mercoledì 12 marzo 2025

Oggi è un altro giorno di Luca Giacomozzi RegiaPaolo Mellucci al Teatro Delle Muse (Rm)

 


Con

Marina Vitolo

Gigi Miseferi

Claudio e Stefano Scaramuzzino

 

Aiuto Regia:Flavia Di Domenico

Scenografie:Salvatore Fucilla e Federica Scalera

Costumi:Marthia Saracino

Tecnico luci ed audio: Rocco Donati

Progetto grafico:Stefania Ammendola




Oggi è un altro giorno” è una commedia teatrale di Luca Giacomozzi ambientata in un liceo privato, il “Magnum”, e segue le vicende di quattro insegnanti: Filippo, Giovanni, Tony e Ivana. Filippo(Claudio Scaramuzzino), professore di filosofia, è un idealista che cerca di trasmettere passione e determinazione agli studenti, anche quando la classe è vuota e il sistema scolastico sembra remare contro di lui. Giovanni(Stefano Scaramuzzino), insegnante di educazione fisica, si sente frustrato per la mancanza di una palestra e per le difficoltà del suo lavoro. Tony(Gigi Miseferi), professore di inglese con una passione smisurata per la Scozia, è disilluso e sogna di trasferirsi all’estero. Ivana(Marina Vitolo), insegnante di matematica e amante dei gatti, cerca di conciliare la sua vita personale con le difficoltà del mestiere.



I quattro decidono di occupare la scuola per protestare contro le condizioni di lavoro precarie: stipendi arretrati, mancanza di strutture adeguate e il senso di abbandono da parte della direzione. Durante la notte passata insieme emergono le loro paure, speranze e insicurezze, mentre cercano di dare un significato alla loro protesta. Tra dialoghi serrati, battute ironiche e momenti di riflessione filosofica, il gruppo cerca di portare avanti la loro battaglia per un cambiamento.
La commedia esplora con leggerezza e profondità il tema della dignità del lavoro, della vocazione all’insegnamento e della resistenza contro un sistema scolastico che sembra sempre più orientato al profitto e sempre meno all’educazione.


Note di regia:
Essere oggi un insegnante significa svolgere una professione difficile e spesso anche pericolosa. Quando a questo si aggiunge anche la piaga della precarietà del lavoro si arriva ai confini della crisi esistenziale.
Questo è lo scenario tragico in cui si ritrovano 4 professori di un liceo privato ognuno con caratteri molto variegati e particolarmente bislacchi.
Ma di pari passo con le loro difficoltà viaggia l’aspetto comico che naturalmente si crea grazie ai malintesi ed alle gags che si susseguono nel dipanarsi della storia.
Una rivelazione importante porterà il pubblico a riflettere sulla precarietà della vita riconsegnandoci però un insegnamento fondamentale: non smettere mai di sognare!


Francesco Caruso Litrico

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