martedì 19 gennaio 2021

Attuale, provocatorio e d’autore il nuovo album di Rossella Seno uscito coraggiosamente in piena emergenza Covid. Un’opera di impegno sociale, scritta a più mani da autori di spessore e destinata a scuotere anime e coscienze "PURA COME UNA BESTEMMIA"

 Testo alternativo

Una provocazione al femminile in musica incentrata su temi scottanti e di grande impatto sociale quali immigrazione, violenza sui più fragili, rispetto per l’ambiente, disuguaglianza e indifferenza, la non accettazione del “diverso”…. Questi in primis gli argomenti  di un impegno discografico interpretato da Rossella Seno e che, uscito in pieno Covid, torna di grande attualità: Pura come una bestemmia, edito da Azzurramusic e disponibile nelle principali piattaforme digitali è firmato da autori di significativo spessore. I tredici brani che compongono l’opera sono legati da un comune spirito di riflessione critica nei contenuti che affrontano, proprio nella tradizione dei migliori “concept album”. A scriverli sono stati: Massimo Germini, storico e straordinario chitarrista di Roberto Vecchioni, nonché artefice di tutti gli arrangiamenti del disco; Pino Pavone, autore dei testi di gran parte della discografia di Piero Ciampi; Piero Pintucci, firma delle più toccanti canzoni di Renato Zero e qui in prima linea con una composizione dedicata a Stefano Cucchi; Federico Sirianni, Michele Caccamo, Matteo Passante e Lino Rufo, che ha musicato un testo di Edoardo Sanguineti, La ballata delle donne, cantato da Rossella Seno con Mauro Ermanno Giovanardi. Il disco si apre con una poesia di Erri De Luca, Mare nostro. Nell’album è stato inserito anche Luna su di me, progetto ideato per Animals Asia, per la protezione e il salvataggio degli orsi tibetani dalle fattorie della bile.

Volutamente provocatoria anche la copertina del disco che vede una donna crocifissa, a simboleggiare non solo le umiliazioni e maltrattamenti della donna tuttora all’ordine del giorno, ma l'essere umano e la Natura stessa, sommersi in un mare di rifiuti e sottomessi alla volontà del potere e del dio denaro.

Testo alternativo

Tracklist

Mare nostro (Erri De Luca)

Ascoltami o Signore (Federico Sirianni)

Principessa (P.Pavone-M.Germini)

La ballata delle donne (E.Sanguineti- L.Rufo)

Gli occhi di Stefano (M.Caccamo-P.Pintucci)

La città è caduta (P.Pavone-M.Germini) 

Luna su di me (P.Fiorucci-M.Germini)

La chiamano strega (M.Caccamo-M.Germini)

Io che quando posso (M.Passante-M.Germini) 

Remi e ali (M.Passante-M.Germini), 

Lasciatemi stare (M.Caccamo-M.Germini) 

Sei l'ultimo (M.Passante-M.Germini)

Puri come una bestemmia (F. Sirianni)

Testo alternativo

ROSSELLA SENO

 

Cantattrice, veneziana.

Debutta al Piccolo Ambra Jovinelli con La rossa di Venezia, spettacolo di Teatro-canzone, One woman show con la regia di Claudio Insegno.

Guest nell'album di Mario Castelnuovo Com'erano venute buone le ciliegie nella primavera del '42 con Athina Cenci e Lina Wertmuller.

Ha inciso il brano Luna su di me, in favore di Animals Asia, per la protezione e il salvataggio degli orsi tibetani, scritto da Germini e Fiorucci. Un progetto realizzato per mettere a conoscenza  della crudeltà che l'uomo può esercitare su altri esseri senzienti, in questo caso gli orsi della luna.

Partecipa per due anni consecutivi all'Animal Aid live, primo concerto in favore dei diritti degli animali - Roma - Piazza Del Popolo.

Il brano presentato nel 2017 Dio Cane di Matteo Passante, per non dimenticare  Angelo, emblema di questo mondo malato e degradato, un  povero cane randagio,  torturato, impiccato e brutalmente ucciso da quattro bastardi.

Parte attiva del CALENDARIO SOLIDALE 2017 – I colori delle stelle – Donne Impegnate con testi di Ezio Alessio Gensini, fotografie di Carlo Bellincampi ed elaborazioni pittoriche di Leonardo Santoli. Protagoniste donne/artiste impegnate nel sociale.

Testimonial della ONLUS "Ti amo da morire", contro il femminicidio.

Nel dicembre 2016, in vista del referendum, produce e canta A tutti buonasera, progetto in difesa della Costituzione, pubblicato in anteprima dal Fatto Quotidiano. 

In scena per quattro anni con lo spettacolo di teatro-canzone Cara Milly parole d'amore e di guerra già cantate da Carla Mignone. Non una biografia dell'artista bensì un viaggio lungo un secolo nel quale si affrontano tematiche ahimè purtroppo attuali, quale l'odio che genera le guerre, l'abbandono, il maschilismo... uno spettacolo che vuole ridare dignità non solo all'essere femminile, ma all'essere umano in generale. Presentato con successo di critica  anche allo Spoltore festival Ensemble il 20 agosto 2015.

Vincitrice del Premio Speciale Ciampi nel 2008 (assieme a Nada e Vinicio Capossela) con l'inedito E il tempo se ne va di Ciampi-Marchetti. 

Dal 12 aprile 2017 in scena  ancora gli ultimi con Puri come una bestemmia - spettacolo di canzone teatro, con Lino e Yuki Rufo. 

Si parla di femminicidio invece nello spettacolo L'Amore Nero, sempre con Lino Rufo.

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                                                                        Giò Di Giorgio


Sanremo: Rai non arretra su date e pubblico, ma niente nave “bolla”

 


L’atteso summit sul festival di Sanremo si è svolto nel pomeriggio di lunedì. Riunione fiume con Amadeus (e il suo agente Lucio Presta), l’ad Rai Fabrizio Salini, il direttore di Rai1 Stefano Coletta e il suo vice Claudio Fasulo. Causa covid (e ultimo Dpcm che scade il 5 marzo) le incognite sul tavolo non mancano, ma si parte da alcune certezze. Innanzitutto il festival non slitta di due settimane: “La 71esima edizione di Sanremo si terrà – spiega una nota del settimo piano – dal 2 al 6 marzo”. Inoltre ci sarà il pubblico – anche se sembra che non sarà ospitato su una nave da crociera – tamponato o vaccinato, diverso ogni sera e a chilometro zero per dribblare la pandemia e i semafori di Giuseppe Conte. E ci saranno pure (pochi e selezionati) i giornalisti. Ma sarà un festival blindato in cui a farla da padrone (a partire dalle gestione delle maestranze) sarà un rigido “protocollo sanitario e organizzativo che sarà a breve sottoposto alle autorità competenti”. Restano sul campo i dubbi espressi dall’industria musicale e dai big spender che avrebbero assistito volentieri a uno show tv a porte chiuse per evitare quarantene dell’ultima ora…



EVENTO MEDIATICO – La certezza è che per la stampa non sarà una kermesse facile da raccontare. La scorsa edizione, infatti, tra la sala allestita all’Ariston (per le grosse testate cartacee) e quella del Palafiori (radio, tv locali e siti web) la Rai ha accreditato 150 testate della carta stampata, 20 della stampa estera, 30 del web, 200 radio e tv private e 160 siti internet. Il tutto per un totale di circa 1.500 persone. Quest’anno la maggior parte di loro staranno a casa. O se andranno a Sanremo – come è assai probabile – non avranno l’accredito che a quanto apprende AdgInforma.it sarà assegnato solo a un piccolo gruppo di testate importanti, a partite da quotidiani e settimanali. Stiamo parlando di 100-150 giornalisti (fotografi compresi), non di più… Una sala stampa per pochi (eletti) in presenza e per molti da remoto. E quindi, come detto, un festival non facile da raccontare, filmare e fotografare.

ADG