lunedì 10 marzo 2025

Dal 21 al 23 marzo 2025 DA FUORI TUTTO BENE Il can can del cancro Di Giulia Vanni e Daniele Fabbri Con Giulia Vanni

 


Illustrazioni | The Sando | Styling | Karma B

In collaborazione con Associazione L’albero dalle molte vite

Produzione Valdrada Teatro

Co-produzione | Teatro Valmisa |

Con il sostegno di Le città possibili Festival e Associazione Tdl/Teatro del Lido di Ostia


“Mio padre mi ha insegnato il movimento delle gambe dei giocatori di pallanuoto: metti i piedi a martello e disegni dei cerchi con le ginocchia spingendo verso l’esterno.  È grazie a questo movimento che possono sollevarsi sull’acqua. Se fossi in una piscina lo userei e avrei le mani libere. Ma col cancro non si naviga in acque chiare. All’inizio pensi che sta andando bene, è solo una pozzanghera, un piccolo incidente di percorso: un piede davanti all’altro, il tuo inguaribile ottimismo e ne sarai fuori.  Però non trovi nulla di solido sotto la melma, cerchi di trascinarti ma il tuo corpo non segue, sta cominciando a lasciarsi andare. Eh no, caro corpo! Non ci possiamo mica arrendere così!  Da fuori tutto bene. Anche perché a parte il cancro, io sto benissimo. Forse.”


Da fuori tutto bene racconta una storia vera e personale: il rapporto con l’ospite cancro-al-seno tra dramma e varietà, racconto comico e teatro canzone. Dalla diagnosi agli effetti collaterali delle cure, passando per certi surreali iter burocratici e i tabù del linguaggio legato alla malattia.


NOTE DI REGIA

Lo spettacolo mescola dramma e umorismo, dipingendo il viaggio di chi vive la malattia con una comicità dissacrante che aiuta a rompere il silenzio. «Ecco, il problema è questo: quando ti capita di avere a che fare col cancro, la vita diventa insopportabile non tanto per la malattia in sé, quanto perché le tue relazioni diventano tese e fragili» rivelando che la paura della malattia rende difficile essere sinceri. «Ma non perché siamo cattivi, è solo che siamo spaventati e non sappiamo fare l’unica cosa che può aiutarci: raccontarci com'è.» Il tono è ironico, eppure sincero, mentre racconta aneddoti esilaranti, come l’uso del cancro per svincolarsi dalle serate noiose o l’assurdità di scoprire che durante la chemio le zanzare non pungono. Ma il messaggio arriva forte e chiaro: la malattia può essere affrontata con coraggio, anche grazie all’umorismo. «Sono sicura che dopo questo racconto vi resteranno solo cose belle e qualche strumento in più per affrontare tutto. E se volete fare scongiuri, è il momento! Per fortuna che la tetta è la sinistra…» Una risata tanto liberatoria che accoglie la paura e la rende più leggera.



Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

Via Jacopa de’ Settesoli 3, 00153 Roma

Feriali ore 21, festivi ore 17:30

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

Prevista tessera associativa. Intero 13,00 – ridotto 10,00

Contatti:

065814004-3283546847

info@teatrotrastevere.it

www.teatrotrastevere.it

https://www.facebook.com/teatrotrastevere/

 

Ufficio stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

2020: Odissea nello spazio Covid rivela Pierfrancesco Campanella autore tra ironia e impegno sociale

 


Si intitola 2020: Odissea nello spazio Covid l’ultima fatica registica del romano Pierfrancesco Campanella –reduce dal thriller Brividi d’autore e dal documentario C’era una volta il beat italiano – che verrà presentata in anteprima per l’Italia,a breve, ad un selezionatissimo parterre di ospiti. Tratto da una storia vera, è un cortometraggio che vede il protagonista lottare per la vita all’epoca della recente pandemia da Coronavirus.


Una metaforica partita a scacchi dagli echi bergmanianitra un uomo in pericolo e la Morte, qui più crudele e beffarda che mai. Il racconto si snoda mostrando i momenti drammatici di quel periodo, permeati però da una sottile vena leggera per stemperare la triste realtà che ha sì mietuto tante vittime, ma che, al contempo, ha rivalutato aspetti come la solidarietà e il senso di umanità. 


Prodotto da Paolo Di Gravio e Fabrizio Rampelli per Gesti consult movie srl / Cinemusa srl, 2020: Odissea nello spazio Covid è già reduce dal trionfo presso la manifestazione internazionale Champs Èlisées Film Awards, dove ha ricevuto ben quattro premi: per il miglior film di finzione, per lo script, 

a firma di Paolo Di Gravio e dello stesso Campanella, per le scenografie, curate da Laura Camia, e per Franco Oppini, qui protagonista assoluto, impegnato ad offrire una performance davvero emozionante che rappresenta, senza alcun dubbio, uno dei vertici interpretativi della sua lunga e prestigiosa carriera.

Altri componenti del ricco cast sono la ex Miss Italia Nadia Bengala, più bella e brava che mai nell’insolito ruolo di un’infermiera,la talentuosa Luciana Frazzetto, che qui mette in risalto la sua versatilità interpretando un personaggio autoritario e inflessibile, il giovane e promettente Nicholas Gallo, solida promessa tra i giovani attori italiani, Massimiliano Virgilii, ovvero uno dei migliori

doppiatori e direttori di doppiaggio in circolazione, e lo stesso Campanella in una speciale partecipazione per vestire i panni della Morte. Tra l’altro non è la prima volta che il regista si pone anche davanti alla macchina da presa, considerando che il suo debutto sullo schermo fu proprio come attore nel film La veritaaaaaaaà del maestro Cesare Zavattini. Con fotografia di Sacha Rossi, montaggio di Francesco Tellico e musiche di Fabio Massimo Colasanti, 2020: Odissea nello spazio Covid, 

per il quale è anche prevista una programmazione “mirata” nelle sale cinematografiche del territorio nazionale, inizierà presto il suo percorso in molti festival italiani ed esteri. Altri componenti di spicco del cast tecnico sono il capo progetto Susanna Ferrando, l’art director Laura Camia, l’operatore Francesco Siciliano e il tecnico del suono Marco Pagliarin. Il brano dei titoli di coda è Antagonist, tratto dall’omonimo album di Demoghilas.

Photo credits: Laura Camia

Ufficio Stampa :

Francesco Lomuscio