Con
Marina Vitolo
Gigi Miseferi
Claudio e Stefano
Scaramuzzino
Aiuto Regia:Flavia
Di Domenico
Scenografie:Salvatore
Fucilla e Federica Scalera
Costumi:Marthia
Saracino
Tecnico luci ed
audio: Rocco Donati
Progetto grafico:Stefania
Ammendola
“Oggi è un altro giorno” è una commedia teatrale di Luca Giacomozzi
ambientata in un liceo privato, il “Magnum”, e segue le vicende di
quattro insegnanti: Filippo, Giovanni, Tony e Ivana.
Filippo(Claudio Scaramuzzino), professore di filosofia, è un idealista
che cerca di trasmettere passione e determinazione agli studenti, anche quando
la classe è vuota e il sistema scolastico sembra remare contro di lui. Giovanni(Stefano
Scaramuzzino), insegnante di educazione fisica, si sente frustrato per la
mancanza di una palestra e per le difficoltà del suo lavoro. Tony(Gigi
Miseferi), professore di inglese con una passione smisurata per la Scozia,
è disilluso e sogna di trasferirsi all’estero. Ivana(Marina Vitolo),
insegnante di matematica e amante dei gatti, cerca di conciliare la sua vita
personale con le difficoltà del mestiere.
I quattro decidono di occupare la scuola per protestare contro le condizioni di lavoro precarie: stipendi arretrati, mancanza di strutture adeguate e il senso di abbandono da parte della direzione. Durante la notte passata insieme emergono le loro paure, speranze e insicurezze, mentre cercano di dare un significato alla loro protesta. Tra dialoghi serrati, battute ironiche e momenti di riflessione filosofica, il gruppo cerca di portare avanti la loro battaglia per un cambiamento.
La commedia esplora con leggerezza e profondità il tema della dignità del lavoro, della vocazione all’insegnamento e della resistenza contro un sistema scolastico che sembra sempre più orientato al profitto e sempre meno all’educazione.
Note
di regia:
Essere oggi un insegnante significa svolgere una professione difficile e spesso
anche pericolosa. Quando a questo si aggiunge anche la piaga della precarietà
del lavoro si arriva ai confini della crisi esistenziale.
Questo è lo scenario tragico in cui si ritrovano 4 professori di un liceo
privato ognuno con caratteri molto variegati e particolarmente bislacchi.
Ma di pari passo con le loro difficoltà viaggia l’aspetto comico che naturalmente
si crea grazie ai malintesi ed alle gags che si susseguono nel dipanarsi della
storia.
Una rivelazione importante porterà il pubblico a riflettere sulla precarietà
della vita riconsegnandoci però un insegnamento fondamentale: non
smettere mai di sognare!
Francesco Caruso Litrico
Ufficio
stampa - Comunicazione e Promozione
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