venerdì 10 giugno 2022

LA II EDIZIONE DEL VIVALDI FESTIVAL INAUGURA A VENEZIA IL 19 GIUGNO CON LA JUDITHA TRIUMPHANS L'oratorio, in forma scenica, alla Chiesa della Pietà con la regia di Enrico Castiglione

 

Il festival dedicato al "Prete rosso" nella sua città Natale si svolgerà nei luoghi vivaldiani per eccellenza - tra chiese, basiliche e palazzi antichi -  fino al 28 luglio 2022

Sarà Juditha triumphans, l’oratorio composto da Antonio Vivaldi nel 1716 per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi, ad inaugurare la seconda edizione del VIVALDI FESTIVAL, in scena Domenica 19 Giugno, alle ore 20.00, alla Chiesa della Pietà, luogo vivaldiano per eccellenza a Venezia, con un cast di assoluto prestigio internazionale diretto da Roberto Zarpellon e la regia di Enrico Castiglione.


Composto su libretto in latino in due atti di Giacomo Cassetti e messo in scena per la prima volta proprio all’Oratorio della Pietà di Venezia, Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie è il solo oratorio sopravvissuto dei quattro scritti da Vivaldi, e rappresenta uno dei vertici dell’enorme catalogo vivaldiano, di rara esecuzione per via di una scrittura musicale impervia e di difficile esecuzione. 

 

Il VIVALDI FESTIVAL ha riunito per l’occasione un cast d’eccezione, che non mancherà di richiamare appassionati di musica barocca provenienti da ogni parte del mondo: Judith, la vedova ebrea, sarà interpretata dal contralto Luciana Mancini, Holofernes, capo dell'esercito assiro, dal contralto Silvia Alice Gianolla, Abra, ancella di Judith, da Marta Redaelli, Vagaus, scudiero di Holofernes, eunuco, dal soprano Roberta Invernizzi, Ozias, il sommo sacerdote, dal contralto Marta Fumagalli, con il Coro della Venice Monteverdi Academy istruito da Sheila Rech, l'Orchestra Lorenzo Da Ponte diretta da Roberto Zarpellon e la regia di Enrico Castiglione.

 

Judith triumphans, basato sul biblico Libro di Giuditta, fu commissionato per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi e la difesa vittoriosa di Corfù e narra la vicenda di Giuditta. La vicenda è veloce e travolgente come la musica di Vivaldi: il re assiro Nabucodonosor manda un esercito contro Israele per esigere i coattivi tributi non versati. Sotto il comando del generale Holofernes, gli Assiri assediano la città di Betulia nell'intento di conquistarla. La giovane vedova ebrea Juditha va dal condottiero assiro per implorare pietà. Egli s'innamora di lei e questa finge l'amore nei suoi confronti. Dopo aver banchettato e bevuto grandi quantità di vino, Holofernes cade addormentato: prima di riprendere coscienza, viene decapitato da Juditha. Dopo l'omicidio ella fugge dal campo nemico e torna vittoriosa a Betulia.

 

Il VIVALDI FESTIVAL è nato nel 2021 in occasione del 1600° anno dalla fondazione della città di Venezia ed è totalmente dedicato a riscoprire e far conoscere l'intera opera di Antonio Vivaldi nella sua città natale. La seconda edizione del festival si svolgerà a Venezia dal 19 Giugno al 28 Luglio 2022, con un prestigioso programma di concerti, eventi, ed opere, dedicato quest’anno soprattutto alla riscoperta del teatro musicale vivaldiano ad oggi del tutto sconosciuto. Gli spettacoli saranno proposti nei luoghi vivaldiani per eccellenza: come la Chiesa della Pietà, nel cui orfanotrofio Vivaldi fu maestro e animatore instancabile, e la Chiesa di San Giovanni in Bragora, dove Vivaldi fu battezzato, nonché nelle più antiche chiese e basiliche e nei più importanti palazzi storici della città. Una festa della musica nel segno della straordinaria vitalità musicale di Vivaldi e dei luoghi simbolo della Città di Venezia.

 

Nutrita la parata delle stelle della musica barocca che vi prenderanno parte, tra cui cantanti come Gemma Bertagnolli, Sara Mingardo, Giovanna Dissera Bragadin, organisti come Paola Talamin, direttori come Francesco Fanna, Roberto Zarpellon e Stefano Sovrani, gruppi e orchestre come l’Orchestra Vivaldi Festival e i Sonatori della Giocosa Marca, la Venice Academy Baroque Orchestra and Chorus, ma anche i giovani dell’Accademia Vivaldi della Fondazione Cini, violinisti come Federico Guglielmo: il tutto con la regia di Enrico Castiglione


Sito web ufficiale:

https://www.vivaldifestival.org/

 

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

http://www.elisabettacastiglioni.it/

                                                                         Giò Di Giorgio

 

giovedì 9 giugno 2022

Mercoledì 15 giugno 2022 - Ore 21:00 MARINA CICOGNA LA VITA E TUTTO IL RESTO Un documentario di Andrea Bettinetti scritto con Alejandro de la Fuente e Elena Stancanelli prodotto da Riccardo Biadene con Carole Solive distribuzione sala: Luce Cinecittà

 

Apre la rassegna "Docu e Arena" (Best Doc 2021)

a cura di Maurizio Di Rienzo 

che sarà presentata alle ore 20:00

 

Teatro all’aperto Ettore Scola

Casa del Cinema

Largo Marcello Mastroianni 1 - Roma

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Il documentario in cinquina ai Nastri d'Argento 2022 sezione cinema/spettacolo. La targa sarà consegnata a regista, produttore e Marina Cicogna dalla presidente SNGCI e dei Nastri d'Argento, Laura Delli Colli.

Dopo il successo della proiezione di Parigi, il film uscirà il 22 giugno in Francia sul circuito CINEPLUS+ CANAL+ insieme a una rassegna di otto film da lei prodotti e rilanciato a ottobre sullo stesso canale con uno speciale omaggio al "suo" Elio Petri.


MARINA CICOGNA. La vita e tutto il resto, il documentario sulla storica produttrice cinematografica che il regista Andrea Bettinetti ha scritto con Alejandro de la Fuente e Elena Stancanelli, torna in visione a Roma mercoledì 15 giugno, al Teatro all'aperto Ettore Scola, nei giardini della Casa del Cinema di Roma. Un evento particolare, alla presenza della stessa protagonista, Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata,  indiscussa icona di stile, creatività e indipendenza, del regista e della direttrice della fotografia Maura Morales Bergmann, recente vincitrice del Premio Pianeta Donna per questo lavoro e del produttore Riccardo Biadene, che riceveranno dalla presidente SNGCI e Nastri d'Argento Laura Delli Colli la targa per la recente candidatura in cinquina ai Nastri d'Argento del film. Interverranno anche Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema e Enrico Bufalini, direttore Archivio Luce Cinecittà.

 

L'opera - un viaggio intimo di Marina Cicogna tra Roma, Milano e Venezia, arricchito da preziose interviste agli amici più cari - ha raccolto nelle scorse settimane a Parigi ulteriori consensi di pubblico e critica, tanto che la Francia ha deciso di rendere un omaggio al documentario anche in televisione: CANAL+ CINE+ lancerà infatti il 22 giugno il documentario con uno speciale su Marina Cicogna, oltre alla messa in onda di 10 titoli di film da lei prodotti. A ottobre, inoltre, l'opera verrà rilanciata con un ciclo sul cinema di Elio Petri e dei suoi film che Marina ha prodotto, in occasione del cinquantesimo anniversario della Palma d'Oro a "La classe operaia va in Paradiso".

Uscito in sala in Italia il 5 novembre 2021 con la distribuzione Luce Cinecittà, ci è tornato dal 21 marzo in occasione del centenario di Pier Paolo Pasolini. Il documentario ha vinto il Premio Lazio Frames Award come miglior produzione Mia Market 2021 alla Festa del Cinema di Roma. A marzo è stato inoltre insignito del Premio Best Documentary Award Italy Los Angeles 2022.

 

"Kama Productions - dichiara Riccardo Biadene, produttore del film con Carole Solive (Leone d'oro nel 2013 con Sacro GRA di Gianfranco Rosi) per una coproduzione italo-francese che restituisse la storia produttiva di Marina - è felice dei riconoscimenti che continuiamo a raccogliere con questo film in Italia e all'estero, onorati di aver potuto raccontare la vita straordinaria di una donna forte e coraggiosa, senza infingimenti, protagonista della cultura cinematografica italiana e internazionale. La nostra giovane casa di produzione cerca di esplorare l'espressione artistica nelle sue forme migliori e grazie alla regia intima e delicata di Andrea Bettinetti, con quest’opera ha potuto ripercorrere con franchezza la vita di Marina Cicogna, una donna che nella produzione e nella storia del cinema mondiale ha saputo dare voce a grandi autori e registi attraverso un percorso personale e appassionato. Il documentario rievoca anche un'epoca in cui il cinema italiano è stato capace di interrogare con decisione il proprio tempo, di imprimergli una forza e talvolta una forma, un periodo d'eccellenza da ricordare e far conoscere ai nuovi giovani talenti".

 

La proiezione-evento apre inoltre la rassegna DOCU E ARENA, a cura di Maurizio Di Rienzo, che presenterà 10 recenti importanti documentari italiani all'interno della programmazione cinematografica dell’Arena della Casa del Cinema di Roma, in 10 serate tra il 15 giugno e il 14 settembre p.v.

L'iniziativa, in programma alle ore 21, è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’accesso ai posti a sedere sarà consentito mezz’ora prima dell’inizio.

Produttrice di avanguardia, autrice di apprezzati libri fotografici, nipote di Giuseppe Volpi inventore della Mostra del Cinema di Venezia, ha lavorato con registi come Elio Petri, Lina Wertmuller, Pier Paolo Pasolini, Vitorio De Sica, Sergio Leone, Francesco Rosi, Liliana Cavani, Jean Pierre Melville e attori come Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Florinda Bolkan, Gian Maria Volonté, Henry Fonda, Charles Bronson, Alain Delon, Yves Montand e molti altri. Marina Cicogna è stata la prima produttrice ad affermarsi in un mondo maschile. Protagonista della grande stagione del cinema italiano d’autore tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta, in quegli anni al centro del jet set del cinema di Parigi, Roma e New York, ha vinto un premio Oscar con "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri (anche Grand Prix Spécial du Jury a Cannes), una Palma d'oro con "La classe operaia va in paradiso", sempre di Elio Petri, e un Leone d’Oro con "Belle de jour" di Luis Buñel a Venezia. Un’aristocratca, coraggiosa e trasgressiva donna libera, che ha sempre fatto ciò in cui ha creduto, e che finalmente si racconta, atraverso un tesoro di fotografie, conversazioni, clip dei suoi flm, ricordi di amici e personalità del cinema, della cultura e della moda. 


"MARINA CICOGNA La vita e tuto il resto" è ambientato a Roma, Venezia, Milano e nella città di Modena, dove Marina ha deciso di vivere parte della sua vita con Benedetta Gardona; il flm racconta la contessa Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata come un’icona indiscussa di stile, creatività e indipendenza, in un racconto intimo arricchito da preziose interviste agli amici più cari. 

 

Prodotto da Kama Productions di Riccardo Biadene, in associazione con Luce Cinecittà, in coproduzione con La Femme Endormie (Leone d'oro a Venezia con Sacro GRA di Gianfranco Rosi), con la collaborazione di Atacama Film, con la partecipazione CINE+ e GUCCI, con il contributo del MIC DGCA Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, il sostegno della Regione del Veneto, concesso nell'ambito dell'"Azione 3.3.2 del POR FESR 2014-2020 a favore della produzione cinematografica", della Regione Piemonte nell'ambito del Torino Piemonte Film Fund, con il supporto della Fondazione Veneto Film Commission, e della Torino Piemonte Film Commission. Distribuzione sala Italia: Luce Cinecittà.


Regia Andrea Bettinetti | scritto da Alejandro de la Fuente e Elena Stancanelli | soggetto Andrea Bettinetti , Alejandro de la Fuente | montaggio Letizia Caudullo | direttore della fotografia Maura Morales Bergmann | musiche originali Fabio Barovero | suono in presa diretta Mattia Biadene | aiuto regia Elia Romanelli | organizzazione Diletta Simotti | coordinamento produzione Chimera Poppi | ricerca archivio/diritti Romilda Boffano, Francesca Lacroce | fotografo di scena Giorgio Schirato | montaggio suono Francesco Liotard | mixaggio Marcos Molina | color correction e finalizzazione Vincenzo Marinese.

Ufficio stampa per KAMA PRODUCTIONS: Silvia Gorgi

+39 346 9645409 - mail: gorgisilvia@gmail.com

 

Ufficio stampa serata 15 giugno: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

 

Ufficio stampa Casa del Cinema - Zètema Progetto Cultura: Lorenzo Vincenti

+39 347 1025613 - l.vincenti@zetema.it

Giò Di Giorgio 




mercoledì 8 giugno 2022

FRANCESCA LENTA FONDATRICE DEL FASHION BRAND FATALE

 



Alta, bruna, occhi verdi, sorriso smagliante: Francesca Lenta rappresenta il prototipo della bellezza mediterranea che ad un gradevole aspetto fisico unisce un temperamento grintoso e determinato, capace di stravolgere e rinnovare la propria vita professionale, non appena avverte il desiderio di cimentarsi in nuove sfide.  Non a caso, a marzo 2021, alla soglia dei suoi primi 40 anni, ed in piena pandemia, la vulcanica Francesca, ha deciso di fondare “Fatale” un fashion brand dando vita ad una start up nel comparto ”moda”, realizzando così un sogno che la stessa inseguiva fin da piccola

Francesca Lenta, come nasce il brand Fatale?

“Correva la primavera del 2021 ed io praticando lo smartworking, non potendo attendere alla mia attività che prestavo nella sede dell’azienda di mio marito per motivi di sicurezza Covid 19, giravo per casa come una “leonessa in gabbia”, pensando a cosa avrei potuto inventarmi per uscire da uno stato di torpore e di rilassatezza forzata che non mi appartenevano  affatto. Fu così che un giorno, nel silenzio della pandemia,  ricordando la mia bella e spensierata adolescenza in cui per l’uscita del sabato sera, spesso con l’aiuto di mamma Susy, sarta professionista, realizzavo abiti originali al fine di avere un look personalizzato che mi distinguesse dalla mie coetanee , è riemersa la forte passione nutrita per la moda. A quel punto espressi a mio marito il desiderio di lanciarmi in una nuova mission d’impresa e, grazie al suo prezioso sostegno morale ed economico, ho fondato “Fatale” 

“Perché il nome “Fatale””?

“La denominazione del brand deriva proprio dalla coincidenza temporale che si è verificata tra il periodo buio della pandemia e la mia decisione di reagire positivamente ad una condizione a me molto distante, dando vita alla realizzazione concreta di un sogno che fino a quel momento non avevo avuto il coraggio di esternare”

Chi è la l’icona della moda a cui si ispira?

“Valentino Garavani; di lui ho sempre ammirato l’ eleganza dei suoi abiti  dalle linee pulite ed i tagli impeccabili”

Ci parli  della sua prima collezione 

“Essa è destinata  ad una donna in carriera, imprenditrice o professionista, che vive on  the road, prediligendo un’eleganza toule jour,  indossando capi basic quali tailleur o tubini con una cartella colori dalle nuance vivaci ma non aggressive, così da avere un look gradevole per l’intero arco della giornata

Il suo esordio è stato già un successo; il must della Spring Summer Collection 2022 ?

“Il tailleur declinato in più varianti, sia per le giacche concepite corte, over o lunghe avvitate e sia per i pantaloni proposti affusolati, o palazzo o semplicemente classici. Posso con molto orgoglio, affermare di avere riscosso tantissimi consensi, che devo confessare con molta sincerità non mi aspettavo; tutto ciò mi ha spinto a continuare questo percorso con maggiore entusiasmo e convinzione e stiamo lavorando per la realizzazione della Fall Winter Collection 2022/23, ispirata ugualmente alla donna in perenne attività, con l’inserimento ovviamente del capospalla, accanto a tailleur ed abiti mettibili in ogni momento della giornata”

Ci dia qualche anticipazione sui colori e sui tessuti  della Fatale Fall Winter Collection 2022 /23

“ La tavolozza colori si basa sempre sulle tonalità pastello mentre i materiali ovviamente sono quelli invernali e variano dalle lane pure al cady e le paillettes  per gli outfit after six”

Francesca Lenta potremmo dunque concludere che i sogni non sono solo desideri?

“Certamente! Ogni sogno può divenire realtà! Basta avere tanta passione ed un pizzico di coraggio e per magia ogni desiderio si materializzerà”

 

PRESS OFFICE: MARIDI’ COMMUNICATION

Maridì Vicedomini

Mob: 338/2259860 – 333 /9921506

Mail: maridyvicedomini@gmail.com

                        

                                                                    Giò Di Giorgio

 

GALA’ DI LIRICA, OPERETTA E TEATRO IN SCENA AL TEATRO FENAROLI DI LANCIANO DOMENICA 12 GIUGNO.

 

Lanciano,L'Inter Club di Lanciano in collaborazione con la (St)ART Eventi, Amici della Lirica, le Associazioni Culturali Il Ponte e Teatro Studio, organizza una rassegna di Lirica, Operetta e Teatro. Domenica 12 Giugno 2022 alle ore 20.30 presso il Teatro Fenaroli di Lanciano.

La serata, giunta alla sua seconda edizione dopo il grande successo avuto nel 2018, verterà su tre momenti: una breve rassegna di Lirica con brani tratti da “Turandot”, “Pagliacci”, “La Wally”, “Cavalleria Rusticana” e altri. Un secondo momento dedicato all'Operetta con la messa in scena di “PRIMA DELLE NOZZE” di Carmine Marino, liberamente tratto da Plaza Suite di Neil Simon. Infine il Teatro, con la sceneggiata napoletana “RITORNO AL CAFFE’ GAMBRINUS”. Nel cast, tra gli altri, ritroveremo la conduzione dell’energetico Franco Solla, la verve di Camillo Del Romano, il tenore Nicola Bellini, il soprano Lorella Palumbi,Bruno Centurione e tanti altri.

L’Intera parte musicale di tutta la rassegna è stata curata dal Maestro Concertatore Nicola Calabrese che si esibirà dal vivo con grandi brani della musica classica napoletana e non solo.

Francesco Rosato, presidente dell’Inter Club di Lanciano, insieme ad Alfredo Fratini e gli altri collaboratori, ha curato la supervisione di tutto il progetto.

La presentazione dell’evento è affidata a Francesco Angelucci.

Il connubio tra il Maestro Nicola Calabrese, la (St)ART Eventi di Fernando Rosato e l’Inter Club di Lanciano, promette un evento di grande spessore che si spera, soddisferà tutti i palati.

I biglietti del costo di 10€ si possono trovare in prevendita presso la Digital Vision di Lanciano, in Viale Cappuccini 1, Tel. 0872660172 e al botteghino del teatro il giorno dell’evento.

 

Per Info: 334 3442249 – 389 1418362 – 328 3648871

                                                                             Giò Di Giorgio

lunedì 6 giugno 2022

“Nazionale Italiana Curvy Calcio”, donne curvy azzurre in campo.

 


Con la “Nazionale Italiana Curvy Calcio”, donne curvy azzurre in campo. 

E’ questa una delle novità di questo 2022.Il gruppo della Nazionale Italiana Curvy Calcio è composta da 10 donne che scendendo in campo, vogliono anche impegnarsi in prima persona per supportare e sostenere iniziative benefiche e di solidarietà che possano aiutare anche chi vive situazioni di disagio ma non per questo deve sentirsi messo in un angolo. 

Tra le calciatrici Francesca Angelo di Corsico (Milano);Barbara Braghin di Porto Viro(Rovigo); Maria Gallo di Napoli; Julieta Harrow di Torino; Silvana Carlone di Milano; Debora Jessica Tufano di San Giuliano Milanese (Milano); Alessandra Peluso di Cesano Maderno (Monza Brianza); Raffaela Pennino di Maranello (Modena); Roberta Nerone di Roma ma vive in Brianza; Flavia Gentiluomo di Cinisello Balsamo (Milano); Barbara Barbati Biondo di Milano. Francesca Angelo insieme a Moreno Buccianti mister e fondatore della Selecao Internazionale Sacerdoti Calcio e della Nazionale Italiana Suore Calcio ha fondato la Nazionale Italiana Curvy Calcio. 
“Sappiamo benissimo che dare una “etichetta” è un principio sbagliato, spesso discriminante, ma mettendo in campo la Nazionale Italiana Curvy Calcio vogliamo raggiungere obiettivi che sono diametralmente opposti a questo concetto – spiegano i promotori dell’iniziativa – Frequentemente si associa una fisicità “generosa” ad abitudini di vita sbagliata, come ad esempio può essere l’immagine Junk Food che viene legata ad un corpo in carne. Sfatare il mito errato legato alle donne formose da una parte ci permetterà di dimostrare che anche noi “Curvy” amiamo il mondo dello sport, delle sane abitudini e ci prendiamo cura di noi stesse spinte dall’unico desiderio di migliorare sempre di più”.
 “Finalmente con questo meraviglioso progetto sfatiamo che le Curvy non amano lo sport e non amano curarsi di loro! Anzi dimostreremo con la grinta sfatando anche questo stereotipo, che possiamo sempre migliorare. Curvy sì ma in salute ”aggiunge Francesca Angelo. “Sono una donna curvy, mi piace il mio corpo perché me lo sono conquistato dopo l'intervento di chirurgia bariatrica - Barbara Braghin -. 
Far parte della Nazionale Italiana Curvy è un'altra conquista perché non sono mai stata una sportiva. Ma visto che nel mio percorso di vita c'è questa opportunità l'ho colta al volo.

Non mi voglio perdere nulla, voglio assaporare la vita in tutte le sfaccettature e grazie a questa nazionale sto scoprendo nuovi mondi. È tutto bellissimo e anche noi donne curvy”. “Mi sono innamorata del progetto sin da subito, non ho mai giocato a calcio in tutta la mia vita. Questa non solo è una sfida personale, ma una sfida contro chi crede ed è convinto che noi curvy sappiamo solo fare sport da tavola!!! Il nostro motto è "curvy sì, ma in salute!". Dimostreremo di essere sportive anche noi” afferma Raffaela Pennino. Alessandra Peluso dice: “La mia passione per il calco mi ha spinto a partecipare a questa nuovissima iniziativa. Cosa non ultima, è un ottimo modo per rimettersi in forma in bellissima compagnia”. “Da quando ho iniziato ad amarmi adoro mettermi in gioco e scoprire nuovi lati di me.
 Lo sport è amor proprio, è salute ed impegno e anche noi curvy rispecchiamo a pieno questi concetti” le parole di Deborah Jessica Tufano. “Il progetto della squadra di calcio curvy è qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato prima molte di noi hanno calcato passerelle, fatto servizi fotografici e la maggior parte delle persone è abituata a vederci sempre sui tacchi a spillo. 

Ecco, noi non siamo solo questo. Io e le mie compagne di squadra vogliamo urlare a gran voce che essere curvy racchiude un mondo meraviglioso” spiega Roberta Nerone. Silvana Carlone dice: “Penso che non ci sia un’età e una forma fisica per poter giocare a calcio e questo lo stiamo dimostrando noi curvy”. “Non ho mai immaginato di poter partecipare a far parte di una squadra e molto meno di calcio e quando ho saputo del progetto me ne sono subito innamorata. Chi dice che le curvy non possono essere sportive e in forma?” afferma Julieta Harrow. “Ho sempre amato questo sport e questa è un’opportunità per dimostrare che quando si desidera qualcosa non ci sono limiti, anche noi curvy possiamo essere in forma e soprattutto determinate” le parole di Maria Gallo. 

“Il rapporto con il mio corpo non lo definirei facile. Quando ero piccola me ne vergognavo e invidiano le altre ragazze, che dalla mia prospettiva, erano perfette, mentre io ero goffa, grassa e nanerottola. Così mi sono buttata sullo sport (arti marziali) con la speranza di modificarlo rendendolo "migliore", ma inaspettatamente ho imparato a conoscerlo, ad apprezzarne le qualità a prescindere dalla forma: non sono bassa sono compatta, non sono grassa sono massiccia, non sono sgraziata sono dirompente. 
Così il mio corpo è divertano la mia corazza, il mio compagno di viaggio, il mio biglietto da visita. 
Lo sport mi ha aiutata a capire molto di me e spero che questo progetto, che per me è un’occasione per rimettermi in gioco e cimentarmi nell'esperienza di una squadra, possa aiutare altri a fare lo stesso” continua Flavia Gentiluomo. “Per me far parte della nazione italiana curvy, significa far passare al mondo, che non siamo diverse da nessuno. Che siamo in forma nel nostro corpo, fiere di avere le nostre forme. Ma soprattutto, far capire al mondo, che anche le donne, come gli uomini, possono correre davanti ad un pallone con costanza e determinazione” conclude Barbara Barbati Biondo.

                                                                Giò Di Giorgio