venerdì 4 ottobre 2024

“MOJ E BUKURA MORE” LA NUOVA CANZONE DI ALMA MANERA FEAT MERITA HALILI di Giò Di Giorgio

                         Un ponte tra Italia e Albania per mantenere viva la memoria 

Kozeta Prifti Alma Manera Merita Halili

Dal 4 ottobre è disponibile su tutte le piattaforme digitali “MOJ E BUKURA MORE” la nuova canzone di Alma Manera feat Merita Halili. Il videoclip del brano ha la regia di Giovanni Pirri. Direzione artistica Maria Pia Liotta. 

Una produzione Regina Produzione e com. e Joseba Label, distribuito da Ingrooves/virginmusic
La memoria è importante come quella musicale; e “MOJ E BUKURA MORE” è una canzone che ha più di seicento anni in questo caso interpretata da due grandi personalità musicali Merita Halili la più rappresentativa e popolare delle voci albanesi e Alma Manera una delle voci più belle e versatili del panorama italiano. Le note del pianoforte di Kozeta Prifti e quelle della fisarmonica di RaifHyseni, l’arrangiamento è di Carlo Zanetti e RaifHyseni. Brano arbёresh, che in italiano significa “O Bellissima Morea”, risale a seicento anni fa e racconta la storia di un esilio di rifugiati di Arbёria, l’attuale Albania verso l’italia. 

Una canzone popolare che viene ricordata sia nel Sud Italia dove ci sono diverse comunità arbёresh, sia dagli albanesi che vivono in Grecia e da tutti gli albanesi sparsi nel mondo. Una canzone che cita un amore lontano, una bella donna oppure i versi omerici per esprimere meglio i sentimenti dei cantori popolari; Morea è il nome del Peloponneso dei giorni moderni, per questo “O Bellissima More” e questa canzone esprime la nostalgia, il dolore e l’amore per la patria lasciata ma mai dimenticata; More è il luogo da cui venivano la maggior parte degli arbёresh che oggi si trovano in Italia Meridionale. Non si sa chi cantò per primo questa canzone suddivisa in versi semplici e rima a tre, che rimane viva nella memoria collettiva. 

  Ufficio Stampa: Ennio Salomone Tel: 346.6142314 – E- mail: salomone.ennio @gmail.com

mercoledì 2 ottobre 2024

Doppia festa per il compleanno di “BB” Beatrice Mazzoni

 

La modella Beatrice Mazzoni

Beatrice Mazzoni, già Miss Roma 2024, ora anche vincitrice della fascia nazionale Miss Rocchetta e 5° classificata a Miss Italia 2024. 

A pochi giorni della finale di Miss Italia a Porto san Giorgio (AN), la bellissima modella Beatrice ha festeggiato in un noto locale romano il suo 21° compleanno. Con lei il fratello Alessandro, suo primo sostenitore e le amiche del cuore: Alessandra Rega, Claudia Mei, le sorelle Martina e Carlotta Acciarito, Giulia Solari, Roberta De Carolis, Giada Maiorana e Giulia Mastropietro. 
Beatrice e il fratello Alessandro

Alla festa presenti anche due delle altre tre finaliste laziali arrivate fino alla fine dell’Academy (novità di Miss Italia 2024): Beatrice Scintu (4 classificata) e Arianna Ciamei. 
Mancava all’appello per motivi di lavoro, Miss Lazio 2024, Soraya Galuppi.
Una festa nello stile di Beatrice che nulla ha cambiato delle sue abitudini dopo la frenetica esperienza a Miss Italia. 

Il giorno successivo festa a casa, estendendo l’invito anche a qualche amico della mamma, la cantautrice Gio' Di Sarno. Gruppi di amici tifosi durante tutto il percorso di Miss Italia a sostenere la ragazza che prima ancora di essere una modella è stata una bravissima redattrice televisiva, oltre che per vari programmi della oramai ex Cusano Itali Tv, anche per il programma "Di Sabato PomerigGio." 
E proprio tra i presenti alla festa alcuni protagonisti: lo stilista e astrologo Massimo Bomba; la presidente di IusArteLibri l’avvocato Antonella Sotira; il pittore Mauro Russo con la compagna Raffaella Naddeo. Inoltre a degustare le leccornie di mamma Giò: l’editore del nostro giornale Gio’ Di Giorgio con il collaboratore Pino Demarco; Elena Parmegiani, direttrice di Palazzo Colonna; il fotoreporter Ernesto Frangipane; l’attrice e conduttrice Martina Gatto; il regista Lorenzo Fantini; la PR Lucy Bove; la discografica Sara Lauricella e Alessandro Mazzoni, fratello della festeggiata. 

Una singolare torta voluta da Miss Roma, una cassata siciliana arricchita con numerosi cannoli, quasi a voler rappresentare un fiore. Non sono mancati discorsi di ringraziamenti ai presenti e in particolar modo alla mamma e al fratello che non hanno smesso un secondo di sostenerla. 
A chi le ha chiesto se ripeterebbe l’esperienza ha risposto così “Non avevo mai pensato prima di poter partecipare ad un concorso di bellezza. Anche se da quest’anno c’è stata l’Academy che ti insegna veramente tanto è comunque e resta un concorso di bellezza. 

Lo consiglio a tutte le ragazze perché indipendentemente dal risultato è una esperienza formativa, in pochissimo tempo incontri tante persone e ti misuri con tantissime ragazze come te. A Numana sono arrivata con il titolo di Miss Roma e sono stata selezionata nuovamente tra più di 200 concorrenti. 
Poi dopo l’Academy sono stata scelta tra 40 ragazze. Siamo arrivate in quindici alla serata finale. 
Nella finalissima la selezione più dura: scelta tra 15, siamo diventate otto, poi siamo diventate cinque e alla fine sono rimaste in tre. Io e Beatrice Scintu con la quale è nata una amicizia profonda, siamo arrivate quinta e quarta. 

Per tornare alla domanda iniziale sono contenta di aver partecipato ma è una bella esperienza che per il mio percorso si chiude qui. Quando ho deciso di non partecipare alle selezioni di Miss Lazio, ero già consapevole che se fossi tornata a casa senza podio avrei potuto indossare una fascia che mi piace molto. 
La fascia di Miss Roma ha un valore inestimabile, forse difficile da comprendere ma per me è così” Già rientrata a La Sapienza dove frequenta il terzo anno di Comunicazione Pubblica e d’Impresa e già tornata al lavoro di modella a soli due giorni dal rientro nella Capitale Beatrice (BB per gli amici) è già virale in rete per un noto brand di abbigliamento. 

                                              Redazione









Al via l’Arte “Senza Confini - Sin Fronteras” La nuova Mostra Internazionale d’Arte di Sylvia Irrazabal

 

dal 18 al 27 ottobre in via Margutta, una grande mostra collettiva che unisce 28 artisti di vari continenti: Europei, Latino Americani e del Medio Oriente 

Sylvia Irrazabal lancia venerdì 18 ottobre in via Margutta 90 una nuova importante realizzazione espositiva dall’impegnativo titolo “Senza Confini - Sin Fronteras”: un appuntamento di alto livello con l’arte plastica pittorica e scultorea, ideato dalla manager culturale e curatore di provata rilevanza: una Mostra collettiva internazionale ad ampio respiro che vuole offrire una ampia visione dell’arte contemporanea aggregando sempre più sensazioni ed emozioni di più continenti dall’Europa alla America Latina al Medio Oriente. 
Sylvia Irrazabal  curatrice

Uno spaccato d’arte contemporanea di ben 28 artisti tra affermati ed emergenti, uniti da un unico filo conduttore il dialogo interculturale di pace e libertà: attraverso le loro varie espressioni artistiche - siano esse pitture, sculture, fotografie o digital art – celebrano i valori umani fondamentali come l’amore, la pace, la solidarietà e la tolleranza. La Mostra rimarrà aperta fino a Domenica 27 ottobre e, per tutta la durata della mostra, il pubblico e gli appassionati d’arte che verranno in visita potranno incontrare il curatore dott.ssa Sylvia Irrazabal  artisti che si alterneranno nella loro presenza. 

 I talentuosi 28 artisti in mostra selezionati da Sylvia Irrazabal attraverso un grande lavoro di ricerca per “Senza Confini - Sin Fronteras” sono: Stefania Galletti, Monika Esser, Angel Montes De Oca, Sara Cafarelli (SACAF), Evy Pineda, Rasta Safari, Lucia Pafundi, Isabella Bianchini, Luigi Bonuomo, Laura Cusimano, Michieletto Da Lanuvio, Pasquale Caraviello, Isabel Carrillo, Melanio Guzman, Elina Damiani, Giampiero Nacuzi, Virginia Aloisio, Silvana Belvedere, Juan Carlos Nanake, Omar Olano, Diego Stella, Debora Saracino, Carlo Tornese, Horacio Conde Marmion, Nathaly Caldonazzo, Tonino Santeusanio, Rossana Placidi e Silvy Martinez. 

Dopo i successi di una serie di mostre personali e collettive da lei curate e vari incarichi come Commissaria alla Biennale d’Arte di Venezia per Padiglione dell’America Latina, il curatore e manager culturale Sylvia Irrazabal ci spiega meglio il senso di questa Mostra e che cosa vedremo dal 18 ottobre in via Margutta 90 presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte: Come nasce questa nuova avventura nell’arte con la mostra “Senza Confini - Sin Fronteras”? “Come dice il titolo stesso è una mostra che spazia a largo raggio in piena libertà espressiva che supera i confini geografici ma anche di quelli socio-culturali e soprattutto intellettuali. 
Aprendo a continenti diversi dall’Europa all’America Latina al Medio Oriente ma anche a volti nuovi e già conosciuti, a tecniche espressive e tipologie artistiche diverse-In piena libertà espressiva appunto! Una scelta coraggiosa di promuovere qualsiasi tipo di espressione d’arte che abbia concretezza e volontà di aggregazione di energie diverse, poiché i linguaggi ne sono il necessario passaggio, la Mostra ospita grandi espressioni artistiche di pittura, scultura, di fotografia e di complementi di digital-art”. Dottoressa Irrazabal, dopo il successo dei precedenti incarichi e mostre che le hanno fruttato consensi internazionali, come l’ultima personale dell’artista peruviano il maestro Juan Carlos Nanake a Roma a maggio 2024, quale è il significato profondo di quello che vedremo dal 18 ottobre presso la Galleria Internazionale Area Contesa Arte ? “Creare piattaforme di incontro e dar vita al dialogo interculturale di comunità d’artisti di differenti continenti e di diverse espressioni, esperienze e sperimentazioni artistiche, questa è la caratteristica di questa Mostra collettiva internazionale ad ampio respiro di via Margutta che vuole offrire uno spaccato dell’arte contemporanea aggregando sempre più sensazioni ed emozioni vive da condividere su più continenti.

” Chi sono i protagonisti della mostra? “Protagonisti assoluti della mostra sono e non possono che essere gli Artisti. Compito degli Artisti è quello di comunicare agli altri uomini un messaggio poetico, espresso con forme, colori, a due o più dimensioni, con movimento; senza preoccuparsi a priori se quello che verrà fuori sarà pittura, scultura o fotografia e digitalart purché contenga questo messaggio e purché questo messaggio parli, si faccia comprendere e trovi una sua collocazione nell’animo di ciascuno di noi. Quindi mettere sempre più al centro del dialogo artistico l’artista. Anche con l’aiuto del grande critico d’arte professor Alfio Borghese ed il sostegno della curatrice”. Quali talenti emergono dalle proposte dei 28 protagonisti di“Senza Confini - Sin Fronteras”? “Dalle vivaci strade caraibiche agli archetipi andini e alle atmosfere naif rioplatensi, gli artisti latinoamericani hanno sfidato le convenzioni e dato voce alle complesse realtà della regione. L’arte contemporanea latinoamericana è emersa come una forza dinamica e unica sulla scena artistica globale che affonda le sue radici in un ricco patrimonio culturale che risale alle civiltà precolombiane. Ma influenze indigene, africane ed europee si intrecciano in un puzzle di espressioni artistiche uniche, che riflettono la diversità etnica e culturale della regione. 
Il folto gruppo di artisti europei -dalla Germania con l’arte fotografica neorealista alle figure dorate dell'artista spagnola per arrivare agli oltre diciassette artisti italiani- offre una panoramica di firme note ed emergenti, ma tutte ugualmente piene di spunti interessanti. Il tutto con un carico di una tensione emozionale, così intensa e penetrante attraverso pitture con vibranti impasti cromatici, capaci di fornire rese visive assolutamente coinvolgenti ma anche attraverso sculture che mescolano a volte vari materiali e realizzazioni artistiche che evocano opere astratte e figurative in splendide opere sculturoree”. In un momento geopoliticamente così difficile e pieno di guerre e tensioni qual è il ruolo dell’arte e di una mostra collettiva di questo tipo? “Di fronte a crescenti conflitti del mondo attuale, è fondamentale mantenere viva la fiamma dell’impegno artistico per la pace e di un dialogo culturale senza confini e senza barriere per promuovere la solidarietà e la comprensione perchè l’arte nelle sue varie espressioni ha un potere straordinario di trasformazione,resistenza e dialogo.Un veicolo attraverso il quale esprimere speranze e realizzare sogni. Messaggi e sentimenti che accomunano tutta l’umanità al di là di ogni latitudine con una vena poetica creativa che immortala l'unicità dei popoli e delle culture”. La SpecialGuestNathaly Caldonazzo, artista a tutto tondo, personaggio televisivo molto amato in Italia, che partecipa nell’arte plastica con un'opera contro la violenza sulle donne, che apporto dà alla mostra? “E’ un grande piacere la presenza alla Mostra Senza Confini –Sin Fronteras di un grande personaggio come NathalyCaldonazzo, che oltre a essere un valente e poliedrica attrice di spicco e fantastica Special Guest di questa Mostra, espone una sua opera pittorico usando creatività e talento artistico nella sua valorosa lotta alla violenza in particolare contro le donne. La sua presenza ci onora e sono sicura arricchirà non solo il vernissage del 18 ottobre ma tutta la Mostra nel suo complesso”. Il vernissage il 18 ottobre ore 18:30 sarà impreziosito da Alejandro Bassi e la sua chitarra, cantautore di fama internazionale e dal grande carisma latino, perché un talento di questo tipo al vernissage? “Il vernissage del 18 ottobre sarà un momento particolarmente importante della Mostra e sarà arricchito anche da un evento musicale di rilievo con la partecipazione del grande cantautore italo-colombiano Alejandro Bassi con un ampio repertorio internazionale che allieterà i presenti”.

martedì 1 ottobre 2024

“Colpo basso a Dubai”: Una serata di tributi musicali al Teatro degli Audaci - Roma

 

Nel segno di Gianni Morandi e Renato Zero, in arrivo "Colpo Basso a Dubai", una serata esclusiva di concerti tributo, che si terrà dal 10 al 13 ottobre presso il Teatro degli Audaci. 
L’evento, presentato da Angelo Martini, sarà suddiviso in due esibizioni da 50 minuti ciascuna: “Aspettando Morandi” con Gianfranco Lacchi, cantattore e celebre imitatore di Morandi, e “In fila per Zero” con Daniele si Nasce, reduce dalla sua vittoria a “Tale e Quale Show” proponendo proprio un perfetto Renato Zero. 

 "Aspettando Morandi", portato in scena da Gianfranco Lacchi, è un viaggio musicale nostalgico che celebra i successi di Gianni Morandi. Immaginando un duetto con lo stesso Morandi attraversa 50 minuti di musica e ricordi, culminando con il brano inedito "I miei anni”. “In fila per Zero”. Daniele Si Nasce, accompagnato al pianoforte dal maestro Stefano Scartocci, propone un’esibizione di circa 50 minuti, caratterizzata dalle musiche di Renato Zero. In occasione dei suoi 25 anni di carriera, Daniele Si Nasce ripercorre la propria storia artistica, dagli esordi ai giorni nostri, attraverso una selezione di brani iconici e di nicchia, rendendo omaggio a uno dei più grandi interpreti della musica italiana. 

La Trama 
L'impresario Sparapanza ha ricevuto l’incarico di reclutare due artisti di chiara fama per una tournée a Dubai. Con l’intenzione di giocare un colpo basso, anziché scegliere gli artisti originali, interpella Lacchi e Daniele Si Nasce, che si esibiscono nei loro show personali. 
Regia di Gianni  Marsili. Invitiamo il pubblico a non perdere questa opportunità unica di immergersi nelle melodie e nelle storie di due pilastri della musica italiana. 

I biglietti saranno disponibili presso la biglietteria del Teatro degli Audaci e online. 
Info: Il Teatro degli Audaci si trova in Via Giuseppe De Santis, 29 - 00139 Roma 
Aperture botteghino Tel: (+39) 06 94 37 60 57 organizzazione@teatrodegliaudaci.it 
 Orario spettacoli Da giovedì a sabato: ore 21.00. Domenica: ore 17.30.

lunedì 30 settembre 2024

Premio per il “Cinema Indipendente Sergio Pastore” di Gabriella Sassone

 

Grande successo e premiati illustri alla 3a edizione del Premio per il “Cinema Indipendente Sergio Pastore”, andato in scena tra i velluti rossi della Casa del Cinema a Villa Borghese, preceduto da una conferenza stampa al Campidoglio dove è stato consegnato il premio alla carriera a Pippo Franco.

A sorpresa, alla proiezione del film “Sette scialli di seta gialla” (The crime of the black cat) film cult di Sergio Pastore del 1972, versione restaurata dalla Cauldron Films, che apriva l’evento, si è presentata la signora Lucia De Sica (moglie del Maestro Manuel De Sica autore della colonna sonora del film) e ne è rimasta entusiasta. 

Quest’anno, sotto la direzione artistica e conduzione dell’attrice e soprano Sara Pastore dai lunghissimi capelli biondi, e con i Patrocini di Roma Capitale e Regione Lazio, il premio ha voluto festeggiare i settant’anni della televisione ed i cento anni della radio, insignendo con targhe autori e volti storici della RAI come Osvaldo Bevilacqua che ha portato in anteprima mondiale il trailer del documentario “Signorelli e Perugino”, Michele Mirabella, Umberto Broccoli, Il direttore di Rai News24 Paolo Petrecca, Il Direttore di Rai Isoradio Alessandra Grazia Ferraro, le giornaliste Silvia Vaccarezza del Tg2 e autrice-conduttrice della rubrica “Tutto il bello che c’è”, Mariella Anziano del Tg3 Lazio, Raffaella de Pascale di Rai Uno, Paolo Luciani di Rai 3 e Federica Rinaudo del Messaggero. Madrina del premio, omaggiatissima da tutti, 

la meravigliosa Valeria Fabrizi scortata dalla figlia Giorgia Giacobetti, preceduta nelle due precedenti edizioni da Giovanna Ralli e Milena Vukotic. Commovente il ricordo del padre fatto dalla figlia minore Laura Pastore, sorella di Sara. Come nelle precedenti edizioni, l’onorevole Yuri Trombetti (Presidente della Commissione Patrimonio di Roma Capitale) ha ribadito lo scopo del premio rivolto a chi senza avere grandi colossi alle spalle ha mantenuto nelle sue opere l’integrità del proprio pensiero, senza condizionamenti, come ha fatto Sergio Pastore nella sua vita, affermando il diritto alla libertà degli autori, degli interpreti e degli sceneggiatori.

L’onorevole Antonello Aurigemma (Presidente del Consiglio Regionale del Lazio) ha consegnato tre targhe a Umberto Broccoli, Osvaldo Bevilacqua e Michele Mirabella e tre medaglie alla madrina Valeria Fabrizi, ad Adriana Russo ed a Sergio Ammirata a cui è andato anche il premio alla carriera. consegnato alla alla Valeria Fabrizi, Adriana Russo, Michele Mirabella e Umberto Broccoli hanno ricevuto anche il Premio Arte e cultura “Omero Bordo” da Daniela Bordo. Momenti di spettacolo con la voce meravigliosa di Sara Pastore che si è esibita nel brano “Memory” ricevendo applausi a scena aperta e con il defilè della principessa Irma Capece Minutolo e dell’attrice Sylvia Di Ianni, 

modelle d’eccezione con abiti colorati con stampati i dipinti della Pastore, mentre sul palco veniva chiamato il premiato “King dei paparazzi” Rino Barillari che ha inscenato un siparietto con il giovane Eric Donghi e le due modelle che impersonavano due dive a passeggio nella via Veneto dolcevitaiola degli anni ’60. Immancabile la voce della Pastore: ha gorgheggiato il tema della “Dolce Vita” terminato un’ottava sopra dopo un poderoso acuto per introdurre il famoso fotografo e la sfilata. Insomma, un premio brioso lontano dal conformismo serioso di altre premiazioni.

Alla presenza del presidente della giuria Franco Mariotti e del giurato Graziano Marraffa (Presidente dell’Archivio storico del cinema italiano che ha curato i vari contributi video, apprezzatissimo quello dedicato a Valeria Fabrizi che si è anche commossa), sono stati premiati alla carriera con le targhe che ripropongono un dipinto originale di Sara Pastore, Liana Orfei, Enzo Decaro, Alessandro Haber e Nino Russo. Premio per il cinema straniero alla giovane produttrice turca Suzan Güverte per Güverte Film.

Non sono mancati premi alla memoria per il regista e produttore Salvatore Piscicelli (riconoscimento ritirato dalla moglie regista Carla Apuzzo e dall’autore della cinematografia Saverio Guarna), l’editore e attore Adriano Gallina, consegnato da Fabio Capocci di “Ponte Sisto Edizioni” alla figlia dell’editore Maria Gallina. Sotto a chi tocca! Documentario premiato “Lui era Trinità“ di Dario Marani e Clarissa Montilla, dedicato al produttore e regista Italo Zingarelli; docufilm “ Come una vera coppia“ di Christian Angeli e “Io rimango qui” di Giuseppe Palmeri; cortometraggi “C’hai 5” di Daniele Falleri e “Prova d’amore” di Denis Nazzari. 

Premio lungometraggio opera prima “Non credo in niente” di Alessandro Marzullo. Hanno consegnato i riconoscimenti Andrea Petrangeli di Banca Generali, Francesco Pasquali e Giorgio Milardi. Tra gag, applausi, discorsi e qualche risata, la serata si è conclusa con un dinner al ristorante da “Mino”: brindando davanti alla torta artistica le sorelle Laura e Sara Pastore hanno dato appuntamento al prossimo anno, per la 4a edizione.














DEBUTTA A ROMA “BEATO ME!...”, UNO SPETTACOLO DI E CON LUCIO CAIZZI Da giovedì 3 ottobre a domenica 6 ottobre al Teatro delle Muse

 

Giovedi 3 ottobre, alle ore 21.00, al Teatro delle Muse, (Via Forlì, 43) debutta “BEATO ME!...”,uno spettacolo di e con Lucio Caizzi. 
Con repliche fino al 6 ottobre. BEATO ME!... è un’ora di battute, allegria, citazioni… Uno Stand Up nuovo, ma nello stesso tempo antico, dove la capacità di Lucio raggiunge la sua performance migliore grazie al rapporto privilegiato che riesce ad instaurare con il suo pubblico. Metti una sera che qualcuno voglia parlarvi della felicità …Che voglia convincervi che viviamo nel migliore dei mondi possibili…Allora è la sera che siete usciti per andare a teatro a vedere Lucio Caizzi, comico napoletano che tra un aneddoto, un calembour e una battuta vi coinvolgerà in una serata divertente, leggera e piena di ironia che farà bene al nostro cuore di spettatori. Una lunga carriera quella di Lucio Caizzi tra teatro e televisione. 
Un monologante di valore quand’è solo in teatro o ospite di qualche trasmissione televisiva, ma è attore poliedrico se messo dinanzi ad un copione o alla possibilità di lavorare assieme ad altri, con la capacità di muoversi fra il comico e il tragico, creando quell’approccio grottesco alle situazioni che è in fondo il più reale. Una delle sue prime apparizioni televisive come comico avviene nel 1989 in “Vernice Fresca” trasmissione toscana di successo in onda su Cinquestelle, condotta da Carlo Conti. Nel 1993 partecipa a “La sai l'ultima?”, condotta da Pippo Franco. In tv Caizzi ha fatto parte del gruppo di “Aria Fresca” (Tmc 1995), ha partecipato a “Miss Italia” nell’edizione del 1995 e in quella del 1996, a “Su le mani” (RaiUno 1996) e a “I Raccomandati” (Raiuno 2003). Al cinema ha preso parte a numerosi film, “C’era un Cinese in Coma” di Carlo Verdone, “Miracolo Italiano”e “Vacanze Di Natale” di Oldoini e con Leonardo Pieraccioni ne “Il paradiso all'improvviso”. Indimenticabile il ruolo di Gennarino nella serie TV di Raiuno, “Capri”.

Ufficio Stampa – Ennio Salomone Tel. 3466142314 – E-mail: salomone.ennio@gmail.com

                                      Giò Di Giorgio