sabato 13 luglio 2019

Strabiliante successo a"Le Terrazze Teatro Festival", per Pablo & Pedro Sono “Il Signore e l’Arcangelo” in “Se Io Vuole”



Una commedia brillante,comica,surreale,sarcastica,che coinvolge in pieno la fantasia del pubblico, al punto da fargli vivere e vedere nostro Signore nel nostro quotidiano, nella nostra vita, con tutte le figure che lui stesso ha concepito.  

Certo! quante volte  Vi sarete chiesti che sembianze avesse il Nostro Signore? Che voce? Ma soprattutto cosa penserebbe se un giorno decidesse di scendere veramente sulla terra?

Ovviamente non sapremo mai se le risposte che il brillante duo
"Pablo & Pedro" con il supporto di tutta la compagnia in scena,danno al pubblico durante lo spettacolo corrispondono a verità oppure no, ma l'unica cosa sicura ed accertata,da noi presenti alla prima: si ride, si ride, si ride per circa due ore, accompagnati da scroscianti applausi.

Insomma; “Se io vuole” lancia una sfida non solo comica, trattando con leggerezza e stile alcune domande sulla fede, ma inserendo anche temi sociali, come l’immigrazione, il lavoro,il calcio e sfiorando anche l’attuale problema della spazzatura nella capitale, insomma di tutto di più.

Tanti gli ospiti Vip in sala per la prima: Il campione di sciabola Stefano Pantano con la moglie Lucia, le attrici Elena Russo e Roberta Sanzò,l’attore Vincenzo Bocciarelli accompagnato dalla modella Taty Tatiana,la cantautrice Giò Di Sarno con l’ufficio stampa Giò Di Giorgio,l’attore Dado con i figli,la giornalista Rai Antonietta Di Vizia con Marco Bardeggia,l’attore Gabriele Carbotti,l’attrice cantante, Donatella Pandimiglio,Marco Vincis l’agente di tanti attori famosi Andrea Quattrini, il giornalista di Radio Radio Stefano Raucci in dolce compagnia e tanti altri
Foto By Adriano Di Benedetto
Ufficio stampa Federica Rinaudo
Giò Di Giorgio













PARCO SCHUSTER Lunedì 15 luglio Sul palco ilTeatro Patologico, con lo spettacolo “Tutti non ci sono”, scritto, diretto e interpretato da Dario D’Ambrosi, per sostenere l’Associazione Teatro Patologico di cui lui direttore e fondatore. Parco Schuster / Roma / Basilica di San Paolo Ore 21.00, ingresso gratuito


Dopo concerti, attività per bambini e benessere, Parco Schuster continua a vivacizzare l’estate romana con uno spettacolo unico, quello di “Tutti non ci sono” scritto, diretto e interpretato da Dario D’ambrosi. 

L’Associazione Teatro Patologico è una realtà importante a Roma, riconosciuta in tutto il mondo, che ha bisogno di tutto il nostro sostegno: la serata del 15 sarà l’occasione per raccogliere fondi per salvare l’Associazione! L’Associazione Teatro Patologico nasce nel 1992 diretta dal fondatore e ideatore Dario D’Ambrosi, uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani. Dal 1992 l’Associazione si occupa di un lavoro unico ed universale, quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici. Per anni l’Associazione svolge le sue attività didattiche, pedagogiche e teatrali nella sala di Via Ramazzini all’interno del Municipio XVI, fino al 2006 quando la Regione Lazio concede il nuovo spazio. Dal 30 Ottobre 2009 l’Associazione del Teatro Patologico ha il suo teatro stabile a Roma in Via Cassia 472. Proprio all’interno di questo spazio nasce la Prima Scuola Europea di Formazione Teatrale per persone con diverse abilità “La magia del Teatro”, che inizia ufficialmente le sue attività didattiche nel gennaio 2010 (il laboratorio di sperimentazione teatrale, Laboratorio delle Emozioni, era attivo già da 10 anni presso altre sedi).

Questa scuola rappresenta la realizzazione di un sogno: far incontrare il teatro e la malattia mentale in un percorso che, arricchendo entrambe le realtà, trovi un nuovo modo di fare teatro e aiuti migliaia di famiglie coinvolte con malati di mente. Teatro Patologico porta in scena “Tutti non ci sono”, per raccogliere i fondi per salvare l’Associazione. Lo spettacolo inizia con la proiezione di un filmato girato a New York dall’italoamericano Gerald Saldo: un breve filmato girato nella Grande Mela, mostra un paziente psichiatrico uscire da un ospedale con una gabbietta vuota in mano, e vagare senza meta per la metropoli. L’uomo indossa un camice, un pigiama ed un paio di pantofole; ha il volto bianco e smagrito. È il 1978 e in ossequio alla Legge 180 di Franco Basaglia, chiudono i manicomi. I pazienti vengono dimessi dagli ospedali psichiatrici, catapultati nella città senza alcun criterio, senza considerare che molto spesso il matto viene considerato dalla società come un qualcosa di ingombrante e scomodo, di cui nessuno si vuole assumere la responsabilità. Nel filmato di D’Ambrosi il paziente (Dario stesso) si trova solo, nel caos cittadino, l’unico oggetto che ha con sé è una gabbia vuota. Dopo lungo peregrinare il malato arriva di fronte la porta di un teatro; si passa così dal filmato all’azione scenica. Entra in scena di spalle agli spettatori e si incammina verso la scena. L’esterno, la società, diventa il pubblico, lo spettatore costretto suo malgrado a confrontarsi con la diversità, con un uomo che si fa fatica a considerare un attore che recita. Egli è a stretto contatto con il pubblico e lo invita a fare azioni stravaganti, pronunciare parole di cui ci si vergogna. Procedendo a braccio, D’Ambrosi costringe gli spettatori ad accarezzarlo e a stringerlo, ricreando quella ritrosia che è tipica di chi si trova di fronte a un vero malato di mente. Sulla bocca dello spettatore si disegna quel lieve sorriso di imbarazzo che caratterizza l’atteggiamento che si ha per i matti. D’Ambrosi sembra allora davvero un povero malato e lo spettacolo riesce nel suo intento di dimostrare quanto sia labile il confine tra pazzia e normalità, interrogandosi sul concetto stesso di pazzia al di là dei comuni preconcetti. Già rappresentato in molti stati del Mondo tra cui: Italia, Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Stati Uniti d’America e Brasile, lo spettacolo di D’Ambrosi sbarca anche a Roma, all’ombra della Basilica di San Paolo, nella programmazione del Festival Parco Schuster. “Tutti non ci sono” a Parco Schuster per sostenere insieme l’Associazione Teatro Patologico. Lunedì 15 luglio alle ore 21:00 sul palco di Parco Schuster. Ingresso gratuito. Nell’area è presente grande e varia offerta gastronomica per tutti, anche vegan e veg. Info: www.parcoschuster.it

Ufficio Stampa HF4 Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 3409690012

        Daniela Dal lago

venerdì 12 luglio 2019

Gli appuntamenti di CINEMA e POESIA a L’ISOLA DEL CINEMA ISOLA DEI POETI ALL'ISOLA TIBERINA - Roma



L’Isola del Cinema propone anche quest’anno un calendario di appuntamenti realizzati incollaborazione con le Associazioni di Poeti presenti sul territorio, dal titolo:“Isola dei Poeti all’Isola Tiberina”,a cura di Roberto Piperno e Francesca Farina. Gli incontri serali accolgono i poeti e le poesie di autori storici ed emergenti dellaPoesia contemporanea e di autori che hanno avuto rapporti con il mondo del cinema.
Venerdì 12 Luglio, alle ore 19:00, presso l’Arena Groupama, si terrà un reading con i poeti: Antonio Santamacchia, Maria Sabia, Miro Gabriele, Mauro Corona e Giovanni Fontata.
Venerdì 19 Luglio, l’appuntamento si ripete, sempre alle ore 19:00 presso l’Arena Groupama, il pubblico potrà assistere al reading dei poeti: Giulia Martini, Giuseppe Vetromile, Gabriella Sica, Michele Tortorici, Mario Borio e Mariella de Santis.

INGRESSO LIBERO
Francesca Farina, laureata in Lettere Moderne e specializzata in Letteratura Italiana presso l’Università La Sapienza di Roma, è poeta, scrittrice, critico letterario e operatrice culturale. Ha scritto migliaia di poesie, circa cento diari e centinaia di articoli di critica letteraria. Ha pubblicato numerose opere poetiche e un romanzo, “Casa di morti”, edito da Bertoni Editore (www.bertonieditore.it). Ha vinto o è stata segnalata in diversi premi letterari, tra cui il Premio Internazionale di Poesia Eugenio Montale, il Premio Lerici-Pea, il Premio dell’Archivio Diaristico Nazionale, il Premio Tracce-Pablo Neruda, il Premio L’Aquila-Laudomia Bonanni, il Premio Nazionale per il Sonetto Renato Fucini, il Premio Feronia-Fiano Romano, il Premio Scriveredonna. Da vent’anni organizza eventi culturali tra cui L’Isola dei Poeti, il Leopardi’sDay e la Maratona dei poeti, oltre alla presentazione di libri di prosa e di poesia. E’ coordinatrice editoriale della Collana di Poesia “Miele” della Casa Editrice Bertoni e collabora come critico letterario al sito www.italinemo.it dell’Università La Sapienza di Roma e alla rivista accademica “Esperienze letterarie”. Ha pronti un secondo romanzo, tre raccolte di poesie e una selezione di pagine dai suoi diari personali, opere che saranno pubblicate presso tre diversi editori.

Roberto Piperno, nato a Roma nel 1938, ha vissuto le persecuzioni razziali. È stato professore di lingue straniere, dirigente pubblico nell'ambito delle politiche culturali, oltre che autore di libri di poesia. Fin da giovane, anche come direttore del giornale della Federazione Giovanile Ebraica, ha seguito da vicino le problematiche della realtà ebraica, con particolare attenzione alla memoria della Shoah.
Per informazioni:
Orari:
L’Isola del Cinema è aperta tutti i giorni dal 13 giugno al 1 settembre 2019, dalle ore 18 alle ore 02
Dove: Isola Tiberina (Piazza San Bartolomeo all’Isola)
Contatti:
Tel. 0690214524 dal lunedì al venerdì, ore 10:00 – 17:00



Ufficio Stampa L’Isola del Cinema - Elena Matteucci - Cell. 3332945411
ufficiostampa@elenamatteucci.com; ufficiostampa@isoladelcinema.com


Daniela Dal Lago


13 luglio - SARA FAVARÒ “DIVULGATRICE DELLA CULTURA SICILIANA” A BARCELLONA POZZO DI GOTTO



Il riconoscimento venerdì 13 luglio alla scrittrice e giornalista palermitana, alle ore 19:00,  nell’ambito della manifestazione “I GIORNI DELLA DIVULGAZIONE DELLA CULTURA”, giunta alla sua XXIII edizione, nel giardino di Stretto II° Coccomelli n. 55, contrada Spinesante, a Barcellona Pozzo di Gotto, residenza estiva del “Movimento per la Divulgazione Culturale”, presieduto dall’artista Giuseppe Messina.

Durante l’incontro si parlerà del libro inchiesta “IL SUICIDATO – Sara Favarò intervista Angela Manca”, con la prefazione di Salvatore Borsellino, edito da SIE. Interverrà Angela Manca, mamma di Attilio, urologo, ritrovato morto nella sua abitazione di Viterbo il 12 febbraio del 2004.

“Ringrazio Sara Favarò di averci voluto raccontare, con la sua sensibilità, delicatezza e affetto, corredata da una puntuale raccolta di analisi, ricordi e testimonianze la storia di questo impossibile “suicidio” ma soprattutto per averci saputo mostrare la forza, la determinazione di questa mamma – scrive Salvatore Borsellino – di Angela Manca contro un sistema di potere corrotto e colluso che per coprire le sue infamie, per nascondere la terribile realtà di una scellerata trattativa tra mafia e Stato, non esita ad infangare e a calpestare la memoria di suo figlio.”  

Dopo la discussione sul libro, consegna del riconoscimento a Sara Favarò e recital di poesie con Pippo Giunta, Graziella Lo Vano, Maria Morganti Privitera, Giulia Maria Sidoti e Teresa Vario. L’indomani messa in scena dei monologhi teatrali di Giuseppe Messina: “La disperazione di Cassandra” e “La collera di Odisseo”, interpretati da Rosemary Calderone e dall’autore, accompagnati dal flauto di Guido Siracusa. A seguire concerto  di chitarre  “Trio classico” con Angelo Forganni, Juliano Parisi, Daniele Ruta. Nei due giorni della manifestazione, dalle 8:00 alle 19:00, bambini e adulti potranno, liberamente, dipingere nei giardini della villa. Saranno esposte opere pittoriche di diversi artisti e sculture di Lillo Scipilliti.

     Daniela Dal Lago


Sold Out per il concerto di Piera Pizzi e la sua band al Festival "Jazz'Amo" sul Roof Garden dell’hotel The Hive di Roma

Da sx. il M°Riccardo Biseo, la cantante Piera Pizzi, la contrabbassista Flavia Ostini e il batterista Ermanno Marcangeli 

Splendido il terzo appuntamento del Festival “Jazz’Amo” ideato dal mitico Alfonso Stagno con musica di altissima qualità, grazie alla stupenda voce di Piera Pizzi, accompagnata al piano dal virtuosissimo M°Riccardo Biseo, al contrabbasso le magiche mani di Flavia Ostini e alla batteria l’inossidabile Ermanno Marcangeli.

Il concerto si è svolto in una fresca e ventilata serata di mezza estate, sulla splendida terrazza dell’Hotel Hive, in via Torino Roma,con la scenografia del cupolone di Santa Maria Maggiore, che faceva da sfondo, nel mentre veniva servita una ottima e abbondante cena buffet, grazie alla proprietà dell'albergo,al Direttore Claudio Garbo e al personale tutto.

In questa occasione c’è stato anche l’esposizione della stilista Stefania Barbesi con ii suo marchio “Angelina Roma” con accessori di Alta Moda.

Tanti gli ospiti presenti: la curatrice esperta d’Arte, Anna Maria Brazzò, la Dott.ssa Marika Sparagna che per diletto organizza eventi,l’On Antonio Paris,Il Filosofo Luciano Bernazza con la moglie Graziella Moschetta, la manager Anna Nori con il marito Claudio Carboni,la cantautrice Giò Di Sarno, l'attrice Serena Petrella,la giornalista Erika Ciancio con il compagno Personal Trainer, Firas Armand,la cantante attrice Ottavia Fusco Squitieri,l’attore Angelo Melagalli,la chef Erika Incognito,Shalimar Nur della Shalimar dance school(Vittoria e Giovanni) il Dott.Mauro Tasca, Ferdinando Lux,Giovanna Di Filippo titolare di un grande centro di bellezza con Barbara Lenti,Antonio Guarino,Bruno Tanderi,Claudio Del Gaudio,Paola Polverini,Serenella Alfano, Dott.ssa Maria Lanzano, Bruna la simpatica ballerina e tanti altri

le dirette live dell'evento si trovano su www.inciucio.it di Fb

Ufficio Stampa Giò Di Giorgio

     Daniela Dal Lago



















mercoledì 10 luglio 2019

LATIN AMERICAN FASHION: DUE GIORNI CHE HANNO INCANTATO LA MODA A ROMA, DIMOSTRANDO CHE LA CREATIVITÁ NON HA FRONTIERE



Grande attenzione verso gli stilisti Latino Americani da parte del mondo della moda italiana. Giornalisti e buyers, presenti a Roma per la sessione estiva della fashion week, hanno affollato Palazzo Ferrajoli per la sfilata del 3 luglio e per lo shoowroom del 4 luglio, nel calendario di AltaRoma. 




Piazza Colonna, cuore pulsante della vita della Capitale, è diventata, per due giorni, una piccola enclave Latino Americana, grazie al grande lavoro di Elsy Aparicio, autentica ambasciatrice della moda Latino Americana in Italia,che vi ha magistralmente mandato in scena l’evento Latin American Fashion, un format di evento unico e registrato, articolato su diversi momenti espositivi. Una sfilata, uno showroom, uno shooting fotografico nei luoghi simbolo della Città Eterna, per valorizzare il turismo attraverso la moda, e un Fashion Tour finale che ha portato i designer a visitare Palazzo Fendi e le principali attrattive storiche ed artistiche della Capitale.


Un progetto di Elsy Aparicio e Barbara Gutierrez, dal respiro decisamente internazionale, patrocinato da CNA Federmoda, di Iila, del Prodi e dalle diverse Ambasciate dei Paesi coinvolti, che hanno premiato i loro stilisti con importanti riconoscimenti. Palazzo Ferrajoli, una delle più prestigiose dimore storiche di Roma, è stato scenario di due diquesti momenti, che hanno colorato il calendario dell’Alta Moda Capitolina,attraverso una sfilata collettiva di stilisti provenienti da Brasile, Cuba, Ecuador e Messico, ai quali, il giorno successivo, si sono uniti stilisti provenienti da altri Paesi per una ulteriore giornata dedicata a buyers e stampa con uno showroom che ha evidenziato le grandi potenzialità commerciali di questi giovani e talentuosi stilisti, sottolineando l’importanza di questi eventi per l’internazionalizzazione della moda.


Due giornate ricche dei sapori, dei ritmi e dei colori della moda Latino Americana per i numerosissimi ospiti che hanno gremito le eleganti sale del Palazzo, accolti dalle maestose e scenografiche costruzioni floreali in cartapesta realizzate dagli artisti di Floredecor Sepa. Coloratissime peonie, romantiche rose e poetici girasoli, simbolo floreale di quell’America Latina che ha mostrato al mondo le proprie potenzialità nel campo della moda, in una sfilata animata da ritmi sudamericani che ha visto in passerella le creazioni ed il talento latino americano, in un ideale abbraccio di culture e stili diversi.

la giornalista RAI Camilla Nata con l'Editore Giò Di Giorgio

Dal Messico Manuel Rodriguez, couturier delle star del suo Paese, ha incantato il prestigioso parterre con un’antologia delle sue più importanti creazioni e Sara Garcia Meza, con la sua linea Tirzaispirata alle tele dei pittori, una vera e propria miscela di trame messicane e ricami, con un tocco di dolcezza e freschezza.


Napoleao Cesar ha rappresentato a Romala vitalità e la natura delBrasile, nella sua nuova collezione che gioca con colori fluorescenti e intriganti sfumature che richiamano quelli del suo meraviglioso Paese.


Un mix di creatività capace di  fondere, idealmente, la cultura caraibica degli stilisti Cubani Jacqueline Fumero, che ha portato in passerella la sua ultima collezione couture accompagnata dai gioielli di Ismael De la Caridad, creando quadri modaispirati ad una donna moderna e sofisticata, che viveuna profonda spiritualità,con richiami cromaticiispirati al calore ed al colore del solee Yosmany Larrea –ispirato interprete di unauna donna attenta ai dettagli ed alle sfumature, sofisticata, elegante, raffinata in ogni occasione della giornata -con quella dell’Ecuador, rappresentata nello showroom dalla capsule collection della Fashion Designer Belen Jacome e daGabriela Guasgua,che ha portato a Roma il frutto della collaborazione con gli artigiani di Otavalo nella sua linea GiBAG - Handbags and Accessories, in un tripudio di estro, energia, colori e vitalità al quale ha contribuito, rappresentando degnamente il Vecchio Continente, la Stilista Croata Sladana Krstic, con la sua prima coloratissima collezione prêt-à-porter in raffinatissima nappa e con una capsule collection di gonne svasate, le sue  iconiche “Pantalozze”, gonne e pantaloni palazzo che rappresentanola sua cifra stilistica distintiva. A Roma ha voluto omaggiare l’America Latina con scenografici e coloratissimi copricapo, caratterizzati da motivi floreali, realizzando un ideale abbraccio tra la creatività di due Continenti così lontani ma vicini per la voglia di crescere e di stupire. Anche il cocktail, che ha fatto seguito alla sfilata, ha portato a Roma i sapori dell’America Latina con succhi tropicali, frutta esotica ed una scenografica torta dai colori e dai sapori Latino Americani.


                                                                                                                                                                   Riteniamo di aver raggiunto un grande risultato, frutto di un intenso lavoro diplomatico e di una grande ispirazione afferma Elsy Aparicio, responsabile del progetto Latin American Fashion - dimostrando quanto sia importante realizzareinterazione tra le diverse culture, in particolare tra l’America Latina e l’Italia, creando un flusso creativo che coinvolge stilisti provenienti da ogni parte del mondo, in un proficuo scambio culturale che valorizza le singole culture e le arricchisca con l’incontro, il confronto e il mash up creativo. La motivazione con cui abbiamo perseguito questo obiettivo ci ha portato ad operare instancabilmente alla ricercadi proficue relazioni istituzionali, per far emergere le più interessanti professionalità dell’America Latina, Continente ricco di storia, cultura e tradizioni e di quel fermento creativo che è stato l’autenticoprotagonista nella due giorni diPalazzo Ferrajoli,collaborando con tanti interlocutori istituzionali, primo fra tutti Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale di CNA Federmoda, attiva nella collaborazione internazionale per favorire l’incontro e lo scambio di esperienze tra giovani designer,preparando il terreno ad importanti sviluppi che porteranno alle future,entusiasmanti edizioni di Latin American Fashion

Un progetto nato dal bisogno di mostrare al mondo le potenzialità nella moda dell'America Latina, per favorire, attraverso la moda, uno scambio tra le diverse culture, per l'internazionalizzazione dei Paesi, per l'inclusione, per combattere la chiusura delle frontiere e dimostrate come l'Italia sia un Paese dalle molte opportunità, aperto e creativo. Un progetto che vuole includere la moda Latino Americana in Italia ma anche portare le proposte creative dei giovani talenti Italiani in America Latina. A Palazzo Ferrajoli, con grande emozione, abbiamo visto il coronamento di un lungo lavoro, della realizzazione di un sogno da molto tempo chiuso nel cassetto. Ma non ci fermiamo qui, siamo già concentrati sulla Fashion Week di Milano di settembre per l’International Showroom Fashion Art - ISFA19 e sulla raccolta delle richieste di adesione di tanti designer latino americani che vogliono partecipare alla prossima, attesissima edizione di Latin American Fashion, frutto di un grande lavoro di scouting internazionale, che proseguirà al Conglomerato Tessile della Bolivia (COTEXBO) e nel Primo Concorso di Fashion Design “Marca Llama” organizzato da COTEXBO”.


Latin American Fashion ha mirabilmente dimostrato come la creatività non abbia confini e come possa esprimersi compiutamente quando è supportata da organismi internazionali ed istituzioni di settore, testimoniando, attraverso l’eleganza degli abiti e degli accessori, la forte connotazione culturale e la profondità del sentimento Latino Americano che ha contagiato Roma con il suo calore ed i suoi colori.

Per la realizzazione dell’evento si ringraziano:

Sponsor:
Iberoamerica Viaggi, Gruppo Di Rienzo - Luxury Suite

Partner e Media Partner:
Accademia Altieri Make Up, Rivista Renacer (Puerto Rico), Leonardo Angelo - Becool Magazine (Italia), Woman & Bride

Patrocini:
Ambasciate dell’Ecuador in Italia, Ambasciata del Messico in Italia
CNA FEDERMODA
PRODI - Cámara Paraguaya de Diseño e Innovación

Giò Di Giorgio