Ufficio stampa Toscana: Sebastiana Gangemi +39 393 9708226 - sebastianagangemi@gmail.com 

                                              Giò Di Giorgio

lunedì 4 ottobre 2021

Da Ostia a Hollywood: pioggia di premi per il… sacrificio di Campanella

 


Il mini-film, diretto da Pierfrancesco Campanella e con protagonista una superlativa Maria Grazia Cucinotta, vince e convince in tutte le manifestazioni nelle quali viene presentato 

Il coraggioso cortometraggio Sacrificio disumano, che affronta in modo crudo e avulso da qualunque concessione al “buonismo” il drammatico argomento della sparizione dei minori, ogni volta che viene proiettato riesce a entrare nel cuore dello spettatore, penetrandone gli anfratti più reconditi. Con questo lavoro Pierfrancesco Campanella si conferma artista “politicamente scorretto”, fregandosene dei facili consensi che tanti suoi colleghi cercano di catturare tramite l’alibi delle tematiche sociali affrontate in modo melenso e sdolcinato. L’ultimo riconoscimento in ordine di tempo, per ora, è una speciale targa attribuitagli nell’ambito della rassegna OFFI 2021, Ostia Film Festival Italiano, organizzata da Massimiliano Mambor, con la direzione artistica di Francesca Piggianelli in collaborazione di Agnese Branca di Romarteventi. 

Nella accogliente sede del Teatro del Lido di Ostia l’opera di Campanella è stata accolta da un diluvio di applausi, sia pur dopo un iniziale, comprensibile sconcerto per via del finale duro, dove il male prevale sul bene, un vero e proprio pugno sullo stomaco per la platea. Ma, prima di questo riconoscimento, il lavoro di Campanella ha vinto ben cinque attestati a Los Angeles in occasione del recente Hollywood Blood Horror Festival: miglior flm drammatico, migliore attrice protagonista (Cucinotta), miglior regista, miglior colonna sonora (Alfred Bestia) e, infine, miglior cast artistico d’insieme (Franco Oppini, Federica Candelise, Chiara Campanella, Francesca Nunzi, Nicholas Gallo e Maria Rita Hottò).

Altrettanto trionfale è stata la partecipazione al Rome International Movie Awards: qui i premi sono stati attribuiti all’opera in sé quale best thriller, ancora all’interprete femminile principale e al regista, quindi agli attori secondari Oppini e Nunzi e, infine, al montatore Francesco Tellico. Meritatissimi i riconoscimenti alla Cucinotta: a detta di tutti la sua performance in Sacrificio disumano è tra le più toccanti e convincenti della sua lunga carriera. Oltretutto, dimostrando grande professionalità, la popolare attrice siciliana ha accettato per la prima volta di recitare completamente struccata e vestita in modo dimesso, come richiedeva il personaggio da lei interpretato, una mamma disperata cui hanno rapito il figlioletto. 

La produzione di Sacrificio disumano è di Angelo Bassi per Mediterranea Productions, mentre l’autore del soggetto e della sceneggiatura (quest’ultima scritta in tandem con lo stesso regista) è Lorenzo De Luca. A completare il cast tecnico l’art director Laura Camia, il makeup maker Pietro Tenoglio, l'hairdress Francesco Scaramella, il direttore della fotografia Sacha Rossi. Da segnalare, inoltre, il valido contributo del noto ingegnere forense Paolo Reale in qualità di consulente informatico al progetto. Gli impegni dietro la macchina da presa per Campanella, però, non sono terminati, in quanto ha appena finito un film a episodi destinato al mercato cinematografico e intitolato Brividi d’autore.

Daniela Dal Lago








L’ESSENZIALE PER L’ATTRICE MARTINA FIANCHINI

 


La giovanissima Martina Fianchini, 21 anni, è una delle attrici protagoniste del docu-film “Come siamo (dietro le quinte)” del regista Pier Paolo Segneri.L’abbiamo sentita telefonicamente per un’intervista ed è apparsa subitocome una ragazza gioviale, simpatica, ma anche tanto sensibile. Parlare con lei, insomma, è stato come conversare con un’ex compagna di scuola e, per quel poco che ho potuto carpire dalle sue parole e ascoltaredalle sue risposte, posso affermare – senza timore di essere smentita - che lei sia davvero un’anima buona.

“Martina, questo docu-film è stato ed è, per te, un vero e proprio esordio nella recitazione, allora - come prima cosa - vorrei chiederti perché il regista di “Come siamo (dietro le quinte)”ha definito il tuo personaggio con lo pseudonimo di“Anima”. Vuole forse intendere che il tuo personaggio nel docu-film rappresenta l’anima della storia?”

“Penso che il professore abbia visto in me,findai tempi del liceo, nel breve periodo in cui sono stata sua allieva, una luce che a quei tempimancava già da un po’ nelle persone. Una luce che,in me, personalmente non vedevo. Stavo vivendo un periodo buio della mia adolescenza. Sono sempre stata una persona molto sensibile, anche rispetto agli altri compagni di Classe, e questa cosa il professor Segneri l’ha percepita prima di me. In aula. Se il mio personaggio rappresenta l’anima della storia? Credo di sì, poiché - in qualche modo - racchiude dentro di sé tutte le emozioni che poi trasmette anche agli altri personaggi in un gioco di reciprocità, in cui ciò che lei dona agli altri riceve dagli altri”.

“Quali sono le difficoltà che hai incontrato e le emozioni che hai provato durante questo percorso?”


“All’inizio, ero impaurita, mi vergognavo, anche perché cerco sempre di non espormi più di tanto. Dover tirare fuori le mie emozioni di fronte ad altre persone, all’inizio, mi ha spaventata… però, poi, conoscendo meglioi ragazzi del gruppo e del cast, ho preso consapevolezza del fatto che non ci fosse alcun tipo di minaccia che potesse farmi del male e mi sono lasciata andare completamente con loro. E’ un gruppo fantastico!”.

“Come hai preparato il tuo ruolo per il docu-film, è stato difficile interpretare il tuo personaggio?”

“No, non è stato difficile poiché il personaggio è molto affine alla mia persona, è un personaggio assai verosimile, per certi aspetti interiori mi somiglia. Alla fine, è stato semplice sotto questo punto di vista perché ho cercato di essere me stessa”.

“Ho sentito, tramite la diretta su ElleRadio, un pezzo del monologo che hai scritto e che verrà poi interpretato dal tuo personaggio. Cosa puoi dirmi di più a riguardo?”

“Diciamo che ho sempre desiderato scrivere un qualcosa del genere in modo tale da “lanciare” un messaggio. L’ho scritto e interpretato con tutta l’anima… E ho cercato, per quanto possibile, di utilizzare delle parole che fossero capaci di arrivare al cuoredegli spettatori e di racchiudere tutte le emozioni più belle che, almeno in quel momento,sentivo di poter finalmentetrasmettere. In tal modo, interpretare il testo è stato più naturale, più spontaneo. Nel mio monologo, insomma, ho tentato di trasmettere un messaggio d’amore e d’umanità. Spero di esserci riuscita, sia attraverso il testo sia attraverso l’interpretazione”.


“Che cosa ti ha insegnato, in generale, questa esperienza cinematografica?”

“Sicuramente a fidarmi delle mie capacità. Infatti, è inutile negarlo, non ero molto sicura di me e anche stare con gli altri ragazzi mi ha aiutato tantissimo. Ho anche imparato a fidarmi un po’ di più del prossimo e a non vergognarmi di mostrare la mia sensibilità. Del resto, è questo il valore centrale del film. Il regista, Pier Paolo Segneri, ha ribadito più volte il senso di questa nostra avventura filmica affermando che ciascuno di noi può credere davvero in  se stesso e negli altri, soltanto se trova almeno un’altra persona che sappia riconoscere il tuo talento, che sappia credere veramente in te e nelle tue qualità”.

“Prima, parlando in confidenza, mi hai raccontato della fine della relazione che avevi con un altro dei protagonisti. Volevo sapere se ti andasse di parlarne.”

“Mi limiterò semplicemente a dire che l’amore è universale, esistono varie forme d’amore e non si racchiude tutto semplicemente nello stare insieme ad una persona. Se una storia finisce non è detto che ci si debba per forza odiare o allontanarsi, possono rimanere vivi altri sentimenti, l’affetto, il voler bene, il rispetto reciprocoe le cose belle che quella persona ti ha trasmesso”.

“Che cosa speri per il futuro?”

“Spero che le persone si rendano conto di quello che è veramente importante nella vita. Io ho avuto la fortuna di scoprire l’amore sotto tante forme e questo mi ha portato ad essere la persona che sono oggi.Con i miei pregi e i miei difetti, con le mie paure e il mio coraggio, con le mie incertezze e le mie sicurezze. Mi auguro, quindi, che tutte le persone si rendano conto di ciò che è l’essenziale perché, se manca quello, poi ci si va ad attaccare a delle cose che non servono. E si sta male.”

Serena Tafuro