giovedì 9 febbraio 2023

LA PAPESSA di Andrea Balzola Monologo per attrice Dal progetto teatrale multimediale “Free Women suite” Con Beatrice Schiaffino Musiche di Alessandro Panatteri Costumi Loredana Redivo Regia di Carmen Di Marzo

Al "TEATROSOPHIA" DA GIOVEDÌ 16 A DOMENICA 19 FEBBRAIO 2023

La donna che vuole sapere è pericolosa. La donna che sa è ancora più pericolosa…” Un monologo intimo e avvincente scritto da Andrea Balzola, che narra la storia della Papessa Giovanna, la donna che ha sfidato ogni legge e dettame del suo tempo (IX secolo), pur di affermare la propria identità. In un’epoca in cui la donna era discriminata fin dalla nascita come inadatta alla cultura e alla spiritualità, Giovanna si ribella, studia, si spinge oltre ogni limite fingendosi anche uomo, fino a rendere possibile l'impossibile: diventare Papa con il nome di Giovanni VIII. 

A metà tra storia e leggenda, la figura della Papessa diventa archetipo collettivo di coraggio e affermazione individuale, di conoscenza e solidità, come suggerito anche dalla misteriosa Papessa dei Tarocchi. La figura del monaco Johannes Anglicus, salita al soglio pontifico con il nome di Papa Giovanni VIII (dall’853 all’855), è stata l’unica figura di papa donna a lungo celata e volutamente oscurata per secoli dalla Chiesa Cattolica e poi riesumata dalla Riforma Protestante. Avvolta nella leggenda, ha lasciato tracce in molti documenti e anche in narrazioni eccellenti come “Le storie di donne illustri” di Giovanni Boccaccio. 

Dopo le recenti conferme storiche circa la sua esistenza (“Le pagine strappate” di Pietro Ratto, il ritrovamento di monete con la sua effige), il cinema e la letteratura hanno riportato alla luce la sua storia. 
Durata spettacolo: 60 minuti 
Al termine dello spettacolo il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia 

TEATROSOPHIA Via della Vetrina, 7 – Roma - 00186 

Date e Orari Giovedì, Venerdì e Sabato ore 21 – Domenica 0re 18 Biglietti: Intero: Euro 14,00+4,00 per tessera associativa Ridotto: Euro 11,00+4,00 per tessera associativa 
PRENOTAZIONI: https://www.teatrosophia.it/index.php/biglietteria info@teatrosophia.com 0668801089- 353 3925682 

Ufficio stampa Teatrosophia -Andrea Cavazzini - Giornalista Cell. 32941.31.346 - press@quartapareteroma 

                                                                   Giò Di Giorgio

mercoledì 8 febbraio 2023

Presentato con successo alla Camera dei Deputati il progetto artistico “Women in love” contro le infibulazioni

 

Luigi Uno Tivelli e Vittorio Paravia

Il ricavato del progetto, presentato lo scorso di dicembre a Venezia, sarà impiegato per operare gratuitamente le vittime di mutilazioni femminili 

Pomeriggi di solidarietà. Presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati la onlus Angels ha presentato il progetto artistico, culturale ed umanitario "Women in Love", firmato dall’artista Benedetta Paravia e presentato a Venezia a dicembre, il cui ricavato sarà impiegato per operare gratuitamente le vittime di infibulazione. Tra i presenti ecco Allegra Caltagirone, amica d'infanzia della Paravia, le socialite iraniane Sanaz Riavi e Afsoun Moradipour, la conduttrice e cantante rivelazione dell’ultima edizione di “Tale e quale” Elena Ballerini e le attrici Eleonora Pieroni e Rossella Ambrosini.
Maria Rita Parsi

Si riconoscono, inoltre, Jasmine Rotolo, poliedrica attrice figlia dell’indimenticata Stefania Rotolo, e l’architetto Eleonora Barbareschi con il marito curatore Marco Furio Ferrario. Ci sono gli imprenditori Lorenzo Rossetti e, da Dubai, Khaled al Gurair. «L’obiettivo di Angels (Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà Onlus) – dice la portavoce Paravia- è sensibilizzare l'opinone pubblica sulla terribile tortura-mutilazione subita dalle donne». Applaudono il senatore Maurizio Gasparri, Maria Teresa Bellucci, vice ministro per il Lavoro e le Politiche Sociali, la psicologa Maria Rita Parsi e la giornalista Safiria Leccese. 

E ancora il professor Luigi Tivelli con gli amici Vittorio e Alberto Paravia. L’incontro si è tenuto in occasione del 6 febbraio, Giornata Internazionale Contro le Mutilazioni Genitali Femminili, istituita nel 2012 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di promuovere campagne di sensibilizzazione e azioni concrete per combattere tale orrenda barbarie che dura da oltre mille anni e che vede vittime bambine e giovani donne e anche migranti nel nostro territorio. Una pratica che avviene anche in Italia clandestinamente, nonostante la legge n. 7/2006: sono circa 4mila, infatti, le bambine che sul territorio italiano ogni anno rischiano di essere sottoposte a queste pratiche clandestine che recano atroci sofferenze fisiche e psicologiche e le privano della dignità’’. «Quella delle MGF – dice la Bellucci - è una grave problematica di livello mondiale. 

Questo tema non riguarda solo nazioni vicine all’Italia ma riguarda anche il nostro paese. È un problema complesso di carattere culturale che viene tramandato e perpetrato di madre in figlia. Una catena di dolore che deve essere interrotta. Il genere maschile partecipa, ma non è la sola parte attiva. Iniziative come queste sono fondamentali e devono essere potenziate. Lo stato è vicino a chi si adopera per i diritti umani». «È fondamentale educare – aggiunge la Parsi - la scuola deve essere al centro di ogni possibile cambiamento. Se vogliamo attuare un cambiamento è bene mettere a disposizione tutte le nostre competenze e risorse». Benedetta Paravia ha concluso ringraziando gli intervenuti e citando una frase di Rita Levi Montalcini: «Se si educa un bimbo si avrà un uomo educato ma se si educa una bambina si avrà una famiglia, una società è una nazione educate».

                                                                Giò Di Giorgio





Carnevale di Venezia:da venerdì 10 febbraio, all’Arsenale di Venezia, prendeavvioOriginal Signs, unastraordinariarappresentazione di danza, musica e spettacolo

 


Venezia,8 febbraio 2023 - Il Carnevale di Venezia si trasferisce in Arsenale, in un inimitabile teatro a cielo aperto, per celebrare “Take your time for the originalSigns”. “OriginalSigns” è il titolo dello spettacolo – che vede la firma del direttore artistico Massimo Checchettoe la regia di Enrica Crivellaro¬–che verrà riproposto due volte al giorno per un totale di 9 nove serate: venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 febbraio e da giovedì 16 febbraio a martedì 21 febbraio con due repliche giornaliere alle 18.30 e alle 21.00. OriginalSigns è una magica parata che trasforma lo spazio acqueo del bacino dell’Arsenale in una emotiva tempesta surreale, tra performance live di musica, danza ed effetti speciali. I diversi quadri messi in scena da uno spettacolare cast artistico raccontano l’evoluzione dell’uomo attraverso una continua ricerca comunicativa. 

Su imbarcazioni e chiatte galleggianti, allestite e scenografate con installazioni metalliche con il fuoco, fra le fiamme e sulle acque antistanti la darsena dell’Arsenale, gli artisti si esibiranno in un repertorio tra giochi, attrezzature sceniche, acrobati, ballerini ed evoluzioni del Flyboard. Dal corpo che parla ai segni ancestrali della natura, dalla necessità di un contatto con il trascendentale e i suoi simboli celesti all’esigenza di esprimere se stessi con creatività ed arte. Uno spettacolo sull’acqua la cui energia creativa scatena i simboli di terra, aria, acqua e fuoco. Un viaggio dalle origini all’originalità tra i vari mondi fantastici dell’umano. 

Nel suggestivo spazio che un tempo fu la sede della marineria della Serenissima, “Original Signs” porterà in scena trenta performer di carattere artistico poliedrico che sapranno condurre gli spettatori in un viaggio di esplorazione dei segni. Linguaggi creativi diversi per raccontare l’atemporale necessità umana di esprimersi e trovare un posto nel mondo terreno, nel mondo celeste e nel mondo immaginario. Sono sei le imbarcazioni realizzate per essere palchi galleggianti accompagnate da elementi scenici sull’acqua per uno spettacolo elegante e potente che saprà cogliere nel segno. 

Uno spettacolo che vede muoversi sull’acqua i corpi energici dei ballerini di RANDB. Collective, la grazia eterea dell’acrobata Viola Cappelli e l’espressiva danza di Isabella Moro che racconta il mondo celeste con la Lingua dei Segni. In scena si ritrova il gesto atletico del flyboard che, con Cristiano Perseu, si trasforma in un gesto artistico che affiora dall’acqua per innalzarsi verso il cielo. E con l’acqua non poteva mancare il suo elemento complementare: il fuoco che in OriginalSigns è sapientemente manipolato dalla Compagnia Opera Fiammae e dalla francese Compagnie Ilotopie, già protagonisti della scorsa edizione e che quest'anno portano nuovo calore creativo, rafforzato dal potente ritmo live di Psycodrummers, percussionisti non convenzionali. L’emozionante cornice notturna dell'Arsenale è resa unica da una densa scenografia di fontane danzanti, luci e video realizzata dal connubio di arte tecnologica tra Viorica, Antica Proietteria e Moonlight. I biglietti sono disponibili on line con gratuità e riduzioni per i residenti del Comune di Venezia fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

Informazioni per raggiungere l’Arsenale ed assistere allo spettacolo. Via acqua 
Per l’occasione è disponibile un collegamento acqueo speciale dedicato esclusivamente ai possessori di biglietto per lo spettacolo, linea Carnevale-Arsenale CA. Da S. Marco-S. Zaccaria “A” a Torre di Porta Nuova\Arsenale: corse a partire dalle ore 17.30 (per lo spettacolo delle 18.45) e dalle ore 20 (per lo spettacolo delle ore 21.15); da Torre di Porta Nuova\Arsenale a S. Marco-S. Zaccaria: corse alla fine di ogni spettacolo. L’accesso a bordo è consentito con il biglietto per lo spettacolo e con i seguenti titoli di viaggio Actv: biglietto A\R da €5,00 dedicato esclusivamente alla linea CA, biglietti a tempo (1, 2, 3, 7 giorni), abbonamento Rete Unica, biglietto Rete Unica o carnet (riservati alle tessere Venezia Unica abilitate alla rete di navigazione).

A piedi Per raggiungere a piedi l’Arsenale l’ingresso è dai Bacini - Arsenale Nord. Partendo da Piazza San Marco si potrà raggiungere la zona dello spettacolo in 25 minuti passando per San Francesco della Vigna, direzione Bacini, e procedendo poi per la passerella che collega la Celestia all’ingresso dei Bacini lungo il muro di confine Nord dell’Arsenale. Lo spettacolo è una produzione di Vela Spa: direttore artistico Massimo Checchetto, concept Massimo Checchetto ed Enrica Crivellaro. Regia di Enrica Crivellaro con Opera Fiammae, Compagnie Ilotopie, RandB. Collective, Psycodrummers, Viola Cappelli, Isabella Moro, Cristiano Perseu. Water Show a cura di Viorica. Video e Sound Design a cura di Antica Proietteria. Lighting Design a cura di Tommaso Zappon.

Ufficio stampa : Press - Carnevale [press@carnevale.venezia.it]

                                                                  Giò Di Giorgio

martedì 7 febbraio 2023

Dal 14 al 19 febbraio 2023 LA VERSIONE UFFICIALE Uno Studio scritto da Paolo Maria Congi Diretto da Benedetta Cassio e Paolo Maria Congi Con Mauro Tiberi e Paolo Maria Congi

 

Due amici si incontrano dopo quindici anni, ognuno nel momento più difficile della propria vita. Flavio e Dino sono due giornalisti, diversi per idee e condizione sociale, ma la loro storia è intrecciata, fatta di amore e odio, di amicizia e invidia, come dei bambini che giocano alla guerra e al massacro. Il mondo del giornalismo è feroce, senza scrupoli, a volte basta creare una voce che la notizia diventa realtà, altre volte non serve nemmeno agire per farsi ascoltare. 

Il mondo che viviamo è chiuso, fatto di muri, cosa fa notizia? E perché? Può la morte di un ministro scatenare la rivoluzione? O è solo un’altra bugia in mezzo alla marea che ci travolge? Il falso non è solo una mistificazione della realtà, ma è un tradimento costante del nostro sentimento umano, una negazione continua delle proprie responsabilità, una forma di interazione sociale assecondata dalla società che ci circonda: accettiamo di essere falsi e accettiamo le falsità come strumento di comunicazione. Prendendo spunto dal romanzo di Conrad “Sotto lo sguardo dell’occidente” il testo parte da un presupposto semplice: se è giusto o sbagliato uccidere un ministro reputato un criminale; da qui siamo partiti, per arrivare alle conclusioni più intime e personali dei personaggi fino all’ultimo. 

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee a ROMA Feriali ore 21, festivi ore 17:30 CONSIGLIATA PRENOTAZIONE Biglietto intero €13, ridotto €10 (prevista tessera associativa) Contatti:info@teatrotrastevere.it Ufficio Stampa:Vania Lai vanialai1975@gmail.com 

                                                             Giò Di Giorgio

domenica 5 febbraio 2023

Un Freddie Mercury 'speciale' raccontato da Paolo Borgognone. Articolo a cura di Ilaria Solazzo giornalista, pubblicista e blogger.

 


In questi giorni di vigilia della nuova edizione del Festival di Sanremo - che per il 2023 va in scena dal 7 all’11 febbraio - torna alla mente di molti l’edizione di quasi quarant'anni fa, era il 1984, nella quale tra gli ospiti a sorpresa della kermesse, ci furono i Queen. La band inglese arrivò all’Ariston per scoprire - con rammarico - di doversi esibire in playback. Una scelta che deve molto arrabbiare il gruppo, in particolare il frontman Freddie Mercury che non mancò di mostrare, anche in diretta, la stizza per questa forzatura. C’è anche questo episodio tra i tanti che sono raccontati in un libro - edito da Diarkos - intitolato “Freddie Mercury - The Show Must Go on” e scritto dal giornalista Paolo Borgognone. Si tratta di un excursus lungo tutta la carriera del cantante inglese nativo dell'isola di Zanzibar. Il volume, di oltre 300 pagine - parte proprio da quella terra lontana al largo dell’Africa, segue quindi gli anni nei quali Farroock Bulsara, questo il vero nome dell’artista, crebbe e studiò anche in una scuola inglese in india, prima di approdare con tutta la sua famiglia a Londra nel 1964. Una famiglia - è precisato nella narrazione - di etnia e religione Parsi - molto legata alla proprie tradizioni e credenze. Una volta arrivato in Europa, Farroock si immerse subito nel clima della Swinging London di quegli anni, tra glamour, vestiti eccentrici, musica, andando contro proprio a quelle consuetudini nelle quali era stato educato. Fin dall’inizio mostrò il proprio carattere da vero artista, geniale, sorprendente, dotato. Borgognone, con una analisi lucida, dettagliata, informata, ci parla dei primi passi nella musica, dell’incontro con i futuri membri dei Queen - il riccioluto chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor che saranno per molti versi la famiglia artistica di Mercury - e l'ingresso nel mondo dello spettacolo. Al trio si aggiunge il bassista John Deacon, a formare una squadra vincente che arriverà sul tetto del mondo. Non vengono tralasciati, però, gli aspetti più personali della vita di Farrock - che nel frattempo ha cambiato nome e sbocciando come una crisalide è diventato Freddie Mercury - come l’incontro e l’amore con la bionda e dolce Mary Austin. Ad attendere il ragazzo di Zanzibar c’è una carriera fulminante, dischi e concerti in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, che adorerà, ma anche una vita privata difficile: la realizzazione della propria omosessualità - una condizione ancora difficile sia da far accettare alla società dell’epoca che rigettata dalla religione nella cui osservanza era stato cresciuto - che lo costringerà a vivere la propria vita in segreto, dissimulando, negando. Come se ci potesse essere una frattura tra il Mercury personaggio da palcoscenico, con gli incredibili successi che ha ottenuto, e la persona Freddie, costretta a nascondersi. Su tutto questo - proprio quando, passato un periodo difficile, il gruppo è tornato alla ribalta mondiale con la straordinaria partecipazione al Live Aid del 1985 allo stadio di Wembley a Londra - si abbatte la tragedia dell’Aids. Una malattia all’epoca terribile e che creava uno stigma: la società benpensante la considerava “la peste degli omosessuali” e dichiarare di esserne affetto significava rischiare di essere giudicato freddamente ed esposto a pubblico ludibrio. Per questo Freddie - fra i primissimi personaggi del mondo dello show business a esserne colpito - decise di tenere nascosta la propria condizione: continuò a lavorare di gran lena fino a che le forze non lo abbandonarono completamente. Sentendo arrivare la fine, a poche ore dalla sua morte, annunciò finalmente di essere affetto da Aids e si spense, serenamente, nella sua casa di Londra il 24 novembre 1991. Lasciando un vuoto enorme ma anche un messaggio di speranza - raccolto dai suoi compagni di avventura nella band e da Mary Austin che è rimasta sua amica per tutta la vita - che le cose potevano cambiare. La fondazione fondata in suo nome per la lotta all’Aids ha raccolto negli anni milioni di sterline e contribuito a far uscire da un assurdo e inaccettabile ghetto chi ne venga colpito. “Non sarò una rockstar: sarò una leggenda”, diceva Freddie Mercury e - per tutti quelli che credono che lo sia effettivamente diventato e per chi vuole accostarsi e conoscere meglio questo personaggio indelebile nella memoria di generazioni di fan, il libro di Borgognone è un buon viatico per un viaggio allì’interno del rock and roll e di una delle figure centrali della sua storia recente.