mercoledì 12 agosto 2020

Jo Squillo special guest del Ferragosto targato Pride Village Sabato 15 agosto il Pride Village, il più grande Festival LGBT italiano, ospiterà alla Fiera di Padova Jo Squillo per un live e un dj set sul proprio palco.


 Durante il lockdown ha fatto ballare l’Italia intera con i suoi sfrenati Dj Set in diretta su Instagram. Ora che non è più confinata “In The House”, il Pride Village avrà il piacere di ospitarla, per un live e un dj set sul proprio palco sabato 15 agosto: Jo Squillo.

Un passato da punk rocker, nota al grande pubblico per la sua carriera musicale e televisiva negli anni ’80 e ’90, l’artista, oltre a sfornare hit di successo – memorabile la sua “Siamo donne” cantata a Sanremo in coppia con Sabrina Salerno - ha condotto numerosi programmi musicali e d’intrattenimento. Arrivando a dirigere un proprio canale satellitare, confluito poi in “Class TV Moda”, in cui vengono trasmesse per tutto il giorno sfilate, interviste, eventi e reportage dalle capitali della moda a cui la cantante prende parte. Negli anni ha, inoltre, assunto l’importante ruolo di portavoce della battaglia contro la violenza sulle donne, diventando un simbolo della lotta al maschilismo.

La serata proseguirà poi in area disco con il “Tunga party”, serata gay-friendly della Riviera Romagnola con animazione, gogo boys e dj di fama internazionale. In consolle: Matty P dal Red di Bologna e la techno and tech house di Kevin Gallo e Vetrano. 


Ingresso gratuito dalle 19 alle 21, 10€ dalle 21

Inaugurata il primo luglio da Vladimir Luxuria, premiata come “Persona LGBT dell’anno”, la XIII edizione del Pride Village fino a settembre accoglierà i propri ospiti, dal mercoledì alla domenica con un ricco programma di musica, concerti ed eventi culturali all’insegna del divertimento e dell’affermazione dei diritti civili.

Il Festival è organizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. Partner sono Anima, Flexo, bitHOUSEweb. Media partner: Radio Wow.

Per informazioni
www.padovapridevillage.it

Ufficio Stampa
Giuseppe Bettiol
349.1734262
stampa@padovapridevillage.it

Giò Di Giorgio

martedì 11 agosto 2020

Good Mood Production presenta Giuseppe Zeno in FAUST scritto e diretto da Stefano Reali, liberamente ispirato a “Il Dottor Faustus” di C. Marlowe e “UrFaust” di W. Goethe anteprima nazionale con Monica Dugo sabato 22 agosto 2020, ore 21.00 Piazza Innocenzo III, Anagni (FR). Spettacoli ore 21.00, ingresso gratuito

 

XXVIIFestival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni 

Il 22 agosto sul palcoscenico open air del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, ai piedi della monumentale cattedrale di Piazza Innocenzo III come ineguagliabile scenografia urbana, va in scena Giuseppe Zeno - diretto da Stefano Reali - nella parte di Faust, di Mefistofele e di tutti gli altri personaggi maschili dello spettacolo ispirato al “Il Dottor Faustus” di C. Marlowe e “UrFaust” di W. Goethe, in una performance funambolica, virtuosistica, e fisicamente acrobatica, al limite del circense. Il testo, ora brillante, ora tragico, ora comico, ora farsesco, è una riflessione sulla caducità dell’essere umano, e sull’impossibilità di accettare l’indifferenza in cui il mondo digitale sembra confinarci, un mondo in cui la rinuncia al tatto, alla lotta, al rischio, alle sensazioni, e in definitiva al contatto fisico, è diventato una prigione, più che una garanzia di benessere. Zeno attraversa tutto questo e lo fa affrontando con ironia, sarcasmo e momenti di irresistibile comicità, il dramma prometeico dell’uomo di ogni tempo, in continua ri-cerca dell’unica cosa che veramente gli importi: L’ Immortalità. 

 A Wittemberg, nel 1580, Johann Faust, uno studioso avido di conoscenza stringe un patto con il demone Mefistofele, che gli propone di farlo rimanere perennemente giovane, e potentissimo, per ventiquattro anni. Dopodichè Lucifero si prenderà la sua anima. Faust accetta, scopre un mondo che si era sempre negato, e con l’aiuto di Mefistofele viaggia nel futuro, per conquistare la fanciulla più pura del mondo, Margherita, e convertirla alla Lussuria. Annoiato dall’ eccessiva facilità con cui l’ha conquistata, Faust decide allora di tornare indietro di duemila anni, e corteggiare la donna più malvagia di tutti i tempi, Elena di Troia. Grazie al brillante e tragicomico aiuto di un Mefistofele che somiglia sempre di più ad un Leporello, Faust/don Gio-vanni conquista Elena, ma la sua seduzione è meno appassionante di quanto Faust potesse aspettarsi. Anche perché Faust ci ha preso gusto, nell’esperienza del peccato, non gli bastano più i ventiquattro anni contrattati con Mefistofele. E così, deciso più che mai a conoscere il Male Assoluto, per contrattare con lui la vera Immortalità, Faust viaggia nel futuro, sempre accompagnato dal fido Mefistofele, arriva nel 2020, e si stupisce davanti ai So-cial, all’ Inquinamento, alle Fake News, e agli Influencer, in un mondo dove il massimo oggetto di desiderio è inafferrabile, elettronico, ed è reso vivo solo da milioni di follower. 

Capendo che non può allearsi con il Male, né tantomeno combatterlo, in un mondo dove nessuno esiste “dal vivo”, ma solo sulla sua ombra digitale, Faust ha l’amara sorpresa di scoprire che i suoi viaggi nel tempo hanno consumato tutti i ventiquattro anni a sua disposizione. Improvvisamente decrepito, vecchio, e stanco, proprio nel momento si sta preparando a dover lasciare la sua Anima, con un colpo di coda, e con l’aiuto di Mefistofele, che ormai gli si è affezionato, Faust riesce a beffare Lucifero, e a tornare alla sua esistenza “normale”. E si rende conto che Mefistofele è semplicemente la parte demoniaca di sé stesso, che reclamava il suo diritto ad essere vissuta, espressa, prima di essere frettolosamente accantonata in un’esistenza politically correct. Ma è davvero finita? O il Diavolo si sta riorganizzando, per reclamare ciò che gli spetta di diritto? Ingresso gratuito, su prenotazione fino ad esaurimento posti. Info: www.comune.anagni.fr.it tel 0775 727852

   Ufficio Stampa HF4 www.hf4.itMarta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12 

                                   Giò Di Giorgio