mercoledì 27 gennaio 2021

Teatro Vascello Letture a puntante del romanzo LA VITA ISTRUZIONI PER L'USO di Georges Perec - visione gratuita previa prenotazione: promozioneteatrovascello@gmail.com oppure direttamente

 




luci e regia video

Paride Donatelli 

assistente luci e streaming

Giuseppe Incurvati 

direttore di scena

Danilo Rosati 

un progetto a cura di

Manuela Kustermann

 

Venerdì 29 gennaio h 21 leggono Manuela Kustermann e Alkis Zanis

Sabato 30 gennaio h 19 leggono Stefano Santospago, Manuela Kustermann

e Alkis Zanis

le letture continueranno fino ad esaurimento del romanzo


Streaming su Piattaforma ZOOM Teatro Vascello.

Link di invito: https://zoom.us/j/8371827431

ID Riunione 837 182 7431

 

Il teatro Vascello e la sua compagnia La Fabbrica dell'Attore, in una sorta di resilienza a oltranza dettata dallo stato attuale in cui versa l'Italia e il mondo intero a causa della pandemia di Covid 19, decidono di realizzare una serie di letture a puntate del romanzo La vita istruzioni per l'uso di Georges Perec, un romanzo che verrà letto in diretta streaming dal Teatro Vascello fino ad esaurimento del romanzo, con appuntamento bisettimanale il venerdì alle ore 21 e il sabato alle ore 19. Gli attori che si alterneranno in questa sorprendente e speriamo avvincente maratona letteraria saranno la direttrice artistica e curatrice del progetto Manuela Kustermann e Alkis Zanis attore di lungo corso che collabora con noi dalla produzione I Menecmi ultimo spettacolo a firma di Memè Perlini realizzato al Vascello nel 2011.

L'idea di proporre al pubblico una maratona letteraria al momento ci è sembrata l'unica alternativa valida in attesa di ritornare a vedere gli spettacoli teatrali in presenza, una scelta dettata anche dalla necessità di garantire continuità lavorativa al nucleo fondante e gestionale del teatro Vascello, ma anche un modo di tenere acceso un legame con il proprio pubblico, crediamo anch'esso come noi disorientato da questo terribile momento. Produrre uno streaming letterario ci sembra un atto artistico che ha in sé un retropensiero atto a non distorcere il carattere di una produzione teatrale per la rappresentazione dal vivo e in presenza di pubblico. 

 


Note

 

La vita istruzione per l’uso di Georges Perec è un meccanismo ingegnoso e che ha divertito migliaia di lettori in tutto il mondo.

Il libro è ambientato in un vecchio palazzo parigino di dieci piani situato in una strada inventata al quale Perec dà forma e contenuto infondendogli vita in 500 pagine che contengono 700 storie che si svolgono in 100 anni.

Un iper romanzo adorato da Calvino, un ritratto maniacale di interni ed arredi, che si svolgono in 8 piani più il pianoterra e le cantine con molti appartamenti di varie grandezze con numerose stanze.

Un caseggiato rettangolare, un quadrato allungato di 10 caselle per lato, per un totale di 100 caselle come su una scacchiera.

La narrazione di Perec procede come la pedina del cavallo negli scacchi, di stanza in stanza (ogni stanza una casella) senza mai tornare nella stessa camera, (si può tornare nello stesso appartamento, solo se questo ha più stanze).

Ciascuna camera-casella rappresenta un capitolo, ma i capitoli sono 99 più un preambolo e un epilogo e non 100 come si potrebbe pensare, il perché si scoprirà solo alla fine del libro.

Il libro di Perec oltre ad essere concepito come una scacchiera è soprattutto immaginato come un puzzle; il libro infatti è composto da moltissimi frammenti, tanti capitoli e racconti che assumono senso solo se combinati tra loro.

Come dice Perec: un pezzo del puzzle se preso da solo non può restituire un’idea dell’insieme che andrà a costituire l’elemento non preesiste all’insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l’insieme, ma l’insieme a determinare l’elemento.

È curioso notare che il termine francese per definire il singolo pezzo di un puzzle: piéce è lo stesso per indicare la stanza di un appartamento.

Ogni appartamento ha una sua storia, un suo insieme che si definisce attraverso una serie di collegamenti reciproci e non, nel tempo e nello spazio.

Ciascun elemento può far scaturire un'infinità di storie, una continua proliferazione di racconti, come in una scatola cinese, una storia ne contiene un'altra che a sua volta ne racchiude un’altra e così via. Un libro potenzialmente infinito, un genere letterario per cui Calvino coniò la definizione Iper romanzo.

Un libro che è anche un dizionario, un’enciclopedia, pieno di eventi, racconti, personaggi, luoghi, ricordi, un mondo letterario in cui possa rispecchiarsi il mondo reale.

Perec cerca di fermare il tempo descrivendo la vita minuziosamente e elencando le cose nel loro dettaglio più infinitesimale, ma in realtà il libro copre solo una giornata, il 23 giugno del 1975 poco prima delle 8 di sera.

Un capolavoro assoluto scritto in 9 anni da un geniale ebreo polacco nato il 7 Marzo 1936 e morto il 3 Marzo 1982.

 

Se vuoi sostenere l'attività del Teatro Vascello puoi fare una donazione di qualsiasi cifra alla Coop. La Fabbrica dell'Attore (ONLUS) mediante bonifico bancario IBAN  IT89V0306905078100000003842  indicando: donatore del Vascello Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, facendo richiesta al teatro dopo aver effettuato il bonifico le verrà rilasciato un documento valido ai fini fiscali. Teatro Vascello Link Telegramm unisciti al nostro canale t.me/teatrovascello  

Vi aspettiamo a presto !

Teatro Vascello


Giò Di Giorgio

 

 


Venerdì 29 gennaio 2021 GIORNATA INTERNAZIONALE Dalle ore 9:00 alle 18 in diretta streaming dalla Sala Arazzi della RAI Sui canali ufficiali FB e YouTube di Eurovisioni

                                  vi

Testo alternativo


Eurovisioni

XXXIV edizione

 

La trasformazione dello Spazio pubblico europeo della comunicazione in uno spazio virtuale e le sue conseguenze nei rapporti fra media e cittadini

https://www.facebook.com/eurovisioni.fest

e

                                 https://www.youtube.com/channel/UCLKx05kLT607Uc8Dow5ao-Q

Seconda puntata, sempre online a causa dell’emergenza Covid, di Eurovisioni XXXIV, la manifestazione che dal 1987 anni tende a favorire incontri e sviluppi tra i professionisti del settore audiovisivo, le istituzioni e le aziende in Europa. Quest’anno la tematica sarà incentrata proprio sul virtuale ed avrà per tema lo spazio della comunicazione nel suo rapporto tra media e fruitori.

Dopo la prima sessione italiana, svoltasi lo scorso 18 dicembre, venerdi 29 gennaio 2021 si svolgerà la classica giornata internazionale in collaborazione con AGCOM (sessione 2 - 11.30-14), ma anche con Articolo 21 e Ministero dell’Istruzione (sessione 1 - 9.00-11.00) e con Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo (sessione 3 – 16:00-18:00)..

 

Mai come questa volta – afferma Michel Boyon, presidente di “Eurovisioni” - le dimensioni locale e globale si sono confrontate, mischiate, sovrapposte e spesso contrapposte. Lo spazio fisico, reso quasi superfluo negli ultimi anni dal superamento delle barriere provocato dal digitale, ha ritrovato le sue prerogative: le frontiere sono di nuovo diventate qualcosa di tangibile, i “cittadini del mondo” di ieri si sono riscoperti in questi mesi “sudditi” di un sindaco, di un governatore di regione, di un governo centrale, di un’Europa distante ma ridiventata vicina grazie all’acquisto centralizzato di vaccini ed al next generation Europe.

Abbiamo pensato cosi di analizzare e confrontare la situazione di spiazzamento nella quale si sono ritrovati i media tradizionali, legati ad uno spazio fisico e a specifiche frontiere linguistiche e fisiche, mentre intorno prendeva piede un nuovo spazio virtuale sempre più forte ed invasivo, basato sui social media e su poche piattaforme globali (nessuna di loro europea). In questo panorama che si è forzatamente generato, l’Europa si appresta a reagire con la sua proposta di DSA (Digital Service Act) appena presentata e destinata a sostituire la vecchia direttiva “Commercio Elettronico”, condannata da tre pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea.

 

La giornata internazionale si articola in tre differenti sessioni.

La prima, dalle 9 alle 11, organizzata con Articolo 21 e con il Ministero dell’Educazione, sarà consacrata al lancio del concorso per le scuole su come cambiare l’art. 34 della costituzione, quello sul diritto allo studio ed all’educazione.

Dalle 11.30 alle 14, nella seconda sessione organizzata in collaborazione con AGCOM,  si discuterà di DSA e DMA, i due provvedimenti regolatori dell’Unione Europea che mirano a regolamentare il mercato dei servizi digitali e quindi anche i social media e le piattaforme Internet.

Dalle 16 alle 18, infine, ci sarà la sessione in collaborazione con il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo che presenterà la video inchiesta “Ladri di dati”, vincitrice dell’ultima edizione, dedicata ai furti e agli attacchi informatici subiti da ospedali ed aziende farmaceutiche durante la pandemia, di cui gli autori Federico Marconi e Giorgio Saracino discuteranno con Sigfrido Ranucci di "Report".

 

Il clou della giornata internazionale (con interpretazione in inglese, francese ed italiano) sarà la sessione 2 dal titolo: “L’attività delle piattaforme tra DSA e direttiva SMAV. La frontiera di una nuova regolazione?”. Sarà  aperta dal Presidente della RAI, Marcello Foa, da quello dell’AGCOM, Giacomo Lasorella e da Michel Boyon di Eurovisioni. Vedrà come Key Note speaker Roberto Viola, direttore generale della DG Connect della Commissione europea (che illustrerà le nuove proposte di regolazione). Nel dibattito che seguirà la presentazione di Viola saranno presenti le autorità di regolazione francesi, europee ed italiane, oltre che il prof. Pollicino, Franco Siddi di confindustria Radio TV ed altri esponenti dell’industria dei media. A chiudere le conclusioni di AGCOM e del Presidente dell’Autorità francese delle comunicazioni (CSA), Roch Olivier Maistre.

 

Un pacchetto di tre eventi che hanno un unico focus: come istituzioni e cittadini comunicano fra di loro in tempo di crisi in uno spazio pubblico che non è piu quello del mondo reale, ma che è diventato uno spazio virtuale dove frontiere linguistiche, modelli economici e sistemi di regole tendono a confondersi ed a perdere di senso. Uno spazio in cui, forse, solo una nuova missione di servizio pubblico ed un nuovo contratto fra media, istituzioni e cittadini possono creare un nuovo senso comune.

 

A seguire in diretta sulla pagina FB ufficiale e sul canale YouTube di Eurovisioni 

 

PROMEMORIA:

Nella giornata italiana del 18 dicembre,  invece, si è discusso invece esclusivamente di argomenti legati al panorama italiano, grazie alla collaborazione con Infocivica, Movimento Europeo, Università Roma Tre e Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. La registrazione della diretta è disponibile sul sito di eurovisioni all’indirizzo: http://www.eurovisioni.it/video-giornata-italiana/

In collaborazione con Infocivica e Key4Biz è stato organizzato un dibattito sulla dimensione europea della comunicazione, poi sulla riforma dei media e infine sul ruolo delle reti di telecomunicazione, con la presentazione del numero zero della rivista “Democrazia futura” di Infocivica.

 

In materia di comunicazione europea e nazionale in tempi di pandemia, si è svolto un seminario congiunto di ComPubblica e Movimento europeo; sul ruolo del cinema nella narrazione degli eventi sociali, si sono invece incontrati in rete illustri esponenti di AAMOD e Università Roma Tre per parlare dell’esperienza quadriennale “Il Progetto e le Forme di un Cinema Politico” e ricordare la funzione del cinema nella storia e nei confronti socio-politici, materia congiunta di riflessione di Eurovisioni fin dalla sua fondazione.

 

Gli organizzatori di “Eurovisioni” desiderano ringraziare i tradizionali partners (Eutelsat, RAI, AGCOM, France Télévisions, CSA, RTBF, ecc.) che hanno confermato il loro sostegno ed appoggio in un anno cosi difficile.

EUROVISIONI XXXIV - GIORNATA INTERNAZIONALE – IL PROGRAMMA

 

Il programma è in continuo aggiornamento. Per la versione aggiornata del programma consultare il Link http://www.eurovisioni.it/programma-giornata-internazionale-2020-2021 sul sito: www.eurovisioni.it

 

MATTINA

 

IN COOPERAZIONE CON ARTICOLO 21
9:00 Presentazione del concorso per le scuole di Articolo 21 e Ministero dell’Istruzione sul diritto all’istruzione e alla conoscenza: “Rileggiamo l’articolo 34 della Costituzione”
COORDINATORE:
Renato Parascandolo
INTERVERRANNO:
Ministero dell’Istruzione - Giovanna Boda Silvia Costa*, Giuseppe Giulietti, Gino Roncaglia, Lucio Russo, Gustavo Zagrebelsky - membri giuria.
Gli studenti delle scuole aderenti al concorso

 

IN COOPERAZIONE CON AGCOM
con interpretazione simultanea FRA-ING-ITA
zoom.us/webinar/register/WN_L7Nl7xNhQROmtfM4uhnOyw

L’attività delle piattaforme tra DSA e direttiva SMAV. La frontiera di una nuova regolazione?
11:30 MODERATORE:
Duilio Giammaria (RAI)
SALUTI:
Marcello Foa, Presidente RAI
Michel Boyon, Presidente Eurovisioni

Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM, David Bertolotti,

David Bertolotti, Eutelsat

KEY NOTE SPEECH:
Roberto Viola, Direttore Generale DG CONNECT Commissione Europea

» Panel di discussione

PARTECIPANTI:

Laura Aria, Commissario AGCOM

Johan Keetelaar, Facebook

Michèle Leridon, Commissario CSA

Oreste Pollicino, Università Bocconi

Tobias Schmid, Presidente ERGA

Franco Siddi, Presidente Confindustria Radio TV

Rappresentante TV pubbliche*
CONCLUSIONI:
Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM

Roch Olivier Maistre, Presidente CSA

SALUTI FINALI:
Luca Bergamo, ex Vicesindaco Comune Roma

Sam Stourdzé, Direttore Villa Medici

 

***

 

POMERIGGIO

 

IN COOPERAZIONE CON PREMIO ROBERTO MORRIONE PER IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO

16:00 Presentazione video inchiesta "Ladri di dati", vincitrice 9° edizione
COORDINATORE:
Giovanni Celsi, presidente ass. Amici di Roberto Morrione
MODERATRICE:
Celia Guimaraes – Rainews24

PARTECIPANTI:
Federico Marconi e Giorgio Saracino, autori

Giorgio Mottola, tutor
Sigfrido Ranucci - Report


a seguire proiezione del video vincitore

 

IN SALA ARAZZI - COORDINATORE DI PROGRAMMA:
Giacomo Mazzone, SG Eurovisioni

 

EUROVISIONI

Presidente: Michel Boyon

Segretario Generale: Giacomo Mazzone

L.go Antonelli, 2 – 00145 Roma,

tel +39 06 59606372 – e-mail: segreteria@eurovisioni.it

web site www.eurovisioni.it

 

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

http://www.elisabettacastiglioni.it/

EUROVISIONI

 

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Michel Boyon

Comitato di Presidenza: Michel Azibert - Eutelsat, Luciana Castellina - Eurovisioni, UER, Sam Stourdzé - Académie de France à Rome, Bernard Miyet - Eurovisioni, Stefano Rolando - IULM, Krzysztof Zanussi - Film Studio TOR

Membro Onorario: Giuliano Berretta

Segretario Generale: Giacomo Mazzone

 

Membri 2020:

Sebestyen Terdik Accademia d’Ungheria Romano Fattorossi AIACEINVIDEO – * ANICA HansMartin Schmidt ARD - Bruno Patino ARTE France Renato Parascandolo Articolo 21 - * Azienda Speciale PalaExpo Helen Keefe BBC Marcello Foti Centro Sperimentale di Cinematografia Georges Dupont CICT/UNESCO – Luca Bergamo Comune di Roma Franco Siddi Confindustria Radio - TV Pier Virgilio Dastoli Consiglio Italiano del Movimento Europeo – Claudio Cappon COPEAM – Teresa Guitart Corporación Catalana de Mitijans Audiovisuals (CCMA) * EGTA – Jordi Bosch Endemol - JohanDietrich Woerner ESA – Jacques Braun, Enzo Ciarravano, Enzo Cheli, Michèle Cotta, Dominique Detain, Jean Noël Dibie, Martin Even, Paolo Lutteri, Bernard Miyet, DanielPsenny, Jean Réveillon, Gaetano Stucchi, Anna Maria Tarantola, Roberto Zaccaria A.C.Eurovisioni Guy Daleiden Film Fund Luxembourg – Corrado Rovesti Fondazione Technomeeting - Eric Scherer France Télévisions – * INA * Instituto Cervantes Rome ; Jean Stock - Luxe TV - Alain Modot Media Consulting Group André Lange Medart Maria Pia Rossignaud OsservatorioTuttiMedia – Simona Martorelli RAI Jean Paul Philippot RTBF –* RTVE Gaetano Blandini SIAE –Erik Lambert The Silver Lining Project – Olivier Zegna Rata SPI - Marco Maria Gazzano Università degli Studi di Roma Tre Gianpiero Gamaleri Università Telematica Internazionale UniNettuno Joao Correa World Cinema Alliance - Frank DieterFreiling ZDF

 

Osservatori:

Ezio Bussoletti Agenzia Spaziale Italiana - * Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni * Rappresentanza in Italia, Commissione Europea - Gabriella Battaini Dragoni Consiglio d’Europa – Jean François Mary CSA * Embajada de España, Roma * EURIMAGES Conseil de l’Europe * ICCROM – * ICAA Instituto de la Cinematografia y de las artes audiovisuales – Pierre Cyrille - Direction de la cooperation culturelle, universitaire et de la recherche, Ministère des Affaires Etrangères et du developpement international – * Direction générale des médias et des industries culturelles, Ministère de la Culture et de la Communication - Maria Giuseppina Troccoli Direzione Generale per il cinema, Ministero per i beni e le attività culturali Susanne NikoltchevObservatoire Européen de l’Audiovisuel *- Regione Lazio * Université La Sorbonne

 

IN COLLABORAZIONE CON/

Istituzioni: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Ambasciata di Francia Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale , AGCOM, EBU - UER, Università di Roma Tre Organismi e Imprese: EUTELSAT, Fondazione Tecno Italia, RAI Radiotelevisione Italiana (Direzioni Relazioni Internazionali, Direzione Relazioni Istituzionali, Servizi Impianti Speciali), France Télévisions, Film Fund Luxembourg, Osservatorio TuttiMedia, RTBF, Confindustria Radio TV .Eurovisioni XXXIV in forma tutta virtuale è stata resa possibile dalla collaborazione di RAI Impianti Speciali (Andrea Pucciarmati, Mauro Salvucci) e del team di RAI Relazioni Internazionali (Micaela Panella, Alessandra Ponzo). E dal supporto di Simona Di Pietro (webmaster Eurovisioni) e dei partners Raffaele Barberio e Luigi Garofalo (Key4Biz), Matteo Caslin (Movimento Europeo), Francesco Cavalli, Mara Filippi, Giovanni Celsi (Premio Morrione), ecc.

 

GIORNATA INTERNAZIONALE IN COLLABORAZIONE CON AGCOM, ARTICOLO 21, PREMIO MORRIONE

GIORNATA ITALIANA IN COLLABORAZIONE CON INFOCIVICA, AAMOD, ComPubblica e Movimento Europeo – capitolo italiano

 

NB: a causa della particolare situazione sanitaria di quest’anno non sono stati chiesti i tradizionali patrocini, non sono stati utilizzati gli abituali spazi del festival e non si è svolta la tradizionale rassegna di Cinema di Servizio Pubblico.

Si ringraziano i partners abituali per aver comunque espresso la loro disponibilità.

 

PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE

Videoplay AC Loredana Ciccarelli per A.C. Eurovisioni Segreteria Organizzativa Conferenze, Eventi e Spettacoli: Mariangela Ciccarelli, Virtual Events planning: Classe Dirigente srl / VTX Giulio Mazzone; Archivio Fotografico: Raimondo Statella; Consulente per le Relazioni con le Istituzioni: Massimo Saidel; Promozione, Social Media, Progetto Universitario e Accrediti: Martina Corsi, Maria Veronica Mennella Revisore conti: Loredana Sposaro, Federica Bianchini; Sito Web: letter.ing - comunicazione@eurovisioni.it; Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglioni info@elisabettacastiglioni.it; Comunicazione e relazioni Esterne: Elisabetta Castiglioni; Servizi Bancari: Intesa San Paolo Gianluca Puccioni.Un ringraziamento particolare alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Gregorio VII (Adriana Bisirri), et l’Università di Roma Tre, Cattedra Cinema, arti elettroniche e intermediali.

Giò Di Giorgio

lunedì 25 gennaio 2021

I love… Marco Ferreri” di Pierfrancesco Campanella finalmente on line sulla piattaforma CG Digital

 


È disponibile on demand, su piattaforma CG Digital (www.cgentertainment.it), I love... Marco Ferreri, ideato, diretto e realizzato da Pierfrancesco Campanella.

 


Una indagine postuma, tra reale e surreale, sui mutamenti sociali degli ultimi anni, attraverso l’occhio di un artista fuori dal coro. Ci si potrebbe chiedere se la cultura sia davvero finita e con essa lo spirito critico. La risposta, nonostante tutto, è negativa. Certe “esigenze” non moriranno mai, almeno finchè ci saranno cervelli pensanti e libertà di esporre le proprie idee. E il cinema può ancora essere un ottimo veicolo di divulgazione del bello, dell’arte e delle emozioni più profonde e sensibili dell’animo umano.

 


Prodotto e distribuito dalla Cinedea srl, I love… Marco Ferreri si avvale, oltre che della consulenza artistica di Laura Camia e della fotografia curata da Lorenzo Vecchio, , dei prestigiosi interventi degli attori Michele Placido e Piera Degli Esposti, dello scrittore e regista Emanuele Pecoraro, dell’operatore culturale Franco Mariotti, del critico Orio Caldiron, del docente universitario Fabio Melelli, del pittore Mario D’Imperio.

 

Per la parte fiction sono impegnati Fabrizio Rampelli (che impersona il detective), Lorenzo De Luca (peraltro coautore dello script insieme allo stesso Campanella), e, inoltre, Maria Rita Hottò, Marco Werba, Andrea Falcioni, Matteo Campanella, Chiara Campanella, con la voce narrante del bravissimo Ermanno Ribaudo.

 


Ecco le parole del regista:

Perché un documentario su Marco Ferreri oggi? Che senso ha in un XXI secolo fatto di mondi virtuali, dominati da Internet, di film che non esistono, realizzati con la graphic computer, e di apocalissi in diretta come l’11 settembre, la recessione mondiale o il problema dell’immigrazione? Forse per ricordarci un’epoca vicina nel tempo ma antidiluviana nella memoria, in cui esisteva un cinema italiano corrosivo e “contro”. E basterebbe questo a giustificare un documentario che, lungi dalla presunzione di spiegare Ferreri agli addetti ai lavori, mira a farlo (ri)scoprire al pubblico più in generale. Diversamente da Fellini, Ferreri non è mai diventato un aggettivo: avete spesso udito il termine “felliniano”; ma quante volte avete sentito dire “ferreriano”? Mai! Perché a Ferreri mancò sempre (e non per caso) quella capacità di farsi universale perdendo un po’ di sé. Si fece internazionale, questo sì, ma la sua vena caustica era troppo personale per poter diventare un aggettivo capace di etichettare una visione cinematografica permanente.  Lui stesso si evolveva e, talvolta, si contraddiceva, dunque il suo stile non poteva essere fissato per sempre in un aggettivo.  E non che all’interno della sua tutto sommato abbondante (per un autore così) filmografia, siano mancati i successi commerciali: per dirne uno, “La grande abbuffata” fu campione d’incasso anche fuori dai confini nazionali. Un lungometraggio per le sale non può ridursi all’onanismo mentale del singolo autore, poiché il cinema dà lavoro a tanta gente. E Ferreri lo sapeva bene! In lui l’integrità dell’intellettuale e la visionarietà del creativo non significavano ermetismo sterile, di quello che fa scappare il pubblico invece di indurlo a pagare il biglietto. “Un bravo regista non dice mai: Ecco, questa la mia opera, è il pubblico che deve capirla!”, disse una volta Ferreri.  Marco non era un autore che si lambiccava in tormenti, ma uno che si divertiva un mondo a girare film, anche quando le aspettative erano deluse (e quando erano invece accolte, si preoccupava persino!). Ma invecchiando ammetteva ridacchiando, davanti ai giornalisti sussiegosi del suo status, che voleva solo che il suo ultimo film facesse tanti quattrini, sminuendo con ironia la sacralità del genio ma allo stesso tempo facendoci riflettere che se un messaggio arriva alla porzione più ampia possibile di spettatori paganti, più probabilità di attecchire avrà la riflessione che il cineasta propone. In verità se egli è stato abbastanza dimenticato, come un reperto rispettato ma accantonato in una teca, è dipeso dal mutamento di un’Italia dove la degenerazione culturale è la sola costante.



Ecco dunque che il mio documentario si prefigge di mostrare allo spettatore schegge di qualcosa che non ha mai vissuto o che è rimasto sepolto sotto tonnellate di pubblicità, programmi-spazzatura, libri che sono per lo più alberi morti, telefonini che ci trasformano in zombie. Il “grotesque”, il “divertissement”, nel Ferreri migliore, non mancavano mai. Pertanto anch’io ho cercato di concepire questo documentario non come una  ricostruzione pura e semplice, ma come una sorta di giallo visionario di quelli che forse avrebbe amato lui; un thrilling dell’anima dove la prima vittima è proprio lui: CHI HA UCCISO MARCO FERRERI? Un delitto metaforico, giacché un film-maker così sovversivo difficilmente avrebbe potuto continuare ad esistere nell’Italia di oggi; in un certo senso, superata l’umana pietas, Ferreri è coerentemente deceduto quando il suo humus stava già estinguendosi di suo, piuttosto che piegarsi a pellicole brutte (o finire a fare l’ospite che campa di talk-show o l’artista in declino che si arroga il diritto di lavorare “contro” il pubblico, per un malinteso senso dell’impegno “culturale”). In poche parole: rivedere oggi  le sue pellicole è ancora un’esperienza disturbante,



divertente, irritante e fuori dagli schemi.  Se questo documentario indurrà lo spettatore a ritrovarsi, indignarsi, ridersi addosso e compiangersi anche davanti ad uno solo di questi film, nel mio piccolo, ne sarò felice. Per questo il mio I LOVE… MARCO FERRERI è anche WE LOVE MARCO FERRERI: si tratta solo di ricordarsene.”

 Pierfrancesco Campanella