"Non avevo una lira in tasca, ma vivevo al Grand Hotel come una miliardaria". Una frase stampata sull'ultima di copertina, una dichiarazione sincera quanto sconosciuta, sconvolgente e affascinante come la donna che l'ha estratta dal cilindro delle sue mille sorprese, alla stregua di una originale illusionista immersa ancora nei suoi innumerevoli segreti. Così, nel suo ultimo libro - "Colazione al Grand Hotel", pag.139, euro 18, Mondadori – Marina Ripa di Meana rivela uno spaccato inedito della sua stravagante e trasgressiva esistenza, vissuta però sempre sul filo delle emozioni, delle scelte di campo, delle passioni forti. Interpretando le tendenze culturali di una città a lungo crogiolo di mode dissonanti e dissacranti.
La location scelta è quella dello storico albergo romano di via Vittorio Emanuele Orlando (oggi si chiama St. Regis) perché è proprio qui che il set di un pezzo di vita della “contessa scatenata” è andato pubblicamente in scena. Accanto a lei – anche nel sottotitolo del libro, “Moravia, Parise e la mia vita perduta” - compaiono in veste di attori co-protagonisti due personaggi influenti, due amici di Marina che creano un ammaliante puzzle, capace di smontarsi e di rimontarsi. Il tutto per descrivere il ritratto di un'epoca irripetibile e di un ambiente, tra mondanità e cultura, in cui ci si divertiva, al punto di portare Marina Ripa di Meana a un assunto: “A quel tempo a Roma si viveva con niente, si campava con la fantasia”.
Nel libro, scritto idealmente a sei mani, Marina Ripa di Meana racconta passi salienti dell'amicizia con due “monumenti” della nostra letteratura: Alberto Moravia e Goffredo Parise. Un'amicizia lunga trent'anni con l'insolito terzetto schierato quotidianamente nei luoghi canonici della Dolce Vita romana, tra un pettegolezzo e una confidenza, nei salotti del Grand Hotel e sui tavolini del Bar Rosati in Piazza del Popolo.
“Verso la metà degli Anni Settanta avevo dovuto lasciare definitivamente la villa sull'Appia Antica dopo uno scontro all'ultimo sangue con la padrona di casa, Giuliana Fiastri, ex moglie di Carlo Ponti, che un giorno si era presentata all'improvviso in giardino strillando che le dovevo pagare gli affitti arretrati. Io ero caduta dalle nuvole, credevo fosse tutto a posto, dato che il contratto era a nome del mio ormai ex innamorato Franco Angeli. Per fortuna, il mio nuovo fidanzato Roberto Gancia (detto anche Sgancia) mi aiutò generosamente...” : comincia così il libro, quasi un “aperitivo” che porterà alla Colazione al Grand Hotel.
Alla presentazione nello storico albergo una selezionata ma folta schiera di amici e di personaggi che hanno voluto in qualche modo rivivere quello che per molti romani resterà il mitico Grand Hotel. In veste di relatrici e moderatrici sono intervenute Barbara Palombelli e Sandra Petrignani che hanno “intervistato” Marina Ripa di Meana, commossa e gratificata dalla presenza della figlia, l'attrice Lucrezia Lante della Rovere: è stata lei a leggere alcuni passi del libro popolato di aneddoti e di volti mai sbiaditi: da Gianni Agnelli a Henry Kissinger, da Maria Callas a Liz Taylor, da Pierpaolo Pasolini a Elsa Morante.
Ospiti intervenuti: Al tavolo dei relatori, si è aggiunto Raffaele La Capria
mentre in platea, in prima fila, è intervenuto il marito di Marina, Carlo Ripa
di Meana in compagnia del figlio Andrea. Tra gli ospiti, nella stracolma Sala
Danieli del Grand Hotel, il prof. Francesco Cognetti (l'oncologo primario del
Regina Elena che ha in cura da anni Marina Ripa di Meana), il pr internazionale
Massimo Gargia, Ania Pieroni, Ines Theodoli Torlonia, Rosa Fumetto, Flavia
Vento, Jas Gawronski, Lucilla Capparoni, lo stilista Vittorio Camaioni,
Francesca Malagò, (sorella del presidente del Coni e zia delle gemelle nipoti
di Marina), Adriana Sartogo, Alessandra De Lorenzo (figlia dell'ex ministro),
Patrizia Ruspoli, il giornalista Marino Collaciani, la Contessa Maria Teresa Stabile, Patrizia Venturi e molti altri volti noti della città.
Ufficio Stampa
Marino Collacciani 338.7146750
m.collacciani@gmail.com
Giò Di Giorgio
Un pentagramma di emozioni, tra opere, operette, commedie musicali, classici che hanno segnato la storia della musica, scandendo i momenti più importanti della nostra vita. Edoardo Guarnera e Raisha "Le lune d’Oriente, sono i protagonisti dello spettacolo" "Io canto tu balli", in scena al Teatro delle Muse dal 2 all’11 dicembre.
Uno spettacolo coinvolgente ed emozionante, che unisce l’universo della mente a quello del cuore attraverso un viaggio all’insegna della musica, del canto e della danza, perfettamente miscelati tra loro da Mariateresa Marotta (coreografa, regista e autrice in collaborazione con Claudio Napoleone). Sul palco oltre venti artisti, tra cui performer e ballerini, pronti a conquistare lo spettatore e coinvolgerlo in un mondo fantastico, come un sogno interiore che prende forma ed anima attraverso suoni, colori, magiche atmosfere. La versatilità di Guarnera, la cui carriera artistica gli ha permesso di passare dal palco del Teatro dell’Opera di Roma fino alle produzioni teatrali e televisive del Salone Margherita - Bagaglino con le regie di Castellacci e Pingitore e tante altre avventure con “Viva Napoli” di Mike Bongiorno o “Ci vediamo in tv” di Paolo Limiti, conquista la platea insieme ai movimenti sinuosi e sensuali della bellissima Raisha, in equilibrio tra note e passi di danza da mille e una notte.
Teatro delle Muse
Via Forlì, 43
Telefono 06 44233649
Regia Maria Teresa Marotta
Orario: ore 21.00
Costo biglietto: euro 16 ridotto euro 10
Federica Rinaudo
Giornalista
Ufficio stampa e comunicazione
Mobile +39 327 7851570
www.federicarinaudo.it
Giò di Giorgio
La disabilità intesa come opportunità, come valore aggiunto e risorsa da potenziare, questo il messaggio dell’iniziativa “L’arte di essere”, promossa dalla Fondazione Roma Sapienza in collaborazione con lo sportello per le relazioni con gli studenti disabili o con D.S.A. della Sapienza Università di Roma, che si svolgerà ad ingresso libero sabato 3 dicembre a partire dalle ore 11.00 presso la Sala Odeion all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia.
E’con questo appuntamento che la Fondazione Roma Sapienza aderisce alla Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, indetta dall’ONU, che si propone di sottolineare l’importanza del miglioramento delle condizioni di vita delle persone diversamente abili e la determinazione con cui si possono superare gli ostacoli della vita.
Un concetto importante affidato all’estro di numerosi studenti liceali, che con entusiasmo hanno accolto l’invito a realizzare opere pittoriche mostrando una creatività senza limiti e senza barriere ed esposte durante la tavola rotonda indetta per l’occasione, a cui seguirà la presentazione del volume “La Via Crucis della disabilità” a cura della Dott.ssa Germana Lancia, dipendente della Sapienza presso l’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio – Settore relazioni con studenti portatori di Handicap
All’evento parteciperanno il Presidente della Fondazione Roma Sapienza Antonello Folco Biagini, il Magnifico Rettore della Sapienza Università di Roma Eugenio Gaudio.
Interverranno il Delegato per le iniziative in favore degli studenti diversamente abili Anna Paola Mitterhofer, il Direttore del Museo dell'Arte Classica Marcello Barbanera, Corrado Moretti del reparto di Pediatria d’Urgenza e Terapia Intensiva Pediatrica e il Pro Rettore alle Comunicazioni istituzionali della Sapienza Mario Morcellini.
L'evento si svolge con il sostegno di ReWalk Robotics e Edizioni Nuova Cultura.
Ufficio Stampa Fondazione Roma Sapienza Federica Rinaudo
Giò Di Giorgio
Cari amici di Inciucio, udite udite, abbiamo delle grosse novità nel campo della musica delle notti romane.
Da venerdì 02 dicembre parte il "TITAN CLUB" - ROMA JAZZ FESTIVAL.
Per sapere nei dettagli di cosa si tratta, abbiamo intervistato il suo fondatore, il produttore e regista Alfonso Stagno, titolare della SHOW EVENT di Roma.
D) Alfonso da cosa nasce il progetto di questo nuovo festival Jazz.
R) Questa mia nuova iniziativa nasce fondamentalmente da un incontro fortuito con Santino De Gaetano, il gestore di un locale storico che già negli anni 60 fu teatro di grandi eventi musicali, Parliamo del TITAN di via della Meloria 48 a pochissimi passi dalla metropolitana CIPRO, qui si esibirono gruppi celeberrimi, ed artisti di livello mondiale come Jimmy Hendrix e Steave Wonder, solo per citarne un paio, quindi, fui rapito dall'idea di riportare questo locale ai vecchi lustri di una volta, ed allo stesso tempo di poter offrire ad un attento pubblico romano che sempre più dimostra di avere sete di musica di alto livello, la giusta sede.
Coniugando queste esigenze e nato il "TITAN Club" Roma Jazz Festival, del quale mi pregio di essere il direttore artistico.
D) Alfonso, come e quando si svolgeranno le serate?
R) Per il nostro festival abbiamo scelto il venerdì, e vi sono due modalità di adesione, per chi volesse cenare sul posto, informiamo il pubblico che il "TITAN" dispone di un suo ristorante interno e per l'occasione possiamo offrire un menù composto da antipasto, primo e secondo piatto con contorno, a sole 20 euro ( bevande escluse ) ingresso ore 21, per chi invece volesse ascoltare solo il concerto, appuntamento per le ore 22 al costo di 10 euro compresa una consumazione ( e possibile prenotare tavoli )
D) Alfonso chi sarà il primo artista ad inaugurare questo festival?
R) Per la data di apertura si esibirà un trio d'eccezione capitanato dal chitarrista romano ENRICO BRACC
Enrico Bracco – chitarra, Stefano Nunzi – contrabbasso, Andrea Nunzi – batteria.
Il repertorio è basato essenzialmente su composizioni originali di Enrico Bracco
ed arrangiamenti di standards della tradizione americana.
La musica proposta trae ispirazione da varie correnti stilistiche che vanno dal clima
jazzistico della New York giovane alla grande tradizione, con particolari riferimenti
alle atmosfere "cool" di Tristano e alla complessità armonica di John Coltrane.
I tre vantano collaborazioni di grande prestigio quali: Steve Grossman, Rick Margitza,
Maurizio Giammarco, Tony Scott e molti altri.
“…musica senza sbavature, precisa e moderna, che si fa apprezzare per la sua freschezza
e non fa mai generare il sospetto che si stia ascoltando qualcosa di stantio o di
riconducibile ad atmosfere già esplorate da altri
D) Alfonso ricordiamo indirizzi e recapiti ai nostri lettori?
R) Certamente, il "TITAN" si trova a via della Meloria 48 in zona metro cipro ( invitiamo ad usare il parcheggio della metro per le vostre autovetture)
il telefono del ristorante e 06-45443690 il mio cellulare e 335/1531499 il sito www.titanclub.it
Grazie ad Alfonso Stagno, direttore artistico e produttore di questo nuovo festival Jazz, in bocca al lupo per la nuova iniziativa, ci vediamo il due dicembre 2016 alla data inaugurale.
Giò Di Giorgio
Il ciclo presentato dalla Locuratango producion di Stefania Catia Corradetti e Silverio Valeriani in collaborazione con Pablo Garcia tango accademy (coreografo) e la Marcela Szurkalo per il folclore argentino è un strabiliante lavoro che va in scena tutti i martedì con "Nada màs que tango" (Pasional ) fino al 28 marzo 2017
Una vera e unica casa del tango dove si respira la magica atmosfera Argentina,con possibilità di un ottima cena "tango show"
La compagnia Locuratango presenta un corpo di ballo composto da 10 elementi 5 orchestrali “Cuartetango”
e due splendidi cantanti, Cecilia Herrera e Martin Troncozo.
Un cast di argentini e italiani, veri professionisti del mestiere.
Il ballerino nelle foto con l’ammaliante Stefania Corrdetti è Nicolas Martin Filipeli.
Molti Vip e non, sono costantemente presenti,un martedì per caso: Il Principe Carlo Ruspoli,La Principessa Conny Caracciolo, l’attrice Adriana Russo,la Contessa Maria Teresa Stabile e Ella Grimaldi,l’attore Demo mura,La Dottoressa Paola Zanoni, L’editore giornalista Giò Di Giorgio,Iolanda Ruspoli,il parrucchiere dei Vip e Tanghero Natalino Candido, l'ex Miss Italia Elisabetta Viaggi e tanti altri appassionati per ammirare uno show elegante emozionante coinvolgente.
Un grazie particolare a Stefania Corradetti anima e corpo del "Galá tango"
Foto By Mario Giannini
Giò Di Giorgio