venerdì 15 novembre 2024

La webstar Emilia Clementi: continuerò a difendere i diritti con o senza social.

Emilia Clementi

 

L’inizio inaspettato. Un video in rete e dopo poche ore milioni di visualizzazioni.
 
 
 

-Come nasce il fenomeno dei seguaci di Emilia Clementi? Il tutto nasce nel 2015. Decisi di intervenire e condividere il mio disappunto in merito allo scempio della "Barcaccia". Evidentemente la gente che ha visto il mio intervento l'ha condiviso perché empatizzava con le mie idee. 

 

-Quali sono i contenuti che attirano così tante persone e amano i tuoi concetti? Politica, tematiche sociali e imprenditoria. Anche un po' della mia quotidianità... 

 

-Prediligi tematiche leggere o impegnative?  Sono una donna eclettica. Adoro vivere in leggerezza con serietà, determinazione, professionalità e profondità. 

 

-Ad un certo punto arriva la Tv.La televisione ha alimentato la mia popolarità oltre oceano come il web. È stata un'arma a doppio taglio da cui ho imparato a difendermi, proteggermi ed essere più selettiva. Infatti ho rifiutato la partecipazione ad alcuni programmi nazionali.

 

-Da poco è partita una campagna legale per riappropriarti della tua Pagina bloccata dagli haters. Ci sarà presto un ritorno di Emilia Clementi? Tornerò prestissimo grazie al lavoro del mio legale, Stefania Ferrante, per la mediazione con Meta. Ho riattivato un account ed in pochi mesi ho avuto più di 4mila seguaci, imperterriti a seguirmi e a chiedermi tutti la stessa cosa: "quando torni?".Non sono mai andata via... continuerò a difendere a testa alta i nostri diritti. CON O SENZA SOCIAL, CI SARÒ

Legni Preziosi I colori del Barocco Meridionale rivivono a Lecce

 


Tre sculture votive in legno policromato, custodite per secoli nei monasteri, per la prima volta esposte al pubblico dopo il restauro. Dal 21 novembre al 18 dicembre un racconto di arte, storia e spiritualità al Museo Castromediano di Lecce attraverso tre pezzi unici che svelano la maestria e l’identità artistica del Sud Italia Museo Castromediano, Pinacoteca "Antonio Cassiano" Viale Gallipoli, 31, 73100 Lecce LE Inaugurazione: giovedì 21 novembre ore 18.00 

Dal 21 novembre, fino al 18 dicembre il Museo Castromediano, Pinacoteca "Antonio Cassiano" di Lecce ospita in anteprima assoluta "Legni Preziosi": dal Barocco dell’Italia meridionale,l’esposizione di tre preziose sculture votive in legno policromato, restituite ai colori e alle dorature originali grazie al lavoro del centro interdisciplinare M.O.S.A.I.C. e per la prima volta esposte al pubblico. Conservate per secoli nei monasteri di clausura delle Benedettine di Lecce e delle Clarisse di Nardò, le tre opere - esempio raro di dialogo tra tradizione, tecnica e innovazione artistica - sono pronte a raccontare il barocco italiano, attraverso uno sguardo inedito sull’arte e la spiritualità del Sud Italia, celebrandone non solo il patrimonio artistico, ma anche permettendo al pubblico di ammirare per la prima volta tre pezzi emblematici, che svelano la ricchezza culturale e devozionale della stagione barocca a Lecce, nei suoi stretti rapporti con Napoli. 

Risultato del progetto “Convergenze Interdisciplinari” - collaborazione guidata dal Prof. Raffaele Casciaro che vede insieme Soprintendenza ABAP di Brindisi e Lecce, CNR ISPC e Università del Salento - il percorso espositivo di “Legni Preziosi” è il frutto di un restauro scientifico e innovativo. Tra le opere in mostra spicca un busto di Ecce Homodel 1674, che ha rivelato, grazie alla tomografia assiale, una firma celata all’interno della scultura, svelando l’identità dell’artista e aggiungendo una nuova dimensione alla sua storia. Accanto a questa, una statuetta di Sant’Onofrio, attribuita con certezza al celebre scultore Giacomo Colombo, la cui tecnica di assemblaggio dei tasselli di legno ha confermato l’attribuzione. 

A completare il percorso, una piccola ma preziosissima statua dell’Ecce Homo, proveniente dal monastero di Santa Chiara a Nardò, che si distingue per la raffinatezza delle sue policromie e dei dettagli anatomici. Tra gli elementi più affascinanti emersi dal restauro spicca l’uso dell’estofado, una tecnica decorativa tipica della Spagna ma molto usata anche in Italia meridionale, che, attraverso graffiature su doratura, arricchisce le superfici delle sculture con motivi geometrici e fitomorfi. Questo elemento, unito alla vivacità cromatica delle policromie originali, rappresenta una firma stilistica distintiva del barocco meridionale, che si distingue per l’influenza napoletana adattata ai contesti locali.

Grazie alla sinergia tra istituzioni, studiosi e restauratori, e all’uso delle tecnologie diagnostiche più avanzate, queste opere sono ora accessibili al pubblico, come testimonianza dell’elevata maestria tecnica degli artisti barocchi e spaccato dell’estetica del barocco meridionale, contribuendo a definire l’identità culturale di un’epoca, offrendo una prospettiva unica sull’arte sacra e aprendo nuove strade per la ricerca scientifica e storica. “Legni Preziosi”: dal 21 novembre al 18 dicembre Indirizzo: Museo Castromediano, Pinacoteca "Antonio Cassiano" - Viale Gallipoli 31, Lecce Inaugurazione: giovedì 21 novembre ore 18.00 

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it Marta Volterra Head Press Office marta.volterra@hf4.it Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74 

                                       Daniela Dal Lago

giovedì 14 novembre 2024

TOUR MUSIC FEST 2024 - The European Finals 16a Edizione

IL M° Beppe Vessicchio

60 tra eventi, esibizioni, jam session, masterclass e incontri diffusi, quasi 30mila musicisti ascoltati e 650 giunti alle finali a San Marino. In giuria Beppe Vessicchio, Kara DioGuardi, Ensi, Paola Folli, Mazay DJ, Annalù e i coach di Berklee College of Music. 24 novembre - 01 dicembre 2024 - Teatro Titano - Piazza Sant'Agata, 5, 47890 Città di San Marino, San Marino - Sala Little Tony - Via Ezio Balducci 1/B, Serravalle 47899, San Marino 
Kara DioGuardi

Dopo il successo delle ultime edizioni, torna nella Repubblica di San Marino il Tour Music Fest - The European Music Contest, dal 24 novembre al 1° dicembre 2024 con la sua 16a edizione. La rassegna musicale con contest interno, che dal 2007 ha chiamato a raccolta circa 180mila aspiranti cantanti e musicisti tra cui artisti come Ermal Meta, Mahmood, Loredana Errore, Renzo Rubino, Federica Carta, Ariete e molti altri, vedrà la partecipazione di oltre 650 formazioni artistiche emergenti provenienti da tutta Europa, selezionate tra più di 29.000 partecipanti, per 8 giorni di eventi gratuiti, concerti, masterclass e talk, all'insegna della musica del futuro, alla ricerca delle tendenze del domani. Il TMF vedrà protagonista la migliore musica emergente europea insieme a Beppe Vessicchio, Kara DioGuardi, il rapper Ensi, la vocal coach Paola Folli, Mazay DJ, Annalù e molti altri esperti della musica italiana e internazionale. Il festival diffuso TMF ha toccato 12 nazioni in 4 mesi, coprendo una distanza complessiva di 16mila km, ascoltando circa 18mila tra band, cantautori, dj e dj producer, rapper, junior e baby singer e musicisti provenienti dall’Italia e più di 10mila da Austria, Francia, Germania, Malta, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svizzera e San Marino. I selezionati si sfideranno così nei principali teatri della Repubblica di San Marino per vincere il titolo di Artist Of The Year 2024. Si parte il 24 novembre con il contest #riunitelaband per i gruppi e la masterclass sulle sfide di una band emergente a cura di Valter Sacripanti, batterista, arrangiatore, produttore artistico e docente presso CET scuola autori di Mogol. 

Il 25 novembre si apre con le finali nazionali, europee e si chiude con l’annuncio dei vincitori del contest dei musicisti. Nel corso della giornata avranno luogo la masterclass di Roberto Pirami, batterista, coordinatore artistico e coach del TMF da diversi anni, e l’incontro formativo con Mylious Johnson, musicista di fama mondiale che ha collaborato con P!nk, Madonna, Destiny’s Child, Jessica Simpson e Queen Latifah. Il 26 novembre è la giornata dedicata a dj e dj producer e alla masterclass del producer italiano con origini marocchine Kharfi; a salire in “cattedra” nella stessa giornata anche Mazay, tra i punti di riferimento della musica elettronica italiana odierna. Si prosegue il 27 novembre con le finali nazionali del contest di rap e con due seminari di perfezionamento, uno tenuto dal rapper Moder e uno segnato dall’incontro artistico dei partecipanti con Ensi, tra i migliori freestyler italiani di oggi, già protagonista della scorsa edizione del Tour Music Fest. Al centro della giornata di competizioni del 28 novembre troviamo i cantautori e i cantanti delle categorie senior e young, le finali nazionali di rap e 4 preziosi incontri formativi a partire dalla cantautrice, vocal coach e docente presso il conservatorio di Brescia, Francesca Pignatelli, sulle tecniche di riscaldamento vocale; seguirà l’incontro in compagnia di Andrea Rodini, talent scout e produttore artistico, manager di Renzo Rubino, Miele e Mahmood, per concludere con il giornalista Fabrizio Galassi e la masterclass tenuta da Gabriele Giorgi, cantante e performer, polistrumentista, arrangiatore e produttore artistico. Venerdì 29 novembre è dedicato all’annuncio dei vincitori delle categorie baby singer, autori e cantautori senior, dei finalisti del contest rap e di altre 4 formazioni: l’avvocato Andrea Marco Ricci terrà un seminario su diritto d’autore e di esecuzione, Paola Folli - cantante e formatrice che ha collaborato con Elio, Jax, Mina, Celentano - parlerà di tecniche vocali, Valter Sacripanti darà preziosi consigli di scrittura e infine Annalù, insegnante di canto che ha scritto anche per Annalisa Minetti e Valerio Scanu, affronterà temi come lo stile e l’interpretazione vocale. La giornata del 30 novembre si apre con le semifinali dei cantanti, le finali del contest dei dj e dei cantautori per chiudersi con l’annuncio dei 20 artisti finalisti scelti. Inoltre il preparatore vocale Francesco Rapaccioli (Lazza, Elio e Le Storie Tese, Eros Ramazzotti) elargirà consigli su come diventare professionisti nel mondo della musica, cui seguirà l’incontro di formazione musicale con i coach di Berklee College of Music di Boston, la più nota università di musica al mondo, per finire con l’annuncio dei finalisti europei del dj contest. Il Tour Music Fest termina domenica 1° dicembre con le masterclass del Maestro Beppe Vessicchio e di Kara Dioguardi, ex giudice di American Idol e tra le prime 5 donne più influenti della discografia mondiale, che parlerà di identità artistica; al termine, avrà luogo lo spettacolo dal vivo delle finalissime del TMF e la proclamazione dell’Artist Of The Year 2024: tra i premi in palio la produzione di un EP, la realizzazione di un videoclip e borse di studio offerte dal Berklee College of Music. Nel promuovere una concezione dell’arte e della crescita artistica fondata sulla condivisione e sull'incontro, piuttosto che sulla pura competizione e sull’apparenza, e con lo scopo di supportare e valorizzare i giovani talenti mettendo loro a disposizione importanti opportunità di confronto, Gianluca Musso, direttore del Tour Music Fest, ha dichiarato: "Gli artisti emergenti sono il futuro della musica e San Marino in quei giorni sarà la capitale europea della musica emergente". Si ringraziano i partner della manifestazione: Segreteria di Stato per il Turismo, Ufficio del Turismo di San Marino, Riunite, Berklee College of Music, Today, Briidge App, Inspired Nation. Per maggiori informazioni: Web: festival.tourmusicfest.it | FB: tourmusicfest | IG: tourmusicfest | Info: info@tourmusicfest.it - +39 06 871.551.38 

Ufficio stampa HF4 www.hf4.it Eleonora D’Urbano eleonora.durbano@hf4.it Valentina Pettinelli valentina.pettinelli@hf4.it 347.449.91.74

                                              Giò Di Giorgio

martedì 12 novembre 2024

I Corsi dell’”Istituto Armando Curcio” Quando la formazione passa per il lavoro

 

l’on. Souad Sbai con la Presidente dell’”Istituto Armando Curcio”, Cristina Siciliano, durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico

Editoria: una parola che non può sfuggire all’occhio di chi percorre la propria esistenza con la voglia di apprendere, con l’umiltà dei grandi e il desiderio costante di mettersi in discussione. Esiste una forma declinata dall’informazione dei giornali, delle radio, delle tv e dei siti online; e un’altra, più colta, variegata e allo stesso tempo approfondita, legata alla pubblicazione di libri, saggi, romanzi, biografie, raccolte di documenti per la riemersione della storia. E tanto altro, perché il genere umano vive ogni giorno esperienze differenti , dunque, meritevoli di essere raccontate attraverso lo scritto e il dialogo, visti come trasmissione e approfondimento di confronti, fermati ed impressi su pagine da sfogliare con amore e rispetto. 
Souad Sbai e Cristina Siciliano con  il giornalista e portavoce della Comunità Egiziana in Italia, Mohamed Yoddef Ismail Al 


Così, nel 1927, per opera dell’intellettuale Armando Curcio, nasceva la prima idea della Armando Curcio Editore: una realtà imprenditoriale destinata a scrivere pagine gloriose della storia culturale italiana. Il fondatore riuscì a costituire nel tempo un catalogo ricco di preziosi volumi di narrativa, saggistica e arte, un immenso patrimonio contenutistico e iconografico che sarebbe stato ereditato dal figlio Alfredo e dalle generazioni a seguire. Oggi come allora, alla base della filosofia della Casa Editrice - da sempre al fianco di scuola e famiglia – alberga la convinzione che il sapere, la curiosità e la conoscenza mettano in moto un circolo virtuoso in grado di coinvolgere singoli e gruppi, persone e istituzioni: promuovere lettura e cultura significa investire nei giovani talenti. Per crescere in un comparto che ha la capacità di influire sulla realtà produttiva del Paese, bisogna valorizzare il sapere: oggi, la Casa Editrice può vantare una struttura solida, dinamica e flessibile, in grado di soddisfare le mutevoli esigenze di un mercato in continua trasformazione. E che l’ha portata a divenire sede attraverso una di Corsi triennali di formazione di grande attualità e di sviluppo dei nuovi interessi culturali. Così, come da tradizione ormai consolidata, in via Palmiro Togliatti 1625 - elegante sede della Casa Editrice - è andato in scena con significativo successo l’evento d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025 incentrato su uno specifico tema: “La formazione passa per il lavoro / Borse di studio, aiuti e valorizzazione della meritocrazia”. Durante la presentazione sono stati illustrati i programmi accademici e la XIX Edizione del Premio Curcio per le Attività Creative. Sono intervenuti docenti, professionisti del mondo dell’editoria, del giornalismo, della comunicazione e dell’informazione, pronti a condividere con i partecipanti ai Corsi proposte e indicazioni inerenti alle varie attività promosse dall’Istituto, dall’Associazione e dalla Casa Editrice Armando Curcio; nonché per illustrare i dettagli della partecipazione alla XIX Edizione del Premio Curcio per le Attività Creative.

La psicologa Maria Rita Parsi con Cristina Siciliano


Tra gli ospiti d’onore, in qualità di docenti dell’Istituto, erano presenti l’on. Souad Sbai, la psicologa Maria Rita Parsi, la cantante e autrice Manuela Villa, l’attrice e regista Isabel Russinova, la stilista Regina Schrecker, l’autore e conduttore radiofonico Nino Graziano Luca, Dario Gulli della Almond Entertainment, il COO, CFO & Management Director della Ternana calcio, dott. Giuseppe D’Aniello, il dott. Stefano d’Alessandro, Presidente della Ternana Calcio, la candidata al premio Nobel per la pace nel 2014 Frozan Nawabi, il portavoce della comunità egiziana in Italia ed Europa Mohamed Yoddef Ismail Ali e tante altre personalità del mondo della cultura. A introdurrei lavori è stata la Presidente dell’Istituto Armando Curcio, Cristina Siciliano: a capo della vera e propria fucina di cultura dal 2019, la dinamica manager ha potenziato la produttività in àmbito editoriale nel settore della narrativa per bambini e ragazzi, puntando sulla sinergia tra marchio madre e centro di formazione. Proprio nell’ottica di accrescere sempre più l’offerta formativa, oltre a garantire un percorso accademico di altissimo profilo, l’Istituto quest’anno attraverso l’attivazione di Masterclass e Corsi di Specializzazione consentirà agli studenti una crescita organica e complessiva: grazie all’affiancamento di validi tutor aziendali e di grandi nomi del mondo della cultura, le varie modalità di lavoro legate ai comparti del giornalismo e dell’editoria, del marketing, della moda, della musica, della produzione teatrale e cinematografica e della comunicazione. In tal modo troveranno sviluppo con strumenti contemporanei non solo le competenze e le abilità, ma soprattutto la creatività personale. L’Istituto, infatti, offre corsi del marketing e rappresenta, inoltre, il cuore pulsante della SSML Armando Curcio che - riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi del D.D. n. 1934 del 1° agosto 2017 - vanta il Corso di studi Triennale in Editoria e Marketing. Molte e di elevato spessore le attività messe in campo per il nuovo Anno Accademico dall’Istituto Armando Curcio per i suoi attuali e futuri studenti. Oltre alle già elencate, sono stati indetti periodi di Project Day, Career Day, Seminari, Visiting Professor e Orientamento per le scuole superiori. Il tutto realizzato sempre con un obiettivo ben preciso: accompagnare le nuove generazioni al meglio, affinché si formino professionisti pronti a rispondere alle esigenze del mondo del lavoro. 

                                    Marino Collacciani         

Arriva al cinema C’era una volta il beat italiano di Pierfrancesco Campanella

 

Il cineasta romano (di origini russo-pugliesi) Pierfrancesco Campanella coinvolge i protagonisti di una stagione musicale irripetibile in C’era una volta il beat italiano! Distribuito da Parker Film, infatti, sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 21 Novembre 2024 il nuovo docufilm del regista, che già qualche anno fa aveva riscosso molti consensi con il suo I love… Marco Ferreri, recentemente tramesso su Retequattro. C’era una volta il beat italiano intende essere l’affettuoso omaggio ad un periodo che ha segnato la storia. Gli anni Sessanta hanno rappresentato un’epoca di grandi fermenti e rinnovamento sociale, con un decisivo cambio di rotta a livello mondiale per quanto riguarda ideologie, mode, costume, valori. 

Soprattutto quel periodo ha espresso una grande esigenza di libertà dalle convenzioni stereotipate improntate al perbenismo e all’ipocrisia. Anche la musica si è adeguata con nuovi suoni e testi più impegnati. In Italia la cosiddetta “beat generation” è stata rappresentata da un gruppo di artisti decisamente innovativi, con canzoni che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. In questo lavoro ne parlano un gruppo di personaggi che il genere beat lo hanno vissuto, per una analisi lucida e ironica allo stesso tempo, evitando compiacimenti nostalgici. 

Molti i cantanti intervistati da Campanella: da Don Backy a Ricky Gianco, da Renato Brioschi dei Profeti a Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, da Livio Macchia dei Camaleonti a Gianni Dall’Aglio dei Ribelli, da Donatella Moretti a Mario Pavesi dei Fuggiaschi, a Giuliano Cederle dei Notturni. Poi c’è Franco Oppini, in quegli anni facente parte dei Gatti di Vicolo Miracoli, massima espressione del movimento “Verona Beat”. 

Fondamentale la presenza di Mita Medici, la prima “Ragazza del Piper”, che ha rappresentato la svolta per un’intera generazione di ragazze desiderose di emanciparsi dal secolare predominio maschile. Significativo l’apporto di Rosanna Fratello, che all’epoca del beat ancora non cantava ma sognava ad occhi aperti, sperando di emulare la carriera dei suoi idoli Patty Pravo, Rita Pavone e Caterina Caselli. 

C’era una volta il beat italiano è inoltre impreziosito dai contributi di vari addetti ai lavori, come Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale Raropiù), Massimiliano Canè (autore della trasmissione Techetechetè su RaiUno), il press-agent Niccolò Carosi, i parolieri Alberto Salerno e Claudio Daiano, i musicisti Natale Massara, Mauro Goldsand e Rodolfo Grieco, discografici Federico Monti Arduni, Italo Gnocchi e Andrea Natale, l’operatore culturale Franco Mariotti, 

la conduttrice tv Morena Rosini (già nel gruppo Milk and Coffee), il regista Luca Verdone e gli esperti di beat Francesco Lomuscio, Federico Gnocchi e Carlo Lecchi (Presidente della AVI, Associazione Vinile Italiana). Infine l’estroso Ivan Cattaneo che il beat lo ha rilanciato negli anni Ottanta con i suoi album di cover (in particolare Italian Graffiati). E non finisce qui, perché C’era una volta il beat italiano rappresenta soltanto il primo capitolo di una trilogia di docufilm a carattere musicale che, prodotta da Sergio De Angelis per la Parker Film, si completerà attraverso due lavori rispettivamente dedicati al rock progressivo e alla dance italiana. 

  Ufficio Stampa Francesco Lomuscio

                                  Giò Di Giorgio