Tantissimi i vip che hanno partecipato alla presentazione del libro “Coco Chanel - Una donna del nostro tempo” di Annarita Briganti a cui è seguita una degustazione di crudi di pesce per festeggiare l’apertura del ristorante Il Nazareno MMXX.
sabato 9 ottobre 2021
Il Nazareno MMXX, grande successo per il libro "Coco Chanel" con una parata di stelle - Roma
giovedì 7 ottobre 2021
ANEC Lazio Associazione Nazionale Esercenti Cinema presenta I CINEMA: “SALE” DELLA VITA Ottobre-Novembre-Dicembre 2021 ROMA-TREVIGNANO-BRACCIANO-FROSINONE-GAETA-RIETI-BOLSENA Proiezioni e incontri s’autore in sette serate “extra”
Un’iniziativa con il sostegno della Regione Lazio (Bando “Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva) Coordinamento artistico di Franco Montini, Roberto Ippolito e Claudio Giustini
"40 MQ" scritto e diretto da Emiliano De Martino - 21-22-23-24 ottobre il palcoscenico del Teatro degli Audaci di Roma
Il 21-22-23-24 ottobre il palcoscenico del Teatro degli Audaci di Roma accoglierà “40 mq” uno degli spettacoli scritti e diretti da Emiliano De Martino, fiore all’occhiello della sua EDM Produzione e Distribuzione.
mercoledì 6 ottobre 2021
Mostra personale del Maestro ATHOS FACCINCANI Sporting Club Due Ponti: dal 9 ottobre al 14 Novembre PONTI DI LUCE
Il “Maestro del colore” espone 30 oli su tela di rara fattura Vernissage sabato 9 ottobre alle ore 18 alla presenza dell’Artista che torna a Roma dopo il successo della sua rassegna al Vittoriano
martedì 5 ottobre 2021
ANDY LUOTTO-Non è un libro di ricette, ma ci sono 50 ricette. Non è un libro di favole, ma ci sono delle favole; non è un libro di vignette o pittura, ma ci sono i dipinti di Adriana De Lorenzis.
Cotto in Coccio, l’astronauta e il contadino di Andy Luotto è la storia Raimondo
Navarro, personaggio di Mario Marenco: un’astronauta dimenticato da Dio nello
spazio che non torna mai. Nel libro di Andy Luotto l’astronauta torna miracolosamente
sulla Terra e incontra un contadino. Inizia così un dialogo che spazia dai racconti
comici, della magia, ci sono momenti romantici e riflessivi, ma alla fine si parla sempre
di cibo: pietanze cotte in coccio. La cottura più antica dal nord al sud.
COMUNICATO STAMPA
“Con questo libro ho voluto far divertire, ma anche riflettere attraverso i piatti più comuni
della cucina italiana con un pizzico di innovazione” dice Andy. “Il libro ha due bellissime
prefazioni, una di Federico Quaranta un vero esperto del mondo agricolo e del cibo e l’amica
di sempre Marisa Laurito con cui ho condiviso molte trasmissioni.”
Con Cotto in Coccio Andy Luotto ci trasporta all’interno della sua passione culinaria.
È un libro da leggere e molto bello da sfogliare, un oggetto da tenere sul tavolino del salotto. Le ricette inserite sono semplici e gustose. Biografia: Attore, sceneggiatore e regista. Nasce nel 1950 a NEW YORK. (USA). È diplomato all'istituto alberghiero di Civita Castellana e ha aperto un ristorante a Sutri, successivamente passato a una nuova gestione con il nome di Osteria dell'Oca. Nel 2016 ha fondato la società Luotto Factory e aperto il ristorante "Là" in Piazza Venezia, nel cuore di Roma.
39° VALDARNOCINEMA FILM FESTIVAL 72° Concorso Nazionale “Premio Marzocco” Premio Marzocco 2021 al regista Antonio Capuano 6-10 ottobre 2021 Cinema Teatro Masaccio San Giovanni Valdarno (Ar)
lunedì 4 ottobre 2021
Da Ostia a Hollywood: pioggia di premi per il… sacrificio di Campanella
Il mini-film, diretto da Pierfrancesco Campanella e con protagonista una superlativa Maria Grazia Cucinotta, vince e convince in tutte le manifestazioni nelle quali viene presentato
L’ESSENZIALE PER L’ATTRICE MARTINA FIANCHINI
La giovanissima Martina Fianchini,
21 anni, è una delle attrici protagoniste del docu-film “Come siamo (dietro le
quinte)” del regista Pier Paolo Segneri.L’abbiamo sentita telefonicamente per
un’intervista ed è apparsa subitocome una ragazza gioviale, simpatica, ma anche
tanto sensibile. Parlare con lei, insomma, è stato come conversare con un’ex
compagna di scuola e, per quel poco che ho potuto carpire dalle sue parole e
ascoltaredalle sue risposte, posso affermare – senza timore di essere smentita
- che lei sia davvero un’anima buona.
“Martina, questo docu-film è stato
ed è, per te, un vero e proprio esordio nella recitazione, allora - come prima
cosa - vorrei chiederti perché il regista di “Come siamo (dietro le quinte)”ha
definito il tuo personaggio con lo pseudonimo di“Anima”. Vuole forse intendere
che il tuo personaggio nel docu-film rappresenta l’anima della storia?”
“Penso che il professore abbia visto
in me,findai tempi del liceo, nel breve periodo in cui sono stata sua allieva, una
luce che a quei tempimancava già da un po’ nelle persone. Una luce che,in me,
personalmente non vedevo. Stavo vivendo un periodo buio della mia adolescenza. Sono
sempre stata una persona molto sensibile, anche rispetto agli altri compagni di
Classe, e questa cosa il professor Segneri l’ha percepita prima di me. In aula.
Se il mio personaggio rappresenta l’anima della storia? Credo di sì, poiché - in
qualche modo - racchiude dentro di sé tutte le emozioni che poi trasmette anche
agli altri personaggi in un gioco di reciprocità, in cui ciò che lei dona agli
altri riceve dagli altri”.
“Quali sono le difficoltà che hai
incontrato e le emozioni che hai provato durante questo percorso?”
“All’inizio, ero impaurita, mi
vergognavo, anche perché cerco sempre di non espormi più di tanto. Dover tirare
fuori le mie emozioni di fronte ad altre persone, all’inizio, mi ha spaventata…
però, poi, conoscendo meglioi ragazzi del gruppo e del cast, ho preso
consapevolezza del fatto che non ci fosse alcun tipo di minaccia che potesse
farmi del male e mi sono lasciata andare completamente con loro. E’ un gruppo
fantastico!”.
“Come hai preparato il tuo ruolo per
il docu-film, è stato difficile interpretare il tuo personaggio?”
“No, non è stato difficile poiché il
personaggio è molto affine alla mia persona, è un personaggio assai verosimile,
per certi aspetti interiori mi somiglia. Alla fine, è stato semplice sotto
questo punto di vista perché ho cercato di essere me stessa”.
“Ho sentito, tramite la diretta su
ElleRadio, un pezzo del monologo che hai scritto e che verrà poi interpretato
dal tuo personaggio. Cosa puoi dirmi di più a riguardo?”
“Diciamo che ho sempre desiderato
scrivere un qualcosa del genere in modo tale da “lanciare” un messaggio. L’ho
scritto e interpretato con tutta l’anima… E ho cercato, per quanto possibile,
di utilizzare delle parole che fossero capaci di arrivare al cuoredegli
spettatori e di racchiudere tutte le emozioni più belle che, almeno in quel
momento,sentivo di poter finalmentetrasmettere. In tal modo, interpretare il
testo è stato più naturale, più spontaneo. Nel mio monologo, insomma, ho
tentato di trasmettere un messaggio d’amore e d’umanità. Spero di esserci
riuscita, sia attraverso il testo sia attraverso l’interpretazione”.
“Che cosa ti ha insegnato, in
generale, questa esperienza cinematografica?”
“Sicuramente a fidarmi delle mie
capacità. Infatti, è inutile negarlo, non ero molto sicura di me e anche stare
con gli altri ragazzi mi ha aiutato tantissimo. Ho anche imparato a fidarmi un
po’ di più del prossimo e a non vergognarmi di mostrare la mia sensibilità. Del
resto, è questo il valore centrale del film. Il regista, Pier Paolo Segneri, ha
ribadito più volte il senso di questa nostra avventura filmica affermando che
ciascuno di noi può credere davvero in
se stesso e negli altri, soltanto se trova almeno un’altra persona che
sappia riconoscere il tuo talento, che sappia credere veramente in te e nelle
tue qualità”.
“Prima, parlando in confidenza, mi
hai raccontato della fine della relazione che avevi con un altro dei
protagonisti. Volevo sapere se ti andasse di parlarne.”
“Mi limiterò semplicemente a dire
che l’amore è universale, esistono varie forme d’amore e non si racchiude tutto
semplicemente nello stare insieme ad una persona. Se una storia finisce non è
detto che ci si debba per forza odiare o allontanarsi, possono rimanere vivi
altri sentimenti, l’affetto, il voler bene, il rispetto reciprocoe le cose
belle che quella persona ti ha trasmesso”.
“Che cosa speri per il futuro?”
“Spero che le persone si rendano
conto di quello che è veramente importante nella vita. Io ho avuto la fortuna
di scoprire l’amore sotto tante forme e questo mi ha portato ad essere la
persona che sono oggi.Con i miei pregi e i miei difetti, con le mie paure e il
mio coraggio, con le mie incertezze e le mie sicurezze. Mi auguro, quindi, che tutte
le persone si rendano conto di ciò che è l’essenziale perché, se manca quello,
poi ci si va ad attaccare a delle cose che non servono. E si sta male.”
Serena Tafuro